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#Moda e pubblicità
fashionbooksmilano · 6 months
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Moda e pubblicità
Una storia illustrata
Vanni Codeluppi
Carocci editore, Roma 2016, 130 pagine, 15,5x20,4cm, collana Sfere, ISBN 9788843079247
euro 16,00
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Tra moda e pubblicità sussiste da sempre un rapporto molto intenso. Sin dalla fine del Settecento la pubblicità della moda ha dato infatti un grande contributo all'evoluzione dei linguaggi della comunicazione in generale e a quelli della comunicazione pubblicitaria in particolare. Il libro ripercorre la sua storia attraverso un ricco repertorio di immagini che la documentano e ne evidenziano l'intreccio con l'evoluzione dei costumi, del gusto e dei movimenti artistici.
15/10/23
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crazy-so-na-sega · 4 months
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“La moda e la pubblicità producono uniformità, mentre pretendono di soddisfare la passione del pubblico per la diversità.”
H. Marshall Mcluhan
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l'uniformità che si consegue: Hollywood per distrazione, Bollywood per conferma, altri col machete. questo è.
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
ARTE STORIA DELLO STILE
Roberto Longhi, piemontese di Alba, classe 1890, è stato uno dei più pregevoli critici d'arte italiani.
Per alcuni, il maggiore.
Non faccio classifiche.
Ricordo solamente il suo concetto del fare artistico:
«[...] l'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa [...] Mentre il poeta trasfigura per via di linguaggio l'essenza psicologica della realtà, il pittore ne trasfigura l'essenza visiva: il sentire per l'artista figurativo non è altro che il vedere e il suo stile, cioè l'arte sua, si costruisce tutto quanto sugli elementi lirici della sua visione.»
Così affermava nella sua "Breve ma veridica storia della pittura italiana", effetto di un compendio proposto da Longhi, tra il 1913 e il 1914, per i maturandi dei licei romani "Tasso" e "Visconti".
Era un giovane laureato.
Ma tenne quell'impostazione per tutta la vita: l'arte nasce dall'arte.
Ed è dunque storia dello stile, o meglio degli stili.
Difficile tenere quel modello concettuale entro solidi margini nella creatività caotica dell'arte contemporanea.
A maggior ragione per chi come me sostiene che l'atto lirico non sia individuale e originale libertà ma il riflesso di una cultura che fa traccia nel tempo facendo del corpo dell'artista il suo strumento espressivo.
Eppure, quando osservo i cosiddetti "illustratori", tra XIX e XX secolo (tra i quali è annoverato Toulouse-Lautrec) che per me sono artisti senza alcuna limitazione, mi sento additato dalle parole di Longhi come in un invalicabile atto d'accusa.
René Gruau, al secolo Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, riminese dalla nascita avvenuta nel 1909, è tra quelli che più di altri mi mettono in crisi.
Ma che, paradossalmente, concorre a salvare la mia tesi.
Infatti, mentre la sorprendente sintesi stilistica dell'artista italiano attraversa il '900 in un raffinato allungarsi e diffondersi di figure dalla strepitosa e diafana eleganza, corroborando la sentenza longhiana sulla traccia lirica come epicentro dell'arte, quelle apparizioni affascinanti altro non sono che l'espressione dell'estetica del secolo, punto di convergenza delle necessarie concatenazioni causali capaci di rendere riconoscibile il gusto per modelli rappresentativi inequivocabili: rammentano la stampa quotidiana e periodica, la pubblicità, il cinema, la moda di quegli anni ruggenti e tragici, disseminati di straripante follia ed estro creativo.
L'arte emerge dalla vita concreta delle società e dalla grafia delle loro visioni culturali.
Nondimeno, sono un tuffo nel passato recente, con una proiezione nel presente e nel futuro: la linea di Longhi mai spezzata nel suo farsi storico.
Dal fondo, emerge l'essere umano, illuso della libertà e immemore del destino di finitezza assegnata ai confini invalicabili di tempo e di spazio.
Che costui disegna nel colore di un'agognata dimenticanza.
- Le immagini sono un'antologia di espressioni figurative di René Gruau sparse lungo tutto il XX secolo.
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gregor-samsung · 1 month
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[La commedia all'italiana]
“ La commedia all'italiana, nella confusione dei generi, ha il grande merito di non aver allontanato del tutto il pubblico. Qui non si parla di capolavori, sappiamo bene che i capolavori sono mosche molto rare, e sappiamo anche chi li fa. Ma uno strano comportamento degli altri "capolavori" italiani è che si tratta quasi sempre di tragedie che col tempo si avviano a diventare comiche. Le eccezioni sono rare, e sappiamo tutti quali sono gli autori che resistono all'usura del tempo: Rossellini, Fellini, Antonioni, Rosi, un altro paio li lascio scegliere a voi. Gli altri preferirei tacerli, pensano già troppo loro stessi a farsi pubblicità, a spargere il terrorismo ideologico e artistico, e alla fine viene voglia di difendere "la commedia all'italiana", soprattutto se si pensa a quei "capolavori" che hanno i minuti contati e rendono pensoso il ceto medio, sempre sull'onda della moda. La commedia italiana ha rivelato una certa Italia che esiste, e che gli italiani avevano sotto gli occhi e non vedevano.
