Tumgik
#ragazze ubriache
bellatrixdiva · 1 year
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Mi fa male il cuore e tu non te ne accorgi
Forse non ti frega un cazzo
Anche se dici “ti amo”
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shashashina · 10 months
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I don't hate you
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Questa storia parla di Tom Kaulitz, membro della band Tokio Hotel, li ho conosciuti recentemente, come molti della mia età credo, lo trovo davvero carino e divertente e dato che avevo un'idea per una storia l'ho messa in pratica. In questa storia Tom ha circa 20/21 anni, è ambientata nel 2010/11. Spero davvero che la mia storia vi piaccia, vi ricordo che l'inglese non è la mia lingua madre e che sto usando il traduttore, se ci sono errori fatemelo sapere così posso migliorare la storia.
Attenzione:
In questa storia ci sono piccole dosi di accenni a: alcol, sesso, bullismo e violenza, se non vi piace il genere non leggete e non criticate.
Riepilogo:
Tu e Tom non siete mai andati d'accordo, vi siete conosciuti da piccoli ed è stato odio a prima vista, tante cose sono cambiate nel tempo, tante, tranne il tuo odio per lui, o forse è cambiato anche questo?
Conteggio parole: 3.735
Io e i gemelli Kaulitz ci conosciamo da molti anni, da quando io e Bill abbiamo partecipato al programma Star Search nel 2003 e io mi sono classificato terzo. Ho sempre provato affetto per Bill, di Tom si potrebbe dire il contrario, con lui ho sempre avuto un rapporto di odio reciproco, non siamo mai andati d'accordo e abbiamo iniziato a litigare dal primo incontro, con Bill ci provava per risolvere le cose in modo pacifico. Sono passati anni dalla prima volta che ho conosciuto le gemelle e molte cose sono cambiate, tranne i continui battibecchi tra me e Tom, sono la cantante di un gruppo composto da me e altre tre ragazze, siamo i Blue Sky, abbiamo abbiamo fatto diverse tournée in tutta Europa e abbiamo collaborato con altri gruppi musicali. Adesso io e il mio gruppo siamo nel backstage del palco e tra meno di 10 minuti ci esibiremo, c'è così tanta gente e non avrei mai pensato che saremmo riusciti ad avere così tanto successo, mi batte forte il cuore, sono emozionato e spaventato all'idea Allo stesso tempo, non credo che mi abituerò mai all'idea di poter cantare le mie canzoni davanti ad un pubblico così vasto e di essere in tournée in giro per il mondo. Entriamo in scena, corriamo sul palco e il pubblico è estasiato, inizio a cantare e come sempre quando sono sul palco con i miei amici e i membri del gruppo entriamo in un mondo tutto nostro, dove l'unica cosa che conta è dare il massimo, trasmettere la nostra passione e la nostra determinazione. Sono trascorse circa due ore dall'inizio del concerto e siamo davvero stanchi ma felici di essere riusciti a dare il massimo anche oggi. Siamo all'ultima canzone e presto potremo tornare in albergo a rilassarci, potrò riprendere il film che non sono riuscito a finire ieri sera, Lyra la mia batterista ha deciso che invece di fare guardo "Le pagine della nostra vita" saremmo dovuti andare ad una festa, e lei mi ha praticamente obbligato a farlo... C'era tantissima gente alla festa e alla fine ci siamo divertiti tutti e 4 , Lyra ed Emma erano piuttosto ubriache, mentre Katie e io ci prendevamo cura di entrambe impedendo loro di fare cose stupide. Siamo arrivati ​​a casa verso le 3:00 del mattino e visto che oggi ci siamo svegliati verso le 08:00 del mattino, abbiamo tutti 5 ore di sonno, a quanto pare però diamo il massimo quando dormiamo poco, sta diventando quasi un rito per andare ad una festa la sera prima di un concerto. Il concerto è ormai finito e stiamo salutando i fan, stanno urlando i nostri nomi e dicono che ci amano, che rendiamo migliore la loro vita e questo fa piacere a tutti, andiamo nei camerini per rinfrescarci "Certo che è stato fantastico oggi, non credi?" Emma dice emozionata "Sì lo era, ma lo dici ad ogni concerto" Katie risponde con un'aria molto stanca "Certo che lo dico ad ogni concerto, ogni concerto che abbiamo fatto è stato fantastico, adoro lavorare con voi ragazze" Dice Emma avvolgendoci in un abbraccio. Entriamo nei camerini e prima di tutto vado a sciacquarmi la faccia, asciugandomi il sudore e il trucco, poi torno all'altro "Ehi ragazze, che ne dite di mangiare pizza stasera?" Suggerisco "Pizza? Ci sto". Lyra alza la mano ed Emma e Katie seguono l'esempio. Bene allora pizza sia, ci avviamo verso la macchina che ci ha accompagnato al concerto e ritorniamo in albergo, le prime a lavarsi sono Lyra e Katie, poi tocca a me. Guado sotto l'acqua calda, la sensazione è paradisiaca, l'acqua lava via non solo lo sporco ma anche i pensieri e lo stress, adoro stare in tournée, ma è faticoso e stressante. Inizio a canticchiare qualche canzone a caso, esco dalla doccia e mi metto il pigiama, mi asciugo i capelli, esco dal bagno e mi dirigo velocemente verso il mio letto e il mio computer per finire il film, vedo Emma che mi guarda con un sorrisetto la faccia "Da quanto tempo ti piace cantare le canzoni dei Tokio Hotel?" "Scusate? Di cosa state parlando?" Emma si avvicina a me e mi mostra il suo cellulare, a quanto pare mi ha filmato mentre canticchiavo sotto la doccia, solo che non mi ero accorto che fosse andata in bagno e non mi ero nemmeno accorto che stavo canticchiando le canzoni dei Tokio Hotel, non lo so. non so perché ma mi sento in imbarazzo, Emma invece ride forte vedendo come sto diventando rossa "Dimmi, chi dei Tokio Hotel ti piace di più?" chiede Emma, ​​Katie risponde per