Tumgik
#edizioni magi
lamilanomagazine · 10 months
Text
Passaggi Festival di Fano: la giornata conclusiva in celebrazione del libro e della cultura, con numerosi premi e ospiti.
Tumblr media
Passaggi Festival di Fano: la giornata conclusiva in celebrazione del libro e della cultura, con numerosi premi e ospiti. Saggistica, narrativa, poesia: sarà una giornata che celebra il libro e la cultura quella che domenica 25 giugno a Fano (PU) chiude l’undicesima edizione di Passaggi Festival. In programma il conferimento del Premio Passaggi a Franco Cardini, del Premio Fuori Passaggi a Malika Ayane e del Premio Letterario Internazionale Franco Fortini nell’ambito della rassegna di poesia ‘Passaggi DiVersi’. Proseguono gli appuntamenti per i più piccoli -libri e laboratori- gli aperitivi scientifici, gli incontri con gli autori in riva al mare, le rassegne tematiche e gli appuntamenti informali ‘al di là del libro’ nel salotto del Pincio. In chiusura, la lectio magistralis di Marino Sinibaldi sul tema 2023 ‘Chiedi alla vertigine’ e il brindisi finale dei ‘Calici DiVersi’ con letture di poesie e degustazione di vini del territorio. Tra gli ospiti Sabina Guzzanti, Marino Sinibaldi, Micol Sarfatti, Elena Ghiretti, Mariangela Pira, Francesco Morena, Paolo Pagani. Si comincia il pomeriggio con i laboratori per i più piccoli a cura dell’Università di Camerino (Memo, dalle 16,30) sui principi di una sana alimentazione e sulle caratteristiche di uno degli alimenti più amati: il gelato. Al Pincio l’appuntamento è con il laboratorio ‘In cucina con frolla’ a cura di Francesco Tenaglia e dei ragazzi di Frolla Microbiscottificio (alle ore 17,30). Proseguono i ‘libri alla San Francesco’ (alle 18) con Micol Sarfatti che presenterà il suo “Margherita Sarfatti. La signora del futuro” (Giulio Perrone Editore), in dialogo con la blogger letteraria del Cappuccino delle Cinque Chiara Grottoli. Nell’ambito di ‘Piccoli asSaggi’ la rassegna di saggistica per diventare grandi, in programma alla Memo la presentazione del libro di Elisabetta Mauti “Formulini” (Aboca Kids). Dialoga con l’autrice Elisa Donati (Libreria Stacciaminaccia Fano). La presentazione sarà accompagnata da un laboratorio a cura di Chiara Magi (alle ore 18,30) . Conversazioni scientifiche per tutti con l’aperitivo offerto dall’Università di Camerino nella sala da tè L’Uccellin Bel Verde (ore 18.30): il docente di Scienze del farmaco dell’Università di Camerino Filippo Maggi ci spiegherà come l’utilizzo in agricoltura di insetticidi e biocidi a base di sostanze naturali fungano da alternativa per una migliore sostenibilità ambientale. Quante volte abbiamo provato a soggiornare in casa di sconosciuti in ogni angolo del mondo, ma ci siamo mai chiesti come gli host di Airbnb vivono l’esperienza di affittare le proprie case? Ne parleremo con Elena Ghiretti nel suo “Hostaggio. Guida serissima per ospitare sconosciuti (e alloggiare in casa loro)” edito da Accénto. Sulla spiaggia di Bagni Elsa (Fosso Sejore, ore 18.30) l’autrice converserà con la radio speaker Ivana Stjepanovic. Al Bastione Sangallo, ultimo appuntamento con le pratiche laboratoriali a cura dell’Associazione Meditamondo (ore 18.30): con Marika Pedinotti lavoreremo sul nostro equilibrio psico-fisico attraverso semplici esercizi sui meridiani e “do in”. A seguire, la presentazione del libro di Alberto Grandi “Storia delle nostre paure alimentari” (Aboca Edizioni) con il direttore della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino Gianni Sagratini. Al Chiostro delle Benedettine Mariangela Pira presenterà “Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche” (Chiarelettere) in dialogo con Luigi Benelli, giornalista del Corriere Adriatico; mentre alla San Francesco Alessandra Bocchetti converserà sul suo “Basta lacrime. Storia politica di una femminista 1995-2000” (Vanda Edizioni) con le giornaliste Flavia Fratello e Tiziana Ragni. Entrambi gli appuntamenti iniziano alle 19. In contemporanea, nei giardini del Pincio torna l’appuntamento con il ‘Salotto di Passaggi’ e la influencer e critica letteraria Giulia Ciarapica che accoglierà autori e ospiti tra chiacchiere e aperitivi. Sul palco centrale di piazza XX Settembre (ore 21) atteso il conferimento del Premio Passaggi 2023 allo storico Franco Cardini, ospite al festival per presentare il suo libro “Le vie del sapere” (Il Mulino) in dialogo con il giornalista Antonio di Bella. La cerimonia di premiazione vedrà la presenza sul palco dell’assessore all’Istruzione e alle Biblioteche del Comune di Fano Samuele Mascarin. Come fanno le persone, le interfacce e gli algoritmi ad influenzarci online? Lo scopriremo con Gabriella Taddeo, autrice di “Persuasione digitale” (Guerini) intervistata da Fiamma Goretti, esperta di comunicazione e campagne sociali (Mediateca Montanari, ore 21). ‘Fuori Passaggi’ prosegue con Sabina Guzzanti che conversa sul suo “ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot” (Harper & Collins) con il consulente editoriale Antonino Di Gregorio (Pincio, ore 21); mentre all’interno della rassegna dedicata all’arte Francesco Morena presenterà “Gli impressionisti e il Giappone. Arte tra Oriente e Occidente. Storia di un’infatuazione” (Giunti) sul palco del Chiostro delle Benedettine insieme con lo storico dell’arte Rodolfo Battistini (ore 21). Nell’ambito della rassegna di poesia ‘Passaggi DiVersi’ appuntamento molto atteso è il conferimento del Premio Letterario Internazionale Franco Fortini (ex chiesa di San Francesco, ore 21): i finalisti sono Prisca Augustoni (“Verso la ruggine” Interlinea), Francesco Brancati (“L’assedio della gioia” Le Lettere), Marilena Renda (“Fuoco