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#vernacolo
popolodipekino · 5 months
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sei come la mia moto una ginestra
[...] io vengo da una città dominata da un vulcano, che è Catania, e il vulcano attivo è l'Etna. Sin da piccoli ci insegnano che la ginestra è la pianta pioniera, che non solo resiste, ma spacca la lava. Dopo una grande eruzione da noi ci sono quegli scenari biblici [...]. La ginestra, spaccando la lava, prepara il terreno per le conifere che verranno dopo, quindi è una pianta magnanima, generosa. Da noi è un complimento dire a una persona : "sei come una ginestra". Nella mia visione della ginestra c'è un disegno intelligente della natura, perché la natura aiuta altra natura a crescere, rendendo accogliente la terra. [...] da R. Bodei, Leopardi e l'immaginazione, in Leopardi e la filosofia
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lorenzospurio · 3 months
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N.E. 01/2023 - "Le tragedie a son pì parëssante ancheuj che ’n sle stagere d’Atene", poesia di Dario Pasero
Poesia nella parlata piemontese della zona centrale del saluzzese (nord-ovest della prov. di Cuneo) Malfé tiré a nent ij dëscambi dl’asar dj’anlev dësparì an sle stërnìe, pèj d’Alcesti, tragedie an quatr part sensa sërvan nì drama, dëstin dij cap ëd chité le soe marche an minca maginativa ’d cacam e ’d savant tan’ dësleivà ’nt soa ment da chërde d’avèj ant lor midem na cocarda archincà…
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jacopocioni · 1 year
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Le ragazze e i ragazzi fiorentini, video musicali.
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Lorenzo Baglioni Video musicali da gustare. Tempo fa la rivista pubblicò un articolo, nascere a Firenze, dove all'interno c'era la canzone FIRENZE DA QUASSU' di Lorenzo Baglioni. Il gruppo fiorentino continua a stupire e vi propone altre canzoni davvero gustose, come le LE LEGGI DI KEPLERO oppure Le Leggi della GENETICA di MENDEL in stile operistico o ancora La CANZONE dei 90 ANNI VIOLA che è un inno alla Fiorentina. In stile fiorentinaccio hanno fatto una bella canzone, LE RAGAZZE DI FIRENZE, video che vi inserisco qua sotto, da vedere ed ascoltare bene, un vernacolo divertente in musica, un omaggio al grande MARASCO di cui sfruttano l'accordo. Ancora più divertente è stata la risposta delle ragazze di Firenze che hanno fatto una canzone di rimando e che vi propongo in un altro video sempre sotto. Oltre che divertenti le canzoni sono fatte bene, sia nella musica che nei video realizzati, molto professionali e quindi da buoni fiorentini non resta che ascoltarle e farle ascoltare. Buon ascolto e buon sorriso. LE RAGAZZE DI FIRENZE https://www.youtube.com/watch?v=mMBokfRop7s LE RAGAZZE DI FIRENZE RISPONDONO https://www.youtube.com/watch?v=QFLY2tNS2kA   Read the full article
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takanna · 2 years
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Vernacolo, South2 West8, KAPITAL
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このボリュームのあるフォルムで性別問わず人気が高い Vernacolo(ベルナコーロ)のサボサンダル。
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今期はコチラの2モデルをセレクトしております。オススメです!
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あと、このSouth2 West8のブックバッグもかなりオススメ。ちょっとした外出時に丁度良いサイズ感で、パンチのきいたタイガーカモ柄もよいアクセントになっております。葉っぱプリントのTシャツは今期のKAPITALの新作。まだ若干数ストックしていますので是非チェックしてみてください!
それでは良い週末を🍺
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ipattyrose · 3 months
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'NO SGUARDO DE LUNA
‘NO SGUARDO DE LUNA Su pe’ ‘sta scalinata che porta ar celo co li gradini de marmo chiaro proprio ‘n faccia ar core de Roma. ‘Na statua s’arza dritta a indicà ‘a via che luccica tra li barconi de via Margutta. E co’ ‘no sguardo sornione come quello d’un micio sur cornicione m’hai sonato ‘na nenia dorce e du parole so’ bastate a facce ‘nturcicà d’ammore. M’hai preso er viso de…
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toscanoirriverente · 3 months
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Da almeno sessant’anni, molti sedicenti progressisti strumentalizzano e contestano la presenza dello Stato ebraico denunciandone i presunti tratti nazisti. Spesso usando lo stesso vocabolario di chi marcia sulle pietre d’inciampo
Da almeno sessant’anni l’esistenza di Israele è la causa pretestuosa dell’inesausta rimonta antisemita. È quella, è l’esistenza di Israele, a camuffare e rendere presentabile l’odio antisemita. È quella, l’esistenza di Israele, a far comporre la giudiziosa condanna del gesto antisemita nella puntuale cornice storicizzante dei “ma” e dei “tuttavia”. È quella, l’esistenza di Israele, a fare alternativamente tremebonda o recessiva la condanna dell’antisemitismo. È quella, l’esistenza di Israele, a nutrire il negazionismo che liquida al rango di una fungibile inurbanità la stella disegnata sulle case degli ebrei, e che indugia sulla differenza fondamentale tra decapitazione e sgozzamento e sul numero effettivo delle donne stuprate il 7 ottobre.
E si noti che l’esistenza di Israele è sempre stata la causa pretestuosa della violenza antisemita a prescindere dal fatto che a governare il Paese fosse questo o quello, e a prescindere da come il Paese è stato governato.
