Tumgik
#innato
desorden-en-letras · 1 year
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Las cosas innatas aveces se pierden así como se esfuma un recuerdo y pierdes el tiempo buscando vivir momentos que no van contigo. Encajar en lo que somos y no en lo que queremos, es un acto de valor para decirle a la avaricia que con poco es suficiente para ser feliz, forma tu mundo, vuélvete el artesano de cada pieza luego vuélvete astrónomo y descubre tu propio mundo, la clave está en encontrarnos a nosotros mismo para poder encontrar a alguien más.
Mabel-llin
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copihueart · 2 months
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PENSIERI DI PRIMAVERA
IL CORPO
Sere di sete e nostalgia, il corpo s’incurva dentro la sua luce e si lascia cadere dolcemente, quasi ad accendere il desiderio, che gli riesce terribilmente difficile non essere complicato, ad inseguire le sue esagerate fantasie, a cercare disperatamente di non precludersi il mondo e si abbandona per un attimo ad apprezzare le piccole cose e si scalda quando il tempo è troppo freddo e condivide lo stesso viaggio per dare un senso alle sue continue attese. Il corpo è come un labirinto, come un richiamo, il riflesso di sé stesso e agita le membra come se volesse capirsi, conoscersi in profondità, quasi ad aver paura di farsi delle domande a voler riscaldare l’anima.
Il corpo flebile e quello atletico, le esperienze lo segnano e insegnano a nascondere i suoi traumi, le sue fragilità, il percorso estremo delle sue curve, quelle rotondità e quei spigoli che si lascia dietro nel cammino, con quella melanconia che lo assale certe sere o quel tripudio di energie e felicità che sa sprigionare quando vuole e si ritrova muto a parlare senza dire niente.
Sa alzare muri con i suoi pudori e lanciarsi in selvagge e spericolate avventure o abbandonarsi alle passioni più sfrenate. E’ amico e nemico, riprende il respiro e ricomincia, a tratti fragile,a tratti indistruttibile e ogni tanto perde un pezzo che non avrà mai più indietro. Nel silenzio forse sta la riposta che cercava , quella pausa naturale che lo culla nel dormiveglia, nella sua inspiegabile condanna o nella sua meravigliosa conquista, per lasciarsi cullare dalla superficialità dei gesti, dall’inconsueto, da quelle delusioni che lasciano un segno o da quei fremiti convulsi che segneranno la sua pelle per un attimo fuggente o per sempre.
Così non sa meritarsi la distanza, deve essere toccato, annusato, lavato, strigliato, calpestato, accarezzato, adorato, dichiararsi fuggitivo, finire sui giornali, trapiantato in altri corpi il cui sudore sarà la sua memoria uditiva. Rannicchiarsi e attenersi ad una nuova routine, rispettare gli spazi e cercare nuove straordinarie opportunità. Senza fare commenti, a sostituire ogni stimolo e a cercare nuove soluzioni, Perchè il corpo si rende conto dell’orrore, delle grida e della paura, conserva ogni incubo ricorrente, nello schermo della vivida memoria del suo presente, con tutta la tenerezza e con tutta la sofferenza, ad ascoltare i rumori della mente prima che il tramonto scompaia. Il corpo conserva per anni ogni immagine, confusa, disarticolata e incomprensibile, per mettere insieme i pezzi di un puzzle e capire appieno cosa sia successo. Così senza alcuna certezza per il futuro tenta di salvarsi da ogni accadimento.
