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#remo bodei
popolodipekino · 5 months
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sei come la mia moto una ginestra
[...] io vengo da una città dominata da un vulcano, che è Catania, e il vulcano attivo è l'Etna. Sin da piccoli ci insegnano che la ginestra è la pianta pioniera, che non solo resiste, ma spacca la lava. Dopo una grande eruzione da noi ci sono quegli scenari biblici [...]. La ginestra, spaccando la lava, prepara il terreno per le conifere che verranno dopo, quindi è una pianta magnanima, generosa. Da noi è un complimento dire a una persona : "sei come una ginestra". Nella mia visione della ginestra c'è un disegno intelligente della natura, perché la natura aiuta altra natura a crescere, rendendo accogliente la terra. [...] da R. Bodei, Leopardi e l'immaginazione, in Leopardi e la filosofia
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paoloferrario · 2 months
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Remo Bodei, GENERAZIONI. Età della vita, età delle cose, Editori Laterza
  Remo Bodei Generazioni Età della vita, età delle cose     – disponibile anche in ebook Edizione: 2014 Collana: i Robinson / Letture ISBN: 9788858111024     embed | condividi       In breve Indice Articoli e news Commenti     In breve «Ciascuno di noi – vale la pena ricordarlo – è il risultato di una ininterrotta sequenza di viventi.» Ogni generazione condivide il destino del proprio…
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lamilanomagazine · 9 months
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Carrara: Con-vivere Carrara Festival, edizione 2023 dedicata al tema "umanità"
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Carrara: Con-vivere Carrara Festival, edizione 2023 dedicata al tema "umanità". Sarà dedicata al tema dell'umanità l'edizione 2023 di Con-vivere Carrara Festival. L'evento, che si svolge dal 7 al 10 settembre a Carrara ed è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, è stato fondato e curato per quattordici edizioni da Remo Bodei ed ogni anno si è avvalso della collaborazione di un consulente scientifico, scelto sulla base del tema: Chiara Saraceno ha curato l'edizione "diritti", Telmo Pievani il programma 2021 dedicato a "cura", Maurizio Ferraris l'edizione 2022 su "tracce". "Il festival è ormai una tradizione per la città di Carrara e per tutta la provincia - ha detto il consigliere regionale Giacomo Bugliani - uno dei più importanti per lo sviluppo della cultura e del pensiero. Gli orizzonti che Con-vivere ha raggiunto sono ampi e si aprono ad esperienze anche estere. Il nostro territorio si identifica in questa manifestazione che ogni anno riesce a toccare temi di grande delicatezza, quest'anno l'umanità colta in tutte le sue sfumature anche come rispetto del prossimo". "La Toscana – ha aggiunto la presidente della commissione regionale Cultura Cristina Giachi - si conferma una terra ricca di eventi culturali radicati nei territori e pronti ad aprirsi ad un pubblico e una comunità sempre più ampi. Un patrimonio di grande valore che come amministrazione regionale continueremo a sostenere e a promuovere, affinché la cultura si consolidi come motore di crescita e di benessere, diffuso e accessibile a quante più persone possibili". Questa edizione vedrà più di venti incontri di parola fra conferenze, dialoghi e dibattiti, sei spettacoli e oltre trenta eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, incontri, passeggiate a tema alla scoperta del territorio e tra gli ospiti ci saranno Stefano Massini, Alessandro Bergonzoni, Stefano Mancuso, Roberto Cingolani, Maurizio Ferraris, Telmo Pievani, Chiara Saraceno. E poi ancora la musica dei Tiromancino, dell'Orchestraccia e della talentuosa Frida Bollani Magoni; un evento omaggio a Bob Dylan e uno spettacolo dedicato ai temi del cambiamento climatico con Elisa Palazzi e Stefano Taddia. "Il tema di questa edizione di Con-vivere - ha detto Laura Beolla, consulente scientifica 2023, -attraversa la mostra vita quotidiana, le nostre paure ma