Questo è il motivo per cui l’antisemitismo politico, costituzionale, strutturale, risiede a sinistra, e in particolare nella sinistra comunista e post comunista. La quale è politicamente, costituzionalmente e strutturalmente incapace di assolversi dall’antisemitismo che tradizionalmente la affligge perché non ha mai risolto il proprio rapporto disturbato con l’esistenza stessa di Israele. La sinistra, e quella comunista e post comunista in particolare, è impregnata della propaganda sovietica (la stessa adoperata oggi da Mosca contro l’Ucraina) che ormai più di mezzo secolo fa contestava l’esistenza di Israele denunciandone i presunti tratti nazisti, ed è una propaganda che in vernacolo post comunista risuona nei silenzi davanti agli attentati antisemiti e nelle complessità argomentative sistematicamente tirate in mezzo quando si tratta di occuparsi non della legge elettorale israeliana, ma della bomba fatta esplodere su uno scuola bus pieno di bambini.
Spesso in piena malafede, sempre con inescusabile superficialità, quella sinistra assume il contegno presunto equanime che dice “no all’antisemitismo” mentre discute delle inappropriatezze israeliane: e quando è solo superficiale non si accorge che in tal modo si presta a quel gioco di veicolazione dell’odio antisemita, mentre quando è in malafede lo conduce spregiudicatamente, uniformandosi all’abecedario filo-terrorista che mette la rubrica “resistenza” sulla notizia di una sinagoga devastata a Seattle e sulla scena dei cortei che in nome della pace inneggiano alla caccia agli ebrei. Non a Ramallah, ma a Berlino, a Londra, a Roma, in allegra marcia democratica sulle pietre d’inciampo.
Domani assisteremo al trionfo di questo scempio, che dal 7 ottobre è andato confezionandosi in una perfezione sinora inedita e che trova in quella sinistra un elemento collaborazionista che non solo accetta, ma promuove, vagheggiamenti di soluzione finale light cannibalizzati nella giudiziosa denuncia dell’oltranza israeliana. E, l’Aia aiutando, lo spettacolo avrà anche il suo bell’addentellato di diritto. Il sigillo dell’antisemitismo democratico.
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situazionespinoza · 4 months
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Per qualche mese ho seguito su Instagram e Tiktok un content creator che faceva scenette ironiche sui pregiudizi degli italiani nei confronti delle persone di origine cinese.
Metto un attimo da parte il politicamente corretto per essere chiara: sto ragazzo è un italiano di origini cinesi e abita a Milano.
Adesso immaginate di trovarvi in giro per Bari, capoluogo della Puglia, nel pomeriggio del 24 dicembre. La città è invasa da decine di migliaia di persone in occasione del tradizionale aperitivo alcolico della vigilia, che si fa percorrendo tutti i bar dal centro città fino al proprio quartiere di residenza.
Immaginate di trovarvi in una delle strade principali del centro di Bari, a due passi dal Teatro Petruzzelli e a cinquecento metri dal Lungomare. State passeggiando insieme alla vostra comitiva e chiacchierate con quel vostro amico tornato da un viaggio a Tokyo. State parlando di differenze culturali tra Sud-est asiatico e Occidente, di quanto i giapponesi si inchinano più dei coreani, della voglia di fare un road tour della Cina.
Poste queste condizioni, immaginate di incrociare in questa strada di Bari proprio quel content creator di origini cinesi che abita a Milano.
La cosa vi sorprende: che ci fa uno di Milano a Bari il 24 dicembre? Ma soprattutto: sarà davvero il famoso Content Creator Cinese?
Vi rivolgete alla persona con cui stavate chiacchierando e domandate: "Ma quello è...?" E il vostro amico vi interrompe dicendo: Sì.
Voi deducete che anche il vostro amico conosca il Content Creator in questione, quindi rincarate la dose esclamando: "Ma quello è davvero il Content Creator!"
Solo che l'avete detto a voce troppo alta e il Content Creator che si trovava a meno di tre metri da voi ha sentito il suo nome e si è voltato.
Ora siete in imbarazzo: avete smesso di seguire questa persona tre mesi fa, non avete alcuna voglia di averci a che fare e - soprattutto- vi rendete conto che avete appena fermato un tiktoker per strada: c r i n g e
Naturalmente il cortocircuito neurale causa una sequela di effetti nefasti. Il Content Creator si avvicina a voi e al vostro gruppo di amici esclamando un "Eeee, stogg a Baer", forse in una dimostrazione di affetto per il vernacolo regionale.
Voi siete impietriti nell'imbarazzo, quindi la cosa migliore che valutate di fare non è dire il vostro nome, augurare buone feste e andare via. Oh, no.
Lo abbracciate. Così, senza un motivo. Poi vi scostate dall'abbraccio e fissate il marciapiede. Poi vi ricordare che è il 24 dicembre, quindi accennate un "Buon Nat..". Ma il politicamente corretto interiorizzato prende il sopravvento: magari non è cristiano magari è buddhista ricordati che è cinese però non puoi pensare che è cinese è un italiano di origini cinesi mi raccomando guai a te se sbagli sei cancellata per sempre.
Quindi rimedio con un "Buone feste" seguito da un "Va be', ciao". Volto i tacchi e me ne vado, seguita dai miei amici che mi chiedono per quale motivo io abbia abbracciato un coreano.
Naturalmente il mio amico tornato da Tokyo di cui prima non sapeva chi fosse sto Content Creator, perché non ha TikTok. Mi stava solo prendendo in giro.
Spero che almeno il Content Creator non abbia pensato niente.
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marikabi · 1 year
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Il fantacalcio pedagogico
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Ma tu sai che cos'è il fantacalcio?