degli occhi” Nino Aragno Editore), Mary Barbara Tolusso (“Apolide” Mondadori) e Gianmario Villalta (“Dove sono gli anni” Garzanti). I poeti presenti converseranno con il presidente del Premio Christian Sinicco e il poeta e redattore della rivista VersoDove Fabrizio Lombardo. Tanta attesa anche per l’appuntamento con il Premio Fuori Passaggi che sarà consegnato alla cantante e scrittrice Malika Ayane dall’Assessore al Turismo e ai Grandi eventi del Comune di Fano Etienn Lucarelli. Sul palco del Pincio (ore 22) l’autrice presenterà “Ansia da felicità” (Rizzoli) insieme con la critica letteraria Carolina Iacucci. Ultimo incontro dedicato alla filosofia con Paolo Pagani, autore di “Citofonare Hegel” (Rizzoli) un libro per scoprire come i filosofi del passato rispondono alle grandi domande del presente. Al Chiostro delle Benedettine (ore 22) ci sarà anche il filosofo, giornalista e curatore della rassegna Armando Massarenti. Anche quest’anno, in piazza XX Settembre il festival chiude con lo spunto dal quale è partito: alle 22 sul palco centrale è in programma il discorso notturno di Marino Sinibaldi sul tema 2023 ‘Chiedi alla vertigine’. La poesia di ‘Passaggi diVersi’ prosegue alla San Francesco (ore 22) con l’appuntamento dedicato agli ‘Editori coraggiosi’: con Franca Mancinelli (AnimaMundi), Cristina Daglio (Puntoacapo), Luca Nicoletti (“Rappresentazione della Luna” Puntoacapo), Roberta Castoldi (“La formula dell’orizzonte” AnimaMundi). Editori e poeti conversano con Fabrizio Lombardo, poeta e redattore della rivista VersoDove. A concludere la serata dedicata alla poesia saranno i ‘Calici DiVersi’, con letture e poesie e degustazioni di vini del territorio. Il brindisi finale di Passaggi Festival sarà con il finalista al Premio Strega Poesia Christian Sinicco (“Ballate di Lagosta” Donzelli), Daniele Ricci (“Lezione di meraviglia” Italic Pequod), Salvatore Ritrovato (“La circonferenza della vita” Marcos y Marcos), Francesca Bavosi (“Ipotesi di misura” FaraEditore), Gianni Iasimone (“Il mondo che credevo. Un poema metà-fisico” Arcipelago Itaca). A presentare l’incontro, Fabrizio Lombardo e Marta Mallucci (Social Media Team di Passaggi Festival). L’evento è in collaborazione con Azienda Agricola Crespaia. Passaggi non è soltanto libri: per chi vuole conoscere meglio Fano, infatti, città che ospita il festival dal 2013, domenica 25 è in programma una visita guidata tematica del quartiere dei Piattelletti con la guida turistica professionista Manuela Palmucci. (Costo: 10 euro. Prenotazione obbligatoria al numero 346.6701612).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
enkeynetwork · 2 years
Link
1 note · View note
nonsololibristore · 2 years
Photo
Tumblr media
Bentrovati amici della Non Solo Libri, ecco le golose novità del giorno: ( le novità Star Comics saranno disponibili da mercoledì ) BONELLI EDITORE: - DAMPYR 268 - DYLAN DOG 430 - DYLAN DOG - INFERNI - JULIA 286 - TEX CLASSIC 139 EDIZIONI NPE: - MILANO CRIMINALE IL SOLISTA DEL MITRA EDIZIONI STAR COMICS: - DEMON SLAYER - I SEGNALI DEL VENTO - HITORIJIME MY HERO 11 - KAGUYA-SAMA - LOVE IS WAR 14 - ON OR OFF 4 - REQUIEM OF THE ROSE KING 16 - VITA DA SLIME 18 MAGIC PRESS: - LA CASA DEGLI ORIZZONTI PERDUTI - COSMETIC PLAYLOVER 1 - EMINENCE IN THE SHADOW 2 - IL BUIO OLTRE LA FINESTRA 5 PANINI COMICS: - 20TH CENTURY BOYS ULTIMATE DLX 5 - COFANETTO SUPER MICKEY + ALL STAR - DEVIL E I CAVALIERI MARVEL 130 - LA DONNA SENZA PAURA 3 - DRIFTING DRAGONS 12 - KANG - IERI E PER SEMPRE - KINGDOM HEARTS SILVER 3 - LA CITTÀ DELLA LUCE - RISTAMPA - MARVEL PRIDE - MY TOY BOY 1 (DI 2) - MUSHOKU TENSEI 10 - NAMAIKIZAKARI - MA CHE SFACCIATO 2 - NANA RELOADED EDITION 2-19 - RISTAMPA - NARUTO IL MITO 6-7-20-25-31 - RISTAMPA - NEW AVENGERS - ILLUMINATI ( MUST HAVE ) - NOT ALL ROBOTS - I MIGLIORI AMICI - PAPERINO E IL RITORNO DI REBO - PLATINUM END 6 - RISTAMPA - SASAKI E MIYANO 2 - SECRET WAR ( MUST HAVE ) - SOFT METAL VAMPIRE 2 (DI 6) - SPIDER-MAN - L'OMBRA DEL RAGNO - RISTAMPA - STAR WARS: GUERRA DEI CACCIATORI DI TAGLIE 5 - STRANGE ACADEMY 3 - DESIDERI O MAGIE - SUPER MICKEY ( NORMALE E CON COFANETTO ) - THE MANDALORIAN - STAG.1 GRAPHIC NOVEL - VITA E MORTE DELLA POTENTE THOR - COFANETTO COMPLETO - VITA E MORTE DELLA POTENTE THOR 1-2-3-4-5-6-7 - WARLOCK - MARVEL OMNIBUS - RISTAMPA - WHAT A WONDERFUL WORLD 1 - RISTAMPA PANINI COMICS - DC: - BATMAN DI SNYDER & CAPULLO 26 - BATMAN - CONTAGIO 2 - DC CLASSIC - I MIGLIORI DEL MONDO 3 - DC PRIDE 2022 - FLASH 26 - HARLEY QUINN - LA SERIE ANIMATA - JUSTICE LEAGUE INTERNATIONAL 1 - LANTERNA VERDE 26 - SUPERMAN/BATMAN - GENERAZIONI - OMNIBUS - THE DREAMING 5 - ORE DELLA VEGLIA 2 - TASK FORCE Z - LA MORTE È SOLO L'INIZIO VI ASPETTIAMO!!! #fumetti #manga #comics #graphicnovel (at Non Solo Libri - Store) https://www.instagram.com/p/CfoYNIcNks_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
paoloferrario · 2 years
Text
Jean - Francois Vezina, Il film della propria vita. Diventa ciò che sei tramite il cinema, Edizioni Magi, 2008
Jean – Francois Vezina, Il film della propria vita. Diventa ciò che sei tramite il cinema, Edizioni Magi, 2008
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
rei-the-head-shaker · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
11|06|2021
Today I studied a few hours! 💪🏻
The book I'm studying is "Trauma and Recovery: The Aftermath of Violence--From Domestic Abuse to Political Terror" by Judith Lewis Hermann.
It is even harder to read than the one I've studied before, not because of how it is written/translated but because of the themes!
Despite all, I'm enjoying this read. It has all the information I'll need one day on the theme!
