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#tramonti su Roma
io-pentesilea · 2 years
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Ok non sto 'lungo il Tevere' ma mi sono persa 'nel rosso di un tramonto'.
Buona serata.
Barbara
Con tutto l'amore che posso / Claudio Baglioni - Topic
https://www.youtube.com/watch?v=AjSmHqH1X2k
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amacomerespiri · 1 year
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Non ho più scritto nulla su questa pagina. Anni e anni di silenzio e di parole ingoiate, anni di cambiamenti, di risate e lacrime. La vita ha continuato a scorrere ed io con lei. E son diventata un'altra e ho incontrato altri mille volti, visto infiniti tramonti e solcato mari, abbracciato corpi, incrociato occhi. Ma non ho più scritto nulla qui.
Fino ad oggi.
Hosseini aveva ragione quando diceva che non si può scappare dal passato, o almeno non per sempre. E' buffo quando in due occhi castani ritrovi la vita che hai vissuto e tanto a lungo dimenticato. E' buffo come, alle volte, quello che pensavi di aver dimenticato era solo lì, in un cassetto del tuo cuore, pronto a riemergere. E' buffo pensare a come due persone che hanno condiviso una vita, un tempo, possano essere diventate estranee e quanta vita ci sia stata tra loro.
Mi sono resa conto che questa pagina, i miei pensieri, erano dedicati esclusivamente a lui. E tornare indietro nel tempo per dieci minuti, mi ha frantumato e riempito il cuore. Ho sorriso pensando a quante parole ci siamo detti, a quante promesse ci siamo fatti, quante lettere ci siamo scritti e quanti pensieri e canzoni ci siamo dedicati. Ho sospirato pensando a come eravamo giovani e immaturi, incapaci di gestire quello che eravamo, o, quantomeno, a quanto io fossi incapace di gestire quella che sono. Beh, quella parte non è cambiata.
Però è cambiato il resto... non siamo più ragazzini, ognuno ha continuato per la sua strada e fa incredibilmente sorridere come sia diventata la stessa strada. "Vorrei fare il dentista" mi diceva e ridevamo pensando che con me medico, saremmo stati, in qualche modo, colleghi. Non so se ridere o piangere al pensiero che tutti e due, probabilmente, diventeremo avvocati. E come le nostre vite abbiano viaggiato distanti, ma parallele. C'è qualcosa di poetico in questo. Guardandolo mi sono trovata a pensare: chissa chi è, chissà cosa gli piace ora, chissà cosa lo fa ridere o piangere, chissà se qualcuno lo ama o se si ricorda dei momenti passati... Un sacco di chissà, assolutamente inutili per la persona che sono adesso, ma che mi hanno ricordato quanto intensamente ho vissuto le emozioni con lui, senza che arrivassero da nessuna parte, ma ci sono state...e non si cancellano, per quanto si tenti di farlo.
Non avevo mai pensato che a questa persona ho lasciato di me più di quanto abbia mai avuto il coraggio di ammettere. Forse l'ho avuto oggi, questo coraggio; il coraggio di dirmi, dal profondo del cuore che lui per me è stato importante, anche se sembra la storia di un film visto un milione di anni fa.
Vederci così, diversi, cresciuti, mi ha reso fiera di noi, anche se separati. Mi ha fatto sussurrare: "quanta strada abbiamo fatto". E mi ha fatto sperare che quei ragazzi che eravamo, siano ancora vivi da qualche parte dentro di noi. Mi ha fatto sperare che lui sia amato e che realizzi i suoi sogni, che torni a Roma se è quello che vuole ancora e che abbia il cuore pieno di risate e di buon vino, che possa vedere il mondo con gli occhi di chi lo vede per la prima volta, che sia in grado di stupirsi delle piccole cose...ma mi ha fatto anche segretamente desiderare che nessuna, mai, riceva una lettera come quella che ha scritto a me.
E se fossimo quelli che eravamo allora mi guarderebbe e mi direbbe, sospirando sconsolato: “sei proprio un’idiota”. E io ridendo risponderei: “sono proprio un’idiota.”
