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lamilanomagazine · 4 months
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio. Con la tavola rotonda "Prove di futuro. Adolescenti, famiglie e servizi di comunità" si è aperto ad Arezzo il primo Festival della Salute Mentale. L'avvio questa mattina presso la Sala dei Grandi della Biblioteca del campus universitario del Pionta. I dirigenti scolastici, gli psicologi della ASL, i docenti dell'Università di Siena e i rappresentanti dei servizi sul territorio si sono confrontati sulle strategie di prevenzione del disagio degli adolescenti e le prospettive di intervento in ambito scolastico e extrascolastico. L'evento è stato organizzato da Azienda Usl Toscana sud est, Comune di Arezzo e Università di Siena. Presenti il vicesindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti, che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale. In apertura è stato letto li saluto del Rettore Roberto Di Pietra. La professoressa Simona Micali e la dottoressa Susanna Giaccherini, Azienda Usl Toscana sud est, hanno introdotto i lavori e i numerosi interventi. Le attività sono proseguite nel pomeriggio con la tavola rotonda sulle tematiche della disabilità, delle discriminazioni abiliste e degli sguardi normativi sui corpi delle persone con disabilità. E con i laboratori, presso la Scuola media IV Novembre, a cura dell'Azienda USLToscana sud est – Progetto Fondi Famiglia, Zona Aretina – Programma PIPPI, Cooperativa sociale. In serata si è svolta presso la Multisala Eden, la proiezione "Miss Marx"; grande afflusso di pubblico per la conversazione sul film con la regista Susanna Nicchiarelli e la filosofa Mariangela Priarolo. Gli appuntamenti proseguiranno adesso per tutta la settimana con oltre trenta iniziative tra: incontri con scrittori e artisti, iniziative culturali, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori, visite guidate, un triangolare di basket e un concorso con le scuole. Parteciperanno agli incontri anche gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni e molti altri ospiti di primo piano. Tutto esaurito per l'iniziativa con il drammaturgo e narratore Stefano Massini che parteciperà il 21 febbraio alla "IV Lezione Pirella" sul tema "Raccontare la follia", dedicato alla figura di Agostino Pirella, "psichiatra umanista" e direttore dell'ospedale psichiatrico di Arezzo. I posti sono già esauriti anche per la passeggiata guidata nei luoghi dell'ex ospedale psichiatrico a cura di Associazione "Franco Basaglia. Le prenotazioni saranno riaperte in caso di rinunce. Il nutrito programma prosegue nei giorni successivi. "Ogni mente conta. Inclusione, lavoro, sport, vita indipendente" è il titolo della tavola rotonda che si terrà il 21 febbraio alle ore 15 presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23. Parteciperanno: Fondazione Agazzi; Consorzio Coob, Associazione Pio Borri 73 odv, TMA – metodo Caputo-Ippolito. Sempre il 21 febbraio, alle ore 19 si terrà MeTe - Spettacolo di danza, teatro, improvvisazione, ricerca, terapia, comunione umana a cura di APID Toscana – Compagnia MaLaChiTe, per la regia di Chiara Unisoni. L'evento si terrà al Teatro Pietro Aretino, via della Bicchieraia 26. Gli appuntamenti proseguono il 22 febbraio. Alle ore 9 alla Sala dei Grandi della biblioteca del Campus del Pionta si terrà l'incontro "La memoria manicomiale: ricerche e esperienze a confronto", a cura di Silvia Calamai e Rosalba Nodari. Parteciperanno studiosi da diverse regioni d'Italia. Alle ore 10.30 al Liceo Petrarca, si terrà la lectio magistralis di Francesco Cattaneo, professore Estetica presso l'Università di Bologna, "Le sofferenze della partoriente. Nietzsche, estetica, malattia". Evento a cura del professore Simone Zacchini dell'Università di Siena. E alle ore 17 alla libreria Feltrinelli Point Arezzo (via Garibaldi 107) si terrà l'incontro con lo scrittore Pietro Grossi "Entropia e creatività. Flow: il meno conosciuto e più efficace dispositivo della mente umana". Grossi ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari italiani, tra cui il Premio Campiello Europa, il premio Piero Chiara e il premio Isola di Procida Elsa Morante. Alle ore 18.30 si terrà "Malati di bellezza. Schumann, Nietzsche, Hölderlin, poesia e musica sulla soglia della follia", appuntamento presso la Sala Vasariana, piazza del Praticino 6. Uno spettacolo di musica e filosofia di Francesco Cattaneo, Alessandro Tricomi, Simone Zacchini; con la partecipazione degli allievi del Liceo Petrarca e dei lettori del circolo TeenLaAV. Le