At some point I also remember today is the 11th of the month, so I went to read Heartstopper's update and found out that it was the last of this volume and it was the best break from study ever, even though I cried as much as I cried while studying! HAHAHAHAHA
22 notes · View notes
schizografia · 2 years
Text
Come si passa da Cartesio alla Cabala
di Giorgio Manganelli
La pubblicazione di questo breve volume di René Guénon è un’impresa di avveduta provocazione: giacché difficilmente un testo di mole tanto esigua può riuscire a tal punto sconcertante, irritante, inaccettabile, ragionevolmente argomentato e impossibile. Guénon stesso, in mezzo ai ‘moderni’, è un esempio di ben argomentata impossibilità. La sua vita – Guénon è morto nel 1951, in Egitto, convertito all’Islam – è stata quella di uno studioso impegnato nel disimpegno, saldamente fondato sulla diserzione dalla Storia e dal Contemporaneo, e dominato da un interesse, moralmente assai dubbio, per la Verità, intesa come opposto della Realtà. Iniziatico, sistematico raccoglitore di simboli, di indizi simbolici, di polvere di simboli, Guénon ha, apparentemente, a che fare con i trafficanti in déi, spiriti, visioni, magismi tipo India, incantamenti da periferia depressa, e tutto quel confuso traffico oltremondano che passa per ‘trasmigrazione delle anime’. In realtà, a costoro è totalmente estranei, e li ha in non velato dispetto.
“Il nome Melchisedec, o più esattamente ‘Melki-Tsedeq’, di fatto non è che il nome con cui la funzione stessa del ‘Re del Mondo’ si trova espressamente designata nella tradizione giudeocristiana” (René Guénon)
Leggendo Guénon si nota qualcosa che non finisce di stupire: quest’uomo sa scrivere. Ha letto Cartesio, l’ha anatemizzato come profeta del mondo delle “quantità”: ma quella lettura l’ha salvato, assieme alla matematica, che insegnava nei licei della provincia francese. Questa prosa ha una durezza che si impone a chi si è abituato a considerare la Verità come il soggetto privilegiato di una specifica cattiva letteratura, una sorta di pornografia dello Spirito – anche l’Anima ha i suoi bordelli. Provatevi a masticare la teocipria di Madame Blavatsky, o le bolle lievitate di Krishnamurti, e se credete che serva a qualcosa essere buoni, andate a fare le corse nella crema di Aurobindo; e magari servisse a qualcosa essere cattivi: provatevi a degustare gli sformati di vetro e chiodi di Julius Evola.
Guénon si occupa della Tradizione: cioè di una struttura simbolica originaria, preistorica, super-umana (Guénon non dice “sovrumana”, né “divina”), nella quale la coerenza del mondo e dei simboli è necessaria ed essenziale: “il simbolismo è sempre perfettamente coerente, e non potrebbe non esserlo per il fatto stesso che non è il risultato di qualche convenzione più o meno artificiale, ma al contrario è fondato sulla natura stessa delle cose”. Questa citazione è tratta da un altro testo, Simboli delle Scienza Sacra (Adelphi, ’75) che consiglio a chi desidera seguire le ardue macchinazioni di questa intelligenza anticontemporanea.
Nella prosa di Guénon non vi è traccia dei patetici aromi che stordiscono e disgustano: ragionato, asciutto, lavora con pazienza filologica su un uno sterminato schedario, un catalogo da archeologo dove raccoglie i frantumi di un significato originario, i deformi segni del nostro tempo, il tempo “nero” della mitologia indiana. In questa polvere di simboli sulla quale cautamente soffia, Guénon intravede tracce vaghe di immagini intemporali; forme tratte da abbondanti depositi – leggende, tradizioni, superstizioni, oggetti, etimologie, puri accostamenti fonici – travestono altre forme, che ne vestono altre ancora, tra cui la prima.
Il Re del mondo è una sorta di nota in calce ad un libro, Bestie, uomini e déi di Ossendowsky (1924; in italiano, Edizioni Mediterranee) nel quale l’autore, profugo in Mongolia dalla Russia in rivoluzione, aveva raccolto alcune tradizioni indigene, tra cui quella di un sotterraneo Re del Mondo, signore di una stirpe clandestina che tutela i simboli eterni. Questo mito viene collegato ad altre non dissimili testimonianze, e via via ad altri temi, figurazioni, antiche schegge, dal Graal al prete Gianni, dalla Montagna sacra ai bètili, dai Re Magi alla Cabala. Un itinerario fantasmatico, e tuttavia disegnato dalla maniacale minuzia di una cartografo: o forse di un esploratore che raccoglie indizi con chiarezza e ordine: quell’itinerario, quella carta alludono ad un Altrove la cui impossibilità ci rifiuta e ci adesca.
10 notes · View notes
bongianimuseum · 3 years
Text
Biografia di Paolo Scirpa
http://www.paoloscirpa.it/index.php?disp=home
Tumblr media
Paolo Scirpa nasce a Siracusa nel l934; dopo gli studi artistici in Sicilia, frequenta l’Accademia di belle arti di Salzburg, animata culturalmente da Oscar Kokoschka e lo studio di J. Friedlaender a Parigi. Nel 1965 e, successivamente, nel 2000 partecipa alle edizioni IX e XIII (Proiezioni 2000) della Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1968 si trasferisce a Milano, dove collaborerà con Luciano Fabro all’Accademia di Belle Arti di Brera e dove sarà, più tardi, titolare di una Cattedra di Pittura; nel 1969 tiene la sua prima personale alla galleria L’Agrifoglio, presentato da Vittorio Fagone; nel 1972 espone, alla Galleria S. Fedele, Megalopoli consumistica, un’opera di denuncia sociale. Negli anni ’70 avvia la realizzazione di opere che vengono definite Ludoscopi: attraverso un sistema di specchi e tubi fluorescenti e il gioco combinatorio di elementi minimali, essi propongono la percezione di profondità infinite, in cui “si pratica l’abolizione del limite tra il reale e l’illusorio” (Maltese, 1976). In alcuni ludoscopi egli realizza raccordi illusori che creano uno spazio plastico curvo; in altri il raccordo seminterrato è praticabile; altri ancora sono di struttura cubica. Scirpa trae spunto anche dal Manifesto tecnico della Scultura Futurista di Boccioni, che aveva teorizzato la possibilità di impiego della luce elettrica nell’opera d’arte e si proietta a sperimentazioni in cui il colore non è più dipinto, i volumi non sono più scolpiti e la luce diventa opera essa stessa.  