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#relazioni tossiche
La fine di una relazione tossica.
Dopo un anno di relazione, dal giorno 29 agosto 2023 sono ufficialmente “libera”. In che senso? Intendo LIBERA non nel senso di “Fatevi avanti, ragazzi!”, ma nel senso che mi sento come se mi fosse stato tolto un grande peso di dosso. Come mi sono ritrovata in quella relazione? È una storia lunga. Perché l’ho definita “tossica”? Ebbene: piangevo sempre, avevo bisogno di lui ma al tempo stesso stavo male (“dipendenza affettiva”), volevo già uscirne da molto tempo prima ma non riuscivo a farlo o a dirgli di no e anche se abbiamo passato dei momenti teneri insieme non sono mai stata veramente felice. Certo, quando abbiamo ufficialmente rotto, qualche lacrima è scesa. C’erano pur sempre dei sentimenti coinvolti. Ma se avessi continuato a “vegetare” in quella situazione sarei stata molto, ma MOLTO peggio.
Scrivo tutto questo anche per aiutare chi magari è intrappolato in una relazione simile ma non sa come uscirne. Il mio consiglio è: NON abbiate paura di troncare il rapporto. FATELO E BASTA. Senza pensarci. Come uno strappo di cerotto. Ve ne sarete grati, credetemi 😊
Detto questo, passo e chiudo!
P.S. Sentitevi liberi di far girare questo messaggio a chiunque credete che possa averne bisogno, ricordando che: 1) non siete soli e 2) potete farcela!
~ Ragazza libera
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scogito · 8 months
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Non so di cosa si occupa questa ragazza, ma dà un ottimo consiglio 😁
(fonte video: Mara Official, You Tube)
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fioredialabastro · 5 months
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Una rabbia costruttiva
La vicenda di Giulia mi ha sconvolto più delle altre. Penso a quando mi sono laureata alla triennale quattro anni fa e il mio ragazzo di allora, malato di depressione, arrabbiato col mondo e per nulla intenzionato a farsi aiutare nonostante gli sforzi, era palesemente invidioso, al punto da sussurrarmi all'orecchio, un minuto prima di essere chiamata sul palco e proclamata dottoressa: "Certo che qua i 110 e lode li regalano, alla mia facoltà te li sogni". Quella frase, ovviamente, fondava le radici su parole e gesti ben più gravi, come quando prendevo bei voti agli esami e mi diceva che ero stata solo fortunata a ricevere le domande giuste, o quando mi costringeva a studiare con lui e mi lasciava rinchiusa nella stanza, impedendomi di tornare a casa o di andarsene dalla mia finché non aveva finito ciò che doveva. Allora penso all'invidia di Filippo per i successi professionali di Giulia, a come la sua rabbia si sia trasformata in un agghiacciante omicidio premeditato e realizzo quanto io sia stata fortunata del fatto che le violenze del mio ex si fossero fermate a qualche passo dall'inevitabile, anche dopo averlo lasciato.
È una sensazione terribile, perché solo adesso, a distanza di tutti questi anni, mi rendo conto profondamente della gravità della situazione che stavo vivendo. Tante volte, di fronte all'ennesima sopraffazione da parte sua, ho pensato: "Stiamo insieme da quattro anni, mi ama ma non riesce a dimostrarlo e poi non sono mai tornata a casa con un occhio nero, non può essere paragonabile a quelle storie che sento al telegiornale". Invece sì, lo è. Probabilmente, se non lo avessi lasciato facendogli credere che la scelta fosse sua, se mio papà non fosse intervenuto in maniera diplomatica dopo la rottura, a lungo andare avrei fatto la stessa fine di Giulia e di tutte le altre vittime. Perché quando vivi una relazione tossica, non sei consapevole di dove può arrivare la persona che dice di amarti e che credi di amare, anche se conosci bene i suoi problemi e ciò che un rapporto sano richiede. Si minimizza, si giustifica, si muore, lentamente.
Così, quando credo di aver superato il passato perché mi sento in pace per essere riuscita a perdonarlo e a non augurargli il peggio, ecco l'ennesima donna che muore per mano maschile, ricordandomi che il perdono ha senso solo se non si dimentica il male ricevuto. Perciò sì, sono stata fortunata, ma non per questo vado a ringraziare il mio ex per non avermi ammazzato. Piuttosto, voglio che questa rabbia rimanga, per continuare a lottare per una società più giusta, per non sentirmi più una sopravvissuta ogni volta che si parla di femminicidio.
