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#inflazione
toscanoirriverente · 1 month
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a-tarassia · 2 years
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I fascist* fasc*steranno?
Vorrei dire che ieri stavo riflettendo sulla situazione attuale, dell’Italia e del mondo, ma non è vero, ci penso tutti i giorni. Non scrivo più di politica, non parlo più di politica, ma come dissi già sempre qui, tutto è politica, ogni nostro atteggiamento porta una conseguenza al mondo perché siamo tutti cittadini del mondo e tutto ci riguarda, tutto è una nostra emanazione in qualche modo. Però non vale più la pena di ridurre gli argomenti ad un contenuto social perché la discussione è sempre bidimensionale, i concetti vengono tagliati con l’accetta, nessuno vede più grigio, nessuno nota le sfaccettature, nessuno legge la stanza, nessuno più si informa per davvero. Pappagalli che sbattono le ali. Ho quarantuno anni e ho militato in realtà politiche e sociali ed ero qui a manifestare quando al governo c’era Fini con B. ho avuto modo di avere un dibattito con lui sulla legalizzazione delle droghe così come con Matrapasqua quando era presidente dell’INPS ho avuto una litigata molto brusca su contratti precari flessibilità e stipendi. Così come, con alcuni di voi, ho partecipato all’ultima mia manifestazione in strada, che fu contro Fontana e la sua Family Day a Verona. Fontana che oggi è pres, della camera. Mi sono fatta picchiare dagli scagnozzi di Alemanno quando era in campagna pre elettorale per Roma (una sua campagna), mi hanno chiuso dentro Villa Ada perché delle teste nere ci anno aggredito con delle bombe carta e coltellini durante un concerto della Banda Bassotti. Ho occupato la fabbrica della Fiat aTermini Imerese. Non conosco il fascismo, so di cosa si tratta, lo so benissimo cos’è il fascismo, ma non l’ho (ancora) vissuto, conosco chi si professa fascista, questo sì, conosco le sue emanazioni che sono giunte fino a noi e si aggirano intorno a noi come uno spettro, ancora come solo spettro. Mi chiederete se secondo me siamo sotto governo fascista, ecco questo al momento non so dirlo e non so se l’attuale squadra abbia i margini di manovra per portare avanti le proprie ideologie perché boy if they have fascist intents. La Russa una volta, quando un tipo nel pubblico di un comizio elettorale gli ha dato del fascista urlando, gli ha risposto “adulatore”, mi fermo qui perché sarebbe come prendere a calci un uomo appeso a testa in giù. La Meloni ha la formazione di destra sociale MSI, fate voi, una figlia di Almirante. Loro fanno così, ti prendono da piccolo, ti promettono scalata e ti formano come un soldato che va in giro ad attaccare volantini con slogan del tipo “l’Italia o è cattolica o non è”. E tu fai la gavetta dal basso, dal pulire i cessi nei centri dei meeting, attacchini manifesti nella notte picchiando gente a caso, organizzi Atreju e poi per varie vicissitudini arrivi a diventare Pres del cons, chiaramente ha un percorso politico alle spalle, che poi sia fascista ecco, quella c’ha na tenacia che Sisifo scansate ed è un prodotto del mondo patriarcale, l’ha formata l’uomo a sua immagine e somiglianza per preservare il sistema delle cose. Di Rodolfo Graziani ha già parlato @autolesionistra molto bene nel suo ultimo post. Urso viene dall’MSI. Poi Calderoli. E Lollobrigida che è il cognato della Meloni. Fontana ha organizzato il family day per difendere la famiglia tradizionale, non dico altro. La Roccella è passata da essere Radicale ad essere antiabortista con motivazioni alquanto discutibili. Zangrillo è il medico di B. Nordio è controverso, diciamo che è sempre stato un esponente della giustizia che a me è sempre sembrato schierato e comunque era un promotore del sì nel periodo del referendum sulla giustizia. Valditara è un nome che era molto in voga durante la riforma Gelmini ed è della stessa scuola Fontana.
Allora io non voglio togliere nulla ad alcuni nomi che mi sembrano anche competenti, mi duole dirlo, ma qualche scelta forse non è stata avventata, altri nomi sono lì da tipo 30 anni e molti sono amici di amici e parenti di e satelliti di altri partitini e lobby, quindi diciamo che è una politica che sta politicando come in Italia accade da sempre però quello che ha mosso la mia espressione ieri (che poi ho voluto condividere con @autolesionistra) è che se in un governo c’è già solo un fascista esso è un fascista di troppo. Che abbia o no la possibilità di fascistare.
