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#televisione
scogito · 3 months
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Non guardo Sanremo, ma non ho resistito (è un po' più ironico se si conosce il dialogo originale).
(fonte video: Facebook, Fenomenologia della lingua)
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rideretremando · 23 days
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"Belve di Francesca Fagnani è essenzialmente un programma di washing.
I ministri osceni fanno i gigioni, i ricchi piangono, le teste di cazzo riscoprono il loro lato sensibile. Il conflitto viene ridotto a dispetto, il giornalismo a frecciatina, con la scusa che la presunta cattiveria sia un guilty pleasure. Il potere resta lì, un grande padre buono a cui fare le boccacce quando si gira."
Christian Raimo
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il multiverso esiste...
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ilblogdellestorie · 3 months
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L'evoluzione della televisione
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minollo63 · 1 month
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Dai un’occhiata
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Arisa desnuda...
Meglio come cantante sanremese o come pin up da giornale per soli uomini ? A voi l'ardua sentenza…
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aitan · 6 days
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Caso Scurati
Prima si censura fascistamente un testo antifascista, poi, si percepisce l'effetto boomerang, e si pubblica, postfascistamente, in altri canali (meno pubblici e nazionalpopolari della TV di Stato) il testo oScurato; infine, si cerca il capro espiatorio e si strombetta che "Chi ha sbagliato, pagherà". Un altro metodo postfascista da democratura del XXI secolo.
Cose che capitano e capiteranno ancora in questo Paese di M.
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ulmicola · 11 months
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Zerocalcare, dimmi chi e' il tuo pusher che la roba che prendi devo fumarmela anche io. :D
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gregor-samsung · 1 year
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“ (D) I giornali hanno ricordato che il nazismo sognava l'uso generalizzato della t.v. e che solo la guerra distolse le energie tecniche ed economiche dal progetto. La t.v. nacque così, con una signorina tedesca impiegata delle Poste, Ursula Patschke, che [la sera del 22 marzo 1935] apparve in video e annunciò ai dieci apparecchi «ricevitori» esistenti a Berlino che tutto era pronto per «far scendere nei cuori dei camerati del popolo l'immagine del Fürher». Non le sembra un anniversario imbarazzante? Ha sottolineato che la t.v. è nata come strumento di consenso e di dominio.
(R) Nella Germania nazista, come lei diceva, la televisione non fu diffusa su larga scala. Perché la televisione, a differenza della radio, ha bisogno che i ripetitori siano a vista, ha bisogno di grandi impianti e forti investimenti. I francofortesi, quando parlano di masse e «media», non si riferiscono quasi mai alla televisione, bensì alla radio e alle adunate oceaniche. Sono fuggiti da paesi fascisti e nazisti, per cui studiano soprattutto i mezzi impiegati davvero da quelle dittature: Hitler e Mussolini avevano usato ampiamente, oltre alla radio, il cinema di fiction e il documentario. Basti pensare a film come «Scipione l'africano» o a documentari come quelli di Leni Riefenstahl. Sì, la potenza dei media è stata intuita e sfruttata anzitutto dai regimi autoritari e gerarchizzati. La prima stazione radiofonica del mondo è stata quella del Vaticano. I francofortesi, però, non sono come il Karl Popper degli ultimi anni, che ha già mangiato, digerito e rifiutato la televisione. Vengono da un'esperienza tutta radiofonica. Eppure già la radio appare loro uno spauracchio terribile, un'inedita possibilità di massificazione. D'altronde era vero: prima della radio un predicatore, poniamo il Savonarola, poteva essere ascoltato al massimo da qualche migliaio di persone. Non c'era, tecnicamente, possibilità di maggiore "audience". Ora si è passati a milioni; in alcuni casi (come le Olimpiadi o lo sbarco sulla luna) addirittura a miliardi. Tenga conto, per di più, che a metà degli anni cinquanta la radio da noi era ancora un lusso. Ricordo che sotto casa nostra abitava una vecchietta che per tutta la vita, e inutilmente, ha desiderato di possedere un apparecchio radiofonico. A metà degli anni cinquanta arriva anche la televisione, un «medium» che d'improvviso irrompe e agisce con presa inaudita. S'immagini un paese d'inverno: alle cinque è buio, i bar sono chiusi, la gente è a casa... La televisione crea veramente il villaggio globale. All'improvviso dà a tutti la possibilità di entrare dovunque: nelle case di lusso come alla Scala. E all'improvviso Agnelli e un contadino lucano vedono lo stesso telegiornale. Nella gerarchia del mezzo televisivo basta essere utenti per essere uguali agli altri. Personaggi totalmente sconosciuti, poi, diventano idoli all'improvviso. Con due o tre puntate di «Lascia o raddoppia» Mike Bongiorno diventa una star. E si conquista il saggio semiologico di un autore sofisticato come Umberto Eco. “
Domenico De Masi, Ozio creativo. Conversazione con Maria Serena Palieri, Ediesse (collana Interventi), Roma, 1997¹; pp. 49-50.
