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#Il Mondo
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Quella costante voglia di sparire dal mondo.
#un-equilibrista-delcielo
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ragazzoarcano · 2 years
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"Non abbassare mai lo sguardo. Tienilo sempre in alto. Guarda il mondo negli occhi."
— Helen Keller
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beyourselfchulanmaria · 8 months
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My lover is so very cold and silly pole 🤣 🦖🦕  🤍❤ but I like him, so I will put in a deco one useful pole at my next studio definitely. ( Especially when I feel my thighs itch.) lol 😆 💋 😁  ℒan~*
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♡ღ Il Mondo (From PBS Performance 'Il Volo...Takes Flight')  2012  testo 歌詞 I love this song very much ღ♡ Grazie 🙏  xoxo  
No Stanotte amore non ho più pensato a te Ho aperto gli occhi per guardare intorno a me E intorno a me girava il mondo come sempre
Gira, il mondo gira Nello spazio senza fine Con gli amori appena nati Con gli amori già finiti Con la gioia e col dolore Della gente come me
Oh mondo Soltanto adesso io ti guardo Nel tuo silenzio io mi perdo E sono niente accanto a te
Il mondo Non si è fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà
Stanotte amore non ho più pensato a te Ho aperto gli occhi per guardare intorno a me E intorno a me girava il mondo come sempre
Gira, il mondo gira Nello spazio senza fine Con gli amori appena nati Con gli amori già finiti Con la gioia e col dolore Della gente come me
Oh mondo, soltanto adesso io ti guardo Nel tuo silenzio io mi perdo E sono niente accanto a te
Il mondo Non si è fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà
Il mondo Non si è fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà Stanotte amore non ho più pensato a te A te 
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gregor-samsung · 1 year
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“ La giornata del libraio comincia prima delle otto, quando le commesse dei negozi torinesi attendono davanti alle saracinesche ancora abbassate sotto i portici l'arrivo dei proprietari dei negozi. Uscito dal magazzino coi pacchi dei libri adorna rapidamente il chiosco arroccato attorno a una colonna dei portici, e nell'interno del chiosco, infagottato nel cappotto, rimane fino alle otto di sera. Poco per volta il freddo gli appanna la parlantina e gli cancella le idee, la parte del volto che fuoriesce dal cappotto è diventata violacea e non bastano le regolari corse al caffè d'angolo o i due passi battuti e ribattuti attorno alla colonna di cui è virtualmente proprietario, a dargli animo. Ogni tanto una richiesta specifica lo costringe ad abbandonare il chiosco per recarsi velocemente al magazzino, e allora lascia l'incarico della sorveglianza al commesso del negozio di fronte, che come ricompensa di questo servizio si accontenta di un libro giallo al sabato sera. Quando la sera fa affluire pei portici la gente in passeggio, molti sono coloro che si fermano davanti alle file dei libri usati, disposti secondo un ordine speciale per cui i vecchi clienti sanno subito riconoscere, tra gli altri, la novità arrivata in giornata. La media del venduto, almeno riguardo i libri gialli, si aggira sui quaranta giornalieri, e ora che si avvicinano le festività natalizie il libraio risfodera i classici della letteratura. L'anno scorso vendette, nei tre giorni antecedenti il Natale, 10 Promessi sposi, 15 Fiabe dei fratelli Grimm, 40 Dumas vari e più di mille gialli pubblicati anteguerra. Infatti i gialli violenti, senza mistero, senza poliziotto prodigio, hanno poco smercio, la gente preferisce ancora i Wallace agli Spillane, le complicate storie londinesi alle noiose brutalità delle avventure poliziesche americane. Anche il commercio delle riviste clandestine aumenta vertiginosamente nelle feste, e il contrabbandiere segreto, che rifornisce il libraio almeno una volta al mese si trova nell'impossibilità di ricoprire tutte le richieste. È costui un ragazzo di appena vent'anni, riformato alla visita militare, rigoglioso e astuto, quando fa visita al magazzino col suo pacco si diverte a rendere più pesante la sua presenza al proprietario del locale, che fa di tutto per toglierselo di torno. Il ragazzo è analfabeta e magari non è che il commesso di altri individui, tuttavia la permanenza in una città severa e schiva come Torino lo ha persuaso ad essere ben vestito e pettinato. A una ultima sollecitazione del libraio se ne va senza salutare. Sono le otto e comincia la smobilitazione dei libri, che ammucchiati sulle braccia e contro lo stomaco e il ventre del figlio che sorregge immobile il peso, verranno trasferiti dal libraio e dal giovane fino al magazzino. Solo alle otto di sera il giovane universitario arriva per dare una mano al padre in faccende. Arriva in automobile, e il lavoro da fare è di breve durata. Dopo mezz'ora, tirata giù la saracinesca, i due salgono in macchina e filano via, per i viali deserti della città. “
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Brano tratto dal racconto Il lettore di seconda mano pubblicato il 4 gennaio 1955 sul settimanale “Il Mondo”, quindi raccolto in:
Giovanni Arpino, Storie dell'Italia minore, Mondadori (collana Oscar Originals), 1990; pp. 97-98.