Che ci sia un gruppo di fascisti più alto della media italiana è un male? Chiaro, è male che ci siano fascisti, ma facciamo che la cultura storica e sociale e antropologica italiana produce fascisti, il fatto che questi siano un po’ troppi al governo vuol dire che abbiamo un governo che farà cose fasciste?
E questo io lo chiedo, non a voi che siete na manica di copie delle copie di slogan andati a male, ma io me lo chiedo. Perché qui entra in gioco un’altra riflessione, di cui parlavo sempre con autolesionistra qualche settimana fa, ovvero: quand’è che i governi politici al giorno d’oggi lavorano per conto della politica e non per conto dei mercati?
Ho letto un interessante testo su NOT di Mattia Salvia che tocca un punto non irrilevante del sistema di cose in cui viviamo. Siamo in un periodo storico molto complesso e delicato, finita una pandemia che è durata due anni tra picco e strascichi, una guerra in corso, in Europa, tra la Russia, una delle realtà mondiali più influenti e l’Ucraina. Il prezzo di qualsiasi cosa è aumentato in modo disumano, le birre medie costano il doppio e son diventate piccole, le famiglie avranno difficoltà enormi a passare l’inverno indenni, in UK la situa è imbarazzante, i colossi digitali stanno trasformando il modo di percepire le cose e i giovani stanno allontanandosi sempre più dalla politica e soprattutto dal mondo del lavoro che perde risorse e deve ad ogni modo gestire quelle che sono rimaste mentre linee di produzioni chiudono per i costi energetici e di gas. Nel 2023 il fondo monetario internazionale ha previsto una decrescita del PIL per l’Italia (e per il mondo) e ci sarà una stretta monetaria.
Siamo in recessione con un aumento inverosimile del costo della vita. E secondo voi perché ogni governo da tempo si somiglia sempre di più uno con l’altro? Sono tutte per caso espressioni del liberalismo? Mi chiedo io e afferma Salvia. Liberalismo soprattutto economico, ma non solo. Quanto conviene al mercato italiano, in questo periodo, decretare delle leggi contro i diritti civili? Quanto conviene alla Meloni e co. nazionalizzare il mercato? In questo periodo in cui poi il liberalismo (occidente) è nel suo punto più debole, mi chiedo è possibile temere e quanto, non tanto l’avvento nel neo fascismo, ma un accostamento alle politiche sociali ed economiche simili a quelle di un governo non occidentale? L’Italia di oggi è figlia del secondo dopo guerra, della guerra fredda. In un momento storico in cui il nuovo colonialismo vede la Cina al comando e la concorrenza del non occidente si sta facendo più forte sui mercati, in questo contesto l’Italia dove andrà a posizionarsi? Avrà margini di manovra per distaccarsi dal liberalismo e tornare alle politiche di destra o deve essere ingranaggio nel sistema capitalistico per non soccombere?
La domanda è sempre la stessa: chi pensa alle persone?
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anchesetuttinoino · 4 days
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Quanto ancora potranno reggere le famiglie? Un post di Buseca ن!
In Italia si guadagna meno che nel 1990, è l’unico paese Ue dove i salari reali sono scesi: il grafico | Corriere.it L’Italia è inviluppata da anni in una storia di salari troppo bassi, come evidenziato da questa classifica dell’Ocse su dati Eurostat che vede i redditi medi italiani sotto ai livelli degli anni ’90. L’analisi della Bce sull’inflazione Sorgente: In Italia si guadagna meno che nel…
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superfuji · 1 year
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Un aumento consistente dei carburanti, naturalmente, porterà ad un aumento di tutte le merci che vengono trasportate, e siccome non esiste un prodotto di consumo che arrivi a casa vostra a piedi, nel giro di qualche settimana aumenterà tutto perché – signora mia – è aumentata la benzina. E siccome non abitiamo su Alpha Centauri come alcuni dei ministri del governo italiano, sappiamo anche che i prezzi aumenteranno di qualche decina di centesimi più dell’aumento dovuto ai carburanti. Riassumendo: il governo di quella signora che in campagna elettorale si faceva filmare al distributore minacciosa e indignata contro il caro carburanti, ha rincarato i carburanti, avviando una vera e propria spirale di aumenti delle merci di consumo, una vera manovra recessiva che si aggiunge all’inflazione superiore al dieci per cento. Una dichiarazione di guerra ai cittadini, insomma, una specie di esproprio. Per fortuna ci viene in soccorso Giovanbattista Fazzolari, che di lavoro fa il sottosegretario, oltre che il “Responsabile del programma di Fratelli d’Italia”, il quale ci spiega che i soldi che finanziavano il taglio delle accise sotto il governo Draghi oggi sono stati destinati a “misure mirate ai aiutare i più deboli”. Capito, Robin Hood Fazzolari? Voi pagate la benzina anche quaranta, cinquanta, sessanta centesimi in più al litro, e così il governo aiuta i più deboli. Non siete orgogliosi? Se poi vai a vedere chi sono ‘sti deboli che stai aiutando… mah… le partite Iva da 85 mila euro l’anno, i presidenti delle squadre di calcio, le spese per gli armamenti, e altre meritevoli debolezze. I deboli veri, ovvio, cazzi loro.