anche le nostre speranze. Sarà questo il filo conduttore degli incontri: come imparare a essere umani oggi? Occorre una grammatica dell'umano per comprendere cosa ci rende umani oggi in un mondo in cui tutto sta cambiando". "E' un'edizione ricca per i 18 anni del festival - ha aggiunto la direttrice del festival Emanuela Mazzi - con circa 70 eventi e iniziative che ruoteranno attorno a un tema chiave per leggere la contemporaneità. L'immagine, che abbiamo scelto per rappresentarlo, rimanda all'idea di una umanità in cammino chiamata a riflettere sul proprio futuro" Enrico Isoppi, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara ribadisce che "il festival mette in moto una rete ampia di sostenitori e partner dal Comune di Carrara, all'Accademia di Belle Arti di Carrara, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo oltre ad associazioni, scuole e operatori culturali e turistici, a cui quest'anno si aggiungono Acri e Lucca Film Festival, che contribuiscono ad arricchire il programma" Per gli incontri di parola, i relatori affronteranno ciascuno un argomento relativo al tema del festival, per indagare, attraverso conferenze e dialoghi a due voci, il confine fra umanità e disumanità, i "luoghi" in cui oggi il nostro essere umani entra in fibrillazione, le esperienze attraverso le quali possiamo definire i contorni della vita su questo pianeta. Gli spettacoli offriranno un percorso ricco e variegato che attraverserà anche più generi musicali: il jazz, la lirica, la musica popolare e la musica leggera: il 7 settembre con Frida Bollani Magoni, a seguire la Fantomatick Orchestra; l'8 settembre il concerto "E in un sol bacio e abbraccio tutte le genti amar" organizzato dal Circolo "Amici della lirica A. Mercuriali" e "Un uomo chiamato Bob Dylan": scritto e interpretato dal giornalista, scrittore e musicista Ezio Guaitamacchi. La musica della terza serata del festival, il 9 settembre sarà all'insegna della festa, del canto popolare e del ballo. Protagonista sarà l'Orchestraccia un gruppo di musica folk-rock ispirato alla tradizione e cultura romana. La chiusura del festival sarà dedicata il 10 settembre alla grande musica cantautoriale italiana con i Tiromancino. Fra le attività interattive del programma si segnalano, in particolare il progetto Human library della Biblioteca Civica "Lodovici" di Carrara, l'8 settembre dal titolo "Diritti... è una lunga storia" (8-9 settembre). Fra le mostre, Noocene, curata da Silvia Vannacci. Lucca Film Festival quest'anno si impegna a portare il cinema, in alcune città della Toscana con il progetto "LFF sotto le stelle" con il sostegno della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest. La partnership con con-vivere permetterà di realizzare una serata cinematografica speciale, arricchita dalla presentazione e proiezione di un film selezionato, "Tropic of Violence"... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giusepperavera · 10 months
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hollywoodparty · 4 years
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gregor-samsung · 7 years
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In ragione della sua rarità, all’amore si adatta, rovesciandolo, un apologo di Schopenhauer. Vi si racconta di un gruppo di porcospini, che, in una fredda notte d’inverno, si avvicinano l’un l’altro per scaldarsi, ma si pungono e perciò si allontanano. In questo modo hanno di nuovo freddo, così che, alla fine trovano, una situazione per loro ottimale: quella della tiepidezza. Si tratta di una metafora dei rapporti umani impietosa ma in fondo sincera: la maggior parte dei nostri rapporti sono, infatti, improntati alla tiepidezza e oscillano tra la blanda ostilità e la falsa empatia. Sono scipiti o distratti. Di fronte a tutto ciò, il grande, rischiosissimo, concedersi all’amore costituisce una forma di disarmo unilaterale in cui chi ama si toglie gli aculei e affronta i pungiglioni degli altri. D’altronde la bellezza dell’amore e dell’amicizia non dipende forse proprio nell’affidarmi totalmente all’altro?