attività proseguiranno nei giorni successivi con molti altri incontri, fra i quali quelli del 23 febbraio con lo psichiatra Paolo Milone, e l'incontro del cantautore e performer Lorenzo Baglioni con gli studenti delle scuole. E ancora: performance di teatro, spettacoli teatrali, visite guidate, video game, perfino un triangolare di basket e mostre, fino al 24 febbraio. Ingresso libero venerdì 23 febbraio per l'incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli. L'iniziativa, curata dall'Università di Siena e dalla Libreria Feltrinelli, si aprirà alle ore 17.30 alla Sala Borsa Merci in piazza Risorgimento. Psichiatra di fama mondiale Andreoli si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, ha realizzato programmi televisivi dedicati agli adolescenti, alle persone anziane e alla famiglia. Durante le giornate del festival, alla palazzina Donne del Campus del Ponta (viale Cittadini 33), sarà visitabile la video installazione "La stanza del fumo". Mentre presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23, si terrà l'esposizione "Immaginazioni", con le opere realizzate da Federica Mauro, artista con disabilità che ha creato il logo del Festival della Salute mentale. Il programma completo delle iniziative e pubblicato sul sito del Festival: https://campusarezzo.unisi.it/festivalsalutementale... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lapolani · 2 years
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Arezzo, Teatro Comunale Pietro Aretino, 21 e 22 ottobre 2022
Panthera redolens. La lingua della poesia italiana
Ringrazio tutte le gentilissime signore del pubblico per l’appassionata partecipazione e i gentili signori per la calorosa attenzione; l’Associazione Castelsecco APS e la Fondazione Guido d’Arezzo per l’impeccabile organizzazione e la generosa ospitalità; il Comune di Arezzo per il patrocinio e SemAr S.r.l. per il sostegno; l’amico Andrea Matucci per le intense letture.
Lapo Lani
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Proprietà della fotografia di copertina: Midori Shimasue.
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HOTEL MIRAMARE Intervista a Riccardo Rombi, autore e regista dello spettacolo. 📣 Z GENERATION MEETS THEATRE 📣 a cura di Officine della Cultura con il contributo di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione CR Firenze. Partner di comunicazione: Profili 📅 giovedì 18 aprile 2019 | 21:00 📌Teatro Pietro Aretino – Arezzo Catalyst / TAM Teatrul 🎭 HOTEL MIRAMARE 🎭 assistente alla regia e traduzione Ulpia Marcela Popa con Aleksandrina I. Costea, Elena Popa, Rosario Campisi, Francesco Franzosi direttore di scena Lidia Baciu luci Siani Bruchi, Martino Lega, Bako Zsigmond, Barbuj Zoltán Intervista completa a cura di Claudia Federica Pacini Merli e Gianni Micheli su ArezzoOra.it ➡️ http://bit.ly/zgeneration-hotelmiramare
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redazionecultura · 4 years
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gimiplay · 2 years
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L'indispensabile per un uomo o una donna di teatro? Un po' di terra, un po' di materia, di cui parlare... ecco: dell'oro va benissimo o qualcosa che sembri tale come... una corona. Un po' di cielo, un poco d'aria per pensare e immaginare, un po' di spazio dove poter volare... ecco: delle ali, anche se finte, fanno proprio al caso. Che altro? Un mixer, certo. Uno spettatore attento. Una mascherina al fianco. Che ne pensate? Grazie ad @andrea_merendelli per questo piccolo/grande spunto raccolto, come un messaggio @reteteatralearetina questa mattina. . #teatro #messaggio #arezzo #scena #attore #attrice #theatre #tuscany #message #actor #actress #italy #photooftheday #art #love #toscana #film #spettacolo #picoftheday #italia #arte #libri #igersarezzo #attoreitaliano #instagood #lavoro #musica #ragazzi #igersitalia #giannimicheli (presso teatro Pietro Aretino Ex Bicchieraia) https://www.instagram.com/p/Cdx-0u5qzoZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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gerardoantolinezucv · 3 years
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FASE 1 DE LA EVALUACIÓN GRUPAL DE HISTORIA
Biografía y lista de obras sobre los arquitectos del texto de Arnold Hauser
Miguel Ángel Bounarroti
Fue un escultor, pintor y arquitecto italiano de los siglos XV y XVI (nació el 6 de marzo de 1475 y murió el 18 de febrero de 1564)
Nació en Caprese, municipio italiano de la provincia de Arezzo, denominado actualmente Caprese Michelangelo en su honor.