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byebyebombay · 4 months
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malattia del giorno è guardare ininterrottamente reel di tramonti autunnali su Roma con musiche malinconiche
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afteryouonlymee1 · 1 year
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Cose che amo
- il mare
- il babbo
- Vienna
- cene col babbo
- vedere la Roma con il babbo
- Stadio Olimpico
- il nuoto
- mani intrecciate
- abbracci desiderati
- tocchi inaspettati (mani)
- occhi blu
- Boulevard Of Broken Dreams dei Green Day
- l’odore di cloro sulla mia pelle
- nuotare a rana
- ripartire con la virata
- fare le sciolte con Chiara
- i miei giri con il motorino con la musica a palla
- nuotare faticosamente dopo una lunga settimana
- leggere di notte
- Delitto e Castigo di Dostoevskij
- letteratura inglese
- amare
- la sabbia fredda di notte
- le stelle quando si vedono bene
- le serate a chiacchierare con Elena
- passare del tempo con Elena, Dani, Lorenzo, Babbo
- ridere con Sara
- sentirmi ascoltata
- sorprese inaspettate
- Oriana Fallaci
- studiare ciò che amo
- rendermi conto di saper fare bene qualcosa
- jeans a zampa
- converse
- aereo
- andare al cinema con la mamma
- prendere in giro
- ridere durante le lezioni
- andare in bagno durante le ore scolastiche
- té
- camino
- scrivere i miei pensieri
- condividere la mia vita con le persone giuste
- parolacce
- alcune lezioni di prospero
- mettermi nel letto la sera
- l’odore dell’erba appena tagliata (anche se mi fa allergia)
- vedere le serie tv che amo mentre pranzo da sola
- passare del tempo da sola a casa
- prendere il sole
- giocare a pallavolo con le mie amiche
- scattare foto
- colazione
- voti alti
- capelli rossi
- sorrisi belli
- Inghilterra
- viaggiare
- sguardi
- ricevere regali
- messaggiare giornalmente con qualcuno
- saperne più di altri su qualcosa a cui tengo
- avere un passato importante con certe persone
- combattere
- chi combatte per me
- chi sostiene alcune delle mie follie (visto che non ne faccio praticamente mai)
- cenare con le mie amiche
- tramonti intensi
- andare in macchina di notte
- pensare a quando andrò all’università
- programmare
- farmi sgridare perché faccio casino con riccardo in classe
- obiettare
- combattere per i miei ideali
- discutere
- prendere appunti
- sentirmi ascoltata
- piangere
- vedere Elena felice
- ascoltare Sara che tenta di spiegarmi le sue idee
- sapere di essere stata in grado di aiutare
- leggere Oriana Fallaci
- Un Uomo di Oriana Fallaci
- Roma
- parlare con Elena e Dani
- le serate in macchina con Elena
- le patatine fritte del mc
- Gilmore Girls
- “come stai?”
- andare al cinema
- le persone che aspettano che io entri per partire con la macchina
- le rose rosse
- il duomo di viterbo
- farmi accompagnare a casa
- la sincerità
- i sorrisi degli sconosciuti per strada
- gli approcci improvisi e delicati
- massaggi
- cantare con il babbo
- gli abbracci del mio babbo
- la storia d’amore che hanno avuto la mamma e il babbo
- la storia d’amore tra papà e daniela
- la spa
- gli hotel
- la gita a Napoli
- gli abbracci delle mie amiche
- il cielo
- riuscire a capire i pensieri dell’altro
- I capelli scuri
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lamilanomagazine · 1 year
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Trieste: arriva la mostra "Vele e riflessi" di Fabio Rumer da giovedì 6 aprile. 
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Trieste: arriva la mostra "Vele e riflessi" di Fabio Rumer da giovedì 6 aprile.  Il pittore triestino Fabio Rumer espone quadri ad olio su tela e su tavola improntati ad una visione verista con notazioni post-impressionistiche. Promossa dal Comune di Trieste, la mostra si sviluppa su tre temi: il mare di Trieste con le sue vele, ora in competizione nella regata della Barcolana, ora in bonaccia in attesa di un alito di vento, ora in tramonti infuocati. Una sezione è dedicata alle vie e alle piazze di Trieste riprese durante le grigie giornate di bora e di pioggia. L'ultima parte descrive l'altra città tanto amata dall'artista, Venezia. Qui l'attenzione si concentra sui riflessi nell'acqua in continuo movimento dei canali, il punto di vista è completamente spostato sulle vibrazioni di colore delle onde scure, raggiungendo una visione quasi completamente informale. Fabio Rumer, che vive e lavora a Trieste, ha esposto in numerose mostre collettive. Le sue opere si trovano presso collezioni private a Trieste, Milano, Roma, Napoli, Ventimiglia ed Lugano. L'esposizione è visitabile fino al 9 maggio, con orario feriale e festivo: 10.00 – 13.00 e 17.00-20.00.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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a-tarassia · 3 years
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Episodio 6 – Delle coincidenze e delle scoperte
In Veneto ci sono le spiagge, nel senso che anch’esso è un luogo di villeggiatura. Io ben lo sapevo, vivendo in Lombardia conosco un buon numero di persone con famiglia che si avventurano e oltrepassano la Romagna per le loro vacanze estive e io però non mi sono mai chiesta che razza di mare ci fosse in Veneto al punto da permettere delle vacanze, nel senso son stata a Venezia per carità, fin troppe volte, e so che il Veneto su un lato confina con il Mar Adriatico, però da qui ad immaginarmelo meta turistica estiva mi serviva uno shift mentale. Poi ho deciso di fare un weekend lungo sul delta del Po, che ancora devo far pace con l’ambiente fluviale e soprattutto con il Po, anzi, soprattutto con le zone paludose che circondando il più grande fiume d’Italia, per esempio quella in cui abito da ben 6 anni 7 anni. Mi viene la fantasia di provare a farmi piacere il posto salmastro per definizione, il posto in cui tutto è in umido, tutto è ammollo in acque torbide e ferme e la vita è una distesa di cielo e paludi. Ammazza che ficata direte voi, punti di vista. Devo fare delle premesse.