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non sei libero di fare quello che vuoi, ma credi che quello che stai facendo derivi davvero da una tua scelta. Signore e signori
✨la manipolazione.✨
zo3
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focacciato · 10 months
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Cosa vorrei fare quando noto delle red flags enormi nei rapporti delle persone che amo:
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narcisistiedemoni · 6 months
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📢 Ciao a tutti! Oggi voglio condividere con voi alcuni suggerimenti su come superare la dipendenza affettiva. È un percorso che richiede tempo e impegno, ma è possibile liberarsi da questa condizione e costruire relazioni più sane e felici. Ecco alcuni passi che potrebbero aiutare:
1️⃣ Prenditi cura di te stesso: Focalizzati sul tuo benessere emotivo, fisico e mentale. Investi tempo in attività che ti rendono felice e che ti aiutano a sviluppare una sana autostima.
2️⃣ Sviluppa l'indipendenza emotiva: Impara a essere felice da solo e a soddisfare i tuoi bisogni emotivi senza dipendere da qualcun altro. Coltiva interessi personali e sviluppa una forte connessione con te stesso.
3️⃣ Imposta limiti sani: Impara a dire "no" quando qualcosa non ti fa sentire bene o quando va contro i tuoi valori. Stabilisci confini chiari nelle tue relazioni e sii assertivo nel far rispettare i tuoi bisogni.
4️⃣ Cerca supporto: Non aver paura di chiedere aiuto. Rivolgiti a un terapeuta o partecipa a gruppi di supporto per affrontare la dipendenza affettiva. Condividere le tue esperienze con gli altri può essere estremamente benefico.
5️⃣ Lavora sull'autostima: Sviluppa una sana autostima e impara ad amarti incondizionatamente. Riconosci il tuo valore e non permettere a nessuno di sminuirti o manipolarti.
Ricorda, superare la dipendenza affettiva richiede tempo e pazienza, ma è possibile. Sii gentile con te stesso lungo il percorso e ricorda che meriti amore sano e felicità. 💖 #DipendenzaAffettiva #RelazioniSane #AmorePerSeStessi #CrescitaPersonale
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Io credo che l'amore tuo, in fondo, sia sempre stato una bugia
[frase mia]
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spettriedemoni · 1 year
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Riflettendo su Via col Vento
Pure Via col Vento quanti danni ha fatto in tema di relazioni tossiche?
Voglio dire: in un film di 3 ore e mezza per almeno 2 ore e mezza la protagonista sbava dietro a uno che non se la fila manco per sbaglio (l’unico, tra l’altro, in mezzo a tanti uomini che le vanno dietro), che è un fighetto insopportabile, poi per mezz’ora sta con questo dall’aria più da simpatico mascalzone che è poi l’unico che le tiene testa, ma lei è ancora convinta che l’uomo giusto sia il fighetto che la rifiuta.
Giusto un giorno dubita ed è il mattino dopo che il simpatico mascalzone, ormai stufo di essere rifiutato in continuazione per colpa del fighetto insopportabile, la prende di peso e se la scopa tutta la notte.
Però a quel punto il mascalzone se ne va all’estero con la figlia e solo dopo altri lutti e malintesi lei capisce che “forse” era l’uomo sbagliato quello dietro cui correva.
Solo che a quel punto il simpatico mascalzone si è rotto le palle (e dopo 3 ore e mezza di film vorrei vedere) e decide di tornarsene dalla sua famiglia (perché alla fine gli uomini tornano sempre da mammà se le cose precipitano).
Ma ci pensate quanti danni ha fatto questo film? E pure il romanzo da cui è tratto!
Tra l’altro hanno provato a scrivere il sequel in cui Rossella si rimetteva con il simpatico mascalzone ma secondo me lui le ha fatto il gesto dell’ombrello ogni volta, anche se nei romanzi successivi non lo hanno mai scritto.
No signori: nella realtà dopo averle detto che di lei “Se ne infischia” lui col cazzo che è tornato indietro.
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sonosololily · 11 months
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“Non tutte le bestie sono dei principi”.
