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#blog: profondo rosso
maranello · 2 years
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PROFONDO ROSSO | Ferrari-Leclerc, ancora non siamo pronti ma…
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Leo Turrini, 24 July 2022
We are not ready yet.
I say this as a Ferrarista in love, thinking about my scuderria. We are not yet ready, even though we are only a short time away now. I think this must be the reflection, necessarily melancholy, after the French Grand Prix.
Let me explain. Yes, the Ferrari of 2022 is a very good car. Unfortunately fragile, but competitive on any kind of circuit. The figures, the numbers say so.
A beautiful American website (Fivethirtyeight) took the trouble to calculate the disproportion, in terms of performance, between what Ferrari manages to achieve up to Saturday night and what it capitalizes on Sunday. Well, historically the data was compiled before France!, historically, I said, only Williams at the turn of the millennium, with Montoya of Schumi two, had a worse balance.
We are not ready yet. I'm crazy about Carletto, even stones know that. I consider him an extraordinary talent. I am sure he will mark an era.
At the same time, this season, Leclerc has made two serious mistakes in races while Verstappen stands at zero.
It hurt me to see the boy's sadness in the post-race, but I greatly appreciated the sincerity. Leclerc is much better than some ultra fans who I hope will soon forget about Formula 1.
His attitude reminded me of Schumi's episode in Monte Carlo in 1996, when after he went off the track on the first lap sprinting from the pole he presented himself to reporters and took all the blame, defending the team from any suspicion.
We are not ready yet. On management errors on the part of the team we have been racking our brains for weeks, and even on Sunday in France, the, moreover inevitable, stop of a magnificent Sainz was anything but exemplary.
Again, it's a matter of getting used to the tension of supremacy.
We are not yet ready, as the instances of unreliability that have strained my liver and yours have shown.
Well, all that said, I remain convinced that we are on the right track. This will not be, I suppose, the right year. But this is simply a matter of putting all the things together, enhancing the best we have, starting with Leclerc, fighting a political battle over the absurd hypotheses of regulatory reforms about 2023. I hope John Elkann will do his.
In the meantime, there would be a race to win immediately, in a few days, in Hungary.
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wynterlanding · 11 months
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open: female presenting/f/nb 24+ (non) mutuals. pls do not like if we’re not mutuals. check exclusives. posted in beta! reposting from old blog muse: Landon B. Wynter. 32-36. director. plot: While on a sabbatical to Italy, Landon attempts research on an old local witch legend for a new documentary. y/m meets him in a cafe with potential info that may be helpful or lead him astray. inspo: giallo genre. suspiria. tenebre. profondo rosso. horror centric. a basic starting point; hmu if interested in plotting more. knowledge of genre not required but encouraged
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"Grazie. li aspetterò," the man spoke to the waitress, confirming he'd wait on his order until his company arrived. He huddled in a corner. Far and away from wandering eyes nearly. Keeping his head down is much easier abroad. Nobody knows him well. In fact it would be difficult to pinpoint a man who gets by on film research. A particular kind of attraction far away from LA. Miles away seated here in a little cafe. Rome is a fleeting love story. Filled with an impossible old world charm. He'd prefer a visit to the coliseum over the Louvre any day. Except this is no vacation. This is business. As integral as it is to close out his contract with one final documentary before he settles into a contract with his backing film studio. They want to squeeze one more out for Cannes and festivals. Get that Oscar nom in the doc category which will get no win. A nom is a nom right? In his world it's a slap in the face from a broken system. But he's not here to dwell on the Academy. No, he's meeting someone who may help with his little production. Before anyone on his crew arrives Landon has to do preliminary work. Nobody said it'd be distracting work though. His did linger on the door as someone new entered. @indiestarter
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May try to find time this trip to Rome to run by Profondo Rosso (Dario Argento's store/museum). Anyone want pictures?
(I won't put up anything graphic on here. I'll put a link through to the horror blog if I have pictures that might upset some. I absolutely understand not wanting to see some things. Especially Argento things. 😅)
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poesiatriste · 1 year
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Chi l'avrebbe mai detto che una piccola occhietti castani tristi maledettamente lunatica, egoista, dura con se stessa e bastarda con chi sul serio le ha sempre dimostrato tanto poteva essere la mia anima gemella...
Adesso è tutto più chiaro...questa tua familiarità mi appartiene, che tu lo voglia o no che ti piaccia o meno Robertina noi due siamo legate. È così e basta...tu non riesci a razionalizzarlo forse perché da un lato ti fa paura, non lo capisci nemmeno tu e preferisci lasciare tutto così come sta, e da un lato sai che dentro me rivedi tutto quello che in te hai sempre disprezzato e fin quando non accetti questo non potrai accettare me, "noi" e fa male...😔ma non importa perché ce la farò te lo prometto...insieme saremo più forti.
Non è ancora finito niente tra di noi...perché prima deve iniziare...e succederà...io ti aspetto non mi importa quanto starai in questo coma profondo io sono accanto a te amore mio, mi vedi? Sto tenendo la tua mano in attesa del tuo risveglio...sono qua...io e questa piccola scricciolina dagli occhi castani tristi siamo destinate ad incontrarci, so che lei vive ancora dentro di te, non avere paura, accetta questa bambina e solo allora accetterai di vedere le cose per come stanno ma fino ad allora io sono sempre qua, non vado da nessuna parte perché ci credo in te so che ce la farai. Credi che stando lontane riuscirai a capirlo? Va bene lo accetto 😩 anche se la tua assenza pesa ogni giorno sempre di più ma lo accetto perché so che alla fine quel filo rosso ti ricondurrà a me. 🤷🏻‍♀❤ Tutte le volte che guardi il tuo riflesso allo specchio ti prego fammi sentire quanto amore provi per te stessa perché io sono dall'altra parte, appena sarai pronta riuscirai a vedere anche il mio riflesso e saremo in due.
Ti amo piccolina 😩❤ TI ASPETTO PORCA PUTTANA.