Qualche sabato fa son venuti a trovarmi dei cari amici con cui ho condiviso dieci anni a Roma, senza soffermarci su dettagli qui inutili, uno di loro mi consiglia di vedere il nuovo programma di Cracco su Prime Video, al momento del consiglio io avevo già deciso di trascorrere tre giorni tra le amabili acque stagnanti alla foce del Po e con questa convinzione una sera decido di dare una possibilità al programma di cucina. Ho poco tempo, lo metto su giusto per qualche minuto per capire. Prima puntata, ospite Fabio De Luigi, zona visitata: Po e delta del Po. WTF 1.
Un paio di sere dopo, proprio in prossimità della mia partenza io che sono una casalinga disperata noto, su un gruppo di facebook dedicato all’arredamento, una foto che ritrae una stanza da ragazzo con dei bei mobili che sembrano di design, approfondisco ed è la nuova camera da letto del figlio di Belen. Sì, quella Belen, la farfallina sull’inguine. Cerco sul web altre foto e non ne trovo, ma in giro trovo delle foto di lei in vacanza in un posto che ha dei colori fantastici, dalle foto il posto sembra essere selvaggio però non bello da copertina, nel senso questa s’è fatta la vacanza in un canale affianco alla casa dove vive??? In un tubo di scarico ripulito? Che strano posto che pare bucolico, elegante e fangoso allo stesso tempo, ma che colori assurdi, ma perché puccia i piedi in un rivolo di acqua che pare una pozzanghera? Come mai è andata in vacanza in un luogo abbandonato e bellissimo? Mi sento stranamente attratta da quell’atmosfera abbandonata, languida, incompresa e incomprensibile, enigmatica. È Albarella, un’isola al largo del delta del Po. WTF 2.
Va bene, andiamo, male che vada mi sfondo di capesante e ostriche.
Adesso, io conosco davvero poche persone che abbiano girato l’Italia quanto l’ho girata io solo per passione e non per lavoro, forse non ne conosco e però posti così io non ne ho mai visti se non negli Stati Uniti, nel Maine, quando con papà andavamo a casa di amici e catturavamo i crostacei nelle gabbie che immergevamo dall’argine. E questo posto, la riserva del delta mi ha ricordato quel posto lontano nella vita e nel mondo. È un posto che ha il blu, il rosso e il giallo immischiati in modo unico, ha dei cieli sconfinati distesi su villaggi che son rimasti antichi, i vecchi ai bar, i bimbi per strada col pallone, assenza di civiltà, il vento che muove nel vuoto miliardi di granelli di sabbia, le sere azzurre e malinconiche per chilometri e spiagge di sabbia immense che se chiudi gli occhi potresti essere in Algarve, ma con più vongole sul bagnasciuga. Tramonti indimenticabili. Gli argini del Po in quel luogo in cui si confonde col mare sono così strani, così frastagliati, confondono e smarriscono, mi piacerebbe conoscere le persone che lì ci nascono e vivono per capire cosa si portano dentro di quell’ecosistema ricco e vivo, di quella natura prepotente e però umile, non vuole essere infastidita lì la natura. Di solito si pensa al mare, ai monti, io mi stupisco di non aver mai desiderato andarci prima. E il pesce è buonissimo e pure il vino (ça va sans dire).
