Tumgik
#debito pubblico
gregor-samsung · 25 days
Text
“ Il presupposto, quasi esplicito, su cui sorse l’UE fu che i paesi ‘peccatori’ (Italia e Grecia in particolare) avevano vissuto fino ad allora al di sopra delle loro possibilità, eccedendo in spesa pubblica ovviamente non immediatamente redditizia. Ricordiamo le prediche in proposito. Certo, ogni tanto ci viene detto che basterebbe l’importo dell’italica evasione fiscale per risanare il debito che ci strangola e ci rende sorvegliati speciali all’interno della UE. Ogni volta però si conclude, con un sospiro, che si tratta di un male incurabile. E allora, ancora una volta, non resta che «pestare» quelli che «stanno sotto». E anche, forse soprattutto, a tal fine, si provvede ad instaurare, di volta in volta, un esecutivo «europeista». Il teorema non fa una grinza. Salvo che in un punto fondamentale, che vorremmo qui brevemente tratteggiare: alle vere e ataviche carenze italiane potrebbe porre rimedio un gigantesco investimento che incrementi proprio la pubblica amministrazione, ma questo è l’esatto contrario di ciò che «chiede l’Europa». È lamento quotidiano, e ben fondato e largamente condiviso, che da noi manchi adeguato e sufficiente personale in tanti settori vitali: magistratura (giudici e cancellieri: il commissario UE alla giustizia ce lo rimproverava cifre alla mano esattamente il 9 luglio scorso), ispettori del lavoro (le morti bianche sono il nostro flagello quotidiano), scuola (abbiamo ancora le vergognose classi-pollaio di gelminiana memoria particolarmente pericolose sotto ogni rispetto), guardie carcerarie (le vicende e i pestaggi recenti sono una macchia), sistema sanitario nazionale (il lamento in proposito fu molto forte quando l’epidemia sembrò soverchiante). E si potrebbe seguitare. Ci ordinano contemporaneamente di ridurre la spesa pubblica, di far funzionare il nostro paese (e di saldare prima o poi il debito). Arduo: «né pentère e volere insieme puossi / per la contradizion che nol consente» (Inferno, XXVII, 119-120). “
Luciano Canfora, La democrazia dei signori, Laterza (Collana: i Robinson / Letture), gennaio 2022. [Libro elettronico]
20 notes · View notes
unita2org · 6 months
Text
FINE LAVORO? MAI! SE LA MELONI FA L'ATLANTISTA CON LE PENSIONI DEGLI ALTRI
OttolinaT vhttps://www.youtube.com/watch?v=-jAY3wyzfp0&t=91 I PIPPONI DEL MARRUCCI: La botta più feroce è per i millennial, che passeranno alla storia, probabilmente, come una delle generazioni più sfigate di tutti i tempi; per chiunque abbia cominciato a lavorare dopo il 1996 la pensione sarà una cosa da ricchi. Pensavate di esservi liberati della Fornero, eh? In realtà non aveva fatto altro…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lealiwp · 1 year
Text
In risposta ai volantini omofobi distribuiti da Forza Nuova a Lajatico (PI).