me "Dai, sappiamo tutti che le piace Tom, litigano sempre ma l'attrazione tra loro si vede da lontano" sbatto "Che dici Katie? Lo sai che lo odio , piuttosto puoi spiegarmi Emma perché diavolo entri in bagno mentre io sono sotto la doccia?" "Perché eri adorabile mentre canticchiavi distrattamente e volevo prenderti un po' in giro" risponde Emma e poi mi lancia un cuscino in faccia e tira fuori la lingua, a volte è così infantile, sia lei che Katie che non fanno altro che prendermi in giro sul mio atteggiamento nei confronti di Tom Kaulitz, ma a volte sembrano dimenticare che l'odio è reciproco e che molte volte è Tom a iniziare una rissa. È davvero insopportabile, l'unica cosa che abbiamo in comune è l'affetto sconfinato per Bill, tante volte ci siamo ritrovati a difenderlo insieme dai bulli che se la prendevano con lui. Ricordo ancora quella volta in cui, a 13 anni, degli idioti iniziarono a prendersela con Bill e Tom e io comprammo pistole ad acqua e le riempimmo di vernice indelebile e spruzzammo su di loro insieme ai loro bei vestiti firmati, poi ci fu un piccolo litigio, ma Tom e io avemmo la meglio meglio così. Mi accorgo solo adesso che Katie e Lyra stanno parlando al telefono con la pizzeria e stanno ordinando delle pizze, meno male che la serata sembra finire come speravo, ovvero in totale relax. Arriva la pizza e ceniamo, tra risate e coca cola, finiamo tutti per andare a dormire presto. Sono sul palco e canto, ma non la mia canzone, una dei Tokio Hotel, ma sono solo io, io e il pubblico, poi sento il pubblico urlare di felicità, i membri della band dei Tokio Hotel entrano sul palco e Tom si avvicina a me, mi abbraccia da dietro e inizia a cantare, non so cosa pensare , cosa diavolo c'è che non va in lui? C'è un vortice di pensieri nella mia testa, ma il più forte di tutti è che voglio ancora stare tra le sue braccia e voglio ancora godermi il suo calore. All'improvviso un suono fortissimo, la sveglia, era tutto un sogno, molto vivido, ho ancora la sensazione del suo corpo attaccato al mio, impresso sulla sua pelle. Mi costringo ad alzarmi dal letto e inizio la giornata. Passa circa un mese dal concerto e dal sogno, dopo quel sogno ne ho fatti altri simili ma ancora non ho capito il perché, Tom non mi piace, non lo sopporto, ma non mi dispiace l'idea di essere tra le sue braccia. Non lo vedo da mesi ormai, loro stanno facendo il loro tour e noi siamo nel nostro, ogni tanto parlo con Bill al telefono e ci aggiorniamo sulle notizie. Stasera c'è una festa a casa di una mia amica e le altre ragazze si stanno già preparando per andare, ma io sono indecisa, alla festa c'è il mio ex e non ci siamo lasciati bene, 8 mesi fa ho scoperto di tradirmi con una ragazza della mia città, e l'ho lasciato subito, stiamo insieme da 1 anno e mezzo, ho sofferto, ma non quanto pensavo... "Dai T/N...hai venire questa volta, sarà divertente, ci saranno un sacco di persone, non solo il tuo stronzo ex, forse puoi trovarti un ragazzo per stasera" "Lyra, davvero non voglio scopare uno sconosciuto stasera , comunque sai che non sono una troia" rispondo un po' seccata, non capisco perché da mesi mi fanno partecipare a feste su feste e vogliono darmi dei ragazzi con cui passare la notte, magari pensano che mi senta solo, in fondo solo che lì sono l'unico del gruppo a non avere una relazione in questo momento, ma non mi interessa molto, alla fine sto bene anche da solo. Ma decido che andare alla festa non è una cattiva idea, alla fine sarà una festa come tante. Mi preparo e mi pettino, indosso il mio vestito preferito, mi trucco e sono pronta, mi unisco agli altri e partiamo per la festa. Siamo arrivati ​​e siamo in piena serata, mi allontano dai miei amici per fare un giro e cercare il ragazzo che ha organizzato la festa per salutarlo, i miei amici vanno senza troppo indugio al tavolo delle bevande e nel frattempo saluta gli altri. Faccio il giro della casa enorme e saluto alcuni amici, un ragazzo mi scontra e quasi mi butta a terra, subito mi prende per la vita per non farmi cadere, ma quando entrambi capiamo con chi abbiamo a che fare, cade io a terra "Ehi imbecille, potevi evitare di buttarmi a terra" "Scusa idiota è che sono rimasto scioccato dalla tua faccia orribile e ho avuto una reazione immediata" "Io orribile? Ma ti capita di usare lo specchio ogni tanto?" "Ho almeno una dozzina di ragazze in questa casa che mi seguono, tu chi hai?" "Ehi Tom, lascia in pace T/N se non lo fai voglio aiutarla a rimettersi in piedi..." Bill appare dal nulla e per fortuna, come al solito, cerca di mediare tra me e Tom ed evitare che scoppi una guerra. Bill mi tende la mano e mi aiuta ad alzarmi, poi Spingo Tom ma non sembra aver funzionato visto che lui non si muove di un centimetro e anzi sorride.Mi accorgo solo adesso che ho davanti a me i due fratelli Kaulitz, che non vedo da mesi e che Non pensavo che ti avrei visto stasera, sorrido emozionata a Bill che apre le braccia e mi invita ad abbracciarlo, cosa che faccio subito. "Bill cavolo, mi sei mancato così tanto ma perché sei qui? Non mi avevi detto che saresti andata a questa festa, non sapevo nemmeno che fossi in città..." un mese, ci stiamo solo prendendo una pausa dal tour, mi sei mancato molto anche per la cronaca" Bill mi stringe ancora più forte prima di lasciarsi andare e sorridermi, con la coda dell'occhio vedo Tom che si allontana e va da una ragazza, sempre lo stesso Tom, non cambia mai. "Dai, hai già salutato gli altri? Gustav e Georg, dove sono?" Chiedo ancora emozionato: "Georg e Gustav erano occupati e non volevano venire alla festa, anch'io ho già salutato l'altro