Tutto questo preambolo per parlare invece delle anguille, che non ho avuto il coraggio di assaggiare, anche se il posto delle anguille è Comacchio e io son rimasta in Veneto, in ogni caso la situazione è questa. Delle anguille si sa molto, ma non tutto e qualche sera prima di partire Matteo mi disse che c’avevano na fissa per riprodursi, nel senso che tutte le anguille per depositare le uova se la fanno  fino al mare dei Sargassi da dovunque si trovassero, secondo il pescatore intervistato da Cracco è una roba di sperma e terra, ma mi fido poco dell’autoctono nonostante la sua evidente esperienza nella pesca e cucina della specie, ma secondo le mie ricerche su internet è vero, queste da ovunque si trovano nuotano fino al Golfo del Messico praticamente per andarsi a riprodurre, riproduzione che ancora non si sa precisamente come avviene, molto interessante è che anche le anguille che vivono nei laghi o in posti chiusi come gli stagni riescono a raggiungere il luogo prestabilito, strisciano sulla terra ferma di notte di zona umida in zona umida e poi rientrano in acqua e non si sa bene come e seguendo un percorso che conoscono solo loro giungono lì dove poi tutte depositano e muoiono, le anguille hanno tutte la stessa cittadinanza, nascono tutte nello stesso posto, niente ius soli o problemi di immigrazione, loro sono tutte messicane e poi vengono in Europa e ci mettono tre anni circa a rifare il percorso a ritroso.
Non si capisce come sia possibile allevarle se per riprodursi poi queste devono di nuovo tornare dove son nate, sguscio e rifuggo la fine precoce.
Insomma
Non mi avrete mai come volete voi
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corallorosso · 4 years
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Immaginate questo. C'è un politico che non solo da anni gira con felpe e magliette di polizia e carabinieri. Ma che è stato – ufficialmente – anche “capo” dei primi, in quanto Ministro dell’Interno. È un politico che sull’idea di forze dell’ordine, di sicurezza, di rispetto della divisa – a parole – ci ha costruito quasi tutta la sua carriera. Ed è lo stesso politico che ieri, proprio ieri, è andato a deporre – tra mille telecamere – fiori davanti al luogo dove un agente di polizia è stato ucciso. Ora immaginate che oggi, a Roma, l’estrema destra abbia letteralmente preso d’assalto la polizia: fumogeni, sassi, bottiglie, bastoni, bombe carta. E che abbia fatto feriti tra le forze dell’ordine. Perché se una bomba carta ti esplode accanto, bene non ti fa. Immaginate tutto questo. Correlate i due fatti. Da quel politico, cosa vi aspettereste? Stando alla sua storia, avrebbe dovuto lanciare rabbiosi comunicati contro gli aggressori. Furioso, furibondo. Massima solidarietà e condanna, durissima, agli assalitori. Perché se in politica campi girando con le felpe con scritto “Polizia”, quando poi un poliziotto viene ferito ci si aspetta che tu dia almeno solidarietà. E invece no. Sono passate quasi cinque ore dagli scontri. Ma quel politico tace. Non vola una mosca sui sui social. Parla di scuola, pubblica tramonti. Ma su quanto accaduto a Circo Massimo niente. Non una parola. In compenso, però, ha avuto un’idea: ha evidenziato il post di lui a mani giunte che prega davanti al luogo dove è morto l’agente di Napoli. E scrive “INFAMI” a chi l’ha ucciso. Mentre quelli che oggi tiravano bombe carta sugli agenti no, quelli non sono infami. Sono quelli che si portano in piazza quando c'è da far numero. Leonardo Cecchi
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naivet-e · 4 years
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Sono partita con due miei amici e 14 tra sconosciuti e conoscenti. Roma, Napoli, Salerno. Un gruppo improbabile e una settimana di armonia. Mai una tensione, una parola di troppo, un dispiacere. Energie belle che si mescolano: pasta pesto e pomodorini 6a.m., ballare di cristo, 3L, no wifi, tramonti arancioni tramonti rossi e la prima alba di Italia, le psicologie e le trame, essere la « medica » della casa ed essere chiamata ogni 3x2, scambiare sorrisi su sorrisi, ballare insieme non risparmiare abbracci sudare terra salsedine mare stelle cadenti la Puglia gli ulivi i km macinati e ritrovarsi attorno a quel tavolo a qualunque ora e trovare sempre una persona che vuole chiacchierare. Oggi, ultimo giorno, abbiamo assegnato i premi: a me premio outsider, tutti d’accordo tutti ad applaudire e si.. mi sono un po’ emozionata.
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fobiadelmondo · 4 years
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2013 - 2017
Giorno 1/7, 333 km.
2013, in questi mesi parlavo con te. Ti conoscevo piano piano. Ricordo di te, la prima persona con cui parlai grazie a questo sito. Ricordo di te, la prima persona 'estranea' a cui diedi il mio numero di cellulare.
