Tumgik
arreton · 2 days
Text
«[...] Tradimento, infedeltà, queste sono le forze più profonde della vita. Noi tradiamo sempre, i nostri cari li tradiamo fin dal principio e poi per tutta la vita tentiamo di ritrovare coloro che per infedeltà abbiamo abbandonato. Ci stacchiamo dal padre, nei cui testicoli abbiamo vissuto, ci allontaniamo dalle ovaie della cara madre, per andare incontro alla vita come esseri umani, incontro all’illusione di diventare un io, una personalità. Non è vero che loro ci respingano, siamo noi che li lasciamo. I figli non vengono concepiti, si concepiscono da soli, di loro proprio arbitrio, ubbidendo a ciò che li fa vivere, la cosa senza nome, l’indefinibile, l’Es. I bambini non vengono partoriti, si lasciano partorire, la madre li deve partorire perché essi ve la costringono. L’essere umano è un miracolo, l’uomo è onnipotente e chi avverte tutto questo, chi lo sente dentro di sé anche soltanto da lontano non dovrebbe provare un brivido di freddo? Tutti i solitari hanno freddo e chi è più solitario dell’uomo? Il freddo di questa solitudine, la rinuncia all’amore che fin dal principio abbiamo tradito e continuiamo a tradire in ogni momento in cui lo incontriamo, la ricerca dell’amore. Vedi, mammina, questo non lo si può dire, a malapena lo si può intuire; solo pochi possono sentirlo e anche quelli solo per brevi istanti, altrimenti ne morirebbero. [...]»
G. Groddeck
4 notes · View notes
arreton · 2 days
Text
Tumblr media Tumblr media
Mi piace guardare tutta questa situazione sotto il filtro diapositiva ed immagino già casa piena di foto, a scrivere una storia che io non so narrare.
15 notes · View notes
arreton · 3 days
Text
Un commento memorabile che ho letto su un gruppo Facebook italiano di fotografia: chi fa street photography con un teleobiettivo non è un fotografo ma un guardone.
4 notes · View notes
arreton · 3 days
Text
Il mio problema, invece, è che non sono abbastanza narcisista. Tutto ciò che vivo in maniera autoriferita, lo è in senso paranoico non narcisistico.
3 notes · View notes
arreton · 4 days
Text
La follia è pura esplosione dell'inconscio.
4 notes · View notes
arreton · 4 days
Text
Voglio le storie anche su tumblr.
@staff che ne dici?
1 note · View note
arreton · 6 days
Text
Che in un rapporto non si è mai in due è vero, ma l'immagine in sé è incompleta: manca il fantasma della madre, figura fondamentale, e l'assenza del padre.
Tumblr media
2K notes · View notes
arreton · 6 days
Text
Chi si sente sporco, spiritualmente sporco, quegli si lava, come se in quel modo potesse strofinarsi via dal cuore il sudiciume del peccato. Ma bisognerebbe avere una troppo alta opinione di sé, essere troppo orgogliosi per trovarsi sporchi. Ciò che faccio è giusto, dato che lo faccio io, questo è il principio dell’uomo dabbene. Egli lascia la pulizia agli spiriti pilateschi che devono fingere innocenza, perché sono troppo vili per accettare la colpa.
G. Groddeck
3 notes · View notes
arreton · 6 days
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
16 notes · View notes
arreton · 7 days
Text
In tutto questo ho parlato di società in termini di cazzo moscio e cazzo duro nel post precedente perché in verità volevo parlare del sogno che ho fatto questa notte e che riguardava il mio vecchio psicologo: nel sogno lui non era stato in grado di capirmi e proteggermi, io avevo subito non ricordo quale ingiustizia da parte di un gruppo di persone e lui non era stato in grado di fare niente. Mi sentivo tradita, incompresa, non amata e sofferente e la cosa era piacevole in maniera angosciosa.
Dopo questo sogno posso dire che per me amare significa soffrire, mentre essere amata non è contemplato.
E sono tornata a scrivere su tumblr perché ho bisogno di attenzioni e mi sento terrorizzata dal senso di solitudine.
