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#CILE
vangoghcore · 2 months
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by cactusexplorer_
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donaruz · 8 months
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L’altro 11 settembre
“Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento”.
Queste furono davvero le ultime parole di Salvador Allende, pronunciate alle 9.10 dell’11 settembre 1973 a Radio Magallenes. Poco dopo inizierà l’assedio al Palacio de la Moneda, i bombardamenti, il tradimento: Pinochet, Ministro della difesa e comandante delle forze armate, ha iniziato il suo vile golpe, e pur di non finire nelle mani del dittatore, Allende si uccide. Anche se per molto tempo si è ritenuto che fosse stato ucciso dai golpisti.
Ma cambia poco. Con un colpo di pistola finisce tragicamente la storia del presidente marxista del Cile, eletto democraticamente solo tre anni prima, il presidente che riuscì ad attuare una vera politica sociale: mezzo litro di latte garantito ogni giorno per tutti i bambini, incentivi all’alfabetizzazione, cibo ai poveri, prezzo fisso del pane, pensioni alle vedove, riduzione degli affitti.
Tuttavia, la cosiddetta “rivoluzione con empanadas e vino rosso” come fu definita la via cilena al socialismo per sottolinearne il carattere pacifico, dava fastidio a molti che non accettavano la nazionalizzazione delle industrie più importanti, la riforma agraria, il divorzio, l’eliminazione dei finanziamenti pubblici alle scuole private.
Dopo Allende il buio: seguirono anni di terrore, una delle più spietate dittature, con migliaia di omicidi di stato, migliaia di desaparecidos. Per non parlare delle torture, degli arresti illegali, degli esili. Pinochet con la sua ferocia cercò non solo di piegare il Cile, ma anche di cancellare addirittura il ricordo di Salvador Allende.
Ma per fortuna non ci è riuscito.
Del feroce dittatore invece, per dirla con le parole di un altro grande cileno, Louis Sepulveda (che da giovane fece parte della guardia personale di Allende):
“Non resta assolutamente nulla degno di essere ricordato, forse il fetore”.
La farfalla della gentilezza
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1hanimefendi · 4 months
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Bu nasıl bir dünyâ, hikâyesi zor;
Mekânı bir satıh, zamânı vehim...🥀
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gregor-samsung · 8 months
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“ La violenza dei giorni del colpo di stato, la brutalità della repressione, l’avevano solo sfiorata. Anche quando ne parlava a anni di distanza; anche quando raccontava episodi sinistri o atroci le brillavano gli occhi, e diceva, sai, è strano, ma di quel periodo ho anche ricordi bellissimi. Aveva avuto fortuna. Nessun militare aveva sfondato la porta di casa sua o portato via membri della sua famiglia, non aveva visto cadaveri: il primo sarebbe stato quello di una ragazza, lanciato di notte dai militari dentro al recinto dell’ambasciata. Ma questo è successo quando Iris era già al sicuro, e anche mettersi al sicuro era stata un’avventura a lieto fine. Avevano preso un taxi, di notte, lei e una sua amica; l’amica era terrorizzata, lei no; erano scese a un paio di isolati di distanza; arrivate di corsa sul posto senza che nessuno le fermasse, Iris si era appoggiata con la schiena al muro dell’ambasciata, poco piú di due metri, e aveva unito le mani facendo scaletta; l’amica aveva preso lo slancio arrivando in cima, e con una gamba di là e una di qua l’aveva aiutata a tirarsi su. Dall’altra parte avevano rischiato di atterrare addosso a uno con un braccio al collo, seduto per terra proprio sotto il muro, a fumare; le aveva perdonate con un sorriso e si era raccomandato di far piano: all’interno dormivano. Sarà stata giovanile incoscienza, sarà stato per la tendenza delle persone per bene a negare il male se proprio non ci vanno a sbattere contro, ma Iris non ricorda di aver avuto paura in quei giorni.
Nell’ambasciata c’era di tutto: dirigenti socialisti e comunisti di mezz’età insieme a ragazzi finiti nei guai per aver scritto uno slogan su un muro; adolescenti soli e famiglie con bambini; i severi militanti di partito e i cosiddetti cani sciolti, che non facevano parte di nessuna organizzazione e le criticavano tutte. Qualcuno di loro era stato arrestato, qualcuno torturato. Tutti ce l’avevano fatta per un pelo, nessuno sapeva come sarebbe andata a finire; ma c’era anche allegria: si respirava, dice Iris, non tanto la sconfitta (a quella ci avrebbero pensato dopo), ma il profumo della vita che, a dispetto di tutto, va avanti. Ecco che non c’erano piú lezioni, serate noiose in famiglia, zie beghine che cautamente indagavano sulla sua vita sentimentale. Quasi tutti nell’ambasciata erano simpatici; tutti erano preoccupati, molto; e alcuni, i cosiddetti contagiosi, trasmettevano agli altri la loro agitazione; ma bastava spostarsi di venti metri per trovare un gruppetto dove si cantava una canzone o si discuteva di letteratura. In quei giorni Iris ha perso la verginità: probabilmente in simultanea e, dice, praticamente a contatto di gomito con un paio di altre ragazze. Si dormiva per terra, su materassi forniti dalla croce rossa, in tanti in ogni stanza. Il personale dell’ambasciata aveva cercato di mettere un po’ d’ordine, per esempio destinando a ragazzi e ragazze due piani diversi della palazzina, con in mezzo, a separarli, le famiglie. L’unica conseguenza era stata, ogni notte, un intenso traffico sulle scale. Ovviamente, arrivati a destinazione, di intimità neanche a parlarne; ma, dice Iris, a quell’età ci si adatta a cose ben peggiori. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 140-142.