Non scorderò mai la prima volta che mi squillò il cellulare ripetutamente, c'eri tu dall'altra parte. Sentivo la tua voce tremare, io che mi nascondevo dalle orecchie di mia madre, facevo finta di fumare solo per farti compagnia, un po' per farti incazzare o forse, solo per questo. Peccato che poi iniziai a fumare davvero.
Ricordo i collage con le nostre foto, "prendo il traghetto e vengo da te", "Giup", ma soprattutto, "non per sempre, però sempre".
Ed è andata proprio così, alla fine.
Abbiamo condiviso il mondo intero, io e te.
Insieme abbiamo superato brutti voti a scuola, brutte sensazioni a parlare con altre persone, brutte operazioni, brutte, brutte situazioni. Eppure noi c'eravamo.
Non facevamo altro che ripeterci quanto fosse difficile, forse impossibile.
Poi, d'un tratto, il buio. Siamo spariti in un vortice che ci ha preso i sentimenti e li ha buttati dall'altro capo del continente, per entrambi. Io sono finito a Nord, ma tu, irruente, ancora più su, ancora più a Nord.
Era il 2017. Non ricordo neanche come, ricominciammo a parlare. Era il 2017, non ho il benché minimo ricordo di come da un giorno all'altro ti ritrovai in casa con me a Roma. Eri lì, eri vera. Respiravi con me, parlavi con me, mangiavi, facevi la spesa, le facce dispettose, i discorsi sulla filosofia, gli sguardi curiosi nelle finestre altrui, i tramonti, il 163 che non passava mai, l'ansia il tuo primo giorno d'università, i fornelli bruciati, la pasta sfoglia ripiena, skam, "andiamo a Londra", "come cazzo si studia questa roba", con me.
Era un sogno, un sogno di quelli magici. Un sogno. Uno di quelli da cui prima o poi ti devi svegliare. Io purtroppo lo feci, ma di soprassalto. Sbagliai tutto. Mi ritrovai solo, ancora una volta. Ti ho sempre voluto bene, te ne vorrò ancora a lungo. Neanche immagini come (fa tanto ridere), ma so che ora sei felice, che hai trovato la tua strada. Esattamente verso nord, proprio verso Londra. Ce l'hai fatta e tu neanche immagini quanto io sia felice per te.
Sei la prima persona di cui abbia voluto tornare a scrivere qui, ma non credo che lo farò nuovamente. Ne è passato di tempo, è giusto che sia così. Ti metterò in uno scrigno che conserverò solo per me. Non butterò la chiave.
Ti voglio bene, Alex.
In questo decennio sei stata una delle parti preponderanti, adesso è tempo di andare.
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garadinervi · 5 years
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Nanni Balestrini, Istruzioni preliminari, (video, 2018); in Nanni Balestrini, Caosmogonia, «Lo specchio», Mondadori, Milano, 2010; then in Nanni Balestrini, Cosmogonia e altro. Poesie complete (1990-2017), DeriveApprodi, Roma, 2018; then also in È solo l’inizio. Rifiuto, affetti, creatività nel lungo ’68, Edited by Ilaria Bussoni and Nicolas Martino, ombre corte, Verona, 2018
il nostro mondo sta scomparendo i tramonti succedono ai tramonti si può sentirne lo strappo silenzioso scorrere il sangue la vita che fugge su fogli di carta corrosi sbiaditi accarezzando le parole ancora visibili
accarezzando le parole ancora visibili supreme famose finzioni si dissolvono su fogli di carta corrosi sbiaditi i tramonti succedono ai tramonti in una realtà caotica ostile immensa non sappiamo chi siamo né dove andiamo
non sappiamo chi siamo né dove andiamo le vecchie certezze se ne vanno in una realtà caotica ostile immensa supreme famose finzioni si dissolvono la nostra urgenza di ordine si annulla in un reticolato di possibilità infinite
in un reticolato di possibilità infinite proviamo ogni volta con parole diverse la nostra urgenza di ordine si annulla le vecchie certezze se ne vanno tutto si ramifica si scompone si mescola gli esperimenti non producono un sì o un no
gli esperimenti non producono un sì o un no ma un continuo flusso di probabilità tutto si ramifica si scompone si mescola proviamo ogni volta con parole diverse nessuna ricerca di risposte assolute poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità
poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo nessuna ricerca di risposte assolute ma un continuo flusso di probabilità il punto è dove la catena può essere spezzata la contraddizione principale muta continuamente
la contraddizione principale muta continuamente nella violenza che stravolge la quotidianità il punto è dove la catena può essere spezzata rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo teoria materialista della contingenza il tempo in cui l’uno si spacca in due