Blue Sky. Vuoi andare a prendere qualcosa da bere?" Bill propone e io accetto volentieri. Prendiamo qualche birra e andiamo in piscina, ci sediamo a un tavolo accanto e iniziamo a parlare del più e del meno. Poi vedo Tom ballare con una ragazza e baciarla e il mio cuore fa un balzo, affonda un po', non capisco perché, Tom è solo Tom, mi viene in mente il litigio precedente in cui diceva che aveva molte ragazze che gli correvano dietro lui dietro, è vero ha sempre avuto tante ragazze pronte a saltargli addosso e prima lo trovavo davvero ridicolo, adesso è solo fastidioso, mi irrita. Mi viene un'idea "Ehi Bill, vado a ballare, vieni con me, dai, ho bisogno di distrarmi" "Distrarti da cosa?" Non rispondo alla domanda ma lo trascino con me a ballare, inizio a muovermi e lascio che la musica porti via la mia mente e il mio corpo. Ho ballato con Bill per circa un quarto d'ora, scherzando insieme come al solito. "S/N, vado in bagno a fumare, vieni con me?" "Bill, lo sai che non posso venire in bagno con te e sai anche che non fumo, resto qui a ballare" "Ok, ci vediamo dopo" dice Bill allontanandosi da me. Sento le mani che mi afferrano la vita, Mi giro e trovo un ragazzo molto simpatico che ha tutta l'intenzione di ballare con me, ecco, anch'io ho intenzione di ballare con qualcuno. Mi giro completamente e mi ritrovo davanti al ragazzo, gli sorrido "Sai che sei bellissimo? Ti ho guardato tutta la sera e mi sembri davvero simpatico e carino" "Mi hai osservato tutta la sera, sai che è un po' inquietante?" Dico scherzando un po' "Beh, non è colpa mia se sei irresistibile" Lui si avvicina ancora di più, mi giro ancora una volta e ricomincio a ballare, le sue mani sui miei fianchi, mi tocca il corpo, non in modo fastidioso, è quasi timido nel farlo. Continuiamo a ballare, parlare, ridere e scherzare per un po' "Vuoi che ti prenda qualcosa da bere? Ho proprio bisogno di bere qualcosa" Lui chiede "Sì ok, per me va bene una birra, grazie" Si gira e lei va a prendere una birra, i miei amici che fino ad ora credevo mancassero quasi mi corrono incontro "Chi è quel bel ragazzo con cui hai ballato fino ad ora?" chiede Emma "si chiama Gabriel ed è davvero bello, ma non solo, è gentile ed educato" "Allora stasera non verrai a casa con noi, vero?" Adesso è Lyra a parlare, con un tono più malizioso del solito "Non lo so, per ora stiamo solo ballando" rispondo senza troppo impegno, passa accanto a noi il ragazzo che ha organizzato la festa "Ehi ciao ragazze, come state?" tu? Speravo che venissi, ti stai divertendo?" "Ciao Henry, stiamo benissimo, grazie per l'invito, ci stiamo divertendo molto. Comunque ti ho cercato ma non sono riuscito a trovarti da nessuna parte, dov'eri?" dico cercando di capire perché non l'ho trovato anche se l'ho cercato ovunque "ero con Michelle, è lei che lo fa, se capite cosa intendo, comunque adesso vi lascio con qualche ospite per intrattenere" Henry risponde e se ne va velocemente, sembrava proprio qualcuno che avesse appena finito di fare sesso. I miei amici mi prendono per il braccio e mi indicano una direzione, mi giro e vedo Gabriel che sta tornando con la birra "Bene, andiamo, divertiti e usa le protezioni" Katie mi dà un bacio e scompaiono tutti e tre così come erano apparsi cioè molto rapidamente. "Erano tuoi amici?" Gabriel guarda nella direzione dove sono scomparsi i miei amici e sorride "Sì, scusa è che a volte sembrano delle ragazzine" mi porge la birra e ne bevo un sorso. Sento una voce familiare e quasi soffoco per la sorpresa "S/N ciao, come stai?" Il mio ex si avvicina e mi abbraccia come se non mi avesse mai spezzato il cuore, mi ritraggo scioccata e lo guardo stupita, è accompagnato dalla ragazza con cui mi ha tradito, le parole non escono dalla mia bocca, eppure io sapeva che era qui da qualche parte, solo che fino ad ora non avevo fatto i conti con il fatto che prima o poi lo avrei rivisto... Un braccio mi cinge le spalle "Ciao stronzo, è un dolore enorme vederti, per me e per chiunque altro" , hai mai pensato di cambiare non so città? O meglio ancora continente?" Tom ha un sorriso stampato in faccia che fa quasi paura, si vede che è molto irritato, è venuto in mio soccorso, gli sono grato, non so come reagire in situazioni come questa. "Ehi Tom, non sapevo che avessi avuto una relazione con T/N, hai preso i miei avanzi?" Adesso è il mio ex che ha un sorriso stampato in faccia, uno di quei sorrisi soddisfatti, ammetto che le sue parole mi hanno ferito, mi ha chiamato avanzo, qualcosa di scartato. Tom è sempre stato un ragazzo molto impulsivo e crescendo non è cambiato, dà un pugno in faccia alla mia ex "Non osare mai più definire T/N così, è chiaro? E non avvicinarti più a lei" "Tom sembra quasi dare un altro pugno al mio ex, lo fermo in tempo, gli afferro la mano e lo trascino via scusandosi con Gabriel e gli altri accanto a noi, in tanti aiutano il povero sfortunato che ha avuto la sfortuna di innervosire Tom . Lo porto fuori "Ehi, non avevo bisogno di dargli un pugno" dico, anche se in realtà sono grato di averlo fatto "Senti, è uno stronzo e non può permettersi di chiamarti come vuole, aveva bisogno di un lezione" "Ok, sì, grazie, grazie per avermi difeso" Siamo faccia a faccia, mi sono tornati in mente quei sogni che avevo tutti, all'improvviso mi sento in imbarazzo a stargli così vicino e faccio qualche passo indietro, il problema è che proprio dietro ho una piscina e ci cado dentro, l'acqua dolce mi sveglia completamente ed esco dall'acqua per prendere aria, sento Tom ridere forte è addirittura piegato in due dalle risate, mentre io sono ancora abbastanza frastornato da