11 notes · View notes
arreton · 7 days
Text
Ma sul serio, quale sadomasochistico desiderio ci spinge ancora a voler essere membri attivi di questa società? E con membri attivi intendo cazzi tesi che si agitano a voler essere per forza qualcosa, a far parte di qualcosa, a rientrare in una qualche categoria. Essere un membro della società è faticoso. Prima lo ammettiamo, prima ce ne rendiamo conto e prima ci liberiamo dalla necessità di dover essere un cazzo teso perché no, non siamo all'altezza: il cazzo non si tende manco per sbaglio. Abbiamo voglia poi di prendere antidepressivi e affidarci a psicoterapie a volte anche abbastanza dubbie. Non siamo all'altezza degli standard che ci siamo prefissati: siamo dei cazzetti mosci tristi e piagnucoloni. Basta, amen. Ma tornando alla fatica e soprattutto tornando alla società: francamente viene l'ansia solo a guardarla. Se sei una donna devi essere fragile ma con le palle, emancipata a forza che mi chiedo dove inizia l'emancipazione e finisce la sottomissione perché a me pare solo che cambia il padrone ma sempre a novanta stiamo messe; se sei un maschio devi essere maschio, femmina, etero, bi, con i muscoli ma che ti piacciono i gattini, spolverare e cucinare, però devi essere pure stronzo, uno stronzo dal cuore d'oro che ti fai curare perché io sono la tua crocerossina però ehi non ti ci abituare! Sbracciati e curami pure tu, diventa dottore. E in tutto questo non ho parlato delle dinamiche che si attivano nei social: fai delle foto e devi essere un content creator; pubblichi cibo e devi essere un food influencer; pubblichi foto di tette e devi farti onlyfans; ti trucchi e devi essere una di quelle che sponsorizza ecc ecc ecc. E questo solo nei rapporti tra comune gente mortale, tra cazzetti mosci insomma! Nel mondo del lavoro le cose forse vanno pure peggio: lauree, master, dottorati, attestati, diplomi di vario tipo alternando cucina, scrittura di codici, filosofia. Ok, il mondo è bello perché vario ma sembra solo un accumulo di escrementi cacati dal capitalismo il cui obiettivo è solo rendersi sempre più impossibile. Ma come tutti i belli e dannati, più è impossibile più ci piace perché ci piace soffrire, e poi ci lamentiamo perché siamo dei depressi malati ansia. Qual è la soluzione a tutto questo? E che ne so. Lascio ai filosofi contemporanei l'arduo compito di trovarci una via d'uscita. Per quel che mi riguarda ho le energie talmente contate che non ho voglia né tempo di entrare in questo circolo vizioso. Se l'uomo è stato pensato fino ad ora come un essere sociale, che ha bisogno della società bene, ha talmente esasperato questo bisogno che adesso la società è diventata solo un sinonimo di sofferenza.
21 notes · View notes
arreton · 27 days
Text
Ho smesso di esistere.
8 notes · View notes
arreton · 28 days
Text
Il capitalismo ci insegna che la vera furbizia non è non contrarre debiti — che invece è cosa alquanto impossibile — ma nel fare in modo di non doverli ripagare.
11 notes · View notes
arreton · 29 days
Text
Non me ne faccio niente della distanza fisica se poi mi porto appresso tutti i miei incippi mentali causati da un ambiente che ormai non vivo più.
11 notes · View notes
arreton · 1 month
Text
Ancora abbastanza spossata dal mio rimuginio noto con un po' di soddisfazione che il terrore autentico – non saprei come chiamarlo – che vivevo da piccola e che mi destabilizzava profondamente e mi costringeva a degli sforzi immani per mantenere un briciolo di lucidità senza sprofondare nella disperazione oggi si è ripresentato ma: ha avuto solo la forza di farmi mancare il terreno per qualche minuto; poco alla volta sono riuscita a contenerlo, a non cedere ai fantasmi del passato. Forse è il merito del brintellix, forse è che oggi è stata una giornata pesante in cui mi sono rinchiusa in un silenzio angosciato e disperato in cui pensavo tra le altre cose "che alternativa ho all'atteggiarmi da wonder woman?" e dunque ero già provata, forse è merito anche delle varie consapevolezze acquisite col tempo, sta di fatto che sono riuscita a contenere il ritorno al passato della mia psiche e forse potrei esserne contenta.
12 notes · View notes
arreton · 1 month
Text
Vedevo le cause del mio crollo depressivo nel fatto che erano stati quelli precedenti degli anni pesanti e dunque non ne reggevo più il peso: corretto ma non del tutto. Il fatto è che ho iniziato a stare seriamente male quando tutto intorno a me stava iniziando ad andare meglio, perché? Me lo chiedevo anche allora. Perché mi sono scontrata con il senso del futuro che una vita sana ti dà, senso del futuro che non riuscivo nemmeno ad immaginare: ero abituata troppo al mondo depresso e senza speranza che mi circondava. Il problema non era solo culturale, non era solo il paese, ma era anche e soprattutto la mia famiglia. È da qualche tempo che dico che mi porto dietro i traumi dei miei e li sto vivendo io al posto loro, ma pensavo che erano le loro paure, i loro timori, invece no: mi porto dietro i lutti e la depressione che non hanno mai affrontato. Loro non sono depressi no, perché lo sono io al posto loro. Vivo io la depressione di mio padre al posto suo, vivo io il disturbo d'ansia di mia madre al posto suo. Non so, a dirlo così sembra quasi fantascienza e francamente è pure doloroso da far spuntare le lacrime; ma adesso mi sembra tutto così chiaro e cristallino che mi lascia sconcertata e mi chiedo: com'è possibile? Mi chiedo come un figlio può essere così tanto una prolunga dei propri genitori. Mi viene in mente allora la scena della Creazione: Eva che viene creata dalla costola di Adamo. Io sono Eva, Adamo sono i miei genitori. Nel crearmi hanno preso tutta la loro malattia e l'hanno installata in me, sono la loro merda psichica, il loro dolore, la loro rabbia. Mi viene in mente la frase di una canzone "chi sono io senza di noi?" e ho voglia di vomitare perché a parte vedermi una prolunga dei miei non riesco a vedere altro. Cristo. La mia fortuna è essermene andata via. Mi torna in mente sempre quella domanda che mi fece lo psicologo: qual era l'atto più coraggioso che io avessi mai fatto? Essermene andata da casa mia. Mai risposta fu più vera e me ne rendo conto profondamente solo dopo due anni dall'averla pronunciata.
15 notes · View notes
arreton · 1 month
Text
Si rimpiange solo ciò che si è idealizzato.
6 notes · View notes