il tempo in cui l’uno si spacca in due guardando l’evento da prospettive parziali teoria materialista della contingenza nella violenza che stravolge la quotidianità nella durata mutevole delle congiunture forze eterogenee si compongono su una linea comune
forze eterogenee si compongono su una linea comune secondo una relazione non predeterminata nella durata mutevole delle congiunture guardando l’evento da prospettive parziali scomporre e ricomporre in equilibri alternativi la scrittura come un flusso non come un codice
la scrittura come un flusso non come un codice costruzioni associative e accumulative scomporre e ricomporre in equilibri alternativi secondo una relazione non predeterminata arricchisce il significato rendendolo plasmabile la forma liberata dalla palude delle sintassi
la forma liberata dalla palude delle sintassi sequenza di immagini sparate come slogan arricchisce il significato rendendolo plasmabile costruzioni associative e accumulative rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso
contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso non più dominanti e dominati ma forza contro forza rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio sequenza di immagini sparate come slogan l’attacco va minuziosamente preparato secondo una prospettiva rivoluzionaria
secondo una prospettiva rivoluzionaria un altro mondo sta apparendo l’attacco va minuziosamente preparato non più dominanti e dominati ma forza contro forza si può sentirne lo strappo sonoro scorrere il sangue la nuova vita che arriva
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sassailsasso · 5 years
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Piccoli tramonti su Roma l’unica gioia della giornata perché per il resto oggi (anzi ieri dato che sono le 3:42) se si potesse cancellare sarebbe meglio...
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clo-rofilla · 6 years
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Stamattina io e mia nonna siamo salite su in montagna (nell’altra casa, quella di Ovindoli) per qualche giorno. Le vengono a montare la cucina nuova senza averle dato alcun preavviso e mi sono detta che aiutarla e prendermi un po’ di aria pulita non era poi una così cattiva idea. Per la prima volta ho guidato io; nei viaggi lunghi guida sempre l’Uomo, l’ho realizzato stamattina mentre mi mettevo in macchina e la passavo a prendere. Ci siamo messe la musica, e il mio primo viaggio al volante verso l’Abruzzo è scorso veloce, tra monti, distese di alberi e verde, e paesaggi riposanti per gli occhi e per i pensieri.
Sono qui, in questa casa fredda fredda (non come l’altra, a due soli paesini di distanza), che mi sono sistemata al computer sotto la finestra per scaldarmi un po’ con i raggi che filtrano dal vetro. Ho la pancia piena di cose buone e sane, di ricotta di paese, di caciotta, di insalata fresca con pomodori e cetrioli, di albicocche mature; la mia nonna paterna è speciale, cucina sempre tantissime verdure, usa farine integrali e compra frutta a volontà; non prepara mai i classici piatti pesanti da “nonna tradizionale”. Mi piace perché associo il tempo che trascorro con lei al benessere di mente e corpo, alla disintossicazione dalla fretta e dai pensieri tossici di una metropoli grande caotica e problematica come Roma, e abbandono gli schemi imposti e lo stress del traffico per qualche giorno di quiete in cui la mia mente “respira”, e mi sento bene. È un’isola in qualche modo non corrotta da ciò che le scorre intorno, e non solo ora che siamo in Abruzzo, ma anche quando vado da lei a Roma, a poche centinaia di metri da casa mia. Scrivo questo post (e gli articoli, che ancora oggi ho da lavorare) mentre il sole mi scalda le spalle e le gambe nude, nella salopette. Fuori gli uccellini cinguettano in una specie di concorso sonoro, chissà quante ne hanno da dirsi. A pranzo abbiamo parlato di mio fratello, e vedo nonna preoccupata per lui in una maniera lucida, che mi consola, perché spesso i miei genitori mettono la testa sotto la sabbia facendo finta di non vedere. Si illudono, sdrammatizzano, non vogliono fare i conti con la realtà. Le canne? Ma no. Le canne, ma sì. Lo spaccio? Non so. Non terminare il ciclo di istruzione media superiore, seppure con anni di ritardo? Che prospettive avrà, mio fratello, se nel suo futuro non vede nulla? Se non si proietta neppure a dopodomani? La nonna tiene la testa ben sopra la sabbia, e si chiede se finirà nella criminalità, e si dispiace di una vita giovane e di un cervello sveglio e furbo più di tutti noi altri assieme che sembrano però destinati a sperdersi, nella migliore delle ipotesi, a bruciarsi, nella peggiore.