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weirdesplinder · 5 months
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Maratona di sette film anni ottanta da vedere a Natale
Vi propongo sette film anni 80' da vedere in sette serate durante le vacanze di Natale o il periodo natalizio in generale. Non si tratta di film ambientati a Natale (o almeno non tutti), ma film anni 80' che reputo adatti al periodo. Ho volutamente escluso titoli come Una poltrona per due e Il principe cerca moglie, sarebbe stato troppo ovvio. Eccomi la mia lista:
Die hard trappola di cristallo
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Trama: John McClane è un poliziotto di New York che giunge a Los Angeles per passare le vacanze di Natale con la moglie Holly ed i figli, nonostante la coppia stia vivendo un periodo di crisi matrimoniale. Nel grattacielo (il Nakatomi) dove lavora la donna si sta svolgendo un party per le festività natalizie fra i dipendenti della compagnia; all'improvviso irrompe al suo interno un gruppo armato e ben addestrato di criminali della Germania Est, che provocano alcuni morti tra i presenti. Il loro scopo sarebbe quello di costringere le autorità a liberare alcuni "fratelli della rivoluzione" detenuti nelle carceri americane e di mezza Europa. In verità l'unico vero obiettivo di Gruber è quello di penetrare nel caveau dell'edificio dove si trovano 640 milioni di dollari in titoli...
SOS fantasmi
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Trama: Francis Xavier Cross è il direttore di un network televisivo statunitense: estremamente cinico ed egoista, cerca di raggiungere l'apice della propria carriera preparando un musical dedicato alla novella di Charles Dickens Canto di Natale, che andrà in onda la notte della vigilia di Natale. La vita di Cross è quella del tipico uomo di successo, ma se da un lato è divenuto ricco e famoso, dall'altro ha perso tutte le persone a lui più care. La fidanzata Claire lo ha lasciato per seguire le persone bisognose, il fratello lo cerca continuamente ma lui non si fa trovare ed i suoi dipendenti lo temono e lo odiano profondamente. Tanto più che poco prima di Natale licenzia senza scrupolo il suo dipendente Eliot. La sua segretaria Grace, vedova con cinque figli di cui il più piccolo affetto da mutismo, deve però sopportare stoicamente le sue angherie, perché ha bisogno di quel lavoro.
Beetlejuice
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Trama:  I pacifici coniugi Maitland, Adam e Barbara, rimangono vittime di un incidente d'auto; tornati da soli nella loro villa, scoprono cose bizzarre: sono capaci di fare azioni e gesti sovrannaturali, nessuno è in grado di vederli Grazie a un libretto chiamato Il manuale del novello deceduto capiscono di essere morti e soprattutto di essere diventati dei fantasmi. La loro casa rimane ufficialmente vuota e viene acquistata dall'eccentrica famiglia Deetz, che da New York porta nella nuova cittadina tutte le nevrosi della città. Adam e Barbara, infastiditi dalle loro insopportabili personalità, tentano di spaventarli senza successo e scoprono che Lydia (figlia di Charles Deetz, nata da un suo precedente matrimonio), una sconsolata e lugubre ragazza goth, è capace di percepirli e vederli e cerca invano di aiutarli. Adam e Barbara attraversano un portale e si recano nell'altro mondo, più simile ad un ufficio statale che all'oltretomba, dove si consultano con la loro assistente tombale, Juno: dovranno restare nella loro casa per almeno 125 anni e, se vorranno imparare a spaventare gli scocciatori, dovranno studiare a fondo il Manuale. Nonostante i fermi avvertimenti di Juno, Adam e Barbara contattano il suo ex assistente Betelgeuse (pronunciato come Beetlejuice, "succo di coleottero"), una sorta di bizzarro, libidinoso e vivace ghoul che di professione fa il "bio-esorcista", ovvero il contrario del classico esorcista: è un fantasma che si sbarazza degli umani per dare pace agli altri spiriti. Adam e Barbara si pentono presto di averlo invocato
Jumpin' Jack Flash
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Trama:  Terry Doolittle lavora in una grande banca di New York, utilizzando dei computer in rete per trasferire fondi. È una buona impiegata ed è popolare con i colleghi, ma a causa del suo look fuori dagli schemi e dal suo modo di fare molto diretto non è ben vista dal suo capo James Page. Un giorno Terry viene contattata sul suo computer da un uomo che si fa chiamare "Jumpin' Jack Flash", che le dice che lui è un agente segreto britannico in Europa orientale e che il KGB lo sta cercando per arrestarlo. Jack chiede a Terry di andare al Consolato Britannico per consegnare uno strano messaggio in codice al Dipartimento C. Nonostante qualche esitazione, Terry recapita il messaggio a un addetto alla sicurezza del consolato, Jeremy Talbot, che la informa che non c'è nessun Dipartimento C. Jack allora le chiede di entrare nel suo appartamento a New York per recuperare una padella, su cui ci sono dei contatti della CIA.