Conosce esponenti del MAC, tra cui Bruno Munari ed entra in contatto con i gruppi dell’Arte  cinetica, come il GRAV a Parigi o il Gruppo T a Milano. Sollecita l’attenzione anche di studiosi come il cibernetico Silvio Ceccato. Dal 1977 opere di Scirpa sono presenti annualmente fino al  1991 nella sezione cinetica del Salon “Grands et Jeunes d’aujourd’hui” al Grand Palais des Champs-Elysées di Parigi. Negli anni ’80 sviluppa i suoi primi interventi progettuali sul territorio che saranno presentati nel 2004 alla mostra Utopie della città presso la biblioteca dell’Accademia di Brera. Nel 1982 il Symposium de Sculture di Caen (Francia) sceglie il progetto di un suo ludoscopio per la Bibliothèque Municipale. Tiene diverse mostre personali, tra le quali, alle gallerie Arte Struktura, Vismara Arte di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Gallarate ed allo Studio d’Arte Valmore di Vicenza. Nel 1985 è presente a Roma alla mostra di Palazzo Venezia  Artisti oggi tra scienza e tecnologia e ad altre manifestazioni sullo stesso tema in Italia ed all’estero, tra le quali, nel 1990, al Politecnico di Milano, nel 1995 al Futur Show di Bologna, nel 1996 all’Accademia di Brera a Milano Convegno Arte, Scienza e Tecnologia; inoltre partecipa a rassegne sulla Patafisica, alla Triennale di Pittura di Osaka e nel 2003 al Museo Bargellini a Pieve di Cento (Bo) Luce vero sole dell’arte, nel 2006 alla galleria del Credito Siciliano di Acireale Sicilia!, nel 2008 allo ZKM di Karlsruhe (Germania) You ser: Das Jahrhundert des Kosumenten ed al Landesmuseum Joanneum di Graz (Austria) Viaggio in Italia, nel 2009 a Berlino presso la Rappresentanza del Baden-Württemberg alla mostra del Museum Ritter ed a Cordoba (Argentina) presso il Museo Jenero Perez alla mostra Echi futuristi ed allo ZKM di Karlsruhe, mostra  Collectors’ Choice II. Nel 2012 è presente alla mostra Arte programmata e cinetica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma dove è installata in permanenza una sua opera luminosa. Dal 2013 sue opere pittoriche fanno parte della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri. (Roma). Nello stesso anno partecipa alla mostra Percezione e illusione presso il MACBA di Buenos Aires. Nel 2014 completa due nuove opere La porta stretta, la cui prima versione risale al 1999, l’una con fondo oro, l’altra su un tabellone consumistico, ambedue con l’inserzione di una struttura di luce triangolare a profondità ascensionale. Nel 2015 partecipa alla mostra Moderna Magna Graecia a cura di Francesco Tedeschi e Giorgio Bonomi presso FerrarinArte di Legnago. L’INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa gli affida la realizzazione del nuovo manifesto degli spettacoli classici del 2015. È presente a Missoni - L’Arte - Il Colore al MAGA di Gallarate.Nel 2016 partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama. In occasione del 25° Festival della Musica di Milano, dedicato a Gérad Grisey Intonare la luce, immagini di sue opere luminose vengono utilizzate per illustrare il libro di sala e per lo spot pubblicitario su SKY classica. Il Museo del Novecento espone un Ludoscopio – Pozzo, 1979 facente parte della sua collezione. Partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama . E’ presente alla mostra Interrogare lo spazio a cura di Luigi Meneghelli presso Ferrarin Arte a Legnago (Vr). Tiene mostre personali allo Studio Arena di Verona La luce nel pozzo, a cura di Marco Meneguzzo per cui, nel pozzo che noi vediamo creato dagli specchi e dai neon, Scirpa “…mette in scena la finzione nello stato più puro” ; a Rosso Vermiglio di Padova, Labirinti di luce a cura di Vittoria Coen che vede nel Ludoscopio “…un invito alla riflessione, … un lasciarsi andare per pensare, …”, ed a ArteAGallery di Milano, L’infinito possibile a cura di Francesco Tedeschi che afferma: “…Gli elementi portanti della sua opera, nelle diverse forme che essa assume, sono la luce e lo spazio,.. la luce come strumento di colore e di forma è ad essi essenziale: una luce che concretizza le geometrie, genera figure formali in grado di attrarci e condurci in una profondità,…in uno spazio senza dimensioni..” Nel 2017 RossoVermiglioArte di Padova presenta una sua personale alla ArteFiera di Bologna.  Alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento si inaugura una sua personale “La forma della luce–La luce della forma” a cura di Marco Meneguzzo che sottolinea come “la forma della luce…trascende questa fisicità e diventa sostanza immateriale, diventa la luce della forma….,”  Successivamente al MACA di Acri partecipa alla mostra “Arte interattiva” a cura di Monica Bonollo e nel 2018 a Torino, Museo Ettore Fico, “100% ITALIA”, Cent’Anni di Capolavori. Nel 2019 realizza una mostra personale a Milano, Gaggenau hub,  “Sconfinamento” a cura di Sabino M. Frassà che sottolinea come “l’artista ha indagato, sperimentato e simulato l'assenza di limiti, lo “sconfinamento” appunto”. Partecipa a Senigallia alla mostra “Materie Prime – Dalla terra alla luce”, a Waldenbuch, Museum Ritter “1919-2019” e a Pontedera “Arcadia e Apocalisse”. Nel 2020 è presente alla Biennale Light di Mantova, Elogio della luce. Negli ultimi anni Scirpa realizza, con rigore geometrico e spirito innovativo, due opere scultoree in marmo bianco di Carrara ed in legno laccato bianco che evocano il Teatro greco di Siracusa: in esse le gradinate della cavea si raddoppiano, diventando circolari e sono rivolte anche all’esterno. Recentemente ha realizzato una struttura al neon che ricorda il Teatro greco, il cui progetto risale all’anno 2000. In un momento storico come il nostro in cui si manifesta la convivenza di vari linguaggi e l’artista può rivisitare esperienze passate, egli recupera il suo linguaggio delle prime denunce consumistische o quello sperimentale del mezzo elettronico e, nel proporre i suoi percorsi prospettici di spazi-luce, offre oggi nuove possibilità espressive su cui riflettere.
Sue opere sono in collezioni e musei tra i quali MAGA (Gallarate), Museo del Novecento (Milano),  Civiche Raccolte Bertarelli - Castello Sforzesco (Milano), Biblioteca di Brera (Milano), MACTE Museo d’Arte Contemporanea (Termoli), MART- VAF-Stiftung  (Trento e Rovereto), Museo MAGI ‘900 (Pieve di Cento), MAPP Museo d’Arte Paolo Pini (Milano), Musée des Beaux-Arts (Caen), Museum Ritter (Waldenbuch), Museo Civico d'Arte Contemporanea (Gibellina), Museum (Bagheria), Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), Gallerie d’Italia (Milano).
Ha realizzato opere per spazi pubblici e chiese: nel 1965, un grande mosaico al Centro Internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (Roma) e uno all’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Fi) e dei dipinti nella Chiesa del D. P. a Cernusco sul Naviglio (Milano) dove sono stati installati anche suoi Ludoscopi sopra l’altare e il Battistero.