Penso all’Uomo, che sta a Roma a studiare per l’ultimo famigerato e temibile esame che martedì dovrà sostenere per potersi laureare, e spero tanto che questa sia la volta buona. Per lui, perché se lo merita, perché sogno il momento di vedere il suo volto disteso nella gioia e nella soddisfazione, e non più corrucciato dai troppi pensieri, e per noi, per poter pensare un po’ più in là, e un po’ più in grande. Per poter pensare a una convivenza, per poter pensare a una Parigi di noi.
Penso a tante cose, e altrettante ne vorrei scrivere, ma devo tornare all’articolo sul (latente) percorso scolare dei bambini in Afghanistan e farne altri due, mentre la nonna capa i fagiolini, se voglio fare in tempo a uscire con lei per i boschi prima che il sole tramonti dietro le montagne.
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tarditardi · 2 years
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ARA, nuovo (piccolo) club a Roma
C'è aria di novità nel clubbing. E' appena nato ARA, nuovo Boiler Club, uno spazio intimo in cui il suono e il panorama di Roma creano un'esperienza immersiva. ARA è pensato per vivere party che coinvolgano poche decine di persone e sorge in un luogo speciale, ricco di storia, il più alto della Città eterna, da cui si gode un panorama mozzafiato. Fa parte del Monastero dei Santi, un boutique hotel extra-lusso con sole 4 suite, anch'esso appena nato. 
"Il nome ARA è un omaggio all'altare dell'antico monastero che questo luogo magico ospitava", spiegano KARLHEINZ e Haldo, duo di dj producer conosciuto a livello internazionale per il sound coinvolgente della loro techno fusion. Hanno creato questo Boiler Club, ovvero un club in cui tutto ribolle e può essere diffuso online, anche per dare un luogo fisico alle loro sperimentazioni artistiche. Tra le recenti creazioni di KARLHEINZ ad esempio c'è Licht, uno strumento che crea musica per interpolazione luminosa e nasce per farsi sentire e vedere nel buio dei locali. 
"All'interno di ARA luce e suono si fondono, creando un'immersione totale di queste due energie. Fondendole, si vive la musica in modo diverso rispetto a un club o un grande festival", continuano KARLHEINZ e Haldo. Le pareti di ARA sono bianche, così la serata può poi avere il suo colore, cambiando anima allo spazio. E il bianco è la perfetta cornice per Roma, i suoi tramonti e le sue notti.
Il luogo in cui nasce ARA ha una storia millenaria. Tito Livio e Polibio raccontano che il conquistatore Annibale, partito da Cartagine, dopo aver attraversato Spagna, Gallia e le Alpi con il suo esercito e con gli elefanti al seguito, arrivò proprio qui, a Monte Mario, al tramonto, nel luogo più alto della città, quando la luce regala una vista unica... "Forse restò abbagliato da tanta bellezza, perché non attaccò e le truppe romane nella notte si riorganizzarono" raccontano i due artisti. "Forse tutto l'Occidente, così come lo conosciamo, deve qualcosa a quel tramonto". 
ARA non ha una programmazione standard, ma propone soltanto circa 15-20 eventi ogni anno, tutti rigorosamente su invito, alternando in consolle artisti internazionali e nuovi talenti. E' un Members Club dedicato a chi vuol vivere nuove esperienze, piuttosto che essere l'ennesimo locale esclusivo. "Viviamo da sempre la scena della musica elettronica romana e tra appassionati ci conosciamo un po' tutti", spiegano KARLHEINZ e Haldo. "Ai più esigenti, ARA e il Monastero dei Santi offrono il meglio per food, accommodation, beverage e servizio; ma sono musica e arte il centro della nostra proposta".
Ad esempio, il 26 maggio 2022, ad ARA, insieme alla musica di KARLHEINZ e Haldo, sarà ospite Francesca Nini Carbonini, artista che ha portato una sua installazione al Burning Man, celeberrimo festival che infuoca il deserto del Nevada con arte e musica elettronica. ARA ospita un'esposizione permanente dei suoi quadri e quella sera prenderà vita una sua performance di "vandalizzazione", oltre alla presentazione dell'album musicale KAFKA 9.0 in the box. 