Comenzó su formación como pintor a los 12 años en el taller de la familia Ghirlandaio y un año más tarde se adentraría en el mundo de la escultura a través de Bertoldo di Giovanni, el cuál le introduciría en el influyente círculo de los Médici. Desde entonces desarrolló una fructífera vida artística entre Florencia y Roma, de cuyo amplio legado destacan dos grandes obras:  El David y la bóveda de la Capilla Sixtina.
Sus últimos años los dedicó a la arquitectura hasta que falleciera en Roma a los 88 años de edad. Algunas de sus obras fueron:
✓Proyecto para la fachada de la Basílica de San Lorenzo de Florencia — 1515–1520
✓La nueva Capilla de los Médici y la Sacristía Nueva de la basílica de San Lorenzo de Florencia — 1520-1534
✓Escalinata y vestíbulo de la Biblioteca Laurenziana, en la basílica de San Lorenzo de Florencia — 1523–1559
✓Biblioteca Laurenziana — 1523–1559 — Florencia
✓Fortificaciones de Florencia — 1528–1529 — Florencia
✓Palacio Farnese — 1546 — Roma
✓Basílica de San Pedro — 1546-1564 — Roma
✓Capilla Sforza en la Basílica de Santa María la Mayor — 1560 — Roma
✓Porta Pia — 1561–1565 — Roma
✓Basílica de Santa Maria degli Angeli e dei Martiri — 1561 — Roma
https://www.buscabiografias.com/biografia/verDetalle/8818/Miguel%20Angel
https://www.saberespractico.com/biografias-resumidas/miguel-angel-buonarroti/
Bramante
Arquitecto y pintor italiano. Donato di Pascuccio d'Antonio o Donato di Angelo di Antonio, conocido como Bramante, fue el mayor arquitecto del Renacimiento italiano, a caballo entre los siglos XV y XVI, heredero de Filippo Brunelleschi y Leon Battista Alberti e inspirador de muchas de las grandes figuras de la arquitectura posterior, de Sansovino a Antonio da Sangallo el Joven.
Nació en el año 1444 en Monte Andruvaldo, cerca de Urbino.
Su padre le inició en el arte de la pintura y del dibujo, mostrando muy pronto una gran predilección por los estudios de perspectivas y del dibujo arquitectónico, conservándose de su obra más temprana los frescos de la fachada del Palacio del Podestà en Bérgamo, realizados en el año 1477.
En 1482 se trasladó a Milán y comenzó su carrera como arquitecto.
En su proyecto para la iglesia de Santa María presso San Satiro (1488, Milán) utilizó por primera vez en la arquitectura el trampantojo en las pinturas del presbiterio fingido, que falsea las proporciones de la iglesia. El resto de sus obras en Milán, como el ábside de Santa María delle Grazie (1492-1495), muestran la influencia de Leon Battista Alberti y sobre todo la de Leonardo da Vinci.