@occhicastanitristi-blog @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti
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cancionesfedez · 2 years
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Vorrei ma non posto
Io vi chiedo pardon Ma non seguo il bon ton È che a cena devo avere sempre in mano un iPhone Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vouitton Ed un collare con più glitter di una giacca di Elton John Salvini sul suo blog ha scritto un post Dice che se il mattino ha l'oro in bocca si tratta di un Rom Sono un malato del risparmio per questo faccio un po' di terapia di Groupon
Poi, lo sai, non c'è Un senso a questo tempo che non dà Il giusto peso a quello che viviamo Ogni ricordo è più importante condividerlo Che viverlo Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
E come faranno i figli a prenderci sul serio Con le prove che negli anni abbiamo lasciato su Facebook Papà che ogni weekend era ubriaco perso E mamma che lanciava il reggiseno a ogni concerto Che abbiamo speso un patri-monio Impazziti per la moda, Armani-comio L'iPhone ha preso il posto di una parte del corpo E infatti si fa gara a chi ce l'ha più grosso
È nata nel Duemila e ti ha detto nel '98 E che i diciotto li compie ad agosto Mentre guardi quei selfie che ti manda di nascosto E pensi "Purtroppo, vorrei ma non posto"
E se lei t'attacca un virus Basta prendersi il Norton Tutto questo navigare senza trovare un porto Tutto questo sbattimento per far foto al tramonto Che poi sullo schermo piatto non vedi quanto è profondo
Poi, lo sai, non c'è Un senso a questo tempo che non dà Il giusto peso a quello che viviamo Ogni ricordo è più importante condividerlo Che viverlo Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
Quando il termometro va a rosso (Che caldo fa) Ti togli i vestiti di dosso (Sei una webstar) Poi mangi il tuo gelato Fai le facce porno Tu non sai quanto soffro Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
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bemyikigaiforever · 7 years
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Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso. #italian #quote #frasi #bellezza #gentilezza #senso #frasibelle #profondo #blog #fine #tumblr #notmine #nonmio #emozione #tassorosso #grigio #grey #feels #feelingood #feelings #l4l #blogging #italia #cuore #heart #red #rosso
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The Shining, Part One: Redrum is the New Black, Mrs. Torrance
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Before we go any further, I am very aware that The Shining was released in 1980, and thus should be exempt from the perusing of a blog dedicated to 1970s horror architecture. It’s probably the most-mentioned movie from friends asking me to cover a film, and I’ve been pretty dogged about sticking to my script with 1970s movies. But maybe I’m feeling generous, as we’re about to put this last decade to bed (and I never really figured out what to call it - the Twenty-Tens? Nope. The Tens? I don’t think so). Anyway, The Shining is one of my earliest favorite horror flicks, based on a book from one of my earliest favorite horror writers. And technically, Stanley Kubrick shot the bulk of his adaption of Stephen King’s 1977 book in the ‘70s. In fact, it could be argued (and will be in fact be argued forthwith) that The Shining is the last of the great 70s horror movies, and very different in tone and setting from what characterizes most 1980s horror films. What is this criteria, you ask? I’m so glad you asked!
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The great 1970s architecture horror flicks tend to be set on stately country manors (most of The Omen, the beginning of Don’t Look Now), stylish city apartments/lofts (Audrey Rose, Sisters, Profondo Rosso), or otherwise sophisticated urban or bucolic location, such as a dance academy (Suspiria). In contrast, many of the iconic 1980s horror flicks are set in manufactured wilderness (the Friday the 13th and Sleepaway Camp franchises), or safe suburbia (the Poltergeist and Nightmare on Elm Street franchises). These are spaces for children and teenagers, with nary a cocktail tray or curated window treatment in view. I’m pretty sure the transformation occurred because the target audience shifted to that age demographic, but it also does speak of the 1980s flavor of paranoia versus the 1970s psychosis. The 1980s were all about outsiders (slashers/monsters) attacking safe traditional spaces, where the settings of 1970s horror flicks were somewhat sinister themselves in their old-world elegance.
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And speaking of sinister, Kubrick and cinematographer John Alcott did a wonderful stitch-up with the opening vista. Ariel shots from a helicopter above Going-to-the-Sun Road in Montana’s Glacier National Park are cobbled together with a wide view of Oregon’s Timberline Lodge, which served as the exterior shots of the fictional Overlook Hotel. I shall pause here to note that these endeavors, both park and hotel, exist courtesy of FDR’s Works Progress Administration. I first visited Timberline Lodge almost exactly 18 years ago while spending the Thanksgiving holiday in Hood River with my sis, bro-in-law, and nephew, and got to visit Glacier for the first time this past September (a lovely side trip after my brothers-in-laws’ wedding), and I gotta admit, I find nothing scary about democratic socialism. The WPA was responsible for providing work and hope to a lot of desperate people during the Great Depression, and leaves as its legacy some of our loveliest landmarks in America.
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In contrast, the Stanley Hotel in Estes Park, Colorado was Stephen King’s inspiration for the Overlook. The Stanley was built by Freelan Oscar Stanley, of Stanley Steamer fame. Stanley the Steamer decided the local accommodations (where he fully recuperated from tuberculosis) were a bit too “rustic,” and the social scene too “relaxed,” so he built himself an exclusive enclave for the rich. Bully for you, Freelan.
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The Overlook Hotel existed mostly as a set in Elstree Studio in England. Kubrick and production designer Roy Walker purposely set out to make the Overlook an amalgamation of bits and pieces of real hotels, rather than giving it one single design aesthetic. The red men's bathroom was modeled on a men's room in the Biltmore Hotel in Arizona (often credited to Frank Lloyd Wright, but in fact designed by his student Albert Chase McArthur).
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The Colorado Lounge (that serves as Jack’s writing studio) was based on the lounge of the Ahwanee Hotel in the Yosemite Valley. The set of the Colorado Lounge ended up burning down; apparently, the fire was caused by the intense wattage of the set lights needed to make the interiors appear day-lit from sun reflected off the snow.
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The Overlook also does not follow any laws of physics: rooms that should be wholly interior have windows, and hallways and floors don’t make any sense directionally-speaking. This disorientation helps to build the feeling of disquiet and unease in the early scenes. There’s a really worthwhile analysis of this and other Kubrick krazy-ness on YouTube by Rob Ager.