Al suo lavoro hanno dedicato saggi ed annotazioni critiche:
Riccardo Barletta, Pietro Baj, Carlo Belloli, Luigi Bianco Guglielmo Boselli, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Ginevra Bria, Domenico Cara, Luciano Caramel, Silvio Ceccato, Jacqueline Ceresoli, Claudio Cerritelli, Cesare Chirici, Vittoria Coen, Andrea Del Guercio, Mario De Micheli, Marina De Stasio, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Ornella Fazzina, Pedro Fiori, Carlo Franza, Sabino Frassà, Carmelo Genovese, Flaminio Gualdoni, Sara Liuzzi, Annette Malochet, Corrado Maltese, Gabriel Mandel, Giorgio Mascherpa, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Marta Michelacci, Bruno Munari, Carlo Munari, Antonio Musiari, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Francesco Poli, Pierre Restany, Roberto Sanesi, Giorgio Segato, Carmelo Strano, Luigi Tallarico, Francesco Tedeschi, Carlo Terrosi, Maria Torrente, Antonino Uccello, Miklos N. Varga, Alberto Veca, Francesco Vincitorio, Maurizio Vitta, Emanuele Zucchini.  
É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive ed opera a Milano.
2 notes · View notes
morganadiavalon · 4 years
Photo
Tumblr media
La chicca di oggi è un interessantissimo saggio di Jean François Vézina per Edizioni Magi
Sono da sempre affascinata da quelle che comunemente chiamiamo coincidenze. Alcune ci fanno sorridere, altre ci sembrano simboliche, ma ci sono certe coincidenze che possono cambiarci la vita. E comunque io, esattamente come il mio indagatore preferito, non credo alle coincidenze.
Dalla seconda di copertina: "Che cosa sarebbe la psicologia se Jung non avesse incontrato Freud? Che cosa sarebbe la filosofia se Sartre non avesse incontrato Simone de Beauvoir? Che cosa sarebbe la nostra vita se non avessimo incontrato quell'autore, quell'uomo o quella donna? È lecito chiedersi se la vita simbolica, oltre che nei sogni, si manifesti anche nella realtà sotto forma di coincidenze significative? Due avvenimenti non collegati da alcuna causa, ma che tuttavia, accadendo simultaneamente, creano un senso per la persona che ne è soggetta. La sincronicità è senza dubbio uno dei fenomeni psichici più affascinanti. Questo libro, della sincronicità, indaga innanzitutto la sfera relazionale. Parla degli incontri, sincronistici appunto, che fanno sì che persone, autori e opere si presentino nella nostra vita in momenti determinanti, acquisendo così un valore simbolico di trasformazione. Vengono esaminati i processi psichici che si manifestano sotto forma di motivi tematici o di inclinazioni che ci attirano e ci conducono impercettibilmente verso una persona,un lavoro oppure un paese. L'autore spiega in che modo possiamo approfondire il senso di un avvenimento sincronistico e, per creare ipotesi interpretative, fa ricorso anche a metafore tratte dalle scienze della complessità e dalla teoria del caos."
https://www.instagram.com/p/B_Akring2ii/?igshid=1ty4leh5ugjlt
8 notes · View notes
diceriadelluntore · 5 years
Photo
Tumblr media
Storia Di Musica #77 - Quatermass, Quatermass 1970
Nel periodo dell’esplosione del progressive rock in Europa i gruppi davvero convincenti erano tantissimi. Molti di loro non hanno avuto il successo che meritavano, soprattutto rispetto alle qualità musicali, ma rimangono nel cuore degli appassionati come esempi eclatanti della qualità della musica del periodo. I Quatermass sono sconosciuti ai più, ma nella loro particolare storia musicale rientrano appieno in questa schiera di meteore musicali, brevissime ma emozionanti. I Quatermass erano un trio composto da John Gustafson, bassista, Peter Robinson, tastierista e il percussionista Mick Underwood. Tutte e tre prima di unirsi in un gruppo avevano molte esperienze alle spalle, soprattutto nella scena del beat sound di Liverpool agli inizi degli anni ‘60. Il loro incontro avviene quando Gustafson e Underwood, che era ai tempi batterista degli Outlaws di Ritchie Blackmore, passano agli Episode Six, dove suonava già Robinson, insieme a Roger Glover e Ian Gillian. Robinson, Gustafson e Underwood si staccano dal gruppo, così come gli altri tre che di lì a poco fonderanno i leggendari Deep Purple. I nostri scelgono come nome alla loro band Quatermass, in omaggio al personaggio del professor Quatermass, idolo di una delle prime serie televisive della BBC, scienziato dalle mille abilità che salva con il suo intuito il mondo. La Harvest, la casa discografica del progressive rock della Emi (che per dire produrrà i Pink Floyd) mette a disposizione la sua esperienza. Quatermass esce nel maggio del 1970, in una copertina stupenda della Hipgnosis passata alla storia del design musicale per gli pterodattili tra i grattacieli (da allora un must per i collezionisti). Il disco ha una grande particolarità: il trio è senza chitarra, ma le magie al synth di Robinson, la voce possente e magica di Gustafson e il drumming energico di Underwood rendono il suono elegante e presente, in anticipo su quello che di lì a poco faranno i Nice e EL&P.  In scaletta 9 pezzi: dall’intro misterioso e glaciale di Entropy  si passa alla forza di Black Sheep Of the Family, dal ritmo incalzante e singolo del disco. Poi si ricordano Post War Saturday Echo, stupenda, che ha sonorità alla Pink Floyd, l’organo synth che sembra un clavicembalo di Good Lord Knows, dall'atmosfera medioevale, così come Up On The Ground. Gemini è più hard-rock, e potrebbe benissimo passare per un disco dei “cugini” Deep Purple che in quello stesso anno pubblicavano In Rock. Gli ultimi due brani sono quelli che, per arrangiamenti ed idee, sono i due pezzi più suggestivi e ambiziosi del disco: Make Up Your Mind e la jazzata e fluida Laughin’ Tackle sfumano nella ripresa di Entropy, per un disco particolare dove la voce di Gustafson, acuta e drammatica, fa la sua bella figura. Come qualche volta accade, per motivi misteriosi e casuali, un disco potenzialmente di successo non vende nulla in Gran Bretagna. Come accadde spesso in quegli anni, vendette di più in Europa e in Italia arrivò persino nella classifica dei 20 dischi più venduti. Per lo scarso successo, il gruppo si sciolse: per un po’ Gustafson e Robinson suonano insieme e incidono un album come Big Three, successivamente proseguirono le carriere musicali separatamente: il bassista approdò nei Roxy Music dove rimase due anni; il tastierista seguì esperienze di jazz rock e collaborerà come strumentista di lusso in decine di famosi album; Underwood fece parte dei Peace, degli Strapps e suonò con Ian Gillian. Rimane un esempio favoloso della genialità del periodo e delle possibilità musicali del genere: cercatelo, la Arkana, una piccola casa di edizioni musicali italiana, lo ha ristampano a metà degli anni’10 del 2000.
