Tumgik
#riciclo
Text
Tumblr media
L'arte del riciclo creativo di Ravel
21 notes · View notes
silviaaquilini · 8 months
Text
Tumblr media
6 notes · View notes
thegretchenimages · 4 months
Text
Se cercate dei libri, se ne siete appassionati ho caricato il mio vinted qua perché ne vendo tantissimi. Non penso serva a niente ma magari a qualcuno possono interessare. Quindi sbizzarritevi.
https://www.vinted.it/member/81129450-alikea96
3 notes · View notes
libriaco · 1 year
Text
Il riuso del cibo
Tumblr media
Stando appollaiato sulla finestra avevo visto più volte andare e venire lo sguattero, un ragazzettaccio che da quel che capii era stato preso da poco perché sentivo il cuoco che gli diceva continuamente: – Fa’ così, fa’ cosà, piglia qui, piglia là – e gli insegnava tutto quel che aveva a fare e dove stavano gli utensili e come dovevano essere adoperati... – Tutti i piatti sudici di ieri, – gli domandò ad un certo punto il cuoco – dove li hai messi? – Lassù su quell’asse come mi diceste voi. – Benone! Ora rigovernali nella solita caldaia dove hai rigovernato ieri e ier l’altro, ché l’acqua calda dev’essere al punto giusto... E poi risciacquali come le altre volte nell’acqua pulita. Lo sguattero portò tutti i piatti sudici nel cortiletto e a due a due li fece scivolare dentro il caldaione dell’acqua calda. Poi si mise a tirarli su, a uno per volta, sciaguattandoli e strisciandovi sopra l’indice della destra steso, per levarvi bene l’unto... Quand’ebbe tirato su l’ultimo piatto, lo sguattero esclamò immergendo la mano nella caldaia: – Che brodo! Si taglia col coltello!... – Benone! – disse il cuoco comparendo sull’uscio della cucina. – Gli è come deve essere per la minestra d’oggi. Lo sguattero sgranò tanto d’occhi, proprio come feci io lassù sul mio osservatorio. – Come! La minestra d’oggi? – Sicuro! – spiegò il cuoco, accostandosi al caldaione. – Questo è il brodo per la minestra di magro alla casalinga del venerdì che piace tanto a tutte queste carogne di ragazzi. Capirai! Qui ci son tutti i sapori... – Sfido io! Ci ho rigovernato i piatti di due giorni di seguito... – E prima che tu venissi tu c’erano stati rigovernati i piatti d’altri due giorni... Insomma, per tu’ regola, in questa caldaia si comincia a rigovernar la domenica e si dura fino al giovedì, sempre nella medesima acqua; e capirai bene che quando si arriva al venerdì l’acqua non è più acqua, ma è un brodo da leccarsi i baffi... – Vo’ direte bene, – disse lo sguattero sputando – ma io i baffi non me li voglio leccare un accidente... – Grullaccio! – ribatté il cuoco. – Ti par’egli che noi si mangi di questa roba? Il personale di cucina mangia la minestra speciale che si fa per il Direttore e per la Direttrice... – Ah! – fece lo sguattero, tirando un gran respiro di sollievo. – Ora, via: portiamo la caldaia sul fuoco, che c’è già il pane bell’e affettato e il soffritto è pronto. E tu impara il mestiere, e mosca! Il personale di cucina, questo te l’ho già spiegato, non deve mai far parola con nessuno al mondo di quel che si fa intorno ai fornelli. Hai capito? E, uno da una parte uno dall’altra, afferrarono la caldaia e l’alzarono di peso; ma allo sguattero nel chinarsi cadde nella caldaia il berrettaccio tutt’unto che aveva in testa, ed egli fermatosi dette in una grande risata e ritiratolo su strizzandovelo dentro esclamò: – Gua’! Ora gli è anche più saporito di prima!
Il grassetto nel testo è mio.
Per @ross-nekochan​ che ha sollevato il problema del riciclo alimentare...
Vamba (L. Bertelli), Il giornalino di Gian Burrasca [1911]. Scaricabile da LiberLiber.
24 notes · View notes
leparoledelmondo · 2 months
Text
Riciclare la plastica?