Cuando en 1499 se produjo la caída del duque Ludovico Sforza, huyó a Roma, donde trabajó casi en exclusiva a las órdenes de su nuevo mecenas, el papa Julio II. Una de sus primeras obras romanas es el Tempietto de San Pietro in Montorio (1502), un pequeño templo circular cubierto por una cúpula semiesférica. Los dos grandes proyectos que ocuparon el resto de su actividad creativa, y que no se llevaron a cabo, fueron la reconstrucción de la basílica de San Pedro y el plan para los palacios del Vaticano.
Amigo y protector de Rafael, que le retrató con un compás en la mano en el fresco de la Escuela de Atenas en la estancia de la Segnatura de los palacios vaticanos.
Donato Bramante falleció en Roma el 11 de marzo de 1514.
Entre sus obras podemos citar las siguientes:
✓Santa María presso San Satiro (Milán, 1482 - 1486)
✓Claustro y ábside de Santa María delle Grazie (Milán, 1492 - 1498)
✓Palacio Caprini, o, como también se lo conoce, Casa de Rafael (Roma 1501 - 1502)
✓Templete San Pietro di Montorio (Roma, 1502)
✓Claustro de la iglesia Santa María della Pace (Roma, 1504)
✓Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano (El diseño es de 1502)
✓Cortile del Belvedere, Ciudad del Vaticano (1506)
https://www.biografiasyvidas.com/biografia/b/bramante.htm
https://es.m.wikipedia.org/wiki/Donato_d%27Angelo_Bramante
Giulio Romano
Giulio di Pietro di Filippo de Gianuzzi fue un pintor, arquitecto y decorador italiano del siglo XVI, prominente alumno de Rafael, cuyas innovaciones en relación al clasicismo del alto Renacimiento ayudaron a definir el estilo definido como manierismo.
Poco se sabe de los orígenes de Giulio Pippi, uno de los más célebres representantes del primer manierismo italiano. Nació en Roma entre 1492 y 1499. Con diez años entró a trabajar en el taller de Rafael, del que en pocos años pasó a ser el colaborador principal. Auxilió al genial artista en la decoración de las Estancias del Vaticano y aunque su trabajo es difícil de discernir en el conjunto del taller rafaelesco, se le atribuye una importante colaboración en la realización de los frescos alusivos a Heliodoro, El incendio del Borgo y Constantino. Entre 1518 y 1519 se encargó, con su maestro, de la decoración de la logia del papa León X en el Vaticano. Giulio se ocupó de trasladar las escenas bíblicas que proyectaba Rafael, y de la dirección de parte de los pintores. Por esta misma época participó junto a su protector en la realización de numerosas obras de caballete. Su primera gran obra personal es la Lapidación de San Esteban (1519-21). A la muerte de Rafael en 1520, Giulio heredó la dirección del taller junto a Francesco Penni. Continuó la decoración de la Sala de Constantino en el Vaticano, para la que realizó la Batalla de Constantino, en que explota las cualidades del clasicismo de Rafael. Los estudios de Giulio para la ocasión revelan un fuerte interés por la arqueología. Al tiempo que realizaba estas obras, se ocupó del diseño de varias villas romanas para clientes de relieve como el Cardenal Julio de Médicis, futuro papa Clemente VII, para quien realizó la villa Madama. Desde 1522 el marqués y duque de Mantua, Federico II Gonzaga, requería sus servicios. En 1524, ante la perspectiva de ser encarcelado por Clemente VII por haber ilustrado los sonetos amorosos del Aretino, Giulio huyó a Mantua. Fue nombrado ministro de obras públicas y colmado de honores, por lo que ya no volvió a salir del ducado. Como fruto de este patronazgo, Giulio se ocupó de todo, construcciones palaciegas como el Palazzo Te o el Ducal, obras de ingeniería y saneamiento, o decorados de teatro y grandes programas decorativos al fresco. Acusó en estos años la influencia de Mantegna, pero, sobre todo, imitó el arte clásico. Plena de manierismo, su pintura destaca por su gran inventiva, su gusto caótico y su afición al ilusionismo en la perspectiva. Sin embargo, será más apreciado por los numerosos dibujos que realizaba como preparación, henchidos de mayor atrevimiento y habilidad técnica.