L'Italia dei soliti ignoti (bisognerà rifarsi a questo lontano film di Monicelli), quella dei "mostri", della legislazione arretrata, del boom e delle congiunture, l'Italia della televisione, della provincia ormai tentacolare, dei moralisti e degli imbroglioni. L'Italia, insomma, che esce dalla commedia dialettale e sentimentale per guardarsi com'è fatta. Si è scoperto un tipo di italiano eterno, che viene da Machiavelli, e che affronta la vita con tranquilla amoralità, comicamente e talvolta con una certa disperazione. I nostri comici bene o male rappresentano l'Italia. Sordi e Tognazzi, Gassman e Manfredi sono l'Italia. Ne siamo circondati. Oltre che parlare di registi (Risi, Scola, Salce e altri) qui bisogna parlare anche degli scrittori, e cito i quattro più rispettabili, Rodolfo Sonego, Age e Scarpelli, Ruggero Maccari. Bene, si ha l'impressione, leggendo le critiche dei giornali, che costoro debbono passare il tempo a difendersi dall'accusa di facilismo. Io ammiro in loro invece la grande fecondità inventiva, lo spirito di osservazione sempre aggiornato, l'agilità costruttiva delle loro storie, e l'umorismo oltre che la comicità. È un cinema che è una variazione attuale della commedia cinquecentesca, fatto con lo stesso spirito di spregiudicatezza dei tempi d'oro. Faccio qualche esempio: chi ha visto "Riusciranno i nostri eroi etc.", si è reso conto che finalmente l'italiano esiste, appunto perché trasportato fuori del suo habitat. Chi ha visto l'episodio delle due checche nel film "Vedo nudo" non ha potuto non ammirare la semplice grazia dello svolgimento e della recitazione. E chi ha visto Sordi nell'ultimo episodio della "Contestazione generale", sa che siamo davanti ad un piccolo capolavoro, piccolo ma resistente. Infine mi sembra che la commedia all'italiana, anche nei casi più clamorosi (Il medico della mutua) pur con tutte le sue facili risate indica problemi che sollevati dalla saggistica, dal giornalismo, dalla narrativa, chissà perché annoiano. “
Ennio Flaiano, Frasario Essenziale - per passare inosservati in società, introduzione di Giorgio Manganelli, Bompiani (collana Nuovo Portico, n° 41), 1986¹; pp. 78-79.
 Nota: Il volume è una raccolta postuma di scritti inediti e varî (taccuini, appunti, fogli sparsi di diario o di viaggio).
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lunamarish · 6 months
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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ma-pi-ma · 1 year
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I gatti hanno un giornale con tutte le novità e sull’ultima pagina la “Piccola Pubblicità”.
“Cercasi casa comoda con poltrona fuori moda: non si accettano bambini perché tirano la coda”.
“Cerco vecchia signora a scopo compagnia. Precisare referenze e conto in macelleria”.
“Premiato cacciatore Cerca impiego in granaio”. “Vegetariano, scapolo, cerca ricco lattaio”.
I gatti senza casa la domenica dopo pranzo leggono questi avvisi più belli di un romanzo:
per un’oretta o due sognano ad occhi aperti, poi vanno a prepararsi per i loro concerti. Il giornale dei gatti
Gianni Rodari
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abatelunare · 5 months
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Ed eccomi ripiombato nell'universo pervasivo della moda e della pubblicità (Edoardo Albinati, Velo pietoso, Milano, Rizzoli, 2021).
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t-annhauser · 1 year
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Apeiron Feltrinelli
È segno della corruzione dei tempi che dopo la reductio ad Hitlerum ci tocchi la reductio ad Fusarum. Povero Diego, eppure i libri glieli pubblicano ancora, ci sarà pure un motivo. D'altronde è anche vero che Diego è ormai scivolato nello scaffale limitrofo ai Morelli e ai Recalcati, io ambisco invece allo scaffale degli Hegel, dei Berkeley, dei Kant, ambisco a diventare un classico (rido). Anzi, sapete che vi dico? Che arrivare in libreria, oggi come oggi, è motivo certissimo di imbarazzo vista la reductio ad Minchiam a cui vengono condannati tutti gli autori, seri e meno seri, ridotti a strenne e a scatole di cioccolatini per lettori dalle controverse capacità cognitive. Ci sono ancora i libri sulla Casta, ci sono quelli contro la Russia, ci sono quelli a favore della Russia, non ho visto quelli di Burioni che sono passati di moda, insomma, uno sciocchezzaio senza limite, puro apeiron privo di forma e di contenuti, coronato dal dvd di Rambo scontato del 70%. Ho visto sì un libricino di Bakunin sull'anarchia (mi trovavo alla Feltrinelli, Giangiacomo, il traliccio di Segrate, ecc.), o qualcuno che gli somigliava nel nome, ma con una copertina così perfetta nel suo accattivante packaging che ci si aspettava di trovarci dentro anche la pubblicità del Coccolino. Le librerie sono diventate dei Lidl, i negozi di dischi dei negozi dell'antiquariato, otto miliardi di persone non fanno un supercervello, fanno un supercolon.