Governo e benzina. Hanno la faccia come il pieno: le accise dei dilettanti
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ilfascinodelvago · 2 years
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Ricordo con nostalgia quando compravo i Traveler's cheque prima di andare in vacanza. Riconosco che adesso è tutto più semplice.
Non ho più soldi per le vacanze.
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palmiz · 1 year
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Commissione eu, Sardoni Silvia.
Ogni tanto qualcuno spalleggia per l'Italia, o almeno ci prova a non mettersi a 90° subito come tutti gli altri, sennò non si spiega come siamo arrivati a valere 0 in Europa ed essere solo bastonati da Germania e Francia.
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manifestocarnivoro · 11 months
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CARNI CONFEZIONATE:DAI DATI DELL’OSSERVATORIO DI TUTTOFOOD CORRONO PIÙ DELL’INFLAZIONE
Il 2023 nella Distribuzione Organizzata (DO) si apre con aumenti in valore in linea con l’inflazione. A gennaio, infatti, secondo le rilevazioni per l’Osservatorio di Tuttofood di CIRCANA (la nuova realtà nata dalla fusione tra IRI e NPD, circana.com), le vendite di alimentare confezionato in questo canale sono cresciute del 9,6%, attestandosi a 4.287 milioni di euro. Al di là delle variazioni legate alle contingenze lungo le catene di fornitura, dai best performer del mese arrivano anche indicazioni importanti sulle tendenze di consumo. Che sembrano sempre più polarizzarsi tra essenziali e comfort food da concedersi di quando in quando. Negli essenziali continuano le buone prestazioni delle carni confezionate, con vendite per 96 milioni dovute ad un incremento a valore del 12,4%, che contrasta con un aumento del prezzo medio del 7,5% (in foto alcuni pack della linea Piemontese di Formento Carni, presentati a MarcabyBolognaFiere 2023).
Fonte: “Carni confezionate: dai dati dell’Osservatorio di Tuttofood corrono più dell’inflazione”, Eurocarni, 5/23
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aembarcar · 1 year
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🙈🙉🙊 INFLACIÓN 🙊🙉🙈
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theculturedmarxist · 2 years
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Yves here. We’ve been warning for some time that the inflation we are suffering now is due to Covid-induced supply chain breakages, Russia sanctions blowback leading to high energy and commodity prices, and droughts and high heat wrecking crop yields. Labor does not have bargaining power, witness among other things falling real wages and continued record corporate profit share of GDP. But the Fed thinks its job is to break glass and kill demand, as in jobs.
By Jake Johnson. Originally published at Common Dreams
The newly released minutes of the Federal Reserve’s July meeting indicate that U.S. central bank officials have no plans to deviate from aggressive interest rate hikes as they attempt to tamp down high inflation, a policy response that one economist characterized as a commitment to “unleashing mass unemployment.”
“We have a supply-side problem, but rather than trying to restore or raise supply-side capacity the Fed is aiming to push demand down to the level where supply is currently constrained by pandemic, war, and climate crises,” noted Adam Hersh, a senior economist at the Economic Policy Institute.
Published Wednesday, the minutes of the Fed’s July 26-27 policy meeting show that the nation’s central bankers believed at the time that “there was little evidence to date that inflation pressures were subsiding,” reporting that “their business contacts remained concerned about persistently high inflation.”
Fed officials expressed their view on inflationary trends prior to the latest Consumer Price Index (CPI) reading, which suggested that price surges—a problem hardly limited to the U.S.—have cooled slightly while remaining near a four-decade high of 8.5% year over year.