Ricomincio da capo
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Trama: Phil Connors è un meteorologo televisivo dal carattere scorbutico ed egoista. Un giorno Phil deve recarsi controvoglia nella piccola città di Punxsutawney, in Pennsylvania, per fare un reportage sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della marmotta (festa celebrata negli Stati Uniti e in Canada il 2 febbraio), a cui ormai partecipa da quattro anni. Qui però rimane intrappolato in un loop temporale: ogni mattina, alle 06.00 in punto, viene svegliato dalla radio che trasmette sempre lo stesso brano musicale (I Got You Babe di Sonny & Cher), e da allora la giornata trascorre inesorabilmente allo stesso modo della precedente. Gli eventi si ripetono esattamente uguali ogni giorno, e lui ben presto impara a sfruttarli per passare una giornata stravagante, spendere soldi, conquistare donne. Ma ogni tentativo di sedurre la bella collega Rita, che lo ha accompagnato per il servizio, fallisce invariabilmente. Alla lunga questa vita ripetitiva, e la consapevolezza che anche quando riesce a conquistare Rita, ella il giorno dopo non ne avrà più memoria, lo porta alla depressione e a tentare continuamente il suicidio nei modi più strani per interrompere il ciclo, ma si risveglia comunque, sempre nel Giorno della marmotta. Durante uno di questi giorni Phil si confida con Rita che, dopo un iniziale scetticismo, gli offre il consiglio di dedicare questa vita intrappolata ad aiutare il prossimo. Phil capisce così che non può in un singolo giorno - ovviamente - aiutare tutti, ma può migliorare se stesso. Scopre così i suoi talenti e capisce i bisogni altrui, il che lo rende un uomo apprezzato, amato e migliore. Alla fine tutto ciò lo porta a uscire dall'incantesimo, e a trovare finalmente il vero amore con Rita.
L'erba del vicino
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Trama: In una strada della periferia americana tre vicini sono incuriositi da dei nuovi eccentrici arrivati che vivono isolati in una vecchia casa: i Klopek. La curiosità diventa sospetto non condiviso dalle loro mogli a seguito di strani rumori notturni e da strani accadimenti. La temporanea scomparsa di un anziano li convince di avere accanto degli assassini e atteggiandosi in maniera esilarante da commando indagano ad ogni occasione nella proprietà. Riescono ad avvicinarli anche con l'aiuto delle mogli, che credendo ormai i propri mariti impazziti dalle loro mosse, per scoprire che facciano i vicini, vanno a bussare alla porta per fare la loro conoscenza. In effetti all'interno vedono un po' di cose strane, a cui però le mogli non danno alcun peso. Ingannando le mogli, i tre amici penetrano nella casa dei vicini, approfittando di una loro uscita, alla ricerca dell'anziano.
Big
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Trama: Josh Baskin è un ragazzino di tredici anni che abita a New York. Josh è follemente innamorato di Cynthia Benson, una sua compagna di scuola molto più grande di lui, ma non ha il coraggio di dichiararsi e la sua vita è una frana. I suoi genitori lo costringono, tra l'altro, a fare il baby-sitter alla sorellina più piccola. Un giorno al luna park, dopo essere stato umiliato davanti a Cynthia che ama tanto, vede una macchinetta che riproduce le fattezze del mago Zoltar (la macchina funziona nonostante l'alimentazione elettrica sia staccata) e decide di esprimere un desiderio: non essere più un bambino. Il giorno seguente Josh si sveglia e si rende conto che qualcosa è cambiato. Non appena si guarda allo specchio, scopre di essere cresciuto di vent'anni, diventando così un aitante trentenne. Ritorna verso il luna park dov'era situata la macchinetta, ma scopre che non c'è più il luna park e che la macchinetta è sparita. Ritorna a casa ma la madre non lo riconosce.