tutto quello che è successo finora "Ehi imbecille, vuoi aiutarmi o no?" dico avvicinandomi al bordo "Sei un tale idiota, come hai fatto a non accorgerti che la piscina era dietro di te?" Lui mi offre la mano e mi aiuta ad uscire dall'acqua, ora mi ritrovo davanti a lui bagnato fradicio, il mio vestito lascia intravedere la biancheria intima e mi si è attaccata alla pelle diventando tesa, Tom se ne accorge, smette di ridere e lei mi lancia uno sguardo attento dalla testa ai piedi "Non pensavo che stare accanto a me ti rendesse così nervoso da cadere in una piscina..." Ha un sorriso beffardo sulle labbra e si avvicina pericolosamente, questa volta Resto fermo, non voglio dargliela vinta. E poi "Etcì, etcì" starnutisco un paio di volte e mi viene freddo, Tom si toglie la felpa e me la porge, per fortuna ha una maglietta sotto, sarebbe stato strano "Ecco, sennò ti ammali , Ed è meglio che ti togli quei vestiti bagnati" Afferro la felpa e la osservo per qualche secondo, poi lo appoggio su un tavolo accanto a loro e mi giro per togliermi il vestito bagnato, sento gli occhi di Tom sul mio corpo "Ti piace quello che vedi?" chiedo con tono sarcastico "se ti giri potrei vedere di più" "Oh no, proprio non ci penso, stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io non sarò sicuramente tra queste" " Prendo la sua felpa e me la metto, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha un aspetto che non avevo mai visto visto prima "Sei geloso?" Tom chiede all'improvviso "Geloso di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo prenderlo a pugni anche lui" Era geloso? Veramente? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Io non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia eppure non sembra o mi sbaglio?" "Io...non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è bello che tu non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e io bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, ci metto dentro tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che negli anni si era accumulata tra noi esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si aggrovigliano, le sue mani scendono e lui mi tocca il sedere, mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. Ci stacchiamo dal bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io di certo non sarò tra queste" Prendo la sua felpa e me la indosso, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha uno sguardo mai visto prima "Sei geloso?" chiede Tom all'improvviso "Geloso, di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo dargli un pugno anch'io" Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io di certo non sarò tra queste" Prendo la sua felpa e me la indosso, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha uno sguardo mai visto prima "Sei geloso?" chiede Tom all'improvviso "Geloso, di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo dargli un pugno anch'io" Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. Volevo dargli un pugno anch'io." Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. Volevo dargli un pugno anch'io." Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo.
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giovaneanziano · 2 months
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Bella la festa della donna. Già tre ragazze ubriache raccolte per strada e portate in PS. Lì ne hanno già portate 32 dalle 19.
C’è un odore di mimosa e sbocco che manco all’Octoberfest
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vintagebiker43 · 1 year
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Processi mediatici
Ci vogliono solo un paio di minuti. Prendiamoceli e facciamoci un esame di coscienza (il "noi" include ovviamente anche me stesso)
Di seguito la lettera aperta della sindaca di Riccione Daniela Angelini a seguito della richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Rimini sulla tragedia della stazione di Riccione costata la vita ad Alessia e Giulia Pisano.
"Mi è capitato anche l'altra sera, durante un incontro in biblioteca, di dovere chiedere a un signore il favore di portare rispetto a Giulia, Alessia e ai parenti delle vittime della tragedia accaduta lo scorso luglio in stazione a Riccione. Rispetto sarebbe dovuto significare silenzio, soprattutto nei momenti successivi all'incidente ferroviario che ha strappato la vita a due ragazzine. E sarebbe dovuto significare anche evitare illazioni, ricostruzioni fantasiose su un presunto tentato suicidio, sul presunto stato di alterazione delle due vittime e anche evitare la colpevolizzazione dei genitori. Sarebbero state rispettate queste ragazze se i testimoni indiretti e mediatici di questo dramma che ha colpito tutti al cuore si fossero limitati a stringersi in maniera composta attorno ai loro cari. Invece no, a migliaia sono voluti salire sulla cattedra dei social network, volendo impartire lezioni di morale, su come si fa i genitori, su come si educano e puniscono i figli, dando credito al verosimile senza curarsi se corrispondesse o meno al vero.
Siamo stati costretti, in quei giorni di lutto, a bloccare i commenti sulla pagina Facebook Città di Riccione, violentata da parole vergognose, irresponsabili e false. E abbiamo persino dovuto assistere, nelle ore successive, a un fenomeno che forse meriterebbe di essere indagato da degli psicoterapeuti: migliaia di persone stavano commentando i post in cui veniva riportata la notizia che il Comune di Riccione aveva deciso di bloccare i commenti. Un delirio collettivo che aveva assunto le sembianze mediatiche di un inarrestabile fiume in piena.