Remo Bodei, Amare, la parola più “incompresa” nel nostro tempo
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edi-po · 2 years
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EDI.PO. SKILLS
Cosa succede quando un libro non si compone di sole parole? pt. 1
Finora abbiamo detto che noi di Edi-po siamo dei tecnici editoriali, che curiamo la resa estetica di un testo anche nel suo formato digitale —; ma che cosa intendiamo per “resa estetica di un testo”? Vi sono dei casi più particolari in cui un testo non si presenta in maniera lineare, classica come la conosciamo tutti, ma in una maniera più “barocca”. Queste non sono solo delle scelte stilistiche volute dalla casa editrice — ed ogni casa editrice ha dei tratti iconici: ad esempio l’Einaudi che rovescia l’accentatura delle ‘ì’ e delle ‘ù’ rendendole con ‘í’ e ‘ú’, o l’Adelphi col suo Garamond o ancora Il Saggiatore che rimuove il rientro della prima riga dopo una spaziatura tra un paragrafo ed un altro; ma gli esempi possono essere molti altri —. Spesso si tratta di necessità testuali in base all’argomento trattato (ad esempio formule matematiche, grafici, tabelle ecc) o scelte stilistiche volute dall’autore stesso, basti pensare agli avanguardisti e la loro rottura dello stile classico o autori-filosofi come Derrida che strutturava l’intero testo di Glas seguendo un’architettura particolare e non lineare. O ancora l’utilizzo di alfabeti differenti come il greco, il cirillico, il sanscrito, o con punteggiatura caratteristica come lo spagnolo o il tedesco e questo solo per citarne alcuni. In tutti questi casi non si tratta, dunque, di un semplice blocco di testo, ma si tratta di intervenire sulla sua struttura.
Abbiamo pensato, dunque, di creare una serie di post nei quali riportiamo, attraverso l’ausilio di screenshot, esempi dei testi che abbiamo trattato nel corso degli anni. Sono libri cartacei — alcuni acquistati in mercatini dell’usato o in qualche libreria, alcuni presi in prestito nelle biblioteche, altri ricevuti in regalo — che volevamo avere comodamente nei nostri PC e smartphone, creandoci un archivio personale consultabile facilmente e rapidamente: sono stati dunque scannerizzati, ocrizzati ed infine “trattati” esteticamente.
Screenshot 1
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Remo Bodei, La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel Esempi di formule matematiche (dalla struttura dinamica, cioè cambiano grandezza a seconda che il testo venga ingrandito o rimpicciolito) contenute all’interno del testo.
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Giorgio Agamben, La potenza del pensiero. Saggi e conferenze. Esempio di immagine.
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Luciano Parinetto, Faust e Marx. Metafore alchemiche e critica dell’economia politica. Esempio di immagine.
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Luciano Parinetto, Faust e Marx. Metafore alchemiche e critica dell’economia politica. Esempio di immagine.
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Pasquale Salvucci, L’uomo di Kant. Esempio di crenatura, ovvero di testo spazieggiato. Non ci si è limitati ad aggiungere spazi tra le lettere, c o m e a d e s e m p i o c o s ì, altrimenti il testo andrebbe a capo li dove la parola toccherebbe il margine dello schermo.
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Richard Broxton Onians, Le origini del pensiero europeo. Un fascio di esempi di greco politonico.
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Jacques Lacan, La cosa freudiana e altri scritti. Resa dell’immagine all’interno del testo.
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Georges Bataille, L’esperienza interiore.
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Oswald Spengler, Il tramonto dell’Occidente. Lineamenti di una morfologia della Storia mondiale. Ancora qualche piccolo esempio di espressioni matematiche all'interno del testo.
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Oswald Spengler, Il tramonto dell’Occidente. Lineamenti di una morfologia della Storia mondiale. Particolare dalla Tavola delle epoche.
Tutto questo lavoro è stato fatto con degli Asus i3 con quattro gigabyte di ram, fascia economica medio-bassa; loro, poverini, hanno fatto e continuano a fare quel che possono.
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arreton · 3 years
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«Dai progetti di Von Braun in poi, la missilistica ha mostrato come l’uomo possa effettivamente abbandonare il proprio pianeta materno. Tale distacco è sembrato la conclusione di un sogno, il simbolo del trionfo della nostra specie, il culmine della sua vittoriosa «autoaffermazione». Dallo spazio interplanetario e, in particolare, dalla superficie della Luna, dove Neil Armstrong è il primo a mettere piede nel luglio del 1969 (chi avrebbe pensato, dopo Luciano di Samosata e Cyrano de Bergerac, che l’uomo sarebbe veramente riuscito ad andarvi, a conoscerne la faccia nascosta e, ancor di più, a mandare sonde su pianeti e comete all’interno del sistema solare e oltre?), il nostro globo appare azzurro e coperto di bianche nubi: le montagne si stagliano sulle pianure, gli oceani si distinguono dai continenti, i poli mostrano le loro calotte di ghiaccio. Guardando la superficie brulla della Luna o posando piede sui suoi «mari» e crateri oppure osservando le immagini di altri pianeti dalle atmosfere per noi irrespirabili e dalle temperature infuocate o gelide, si riscopre la nostalgia per la Terra, l’unico luogo, per quanto finora sappiamo, dove c’è vita. Rispetto alle solitudines degli altri mondi, la Terra resta la sola «oasi» in cui l’uomo può abitare, prima che in essa, tra miliardi di anni, la vita sia distrutta dalla diminuzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera (necessaria alla fotosintesi clorofilliana) e dal progressivo espandersi del Sole.