Considerando l’elevata Ignoranza di chi partecipa e sostiene circoli antisociali (omofobi) come Forza Nuova, è chiaro che ‘avere un pene ed una vagina funzionanti’ non garantisce affatto di poter crescere figli mentalmente equilibrati: servono Cultura ed Empatia, che ad essi sono fortemente mancati in famiglia.L’omofobia, poiché odio irrazionale, è la prova di essere cresciuti in un ambiente…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ultimaedizione · 2 years
Text
Tra inflazione e recessione - di Antonio Mascolo
Tra inflazione e recessione – di Antonio Mascolo
Dove va l’economia? C’è un rallentamento globale, con fase di stagnazione, con una tendenza alla riduzione della crescita e attraverso l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, attraverso la guerra in atto tra Russia e Ucraina con la conseguente crisi energetica, l’economia globale ha incominciato prima a ristagnare, poi ad entrare in stagflazione ed ora si avvicina alla fase pericolosa…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
segretecose · 11 months
Text
stumbling out of poste italiane covered in blood
164 notes · View notes
vanbasten · 2 years
Text
LA GIACCA OFF WHITE SPACCA…
Tumblr media
5 notes · View notes
linguenuvolose · 2 years
Text
There is some economics in this linguistics article
4 notes · View notes
dominousworld · 7 months
Text
IL DEBITO PUBBLICO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA
IL DEBITO PUBBLICO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA
di Guido Maria Brera L’elefante nella stanza di cui nessuno parla: il debito pubblico degli Stati Uniti d’America. Quest’estate ha superato i 32 trilioni di dollari. E secondo le previsioni, se non si interviene, potrebbe andare oltre i 50 trilioni di dollari. Sono il Paese più indebitato del pianeta Terra. Mentre cinesi e sauditi rallentano gli acquisti di titoli di stato statunitensi e mentre…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sauolasa · 1 year
Text
Usa, Biden cambia i piani per seguire i negoziati sul debito pubblico
Viaggio più breve per il presidente degli Stati Uniti: entro fine mese,il congresso deve alzare il tetto del debito per evitare il default
0 notes
economiaconamalia · 1 year
Text
Debito pubblico fuori controllo?
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
crazy-so-na-sega · 2 months
Text
"Una politica impopolare, o peggio ingannevole, non si riconosce dunque dalle sue false soluzioni, ma dai suoi falsi problemi. A me sembra che oggi questo requisito sia soddisfatto oltre ogni dubbio e oltre ogni decenza. Il dibattito politico contemporaneo può definirsi come una produzione a getto continuo di falsi problemi dove non passa giorno senza che si aggiunga nuovo fumo a una cortina di «emergenze» da mettere ogni volta in cima all'agenda: dall'«odio» al razzismo, dal patriarcato al sessismo, dallo ius soli, culturae, itinerandi, natandi degli altri alla «scarsa mobilità» dei nostri, dal sempreverde baubau del fascismo che ritorna a quello - novità dello chef - del comunismo, dal debito pubblico ai soldi pubblici che «non ci sono», dal «nanismo delle imprese» al «troppo Stato», dall'«analfabetismo finanziario» a quello «funzionale», dai mancati scontrini alle mancate nascite (ma, subito dopo, l'apocalisse della «sovrappopolazione»), dalle frontiere «da abbattere» ai dazi «anacronistici», dal troppo contante in circolo ai mancati scontrini alla corruzione «percepita», dalla genitorialità gay ai semafori, ai cessi, alla modulistica «gender equal», dall'educazione erotica degli infanti ai chemioterapici per i preadolescenti sessualmente indecisi, dal deficit di «cultura scientifica» al «ritardo digitale» che va «colmato» forzando ovunque l'uso dei calcolatori, dai «fondamentalismi» ai «nazionalismi», dal «complottismo» alle «fake news», dall'anidride carbonica al diritto di voto che deve essere riservato ai plurilaureati nei giorni pari, esteso anche ai sedicenni in quelli dispari, dalla varicella al morbillo alle altre malattie che dall'oggi al domani diventano emergenze globali e piaghe sterminatrici, ma solo se prevenibili con un vaccino, dalle autoblù alle province agli «enti inutili» al numero dei parlamentari il cui taglio, dicono, era atteso da quarant'anni (cioè da qui).
In questa cacofonia di allarmi, tutti accuratamente lontani dagli allarmi che salgono dalla più ampia base dei cittadini, si confondono fattispecie diverse: i problemi falsamente formulati (che cioè riformulano un problema reale, per nasconderlo), quelli falsamente rappresentati (che trasformano casi minoritari o controversi in questioni universali, per falsa sineddoche), i falsi d'autore (cioè problemi creati e alimentati da chi li denuncia) e i falsi tout court.