Conforta non poco constatare che la Riccione reale, quella vera e che frequento, composta da persone in carne e ossa, al contrario, ha saputo abbracciare la famiglia Pisano e rispettarne un dolore che, pur essendo madre, non riesco neppure a immaginare.
Conforta inoltre tantissimo la verità giudiziaria, le conclusioni a cui è giunta la Procura della Repubblica dopo avere esaminato attentamente le circostanze ambientali e raccolto tutte le testimonianze possibili: Giulia e Alessia non erano drogate né ubriache, né tantomeno avevano intenzione di uccidersi. Non sarebbe cambiato nulla, il vuoto lasciato dalla loro perdita sarebbe stato comunque incolmabile, però credo che questa verità fosse dovuta alla famiglia, innanzitutto.
Conoscono a sufficienza il funzionamento dei meccanismi dell'informazione per sapere che purtroppo, dopo mesi di processi nel tribunale di Facebook - che ha facoltà di emettere sentenze immediate e totalmente scollegate dalla realtà degli accadimenti -, la memoria di Alessia e Giulia continuerà a essere macchiata dai dubbi e dalle supposizioni. Si chiama "post verità" e non mi illudo che possa essere superata, nel 2023, dalla verità autentica. Posso solo inchinarmi di fronte alle parole di Vittorio Pisano, il padre di Giulia e Alessia: "Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si potessero trarre nuove energie per plasmarla in amore puro. Affinché da questo vuoto, da questa banalizzazione del male, dal cinismo della disperazione, possa nascere e crescere rigoglioso l'amore verso il prossimo; uno spirito nuovo che possa infondere nella comunità speranza e fiducia. Perché le bimbe, le mie bimbe, le nostre bimbe, i nostri angeli, non siano arrivati in cielo invano".
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aitan · 8 months
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"Nel frattempo, altri cinque morti sul lavoro in un colpo solo nel Paese in cui si blatera di sicurezza, eserciti nei quartieri, castrazioni chimiche e ragazze ubriache che provocano violenze in giro per le città e le periferie."
Gaetano Aitan Vergara
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Che bello ripetermi.. leggere sotto questa foto prego..
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Instagram, vedi l'immagine sopra: magia.gotica non è magiagotica (che fa' bla bla bla e poi non pubblica nulla e sta' lì solo per infastidire). La mia magia.gotica al momento è disattivata, vedi, sono troppo impegnata a riaprire l'Associazione La Veste Nera dove posso, dato che qualche scarto di persona si è permesso di archiviare il sito su Altervista. Ti/vi farei leggere volentieri le mie denunce per poi mettervele tutte in quel posto. Avevo da poco scritto che i social sono inutili, ma dato che il sito è stato chiuso senza avvisarmi perché non riprendere? Magari i post di denuncia per qualcuno possono essere ancora interessanti, soprattutto quando vi inserisco le foto di parenti falsi e bugiardi, di ex colleghi di lavoro profittatori di ragazze ubriache e di carabinieri imbecilli e corrotti che non vogliono fare il loro lavoro nonché di gentaccia popolare e famosa che viola senza ritegno la vita privata mia e di altri..
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spring-mornings · 2 years
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Non mi piace apparire, mi piace essere
Non mi piace soffrire, ma mi fa crescere
Non mi piace fumare, ma non so smettere
Sono un tipo distratto, non riesco a leggere
Non mi piace ballare affianco a ragazze ubriache che hanno poco ritegno e lo vogliono perdere
Non mi piace il sesso occasionale
Non mi piace bere e vomitare
Non mi piace la droga perché la droga fa male, ma se ti droghi non ti posso biasimare
Non mi piace iniziare pensando già al finale, a quel punto è meglio non iniziare
Non mi piace chi parla male di me, anche se ammetto che hanno tanto di cui parlare
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Okay, so long story short: ieri in Olanda era il Koningsdag, il "giorno del re". Letteralmente il compleanno del monarca, ma è una festa nazionale, tutti gli olandesi si vestono di arancione e scendono in piazza a bere e a festeggiare. Molto divertente, c'è tanta musica e questa tradizione carina per cui chiunque può vendere quello che vuole senza bisogno di un permesso, quindi ci sono mercati delle pulci e fiumi di birra.
Io ero in giro con i miei amici/colleghi per le strade di Amsterdam e stavamo passando una bella giornata. A un certo punto, mi rendo conto di dover andare in bagno e mi dirigo verso la fila per i bagni.
Ora, i "bagni pubblici per gli uomini" in Olanda sono questi: orinatoi che ti costringono a stare spalla a spalla con la persona che sta pisciando accanto a te, piazzati nel bel mezzo della folla. Li guardo con un profondo senso di disagio e decido di fare la fila, più lunga, per un bagno chimico. Una fila mista, di ragazze e altri ragazzi a cui non piacevano gli orinatoi.
A questo punto arrivano due ragazze olandesi, palesemente ubriache, e iniziano ad attaccare briga con uno dei ragazzi in fila dietro di me. Questo, per evitare discussioni, le lascia passare. Si fanno più avanti e ogni tanto vanno davanti alla porta del bagno e le danno un calcio se la persona, a detta loro, sta impiegando troppo tempo dentro.
Quando sta per arrivare il mio turno iniziano a prendersela con me, urlando con tono supponente e aggressivo.
"You have a penis, you have to go there." (indicano gli orinatoi) "I prefer to stay here. If you want, you can go there as well." "No, we can't. But you have to." "No, thank you. I want to stay here." "Where do you come from? Don't you use those where you come from." "No, we let the people who want to piss in private go to the place where they feel more comfortable." (davvero, non credo mi fosse mai capitato prima di dovermi giustificare per non usare un orinatoio, è una cosa disgustosa) "But this is for girls, you're a boy and have a penis and you have to go there." (tra l'altro se al mio posto ci fosse stato un ragazzo transgender, l'esperienza sarebbe stata ancora più traumatica) A questo punto ne ho le palle piene e sbotto: "Why don't you just stop sounding so sexist and transphobic and FOLLOW THE FUCKING LINE like anyone else."