E’ pieno di presenze, di turbamenti, di recinzioni, nell’abisso della depravazione umana, con tutto quello che ha commesso, con quello stelo di vegetazione del mancato pentimento e tiene un registro ben documentato del vissuto, la lista delle vittime, delle disfatte meticolosamente conservate, nella nostalgia e nella mal celata angoscia verso i sentimenti più dirompenti. Non può sfuggire alla nebulosa fantasia dei suoi inganni, cresciuti nell’attesa e perpetrati nel fievole passato, allora sa nutrirsi di quelle vanità, ha memorizzato le colorate fotografie, convissuto con quelle memorie che ha accumulato per decenni, Per questo sa accettare il suo destino non più occasionale, sa esorcizzare i suoi demoni e impara a convivere con i suoi bisogni, abituato a separarsi e a muoversi con facilità, a spostare la fatica, ad imparare con avidità e a corrispondere. >Il corpo ha bisogno della sua memoria emotiva e della memoria del corpo, deve ricordarsi di suonare da solo, guidato dai sentimenti, arruffato come un giovane allievo senza disciplina a sviluppare la sua innata agilità. Scrive le sue note con un grande pennarello colorato, a percepire quella sua strana situazione di convivenza, con le sue assenze e le sue spartizioni, con la distanza, il disamore e l’oblio, che l’affetto bisogna meritarselo e saperlo conservare, che ogni scossone smorza la sua arroganza e lo riporta verso la compassione.
Il tuo corpo invece è frutto e delizia, impegnato in giochi misteriosi con quella sua vegetazione rigogliosa che riempie ogni angolo, che attraversa ogni spazio, memorizzando distanze, finestre aperte verso il cielo, che sale e scende con fierezza, senza appoggiarsi e corre nei corridoi dell’inseguimento e si muove con sicurezza padrone del suo tempo. Il tuo corpo si moltiplica all’infinito, risorto dalle macerie famigliari con tutta l’intenzione di soddisfare la mia curiosità.
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bocadosdefilosofia · 3 months
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«Anticipemos ya que el señalar el carácter innato de un comportamiento o una disposición no implica en ningún modo que sean inaccesibles a la influencia de la educación ni que se deban tomar por naturales en el sentido de que tengan un fin biológico determinado. Un comportamiento de origen filogenético puede perder su función original. Así pudo un fuerte instinto de agresión haber provocado en otro tiempo el desarrollo intelectual del hombre por la aguda competencia entre los grupos  humanos y haber asegurado la difusión del género humano por toda la tierra. Pero hoy un exceso de agresividad podría conducir al autoaniquilamiento. No vamos, pues, a confirmarla porque sea innata en nosotros, y debemos por el contrario esforzarnos en controlarla. La etología nos ofrece con el estudio de los fundamentos las condiciones necesarias para una terapia en todo caso necesaria.»
Irenaüs Eibl-Eibesfeldt: Amor y odio: historia natural de las formas elementales de comportamiento. Siglo XXI Editores, pág. 7. México, 1972
TGO
@bocadosdefilosofia
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luzng · 11 months
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titocampossv · 6 days
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Actualmente existen muchas formas de aprender sobre nuevos temas y áreas, incluso vemos como podemos desarrollar y mejorar habilidades que creíamos las podíamos realizar de una manera limitada. Con el acceso tecnológico a tutoriales, cursos, clases, talleres y demás contenido formativo está en nosotros complementar nuestros conocimientos. El día de hoy les comparto una frase de Marin Salisbury que nos abre la mentalidad a las limitantes que nos imponemos al pensar que para desarrollar algo solamente es posible si se tiene le talento. ____ Para ver clases y tutoriales paso a paso…no olvide visitar ✅ https://www.youtube.com/titocampos Encuentre en mi blog otras frases, tips, lecturas y recursos gratuitos ➡️ https://blog.titocampos.com Más contenido en los enlaces de la biografía ➡️ https://links.titocampos.com _____
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esto-si-es-psicologia · 9 months
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danino · 11 months
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Creativo se nace… o se hace (Parte 4 y última)