Mi ha chiesto mio cugino qualche sera fa, intravedendo nelle sue parole un nonsoché di scettico, mentre passeggiavamo per il Corso.
Sì sì, lo so cos'è il fantacalcio. Conosco storie di gente che ci perde l'essere, nel creare squadre vincenti e dannarsi nei tornei, col calciomercato, per gli scambi e le cessioni. Insomma un universo parallelo, ed ugualmente caotico, al calcio giocato, ché già quest'ultimo è una perdizione.
Ho fatto una piccolissima indagine famigliare e mio figlio mi ha raccontato di non aver retto che due mesi al fantacalcio: troppa tensione, troppe regole, troppe condizioni da tenere a mente. Insomma, troppa fatica. Non comprendeva - e tuttora io con lui - il senso di tutto questo rodersi per dimostrare di averci visto lungo sulle capacità dei singoli giocatori, non bastasse il rosicamento quando perde la nostra squadra del cuore.
(Poi scopri che è tutta una questione di fattore ‘C’, come tutto del resto.)
Ma mio figlio è un po’ pigro, molto più fantasioso nella sua tigna di speculatore filosofico che disciplinato nel seguire qualsiasi tipo di regole, fossero pure quelle del Gioco dell’Oca.
Eppure il fantacalcio prende. Tant'è che la formula è stata applicata anche in altri ambiti e con requisiti perfino lontanissimi dalla bravura e dalle capacità positive degli inserimenti in squadra. Per esempio, al Fantacitorio vince punti il politico che fa la cazzata stratosferica, non il più serio o il più capace e la bravura del fantacitorista è quella di accaparrarsi i politici più cazzari/incompetenti/sboroni/narcisisti, e davvero ce n’è di imbarazzo nella scelta.
(Ma diciamocela tutta: il politico di oggi cerca visibilità e non esiste strumento migliore che sparare cazzate e/o sboronare al fine di attirare l'attenzione e polarizzare l'opinione pubblica. Non c'è bisogno di un talento particolare, attualmente la classe politica è quasi tutta una gran manica di incompetenti e boriosi in cerca di palcoscenici.)
Il fantacalcio - ho recentemente scoperto - è anche un mezzo per crescere, per capire il mondo e le persone, per formarsi insomma. L'ho capito leggendo un testo fresco e spigliato, divertente qubbì, quasi un trattato di insospettabile sociologia della post-adolescenza, ai tempi dei social ed anche del covid.
L'autore di questo simpaticissimo Il prossimo anno non contatemi (Urbone publishing, già esaurita la prima edizione!), Giuseppe Maria de Maio, racconta i carpiati delle sue emozioni di post-adolescente, descrivendo il contesto umano in cui vive, durante un anno - di tanti - stra-impegnato col fantacalcio (quasi salta la tesi), ripromettendosi di smettere all’eventuale riuscita dell'impresa.
Ritroviamo Edo, il protagonista, alle prese con una fauna giovanile che i miei concittadini riconosceranno autoctona, ma passioni, modi e aspirazioni sono comuni a quasi tutta la gioventù italica.
Tra un motto in vernacolo ed uno aulico, una cadenza partenopea e una partenirpina (con spuntature in romanesco, che si porta tanto), Edo e i suoi amici sciamano per le strade (e i bar) di una cittadina a loro indifferente (ma vi garantisco che il sentimento è reciproco) impattando a raffica gioie e delusioni, filosofie e regole, rifiuti, passioni, innamoramenti e finanche magiche epifanie orientali.
Edo, o meglio l’alter-eDo dell’autore, è un ragazzo comunque allegro e sereno, consapevole dell’importanza della sorte come della sfiga, sfidate continuamente dalla sua caparbia giovane età.
Che Edo vinca o meno al fantacalcio, lo scoprirete solo leggendo, ma vi appassionerete inseguendolo sulle montagne russe dove scorrazzano le sue emozioni.
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carmy77 · 1 year
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CONCORSO DI POESIE, FILASTROCCHE, RACCONTI E FIABE
“LIBERA LA FANTASIA” – 5^ EDIZIONE! SCADENZA BANDO 20 MAGGIO 
2023!        
L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” ETS indice il Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe “Libera la fantasia”- 5 ^ Edizione per tutti coloro che hanno voglia di dare sfogo alla potenza dell’immaginazione attraverso la stesura di opere dove regni qualsiasi forma di vita unica e speciale, oltre che tanto brio ed un mare di mondi visitati con la mente in chissà quale sogno.
Quest’anno, in più, grandi novità per gli autori Primi e Secondi classificati!
Infatti, per i Primi classificati, se risultanti vincitori per opere inedite, come ulteriore premio la realizzazione gratuita da parte nostra della stampa nel numero di 10 copie dell’elaborato con copertina originale, pronto per essere pubblicato con un contratto da “Luce dell’Arte Edizioni”, il nostro prestigioso progetto editoriale. Se, invece, i primi classificati risulteranno vincitori con opere edite, oltre al classico riconoscimento conferito dal Concorso, sarà fatta proposta di pubblicazione per un loro eventuale inedito nel cassetto, da sottoporre in seguito a valutazione della curatrice collane. Anche ai Secondi classificati che vincano, in questo caso, soltanto con testi inediti, sarà dato come valore aggiunto la possibilità di pubblicare con l’Associazione.
Art. 1: Il concorso è articolato in quattro sezioni ed è aperto a giovani e adulti italiani o stranieri (in quest’ultimo caso allegare traduzione in italiano agli scritti in lingua madre). Età minima consentita per partecipare: 14 anni. Età massima: nessun limite. Per ogni sezione è ammesso aderire con opere premiate o no in altri concorsi letterari.