Dopo aver fatto intervenire un paio di persone a spiegarmi ancora una volta che, avendo un pene, non avessi diritto a pisciare in un posto diverso dal CENTRO DELLA FOLLA, finalmente si tacciono. Almeno finché entro in bagno. A questo punto, iniziano a prendere a calci la cabina. Prima sulla porta. Poi lateralmente. Come a voler tentare (o almeno minacciare di tentare) di buttare giù il bagno. Se ci fossero riuscite, mi sarei ritrovato ricoperto di litri e litri di piscio fuoriusciti da un bagno chimico otturato, oltre che fatto parecchio male.
Ora, sul momento non avevo capito perché l'episodio mi avesse colpito tanto. Tutto sommato, nella mia prima rielaborazione, si era trattato solo di una discussione in fila per il cesso. Stamattina, andando al lavoro, mi sentivo ancora abbastanza stordito. Ci ho messo circa ventiquattr'ore e un po' di conversazione con amiche e amici (che comunque hanno parzialmente difeso le ragazze) per capire il motivo. E cioè che le ragazze avevano avuto un comportamento molto violento, che di fatto quella era un'aggressione, e che mi sono sentito parecchio a rischio per la mia incolumità.
Ora immaginate la situazioni a parti invertite. Due ragazzi che iniziano a prendere a calci un bagno chimico in cui una ragazza sta pisciando. La gente interverrebbe, li allontanerebbe. Darebbero tutti per scontato che la ragazza si senta minacciata. Nel mio caso, sono tutti rimasti a guardare. Gli altri ragazzi non si sono voluti immischiare per non subire lo stesso trattamento.
Con internet non si sa mai, e quindi è meglio specificarlo: questa non è una parabola antifemminista. Al contrario. Un retaggio brutto del patriarcato è anche che i nostri stereotipi non consentono di riconoscere la violenza quando viene dalle donne. E questo può mettere in pericolo anche noi uomini.
Questa volta è andata bene, questa volta.
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telodogratis · 1 year
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Arrestato tassista: ha violentato due studentesse americane ubriache
Arrestato tassista: ha violentato due studentesse americane ubriache
Le studentessa americane di 19 anni rientravano negli alloggi dell’università. Il tassista, dopo averle adocchiate le ha aggredito e abusato di entrambe, approfittandone mentre erano ubriache L’articolo Arrestato tassista: ha violentato due studentesse americane ubriache proviene da PalermoLive.Dall’Italia, abusate due studentesse, ragazze americane, roma, tassista artrestato Antonio Macrì, un…
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spazioliberoblog · 2 years
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" OLTRE LA LINEA” A CURA DI S.BISI E N. R. PORRO - LO SGUARDO CIECO NELL'ERA DEL TEMPO TUTELATO
” OLTRE LA LINEA” A CURA DI S.BISI E N. R. PORRO – LO SGUARDO CIECO NELL’ERA DEL TEMPO TUTELATO
di SIMONETTA BISI ♦ La festa di Capodanno a Roma, nella villa a Primavalle, ancora nelle pagine di cronaca, fa da sfondo ad altre situazioni analoghe in cui sono coinvolti minorenni abusatori ed abusati: festini a base di droga fornita in abbondanza e varietà, dove lo stupro di ragazze ubriache e drogate sembra essere uno dei tanti “giochi di gruppo”. Dal Corriere della Sera 23 luglio c.a. “La…
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bellatrixdiva · 2 years
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Stare al buio con te ha sempre fatto meno paura
-Bellatrixdiva
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e-ste-tica · 3 years
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arriviamo in questo posto già ubriache, andiamo per far contenta G. ma quando entriamo ci fa schifo, al karaoke non ci fanno cantare e una bottiglia di vino la paghiamo 16 euro. fottiamo quattro bicchieri, pisciamo e usciamo, ci cacciano perché facciamo troppo casino intavolando un’altra festa appena fuori dal locale con tanto di cassa, saltelliamo per tutta la città e arriviamo in centro dove balliamo saltiamo urliamo e una ragazza di cipro molla i suoi amici dicendo You’re boring! e viene a ballare con noi. parliamo di italia, nord centro e sud, ci salutiamo e mi dice Text me! We should hang out! ordiniamo una pizza di merda e mentre aspettiamo un irlandese molesto ci dice cose comprensibili ma senza senso, gli diamo ragione, la pizza arriva e andiamo via, la divoriamo e penso: Cazzo che bello. tornando a casa facciamo un giro lunghissimo per accompagnare D. incontriamo S. con il suo amico arrivato dalla sicilia due ore prima, ridiamo un po’ e poi noi ragazze torniamo a casa. V. ha preso dei dolci e alle 2:30 di notte apparecchia la colazione per ringraziarci dell’ospitalità. sono ubriaca, mi sento fortunata senza dare nulla per scontato
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ansiaritmia · 3 years
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Non riesco a dormire, come al solito d’altronde. Mi sei venuta in mente tu. Tu, che dal primo momento in cui ti ho conosciuta, ho capito che saresti stata uno dei miei futuri dolori. Non sono passati tanti anni dalla sera in cui ci siamo conosciute, ricordo bene le tue risate durate la serata, ricordo anche che poco dopo i tuoi ti erano venuti a prendere, oltre a questo, di quella sera non ricordo molto. Poco tempo dopo eravamo diventare inseparabili, sempre assieme, ogni giorno, ogni notte. Eravamo diventare così unite da sapere esattamente come ferirci e abbandonarci nel modo più spietato che si poteva, e così abbiamo fatto. Dopo tutto quello che abbiamo condiviso, vissuto e rimpianto, ci siamo lasciate andare come le persone che tanto odiavamo. Eravamo così tanto prese da altro che abbiamo smesso di capirci. Dopo la prima volta, avevamo provato a tornare quelle di una volta, quelle ragazze che pensavano a divertirsi senza dar conto a nessuno, quelle che odiano essere grandi e odiano tutto ciò che le porta ad avere responsabilità, ci abbiamo provato, ma come nelle relazioni, è finita nuovamente. Volevo scriverti tutto questo su un foglio e inviartelo, ma so che le mie parole non verrebbero capite, ne tantomeno, apprezzate. Ricordi i pianti? Le nottate in giro sotto la pioggia con solo una bottiglia a tenerci compagnia? Ricordi quante sigarette scroccate, quante volte abbiamo rimediato da mangiare gratis