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likarotarublogger · 6 months
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Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo”: svoltasi la finale regionale Lazio 4° edizione 2023 e la 3° selezione regionale Lazio del Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024.
Si è svolta domenica 12 Novembre, presso il Ristorante “Da nord a sud” di Roma, la finale regionale del Lazio del Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” 4° edizione 2023 del Patron Massimo Meschino (che è dedicato a bambini fino ai 13 anni, a ragazze, ragazzi, donne e uomini dai 14 ai 60 anni, ovviamente divisi per fasce di età, a donne curvy e soprattutto persone che nonostante le loro disabilità vogliono ancora mettersi in gioco) ed in contemporanea la 3° selezione regionale del Lazio del famoso ed ambito Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024 dei Patron Antonio Lo Presti e Daniela Eramo che è dedicato a ragazze dai 15 ai 25 anni.
L'evento è stato organizzato dalla MTM EVENTS composta dal Presidente Massimo Meschino, il Vice Presidente Thierry Mandarello ed il loro staff composto dai fotografi ufficiali Mario Buonanno e Manolo Ruggeri, dal regista ufficiale Michele Conidi, dalla coordinatrice Marika Berti e dalla Direttrice artistica del concorso Maria Pina Bellotti.
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“Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” - Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento si differenzia da ogni altro concorso perché nasce, come appunto dice il nome, con lo scopo di includere socialmente tutte le persone che vogliono avvicinarsi a questo mondo ed in particolare a tutte quelle persone con problemi di handicap fisici e/o psico fisici che vorrebbero mettersi in gioco come tutti ma invece sono sempre esclusi dagli altri contest. Inoltre non punta alla ricerca esclusiva della bellezza dei concorrenti, ma tende ad individuare attraverso le numerose selezioni, elementi nuovi dotati di talento, personalità e dalle precise caratteristiche professionali per essere proposti nel mondo dello Spettacolo, della Moda, del Cinema, della Pubblicità e della Televisione.
38 i concorrenti che si sono contesi le ultime fasce a disposizione per la giornata ed il passaggio alla finale nazionale (Melissa Pelagaggi, Aurora Rossi, Martina Serventi, Maria Galatioto, Aurora Cigna, Giorgia Di Bernardo, Chiara De Gianni, Federica Viazzo, Larissa Andreia Olaru, Valentina Aureli, Marianna Fersula, Martina Amelia Lucente, Sofia Marino, Sofia Trifella, Gaia Dell’Armi, Cecilia Colantoni, Sara Corradini, Ilenia Cadaverò, Lisa Zoe Scardocchia, Cristel Mollo, Ana Dragan, Doriana Gallucci, Natalya Zhovnir, Lorenzo Valente, Michel Zanoboli, Julia Bednarz, Elvis De Gianni, Aurora Zordan, Mattia Georgian Lucente, Sofia Ruggero, Manuel Spallotta, Sofia Marangio, Alessandro Ventura, Vittoria Ventura, Alessandro Lucci, Giulia Lucci, Davide Zordan e Nausika Trentuno).
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Dopo aver fatto i dovuti ringraziamenti alla location ospitante, ai partner del concorso (la filiera ortofrutticola Natura da baciare, Itop Officine Ortopediche, 3B Production Film, l'Accademia Arte nel cuore, il brand Matti Veri, Le Cinemà, Aob Magazine, PaeseRoma.it e Non solo video), si è passati a presentare i giurati a cominciare dalla vincitrice in carica della categoria Bambine Aurora Caretta, dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru dalla ballerina professionista in danze caraibiche nonché titolare del brand “Matti veri” Elisabetta Valitutti, dalla stilista e regista Maria Berardi, dal regista e produttore cinematografico Pietro Borzacca, dalla hair stylist Marilena Bacanu e dal famosissimo tiktoker Federico Antoine.