Appare così l’ambiguità dell’impresa spaziale, in cui il desiderio di proiettarsi verso l’esterno si intreccia con un antropomorfismo di ritorno, che rimette l’uomo non al centro dell’universo materiale, ma del senso stesso del mondo. Lo sguardo verso la «cupola metafisica» del cielo stellato, che nei primi filosofi greci, come Pitagora o Anassagora, aveva legittimato l’atteggiamento teoretico della contemplazione, si accompagna ora allo sguardo dall’esterno verso il nostro pianeta. Il tradizionale contemplator coeli si trasforma così anche in contemplator Terrae. Nello stesso tempo, la mentalità degli uomini, per effetto della visione del nostro pianeta dall’esterno, comincia a oscillare tra la ricerca di sicurezza e la propensione a sfide rischiose, tra la nostalgia della casa e l’avventura.»
— Remo Bodei Limite
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sdotfive · 4 years
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Il passato e il presente sono i nostri mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine.
Remo Bodei
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somosmalahierba · 4 years
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“El contacto entre compartimentos de sentido antes alejados genera iluminaciones profanas, mentales y emotivas, que se reflejan en la identidad de cada uno. En los mejores casos, respecto a la vida realmente vivida, las vidas imaginadas resuenan como los armónicos naturales en la música, vibraciones que acompañan la nota fundamental, enriqueciendo su timbre”. 
Remo Bodei, Imaginar otras vidas
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popolodipekino · 6 months
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dimezzato(*)
Chi non ha mai avuto immaginazione, sentimento, capacità d'entusiasmo, di eroismo, d'illusioni vive e grandi, di forti e varie passioni, chi non conosce l'immenso sistema del bello, chi non legge o non sente, o non ha mai letto e sentito i poeti, non può assolutamente essere un grande, vero e perfetto filosofo, anzi non sarà mai se non un filosofo dimezzato, di corta vista, di colpo d'occhio assai debole, di penetrazione scarsa, per diligente, paziente e sottile, e dialettico e matematico ch'ei possa essere; non conoscerà mai il vero, si persuaderà e proverà colla possibile evidenza cose falsissime ecc. ecc. Non già perché il cuore e la fantasia dicano sovente più vero della fredda ragione, come si afferma, nel che non entro a discorrere, ma perché la stessa freddissima ragione ha bisogno di conoscere tutte queste cose, se vuol penetrare nel sistema della natura, e svilupparlo [...] Quindi si veda quanto sia difficile a trovare un vero e perfetto filosofo. Si può dire che questa qualità è la più rara e strana che si possa concepire, e che appena ne sorge uno ogni dieci secoli, seppur uno n'è mai sorto. [...] È del tutto indispensabile che un tal uomo sia sommo e perfetto poeta; ma non già per ragionar da poeta; anzi per esaminar da freddissimo ragionatore e calcolatore ciò che il solo ardentissimo poeta può conoscere. (Zib.. 1833-34 e 1838-39, 4 ottobre 1821) da R. Bodei, Leopardi e la filosofia
(*) il titolo originariamente sarebbe dovuto essere "come il visconte"
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paoloferrario · 2 years
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Remo Bodei e la filosofia di Leopardi
Remo Bodei e la filosofia di Leopardi
Remo Bodei e la filosofia di LeopardiIl volume “Leopardi e la filosofia” di Remo Bodei (Mimesis) testimonia quanto l’autore di “L’Infinito” sia importante anche per le acute riflessioni filosofiche. vai a Remo Bodei e la filosofia di Leopardi
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toradata · 5 years
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Primera sesión estética de lo feo.