andando dai kebabbari tutte ubriache? E potrei andare avanti con altri mille ricordi che ho con te e che spero tu non abbia sotterrato nel mare di merda che ormai ti fa ricordare il mio nome. Ma so che il modo in cui abbiamo chiuso ha distrutto molteplici sentimenti. So che mi odi, che adori sapere che qualcosa va di merda nella mia vita, che ogni mia sconfitta ti rende un po’ più sicura di te, lo so, ho provato ad odiarti anche io, ma ho fallito nello stesso modo in cui ho fallito con te. Quando esce il tuo nome nei discorsi fingo indifferenza, fingo disinteresse, ma la realtà è che anche sapere che hai trovato lavoro mi fa sentire meglio. Ormai è più di un anno che non ti sento, non so come stai, che combini, di cosa soffri, non so chi ti ascolta mentre tutto crolla, ma so che sei forte e che in ogni caso qualcuno avrà preso il mio posto. Questo mi fa felice quanto triste. Ho ancora tantissime foto con te, le ho eliminate dal telefono sapendo di averne mille copie sul pc, prova vivente di quanto finga di volerti dimenticare. Mi capita di riguardare quelle foto e chiedermi come abbiamo fatto a perderci così, mi chiedo come tutta quella felicità sia stata distrutta in così poco, mi chiedo come possano due persone totalmente uguali ad essere così dannose l’una per l’altra, ma soprattutto mi chiedo come possa un’amicizia ferire al punto di sentire la tua mancanza anche dopo tutto lo schifo che ci siamo fatte. Tutto questo per dirti che sono a conoscenza di quello che pensi di me, so che ti ho ferita, so che avevo promesso di rimanere al tuo fianco per sempre, e mi scuso, mi scuso perché non l’ho fatto, mi scuso perché, negli ultimi mesi della nostra amicizia, ho pensato così tanto al mio dolore da aver messo in secondo piano il tuo, mi scuso perché, per quanto i tuoi modi alle volte fossero insopportabili, avevo promesso di ascoltarti e se serviva asciugarti le lacrime. Mi scuso perché avevi bisogno di me mentre io morivo nei miei problemi. Mi scuso per il modo in cui sono andata via, per le parole di troppo, per i gesti di troppo, per gli sguardi in meno, per l’indifferenza e per averti fatto pensare di valere così poco per me, mentre valevi tutto. Mi dispiace. Ora so che tutto questo non lo leggerai mai, so che forse è meglio così, non voglio portare a galla cose che ormai hai lasciato al passato. Sappi solo che ogni mia parola e ogni mio abbraccio, era vero, ogni mio pianto con te era sincero, ogni momento in cui sono rimasta ore a parlare di problemi inutili che ci assalivano, era sincero. Voglio solo pensare di poterti far capire tutto questo. Non sono quello che credi, per quanto dirlo sia inutile.
Vorrei che mi ricordassi per la ragazza che ero quando tutto crollava e stavo al tuo fianco, per le mille giornate assieme dove solo la tua compagnia rendeva tutto più bello, vorrei che mi ricordassi per la ragazza che,quando stavi male in serata, cercavi, per la ragazza con la quale tutto diventava meno pesante, quella a cui potevi dire la peggio cosa e non ti giudicava. Vorrei che mi ricordassi per le cose belle vissute assieme, perché credimi, erano sincere. Vorrei poterti abbracciare ora, dirti che mi manchi, e che anche se non sono lì con te, ti penso. Ti voglio tanto bene, mi mancherai sempre un po’.
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corallorosso · 4 years
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C'erano una volta due ragazzine
C'erano una volta due ragazzine minorenni, un paio di bottiglie di superalcoolico (vietato ai minorenni) e un "amico". Cavolo nessun uomo nero in questa storia? Nessun extracomunitario? No. E neppure nessun mostro, temo. Solo la banalità del male. La quotidianità del male. E questo è l'elemento più agghiacciante. Ovviamente la narrazione tossica punta sul fatto che le ragazzine fossero ubriache. E ci sarebbe da chiedersi perché si continuano a vendere alcoolici ai minorenni. Ah, già, dimenticavo che siamo in un paese di persone libere e le leggi ce le facciamo da soli e da sole. L'importante è guadagnare. Tanto se non glielo vendo io lo farà qualcun altro... Fatto sta che a 15 anni (ma anche a 20 o 30) se ti ubriachi te la sei cercata. Anzi, già che sei uscita di casa te la sei cercata. Tecnicamente già che sei nata con una vagina te la sei cercata. E se sei maschio? Se nasci maschio devi dimostrare la tua virilità e mascolinità. Devi far valere la tua supremazia e la tua potenza. E a 16 anni ti sei già rovinato la vita e l'hai rovinata a 2 ragazze. E no, scusatemi ma non riesco a vedere un mostro in un ragazzino. Vedo solo un'altra vittima. Perché i carnefici, quelli veri, siamo noi. Genitori. Insegnanti. Istituzioni. Società. Non è un "tutti colpevoli, nessun colpevole". Ma se in una settimana 2 ragazzi di 15 anni sono morti di overdose e 2 ragazze di 15 anni sono state violentare da un coetaneo e se un gruppo di ragazzini incita allo stupro è un segnale che ci sono delle problematiche diffuse. E non stiamo parlando di ragazzi e ragazze in contesti socioculturali difficili. Siamo noi che abbiamo cresciuto questi ragazzi. Nostra la responsabilità. Noi che non abbiamo fatto abbastanza. Noi che non vigiliamo. Noi che non trasmettiamo valori. Perché se fosse un caso unico ed isolato... Ma non lo è. Sta diventando la norma. Violenze fisiche e verbali. Sono la norma per le donne e ragazze italiane. Come i femminicidi. E prima di additare i mostri e scaricare su di loro ogni responsabilità sarebbe bene farsi delle domande. Chiedersi perché siamo arrivati a questo punto. Domandarci cosa possiamo fare per uscire da questo gorgo di valori e rispetto che sta inghiottendo anche la bellezza della gioventù. Ugo Giansiracusa (sardine creative)
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blueladyhogwarts · 4 years
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And it's hard to dance with a devil on your back
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«Non mi scuserò per quello che ho urlato » 
“WALEYSTOCK GAY” è sicuramente IL pettegolezzo della serata. Accompagnato da un meno diffuso, ma presente, male al cuore per le sorti del giovane Hirshfield suo compagno. La notizia è trapelata dalle urla di due ragazzine ubriache (Ilary e Vaniglia) che si sono scatenate in pista a serata inoltrata.