- @sonosololily
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stereal · 1 year
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Se le persone fossero più sincere e raccontassero meno cazzate per nascondere le cose , anche le relazioni andrebbero per il verso giusto ! Purtroppo c'è chi ha vissuto dicendo cazzate per anni che anche chi dice la verità, non viene mai creduto ! Nel bene o nel male, se ci tieni a una determinata persona che si tratti di amica o fidanzata , racconta sempre la verità piuttosto che girarci attorno !
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congliocchiancorablu · 9 months
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Se ti ho voluto bene, non so odiarti
Ci ho provato, ma non ci riesco
Ora però resta lontano da me
Dietro la collina c'è un panorama bellissimo
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scogito · 6 months
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Questo testo riporta la dichiarazione di una nota comica tv, non metto il nome perché non mi frega niente di chi fa cosa, ma è interessante il concetto di "amore" che viene considerato e pure condiviso!
Ora, mentre evito di scrivere i 10 punti per cui tutto ciò indica le basi di un condizionamento femminile chiamato "amore", che in realtà non è altro che l'elogio di una malata pazienza asseconda immaturi, mi ripeto nella testa che nascere uomo in questo secolo probabilmente è come andare tutti i giorni sulle giostre.
Fa' i tuoi porci comodi tanto le donne zerbino sono di gran lunga in maggioranza, e quando torni una ad aspettarti la trovi sempre.
(mi auguro di non dover spiegare il senso di questo post).
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siriafede · 10 months
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Voleva cambiarmi, voleva che mi vestissi solo in un certo modo, che guardassi sempre a terra, che non parlassi con nessuno. 
Sotto la sua crescente pressione ho cancellato tutte le mie foto perché lui si incazzava, così pure i numeri di telefono degli amici maschi, i social, e ancora non bastava per lui. Non dovevo rispondere a nessuno, non dovevo parlare più di uomini e con gli uomini, anche se si trattava di parenti o colleghi. Non potevo guardare in faccia gli altri maschi, nonostante io fossi in sua compagnia: sarebbe stata come una provocazione, e dovevo essere sempre super coperta, nonostante io non indossassi niente di scollato o volgare, ma soprattutto.. non potevo esprimere la mia opinione.
 Tutto mi sembrava sopportabile pur di essere felici insieme e far andare bene la nostra relazione. E queste sono le prime piccolezze.. dopo si va avanti: nessun contatto con la famiglia, nessuna uscita né con parenti né con amiche, nessuna casa, dovevo stare sempre con lui, nessun lavoro, me li ha fatti perdere tutti, non potevo utilizzare il telefono in nessun modo e per nessun motivo.
Poi sono iniziate le botte. Potevano scattare per gelosia così come per paranoie che lui si ficcava in testa (come che lo tradissi, che parlassi male alle sue spalle, che gli nascondessi qualcosa).
Nell'intimità, non provavo quel coinvolgimento fisico e sentimentale che dovrebbe essere il segnale e la base di un amore, di una relazione sana e profonda.
 Nei mesi successivi iniziai a capire che la situazione che stavo vivendo non era normale, che non poteva continuare così, allora decisi di allontanarmi. Inutile dire che la situazione peggiorò, lui impazzì: non poteva più avere il controllo su di me, e di conseguenza, continuarono gli episodi di violenza fisica. Pensai che tornando con lui le cose si sarebbero sistemate, che magari l’avrei saputo gestire.. ma ogni giorno diventava sempre più pesante. Dopo le botte provava a farsi perdonare con vestiti, caramelle, attenzioni.. e si scusava pure! 
“Scusa per quello che ti ho fatto, ma tu mi porti a questo”
Un giorno poi mi picchiò ed era deciso a farmi morire, e io onestamente pensavo sarebbe andata proprio così, che sarei morta davvero e da quel giorno questa sensazione non mi ha più abbandonata. Non riuscirò mai a scordare quel suo sguardo impassibile mentre lo faceva.
Non sarò mai più in grado di credere veramente di essere al sicuro, ma continuerò sempre a lottare per ritrovare la fiducia nelle persone, nelle loro parole, nelle loro azioni..