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Before we break, here’s one last thing to chew on: the iconic carpet that Danny spins down on his Big Wheel was created by David Nightingale Hicks, the hot designer of the Swinging Sixties. The carpet wasn’t commissioned for the film, but in fact was in existence for about a decade prior. That particular pattern of brown, magenta, and orange is now licensed as Hick’s Hexagon, and you can buy a square for your own pad. Or (the more affordable option) you could just get a pair of socks. Kubrick was already familiar with Hicks’ work, though. The filmmaker featured the Chelsea Drugstore in a Clockwork Orange, a space designed by Hicks and the architectural firm he worked with (Garnett Cloughley Blakemore). Here’s a weird rabbit hole I fell down while researching: Hicks was married to Lady Patricia Mountbatten, the daughter of Louis Mountbatten, aka the First Earl Mountbatten of Burma, aka the last British Viceroy of India, and the man who oversaw the partition of that country into a separate Muslim state of Pakistan. It can be reasonably argued that Mountbatten’s clumsy transition to partition hastened the deaths of thousands during that period, as Hindus and Muslims scrambled to establish themselves in friendly territory. The bloodshed continues today in the two countries’ battle for control of Kashmir. Maybe something to ponder in concert with the image of an ocean of blood spilling from the elevator onto the brightly patterned floor? Another fun fact: Lord Mountbatten was assassinated by the Provisional Irish Republican Army 40 years ago.
Well, um, on that cheerful note, here’s to 2020! To be continued...
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[BLOG] La prima storia - Il fatidico incontro con ‘Smeraldo’, il prologo
“Salve. Sono il fioraio ‘Testesso’.
La ragione per cui ho aperto questo blog è per introdurre un tipo di fiore chiamato ‘Smeraldo’. Al momento mi sto preparando ad aprire il mio negozio di fiori specializzato nello Smeraldo a metà settembre.
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Alcuni potrebbero pensare che questo blog sia solo per promuovere il mio negozio, ma credo che il mio incontro con Smeraldo non sia limitato al lavoro.
Il mio primo filo rosso con Smeraldo si rifà a 5 anni fa. Stavo studiando oltreoceano allora, nel nord Dakota, centro del Nord America, e decisi di dirigermi in Virginia per partecipare a <FLOWER 2012>, tenuto dall’Accademia dei Fiorai Americani. Ci impiegai più di 5 ore per andare dal Nord Dakota alla Virginia in aereo e dal mio dormitorio al luogo dell’accademia più di 7 ore.
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(Questa è la nostra ‘Accademia Smeraldo’, specializzata nella ricerca sul fiore) *Facebook: https://www.facebook.com/The-Smeraldo-Academy-1372227712830663
Ma dopo quel lungo viaggio, ciò che scoprii nella sede dell’evento fu uno striscione ‘Origini dei giochi di carte’. <FLOWER 2012> era già terminato la settimana precedente e, in quei giorni, l’Accademia Americana dei Giochi di Carte stava tenendo un evento lì. Avevo scritto male la data nel mio diario. In quel momento mi sentii frustrato ed esterrefatto, ma, guardando indietro, penso fosse tutto destinato. Ero così stanco che non ebbi la forza di andare altrove, perciò semplicemente presi posto lì e attesi la conferenza. Fortunatamente, fu interessante e mi affascinò soprattutto la parte riguardante un fiore, presumibilmente perché lavoro come fioraio. Probabilmente l’avrete già indovinato, quel fiore era… ‘Smeraldo’.
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Come potete vedere dalla foto, lo Smeraldo ha un’aria rassicurante. Una romantica forma dei petali con un profondo e misterioso colore, non vi sembra vi sia una storia triste dietro? Ed è vero. Smeraldo è un fiore con una storia straziante. Potete conoscere questa storia attraverso il linguaggio dei fiori, “non potevo dire la verità” in italiano. Guardando al suo significato, potete immaginare che è una storia d’amore, di un tragico amore, vero? Da ora in poi, rivelerò lentamente la storia dello Smeraldo e delle carte da gioco attraverso questo blog.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Clara) | Trans ©ktaebwi
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cdramaitalia · 3 years
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怜城辞 (lián chéng cí), “La ballata di Lian e Cheng” - 天官赐福 Heaven Official's Blessing - Traduzione in italiano dal cinese
La mia traduzione della sigla della seconda stagione del donghua di Heaven Official’s Blessing, cantata da 鹿晗 Lu Han.
Note:
Come per tutte le canzoni e le poesie scritte in cinese, è difficile rendere perfettamente in italiano ciò che una lingua così concisa e “visiva” vuole esprimere, e che spesso comunica in modo ambiguo e metaforico. Questa traduzione cerca di restare il più vicino possibile al testo originale ma è inevitabile che vi sia anche un po’ della mia interpretazione personale.
È vietato repostare questa traduzione altrove senza il mio consenso o comunque senza citare questo blog come fonte.
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怜城辞 Lián chéng cí La ballata di Lian e Cheng[1]
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等一轮风声 熟透了夜深 Děng yī lún fēngshēng ; shú tòu le yè shēn Aspetto il suono del vento che rompa il profondo della notte
等一盏清晨 篆刻一座城 Děng yī zhǎn qīngchén ; zhuànkè yī zuò chéng Aspetto la luce dell’alba che come una lanterna intagli i contorni di una città
几翻坠入了凡尘 几度折煞了世人 Jǐ fān zhuì rù le fánchén ; jǐ dù zhéshā le shìrén Quante volte sono caduto nel mondo mortale, quante volte ho fallito deludendo tutti?
固执的眼神 谁在等 Gùzhí de yǎnshén ; shéi zài děng Chi è quella persona dallo sguardo ostinato che mi sta aspettando?
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茶凉夜色冷 红伞遮雨痕 Chá liáng yè sè lěng ; hóng sǎn zhē yǔ hén Il tè è freddo e la notte è gelida; un ombrello rosso copre le tracce della pioggia
容我再认真 信仰的部分 Róng wǒ zài rènzhēn ; xìnyǎng de bùfèn Lasciami ancora una volta essere sincero riguardo alla mia fede
怜城一顾非旧人 百年浮沉如前尘 Lián chéng yī gù fēi jiù rén ; bǎinián fúchén rú qiánchén Lian e Cheng a prima vista sono come estranei, la loro storia lunga secoli ora sembra appartenere a un’altra esistenza
谁守护一生 不过问 Shéi shǒuhù yīshēng ; bù guòwèn Chi ha fatto la guardia per una vita intera, senza mai interferire?