A)    Sezione Poesie e Filastrocche a tema fantasy: si può partecipare con poesie o filastrocche inedite o edite in lingua italiana o vernacolo con traduzione, che decantino la fantasia, o che abbiano comunque come filone portante qualcosa di fantastico. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.  Sono ammessi anche libri editi di poesie e filastrocche o e-book. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati.
B)    Sezione Poesie e Filastrocche a tema libero: si può partecipare con testi inediti o editi in lingua italiana o vernacolo con traduzione a tema libero. Sono ammessi anche libri editi di poesie e filastrocche o e-book. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.
 C)    Sezione Racconti e Fiabe a tema fantasy: si può partecipare con racconti fantastici e fiabe inediti o editi. Sono ammessi anche libri editi di racconti e fiabe o e-book. E’ possibile aderire peraltro con sceneggiature, purché fantasy. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre. 
D)    Sezione Racconti e Romanzi a tema libero: si può partecipare con racconti e romanzi inediti o editi. Sono ammessi anche libri di racconti editi o e-book. E’ possibile aderire peraltro con sceneggiature a tema libero. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.
Art. 2: Ogni opera inedita deve essere spedita in due copie IN FORMATO ELETTRONICO, di cui una anonima e l’altra con firma in calce e dichiarazione di paternità insieme a scheda di iscrizione con dichiarazione sulla privacy, breve curriculum vitae o biografia e fotocopia versamento quota adesione su postepay. Per le copie edite basta la spedizione di una sola copia IN FORMATO ELETTRONICO con firma in calce su prima pagina e tutta procedura di iscrizione concorso sopra elencata.
Tutto il materiale richiesto per il Concorso va inviato esclusivamente per e-mail in formato PDF, Word ed RTF a: [email protected] mettendo nell’oggetto “Partecipazione Concorso Libera la fantasia – 5^ Edizione” ed inserendo sempre in allegato fotocopia del versamento effettuato su postepay.
Art. 3: Per chi non fosse in possesso di indirizzo personale di posta elettronica o poco pratico di essa, potrà fare l’invio del materiale letterario tramite quella di un parente o amico, o chiedere alla segreteria dell’Associazione di scannerizzare le opere, inviando materiale al concorso SOLO in forma cartacea. Per le opere inedite andranno inviate due copie e per le edite basta una copia sola, sempre nelle modalità e con il materiale nel complessivo richiesti.
Art. 4: Ogni concorrente può partecipare ad Una o a Tutte le sezioni.
La quota di partecipazione a copertura di spese di segreteria è di:
-         10 euro per Una sola sezione, inviando massimo 3 opere;
 -         15 euro per la partecipazione a Due sezioni, inviando massimo 3 opere a sezione     (ossia 6 elaborati totali);
 -         20 euro per la partecipazione a Tre sezioni, inviando massimo 3 opere a sezione (ossia 9 elaborati totali);
 -         25 euro per la partecipazione a Quattro sezioni, inviando massimo 3 opere a sezione (ossia 12 elaborati totali).
La quota di partecipazione va versata tramite versamento su carta Postepay Evolution indicando le seguenti coordinate:
numero carta: 5333 1711 4920 2588
Iban: IT67P3608105138283116883121
beneficiario: Carmela Gabriele
codice fiscale GBRCML77E71H926K
Il contributo richiesto per spese di segreteria tramite ricarica Postepay Evolution può essere effettuato in modo semplice presso sportelli di uffici postali, online o presso tabaccherie e richiede a parte una minima spesa di commissione esclusa dalla quota di partecipazione, ossia 1 euro o 2 euro.
La quota di adesione per chi partecipa a a Tre o Quattro sezioni ed è associato, verrà scontata di 5 euro, quindi sarà rispettivamente di 15 euro e 20 euro.
Per tutti gli studenti dai 14 anni in su, che dimostrino ciò con autocertificazione, per gli autori ultrasessantacinquenni o invalidi con certificato attestante la condizione, medesimo sconto, se aderisono a Tre o Quattro sezioni.
Art. 5: La scadenza del bando del Concorso sarà entro il 20 Maggio 2023, termine ultimo per ricevimento opere in formato elettronico e per i pochi autori non avvezzi ad e-mail, in formato cartaceo.  
Per quanto riguarda appunto le opere cartacee, dovranno pervenire a mezzo raccomandata entro la data di scadenza bando prevista al seguente indirizzo:
Dott.ssa Carmela Gabriele, Presidente Ass.“Luce dell’Arte” ETS,
via dei gelsi, n. 5 – 00171, Roma, (Rm).
Art. 6: Tutte le opere che giungeranno non rispettando il regolamento, verranno scartate e non saranno più restituite. L’Associazione si esime da ogni responsabilità per il mancato arrivo per mezzo di posta prioritaria di alcuni elaborati o per gli eventuali ritardi di poste italiane.
Art. 7: Le opere saranno giudicate da una Giuria di Qualità, composta da esperti del mondo culturale, e da una Giuria Popolare, che premieranno i primi tre classificati per sezione e tutti i lavori migliori. Non sono previsti ex – equo. I partecipanti al Premio non vincitori che ne faranno richiesta dopo esito finale Concorso, riceveranno come riconoscimento via e-mail un Diploma di Merito personalizzato. I risultati del Concorso saranno pubblicati sul sito www.lucedellarte.altervista.org.