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yakazakalb · 1 year
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Eyvah! Sakarya'm sana mı düştü bu yük?
Bu dava hor bu dava büyük !
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lucas-veg · 2 months
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Manifestazioni di solidarietà con il popolo cileno dopo il colpo di stato in Cile. Firenze, 1973.
Manifestaciones de solidaridad con el pueblo chileno después del golpe de estado en Chile. Florencia, Italia. 1973.
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b0ringasfuck · 8 months
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francoise-larouge · 2 years
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Loking up_Père Lachaise©FrançoiseLarouge2022
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viaggiatori-erranti · 2 years
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Se un giorno all’improvviso ti svegli e non vedi il sole, in poche parole, o sei morto o sei il sole
-Clementino
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robertovinci · 1 year
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#sunset #sunsetlovers #sunsetphotography #sunsets #tramonti #tramonto #valparaiso #chile #cile #oceano #ocean #landscape #landscapephotography #oceanview https://www.instagram.com/p/CmFw-G7txC5/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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crankybutthead · 24 days
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Striped Book page 61
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elmas-66 · 29 days
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Poeti e poesie in Radio Satellite Vision e American Vision con America Santiago e Jose Luis García, pubblicazione di Elisa Mascia da San Giuliano di Puglia -Campobasso
MARTEDÌ 2 APRILE 2024 – Presenta il programma “LETTERATI DI IERI, OGGI E SEMPRE”..Produzione e direzione: José Luis García, poeta..COLLABORANO: Nery Guerra Álvarez, Julio Cesar Martínez Matus, Mara Ester Sorbello e Jossita Valdivia Valle..BIOGRAFIA DELL’OSPITE: FERNANDO MATOS..POETI E POESIA IN PRIMO PIANO:1-Rafael Castañeda2-Jorge Padilla3-Buelvas Enith4-Ethel Martinez5-Sofía Marín…
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unita2org · 1 month
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IN RICORDO DEL COMPAGNO MAURIZIO POLLINI CHE SUONO' AL CONCERTO PER IL VIETNAM
Maurizio Pollini al piano suona il Concerto No.5 di BEETHOVEN, dirige l’amico Claudio Abbado, RAI Roma 1967 di Redazione Riproduciamo la pagina 11/spettacoli – arte de l’Unità del 14 gennaio 1973 dove è raccontata la memorabile giornata al Comunale di Bologna dove si era tenuto il concerto di Maurizio Pollini a favore della lotta del popolo del Vietnam contro l’imperialismo USA. Pollini è stato…
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carmenvicinanza · 1 month
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Gabriela Mistral
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Gabriela Mistral, scrittrice cilena, è stata la prima latinoamericana a ricevere il premio Nobel per la Letteratura nel 1945.
Con uno stile e un ritmo narrativo unico e innovativo, nelle sue opere ha affrontato l’amore, la natura e la spiritualità, mostrando una profonda compassione per l’umanità e un forte senso di solidarietà verso le persone più deboli e bisognose.
Nata col nome di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga a Vicuña, in Cile, il 7 aprile 1889, aveva studiato da autodidatta, con l’aiuto della sorella insegnante, dopo aver lasciato la scuola alle secondarie.
A quindici anni già scriveva versi per un giornale locale e insegnava in una scuola rurale.
Nel 1914 ha vinto il suo primo premio letterario e adottato lo pseudonimo di Gabriela Mistral in omaggio ai suoi due poeti preferiti, Gabriele d’Annunzio e Frédéric Mistral.
Mentre la sua carriera scolastica progrediva, nel 1922 è stata invitata in Messico dal Ministro dell’Educazione, per partecipare a un piano biennale di riforma scolastica con l’intento di far decollare l’istruzione del Paese. Nello stesso anno, a New York, ha pubblicato la raccolta Desolación che le ha portato fama internazionale.
Nel 1923, dopo aver contribuito con suoi testi all’antologia Lecturas para Mujeres, ha ricevuto dal presidente del Messico Álvaro Obregón una borsa di studio di un anno che le ha consentito di viaggiare negli Stati Uniti e in Europa per tenere discorsi pubblici. Tornata in patria, le venne conferito il titolo accademico di Professoressa di lingua spagnola presso l’Universidad de Chile.
Nel 1924 ha pubblicato a Madrid Ternura, altra raccolta di gran successo seguita da un tour per l’America del Sud.