«E lui l`ha portato come un trofeo a un matrimonio dove sapeva benissimo che mi avrebbe trovato e non si è neppure degnato di parlarmene esplicitamente perché ho dovuto scoprire da sola prima che era fidanzanto e poi che lo era con un ragazzino di fronte al quale non avrei mai discusso con Sebastian se solo avessi saputo. La sua mancanza di rispetto è stata così sconfinata e meschina che no, Phibelle, non mi dispiacerò per aver alzato la voce mentre spiegavo all`irlandese la storia del mio divorzio. Se voleva evitare scenate poteva evitare di gettare entrambi nella gabbia delle manticore» il suo pensiero a riguardo è cristallino. «So benissimo che è stata la sua incredibile idiozia a levarmelo, ma ciò che non toglie che no, non sia bello scoprire d`essere stata sposata a qualcuno che con te ha solo evidentemente compensanto una natura che non riusciva ad accettare prima. E quindi questo cosa fa di me esattamente?» domanda retorica. «Non solo una stupida per avere amato qualcuno che non è mai riuscito a fare altrettanto, ma anche una stupida per non essermi accorta che era gay?»
And all of the ghouls come out to play
And every demon wants his pound of flesh
 Di fondo, man mano che Ilary rifiuta colpe e anzi, addossa la responsabilita` a Sebastian, e` lampante quanto emani la stessa tossicita` che l`ha portata, poco fa, a dichiararsi infelice della felicita` di Sebastian. Eppure, quante volte l’ha vista dichiararsi esausta di Sebastian e poi tornare da lui, riconvinta della felicita’ condivisa? Quante volte, senza fermarla, ha finito per lasciarla riempirsi della tossicita’ di Sebastian? Fino, pare, a non esserne piu’ consapevole vittima. « Nulla di diverso da cio` che gia` eri.   » Deve sforzarsi di ricordarle, ora che ha la tossicita’ Wilstock e’ andata a colpire una terza persona - Nathaniel.  « "Gay" e` solo una etichetta che definisce il suo gusto sessuale adesso, ma non chi sia e sia sempre stato Sebastian Waleystock.  Per alcuni la sessualita` e` fluida semplicemente e credo lui sia semplicemente bisessuale. » Lei ha visto come Sebastian guardi le ragazze. Ha guardato lei, talvolta, in quel modo. 
. «Beh allora era tutta una bugia» troppo sofferente per ricordarsi di quello che ha sempre creduto, che Sebastian difficilmente menta, se non anchee e in primis con se stesso. E la ragionevolezza altrui sulla fluidità delle preferenze sessuali non sembra scalfirla, non se si tratta di Sebastian. Tant`è che riapre gli occhi solo per rivolgerle un`espressione di mortifero rimprovero. «Vive in bianco e nero» please «non sa cosa siano le sfumature o cose come la fluidità. E` tranto ottuso da aver creduto che provarci con Spooner non mi avrebbe mancato di rispetto e crede che essersi fatto Hirshifield non conti come tradimento perché beh... lui è un uomo»
How to save a life? How to save a life?
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BARZELLETTA FANTASTICA
Due ragazze unite da una forte amicizia di lunga data, dopo aver convinto i rispettivi mariti, riescono ad uscire a cena da sole per svagarsi un po'.
Fra una chiacchiera e l'altra e dopo due bottiglie di buon vino, amaro e limoncello, l'ora si fa tarda e le amiche decidono di tornare a casa.
Escono dal ristorante completamente ubriache e mentre camminano nella notte sentono l'impellente bisogno di far pipì.
Una dice:
- "Entriamo in quel cimitero, lì non ci vedrà nessuno!"
La prima si sfila le mutandine, fa una pipì esageratamente lunga… usa gli slip per asciugarsi, poi li butta.
L'altra che invece indossa biancheria firmata alla quale tiene molto, si sfila le mutandine le mette in tasca e stacca un nastro da una corona di fiori, presente su una tomba, per asciugarsi.
La mattina seguente, il marito della prima donna telefona all'altro dicendo:
- "Sono un uomo distrutto! Mia moglie è tornata alle cinque di mattina, ubriaca fradicia e senza mutande… L'ho cacciata di casa!"
L'altro risponde:
- "Non dirlo a me! La mia è tornata ubriaca, senza mutande e con una coccarda rossa infilata nel culo con scritto: NON TI DIMENTICHEREMO MAI! Pino, Lucio, Antonio, Gino e tutti gli amici della palestra!"
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