Notas sobre anatomía de lo feo
Nietzsche> Lo apolineo y dionisiaco es una dicotomía filosófica y literaria a la que Nietzsche el concepto de dualidad desarrollado en su libro "EL nacimiento de la tragedia en el espiritu de la música" Apolo y dioniso representan figuras antagónicas
las tentaciones de San Antonio: Triptico del pintor flamenco El bosco. Es un óleo sobre tabla de 131x238cm de ancho perteneciente al renacimiento nordico(1) . EL tema es las tentaciones de San Antonio el cual suscitaba bastante interes por reflajar la lucha entre el Bien y el Mal, Cristo y Satan. Posibles fuentes pudieron ser la Vita Sancti Antonii de Atanasio o la leyenda áurea de Jacopo da varazze (2) Con el trìptico cerrados se observan dos escenas; el prendimiento a la izq y el Cristo subiendo al calvario con la cruz a cuestas a la deracha. Abierto encontramos e la izr el vuelo y caida del santo. En la tabla central se encuentra la tradición del Bosco por la habilidad santa de rechazar la tentación. Contiene escenas de toda perversión. En la derecha encontramos la meditación de San Antonio
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Kafka, un medico rural, la metamorfosis (la herida). Literatura grotesca
Retrato de viejo con niño. Domenico Ghirlandai 1490. Òleo sobre tabla 62x46cm. La fealdad del viejo, central, queda contrastada por el niño, la vista aerea del paisaje y la melancolía que suscita la relación de ambos.
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Melancolía (bilis negra): teoría de los humores, corpus ipocatium: Grecia clásica, una de las teorías más importantes de la medicina. Hipocrates la inventa para explicar las enfermedades dividiendo el cuerpo en cuatro humores; La sangre, la flema, la bilis negra y la bilis amarilla. las enfermedades son entonces, un desequilibrio de estos humores. (completar)
Obras:
Saturno y la melancolía (panofsky): dividido en 4 partes. Sobre la noción de la melancolía, en el contexto de la tradición literaria como tradición pictórica antigua y medieval, la tercera estudia la melancolía poética, la glorificación de la melancolía, saturno en el neoplatonismo florentino y el origen del ideal moderna de genio.Por último, el grabado de melancolía I de Durero.
la palabra y el fantasma en la cultura occidental: reconstrución de cuatro capítulos de la cultura europea; la teoría del fantasma en la poesía amorosa del S13, el concepto de melancolía desde los padres de la iglesia hasta freud, la obra de arte frente al dominio de la mercancia, la forma emblemática desde el S16. Cuestiona el lugar (topográfico y no espacial) donde se situa la cultura humana tentada a entrar en relación con se objeto.
Orfeo de Verdi. música de la melancolía
Um bellum bonum . Platón:
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La filosofía- manía, procede de la locura. (R)
Notas.
Renacimiento nórdico: Término historiográfico usado para clasificar el renacimiento europeo del norte de los alpes. Fuera de italia y con exclusión del renaciniento español. Artistas como Jan van Eyck, Pieter Brueghel el viejo, Alberto Duero, Bernard van Orley
la leyenda áurea o doroda son relatos hagiográficos compilados reunidos por el arzobispo de Gènova. Fue uno de los libros más copiados durante la baja edad media. El original recogen, en latin, lecturas sobre la vida de 180 santos mártiles cristianos y presenta una explicación basada en los evangelios de las fiestas del calendario liturgico.
Introducción a la estética de lo feo
Fealdad trasmutado a lo cómico. - Rossemberg . El gran macabro
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Shakespeare con componentes feos, maldados, una temática ultracontemporanea y las Sad historia. Ideas como el teatro dentro del teatro, el juego del duelo. Envenenamiento de oído. EL envenenamiento de oído de Hamlet tiene un precedente en Eduardo II de Marlowe, quien utiliza polvos introducidos con la ayuda de una pluma. Es interesante dado la asociación de la ingesta de veneno por la vía oral hasta llegar al punto de dudar la verosimilitud (1) Las enfermedades de oído de aquella época rompían el tímpano por lo que el veneno podía atravesarlo y llegar al torrente sanguíneo.
Akira korosawa. Dentro de lo shakesperiano. "La vida es un idiota lleno de euforia que no significa nada" (2)
Campanadas a medianoche, 1965. Coproducción hispanosuiza dirigida y protagonizada por Orson Welles. Cuenta con el personaje recurrente shakesperiano Sir John Falstaff. El tema es la traición de la amistad. Considerada una de sus mejores películas.