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Così, dopo i ringraziamenti e la presentazione dei giurati, si è svolta subito la prova talento dove i concorrenti che hanno voluto si sono esibiti per 90 secondi davanti la giuria in prove varie tra recitazione, ballo, canto, musica ed altre arti varie mentre chi non si è esibito ha sfilato con abito casual; poi ci sono state le altre uscite in abito elegante e costume, intervallate da interventi canori e cabarettistici del presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne e da alcuni interventi del Presidente della MTM Events, Paton del Concorso “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale del Lazio del Concorso “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino che ha voluto spiegare come si svolgerà la finale nazionale e presentare i prossimi eventi che si svolgeranno. Si è poi proceduto alla premiazione finale, non prima di aver distribuito alcuni omaggi da parte dell'organizzazione, ovvero a tutti i partecipanti che partecipavano è stato consegnato un peluche a loro scelta.
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Le tre fasce di accesso alla finale regionale 2024 di Una Ragazza per il Cinema Lazio sono andate a Martina Serventi, Sofia Marino e Valentina Aureli.
Per quanto riguarda Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo, sono state consegnate 2 fasce di accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazze e sono andate a Marianna Fersula e Cecilia Colantoni, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Ragazza a Lisa Zoe Scardocchia, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Over ad Ana Dragan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Special a Doriana Gallucci, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Ragazza fedeltà a Sofia Trifella, quella di Ragazza Accademia L'Arte nel Cuore a Larissa Andreia Olaru, quella di Ragazza Itop Officine Ortopediche ad Aurora Rossi, quella di Ragazza Matti Veri a Federica Viazzo, quella di Ragazza 3B Production Film ad Aurora Cigna, quella di Ragazza MTM EVENTS a Natalya Zhovnir e quella di Ragazza Ristorante “Da nord a sud”, ovvero la ragazza più votata della giornata che si aggiudica anche la coroncina e l’accesso alla finale regionale del concorso “Una Ragazza per il Cinema” a Giorgia Di Bernardo.
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Per la categoria ragazzi è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo per l’accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazzi a Lorenzo Valente, e per la categoria over uomini è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria over uomini a Michel Zanoboli.
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Per quanto riguarda invece la categoria bambini, la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Bambina è andata a Sofia Ruggiero, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria Bambino a Davide Zordan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Bambino/a fedeltà a Mattia Georgian Lucente, la fascia di Bambina Le Cinemà a Julia Bednarz, quella di Bambina PaeseRoma.it ad Elvis De Gianni, quella di Bambino Natura da Baciare a Giulia Lucci e quella di Bambino Non Solo Video ad Alessandro Ventura.
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Infine, per quanto riguarda l’ammissione alla finale nazionale che si svolgerà a Fiuggi (FR) nei giorni 1, 2 e 3 Dicembre 2023 con serata finale nel bellissimo e suggestivo Teatro Comunale, trattandosi di una edizione particolare il Patron Massimo Meschino ha deciso di ammettere tutti i concorrenti che vorranno partecipare ma che abbiano svolto già selezioni precedenti alla finale regionale.
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La conduzione della giornata è stata affidata al bravissimo presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne, la regia audio è stata affidata a Cristiano , fotografo ufficiale della giornata Mario Buonanno, regia Michele Conidi, coordinamento ragazze Marika Berti, la supervisione ovviamente affidata al Patron di “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale Lazio e Molise di “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino. https://youtu.be/97PNAeju0IA?feature=shared
youtube
In conclusione, ricordiamo ancora una volta che il Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” è un concorso diretto a ragazze dai 15 ai 25 anni di età mentre il Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" è un concorso per tutti diretto a bambini fino ai 13 anni, ragazze e ragazzi dai 14 ai 30 anni, donne e uomini over dai 31 ai 60 anni divisi in due fasce di età (31-45 e 46-60), persone curvy e soprattutto a persone con disabilità che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.
Inoltre, per questo secondo concorso, si cercano Agenti regionali e/o territoriali per tante aree ancora scoperte sul territorio italiano.
Chi volesse partecipare alle prossime selezioni di entrambi i concorsi oppure di uno solo di essi o volesse altre informazioni, può rivolgersi a Massimo Meschino al numero 328/8954226, visitare i siti internet www.unaragazzaperilcinema.eu e www.agenziamtmevents.it in cui troverete tutte le info sia dell'Agenzia che dei concorsi stessi oppure visitate le pagine Facebook “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” e “Una Ragazza per il Cinema Lazio e Molise”.