Art.8: Ogni vincitore sarà contattato tempestivamente per e-mail e telefono al fine di consentire la sua presenza alla cerimonia di premiazione, che si terrà a Roma orientativamente di sabato o domenica verso la fine di  Luglio o ai primi di Settembre 2023. I premi vanno ritirati personalmente il giorno della premiazione, tramite delegato solamente in casi di grave impedimento alla propria presenza. In caso di assenza dei premiati, a casa saranno spediti a loro spese riconoscimenti e diplomi entro un mese dalla data di premiazione. Dopo un mese da essa, avverrà esclusivamente invio diploma in pdf alla loro casella di posta elettronica, se non avessero scelto spedizione premi.
Art. 9: I riconoscimenti assegnati per ogni sezione saranno i seguenti:
Primo classificato:
-         se con opera inedita Trofeo o Grande medaglia dorata + Diploma di Merito + realizzazione stampa gratuita da parte di “Luce dell’Arte Edizioni” dell’opera vincitrice in 10 copie con copertina originale scelta da Associazione + proposta di pubblicazione;
-         se con opera edita Piatto dorato in astuccio o Targa + Diploma di Merito + proposta di pubblicazione per un’opera inedita nel cassetto da sottoporre poi a valutazione curatrice delle collane Ass.;
Secondo classificato: Targa + Diploma di Merito + proposta di pubblicazione con “Luce dell’Arte Edizioni” in caso esclusivamente di opera inedita vincitrice;
Terzo classificato: Targa + Diploma di Merito;
Menzione Speciale: Trofeo + Diploma di Merito
Premio Assoluto della Critica: Targa + Diploma di Merito
Premio Speciale Miglior Giovane Autore: Trofeo o Targa + Diploma di Merito
Premio Speciale per l’Operato Socio - Culturale: Trofeo o Targa + Diploma di Merito
Segnalazioni di merito: Medaglia argentata + Diploma di Merito
Eventuali Finalisti: Medaglia di bronzo + Diploma d’Onore
Art. 10: Chi partecipa al Premio, accetta tacitamente tutte le condizioni del presente Bando. In base alla vigente normativa sulla privacy, gli indirizzi e i dati personali dei partecipanti verranno utilizzati solo per il Premio. Per richiesta di qualsiasi altra informazione, contattare il Presidente dell’associazione, la dott.ssa Carmela Gabriele, al seguente indirizzo e-mail: [email protected]. Recapito telefonico Ass. Luce dell’Arte ETS: 348 1184968. Il sito dell’associazione da visitare è: www.lucedellarte.altervista.org  
Pagina Facebook Ass: Associazione culturale e teatrale Luce dell’Arte
Pagina Facebook del Concorso: Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe “Libera la fantasia”
In fede,  Il Presidente dell’Ass.ne culturale e teatrale “Luce dell’Arte” ETS,
dott.ssa Carmela Gabriele
P.S. A tutti consiglio di fotocopiare e diffondere il seguente Bando per incrementare la partecipazione all’iniziativa culturale.
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carmelagabriele · 1 year
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COMUNICATO STAMPA CONCORSO DI POESIE, FILASTROCCHE, RACCONTI E FIABE “LIBERA LA FANTASIA” – 5^ EDIZIONE
SCADENZA BANDO IL 20 MAGGIO 2023! GRANDI NOVITA’ PER I VINCITORI!
L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” ETS indice il Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe “Libera la fantasia”- 5 ^ Edizione per tutti coloro che hanno voglia di dare sfogo alla potenza dell’immaginazione attraverso la stesura di opere fantasy e non solo, essendoci anche due sezioni per opere a tema libero.
Quest’anno, in più, grandi novità per gli autori Primi e Secondi classificati!
Infatti, per i Primi classificati, se risultati vincitori per opere inedite, come ulteriore premio la realizzazione gratuita da parte nostra della stampa nel numero di 10 copie dell’elaborato con copertina originale, pronto per essere pubblicato con un contratto da “Luce dell’Arte Edizioni”, il nostro prestigioso progetto editoriale. Se, invece, i primi classificati risulteranno vincitori con opere edite, oltre al classico riconoscimento conferito dal Concorso, sarà fatta proposta di pubblicazione per un loro eventuale inedito nel cassetto, da sottoporre in seguito a valutazione della curatrice collane. Anche ai Secondi classificati che vincano, in questo caso, soltanto con testi inediti, sarà dato come valore aggiunto la possibilità di pubblicare con l’Associazione.
Il concorso è articolato in quattro sezioni ed è aperto a giovani e adulti italiani o stranieri. Età minima consentita per partecipare: 14 anni. Età massima: nessun limite.
A)    Sezione Poesie e Filastrocche a tema fantasy: si può partecipare con poesie o filastrocche inedite o edite in lingua italiana o vernacolo con traduzione a tema fantasy. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.  Sono ammessi anche libri editi di poesie e filastrocche o e-book. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati.
B)    Sezione Poesie e Filastrocche a tema libero: si può partecipare con testi inediti o editi in lingua italiana o vernacolo con traduzione a tema libero. Sono ammessi anche libri editi di poesie e filastrocche o e-book. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.
C)    Sezione Racconti e Fiabe a tema fantasy: si può partecipare con racconti fantastici e fiabe inediti o editi. Sono ammessi anche libri editi di racconti e fiabe o e-book. E’ possibile aderire peraltro con sceneggiature, purché fantasy. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.
D)    Sezione Racconti e Romanzi a tema libero: si può partecipare con racconti e romanzi inediti o editi. Sono ammessi anche libri di racconti editi o e-book. E’ possibile aderire peraltro con sceneggiature a tema libero. Non ci sono limiti di lunghezza per gli elaborati. Il numero massimo di opere da inviare è di tre.