Onorevoli menzioni:
Gremlins
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chez-mimich · 5 months
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Un buon motivo per non dare via l’apparecchio televisivo è la prima della Scala (l’altro è il Concerto di Capodanno dal Musikverein di Vienna). Per il resto si può buttare nel bidone.
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scogito · 1 year
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Non ho resistito.
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milanodabere · 5 months
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"Colpo Grosso" (1987-1992)
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Torneranno i duelli all'alba
Torneranno i duelli all’alba i racconti per fuochi che scottano le cortine, sì, ma di plastica le fredde guerre da riscaldare le crociate per liberare Hollywood dall’A.I. i selgiuchidi alle porte di Vienna, [solo per fotografarla. Torneranno gli imperi e le spie i sicari da stiletto e i sigari cubani le crisi dei missili sulla Luna indiana il Generale Inverno, quello percepito i dagherrotipi su…
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il-ciuchino · 5 months
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Ciao Darwin: il politicamente scorretto in tv funziona e serve. Capito Rai?
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Ieri, 24 novembre, è tornato in onda su Canale 5 Ciao Darwin con la nona edizione. Lo show, condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti, come sempre si fa ironia e beffa delle diversità degli esseri umani, categorizzandole ed anche ieri non ci si è risparmiati. Con le gag degli schiavi "egiziani" di colore che sostengono il faraone Luca Laurenti e la macchina del tempo ambientata in Africa con tanto di caricature sulle persone di colore ed un uomo in carne pittato di nero, Ciao Darwin ha superato tutti i tabù finora imposti alla tv e alla società da parte delle mode woke USA, oltre alle scontate belle ballerine spogliate e alle inquadrature ripetute al didietro di Madre Natura. Una scelta coraggiosa sicuramente da parte degli autori, ma anche da parte di Mediaset che rispetto alla Rai non si risparmia a fare ironia. Gli ascolti, infatti, hanno dato ragione al Biscione, che ha conquistato la serata con quasi 4 milioni ed il 25% battendo The Voice Kids su Rai 1. E la Rai, intanto, che fa? Continua a seguire le mode USA, penalizzando la resa di prodotti come Tale e Quale Show che da tre anni non può più permettere ai concorrenti bianchi di imitare persone di colore. Di conseguenza, a venir penalizzata è proprio la musica black, in particolare l'imitazione di artisti neri maschi è stata ridotta all'osso per la fatica da parte del conduttore Carlo Conti di trovare un personaggio di pelle scura che possa imitare, ad esempio, un James Brown, mentre per quanto riguarda il sesso femminile ad ogni edizione ha sempre messo una donna per imitare una cantante di colore, come è successo quest'anno per Jasmine Rotolo. A venir penalizzati sono anche gli ascolti. Tale e Quale, seppur abbia realizzato ascolti soddisfacenti per la rete con una media di oltre 3 milioni ed il 20%, ma senza concorrenza temibile, ha realizzato comunque i peggiori dati auditel di sempre della storia della trasmissione da quando è in onda.
Insomma, Ciao Darwin e Mediaset dimostrano che l'ironia pungente si può fare e, forse, con la prima puntata di ieri, si sono superate definitivamente delle imposizioni stupide che nulla hanno a che fare con la lotta al razzismo, ma al massimo con la lotta all'intelligenza e alla sanità mentale.
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I RISIBILI COMMENTI CHE ROBERTO BURIONI RICEVE SU TWITTER - Questa non è scienza e nemmeno divulgazione: solo maleducazione. (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1345035755-i-risibili-commenti-che-roberto-burioni-riceve-su?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=fabriziosimunde&wp_originator=ewQ6WmWmrP%2B0QMyYzHb4OMWZ7IZwdHN6GMXQQQb9FHfGG3INpElY7IrBC5aw4jEYdCfYRu91eFH7p%2FXynpH5zSFc%2BgGTT%2FitF1gd75S1fWEgKDK%2FJBDdbjP9Rv%2FLH0Oo Quando la Scienza non è scienza, ma barzelletta.
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winckler · 2 years
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Barry stagione 03
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