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PH: MARIO BUONANNO
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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fashionbooksmilano · 1 year
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Moda e pubblicità in Italia 1850-1950
a cura di Dario Cimorelli, Eugenia Paulicelli, Stefano Roffi
Collana Fondazione Magnani Rocca
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo  2022, 312 pagine, 530 illustrazioni,  23 x 28 cm, ISBN  9788836653416
euro 28,00
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Moda e pubblicità sono parte dell’immaginario collettivo di un Paese, del suo sentire, guardare e inventare il mondo. Il volume racconta la nascita e lo sviluppo della moda in Italia e dei grandi magazzini, dai Magazzini Mele di Napoli a La Rinascente di Milano, due pilastri di un unico edificio, e il ruolo degli strumenti di comunicazione, dalle riviste ai manifesti – in alcuni casi vere e proprie opere d’arte, affidate alla creatività di geniali cartellonisti quali Dudovich, Metlicovitz, Villa, Sacchetti, Boccasile, Mauzan, Beltrame, Sepo –, fino ai cataloghi e al cinema, senza dimenticare le più folli e divertenti invenzioni e promozioni per attirare la clientela.
06/04/23
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benzedrina · 1 year
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Dovrei rifare il letto, mettere un piumino che dormo ancora con lenzuola e plaid, sistemare un po' la disposizione del soppalco e forse mettere il letto centrale. Sono da due mesi in questa casa, mi ci trovo bene, è quasi tutto a misura mia e vige un bel disordine caldo e familiare. Ho fatto diverse cene, nulla di abitudinario ma comunque qualcosa di regolare. È entrata un po' di gente e bene o male i commenti sono stati un "si vede che è casa tua" con toni negativo o positivo. L'unica cosa regolare è la partita a D&D in settimana e la birra post partita di giovedì con il tipello a vedere qualche cagata in tv. Sui commenti fatti alla casa potrei scrivere un long form e tenerlo per me come saggio personale sul trattamento degli hobby altrui e sulla percezione artistica del mondo. Sarebbe un bel titolo. Qui a casa puoi trovare filati di ogni tipo, uncinetti, ferri circolari e non, macchina da cucito, jeans da tagliare e stoffe random. Anche cose per disegnare che ho accumulato negli anni, ma tanta roba perché boh le tecniche di disegno e pittura le ho iniziate tutte. Disegni miei e di altri, tanti fumetti e libri, cose per cucinare (ne vorrei di più, tipo che mi serve un mortaio), un sacco da boxe, corde per legare, roba di fotografia, libri di moda, di foto, di pubblicità, di font, boh un bordello. Casa è quello che ho accumulato nel corso degli anni, perché sono un disturbato cronico che deve fare cose e sentirsi perennemente l'ansia di non fare nulla. E questo, le persone che vivo, lo sentono. Il commento principe è "Gi sei too much" che non posso dire che sia sbagliato ma posso dire che mi faccia leggermente stare male. Lo capisco, ma avere tutta sta forza creativa, cioè energia ma a sentirla è proprio una forza interiore che ti spinge lontano, senti sto fuoco che brucia e vuoi fare e fare e se non fai ti viene rabbia perché il tempo che scorre lo senti nei timpani, e come le lontre che sono iperattive fai qualcosa. Cazzo, ho fatto un centinaio di origami in un periodo della mia vita. Ho fatto mosaici per anni con i miei. Ho scritto canzoni che non saranno mai cantanti. Ho un garage fuori città dove dipingo ad olio perché l'odore degli smalti e dell'acquaragia a casa è insostenibile. Mo mi so messo a fare le cose con la macchina da cucire. Cristo, Gi fermati a un certo punto. Ecco quello che sento, ma è una cosa mia, una lotta mia, non voglio che nessuno entri in questa lotta, mi serve per controllarmi. E quando sento quel too much, sento la presenza di sta persona che giudica quel mio fare cose, che ha varcato la linea del mio spazio personale e sta cosa mi fa male, poco poco, ma fa male. Infatti vado d'accordo con poche persone, semplicemente con quelle persone che rispettano questo mio modo d'essere, cioè di base vado d'accordo con tutti, sono una persona aperta, espansiva, curiosa, ed estremamente socievole, ma ti sento vicino se rispetti quella cosa. Sento che posso comunicare con te, dirti qualcosa di più profondo dei semplici discorsi che si possono fare, parlare di un botto di cose che tengo sopite, tipo tutto questo mega pensiero su di me.
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grlbts · 1 year
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sono stato alla mostra di Guy Bourdin all’Armani Silos e l’ho trovata un’esperienza abbastanza sconvolgente. Lo scrivo qui perché penso sia utile e terapeutico visto che sul momento è stato anche un po’ imbarazzante.
Le sale sono molto scure e spoglie, c’è una elegante colonna sonora di sottofondo fatta di percussioni, archi strazianti e strumenti etnici, e le uniche cose illuminate sono le stampe appese alle pareti.
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Le foto sono molto sensuali, provocanti, pur essendo per la maggior parte scatti da rivista di moda o pubblicità scattate negli anni 70. Certamente vedo cose più esplicite e anatomiche anche solo aprendo tumblr, eppure c’è qualcosa che mi ha colpito in maniera completamente diversa qui, forse per via del luogo e della situazione, o forse solo per la perfezione di questi scatti.