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Sandro Boticelli, historia de nastagio degli Onetti, temple sobre tabla. Sobre una narración de Boccaccio (octava novela de la quinta jornada del decameron) El infierno de los amantes crueles. Fue un encargo donde cada color, su cantidad, su iconografía estaba acordado. Obra de carácter cinematográfico, dividida en cuatro capítulos. Los tres primeros se pueden encontrar en el museo del Prado mientras que el último pertenece a una colección privada del palacio de Pucci en Florencia.
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Notas.
1. William Harvey De motu cordis considerado el primer estudio científico sobre el sistema sanguíneo humano.
2. Akira Kurosawa fue un director, productor, guionista y editor de cine nacido y residente de Japón, también conocido como El Emperador. Comienza su carrera con La leyenda del gran Judo pero algunas de las mas notables fueron; La fortaleza escondida, los siete samuráis o Rashomon .
Historia de la fealdad
El banquete de Platón. Junto con Fedro conforma la idea de amor platónico.
http://www.filosofia.org/cla/pla/img/azf05285.pdf
Rubens. La cabeza de medusa, óleo sobre lienzo: Con la muerte en los ojos. Supuesta colaboración con Fran Snyders(1) La escena es la cabeza de Medusa cortada mostrada de forma bisceral y repleta de insectos y reptiles.
Medusa de rodanini. "Que no entre nadie que no este dispuesto a perder la cabeza "
Harold Bloom, la angustia de las influencias(T). Apofrades, el retorno de los muertos. Toma la palabra de los días aciagos ateniense donde los muertos regresaban a habitar las casa en las que habían vivido. Introducirse a si mismo dentro de una genealogía. El poeta que se piensa a si mismo dentro de un historia, el artista que se considera dentro de la historia del arte.
Geometrías de las pasiones, remo bodei.
El desollamiento de marsias, óleo sobre tabla, obra de Tiziano inspirada en los libros VI (suplicio de marsias) y IX (historia del rey midas) de mas metamorfosis de Ovidio. Plasma en momento en el que el sátiro es desollado por el Dios Apolo. Expresiones como dejarse la piel
Perritos en el arte ej. Caniches, críticos de arte
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Cerámica griega. Los de frente (símbolo) están de cara a la muerte.
Mito de la centauromaquia. Centauros, mitad hombre mitad caballo, criaturas salvajes entregadas a las pasiones (por su parte de animal) pero capaces de razonar, analizar y reflexionar (parte humana) Representan por ello el conflicto entre razón y emoción.
Tirzano. Ninfa y pastor, John Berger.
Homero Ilíada, " tersites era el hombre mas deforme.. : Es presentado como el más feo de los griegoscon un carácter vulgar e impertinente. Origen del bufón
Platon, la República, III. Advierte sobre el peligro de las enseñanzas de los poetas
Platón contra la teatrocracia, Aristófanes y la comedia. Teatros bullicioss La comedia introduce una crítica. Platón gobierna imponiendo un arte que educa a través del miedo.
José Manuel Cuesta Abad, Apolis. Dos ensayos sobre la política del origen.
Dialéctica de la ilustración. Obra de filosofía y crítica social escrita por los filósofos de la escuela e Frankfurt Theodore adorno y Max horkheimer ambos dedicados a la teoría crítica.
El silencio de las sirenas de Kafka. Las sirenas nunca dijeron lo que cantaban. El silencio de las sirenas es mucho más aterrador.
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Elogios homoeróticos durante la batalla.
Cassandra. Sacerdotisa de Apolo que cambia el don de la profecía por un encuentro carnal. Incumple su parte pero sigue teniendo su don aun que nadie cree sus profecías. Junto con el Laaoconte predijo el engaño del caballo de Troya. "temo a los griegos por hacer regalos"
Hospitalidad-hostilidad (extraño, miedo) La traición de Paris y Helena es el comienzo. Ulises tarda en volver a Ítaca por reconstruir la hospitalidad isla por isla agradeciendo regalos.
Altar de colmar, matias 1515. Pies de cristo crucificado. Manos que expresan dolor  (2)
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SAN AGUSTIN “ para sostener su fe, cristo [...] cristo deforme” Llegar al colmo de la fealdad. Representaciones literarias feas de cristo para demostrar humanidad. 