10 notes · View notes
love-nessuno · 5 years
Text
«Capita spesso di notare chi magari abbia resistito alla tentazione di sposare il suo “primo amore”, faccia, nel corso di un’analisi, dei sogni nei quali le persone cui furono in origine legati riappaiono, ma come personificazioni dell’Anima o dell’Animus.
Se fossero rimasti insieme a questi “primi amori”, si sarebbe creata una situazione colma di difficoltà, se non addirittura disastrosa.
La saggezza dell’inconscio (...) ha fatto sì che non si commettesse un tale errore.»
Marie Louise von Franz - “L’Anima e l’Animus nelle fiabe” - Edizioni Magi, 2009, p.74
______________
2 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Verona, cinquantesimo anniversario della morte di Dino Buzzati
Tumblr media
Verona, cinquantesimo anniversario della morte di Dino Buzzati. Cinquant’anni fa moriva Dino Buzzati, tra i più geniali e versatili autori del Novecento. Giornalista, scrittore, ma anche critico d’arte, drammaturgo, poeta, costumista, autore per l’infanzia. Dino Buzzati è un autore poliedrico, di grande modernità. Dopo un primo ricordo che il Comune di Verona gli ha dedicato lo scorso marzo, torna, dal 4 al 7 novembre, un’altra occasione per conoscere ancora meglio il grande autore attraverso un’iniziativa articolata in tre diversi momenti, "Le storie dipinte di Dino Buzzati", che vuole indagare il "cronista a colori", quella sua anima artistica che tanta importanza ha avuto nell’arco della sua vita. Promossa col patrocinio del Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, della Società Letteraria, in collaborazione col Teatro Stabile di Verona e l’Associazione Culturale Renzo Cortina, la rassegna è curata da Maria Teresa Ferrari, tra le maggiori studiose della pittura di Buzzati e curatrice di numerosi eventi e mostre a lui dedicate. A raccontare Buzzati pittore e le sue "storie dipinte" sarà la stessa Ferrari, sabato 5 novembre alle ore 11 in Società Letteraria, con una narrazione che spazierà sulla sua passione artistica, dimostrata fin da bambino e proseguita per tutta la vita. L’incontro sarà accompagnato dalle letture di Sandra Ceriani e dalla proiezione di immagini e video. L’arte figurativa di Buzzati sarà anche protagonista del palco del Piccolo Teatro di Giulietta (ingresso libero e gratuito dal Teatro Nuovo) per due momenti teatrali firmati dal regista Paolo Valerio, legati alle sue più famose opere pittoriche, proposte in nuove edizioni dalla Mondadori: I miracoli di Val Morel, venerdì 4 ore 21, un’anteprima assoluta per Verona, e il Poema a fumetti, lunedì 7 ore 21. "A Buzzati piaceva definirsi un pittore prestato alla letteratura – sottolinea Maria Teresa Ferrari, curatrice della rassegna – e sono certa che, tra i suoi tanti mestieri, quello di pittore fosse per lui prioritario. Il celebre scrittore e giornalista non ha mai smesso di considerare la pittura la sua principale vocazione. Del resto, l’attività di scrittore e quella di pittore, come confermerà lui stesso - rientrano nel medesimo genere di operazioni mentali: "Tanto è vero che i “competenti” giudicano i miei quadri letteratura e non vera pittura. Il che in fondo non mi dispiace” dichiarerà Buzzati nel 1966". Con suo grande rammarico, l’attività di pittore rimarrà sempre offuscata da quella di scrittore e quei quadri narrativi, così legati alla letteratura, verranno compresi fino in fondo solo dopo la sua morte, proprio come lui aveva previsto. A documentare l’importanza nel suo fervido mondo creativo sono le sue stesse opere che ci raccontano, a partire dalle copertine, che arte e scrittura hanno intessuto una relazione costante e complementare. "Storie dipinte", per l’appunto, non a caso titolo della sua prima mostra personale tenuta nel 1958 alla Galleria dei Re Magi di Milano. Dipinti narrativi, accompagnati da brevi didascalie, che Buzzati dipingerà per tutta la vita: quadri figurativi tra Surrealismo e Pop Art, disegni, schizzi e appunti "disegnati" nei suoi preziosi album, che raccontano storie reali e storie immaginate, spesso figli della stessa ispirazione dei romanzi e delle cronache. In molte sue opere - disegni, illustrazioni, testi ibridi - il linguaggio pittorico e quello letterario si miscelano fino a completarsi come nel caso di Poema a fumetti, rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo e Euridice, il primo pionieristico caso di graphic novel. Una straordinaria "summa" del mondo di Buzzati, dei temi che attraversano tutta la sua opera, dei suoi sogni, delle sue angosce e ossessioni, delle sue domande sulla vita, la morte, l’amore, il sesso. Non mancano scenari fantastici come quelli raccontati ne I Miracoli di Val Morel (1971), una raccolta di dipinti, che raffigurano degli immaginari ex voto compiuti, nella finzione letteraria, da Santa Rita. L’ultimo lavoro di Dino Buzzati, "un racconto in trentadue piccoli capitoli, risolto più con le immagini che con le parole" come descriverà lui stesso. "Vittorio Sgarbi, nel catalogo dell’ultima grande mostra che ho curato alla Rotonda della Besana a Milano, - afferma Maria Teresa Ferrari - scrive che Buzzati 'racconta storie dipingendo, così come scrivendo dipinge sogni'". Raffaele De Grada, nel testo critico dell’ antologica milanese tenutasi a Palazzo Reale, sottolinea che: "I racconti di Dino Buzzati dipingono atmosfere e i suoi dipinti raccontano storie". Tanti i critici che la pensano così evidenziando che le “storie dipinte” sono una galleria dei suoi temi più cari, che spaziano dalla fantasia al mistero, ma anche dei personaggi che vivono nei suoi racconti e romanzi. Del resto, sarà lo stesso scrittore-pittore a dichiarare: "La mia attività di scrittore e la mia attività di pittore rientrano nel medesimo genere di operazioni mentali. Tanto è vero che i “competenti” giudicano i miei quadri letteratura e non vera pittura. Il che in fondo non mi dispiace". Grazie alle due idee registiche di Paolo Valerio, parola e pittura si compenetreranno donandoci una "lettura" nuova della sua arte in questo cinquantesimo anniversario. Uno sguardo diverso, che sicuramente sarebbe piaciuto al visionario autore bellunese.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
1 note · View note
cartofolo · 6 years
Note
Perché il genere umano è così stupido la maggior parte delle volte? Oggi vorrei porti questa domanda riguardo i libri evocativi, come la chiave di Salomone,il più famoso,ammesso che funzioni,cosa ci sarebbe di bello nell invocare o comandare demoni o angeli? Lo ammetto sono incuriosita da questo genere di cose, però non arriverei mai a fare “rituali”, non andrei mai ad invocare qualcosa che nn conosco e non saprei controllare, anche solo per avere conferma che esistono, non lo farei,lei?