Ogni concorrente può partecipare ad una o più sezioni. Prevista quota base di adesione di euro 10. Per ulteriori info scrivere a: [email protected] o telefonare al n. 3481184968. Partecipazione via e-mail e per chi impossibilitato via web, partecipazione cartacea. Scadenza bando 20/05/2023! Tutte le info su www.lucedellarte.altervista.org
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Note
Non è proprio una domanda per te ma mi sento di chiedere un parere a te per la stima che ho. Allora c’è un ragazzo che mi piace, ci sono anche difetti che per adesso non riesco a farmi andar bene. Provo attrazione ma anche se lui è gentile premuroso e presente vorrebbe fare sesso ma io non me la sento ancora. È come se quei difetti o modi mi frenano. Tu che pensi? Andarci a letto potrebbe aprirmi meglio gli occhi e farmi capire lui di più? Grazie :))
Innanzitutto ti ringrazio per la stima e la fiducia che riponi in me, nel chiedermi un'opinione a riguardo di una situazione molto personale e molto delicata.
E' necessario poi andare a fare un paio di puntualizzazioni:
l'esperienza che ci si ritrova ad avere, in ambito di intimità relazionale, è discriminante. Ovvero, caro anonimo, sei un quindicenne che ancora non ha avuto la sua notoria ''prima volta'' oppure sei un quarantenne che ha già avuto le sue occasioni ed anche le sue delusioni? Perché credo che si possa convenire sul significato emozionale che la ''prima volta'' ha tutt'ora...
l'impianto di valori morali e principi etici su cui ognuno di noi soggettivamente basa le proprie scelte e la successiva valutazione delle stesse, è altrettanto discriminante. Ovvero, caro anonimo, sei un fervente e convinto integralista cattolico che pensa che il sesso, soprattutto se non finalizzato alla riproduzione ed inserito in un formalizzato ambito matrimoniale, sia una manifestazione del maligno (d'insieme alla musica rock, alle bibite gassate, all'aglio, al VAR nel calcio, al fatto che Word è il sistema di scrittura più diffuso al Mondo ed a mille altre cose), oppure sei un rilassato umanista ed illuminista, capace di dare ai tuoi ormoni la giusta importanza, ma anche felice del regalarti qualche istante di piacere in serena leggerezza? Perché la dimensione del rimorso, le cose poi andassero male successivamente ad una carnale unione, potrebbe variare molto, nei due casi...
E questo detto, provo a darti non tanto una risposta, quanto una serie di spunti di riflessioni che siano strumentali ad una tua decisione.
Il sesso è, senza dubbio, un modo per conoscere l'altro in modo irrazionale, istintuale, istintivo e lontano da sovrastrutture sociali e comportamentali: non lo si fa denudati solo dei vestiti, ma ci si consegna a sensazioni e confronti molto profondi ed intimi, quindi la tua idea che avere questa esperienza possa farti conoscere meglio la tua controparte è correttissima; non in ultimo, se scoprissi che PROPRIO ti piace o che PROPRIO NON ti piace, avresti un dato oggettivo ed incontrovertibile su cui basare il giudizio.
Però...però considera che le persone sono quello che sono e che le possibilità che loro cambino in maniera sostanziale e radicale sono davvero davvero minime: se i difetti di cui parli ti risultano profondamente indigesti ed a priori sai che sarebbero un terreno fertilissimo su cui crescerebbero rigogliose insofferenza reciproca, incomprensione, rancore, liti, allora pensaci bene ma benissimo. Naturalmente il genere a cui questi difetti appartengono, insieme al loro radicamento nella quotidianità, va valutato con attenzione: non ti piace come abbina i calzini alla camicia o è un razzista? Non tifate la stessa squadra o fa uso di cocaina?
Ho poi un dubbio a riguardo della distinzione che fai, tra ‘’difetti’’ e ‘’modi’’, perché nei ‘’modi’’ cascano anche questioni pericolose e dannose senza se e senza ma (i modi violenti, la prepotenza, la tendenza all’insulto ed al sopruso) che vanno evitate senza la minima esitazione ed il minimo retropensiero. Se invece si tratta solo di ridere delle proprie scorregge, o di ruttare fragorosamente pronunciando nei rutti nomi di città e regioni, o di ricorrere ad intercalare da vernacolo, si ritorna alla soggettività di sopportazione e giudizio.
Quindi, per concludere, caro anonimo, ti consiglio di valutare gli effetti che potrebbe avere su di te esserti concesso sessualmente a qualcuno che potrebbe poi rivelarsi un episodio di corpuscolare importanza, nella tua vita, valutare quanto, comunque, ti piacerebbe farla, quella esperienza, valutare il peso che quei difetti potrebbero avere in un rapporto che dovrebbe eventualmente sviluppare quotidianità, fare un onesto esame dei tuoi sentimenti, e giungere ad una conclusione soggettiva e, se non ''giusta'', almeno coerente ed organica.
p.s.: laddove egli invece fosse a) juventino, b) leghista, c) terrapiattista, d) benealtrista, e) convinto che tutti i vini sono in fondo uguali, f) omofobo, g) razzista, h) putiniano, allora dimenticalo, se lo incontri non salutarlo e blocca e cancella subito il suo numero.