Cristo que duda de ser cristo (padre por qué me has abandonado)  
Arte cristiano representación de la iconografía de la fealdad 
Cristo en la columna 1485 con gotas de sangre. Flagelación
Antropologia. Mery Doglas. Pureza y peligros. La primera cuestión es el miedo al contacto por las sustancias que general los cuerpos entendidas como sucias. Miedo a la sangre, excrementos, fluidos pero sobre todo a la sangres menstrual, mayor contaminación (tabú) 
Priscilla monge: Compresas como material artístico. El “balon de futbol” engarzada con fragmentos de cuero. “habitacion de aislamiento”  a modo de pared insonorizada, motivo de aislamiento fisico y pscoologico. “Pantalones apra dias de regla” pasea con pantalones “sanitarios” que absorben su sangre mestrual. (3)
El llanto de Cristo muerto de 1304 Padua
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el hospital de los venerables.  In ictu oculi. La muerte apagando una vela
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(L)  El otoño en la edad media  
Macabro (E) 
La danza de la muerte/ danza macabra:  Género artístico tardo medieval con temática de la universalidad de la muerte. Diálogo en verso, representable. Inició en Francia y extendido por toda la literatura Europea.  Ver la danza general de la muerte
Notas:
1. Fran Snyders. Pintor flamenco especialista en animales y bodegones.
2. el abad del monasterio de San Antonio de Isenheim (Alsacia), Guido Guersi, encargó al maestro Matthias Grünewald un retablo que habría de presidir la capilla de un hospital para enfermos de un mal conocido como el "Fuego de San Antonio", una extraña enfermedad de la piel que provocaba grandes padecimientos gangrenosos a los afectados y que en aquellos años tenía como único tratamiento la amputación, por lo que era extremadamente temida. Esta enfermedad sería diagnosticada bastantes años mimás tarde, en 1597, y registrada como ergotismo, un mal producido por el consumo prolongado de centeno contaminado por el hongo cornezuelo
Se relaciona a los enfermos con el que padeció cristo en la pasión. Al cerrarlo y ver la imagen de la crucifixión  el cuerpo se encuentra moribundo y deformado por la cruz mostrando una anatomía suficiente, retorcida y antinatural. Los pies y las manos presentan un tamaño desproporcionado remarcando el dolor. Las úlceras tienen una tonalidad verdosa que contrastada con los coágulos de sangre similar a las heridas que produce el ergotismo 
3.
Unas pocas notas sobre lo monstruoso
El libro de los monstruos espsñoles http://www.siruela.com/catalogo.php?id_libro=1248 
Bestiarios  medievales https://www.iberlibro.com/buscar-libro/titulo/bestiario-medieval/ 
Lo monstruoso viene de Oriente
Monstruos en los capiteles de iglesias 
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mayolfederico · 4 years
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tre agosto
Marlene Dumas, Venus in love, 2005-2006
  Al riparo
Com’è tutta strana l’aria e il muro di queste stanze, come sono diversi i riflessi della luce, diversa pure l’eco dei passi, da quando qui risplende il tuo scudo fidato.
L’armadio, il tavolo, la sedia e il pavimento e l’uscio, tutti mi mostrano le tracce delle tue mani, dovunque emerge il segno devoto di cura e attenzione ed…
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persinsala · 4 years
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Il teatro del mondo in ricordo di Remo Bodei
Il teatro del mondo in ricordo di Remo Bodei
Remo Bodei ci ha lasciati il 7 novembre dello scorso anno. Quello che segue non sarà dunque un necrologio, e non solo perché fuori tempo massimo ma anche perché molti altri – colmi di ammirazione e di nostalgia – sono già stati scritti. (more…)
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pangeanews · 4 years
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“Tra i filosofi contemporanei che fanno notizia, come Cacciari, Vattimo, Severino, Remo Bodei era forse il meno ripetitivo, il più problematico e, comunque, quello che scriveva di gran lunga meglio”. Un ricordo
Giovedì scorso se ne è andato Remo Bodei. Fu professore di filosofia e storia della filosofia e riuscì a rappresentare bene l’Italia anche sulla West coast. Qui sotto il ritratto di un suo ex allievo. Io non posso dire altro: lessi le sue considerazioni sulla vita di Hegel e confermo, che Bodei effettivamente “faceva la storia dei predecessori per parlare delle sue idee”. Ecco perché ricamava su Hegel che ingravidava la fantesca e riconosceva il figlio. Ancora una parola. L’unica volta che vidi Bodei fu sul Lungarno di sera. Si affacciò insieme alla moglie su un negozietto bengalese chiedendo “ha pane?”. Non ce n’era. (Andrea Bianchi)
***
Appena entrato nella Hogwarts normalistica, mi avvenne di incontrare Remo Bodei, che mi chiese se ero parente di un professore che conosceva. Si, lo ero, ma poi parlammo del più e del meno, mentre lo accompagnavo nella sua casa sui Lungarni.