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花与剑无痕 高挂一轮明灯 Huā yǔ jiàn wú hén ; gāo guà yī lún míngdēng Non v’è traccia del fiore e della spada; una lanterna appesa splende luminosa
银蝶染旧梦 生死莫再问 Yín dié rǎn jiùmèng ; shēngsǐ mò zài wèn Farfalle d’argento colorano vecchi sogni; non domandare più della vita o della morte
而你始终一路跟 人间多少轮回声 Ér nǐ shǐzhōng yīlù gēn ; rénjiān duōshǎo lún huíshēng Ma tu mi hai seguito dall’inizio alla fine, attraverso infiniti echi di vite terrene
我一如默认 无谓沉沦 Wǒ yī rú mòrèn ; wúwèi chénlún Mentre io, come di tacito accordo, cadevo in un’insensata rovina
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不安的残灯 往回忆延伸 Bù'ān de cán dēng ; wǎng huíyì yánshēn Una luce fioca di lanterna si allunga inquieta dentro a vecchi ricordi
晚风晃一阵 红衣人易分 Wǎn fēng huǎng yīzhèn ; hóng yī rén yì fēn Un soffio improvviso della brezza notturna, e scorgo subito quella persona dalle vesti rosse
难得你奋不顾身 陪我一世浮沉 Nándé nǐ fènbùgùshēn ; péi wǒ yīshì fúchén È difficile trovare qualcuno temerario come te, che mi hai accompagnato per una vita tra fortuna e sventure
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愁绪无分寸 心事如皱纹 Chóuxù wú fēncùn ; xīnshì rú zhòuwén La malinconia è troppa, e le preoccupazioni sono come rughe sul volto
一整座星辰 道不破诚恳 Yī zhěng zuò xīngchén ;  dào bù pò chéngkěn Un cielo pieno di stelle che non vuole rivelare la sua sincerità[2]
谁一朝得到飞升 谁辗转未知鬼神 Shéi yī zhāo dédào fēishēng ; shéi zhǎnzhuǎn wèizhī guǐshén Chi da un giorno all’altro ascese al cielo, e chi gira per il mondo ignaro di demoni e dei?[3]
是非如刀刃 会伤人 Shìfēi rú dāorèn ; huì shāng rén Giusto e sbagliato sono come lame, possono ferire
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[La terza strofa si ripete per due volte, infine si ripete l’ultimo verso della terza strofa]
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[1] 怜 Lian (pietà, compassione, amore) è il nome di 谢怜 Xie Lian, e 城 Cheng (città) è quello di 花城 Hua Cheng. Una seconda interpretazione del titolo potrebbe essere “La ballata dell’amore per [Hua] Cheng”.
[2] Questo verso si potrebbe anche interpretare come “Un cielo pieno di stelle che esprime la sua sincerità indistruttibile”, ma io l’ho inteso come un riferimento a Hua Cheng che non vuole rivelarsi a Xie Lian.
[3] La seconda parte di questo verso non mi è molto chiara, mentre la prima parte è chiaramente un riferimento a Xie Lian.
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maranello · 2 years
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PROFONDO ROSSO | Leclerc, il fidanzato d’Italia
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Leo Turrini, 10 April 2022
Anecdote. Last winter. I was sick (not Covid). I get a video call from Gino Rosato, a pillar of the racing department of the Cavallino. He says: There is a friend here who wants to say hello. He turns the camera. Carletto appears and says: Cheer up, we'll have fun together in spring. And indeed. Leclerc is the boyfriend of Italy. He has a dream car and he is transforming the dream into a shred of reality. Formidable boy. Formidable Ferrari. Hats off to Mattia Binotto and his team! Sainz threw himself away. Red Bull is evidently breathing down the necks of the engines bequeathed by Honda to keep up with la Rossa. And this is clamorous. Mercedes better but still not competitive for the top. Russell ahead of Hamilton. Now Imola. I can’t even imagine the atmosphere. They will still be ringing the bells in Maranello.
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fic360 · 3 years
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LA CHIESA
Otros títulos: The Church, El engendro del diablo.
Director: Michele Soavi
Director de fotografía: Renato Tafuri
Guion: Dario Argento, Franco Ferrini.
Reparto: Tomás Arana, Feodor Chaliapin, Hugh Quarshie, Barbara Cupisti, Antonella Vitale, Asia Argento, Giovanni Lombardo.
Género: Terror.
Duración: 1h38min País: Italia. Año:1989.
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Dario Argento es conocido por dirigir películas de generó giallo y de terror, algunas son: Profondo Rosso (1975), Suspiria (1977) y Phenomena (1985), pero no hay que menospreciar su trabajo como guionista y de la dupla que hizo con el director Michele Soavi, quien dirigió Demons (1985) y la película de la que hablaremos el día de hoy “La Chiesa”.
Originalmente esta película iba a ser la tercera parte de la saga Demons, pero el director modificó el guión para desapegarse completamente de las 2 películas anteriores.
Ahora, ¿De qué va “La Chiesa”? la historia nos lleva a la época medieval al momento en que varios gitanos, brujos y paganos son asesinados sin piedad y enterrados en una fosa común, a manera de sello construyen una imponente iglesia sobre la fosa para evitar que los espíritus salgan y llenen al mundo de destrucción. Claro que todo se complica por unas excavaciones en la iglesia.
Lo bueno: “La Chiesa” tiene un buen arranque, nos lleva a los tiempos oscuros del medievo, nos muestra la manera tan vil y cruel de actuar de la iglesia ante lo que va en contra de sus mandamientos. Luego regresamos al presente (o al menos al de 1989) para continuar con el segundo acto, pero es aquí cuando cae la trama (pero de eso hablamos luego). El cierre en “La Chiesa” es muy bueno, aparecen una gran cantidad de demonios muy distintos entre sí, desde un hombre alado con cuerpo de serpiente, un monstruo enorme hecho con cientos de cadáveres y mi favorito un carnero humanoide con rasgos demoníacos, que impone y atemoriza al mirarlo. Los demonios que aparecen en la película están muy bien detallados y no tienen nada que envidiarles a otros monstruos del cine. La actuación de los actores es muy buena, se nota la entrega y su aporte para crear una buena atmósfera de terror, podemos resaltar la actuación de Asia Argento, quien tenía 14 cuando actuó en la película, su rostro angelical hace un buen contraste con lo gótico y sanguinario de la historia, es como una suave brisa en medio del infierno.