Ha rappresentato l’America Latina all’Istituto per la Cooperazione Intellettuale della Lega delle Nazioni, a Parigi.
Lasciato l’insegnamento, ha lavorato come giornalista e tenuto lezioni e conferenze in diverse università americane come la Columbia e l’Università di Porto Rico.
Dal 1932 fino alla sua morte, è stata console del Cile in diverse città come Napoli, Madrid, Petrópolis, Nizza, Lisbona, Los Angeles, Veracruz, Rapallo e New York.
Ha pubblicato centinaia di articoli in periodici e giornali di tutti i Paesi di lingua Spagnola.
Nel 1938, a Buenos Aires, grazie all’aiuto dell’amica e corrispondente Victoria Ocampo, ha dato vita a una nuova opera, Tala, il ricavato delle vendite venne devoluto agli orfani e orfane dalla Guerra Civile Spagnola. Il volume include vari poemi che esaltano gli usi ed il folklore del Sud America e dell’Europa mediterranea. La prima parte dell’opera è dedicata alla madre, morta nel 1929, da sempre figura chiave nella sua vita.
Il 10 dicembre 1945 è stata la quinta donna della storia e la prima di lingua spagnola a vincere il Premio Nobel per la letteratura per «la sua opera lirica che, ispirata da potenti emozioni, ha reso il suo nome un simbolo delle aspirazioni idealiste di tutto il mondo latino americano».
Nel 1946, durante uno dei suoi viaggi, ha conosciuto la scrittrice statunitense Doris Dana, con la quale è nata una relazione sentimentale segreta e travagliata a causa della distanza. La corrispondenza fra le due scrittrici (1948-1956), raccolta nel libro Niña errante è stata pubblicata postuma nel 2009.
Nel 1947, Gabriela Mistral ha ricevuto la laurea honoris causa dal Mills College di Oakland, in California. Quattro anni dopo, in patria, le è stato consegnato il Premio Nazionale per la Letteratura.
Nel 1953 è nominata console a New York, dove è morta di cancro al pancreas a Long Island il 10 gennaio 1957. Quando i suoi resti sono stati traslati in Cile, il Governo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
Durante la convivenza, quando era già malata, la sua compagna aveva iniziato a raccogliere la corrispondenza e le sue opere, più di 40.000 manoscritti e 250 lettere che sono stati donati al governo cileno e conservati nella Biblioteca Nazionale del Cile dal nipote Doris Atkinson, dopo la sua morte, avvenuta nel 2006.
Nonostante il rapporto conflittuale con la sua terra natia, dove era stata spesso discriminata per il contenuto dei suoi lavori che si distaccavano da quelli di una società “maschilista, centralista ed elitaria” mentre nel resto del mondo veniva osannata per il suo talento, Gabriela Mistral non ha mai dimenticato le sue origini e nel suo testamento ha disposto che i proventi delle vendite dei suoi libri in Sud America e i beni mobili o immobili di sua proprietà fossero donati ai bambini poveri di Monte Grande, quartiere in cui aveva trascorso la sua infanzia.
L’Organizzazione degli Stati americani ha istituito, nel 1979, il Premio Gabriela Mistral, «con lo scopo di riconoscere coloro che hanno contribuito all’identificazione e all’arricchimento della cultura tipica Americana e delle sue regioni o individualità culturali».
C’è un’università che porta il suo nome e ogni città principale del Cile ha una strada, una piazza, o una via, dedicata all’autrice.
La sua effige è apparsa nella banconota da 5000 pesos cileni a partire dal luglio 1981, sostituita con una nuova versione nel settembre del 2009.
Il 7 aprile 1991 il cerro Fraile, una collina situata a Monte Grande, è stata rinominata Gabriela Mistral, esaudendo un suo desiderio espresso nel testamento.
Il 15 novembre 2005 la Metropolitana di Santiago del Cile ha ricordato l’anniversario della premiazione del Nobel di Gabriela dedicandole un intero treno decorato con fotografie della poetessa.
Gabriela Mistral è stata una scrittrice girovaga e tormentata sempre da una profonda nostalgia del suo paese che non l’ha mai amata abbastanza. Un pilastro della letteratura sudamericana il cui nome ancora oggi riecheggia nei programmi scolastici e nelle antologie.
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aresdifesa · 2 months
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Cinque Bastion 4x4 per i Carabineros cileni Recentemente Arquus, l’azienda francese specializzata nell’allestimento di veicoli blindati e corazzati, ha annunciato che, dalla fine dello scorso anno, è in vigore un contratto che mira a rafforzare i veicoli dei Carabineros cileni con la produzione e la consegna di cinque veicoli Bastion 4X4. Questo contratto rafforza la cooperazione e conferma le buone relazioni commerciali sussistenti tra i Carabineros cileni ed Arquus. La produzione dei cinque Bastion 4×4, la cui consegna è prevista per il 2024, è già iniziata presso il Centro di eccellenza per la produzione di nuovi veicoli di Arquus a Limoges. L’immissione in linea dei Bastion 4×4
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lucas-veg · 7 months
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Cile ' 73 : collettivo La comune del Mugello : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
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