Falleció en Mantua el 1 de noviembre de 1546. Sus trabajos influirán en otros artistas como Tiziano así como en los autores del clasicismo barroco del siglo XVII.
Algunas de sus obras son:
✓Destacan entre sus obras los frescos sobre la Guerra de Troya y la Historia de Diana, así como los frescos de tema mitológico del Palazzo Te.
✓Logias vaticanas (1519)
✓La Villa Lante (1518 - 1521).
✓El Palacio Stati-Maccarani (1521 - 1524).
✓Palazzo Te (1525-1536)
✓Palacio Thiene (1542-1558)
https://www.artehistoria.com/es/personaje/giulio-romano-pippi-giulio
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aletheiaonline · 4 years
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Arezzo, rassegna Z Generation meets Theatre proposta da Officine della Cultura
Arezzo,rassegna Z Generation meets Theatre proposta da Officine della Cultura
Da lunedì 10 febbraio a sabato 29 febbraio torna il contest gratuito #scattoateatro collegato alla rassegna Z Generation meets Theatre proposta da Officine della Cultura, in scena dal 27 febbraio fino a domenca 29 marzo presso il Teatro Pietro Aretino di Arezzo. Inaugurazione giovedì 27 febbraio con lo spettacolo “Bella Bestia” di e con Francesca Sarteanesi e Luisa Bosi. Con il sostegno di…
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lamilanomagazine · 6 months
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Le celebrazioni del centenario dell’Arezzo calcio continuano: arriva Cosmilandia, il primo appuntamento di una serie organizzata da Orgoglio Amaranto
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Le celebrazioni del centenario dell’Arezzo calcio continuano: arriva Cosmilandia, il primo appuntamento di una serie organizzata da Orgoglio Amaranto Un cartellone di eventi per continuare a festeggiare i 100 anni del Cavallino Rampante. Con questo spirito Orgoglio Amaranto, con il patrocinio del Comune di Arezzo, organizza “La storia è qui, una partita lunga 100 anni”, serate dedicate a momenti emblematici della vita calcistica e sociale dell’Unione Sportiva Arezzo, con i protagonisti delle varie stagioni che saranno in città per rivivere insieme ai tifosi amaranto le emozioni e il clima di spogliatoio. “Calcio come cultura, costume e ricordi – ha sottolineato l’assessore Federico Scapecchi – in un’iniziativa attesa e carica di evocazione. Ringrazio la Fondazione Guido d’Arezzo per avere messo a disposizione due teatri e Orgoglio Amaranto con il quale confermiamo una bella collaborazione all’insegna del binomio tifo-senso di appartenenza”. “Abbiamo deciso di intraprendere un percorso – ha dichiarato il presidente di Orgoglio Amaranto Daniele Farsetti – per nobilitare il centenario, svelare magari qualche aneddoto rimasto dietro le quinte e creare situazioni coinvolgenti. Due le location prescelte per appuntamenti a cadenza mensile: il Teatro Pietro Aretino e il Teatro Mecenate”. Enrica Cherici, vicepresidente di Orgoglio Amaranto: “ripercorreremo con Andrea Avato le vicende che vanno da Cosmi ad anni più recenti per tramandare la conoscenza dell’Arezzo del passato alle nuove generazioni, quelle che oggi frequentano la curva”. Si comincia alla grande lunedì 11 dicembre al Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia e il titolo dell’appuntamento già dice tutto: “Cosmilandia”. Dalle 21, Andrea Avato condurrà gli ospiti e il pubblico in una chiacchierata appassionante sulle due promozioni dell’Arezzo che videro in Serse Cosmi il trascinatore. Insieme all’allenatore ci saranno molti dei suoi ragazzi, da Balducci a Nofri e Di Loreto, da Bifini a Semplici, solo per citarne alcuni. Il cartellone proseguirà portando sul palco giocatori e dirigenti a raccontare in modo inedito la loro vita a tinte amaranto. Così da ricomporre il grande puzzle di una partita lunga 100 anni. Le serate sono a ingresso libero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lapolani · 2 years
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Panthera redolens. La lingua della poesia italiana [*]
• Venerdì 21 ottobre (ore 21:15):  Lapo Lani legge versi scritti tra il I sec. a.C. e il XIII sec.