Lo malo: la segunda parte de la película es muy lenta, la emoción que se genera al inicio cae cuando el conflicto tarda bastante en detonar. Hay también algunas incoherencias, como que la policía aparezca dos segundos después de colgar el teléfono llamándolos, o como que un sujeto (poseído por un demonio) mate a otra persona y en la siguiente escena la gente está como si nada. El director quería desapegarse de los anteriores filmes de la saga “demons” pero la esencia es prácticamente igual, “encierro”, todo el caos sucede en un lugar del cual los personajes no pueden salir. Hay muchos personajes de relleno, que parecen solo para mostrarnos escenas de gore, que, si bien se agradecen, podrían quedar fuera de la trama sin afectarla. Tampoco queda claro quién es el protagonista, desde el comienzo hay algunos personajes que nos llevan de la mano, pero al final es otro personaje que aparente no tenía peso quien termina enfrentándose al “jefe final”.
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En conclusión, la trama de “La Chiesa” tiene algunos agujeros de guion y en el segundo acto la película se vuelve un poco tediosa, pero la estética de los demonios y las escenas de gore la vuelven una joya oculta que debes sacar de tu lista de pendientes.
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COLABORADOR DE BLOG "CESAR CALVILLO CORONA"
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alemicheli76 · 3 years
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Il blog consiglia "Relazioni instabili. Note sulla scomessa dei legami d'amore" di Carlo Rosso, Golem edizioni. Da non perdere!!!
Il blog consiglia “Relazioni instabili. Note sulla scomessa dei legami d’amore” di Carlo Rosso, Golem edizioni. Da non perdere!!!
Dal 21 gennaio 2021, in tutte le librerie e store online arriva “Relazioni instabili”, il nuovo saggio dello psichiatra, sessuologo e docente universitario Carlo Rosso Un libro intelligente, profondo ma leggero, facile da leggere e al tempo stesso denso di riflessioni, quanto mai attuale tratta molti dei temi caratteristici del nostro tempo. Dopo “Perversi e felici”, Carlo Rosso ci propone una…
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valeriee1997-blog · 7 years
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Io vi chiedo pardon Ma non seguo il bon ton È che a cena devo avere sempre in mano un iPhone Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vouitton Ed un collare con più glitter di una giacca di Elton John
Salvini sul suo blog ha scritto un post Dice che se il mattino ha l'oro in bocca si tratta di un Rom Sono un malato del risparmio per questo faccio Un po' di terapia di Groupon
E poi, lo sai, non c'è Un senso a questo tempo che non dà Il giusto peso a quello che viviamo Ogni ricordo è più importante condividerlo Che viverlo Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
E come faranno i figli a prenderci sul serio Con le prove che negli anni abbiamo lasciato su Facebook Papà che ogni weekend era ubriaco perso E mamma che lanciava il reggiseno ad ogni concerto Che abbiamo speso un patrimonio Impazziti per la moda, armani-comio L'iphone ha preso il posto di una parte del corpo E infatti si fa gara a chi ce l'ha più grosso
È nata nel Duemila e ti ha detto nel 98 E che i diciotto li compie ad agosto Mentre guardi quei selfie che ti manda di nascosto E pensi, purtroppo, vorrei ma non posto
E se lei t'attacca un virus Basta prendersi il Norton Tutto questo navigare senza trovare un porto Tutto questo sbattimento per far foto al tramonto Che poi sullo schermo piatto non vedi quanto è profondo
E poi, lo sai, non c'è Un senso a questo tempo che non dà Il giusto peso a quello che viviamo Ogni ricordo è più importante condividerlo Che viverlo Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
Quando il termometro va a rosso (Che caldo fa) Ti togli i vestiti di dosso (Sei una webstar) Poi mangi il tuo gelato e fai le facce porno Tu non sai quanto soffro Vorrei ma non posto
E ancora un'altra estate arriverà E compreremo un altro esame all'università E poi un tuffo nel mare Nazional popolare La voglia di cantare tanto non ci passerà
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avv-cmg · 5 years
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  DOVE SI TROVA.  Si trova in prossimità della località di PARGHELIA, a pochi minuti dai distanza dalla nota località balneare di TROPEA. Di seguito troverete la mappa di GOOGLE EARTH, che vi consentirà di raggiungere la spiaggia di Michelino, utilizzando il vostro dispositivo come un navigatore GPS, ovunque voi siate. Cliccate sulla freccia azzurra in altro a sinistra per attivare la navigazione
COSTA DEGLI DEI.Questa spiaggia fa parte di quelle che si trovano nel tratto di costa della Calabria che affaccia sui Mar Tirreno, che va dalla Pizzo Calabro aNicotera, considerato tra i più belli non solo di questa regione, ma dell’Italia.
    IL METEO. Di seguito troverete il box meteo, che vi consentirà di poter verificare la situazione metereologica del posto, ed organizzare al meglio la vostra giornata al mare. 
IL PARCHEGGIO. Si possono parcheggiare i veicoli sia nei parcheggi bianchi, gratuiti, ed in quelli blu a pagamento (il costo orario è alto). I posti non sono tantissimi, per cui è bene arrivare presto per trovare quelli migliori e gratuiti.
  I CAMPER. Non ci sono parcheggi specifici per i camper, e le strade sono stette, per cui muoversi per raggiungere questa spiaggia con quelli più grandi, potrebbe essere problematico.
    LA BICICLETTA – LA RASTRELLIERA. E’ possibile arrivare vicino alla spiaggia con la bicicletta. E’ presente infatti una rastrelliera per legarle.  Si tratta solo del tratto di strada interdetto al traffico dei veicoli. Le scale invece non si possono percorrere con le due ruote.
LE SCALE. La spiaggia si trova alla base della costa, e può essere raggiunta esclusivamente con l’utilizzo di una scala gli oltre 200 gradini (219 per l’esattezza). È in ottime condizioni e i gradini sono ampi consentono a due persone di camminare affiancate. Collega la strada dove si può parcheggiare. Prima delle scale è presente una strada asfaltata, transitabile con un veicolo solo ai disabili e alle persone autorizzate. Non sono presenti altre vie di accesso da terra.
      ARRIVARE PRESTO.Se volete trovare parcheggio facilmente, ed un buon posto sulla spiaggia, il consiglio è quello diarrivare presto.