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pezzi-di-anima · 1 year
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Pensieri e parole
Credo non ci sia disparità.
Essere amati o amare.
Quando colori una tela bianca, lo fai perché lo senti, non perché ne sei obbligato. Quando balli, senza scopo e pensiero, lo fai perché non lo sai. AMARE è il sentir-fare, è l'arte più impavida che ci sia. Sfruttare il contagioso suo essere, non è un regalo all'altrui persona, bensì a noi stessi. È contagioso. Non lascia scampo a colui che arriva a disprezzare la propria vita e talvolta quella sociale.
È ambiguo ciò che accade quando impari ad amarti visceralmente. Gli animi che prima possedevano la tua quotidianità, si riducono notevolmente. Aumenta la distanza fisica, ma diminuisce, si semplifica quella del cuore. Il rapporto di amicizia passato, tramuta in amore fraterno; tra anime che vivono la stessa era, lo stesso tempo.
Ogni emozione, sensazione se non vista con una consapevolezza amorevole, viene lasciata al "caso dell'universo", che leggendo nel medesimo cuore di chi la prova, mette in atto accadimenti consoni al nostro essere, ma senza esserne consapevoli.
Veniamo cresciuti in un Mondo che si basa sulle disparità. Tra differenze e simil fattezze apparenti, lontane dal nostro mondo interiore.
Ma ora tutto verrà a cambiare, statene certi!
Perché al Mondo non esiste luce incapace di attraversare la trasparenza del nostro cuore.
Perché le risposte a ciò che ci è oscuro, le troveremo nel posto più vicino e più lontano.
E voi, guardate nel vostro cuore?
Fonte: @pezzi-di-anima
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adocentyn · 2 years
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The Fool and the Magus
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The Fool is potentiality. The Fool abides. The Magus draws the potential into actuality. The Magus wills.
Yet, there’s no Magus without the Fool. He only brings about what the Fool dreams.
Yet, the Fool’s dream is a dream of everything, And the Magus can only do one thing at a time.
So the Magus, guided by cunning and guile, wields the sword of distinction, cutting the air until there’s one thing reflected in the waters.
Fire into air, then air into water – and then, the worldly dance of the manifest.
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isabellehemlock · 2 years
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Some Loris anyone?
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lu2211 · 1 year
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Recuerdos.
Extraño aquellos tiempos en los que estaba felizmente triste.
Aquellos tiempos en los que yo era, pero no sabía todavía quién.
Ello me intrigaba, pero no me asustaba como lo hace hoy en día.
Esa canción me pone risueña y a la vez nostálgica.
A los viejos tiempos que se quedaron con las partes de mi más ingenuas y frágiles.
A todo lo que ya fue y ya no volverá.
A mí.
Ya no esperando a qué vengan tiempos mejores, pero confiando en que la vida es más que una sonrisa y que el llanto y el dolor pueden tener en sí los secretos de la existencia.
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Cara mamma
scusami se non ce l'ho fatta
a raggiungere la riva
Scusami se, nonostante avessi gridato,
urlato, annaspato, per chiedere aiuto,
non ce l'ho fatta
Scusami se non potrò più darti mille bacini sul collo,
quando mi porti in braccio
con te
Scusami se non potrò aiutarti ,quando sarò cresciuto,
per i miei fratelli,
quelli che verranno,
perché io sono il più piccolo,
ma se fossi arrivato a riva
sarei diventato il più grande
Scusami se non posso avvisarti
in nessun modo per dirti che non sono mai arrivato
nel posto dove ci stavano portando
Scusami se il dubbio ti resterà dentro e magari
aspetterai anche anni per rivedermi
Scusami perché dopo aver fatto tanto,
avermi tenuto dentro per mesi,
aver provato dolore per farmi nascere,
avermi allattato,
accarezzato, cullato, abbracciato,
cibato, coperto, difeso,
non ce l'ho fatta
ad arrivare a riva
Scusami e non mi aspettare
perché non sono arrivato a riva
Scusami se non posso dirti da vicino
che il mio piccolo corpo giace
là, in un posto dove forse i pesci avranno cura di me
più delle persone che non hanno fatto nulla
per proteggermi
Scusami se non posso dirti
che forse un giorno ci rivedremo
Sì, forse un giorno ci rivedremo.