 • Sabato 22 ottobre (ore 21:15): Andrea Matucci legge versi scritti nel XIX e XX sec.
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Teatro Comunale Pietro Aretino
Via Bicchieraia, 32 - Arezzo
Le due serate sono organizzate dall'Associazione Castelsecco APS e dalla Fondazione Guido d'Arezzo, con il contributo di SemAr S.r.l.
[*] “Panthera redolens” (“pantera profumata”) è l’immagine con cui Dante Alighieri definisce, nel "De vulgari eloquentia", la nuova lingua poetica italiana, il "volgare illustre". 
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Rimane di grande fascino il processo linguistico e culturale che ha segnato, tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., la trasformazione del latino letterario nelle numerose varianti del latino volgare, lingue parlate dalle diverse popolazioni della penisola italica. Da questo momento iniziarono a farsi sempre più evidenti le divergenze fonetiche e lessicali tra la lingua scritta e parlata dalle persone più colte e autorevoli, e la lingua parlata dal popolo. Ma ancora più affascinante rimane il processo che, a partire dal III secolo d.C., portò le varie forme del latino volgare, attraverso un lento e incontrollabile processo evolutivo dotato di un'energica propulsione espressiva, ad assumere la complessità di vere e proprie lingue, chiamate lingue neolatine o lingue romanze. Questo enorme patrimonio di idiomi, nato spontaneamente dagli strati non elitari della popolazione, fu codificato, a partire dal XIII secolo, da alcuni letterati e poeti attraverso un minuzioso e lento processo intellettuale, al termine del quale verrà creata la lingua letteraria chiamata "Volgare illustre", da cui nascerà la lingua italiana, la stessa che, attraversando i travagli del tempo, diverrà l'italiano moderno e contemporaneo.  
I nostri interventi, articolati in due giornate, non indugeranno molto sulle cause di questo lento e inesorabile processo, e neppure cercheranno troppo di evidenziare le trasformazioni fonetiche, lessicali e grammaticali che hanno segnato le svolte della lingua italiana. È nostro interesse, invece, rievocare, attraverso la lettura e l'ascolto, la materia musicale che ha caratterizzato alcune fasi del processo di metamorfosi.
Nella prima giornata si ascolterà il suono della metrica latina di tipo quantitativo, leggendo versi di Virgilio, Ovidio, Properzio, Catullo, una musica virile, decisa, materica, quasi del tutto priva di assonanze, allitterazioni, anafore; per poi soffermarsi sul suono della prosa di Andrea Cappellano, scritta in un ammorbidito mediolatino, e sui versi di Guglielmo d'Aquitania, uno dei primi trovatori, il cui linguaggio, segnato dalla morbidezza delle vocali e delle sillabe in rima, si adeguava alla musicalità delle canzoni e delle ballate; finiremo con la lettura di alcuni versi scritti in lingua volgare nel XIII secolo, caratterizzati da una metrica di tipo accentuativo, e dolcificati dalla sistematica presenza della rima e dell'allitterazione, forme espressive capaci di rendere fortemente orecchiabili, e quindi memorizzabili, i sonetti, i poemi, i poemetti, le ballate, le laudi: udiremo le voci di Giàcomo da Lentini, Giuttone d'Arezzo, Brunetto Latini, Cecco Angiolieri, Iacopóne da Todi, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri.