    IL BAR E IL RISTORANTE. Sulla spiaggianon è presente alcun bar o chioscodove acquisterete cibi e bevande. Sono presenti però sulla strada che porta alla scala che conduce alla spiaggia sia un piccolo ristorante – pizzeria, che un bar, inseriti in un bel giardino. Per cui se non avete portato nulla con voi, acquistatelo prima di scendere sull’arenile. Altrimenti saretecostretti a risalire gli oltre 200 gradini per comprare quello che vi serve. 
    LA SPIAGGIA: CARATTERISTICHE. È composta da sabbia e scogli. La sabbia e a grana grossa, facile da pulire una volta asciutta. Gli scogli sono ai margini del spiaggia stessa, ed in mare.
  IL MARE: PROFONDITA’. Il mare di questa spiaggia diventa subito profondo. Non si tratta di grandi profondità, ma già dopo metri dalla riva non si tocca più. Per cui coloro che non sanno nuotare bene prestino attenzione a non allontanarsi dalla costa.
Il MARE: I COLORI DELL’ACQUA.Ciò che colpisce il visitatore non appena si affaccia sulla spiaggia, sono i colori incredibili del mare. Non si tratta di una caratteristica di questa spiaggia, ma della zona della Costa degli Dei. Nella giornate assolate il mare si illumina, diventando tra il blu ed il verde.
  IL MARE: LA CORRENTE.In genere la corrente non è mai molto forte. Anzi si puoi dire che sia debole o del tutto assente. Non è però un dato su cui fare affidamento in senso assoluto, però consente di allontanarsi dalla spiaggia con una certa sicurezza, senza il timore di venire trasportati chissà dove.
IL MARE: LA TEMPERATURA. Varia ovviamente in base alla stagione dell’anno, ma da giugno a settembre può essere anche molto calda. Tra agosto e settembre può superare anche i 30 gradi, fatto particolare, se si pensa che il mare in questa zona diventa subito profondo. A Detta di coloro che la frequentano spessa, non si tratta di un fatto occasionale, ma di una caratteristica di questa zona.
Il MARE: GLI SCOGLI.la spiaggia è caratterizzata dalla presenza di numerosi scogli, affioranti e sommersi. Sono interessanti da visitare a nuoto e con maschera e tubo. Su alcuni di questi è possibile salire solo dal mare, altri possono essere esplorati anche dalla terra ferma.
LA VENTILAZIONE. In questa spiaggia, come in altre, in genere la ventilazione e debole, per cui se il sole è forte, potreste sentire molto caldo. Ciò è dovuto anche alla presenza della parete di rocciaalle spalle della spiaggia, che impedisce al vento di circolare. 
  NESSUN STABILIMENTO BALNEARE.Dovete portate con voi tutto l’occorrente per la spiaggia. Non è presente alcun stabilimento attrezzato. Se amate quindi questo tipo si comodità, questa spiaggia non fa per voi. Rammentate quindi l’ombrellone, per proteggervi dal sole. 
    I BAMBINI. La spiaggia è adatta ai bambini. Bisogna solo fare attenzione al mare che diventa subito profondo. Per cui se per quelli che non sanno nuotare, bisogna tenere bene gli occhi aperti. Inoltre la presenza degli scogli è un attrazione a cui non sanno resistere.
GIOCHI SULLA SPIAGGIA PER BAMBINI.La spiaggia è adatta per i giochi dei bambini, ma non per fare castelli di sabbia o altro, a causa della dimensione della sabbia, che non essendo fine, non consente di costruire strutture solide.
NESSUN NOLEGGIO NATANTI.Sulla spiaggia non sono presenti attività di noleggio natanti, come pedalo, pattini, gommini canoe ecc. Se cercate questi divertimenti dovete spostarvi su altri arenili molto più grandi con questi tipi di servizi.
    SNORKELING: MASCHERA TUBO E PINNE.Se amate osservare il fondo marino e i suoi abitanti, questa spiaggia fa per voi. La trasparenza dell’acqua e la sua temperatura, invogliano a nuotare a lungo con la faccia rivolta verso il fondale.
LA FAUNA E FLORA MARINA.La fauna marina e molto ricca, ed è composta da pesci tipici del mediterraneo. Ciò che colpisce è la quantità di pesci che vi circonderanno durante la vostra nuotata. I più comuni sono le castagnole, saraghi e le marmore e le sfuggenti aguglie che qui si vedono numerose. Se siete buoni osservatori, noterete anche i polpi.   
FLORA MARINA.La flora è prevalentemente composta da poseidonia, ed altre alghe. La presenza di questo tipo di piante marina denota l’qualità dell’acqua in termini di pulizia della stessa.
LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI E GLI ANZIANI. La spiaggia è certamente adatta sia agli anziani che alle persone diversamente abili con difficoltà motorie. L’unico problema è però rappresentato dalla necessità di arrivare sull’arenile utilizzando la scala sopra indicata, che a causa delle sua lunghezza, può diventare un vero e proprio impedimento, soprattutto se si deve usare la sedia a rotelle. 
I CANI. La spiaggia è libera, per cui le norme da osservare sono quelle di legge ed eventuali ordinanze del comune. Come sempre per far si che il vostro amico a quattro zampe sia bel accetto, usate il buon senso.
IL TRAMONTO.Una caratteristica di questa spiaggia e di essere orientata verso ovest. Per cui lasciandovi la costa alle spalle e il mare di fronte potrete osservare il meraviglioso tramonto che caratterizza queste zone. Nella stagione estiva, verso le 20.00 il sole diventa di un rosso molto acceso, ed il mare è caratterizzato da riflessi molto intensi.
  IL PANORAMA. Lasciandovi la spiaggia alle spalle e guardando verso sinistra, potrete vedere la città di Tropea. 
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shortsrifle7-blog · 5 years
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Cappellacci al cacao con la zucca per l’ultimo dell’anno
Eccoci all’ultimo post dell’anno, eccoci ai giorni della bolla, quei giorni in cui il Natale è già passato, hai ancora sulle labbra il sapore dello zucchero a velo e delle spezie del panforte, ma se ti volti non lo vedi più, è come avvolto da una cortina di nebbia. L’ultimo dell’anno deve ancora venire: senti da lontano, come da dietro una porta, i brindisi e i tappi di spumante che saltano, ti immagini i lustrini e le lenticchie, ma ancora non riesci a afferrarlo.
