Alla fine
a differenza del
solito
il mio amore sorride
al suo nome.
L’universo festeggia
due nuovi cieli
le farfalle indossano ali
di libertà pura.
Grazie dicono i boschi
sciogliendo al vento i capelli.
Grazie dicono i gabbiani
scrollando dalle ali
la stanchezza del primo migrare.
Grazie dicono le onde
eseguendo una danza
su un’aria marina d’amore.
Galoppano i campi di grano
i sogni domano le tempeste
e Dio si raddrizza
sul suo trono.
Alla fine
come al solito
gorgoglia la voce del poliziotto
che annuncia la fine della visita
le finestre del carcere chiudono gli occhi
e le pareti si coprono di
un colore di estremo pudore.
Faraj Bayraqdar, Vista
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"The only thing I'm ashamed of is that I didn't do something to save him, when we had the chance. That instead I listened to you"
Eyes deep like blackness, black like catastrophe, catastrophic like silence, silent like screaming.
- Faraj Bayraqdar
"Her word will be the last word for this place"
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“Eyes deep like blackness black like catastrophe catastrophic like silence silent like howling.”
-Faraj Bayraqdar, Mirrors of Absence
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Mirrors,
even the ones I write
can only enumerate me
or make me one
I am not like that
I am in no state
whatsoever
Faraj Bayraqdar, excerpts from Mirrors of Absence
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What are your favorite Arabic poems, if you have any?
These are some of my favorites:
An Ocean Without Shore, Ibn ‘Arabi
Fragment from Al-Buhturi’s Wolf
From the Luzumiyat of al-Ma’arri
From the Diwan of al-Ma’arri
Reality, Rabia al-Basri
Love, Rabia al-Basri
The Enchanter of Dust: Psalm, Adonis
The Wound, Adonis
I Pray Behind My Shadow, Bahija Massri Adelbi
The Spirit Bows to the Will of Love, Munir Mezyed
The Manner of Sand, Mahmood al-Braikan
Exculpation, Khalil Mutran
Revolt Against the Sun, Nazik al-Mala’ika
Myths, Nazik al-Mala’ika
Who am I?, Nazik al-Mala’ika
A Stranger at the Gulf, Badr Shakir al-Sayyab
An Alphabetical Formation, Faraj Bayraqdar
A couple of fragments from Sanieh Salh
Sorrows of the Black City, Muhammad al-Fayturi
Shadows, Wadih Sa’adah
The Strange Grief, al-Shabbi
A Storm in the Dark, al-Shabbi
A Body, Al-Saddiq al-Raddi
Annihilation, Muhammad Afifi Matar
Fragments from ‘Quartet of Joy’, Muhammad Affifi Matar
Mural, Mahmoud Darwish
We Will Choose Sophocles, Mahmoud Darwish
Clouds, Ounsi el-Hajj
Smoke Bloom, Nadia Anjuman
Boat to Lesbos, Nourri al-Jarrah
Your body is my map, Nizar Qabbani
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His heart is a bell
his body a church
eyes shut
upon a woman
wearing her sorrow
holding a mass of tears
for his return
Faraj Bayraqdar, from “Mirrors of Absence”, translated from the Arabic by Sinan Antoon
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Faraj Bayraqdar Richiamo Il tuo richiamo di colomba mi insegue la sera. Inseguimi allora. È come il vino della poesia quando mi chiami e io per causa tua spingo i cavalli alle lacrime piego le ali agli uccelli vado al di là del canto. Il tuo richiamo è un'altalena e la distanza uno stretto uno stretto nell'assenza. L'albero del cuore basta se cade la nostra brezza e cadiamo con lei? È fatto del nostro sangue l'albero del cuore o è solo illusione? Una domanda che mi ossessiona meteora dopo meteora una rosa due rose mi dormono sul braccio e l'alba s'insinua azzurra perché si bagni la rugiada perché io la veda. Per questa domanda gazzella per quel che ci terrà imprigionati nella rete della risposta perché il cielo non si restringa. Libererò uno stormo di giovani colombe e aprirò le mie mura al loro domani. Se mi annegheranno nel richiamo annegherò e se mi sveglieranno lascerò aperta la finestra del sogno e dormirò.
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“Nothing is present / except absence.” — Faraj Bayraqdar, in an excerpt from Mirrors of Absence
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Il tuo richiamo di colomba
mi insegue la sera.
Inseguimi allora.
È come il vino della poesia
quando mi chiami
e io per causa tua
spingo i cavalli alle lacrime
piego le ali agli uccelli
vado al di là del canto.
Il tuo richiamo è un'altalena
e la distanza uno stretto
uno stretto nell'assenza.
L'albero del cuore basta
se cade la nostra brezza
e cadiamo con lei?
È fatto del nostro sangue
l'albero del cuore
o è solo illusione?
Una domanda che mi ossessiona
meteora dopo meteora
una rosa due rose
mi dormono sul braccio
e l'alba s'insinua azzurra
perché si bagni la rugiada
perché io la veda.
Per questa domanda gazzella
per quel che ci terrà imprigionati
nella rete della risposta
perché il cielo non si restringa.
Libererò uno stormo di giovani colombe
e aprirò le mie mura al loro domani.
Se mi annegheranno nel richiamo
annegherò
e se mi sveglieranno
lascerò aperta la finestra del sogno
e dormirò.
Faraj Bayraqdar, Richiamo
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Nothing is present / except absence.
Faraj Bayraqdar, in an excerpt from Mirrors of Absence
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A single bird is enough
To keep the sky
From falling down.
Faraj Bayraqdar, from “Mirrors of Absence”, translated from the Arabic by Sinan Antoon
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