Beh, escludendo quelle ritualità che si appoggiano a idee assurde di evocazioni negromantiche, se ci fai caso, tutta la nostra vita è all'insegna di qualche rito.Il rito è il nostro modo di comprendere un aspetto della realtà, ed è anche un nostro modo di manipolare quelle energie psichiche che le religioni codificano nelle loro dottrine. Questo da sempre è stato l'espressione di una comunità o di un singolo, nel suo rapportarsi al trascendente. Infatti come potrebbe l’uomo rapportarsi al mistero dello spirito se non simboleggiando e codificando l’intuizione mistica? Devo dirti che, anche se non la pratico, mi piace la ritualità della magia; è suggestiva e certamente produce dei movimenti di energie che non è facile valutare. Ma forse le si dà più importanza di quello che viene raccontato nella tradizione occulta.Lo spiega bene Eliphas Levi (famoso filosofo ed esoterista del 1800) nel suo libro "Il Grande Arcano" - edizioni Atanor, di cui ti propongo un brano.
**************************
Cercate dentro la tomba di Salomone, sarebbe a dire dentro la cripta della filosofia occulta, non il suo anello, ma la sua sapienza.Con l'ausilio della sapienza e di una perseverante volontà, arriverete a possedere l'Arcano Supremo della saggezza che consiste nella libera dominazione sul movimento equilibrato. Potrete soltanto allora procurarvi l'anello facendolo fabbricare da un orafo, al quale voi non avrete bisogno di raccomandare il segreto. Non sapendo egli stesso ciò che fa, non potrà rivelarlo agli altri.Eccovi la ricetta dell'anello:Prendete ed amalgamate insieme una piccola quantità di oro e il doppio di argento nelle ore del sole e della luna (ore planetarie e zodiacali dell'Astrologia esoterica), aggiungetevi tre misture, identiche alla prima, di rame ben purificato, quattro misture di stagno, cinque di ferro, sei di mercurio e sette di piombo. Incorporate tutto insieme alle ore che corrispondono ai metalli e fate, del tutto, un anello la cui parte circolare sia appiattita e abbastanza larga per incidervi i caratteri.Modellate in questo modo un'inquadratura di forma quadrata in modo da incastrarvi una pietra rossa incassata in un doppio anello d'oro. Incidete sulla pietra, di sotto e di sopra, il doppio sigillo di Salomone.Incidete sull'anello i segni occulti dei sette pianeti tal quali sono rappresentati negli arcidossi magici di Paracelso o nella filosofia occulta di Agrippa; magnetizzate fortemente l'anello consacrandolo tutti i giorni, durante la settimana con le cerimonie segnate nel nostro rituale "Dogma e rituale nell'alta magia" (edizione Atanor), senza dimenticare il colore dei vestiti né i profumi speciali né la presenza degli animali simpatici né gli scongiuri speciali che dovranno sempre precedere lo scongiuro dei quattro segnati sul nostro rituale.Dopo di ciò avvolgete l'anello in un tessuto di seta e, dopo averlo profumato, potrete portarlo su di voi.Una piastra rotonda di cristallo o un talismano, preparati alla stessa maniera, avranno le stesse virtù dell'anello.Un oggetto, preparato in questo modo, è come un serbatoio di volontà. E' un riflettore magnetico che può essere molto utile, ma che non è mai necessario.Abbiamo detto, del resto, che gli antichi riti hanno perduto la loro efficacia dopo che il Cristianesimo è apparso nel mondo.La religione cristiana e cattolica, in effetti, è la figlia legittima di Gesù, re dei Magi.Il suo culto non è altra cosa che l'Alta Magia sottomessa alle leggi della gerarchia  che le sono indispensabili perché essa sia giusta ed efficace.Un semplice scapolare, portato da una persona veramente cristiana, è un talismano più invincibile dell'anello o del pentacolo di Salomone.Gesù Cristo, quest'uomo-Dio così umile, diceva parlando di lui stesso " la regina di Saba è venuta dal fondo dell'Oriente per vedere e sentire Salomone, e qui vi è più che Salomone".La Messa è la più prodigiosa delle evocazioni.I negromanti evocano i morti, lo stregone evoca il diavolo e trema, ma il prete cattolico non trema evocando il dio vivente.Che cosa sono tutti i talismani della sapienza antica a paragone dell'ostia consacrata?Lasciate dormire nella sua tomba di pietra lo scheletro di Salomone e l'anello che egli potrebbe avere al suo dito scarnato.Prendete uno di questi anelli d'argento che si vendono alla porta delle chiese e che portano l'immagine del crocefisso e i dieci grani del rosario. Se voi siete degni di portarlo, sarà più efficace dentro la vostra mano quanto non lo sarebbe il vero anello di Salomone.I riti magici e le pratiche minuziose del culto, sono tutto per gli ignari e per i superstiziosi, e ci fanno ricordare, nostro malgrado, una storiella molto conosciuta, che noi descriveremo in poche parole adattandosi a questo caso.
Due monaci entrano in una casupola custodita da due fanciulli. Essi domandarono di riposarsi e di mangiare, se ciò fosse stato possibile.  I ragazzi risposero che non avevano nulla e che perciò nulla potevano dare."Ebbene ", disse uno dei monaci, "ecco del fuoco; prestateci soltanto la pentola e un po' d'acqua e faremo da noi stessi la nostra minestra. " E con che cosa?". "Con questo ciotolo." Risponde il furbo religioso raccogliendo un pezzetto di silice. "Non sapete dunque ragazzi che i discepoli di San Francesco  hanno il segreto della zuppa di ciotolo?". Quale meraviglia per i fanciulli! Si promette loro che l'assaggeranno e la troveranno eccellente.Subito si prepara la pentola. Vi si versa dell'acqua, si attizza il fuoco ed il ciotolo viene disposto nell'acqua con precauzione. "Molto bene", dicono i monaci. "E adesso un po' di sale e qualche legume; ve ne solo là, dentro il vostro orto. Vi si potrebbe aggiungere un po' di lardo affumicato: la zuppa sarà migliore".I fanciulli, accoccolati davanti al focolare, guardano stupiti. La pentola bolle. "Andiamo, tagliate del pane e avvicinate la zuppiera. Eh, che bel fumo! Coprite e lasciate macerare. Quanto al ciotolo, avvolgetelo con cura; ve lo lasciamo per il vostro disturbo, poiché non si consuma e può servire sempre. Ora gustate la zuppa! Ebbene, che ne dite?". " Oh, è eccellente!" Dicono i piccoli contadini battendo le mani.  Era, infatti, una buona zuppa di cavoli e lardo che i ragazzi non avrebbero mai saputo offrire ai loro ospiti senza il prodigio del ciotolo.