Sono giorni sospesi, e proprio per questo sono i più creativi.
Sono i giorni delle grandi decisioni, dei colpi di testa e dei bilanci rimandati a anno nuovo.
In queste ore inauguro l’agenda del nuovo anno buttando giù con la mia miglior calligrafia i primi impegni e i proponimenti nati guardando le luci dell’albero di Natale che ballano nel buio, ma scrivo ancora sulla vecchia, con affetto, per tenere traccia di quello che è passato e non lasciare indietro nulla. 
La accarezzo, quasi fosse un compagno di avventure che sta per andare in pensione: in quelle pagine ho pianificato progetti che siamo riusciti a portare a termine con una buona dose di coraggio e caparbietà, progetti che abbiamo rimandato a malincuore al nuovo anno, progetti che abbiamo archiviato con nostalgia, un matrimonio fai da te e un viaggio di nozze sulle strade della Scozia e dell’Irlanda.
In questi giorni sbocconcello pezzetti di Christmas Cake e sgranocchio carciofi crudi a pinzimonio, cuocio pentoloni di brodo di pollo e di fagioli zolfini, ma anche uova al tegamino, preparo il pane integrale per colazione, ma anche un’insalata al volo con foglie di radicchio rosso croccante, una scatoletta di tonno e il fondo di una giardiniera avanzata.
Sono giorni fatti per sospendere il giudizio, soprattutto su noi stessi, per leggere gialli inglesi di P.D. James e perdersi nella sua campagna brumosa, per camminare fuori in una campagna toscana ugualmente affascinante e fangosa.
Sono giorni per fare colazione tutti insieme, scendendo in pigiama dai miei con un pan brioche in mano, una fetta di panettone e una spremuta, per bere una tisana mentre si guarda un film o su fa un gioco da tavolo, per fare la pasta fresca alla prima occasione.
Cappellacci al cacao con la zucca per l’ultimo dell’anno
Ricetta in collaborazione con Arborea
La pasta fresca ha il gusto dei giorni di festa: le lasagne per Natale, le tagliatelle al sugo di cinghiale per la sera della vigilia, tanti pici quanto un’intera spianatoia può contenere per festeggiare un compleanno in giardino.
Per l’ultimo dell’anno, però, volevo una pasta fresca diversa dal solito, che mi aiutasse a salutare questo 2018 così ricco di eventi e ricordi, un anno che porterò con me per tutta la vita.
Ho iniziato dal ripieno: zucca cotta al forno fino a diventare tanto morbida da poter essere raccolta con un cucchiaio, una polpa densa, saporita e asciutta. Noci tostate in padella per esaltarne il sapore, perché la frutta secca fa subito festa, serate infinite con la tombola e i giochi da tavolo e chiacchiere al sapore di ricordi. Per amalgamare il tutto, qualche cucchiaio di Gran Campidano di Arborea grattato, che rende il ripieno saporito.
La pasta è al cacao amaro, tanto semplice da preparare quanto insolita: ha solo un vago sentore di cacao, non aspettarti una pasta al cioccolato, ma si sposa perfettamente con la dolcezza dolce del ripieno alla zucca, bilanciandolo.
Questi cappellacci possono essere facilmente preparati in anticipo: puoi farli la mattina per la sera, lasciandoli in un vassoio coperto di farina di semola in una stanza al fresco, oppure anche in anticipo di qualche giorno. In questo caso basta congelarli su un vassoio, anche questo spolverato di farina di semola, e, una volta congelati, li puoi raccogliere in un sacchetto.
Quando arriva il momento di cuocerli, buttali congelati direttamente in pentola, e considera solo un minuto o due in più di cottura.
La pasta è al cacao amaro, tanto semplice da preparare quanto insolita: ha solo un vago sentore di cacao che si sposa perfettamente con il dolce del ripieno alla zucca.
Piatto: Primo
Cucina: Italiana
Keyword: cacao, cappellacci, pasta fresca
Porzioni: 4 persone
Per il ripieno
½ zucca noce di burro circa 500 g
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
60 g di Gran Campidano di Arborea grattato
60 g di noci
¼ cucchiaino di noce moscata grattata
Sale
Pepe
Per la pasta fresca
100 g di farina 00
100 g di farina di semola
15 g di cacao amaro in polvere
2 uova
½ cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
Per il condimento
60 g di burro Arborea
Una decina di foglie di salvia
Gran Campidano di Arborea grattato
Iniziate cuocendo la zucca. Scaldate il forno a 200°C.
Sistemate la zucca con il lato tagliato in alto, conditela con olio, sale e pepe e infornatela in forno caldo per circa 35 minuti, finché non sarà ben cotta: sarà dorata in superficie e tanto morbida da poter essere facilmente scavata con un cucchiaio.
Togliete la zucca dal forno e fatela raffreddare.
Nel frattempo, preparate la pasta. Mescolate la farina di semola, la farina 00 e il cacao amaro su una spianatoia in legno e formate una fontana con un buco ampio e profondo nel mezzo.
Lì rompete le 2 uova, aggiungete l’olio e il sale e cominciate pian piano con una forchetta ad amalgamare uova e farina.
Quando la consistenza è briciolosa, iniziate a impastare con le mani. Quando la palla di pasta sarà liscia, vellutata e non più appiccicosa, avvolgetela nella pellicola trasparente o copritela con una ciotola e lasciatela riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Mentre la pasta si riposa, preparate il ripieno dei cappellacci. Scavate la polpa della zucca con un cucchiaio e raccoglietela in una ciotola.
Tostate le noci in padella a fuoco medio per circa 5 minuti, poi tritatele finemente e aggiungetele alla polpa di zucca. Aggiungete anche il Gran Campidano grattato e la noce moscata. Mescolate bene con una forchetta per amalgamare il ripieno. Assaggiate per regolare di sale e pepe.
Dopo i 30 minuti di riposo, tirate la sfoglia. Qualunque sia il modo che preferite usare – con la macchina a mano, elettrica o il mattarello -, tirate una sfoglia il più possibile sottile, larga e regolare.
Stendete la sfoglia su una spianatoia e tagliatela a quadrati di 5x5 cm.