Tumblr media
Riciclare la plastica non basta. Occorre soprattutto limitare la sua produzione nei prossimi anni, ad esempio eliminando del tutto la plastica monouso.
Il consumo e quindi la produzione globale di plastica sono raddoppiati in vent'anni, siamo a 430 milioni di tonnellate nel 2021, con la prospettiva di un ulteriore raddoppio da qui al 2040, in base ai dati dell’Onu. Questa valanga di materia indistruttibile inquina gli ecosistemi marini e terrestri in maniera sempre più capillare, entrando nella catena alimentare e arrivando sulle nostre tavole.
L'Italia è la seconda consumatrice di plastica a livello europeo dopo la Germania: nel 2020 abbiamo consumato quasi sei milioni di tonnellate di plastica, pari a 98 chili per persona.
2 notes · View notes
cartacei · 2 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
è stato faticosissimo ma vedere gli occhi dei bimbi ha ripagato di tutto.
7 notes · View notes
gimiplay · 1 year
Photo
Tumblr media
Una favola festosa per un sabato di fine feste: "Il forno che si credeva un grande chef". Della serie "Le favole dell'abbandono" - rubrica Parole di Stagione all'interno di @artinmovimento.magazine - dove gli abbandonati non sono solo i protagonisti delle favole ma anche dei nostri marciapiedi. . #scritturacreativa #favola #favole #scrivere #magazine #riciclo #italy #fashion #riciclocreativo #teatro #photography #handmade #scrittore #dream #instagram #pensieri #madeinitaly #paroledistagione #fiabe #parole #editorial #art #fiaba #libri #style #recycle #italianblogger #bambini #photographer #giannimicheli https://www.instagram.com/p/CnHmL63tiDP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
2 notes · View notes
scienza-magia · 1 year
Text
Super worms per pulire l'ambiente dalla plastica
Vermi mangia plastica: realtà o finzione? La scoperta sconcertante. I rifiuti di plastica sono ovunque, la scienza sta cercando alternative ecologiche per smaltire ciò che non può essere recuperato in altro modo L’enorme quantità di rifiuti esistenti  non accenna a diminuire anzi, al contrario, cresce in maniera esponenziale. La plastica prodotta annualmente è enorme e, per quanto, cerchiamo di farvi fronte con il riciclo, ma non basta. Il quadro della situazione peggiora ulteriormente, se consideriamo tutto ciò che si disperde nell’ambiente e che non è biodegradabile.
Tumblr media
Verme mangiaplastica (Fonte foto: cleanmalaysia.com) Le materie plastiche permangono per almeno 1000 anni, provocando danni immensi alla natura, agli  animali, e quindi alla salute umana. Finalmente si stanno attuando progetti di rinnovamento aziendali,  che vanno a modificare la situazione a monte, perché non è possibile proseguire con questo ritmo di distruzione  del pianeta. Ma tutta la plastica esistente, ed attualmente in produzione,  come possiamo eliminarla? Diversi studi sono stati portati avanti in questo ambito. uno, si è svolto presso il Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Stanford. La scoperta riguarda l’esistenza di una tipologia di vermi che si nutrono di plastica. Si sono fatti esperimenti su 100 esemplari cibati con circa 37 grammi di polistirolo al giorno. Questi  lo hanno trasformato, in parte, in anidride carbonica ed in parte, in frammenti biodegradabili. Non solo si presentano sani come quelli che si nutrivano di sostanze comuni ma, allo stesso tempo, i loro escrementi risultano essere sicuri, tanto da poterli utilizzare come fertilizzante organico nei terreni per le colture. Le recenti scoperte sul verme mangia plastica Questo grazie all’azione di microrganismi presenti nel loro intestino, in grado di smaltire il polietilene, ossia la plastica utilizzata per i sacchetti dei rifiuti. I ricercatori intendono capire  se tali microrganismi possono decomporre anche altri tipi di plastiche come il polipropilene, presente in prodotti che vanno dal tessile ai componenti automobilistici. Un altro studio di questo genere, è descritto dalla rivista Microbial Genomics, condotto dagli scienziati della School of Chemistry and Molecular Biosciences presso l’Università del Queensland.  Gli scienziati hanno definito questi vermi  Super worms.