Non mi va di fare qui anche tutto un discorso pseudofilosofico sul fatto che essere esposti a un certo tipo di immagini in maniera molto più capillare e continua sugli schermi mi abbia un po’ anestetizzato però per dire una cosa banalissima l’erotismo è una cosa veramente diversa e un po’ più misteriosa.
Devo recuperare questa foto che mi hanno scattato mentre giro tra le sale della mostra perché ho un’espressione da ebete incredibile, proprio si vede che la mia testa è lontanissima.
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gcorvetti · 1 year
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Oggi scorpacciata.
Iniziamo con un pò di moda, mi piace quella frase che dice :"Essere alla moda è rinunciare ai propri criteri per ottenere la falsa accettazione di una maggioranza di imbecilli". Infatti leggo che Walter Nudo, se non ricordo male ex modello, si scaglia contro una pubblicità di Valentino all'aeroporto di Linate dicendo che non ci vede ne mascolinità ne femminilità, opinabile, ma dice che è un male per i ragazzi giovani non avere dei valori e dei modelli così si finisce per non capire chi si è veramente, poi aggiunge, con conseguenze che portano alla pazzia, anche questo opinabile, ma mi associo al suo pensiero, se guardate il video che sta girando sul web capite di cosa parlo. Andiamo verso il baratro caro mio e questa è la conseguenza di una società votata all'immagine, all'aspetto esteriore, come dice Balasso ci mangiamo le scatole e buttiamo il contenuto. Di risposta lo stilista, non Valentino himself, gli da dello sfigato invece di argomentare o dare una spiegazione della campagna che ha firmato, penso che lo sfigato è lui e chi compra vestiario costoso solo per apparire. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/02/walter-nudo-e-lattacco-choc-alla-pubblicita-di-valentino-se-i-ragazzi-vanno-fuori-di-testa-e-normale-lo-stilista-burlon-sfigato/7147949/
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Geoffrey Hinton, ex di Google e tra gli studiosi che ha negli anni lavorato all'AI, lancia un monito dicendo che per ora non è così progredita, nel suo intervento in realtà dice che non è più intelligente di noi, dubito su sta cosa magari non più di lui ma di molte persone si :D, stringendo dice che è pericoloso in mani cattive, come tutto quello che ci circonda caro mio. Anche Sundar Pichai vice presidente di Google e capo del reparto Android dice più o meno le stesse cose, che è dannosa se usata male, da quando l'umanità ha usato bene la tecnologia, soprattutto quella di massa, internet ne è una prova. Certo non si può limitare l'uso alle sole persone con un grado di coscienza alta, ma bisognerebbe regolamentare e qua ci ha pensato il nostro Gentiloni che informa che l'UE sta lavorando ad una regolamentazione. https://www.ilriformista.it/intelligenza-artificiale-il-suo-padrino-geoffrey-hinton-lascia-google-e-avverte-ci-sono-grossi-pericoli-354782/?refresh_ce https://www.ilriformista.it/intelligenza-artificiale-come-il-nucleare-lallarme-di-google-puo-essere-pericolosa-servono-regole-353062/?refresh_ce
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Avevo già detto l'anno scorso che quest'anno sarebbe stato terribile per l'aumento dei prezzi di tutto, grazie alla guerra, infatti la prima ministra Estone un paio di settimane fa ha annunciato che l'IVA sarà alzata del 2%, in Italia l'inflazione arriva all'8,3%. Ho letto qualche giorno fa che i russi aprendosi a nuovi mercati stanno vendendo una fraccata di barili di petrolio e gas all'india, che a sua volta li rigira a prezzo aumentato all'Italia, wow siamo dei magnati del commercio eh? Il monopoli non vi ha insegnato nulla, ahhhhhh no bisogna obbedire agli ordini degli psicopatici paranoici e non comprare dalla russia, ma alla fine sempre quello dei russi è, cosa ci voleva a dire NO, paura. Forse dietro alla genuflessione agli USA c'è la minaccia da parte degli yankee stessi che se non facciamo come dicono loro ci invadono? Ah no quello è già successo, perché dal mio punto di vista avere tante basi americane in Europa è un'invasione. https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/05/02/linflazione-torna-a-crescere-ad-aprile-accelera-all83-_af63e3c6-9b77-4e04-88b1-a831ba7be30f.html
Metto i link così perché se no il posti diventa un casino. Non avrei mai pensato di vedere un declino mentale così ampio, ci vuole poco a riflettere un attimo a fermarsi e a valutare ogni singola situazione, ma non c'è più tempo, nel senso che le cose si evolvono così rapidamente che non siamo più in grado di starci dietro, il caos indotto, mi sembra che ci sia come qualcuno che sta dietro a tutto questo, non è una cosa da complottaro è solo un pensiero, e che si diverta a farci andare gl'uni contro gli altri, magari è solo una conseguenza naturale del nostro genere. Tutte le civiltà del passato sono decadute e anche se abbia la tecnologia più avanzata di tutti i tempi noi non ci siamo evoluti dai tempi dei sapiens-sapiens questo dovrebbe fare capire che non siamo poi così fighi e intelligenti come crediamo, ma l'arroganza del genere umano ci porterà all'estinzione, buona giornata.