Con un cucchiaino o con una sac-a-poche sistemate il ripieno all’interno del quadrato di sfoglia, piegatelo e triangolo e sigillate bene i bordi premendoli con le dita. Richiudete ora gli angoli in basso, incrociandoli e saldandoli tra loro. È meglio procedere con poca sfoglia per volta, in modo che non si asciughi troppo nel frattempo. 
Via via che i cappellacci sono pronti, spostateli su un vassoio cosparso di farina di semola.
Cuocete i cappellacci in abbondante acqua bollente salata e conditeli con un po’di burro che avrete fatto sciogliere in un padellino con la salvia.
Aggiungete ancora Gran Campidano grattato e servite.
Completa il menu con…
Per l’ultimo dell’anno non abbiamo riti, menù o tradizioni da rispettare. Facciamo spesso le lenticchie, a volte un cotechino o uno zampone, molto però dipende da dove siamo e con chi festeggiamo. Se potessi decidere il menù pescando dal blog, sceglierei il paté di olive e carciofi come antipasto, insieme a un tagliere di formaggi con i crackers di avena all’olio di oliva da fare in casa, questi cappellacci come primo, una faraona all’arancia secondo, magari accompagnato dalle lenticchie e da un purè cremoso. Per chiudere la cena di festa unirei vino bianco, vinsanto e frutta secca per ricreare un dessert vecchio di secoli, senese, ma perfettamente adeguato allo spirito del momento. 
Un paté di olive e carciofi. È un paté che risveglia l’appetito grazie alla presenza delle olive e dei capperi. Un ottimo olio extra vergine di oliva e il succo di mezzo limone bilanciano la cremosità e l’acidità del paté, rendendolo adatto sia per spalmare sui crostini di pane che come condimento per un pinzimonio.
Crackers di avena all’olio di oliva. In Scozia con i formaggi servono dei particolarissimi cracker di farina d’avena fatti con burro o strutto. In una versione più italiana e salutare possono essere facilmente realizzati con un buon olio extra vergine di oliva per accompagnare un tagliere di formaggi nostrani.
Faraona all’arancia. La faraona di per sé è inoltre molto più saporita del pollo, con una carne leggermente più scura che conserva un sentore di selvatico, di cacciagione. I colori poi, aranciati e caldi, raccontano di feste in famiglia e di cucine invase dall’odore rassicurante delle lunghe cotture.
Composta saporita. L’unica accortezza è quella di tenere sempre in dispensa un po’ di frutta secca e qualche prugna e albicocca secca, ma anche mele o fichi, per le emergenze. Se ancora non lo fai, ti consiglio di attrezzarti perché in pochi minuti avrai a disposizione uno di quei dessert che lasciano il segno. Una manciata di frutta secca, un po’ di spezie, il vino bianco avanzato e un po’ di zucchero, e il gioco è fatto. Servila con un cucchiaio di crema di mascarpone e una fetta di panettone appena tostata. 
E con questo, ci salutiamo e salutiamo il 2018. Ci risentiamo i primi giorni dell’anno con nuovi post, ricette, storie, corsi di cucina e occasioni per incontrarci, on line e off line.
Buon Anno!
Giulia e Tommaso
Source: https://it.julskitchen.com/primi-piatti/pasta-fresca/cappellacci-al-cacao
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maranello · 2 years
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Thoughts from technical analyst Giuliano Duchessa after the Australian GP, on longtime Ferrari insider Leo Turrini’s blog: 
Why Ferrari has a clear advantage 13 aprile 2022
The dawn of Melbourne has shown some interesting things that the first two appointments have to some extent masked by some unfavorable episodes.
Ferrari has an advantage in knowledge of its car that is not always quantifiable. Some choices, risky for others, have not frightened the Maranello technicians. One of them, above all, is the technical acceptance of porpoising, or some of the problems that can result from it, in order to maintain high performance in medium-fast corners.
Problems that are of a purely physical nature, i.e. affecting the driver's driving or concentration. Then there is the risk of eating the rear tires too soon. Something that - you will remember - happened to Mercedes in Bahrain, forced to repeated pit stops.
The set-up chosen by Leclerc and his engineers has paid off, frankly beyond expectations. A little more load at the back, certainly as much load as possible at the front and a few more HP [reportedly 5 HP] to try to distance or defend themselves — if necessary — from Verstappen's DRS in the 18 seconds of the fast section, the one opposite the finish line.
In order to put more load in front, you have to be able to afford it, in terms of budget. That is, so that the overall balance does not suffer. This was Red Bull's limit, and by the way, it was what the old SF21 could never do.
Christian Horner's car was simply too worse than expected to be true, a bit too close to Mercedes (especially with Perez) than to Ferrari.
Does that explain a Mercedes improvement?
No. Both Russell and Hamilton did a very good race with the material at hand. However, they didn’t get close to the Ferrari, Mercedes would have finished at 50 seconds without the neutralizations. Max — just to say — at 25 or 30 seconds. So the RB18 has taken a step backwards, we think on this occasion, net of the "unacceptable reliability", words of the world champion.
The developments that Red Bull will bring - in theory at Imola - will help it 100% because we're talking about a weight saving with ballast-load-consumption balanced a bit better. Something close to 2 tenths. Ferrari will respond by trying to lower the car even more when an evolved base under development arrives. What worries the opponents is that the F1-75 is still travelling higher off the ground, which suggests that it has unexplored setup possibilities should it resolve. The lower the single-seater is, the better the efficiency on the straight, plus it is finally possible to soften the suspension in favor of the slow.
We move forward with the certainty that Ferrari knows its car better than anyone. An invisible and uncopiable advantage, even for Newey.
Ferrari can prepare the car well because they know what to expect, as was the case with the long-awaited SF70H, but this time they will also have the power... in a targeted manner, when needed.
Of course, the road is long and today’s evaluations can change compared to Melbourne, I remember Kimi giving 20 seconds to Alonso and Hamilton in 2007, but then Mclaren reacted immediately. So, be careful, but I never thought that Albert Park was a track that is not very indicative, for sure it has always shown who has a good front end.
Finally, I would like to add that the beloved Imola ⁠— after years of undeserved oblivion ⁠— has finally ended the wait for what it deserves: a great public, and a Ferrari that arrives as a winner.
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