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popolodipekino · 4 months
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Fiaba di Natale
Il dott. prof. ing. grande ufficiale Sua Eccellenza Demonio Lucifero da un bow-window del suo palazzo osserva con disgusto il Natale. Ogni anno poco manca che esca pazzo. Non più visite di amici cari. Solo solissimo, por vecc(*)! Tutto fermo, non più ombra di affari, (perdizione d'anime, delitti, orge, ecc.). E per dare un'idea del suo sdegno abbiamo fatto questo disegno.(**) Di colpo, tutti diventati buoni, auguri, regali, beneficenza, pentimenti, generosità, elargizioni, dovunque cene con champagne o senza ma tutte quante col cappone o il dindo (freme il Demonio nel suo bow-window). Il peggio è poi che un dubbio viene. Se per caso tutto continuasse così? Se tanta bontà durasse in eterno? Se si instaurasse l'abitudine al bene? Sarebbe la bancarotta per i padroni e amministratori dell'Inferno. Vedendolo così triste e infelice: "Su bello con la vita, Eccellenza! - il suo segretario gli dice - Che diamine, un po' di pazienza! Domani stesso, rima o non rima, vedrai che tutto torna come prima".
(*) por vecc: povero vecchio (in milanese). (**) il testo originale è illustrato, illustrazioni di Buzzati.
da D. Buzzati, Il panettone non bastò
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lorenzospurio · 1 year
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Sabato 19 novembre poesie, racconti e musica con l’autrice jesina Marinella Cimarelli
Sabato 19 novembre poesie, racconti e musica con l’autrice jesina Marinella Cimarelli
Si terrà sabato 19 novembre a partire dalle ore 17:00 presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni (Corso Matteotti) a Jesi (AN) l’atteso evento interamente dedicato all’autrice locale Marinella Cimarelli, nota poetessa in lingua e dialetto e non solo. L’iniziativa – a firma di Euterpe APS – si tiene con il Patrocinio morale del Comune di Jesi, della Provincia di Ancona e la collaborazione…
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jacopocioni · 1 year
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Buhaioli offesa o tradizione, scegliete voi.
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Buhaiolo o buhaiola è un termine ormai volgare in uso nel vernacolo fiorentino come offesa, spesso seguita da parole come "di merda". Si, concordo, fra i tanti articoli che si possono scrivere su Firenze non ho scelto il più edificante, ma la vita di una città non si misura solo con i pittori e gli scultori, con gli architetti e i condottieri, ma anche, e spesso maggiormente, con i popolani e i semplici Cittadini che non a caso scrivo sempre maiuscolo. Buhaiolo nella sua accezione maschile oggi assume più significati secondo il contesto in cui viene usato. Significa bastardo inteso come assenza di un'origine matriarcale certa, quindi non è conosciuto il buco d'uscita. Oppure è usato come termine spregiativo per uomini anzianotti che frequentano le Cascine in cerca di "buchi" giovani. Nell'accezione femminile, buhaiola, identifica sempre una donna di facili costumi, che da via il "buco" per denaro o anche no. Come non ricordare in Amici Miei " i cinque mandrigalisti moderni" che esplicano in canto il termine buhaiola. https://youtu.be/2DrLL1KcVuc Detto questo, e tornando a qualcosa di meno volgare, possiamo ricercare l'origine della parola nel passato e scoprire che il termine può riferirsi a più di una situazione che però nel lavoro trova la sua collocazione.
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La più conosciuta appartenenza della parola è da riferirsi ai renaioli detti anche, appunto, bucaioli dato che scavavano nell'Arno delle buche per recuperare la rena. Da qui l'espressione "Buhaioli c'è le paste" che veniva gridata dalle mogli di questi lavoratori dalla spalletta dell'Arno per avvertirli che il desinare l'era pronto. Sembra che i renaioli di paste ne mangiassero davvero in grossa quantità in quanto il loro lavoro era davvero faticoso e i carboidrati non bastavano mai. Immaginate, con delle pertiche anche lunghe 5 metri raschiare il fondo del fiume per riportare in superficie la rena, un lavoro davvero sfiancante. La stessa espressione "Buhaioli c'è le paste" qualcuno racconta che veniva usata anche per i negozianti di San Lorenzo che lavoravano in botteghe sotto il piano stradale detti appunto "buche" assumendo quindi il nome di bucaioli. All'ora di pranzo i venditori e i ristoratori della zona gridavano "Buhaioli c'è le paste" per avvertirli che era l'ora di mangiare. Infine qualcuno sostiene che venivano chiamati buhaioli anche gli stradini che si occupavano di riempire le buche che si formavano per la strada, una categoria scomparsa soprattutto a Firenze dato che ormai le strade sono talmente piene di voragini che converrebbe illuminarle invece di riempirle e indicarle come opere d'arte. O forse sarebbe meglio usare l'espressione in oggetto rivolgendola agli eletti comunali che dovrebbero provvedere ad eliminarle.