ARA Exclusive Boiler Club
Small Luxury Hotel & Boutique
Monastero Dei Santi 5*
Roma - Italy 
+39 3295910496
www.monasterodeisanti.com
www.karlheinz.it
www.francescanini.com
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lamilanomagazine · 1 year
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I Muse con Elisa, in uscita la versione duetto del brano Ghosts
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I Muse con Elisa, in uscita la versione duetto del brano Ghosts. Dopo il successo dell’ultimo album dei MUSE "WILL OF THE PEOPLE", entrato direttamente al numero 1 della classifica GFK degli album più venduti in Italia, esce venerdì 25 novembre una versione speciale ed esclusiva del brano più emozionante dell’album, "Ghosts (how can I move on)", con la voce avvolgente di una delle artiste italiane più importanti e apprezzate: ELISA. Per la prima volta la band vincitrice di Grammy Award e Brit Award pubblica un singolo con un’artista italiana. Matthew Bellamy ed Elisa condividono la stessa visione artistica e la stessa passione per la musica. Dal loro incontro è nata l’idea di collaborare su un brano che potesse mettere in evidenza le loro indiscusse doti canore e GHOSTS è il brano perfetto per evidenziarne tutta la magia, costruito sul suono del solo pianoforte. Matt Bellamy ha dichiarato: "Abbiamo sempre pensato che questa canzone sarebbe stata perfetta per una potente voce femminile. Siamo entusiasti che Elisa sia la prima di una serie di collaborazioni future che i nostri fan ascolteranno". "Ho avuto l'occasione, e la fortuna, di incontrare i Muse nei primi anni 2000, ad un festival italiano al quale partecipavamo entrambi, ed è stato incredibile perchè io li ascolto da sempre"- Racconta Elisa - Absolution, il loro mio disco preferito, è un album che ha lasciato un segno profondo in me; quelle canzoni le ho ascoltate e riascoltate, fino a farle diventare la colonna sonora di un periodo importante della mia vita. Per questo trovo ancora più stimolante questa collaborazione: per il bellissimo intreccio tra la mia storia personale con loro e il grande valore artistico della band, fatta di eccezionali performer. Matt Bellamy ha un talento straordinario, ha portato il rock nel mainstream con un mix originalissimo (presente sin dai primi dischi), capace di mescolare la musica classica del pianoforte e delle melodie della sua voce con un rock super energico che trova nei live la sua massima espressione. Sono entusiasta e molto orgogliosa di poter cantare con loro". Ampiamente riconosciuta come una delle migliori band live al mondo, i Muse  porteranno il loro "Will of the People" tour in Italia il 18 luglio a Roma allo Stadio Olimpico e a Milano il 23 luglio allo Stadio San Siro. I Muse sono Matt Bellamy, Dominic Howard e Chris Wolstenholme. Dalla loro formazione nel 1994, i Muse hanno pubblicato nove album in studio, vendendo oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. Il loro ultimo album 'Will of the People' ha debuttato al #1 in diversi territori tra cui l’Italia, Regno Unito (il loro 7° #1 consecutivo), Austria, Francia, Finlandia e Svizzera. Il loro album precedente, 'Simulation Theory', ha debuttato al #1 in più territori e ha seguito 'Drones' pubblicato nel 2015, che ha vinto un Grammy Award come miglior album rock, il secondo della band. I Muse hanno vinto numerosi premi musicali tra cui due Grammy Awards, un American Music Award, sette MTV Europe Music Awards, due Brit Awards, undici NME Awards e sette Q Awards, tra gli altri. Elisa è cantautrice, polistrumentista e produttrice musicale. Nella sua carriera ha conquistato innumerevoli Dischi di Platino e il Disco di Diamante, e ha collaborato con grandissimi artisti come Luciano Pavarotti, Ennio Morricone, Tina Turner, Andrea Bocelli, Dolores O'Riordan, Imagine Dragons, tra gli altri. In Italia ha ottenuto tutti i principali premi e riconoscimenti in ambito musicale: il Festival di Sanremo nel 2001 con il brano "Luce (Tramonti a Nord Est)", 2 Targhe Tenco, 2 Premi Lunezia, 15 Italian Wind Music Awards, il Festivalbar, il Nastro d'Argento; oltre ad un MTV Europe Music Award e un Premio Regia Televisiva. La sua voce ha incantato registi come Quentin Tarantino e Tim Burton che l’hanno voluta nella colonna sonora dei loro film ("Django Unchained" e "Dumbo" targato Disney). Per Disney ha anche cantato e doppiato nel kolossal "Il Re Leone" . Nel 2019 la Mattel le ha dedicato una Barbie con le sue sembianze come modello positivo per le nuove generazioni. Nel 2022 è stata la Direttrice Artistica di Heroes Festival, 5 giorni di eventi a Verona tutti legati all'ambiente. Elisa è anche Ambasciatrice per Save The Children e "Alleata" per l'ONU nella nuova campagna sugli obiettivi di sviluppo sostenibile.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sanna-mario · 2 years
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Foto su EyeEm
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