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Este es el cuarto y último artículo de la serie donde seguimos con algunos consejos para despertar esa creatividad que creemos inexistente, pero que, seguramente, está dormida en nosotros. Ser persistentes En general, la gente creativa sabe que la primera reacción de las personas a una nueva idea, es como la reacción del sistema inmunológico a un virus: Atacar y destruir. Esto no debe ser frustrante, y debe ser siempre previsto como una reacción natural, en especial, para estar preparado con los argumentos. Tampoco debe ser tomado como personal, ya que de hacerlo, perderemos el foco y estaremos defendiéndonos nosotros, en lugar de defender la idea. Piense que toda nueva idea necesita tiempo para ser aceptada, y cuanto más creativa, más tiempo llevará su aceptación. TIP: Cuando genere una nueva idea y antes de presentarla, salga un momento del papel de creador y comience a buscarle los peros, anotándolos. Póngase el sombrero negro y sea muy crítico ya que los demás serán peores que usted. Una vez que tenga una lista de puntos adversos, busque los argumentos o las mejoras a la idea que anulen cada crítica. Y cuando presente una idea, trate de imaginar que la pone sobre la mesa y pase a ser un observador, no el creador, porque de esta manera, evitará en parte asumir para usted, la crítica dirigida al objeto. … Seguir leyendo el post en https://www.roiagile.com/post/2017/08/22/creativo-se-nace-e2-80-a6-o-se-hace-parte-4-y-c3-baltima
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sonego · 3 months
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che poi meh non so più se tifare contro la giuve perché o sono loro o sono i cugini lol
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recuerdos-innatos · 2 months
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Yo tambien te extraño mi amor.
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viejospellejos · 1 year
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Talento innato
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kon-igi · 4 months
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Ogni anno mi sforzo sempre di più per fare degli auguri originali, non tanto per farvi esclamare 'Oh! Wow! Groovy!' ma più che altro per condividere con voi in modo non scontato la gioia del ritrovarsi, scevra - almeno per me - da qualsiasi connotato religioso.
Potrei dirvi che è stato un anno faticoso e difficile ma se da un lato mi parte subito il coro greco di baccanti che intonano 'ESTICAZZI!' dall'altra mi rendo conto che invece è proprio così... e per così intendo
ESTICAZZI
Evidentemente possiedo molta di quella dote psichica che durante la pandemia era molto inflazionata come termine (quella che fa rima con delinquenza) e in più un innato senso di stoico martirio che mi chiude la bocca nell'attimo in cui mi sto per lamentare e poi vedo che puntualmente l'interlocutore sta messo peggio di me.
Questo è un grosso errore o perlomeno, se portato agli estremi ti strippa emotivamente come una pentola a pressione saldata ma riconosco i miei limito e - mi dico - perlomeno non faccio a gara di sciagure per essere citato nel remake dei Miserabili.
Sto rivalutando il concetto di salute mentale perché dopo averne parlato parecchi ad altri mi sono reso conto che, nel mio caso, la salute mentale non necessita di cure ma di salvaguardia.
Devo scegliere con cura le mie battaglie.
E sebbene battaglie evochi una presunta contrapposizione tra me e chi si frappone davanti a ciò che voglio ottenere, in realtà lo scontro avviene sempre e solo nel mio cuore ed è per questo che in un prorompente scoppio della succitata originalità voglio, come l'anno scorso, ringraziare ancora @autolesionistra che sempre in modo involontario mi ha restituito il senso di quello che provo, parlandomi di una canzone che mi ha fatto fare pace con una parte di me che mi accompagna da più di 50 anni.
Ve la voglio riproporre, scegliendo la versione sottotitolata (ha un testo molto denso e fitto) ma credetemi se vi dico che per quanto dolorosa, molti potrebbero riconoscercisi e proprio perché dolorosa potrebbe sembrare strano che io ve la faccia vedere (non ascoltare... vedere) per augurarvi buon natale e serene feste.
Poi vi dirò il perché...
Il motivo è che siamo tutti piccoli e persi nella continua ricerca di calore e conforto, quotidianamente tormentati dal ricordo di ciò che non è più e nella flebile speranza che il domani abbia meno nubi.