Mi sembrò ben diverso dagli altri docenti della Scuola Normale, che sembravano camminare come se portassero, già da vivi, la loro erma del Gianicolo, tra i Padri della Patria e delle ugualmente patrie Lettere.
Giovanissimo, secondo i criteri gerontocratici che, fuori dal Cremlino, si utilizzavano solo nella nostra Hogwarts pisana, ci fece correggere le bozze di quello che mi sembrò, anche dopo, uno dei suoi libri migliori, Sistema ed epoca in Hegel.
Enrico de Negri, hegelista insigne, disse a Remo, e poi anche a me, un po’ prendendolo in giro per le sue idee di sinistra, che li sembrava un “libro borghese”. Per Enrico era un bel complimento.
Chi era Bodei? Era un curioso, soprattutto, di tutto e di tutti, anche di argomenti che sembravano lontani dalla filosofia come la intendono quelli che la leggono unicamente in spesso pessimi manuali scolastici.
Allievo di Arturo Massolo, che ricordava sempre con grande affetto, si era poi collegato, dopo la morte imprevedibile di Massolo nel 1966, che era un grande teoreta, maestro anche di Gianmario Cazzaniga, all’erede, mediocrissimo, del palermitano Massolo.
Si trattava di Nicola Badaloni, che era, al massimo, da livornese, una leggera passata di libeccio sulle fronti dei suoi migliori allievi.
Cazzaniga, a differenza degli altri allievi di Massolo, non si piegò alla caduta della qualità filosofica della Scuola e se ne andò a fare il professore di Liceo, dove lo ritrovai.
Remo Bodei, invece, si adattò obtorto collo al verboso cacciucco comunista e ebbe, dopo un suo naturale passaggio nei Licei, un incarico in Normale. Se lo meritava, comunque.
Poi, alla nostra Hogwarts arrivò anche Eugenio Garin, per trasformare il Rinascimento nella totalità della filosofia moderna. Ma da grande pensatore, quale era, oltre che storico del pensiero.
Chi era però Remo Bodei, come studioso? Uno storico della filosofia alla maniera di Hegel che, appunto, faceva la storia dei predecessori per parlare delle sue idee. Filogenesi e Ontogenesi dei concetti coincidevano, nella sua esposizione.  Ma non era, Bodei, il ripetitore, fino alla noia, di qualche formuletta, come è accaduto a molti filosofi accademici italiani. E, soprattutto, era uno studioso che aveva scoperto la forza della soggettività, della psiche, della vita materiale nella elaborazione dei grandi progetti epistemologici tra otto- e novecento. Ecco il senso dei suoi tanti volumi come Scomposizioni, forme dell’individuo moderno, del 1987, o Le logiche del delirio, del 2000.
C’era, molto forte, l’influsso della psicanalisi, che Bodei conosceva benissimo, anche se non credo che lui sia andato in pellegrinaggio da tutti gli psichiatri e gli psicanalisti possibili come un suo collega genovese.
Mentre si scoprivano i “super-ordini dei super-concetti”, come li chiamava Wittgenstein, venivano alla superficie tutti gli elementi di una immane e imprevista complessità degli individui, che non permetteva più la vittoria della Grande Macchina né della Storia, né della Tecnocrazia.
Tra i filosofi contemporanei che “fanno notizia”, come Cacciari, Vattimo, Severino, Remo Bodei era forse il meno ripetitivo, il più problematico e, comunque, quello che scriveva di gran lunga meglio.
Si vedeva che Bodei leggeva, proprio come se fossero classici della filosofia, i grandi testi della letteratura moderna, da Mann ai grandi francesi, e seguiva anche la poesia, in cerca di tracce concettuali che, Remo lo diceva spesso, si trovano dovunque.
Era, strano per un cattedratico, un gentiluomo, un signore che non si metteva sugli altari, un professore disponibile a discutere con tutti e di tutto. Lo rivedrò a passeggiare in Borgo Stretto, tra poco.
Marco Giaconi
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