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leparoledelmondo · 2 years
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Paradosso della felicità
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Al punto in cui siamo, la decrescita, la riduzione, la moderazione, la sobrietà, o comunque vogliamo chiamarla, non è più un optional; è una scelta obbligata per salvare questo pianeta. Ma nel regno della crescita, la riduzione è una eresia che scandalizza e mette in fuga. Un incubo che apre scenari tenebrosi in cui si muore di tetano, in cui ci si ammazza di fatica per fare il bucato, in cui ci si illumina solo con la candela. Ma la sobrietà non va confusa con miseria, come consumismo non va confuso con benessere. Forse è proprio dal linguaggio che dobbiamo ripartire per fare chiarezza sui concetti. Ci sono parole cui diamo un valore positivo, altre cui diamo valore negativo, non per ragionamento, ma per associazione di idee. Generalmente il consumismo è vissuto come concetto positivo, associato all’idea di vita più comoda, più soddisfacente, più felice. Ma è proprio così?
Negli anni settanta vennero condotti studi per appurare se la ricchezza rende davvero felici. Fu la caduta di un mito, tutte le ricerche misero in evidenza che solo fino a 10-15.000 dollari annui, l’aumento di reddito si accompagna a una maggiore felicità, dopo di che si crea una separazione: la linea della ricchezza sale mentre quella della felicità resta piatta. E’ il paradosso della felicità: desideri, bisogni che si sviluppano più per stimolo e condizionamento esterno (scelte dettate dalla moda, dal culto della bellezza, dall’invidia). Il piacere legato a queste forme di consumo è fugace, dura il momento della novità, poi subentra l’adattamento e quindi la noia. Considerando che la pubblicità ci offre proposte di consumo che fanno leva sul piacere fugace, alla fine non è la felicità che prevale, ma la noia. Più si compra, più ci circondiamo di cose che ci annoiano. Così la crescita lavora per l’infelicità.
Photo by Marko Ganzaro on Unsplash
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t-annhauser · 11 months
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Ballata della Moda - Luigi Tenco
Era l'autunno e il cameriere Antonio Servendo a un tavolo di grandi industriali Sentì decidere che per l'estate prossima Sarebbe andata di moda l'acqua blu Loro dicevano che bastava fare Una campagna di pubblicità Mettere in ogni bar un po' di bottigliette Ed il successo non poteva mancare
Antonio tra sé rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Io bevo solo quello che mi va"
Venne l'inverno e Antonio vide al cinema Cortometraggi con bottiglie d'acqua blu Fotografie sui muri e sui giornali Di belle donne che invitavano a provarla In primavera già qualcuno la beveva E pure lui un giorno a casa d'un amico Dovette berla perché quello imbarazzato Gli disse "Scusa ma non m'è rimasto altro"
Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma in mancanza d'altro bevo quel che c'è"
Venne l'estate ed in villeggiatura Antonio aveva sete e non sapeva cosa bere In ogni bar dove chiedeva un dissetante Manco a farlo apposta gli servivano acqua blu Le prime volte lui si era opposto Ma poi pensò: "Ma chi me lo fa fare?" E da quel giorno a poco a poco si abituò Un mese dopo non beveva altro
Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma bevo questa bibita perché mi va"
Ora è l'autunno, Antonio è all'ospedale Intossicato perché beveva troppo E per servire quel tavolo importante S'è fatto sostituire dall'amico Pasquale Stan decidendo per la prossima moda Un pantalone a strisce gialle e nere Basterà fare una gran pubblicità Farlo indossare da qualche grande attore
Pasquale tra sé sorride Ahahah ahahah E dice: "Me ne infischio della moda Io porto solo quello che mi va"
Ma io vedo già Pasquale Ahahah ahahah Chissà come starà male Coi pantaloni a strisce gialle e nere
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lamilanomagazine · 2 years
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Miss Cinema Lombardia, vince la cremonese Angelica Ferrari