La cosa più difficile di questa situazione è stata essere creduta. Ne parlavo con alcune persone, anche persone a me vicine.. volevo che capissero, ma lui era talmente bravo da far passare me per quella “pazza”, fino a quando non hanno visto e realizzato con i loro occhi quello che mi stava accadendo. Mi fa tanta rabbia non essere stata creduta, ciò mi ha portata a sentirmi sbagliata e ho avuto il pensiero che quello che mi stava capitando, in fondo, era solo per colpa mia.
Tante cose sono cambiate e solo adesso a distanza di tempo me ne rendo conto: per esempio salto come una molla, quando cercano di accarezzarmi o di abbracciarmi o sentendo una voce. Mi soffermo sempre a pensare che "una vita normale" io non sappia più manco cosa sia.
Sono anche arrivata a pensare che forse la soluzione migliore sia quella di porre fine alla mia vita, e ho vissuto più volte quel momento prima di addormentarmi la sera, pensando a quanto sarebbe stato bello non svegliarsi la mattina successiva.
Ho avuto il pensiero di scappare, di nascondermi ma, nello stesso tempo l'enorme paura di venire ritrovata e per questo punita ancora di più.
Ho sognato di avere un'altra vita, di avere abbracci protettivi che scaldano e non quelli possessivi che lasciano lividi sul corpo.
Mi è capitato di implorare con gli occhi, sperando che qualcuno li sapesse interpretare e comprendere.
Quante volte ho trattenuto le lacrime per la paura di ricevere un pugno, mentre subivo l'ira di chi avevo al mio fianco.
Ho provato quella sensazione di non sentire più il dolore fisico tanto ero abituata a sopportarlo, quasi come se fosse normale vivere nel dolore fisico e mentale.
Ho provato il non sapere più cosa vuol dire vivere tranquilla.
Arrivare a pensare fortemente a una parola "aiuto", ma di non poter mai dirla a qualcuno. Urlare con tutta la mia forza, per far capire di quanto sia in difficoltà, in pericolo, in estrema sofferenza.
Tutte queste cose non sono fatti eccezionali nella vita, che possono capitare in alcuni momenti della vita. Per alcune persone tutti questi stati d'animo e situazioni sono presenti nella vita di tutti i giorni.
La vita di una donna che subisce violenza non può essere considerata tale. 
Non è vita ma un cercare di rimanere viva, di salvarsi e cavarsela ogni giorno.
Nella violenza non si vive, nella violenza ci si spegne e si muore.
Un vero uomo le donne le rispetta, non usa la violenza.  
La violenza non è solo fisica, ma anche psicologica. Ci fate credere che siamo noi a meritarcelo. La violenza non sono solo botte e lividi sulla pelle, ma anche parole, possessività, il volerci tenere chiuse impedendoci di essere donne libere, la gelosia possessiva, il non accettare che "un no è un no!".
La violenza siete voi uomini che credete di essere i padroni delle donne, pensando di poter prendere decisioni che riguardano le donne ed i loro corpi.
La violenza non è solo fisica, ma si nasconde dietro mille sfumature.
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Stavo pensando a quanto siano distruttivi e malsani quei rapporti in cui non hai il diritto di provare emozioni e sensazioni se non quelle che, secondo l'altro, è giusto che tu provi.
Non hai il diritto di dire che sei stanco se per l'altro non hai fatto un granché oggi.
Non hai il diritto di soffrire per cose che per l'altro sono sciocchezze.
Non hai nemmeno il diritto ad un sospiro in più, a mantenere gli occhi un po' più bassi del solito, a qualche sorriso in meno.
Per alcune persone,
per quelle persone che non ti amano davvero,
non hai nemmeno il diritto di sentire quello che senti.
zoe
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flavio-milani00 · 11 months
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Fare pulizia.
Link all'interno del post in evidenza nel profilo per seguirmi sugli altri social e per acquistare il mio primo libro "Relazioni e interiorità".
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narcisistiedemoni · 6 months
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📢 Ciao a tutti! Ho appena condiviso un nuovo video su TikTok che parla della dipendenza affettiva e di come superarla. Vorrei condividere questo video con voi e spero che possa essere di ispirazione per chiunque stia affrontando questa sfida emotiva. Se vi interessa, potete trovarlo al seguente link: [inserisci qui il link]. Spero che possa essere utile e vi ringrazio per il vostro supporto! 💖 #DipendenzaAffettiva #SuperareLaDipendenza #RelazioniSane #AmoreGenuino #Speranza
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