I riti magici e le loro pratiche religiose, sono un po' come il ciotolo dei monaci. Essi servono i pretesto e di occasione alla pratica delle virtù le quali soltanto sono indispensabili alla vita morale dell'uomo.Senza il ciotolo i buoni monaci non avrebbero pranzato: il ciotolo aveva dunque un potere. Si', nell'immaginazione dei fanciulli messa in gioco dall'abilità dei buoni padri.Ciò sia detto senza offendere o biasimare alcuno. I frati ebbero dello spirito e non furono dei bugiardi. Essi aiutarono i ragazzi a fare una buona azione e li meravigliarono facendoli partecipi di una buona minestra.Per questo a coloro che hanno fame e a coloro per i quali la zuppa di cavoli è troppo difficile, consigliamo loro di fare la zuppa di ciotolo.
Cercate di comprendere bene: non vogliamo dire che i segni e i riti siano una grande mistificazione. Essi lo sarebbero se gli uomini non ne avessero bisogno. Ma è bene tener conto di questo fatto incontestabile: che tutte le intelligenze non sono uguali. Si sono sempre raccontate delle favole ai fanciulli e se ne racconteranno sempre finchè vi saranno delle nutrici e delle madri. I fanciulli hanno la fede ed è questo che li salva. Immaginatevi un bambino di sette anni che vi dicesse: "Non voglio ammettere nulla di ciò che non comprendo". Che cosa gli si potrebbe insegnare a questo piccolo mostro?Accetta prima la cosa sulla parola del tuo Maestro, mio buon uomo, poi studia, e se non sei un idiota comprenderai.C'è bisogno di favole per i fanciulli, come occorrono dei miti e delle cerimonie per i popoli: occorrono degli aiuti alla loro debolezza.Felice colui che possiede l'anello di Salomone, ma più felice colui che eguagliasse o superasse Salomone in sapienza e saggezza, senza aver bisogno del suo anello.
************************
19 notes · View notes
atomheartmagazine · 2 years
Text
New Post has been published on Atom Heart Magazine
New Post has been published on https://www.atomheartmagazine.com/striscia-torna-michelle-hunziker-dal-21-marzo/25883
Striscia, torna Michelle Hunziker dal 21 marzo
Da lunedì 21 marzo, Michelle Hunziker tornerà alla conduzione di Striscia La Notizia. Per lei sono 18 edizioni e oltre 1000 puntate alla conduzione del TG satirico di Antonio Ricci.
Dopo il successo della coppia Gerry Scotti – Francesca Manzini e delle conduzioni “speciali” (per via della positività al Covid di Francesca Manzini) di Gerry Scotti affiancato da Valeria Graci prima e Lorella Cuccarini poi, da questo lunedì tornerà Michelle Hunziker a condurre Striscia la notizia.
La Hunziker resterà a condurre con Gerry Scotti fino all’ultima puntata della stagione del TG satirico di Antonio Ricci.
Michelle Hunziker – 18esima stagione di Striscia La Notizia
Michelle Hunziker è alla conduzione di Striscia La Notizia dal 2004, e questa sarà la diciottesima edizione consecutiva (sono 1203, al momento, le puntate per lei) – e la settima insieme a Gerry Scotti, che dal debutto nel 1996 ha condotto 404 puntate.
L’esordio della coppia Hunziker – Scotti, invece, risale alla stagione 2015-2016 e insieme ad oggi ha condotto 210 puntate.
Il diretto di Canale 5, Giancarlo Scheri: «Striscia non si ferma mai: la fuoriclasse Lorella Cuccarini, Francesca Manzini e Valeria Graci si sono alternate, in coppia con il senatore Gerry Scotti, al bancone del TG satirico di Canale 5. Tre grandi donne, che salutiamo e ringraziamo per i momenti che ci hanno regalato. Tutte magie partorite dalla geniale mente di Antonio Ricci, cui ora si aggiunge l’arrivo di Michelle Hunziker, infaticabile e inesauribile show-woman dell’ammiraglia Mediaset. Buon lavoro!»
0 notes
lectio-divina · 2 years
Photo
Tumblr media
Vita selvaggia. . Scorri le immagini >> . Il buon Fester lavora gratis, se puoi valuta la possibilità di offrirgli da bere. > Paypal https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=F3BX6WF4PRXH6 > Buymeacoffee https://www.buymeacoffee.com/FesterAbrams . . . I COFANETTI di Lectio Divina edizioni, una storia al giorno, tutti i giorni, per pubblicizzare le nostre ultime uscite. . . . I ROMANZI DI FESTER ' via dei cuori infranti 156 ' (vedi pagina interna del cofanetto) ' Cane Bianco ' schede su Amazon e Goodreads. . . . FESTER SU WATTPAD Riservato i puristi : mille racconti brevi raccolti in uno sfogliabile senza neanche una immagine. ' La Donna Canguro e gli altri imperdibili novecentonovantanove racconti brevi ' . . . . . #libriconsigliati #libriamoci #libridaleggere #librodelgiorno #instalibri #bookinsta #bookstagramitalia #amoleggere #amoilibri #stoleggendo #librimania #passionelettura #ioleggoperché #raccontibrevi #letture #letturatime #leggere #leggereovunque #leggeresempre #leggerechepassione #lettureconsigliate #buymeacoffee #libri #racconti #raccontibrevi #raccontodelgiorno #lettoridiinstagram #romanzo #librichepassione #leggerefabene (presso Grand Hotel Palazzo Livorno - MGallery) https://www.instagram.com/p/CZeU7k-MAGY/?utm_medium=tumblr
0 notes
paoloferrario · 2 years
Text
Paola Binetti, La famiglia tra tradizione e innovazione, edizioni Magi, 2009. Indice del libro
Paola Binetti, La famiglia tra tradizione e innovazione, edizioni Magi, 2009. Indice del libro
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
rei-the-head-shaker · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
14|06|2021
Today I fell back on track with my studies, and this makes me really happy! I think this book for me flows better than the one I studied before, it gives many more examples and all the technical information are way more easy to assimilate being surrounded by many real life examples!
My works is better at assimilating information when they are surrounded by stories and emotions, if it is just a random information given without any emotion, it will be ten time harder for me to remember it!
At some point I also decided to leave my desk to study under the sun, that's probably the thing I prefer about summertime!
Even though the reopening of the gym under my home really makes things difficult... I'll see what I can do about that! 👌🏻
During the breaks from studies I even started to watch a very nice anime. "Gokushufudō: The Way of the Househusband" it is on Netflix, if you haven't watched it yet, please go watch it. It his truly hilarious!
After 4 hours I decided to call it a day, I was satisfied with what I had done and at that point was time to go eat dinner. Now I think I'll relax a bit. The original plan was to write a bit for Lamen Week and Kakashi Bingo, but I think I don't have the energies right now to do that, so I'll probably do something about it tomorrow!
19 notes · View notes