Nella seconda giornata si percorrerà il secolo della crisi e del progressivo abbandono delle forme metriche chiuse e regolari (sonetto, canzone, ballata) per arrivare, dal Leopardi dell’Infinito (1819) all’Ungaretti di Natale (1919), alla riconosciuta affermazione del verso e della metrica libera. Con ulteriori letture (Rebora, Gatto, Montale) si mostrerà poi come l’abbandono della regolarità del ritmo e della rima abbia avuto una compensazione nel vertiginoso aumento delle figure stilistiche musicali e del fonosimbolismo, in una ricerca di disarmonia espressiva adeguata alla modernità, simile a quella che i musicisti della prima metà del '900 sperimentarono, e che la musica, e con lei la poesia, sta tuttora sperimentando. Tutto si potrà dire o pensare della poesia contemporanea, ma di una cosa siamo certi: se non è musica di parole, e quindi non fa esprimere alle parole ciò che normalmente non esprimono, non è poesia, è solo prosa che va a capo.
Noi non sapremmo dire se il processo di facilitazione, avviato dai letterati e dai poeti che hanno pazientemente codificato la lingua italiana a partire dal XIII secolo, sforzo teso a rendere accessibile a tutti il nuovo linguaggio, abbia, piegandosi a ulteriori semplificazioni e riduzioni avvenute nelle epoche successive, ricoperto la superficie materica e tragica del mondo con una pellicola liscia e cromata, fino a nasconderla e a renderla irriconoscibile. Un mondo che certo oggi non è più lo stesso dei secoli scorsi; forse è addirittura peggiore, ma sicuramente è molto più grande, più complesso, più profondo, più imprevedibile. Potremmo dire più "dantesco".
Lapo Lani e Andrea Matucci Milano/Arezzo, settembre 2022
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L'immagine della locandina è un particolare di "Panthera redolens", un disegno di Lapo Lani.
Fotomontaggio ritoccato con acrilici e successivamente elaborato con processi digitali. Anno: settembre 2022. Collezione privata.
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IT'S APP TO YOU Intervista a Lorenzo Manzan, regista e protagonista dello spettacolo. 📣 Z GENERATION MEETS THEATRE 📣 a cura di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura. Partner di comunicazione: Profili 📅 sabato 13 aprile 2019 | 21:00 📌Teatro Pietro Aretino – Arezzo Bagamut 🎭 IT'S APP TO YOU 🎭 Intervista completa a cura di Claudia Federica Pacini Merli e Gianni Micheli su ArezzoOra.it ➡️ http://bit.ly/zgeneration-itsapptoyou
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Info: https://www.officinedellacultura.org/progetti-speciali/teatri-di-confine-z-generation-meets-theatre/
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Una dedica di Andrea Delfino, Lorenzo Manzan e Paola Giannini agli spettatori di Z Generation meets Theatre e la risposta alla domanda: "Come realizzare il sogno nel cassetto"
Dal backstage di "IT'S APP TO YOU - O DEL SOLIPSISMO" in scena al Teatro Pietro Aretino di Arezzo sabato 13 aprile 2019.
IT'S APP TO YOU - O DEL SOLIPSISMO da un’idea di Leonardo Manzan di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan regia Leonardo Manzan drammaturgia Camilla Mattiuzzo scenografia e costumi Bahamut illustratore Rocco Venanzi Compagnia Bahamut
A cura di Officine della Cultura con il contributo di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d'Arezzo, Fondazione CR Firenze.
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"Hotel Miramare" al Teatro Pietro Aretino di Arezzo, giovedì      18 aprile alle ore 21:00. Ultimo appuntamento della rassegna    "Z Generation meets Theatre" a cura di Officine della Cultura, con il contributo di Comune di      Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e Fondazione CR Firenze.
https://www.officinedellacultura.org/eventi/hotel-miramare/
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Domani sera al Teatro Pietro Aretino di Arezzo “Gioia” di e con Livia Gionfrida, Teatro Metropopolare. L’intervista di Federica Pacini per le Pagine Allegre a cura di Gianni Micheli.
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