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Jacopo Cioni Read the full article
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takanna · 11 months
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Womens 柄パンツ。
皆さん、こんばんは。本日は全国的に天気が良かったですね。和歌山は明日の夜からまた崩れそうですが、、、
本日はレディースの柄物パンツにフォーカスした今期オススメのアイテムをご紹介します。
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まずはmarimekkoのウニッコ柄が大胆にプロントされたこちらのイージーパンツ。絶妙な丈感で、これからの季節何かと重宝しそうです。
tops: [homspun] 100/2ブロード ブラウス
pant: [marimekko] Komia Unikko
shoes: [Artesania Gomez] ストラップシューズ
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続いてこちらは Stripeブロックプリント タゴサクパンツ。夏らしいカラーが素敵ですね。
hat: [NORO] BRADED CROCHET HAT
tops: [HAVERSACK] 高密度ポプリンクルーネックバックギャザーノースリーブシャツ
shoes: [NUOVO NICAR] VACCHETTA(ROUND TOE)
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そして最後はhomspunのリネンストライプパンツ。 太過ぎず、細過ぎずのリラックスシルエットが魅力的。
cardigan: [evam eva vie] - botanical dye cardigan
tops: [evam eva] cut&sew wide pullover
pant: [homspun] コットンリネン太ストライプひもパンツ
shoes: [Vernacolo] VACHETTA FIORE NERO
最後までお読み頂きありがとうございます。それでは良い週末を。。
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lamilanomagazine · 6 days
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Bari: presentato un modello innovativo di valorizzazione del patrimonio culturale
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Bari: presentato un modello innovativo di valorizzazione del patrimonio culturale. È stato presentato nella sala giunta di Palazzo di Città, alla presenza dell'assessora comunale alle Culture e al Turismo, il progetto iBari, realizzato da un consorzio di imprese composto dalla capofila THESIS S.r.l., dalla spin off dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro D.A.BI.MUS. S.r.l. e da Quorum Italia S.r.l., con il supporto scientifico dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica di UNIBA, in riscontro al fabbisogno di modelli innovativi di valorizzazione culturale e turistica del patrimonio culturale della città di Bari, manifestato dal Comune di Bari nell'ambito del bando regionale Innolabs a valere su fondi FESR. A illustrare il progetto il prof. Nicola Barbuti, legale rappresentante della D.A.BI.MUS. S.r.l., che ha spiegato come obiettivo dell'iniziativa sia quello di valorizzare il patrimonio culturale della città non solo dal punto di vista emozionale, ma anche dal punto di vista informativo, educativo e conoscitivo. A tal fine, è stato elaborato un modello innovativo di creatività digitale in grado di restituire all'esperienza della comunità monumenti e luoghi culturalmente simbolo della città, rigenerati nelle loro architetture originali in dimensione digitale. Quali evidenze particolarmente significative della storia recente, sono stati presi in considerazione due monumenti non convenzionalmente valorizzati nella loro dimensione di beni culturali: il Teatro Petruzzelli, costruito nei primissimi anni del '900 e da oltre un secolo uno dei teatri più prestigiosi al mondo, rigenerato in una suggestiva ed emozionante realtà immersiva fin nei minimi dettagli architettonici così come si presentava al momento dell'inaugurazione nei primi anni del Novecento; l'ex Mercato del pesce in piazza del Ferrarese, edificato ai margini della città vecchia nella tarda seconda metà dell'800, rigenerato nelle tre principali fasi del suo ciclo di vita in un'innovativa realtà mista fruibile on site e in movimento tramite un app scaricabile su dispositivi mobili. Le due esperienze sono state realizzate con grande accuratezza utilizzando fonti storiche originali: planimetrie, fotografie, cartoline, libri, documenti, incisioni, locandine e altri reperti, che sono state digitalizzati presso i laboratori delle imprese per creare le soluzioni interattive. Il Petruzzelli è stato ricostruito in realtà virtuale immersiva fruibile tramite visore a puntamento oculare e offre all'utente un'interazione che genera un impatto di notevole suggestione emozionale, in quanto si possono apprezzare pienamente i pregi architettonici e artistici del monumento, distrutti dall'incendio del 1991, quali gli affreschi della cupola, i tendoni dei sipari di apertura e di intervallo, gli ornamenti in legno e foglia oro che arredavano i palchi, in un gioco di luci e colori perfettamente ricostruiti per restituire le intense sensazioni emotive vissute dagli spettatori oltre cento anni fa entrando nel teatro per la prima volta. Negli ambienti è possibile integrare layer aggiuntivi con cui l'utente può interagire. Questa soluzione, che sarà disponibile al pubblico nelle prossime settimane, necessita di un punto di accesso dotato di hardware. L'app sviluppata per l'ex Mercato del pesce, disponibile sugli store digitali, offre agli utenti la possibilità di interagire con l'immobile nelle tre principali e diverse fasi edilizie che l'hanno profondamente modificato tra la fine dell'800 e i primi anni del '900, ricostruite in una dimensione digitale vivibile on site in prossimità dell'edificio e popolata da personaggi caratteristici integrati con tecnica particle system, alcuni dei quali animati tramite soluzioni audio-video che contengono narrazioni in vernacolo barese. "Siamo di fronte a due esperienze che non hanno semplicemente un valore in chiave turistica, ma anche "educational" - ha spiegato Nicola Barbuti -, in quanto i monumenti ricostruiti sono di fatto accessi tramite cui turisti e cittadini hanno la possibilità di entrare in contatto e conoscere le identità che definiscono la storia della nostra città, anche negli aspetti culturali altrimenti intangibili. Entrambe le installazioni sono incrementali e possono perciò essere ulteriormente popolate di contenuti anche attraverso il contributo partecipativo degli utenti e su richiesta di soggetti terzi. Ringraziamo il Comune di Bari per averci dato questa possibilità e aver contribuito alla realizzazione del progetto. Siamo convinti che i modelli di rigenerazione digitale creati possono diventare i nuclei primigeni di ecosistemi in cui attivare nuovi approcci di accesso alla conoscenza, che siano scalabili su diverse tipologie di contesti e di beni. In prospettiva, questo approccio potrà rappresentare un promettente avvio di strategie innovative di valorizzazione e conoscenza del patrimonio culturale locale e regionale, in grado di offrire agli utenti accessi e interazioni prima impensabili".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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