“They judged that inflation would respond to monetary policy tightening and the associated moderation in economic activity with a delay and would likely stay uncomfortably high for some time,” the minutes read. “Participants also observed that in some product categories, the rate of price increase could well pick up further in the short run, with sizable additional increases in residential rental expenses being especially likely.”
While conceding that “supply bottlenecks were continuing to contribute to price pressures,” Fed officials signaled they will stay the course with rate increases aimed at suppressing economic demand, an approach they acknowledged would likely cause higher unemployment. The Fed’s next policy meeting is in September, when another large rate hike is expected even amid evidence of moderating prices as well as slowing economic and wage growth.
“Participants observed that, in part because of tighter financial conditions and an associated moderation in the growth of aggregate demand, growth in employment would likely slow further in the period ahead,” according to the minutes. “They noted that this development would help bring labor demand and supply into better balance, reducing upward pressures on nominal wage growth and aiding the return of inflation to 2%.”
“Participants remarked that a moderation in labor market conditions would likely involve a decline in the number of job openings as well as a moderate increase in unemployment from the current very low rate,” the minutes continue, noting that officials admitted the risk of hiking interest rates “by more than necessary to restore price stability.”
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To progressive economists and other analysts, the Fed is flirting with disaster.
In an op-ed for The Guardian on Wednesday, Isabella Weber of the University of Massachusetts Amherst and Mark Paul of Rutgers University observed that “the current inflation situation hasn’t been about all goods in the economy getting more expensive at the same rate.”
“Specific goods—food, fuel, cars, and housing—have been experiencing massive price shocks, raising the general inflation level substantially,” they wrote. “Controlling these changes would require aggregate demand to shrink to unbearable levels for average Americans—essentially making people too poor to buy goods, and thus alleviating bottlenecks. Rate hikes are not only ill-suited to bring down these essential prices but risk a recession throwing millions out of work.”
As an alternative strategy for fighting inflation, Weber and Paul make the case for “targeted price stabilization measures including price controls to limit price increases in systemically significant goods and services: gas, housing, food, electricity, etc.”
“Contrary to conventional wisdom, price controls have a rather successful history in the U.S. when used right, and, while not a magic bullet, they are a powerful tool to tame inflation and protect low- and middle-income Americans,” they note. “This is particularly true when market power—be it from landlords, oil companies, or meat cartels—is at play.”
Weber and Paul specifically express support for Rep. Jamaal Bowman’s (D-N.Y.) recently introduced Emergency Price Stabilization Act, legislation that would establish a White House task force to “proactively investigate corporate profiteering” and propose “measures to ensure adequate supply of relevant goods and services, expand productive capacity, and meet climate and public health standards in the application of any price controls or regulations.”
In an August 4 statement unveiling his bill, Bowman said that “we cannot simply step back and allow the Federal Reserve, which hiked interest rates again last week, to address inflation on the backs of everyday people.”
“That approach means throwing people out of work and risking a recession,” Bowman warned. “Here is the question we must ask: do we have the resources and skills to reach our full productive capacity, make sure everyone in this country has a good job, and manage our economy in the interests of all people? I believe the answer is yes.”
“But we’ll need a new economic playbook to get there,” he added, “and passing my Emergency Price Stabilization Act would be a major step in the right direction.”
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A 20 anni...
A vent' anni dovremmo essere leggeri, a vent'anni dovremmo essere liberi di sbagliare. A soli vent'anni dovremmo viverci e non pensare continuamente a come arrivare a fine mese, a come la nostra famiglia ci stia pagando degli studi che forse non finiremo mai per l'ansia che ci blocca o forse finiremo ma con un anno in più.
A vent'anni non dovremmo pensare alle bollette, all'affitto, ai problemi a casa. Non dovremmo rinunciare all'uscita con gli amici per risparmiare, a vent'anni non dovremmo fare la spesa con le sottomarche quando a casa dei genitori siamo dei re solo perché così tutti quei centesimi risparmiati saranno soldi che i nostri genitori non spenderanno.
A vent' anni dovremmo smettere di pensare e vivere e basta. Dovremmo essere felici senza preoccupazioni. Senza sensi di colpa perché ogni esame non passato ci fa sentire indietro e sono soldi che probabilmente verranno spesi in più.
A vent'anni dovremmo vivere liberi senza stress o preoccupazioni.
Ma a 20 anni molti di noi sono già capofamiglia e hanno responsabilità che a vent'anni non bisognerebbe avere.