Ilaria Zoe
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just-kiara · 2 years
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Come vedo io il mondo
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" IL MONDO HONG KONG " 1960S TRAVELOG & DIVIDED BERLIN / BERLIN WALL ANTI-COMMUNIST FILM XD65934
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fuoco-rosso · 4 months
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Vincere non posso quando gioco con te
Vincere non posso quando gioco con te,
gli occhi tuoi ladri mi rubano il respiro
le mani tue truccate mi ingannano la mente
il sorriso tuo bugiardo bisbiglia al mio cuore.
Vincere con te io non posso,
mi batti con lo sguardo
le braccia tue mi sconfiggono
il petto mi cattura
e il cuore mio vinto ti appartiene.
Tutto di te mi abbatte
azzera le mie difese
vince le mie paure
pervade il mio istinto.
Vinto sono io
sconfitto dai baci tuoi
dalle parole
dagli occhi.
Vincere con te io non posso
mi hai battuto
e ora il mio cuore è tuo.
-Rosso
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gregor-samsung · 2 years
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“ Lei non sapeva parlare italiano, e lo capiva poco. Noi facevamo confusioni in francese, ma quando il nostro amico anfitrione e interprete le presentò un redattore dell'«Unità», la ragazza fece un gesto di nobile sconforto. Come giornalista americana aveva ordine di non parlare nel modo più assoluto con comunisti. La piazzetta di Portofino era piena di macchine, di gente scamiciata, di barche in secco e tavolini di caffè. Ragazzi vendevano carissime collane fatte di nocciole infilate. Tra il nostro storico e la giornalista era cominciata una discussione accanita sulla libertà, a base di «mon dieu» e «m'en fout». Lo storico finì per abbandonare il problema e propose un bagno. Ma siccome per vedere un poco d'acqua bisognava prendere una barca e fare chilometri di remo fino al largo, la proposta cadde subito. La giornalista americana era entusiasta di trovarsi in mezzo ad intellettuali italiani e come io, per sbollirla un po', cercai di spiegarle che il popolo italiano si divide in scrittori e analfabeti, subito tirò fuori un biglietto da visita e felice ed orgogliosa me ne fece omaggio. A colazione tutti bevvero e mangiarono moltissimo, anche la donna bionda, che da ormai nove mesi era in Italia e perciò pescava i gamberetti con le dita nel piatto e beveva dai bicchieri altrui dicendo «sorry» e ridendo moltissimo. Il motivo dell'incontro e della visita era andato completamente perso e nessuno di noi conosceva ormai le ragioni che l'avevano portata a Portofino. Al caffè successe qualcosa di ibrido, ma solo pochi lo capimmo bene. Poi si andò nel giardino del castello dove la giornalista abitava. C'erano sentieri con meravigliose ortensie viola ed azzurre. Dall'alto si vedeva la stradetta del paese con gente che andava su e giù facendo il chilo, le camicie di fuori e le macchine fotografiche a tracolla. Il cielo era scuro e il mare senza richiami. Passeggiammo a lungo tra le ortensie, chiedendo invano alla donna spiegazioni su McCarthy. Lei rideva e si diceva felice e ubriaca. Poi ci lasciò. E dopo un poco notammo anche l'assenza del nostro anfitrione. Tutti gli amici rimasero sdegnati e delusi quando, partiti alla sua ricerca, lo sorpresero tra i cespugli di ortensie con la cravatta in disordine e il sorriso falso. La giornalista americana si imbellettò subito, ricomponendosi, per accompagnarci fino alla piazzetta gremita di macchine, dove poliziotti venuti da Genova, con la paletta bianca e rossa infilata nel gambale, smistavano il traffico, con bruschi gesti e grida. “
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Brano tratto dal racconto Tre incontri pubblicato il 28 luglio 1953 sul settimanale Il Mondo, quindi raccolto in:
Giovanni Arpino, Storie dell'Italia minore, Mondadori (collana Oscar Originals), 1990; pp. 38-39.
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magdalenagigova · 10 months
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Il Mondo – необикновено ново концертно събитие в София на 15-ти юли
Италианско трио сопрани – за първи път в БългарияВ годината на честването на 100-годишнината от рождението на голямото сопрано Мария Калас, три изключително талантливи и прекрасни италиански сопрани, Елена Роси, Марика Франчино и Виола София Нисио с невероятните си гласове са готови да изненадат цялата българска публика с проекта Il Mondo.На 15 юли от 20:00ч.  в София  на сцената на Théatro отсам…
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ivorianking · 11 months
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yourangle-yuordevil · 5 months
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just... us 💕
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