Tumblr media
Vermi mangia plastica (Fonte foto: leonardo.it) Anche in questo caso hanno nutrito degli esemplari seguendo regimi alimentari diversi per un periodo di tre settimane. Ad un gruppo è stata somministrata schiuma di poliestere e ad un altro crusca. I primi, non solo sono sopravvissuti, ma hanno anche mostrato un aumento del peso marginale, ricavandone energia. Occorrono, comunque,  altri studi sui processi di metabolizzazione, quali sono le condizioni favorevoli alla degradazione e quali sono i micro organismi in grado di assimilare i polimeri. I risultati potrebbero rappresentare un prezioso aiuto per ottenere enzimi più potenti che possano degradare maggiori quantità di plastica esistente. Sviluppare dunque, nuove tecnologie alternative, per la gestione sicura di questo tipo di rifiuti. Vi è forte interesse, inoltre, anche per l’ambiente marino. Qui il materiale plastico rappresenta una particolare minaccia, non solo per le specie che vivono nell’oceano, ma anche per i volatili che se ne nutrono. Read the full article
2 notes · View notes
ilross · 1 month
Video
youtube
Mensolone per il laboratorio
Progetto per il laboratorio con materiale di recupero.. 
0 notes
meteoroby · 1 month
Text
Riutilizzare una sola lattina di alluminio fa risparmiare abbastanza energia per alimentare un televisore per tre ore
0 notes
designmiss · 10 years
Photo
Tumblr media
Tavolo con pallet riciclato https://www.design-miss.com/tavolo-con-pallet-riciclato/ Un #tavolo con #pallet riciclato, per arredare in modo originale, economico e sostenibile…
0 notes
Text
Tumblr media
3 notes · View notes
silviaaquilini · 3 months
Text
Tumblr media
2 notes · View notes
fitnessitaliano · 5 months
Text
Economia Circolare - Un Futuro con un Approccio Sostenibile
L’attuale panorama economico globale pone l’accento sulla necessità di trasformare il nostro approccio all’economia, spostandoci da modelli tradizionali a approcci più sostenibili. In questo contesto, l’economia circolare emerge come un catalizzatore chiave per rigenerare il futuro e mitigare l’impatto ambientale delle attività umane. Introduzione all’Economia Circolare: Un Paradigma…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Link
Tsa, a Panicale due nuove Ecoisole informatizzate e l’Urp Il Comune di Panicale ha intrapreso un nuovo percorso verso la sostenibilità ambientale, potenziando ulteriormente la raccolta differenziata nel terri...
0 notes
leparoledelmondo · 11 months
Text
Impronta idrica
Tumblr media
L’antropocene ci fa scoprire che siamo in “stress idrico”? Rischiamo la siccità nella regione che abitiamo?
Ecco alcune semplici azioni virtuose su come ridurre la propria impronta idrica e risparmiare a casa tutti i giorni.
Docce e lavandini: fate docce più brevi e non lasciate il rubinetto aperto quando vi lavate i denti, vi radete, sciacquate i piatti e preparate il cibo.
Cassette del water: acquistate quelle che permettono di scegliere tra un getto corto e uno più lungo a seconda delle necessità.
Lavatrice e lavastoviglie: usatele a pieno carico o acquistate i modelli che consentono di risparmiare il 50% d’acqua e di regolare la quantità in base al carico.
Rubinetti areati: mettete i filtri rompimento che, alla stessa pressione, dimezzano i consumi.
Scongelate all’aria: scongelate gli alimenti in frigo all’aria in una bacinella, evitando di lasciarli sotto l’acqua corrente.
Riparare le perdite: riparate i rubinetti gocciolanti e le tubature, svuotate le fosse settiche piene.
Mangiare locale: acquistate alimenti locali e di stagione.
Proteggere la natura: piantate un albero o create un “rain garden” (giardino per la raccolta dell’acqua piovana). Utilizzate soluzioni naturali per ridurre il rischio di inondazioni e immagazzinate l’acqua.
Smettete di inquinare: non gettate rifiuti alimentari, oli, medicinali e sostanze chimiche nella toilette o negli scarichi.
Pulire l’ambiente: partecipate alla pulizia dei fiumi, laghi, zone umide o spiagge della vostra zona.
3 notes · View notes