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bitcoinreportitalia · 15 days
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🌟 Anita Posch: "I governi controllano le persone attraverso il sistema finanziario tradizionale"
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👶 In un'intervista recente, l'attivista Bitcoin Anita Posch ha affermato che i governi utilizzano il sistema finanziario tradizionale per controllare le persone. Sostiene che il sistema monetario fiat, controllato dalle banche centrali, permette ai governi di manipolare l'economia e di imporre la loro volontà ai cittadini.
🌟 Le critiche di Posch al sistema finanziario tradizionale:
👶 Controllo centralizzato: Posch sostiene che il sistema finanziario tradizionale è centralizzato nelle mani di pochi, che lo utilizzano per il proprio beneficio a spese della maggioranza. 👶 Inflazione e svalutazione: Critica l'inflazione creata dalle banche centrali, che erode il potere d'acquisto delle persone e le impoverisce. 👶 Mancanza di trasparenza: Sostiene che il sistema finanziario tradizionale è opaco e mancante di trasparenza, il che permette ai governi e alle banche di nascondere le loro azioni.
🌟 Bitcoin come alternativa:
👶 Posch propone Bitcoin come alternativa al sistema finanziario tradizionale. Sostiene che Bitcoin è un sistema monetario decentralizzato, trasparente e resistente alla censura che offre agli individui il controllo sulle proprie finanze.
🌟 Riflessioni:
👶 Le critiche di Posch al sistema finanziario tradizionale sollevano importanti questioni sulla natura del potere e del controllo nella società moderna. Bitcoin offre un'alternativa potenziale al sistema attuale, ma è importante valutare attentamente i suoi pro e contro prima di adottarlo.
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toscanoirriverente · 2 years
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"A giugno l'inflazione accelera di nuovo salendo a un livello (8%) che non si registrava da gennaio 1986, quando fu pari a 8,2%", calcola l'Istat nelle stime preliminari. A maggio era al 6,8%. (ANSA)
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francescotedeschi · 23 days
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santeptrader · 1 month
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Rosso a Piazza Affari, Wall Street vola Nasdaq a +1.9%
Ribasso a Piazza Affari per il FTSE MIB dopo la Decisione della BCE, ancora Oro in Rialzo e Banche in Calo! A Piazza Affari il FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,96% dopo la riunione della Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse, confermando le aspettative degli economisti. La reazione dei mercati finanziari è stata contenuta, in attesa dei prossimi…
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superfuji · 2 years
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Le risorse così racimolate dovrebbero assicurare al governo circa 11 miliardi dei 14 necessari per finanziare il decreto. Questo significa che il governo quantifica in circa 44 miliardi i profitti aggiuntivi racimolati dalle aziende energetiche a danno dei consumatori, posti di fronte a rincari in bolletta sempre più insostenibili. Dopo aver tartassato famiglie e lavoratori, insomma, il governo decide che un quarto di questi profitti possono essere utilizzati per ristorare, almeno in parte, le famiglie più in difficoltà. E l’altro 75%? Quei profitti di guerra che non sono stati toccati e sono mero frutto di speculazione sono ritenuti leciti dall’ineffabile Governo Draghi? Evidentemente sì. Il Governo Draghi non sembra preoccuparsi particolarmente del fatto che mentre la maggioranza della popolazione soffre per l’aumento delle bollette e dei prezzi, una ristrettissima minoranza continua a macinare profitti, approfittando della tragedia della guerra. C’è da stupirsi? Non più di tanto. Quello che dovrebbe farci più incazzare è che questa operazione di elemosina verso i lavoratori venga persino dipinta dai giornaloni italiani come una generosa politica di redistribuzione dall’alto verso il basso del governo dei migliori. Insomma, oltre al danno anche la beffa. Se non iniziamo a indirizzare la rabbia sociale verso un serio programma politico di rivoluzione dell’esistente, il futuro prossimo rischia di regalarci pessime sorprese, non solo nelle urne.
Aiutati, che il Governo non ti aiuta
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aaquilas-blog · 1 month
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Assaporiamo la verità, non solo gelati
Chi mi segue sa quanto sia allergica ai ragionamenti pressappochistici, ai pensieri fallaci. Alla pubblicazione di contenuti scritti da chi non ha la minima competenza in materia. Adesso, con il riavvicinarsi delle votazioni europee torna a circolare una pic che è di una faziosità da orticaria e tutto per convincere la gente che è meglio votare contro l’Unione Europea perché con l’euro si…
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