Eppure si va avanti lo stesso, con l'enorme peso dei nostri vuoti e la fragile leggerezza di inutili bagagli, perciò vi dico di volervi bene, di voler bene anche a quella parte di voi che disprezzate perché se siete qua a leggere ciò che scrivo è anche per il desiderio di fuggire da un qualcosa che invece vi seguirà per sempre.
Siamo esseri umani... e se questo a volte può sembrare una dolorosa dannazione io credo che invece sia un degno tributo a chi non è più e un meraviglioso lascito a chi sarà dopo di noi.
Ok... tutta 'sta roba omerica per augurarvi Buon Natale (!) ma prima di andare a filtrare il brodo per i cappelletti vi lascio un'ultima cosa
E se vi debbo dire ancora una cosa, è questa: non crediate che colui che tenta di confortarvi viva senza fatica in mezzo alle parole semplici e calme, che qualche volta vi fanno bene. La sua vita reca molta fatica e tristezza e resta lontana dietro a loro. Ma, fosse altrimenti, egli non avrebbe potuto trovare queste parole.
Rainer Maria Rilke
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mosaicos-poeticos · 2 months
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Siempre en el fondo queriendo irme.
¿Será que mi propósito en esta vida es trascender ese impulso tan innato en mí?
Belle 𖥸
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bocadosdefilosofia · 1 year
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«§ 5. Esos principios no están impresos naturalmente en el alma, porque los desconocen los niños, los idiotas, etcétera... Porque, primero, es evidente que todos los niños y los idiotas no tienen la menor aprehensión o pensamiento de aquellas proposiciones, y semejante carencia basta para destruir aquel asenso universal, que forzosamente tiene que ser el concomitante necesario de toda verdad innata. Pues me parece casi contradictorio decir que hay verdades impresas en el alma que ella no percibe y no entiende, ya que, si algo significa eso de estar impresas, es que, precisamente, ciertas verdades son percibidas, porque imprimir algo en la mente, sin que la mente lo perciba, me parece apenas inteligible. Si, por lo tanto, los niños y los idiotas tienen alma, es que tienen mentes con aquellas impresiones, y será inevitable que las perciban y que necesariamente conozcan y asientan a aquellas verdades; pero como eso no acontece, es evidente que no existen tales impresiones. Porque, si no son nociones naturalmente impresas ¿cómo, entonces, pueden ser innatas? Y si sí son nociones impresas ¿cómo, entonces, pueden no ser conocidas?»
John Locke: Ensayo sobre el entendimiento humano. Fondo de Cultura Económica, pág. 23. México, 1999.
TGO
@bocadosdefilosofia
@dies-irae-1
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nxru7o · 2 years
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Soy el primero en decir que no se necesita tocar para amar, pero es que a veces un “te amo” no remplaza una caricia, un beso o un abrazo. Y aún así, amor, te amaría por el resto de mis días sin tocarte ni besarte, porque es innato en mi el amarte.
Nxruto
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Amo ese talento innato de dar abrazos sin razón alguna 🖤🫂
— G'
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elperegrinodedios · 3 months
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Da sempre il mondo giudica la gelosia come una cosa assai negativa. Beh, io non cammino come vuole il mondo e, viaggiando a ritroso nel tempo ricordo di essere stato follemente innamorato in sole due occasioni e la verità è che seppure non davo a vederlo ero più che geloso, ohh se lo ero! Per me a dispetto di quel che pensa il mondo, la gelosia è una prova d'amore nei riguardi di chi la provoca. Parlo di gelosia, non di possesso, nè di divieti, parlo di un sentimento naturale e innato, basato sempre sul rispetto e sulla libertà ma che sorge spontaneo nel cuore dell'uomo ma anche della donna... e pure di Dio: "perchè io il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso". (Esodo 20:5) Ma quanto ci hai amato e quanto ci ami Signore? E tutto questo nonostante i continui tradimenti e tutte le nostre innumerevoli disobbedienze.
Si sono stato pazzamente innamorato e si pure geloso. Innamorato da morire, geloso da vivere. Da vivere si, perchè il meglio mi è arrivato dopo.
lan ✍️
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