È altrettanto diffusa la percezione che questi e altri falsi problemi servano a paralizzare l'azione politica e a deviare l'attenzione del pubblico dalla mancata soluzione dei problemi reali che lo affliggono. Anche questa percezione è condivisibile e invita ad approfondire i modi e i moventi del fenomeno". (segue)
Se non serve, serve a qualcos'altro. (I.P)
31 notes · View notes
blogitalianissimo · 3 months
Note
io sono riuscita a votare ghali!! se non va subito può essere davvero che linee siano solo intasate
cioè non dico che poi i risultati ci starebbero niente a truccarli volendo MA a rigor di logica penso che non avrebbero interesse a non incassare i 50c a messaggio yk
No per carità, mi fa solo ridere che siamo soprattutto noi che vogliamo votare Geolier o Ghali ad avere problemi
Detto questo io starò tipo al 40esimo SMS e non me ne hanno convalidato mezzo, paura domani di risvegliarmi col telefono messo peggio del debito pubblico italiano
25 notes · View notes
falcemartello · 6 months
Text
Per avere un’idea sui veri obiettivi che stanno dietro alla cosiddetta emergenza climatica, è necessario aprire uno squarcio sulla finanza internazionale. La Green Economy, secondo quanto aveva già scritto nel 2019 l’IIF è “il nuovo oro”.
Tumblr media
Di conseguenza la preoccupazione più grande è verso il debito mondiale dovuto ai governi. Il problema per l’IIF è che questo debito elevato, con oneri molto pesanti, potrebbe indebolire gli sforzi internazionali per mitigare i cambiamenti climatici.
La soluzione dell’IIS è: “ridimensionare i flussi di finanza pubblica e privata”. Cita, a tal proposito, la stima dell’IPCC del 2010 secondo cui sono necessari 3,5 trilioni di dollari ogni anno per evitare che le temperature globali aumentino di 1,5 °C entro il 2050.
Insomma l’IIF è preoccupato perché il debito degli Stati nazionali potrebbe ridurre gli investimenti per l’emergenza climatica (IIF 2019b). Perciò, l’enorme debito pubblico mondiale, non preoccupa l’IIF per le conseguenze negative sui diritti sociali, come la diminuzione della spesa sulla sanità, l’istruzione, la previdenza o per la mancata fornitura di energia elettrica a due miliardi di persone nei paesi più poveri etc.
L’IIF si preoccupa invece per la diminuzione di disponibilità di risorse destinate a prevenire presunti rischi climatici. Insomma si preoccupa di non perdere “il nuovo oro”. Secondo voi Greta &Co non lo sanno, o fanno finta di non saperlo?
Critica Climatica
46 notes · View notes
fatticurare · 6 months
Text
Tumblr media
Caspita‼️ La banca mondiale agli ordini di Israele... il debito pubblico dei poveri del mondo nelle mani di Israele⁉️
Comunque non vogliono cacciare i palestinesi dalla striscia di Gaza, noo...
26 notes · View notes
ultimaedizione · 2 years
Text
Bce: fine della spesa facile - di Guido Puccio
Bce: fine della spesa facile – di Guido Puccio
Mancano pochi minuti all’inizio della conferenza stampa, in una Amsterdam ancora fredda, e la signora Cristine Lagarde, la potente presidente nella Banca Centrale Europea, annuncia che dal prossimo mese finiranno gli acquisti di titoli di Stato e si alzeranno i tassi di interesse. Di solito i banchieri centrali non parlano prima delle riunioni ufficiali, piuttosto lasciano intendere,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
abr · 15 days
Text
Nel Def - Documento di economia e finanza - la triste conferma: il debito pubblico italiano raggiunge l'anno prossimo il traguardo monstre dei 3.000 miliardi di euro.
Non male da reggere con un PIL annuo intorno ai 2.000 miliardi.
I commentatori più fessi e/o prezzolati concentrano l'attenzione sull'aumento dei tassi di interesse come causa - esterna - d'ogni mal, per non dire che non si sta tagliando davvero le fonti di spesa inefficiente e clientelare. AFFAMA LA BESTIA, se no non se ne esce.
12 notes · View notes