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Miss Cinema Lombardia, vince la cremonese Angelica Ferrari  Nello splendido scenario di Bellano (LC) sulle sponde del Lago di Como, ieri Domenica 7 Agosto, al Palasole si è svolta la tappa di finale regionale per l’elezione di Miss Cinema Lombardia 2022, mancano infatti sempre meno posti per la definitiva composizione del gruppo di finaliste che rappresenteranno la Lombardia alle fasi nazionali. Ma non solo, ieri sera su palco si sono presentate per il titolo di Miss Mascotte le giovanissime ragazze che compieranno 18 anni entro la fine di agosto 2023, un titolo quello di Miss Mascotte che ha consentito l’accesso diretto alle finali regionali del tour Miss Italia Lombardia 2023. Per il secondo anno consecutivo il comune di Bellano ha fortemente voluto una delle più importanti tappe del tour Miss Italia Lombardia. Il sindaco Antonio Rusconi e l’assessore Irene Acquaroli insieme ad Alessandra Riva, agente del concorso per la Lombardia, hanno studiato un evento che è iniziato sin dalle prime ore del pomeriggio e ha dato molta visibilità territoriale sul web. Dal loro arrivo le ragazze in gara sono state protagoniste di un’intera giornata di shooting fotografici, riprese video e realizzazioni di contenuti social che ha permesso loro di farsi conoscere all’interno del contesto delle bellissime attrazioni naturali della cittadina di Bellano: dall’Orrido, ripide cascate proprio al centro della città, alle “lucie” imbarcazioni storiche tipiche del lago di Como, facendo conoscere al pubblico del web le meraviglie di questa città. Emozione alle stelle sin dai primi attimi sia per le Miss finaliste sia per le mascotte che per prepararsi al meglio allo spettacolo serale, hanno seguito alla lettera i preziosi consigli di Alessandra Riva di Rial Events, responsabile in esclusiva per la Regione Lombardia del concorso di Miss Italia. Prima delle intense prove le Miss hanno fatto il pieno di energie con un ricco aperitivo al Bar Arrigoni che si trova in centro sul lungolago, per poi dedicarsi al trucco e parrucco prima di andare in scena. Alle ore 21:00 ha preso il via lo spettacolo aperto da una sigla coreografata delle Miss e una sfilata della madrina della serata Miss Kissimo Lombardia Melissa Arnoldi nelle vesti di un angelo, con le ali create da Mia L’arte del riciclo. Giurati della Serata Il sindaco di Bellano Antonio Rusconi, Iryna Nicoli Miss Miluna Italia 2019, Letizia Maestri Make up Artist, Thomas Negri e Paula Christine Cancemi nprenditrice nel settore cosmetico. Sfilata in abiti da sera, body da concorso, bikini ed esibizioni si sono susseguite sul palco durante lo spettacolare evento che ha portato all’elezione della Cremonese Miss Cinema Lombardia Angelica Ferrari che si è aggiudicata così il pass per le fasi nazionali. Angelica, 18 anni, di Capralba (CR), studentessa delle superiori, ha la passione per il mondo televisivo e per la ginnastica artistica: ha portato infatti sul palco una strepitosa esibizione in questa disciplina. Ha anche la passione per lo studio delle lingue, parla infatti spagnolo, inglese e francese e ha studiato per due anni il cinese. A contendersi la corona con lei durante il momento batticuore, Giulia Zengarini,18 anni, di Carugo (CO). Ha studiato recitazione e cinema oltre che teatro, ha iniziato a giocare a pallavolo all’età di 8 anni ed ha appena finito il campionato di serie C, pronta ad iniziare la serie B la prossima stagione, ma con il sogno della serie A. Ha già avuto diverse esperienze nel mondo della moda e della pubblicità e lavora anche come receptionist in una palestra. Terza classificata Simona Pavia, 18 anni, di Gussago (BS). Ha praticato balli latino americani a livello agonistico raggiungendo livelli nazionali. Con il suo bellissimo sorriso, rappresenta uno spaccato della bellezza italiana che ha convinto la giuria con la sua forte personalità e presenza scenica. Per il titolo di Miss Mascotte, con grande emozione, si è aggiudicata un posto alle finali regionali del tour di Miss Italia Lombardia 2023 Gaia Grimoldi, 17 anni, di Brugherio (MB). Gaia pratica pattinaggio artistico a rotelle a livello agonistico vincendo il titolo regionale nel 2017, 2021 e 2022. Ama posare e ha il sogno di sfilare nelle più importanti settimane della moda. A un passo dalla vittoria Deborah Paglia, 17 anni di Desenzano del Garda (BS), studentessa di lingue ed economia, ama la moda e viaggiare. La postazione con i prodotti BELLISSIMA Imetec ha permesso alle ragazze di poter avere una piega perfetta per l’evento serale anche dopo le intense attività giornaliere. Madrina della serata: Melissa Arnoldi, neo eletta Miss Kissimo Biancaluna Lombardia alla finale regionale in Villa Monterosa a Milano lunedì 1 agosto. Melissa sarà una delle Miss che rappresenteranno la Lombardia alle fasi nazionali. La colonna sonora della serata è stata curata da DJ Andrea Heinstein.... Read the full article
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