«Cosa succede quando la persona che ami di più, decide di andarsene da te?»
«Forse arriverà un giorno in cui sarai seduta in auto, con la persona che più ami al mondo, e lei terrà il volume della radio così alto che non riuscirete a parlare.
Forse arriverà un giorno, in cui la persona che più ami al mondo smetterà di risponderti ai messaggi, e le tue chiamate suoneranno a vuoto. E quando chiederai il motivo, otterrai silenzi, perché penserà che tu non meriti risposte.
Forse arriverà un giorno, in cui camminerai in spiaggia con la persona che più ami al mondo, e mentre tu cercherai di incrociare il suo sguardo, lei guarderà il mare e desidererà essere lontana.
Forse arriverà un giorno, in cui la persona che più ami al mondo smetterà di uscire con te, e camminando per strada la vedrai ridere con altri, in un modo che non le vedevi fare da tempo, e quando tu, stanca, con gli occhi rossi per i pianti e lo stomaco stretto in una morsa, le chiederai perché, lei ti guarderà come se ti vedesse da molto lontano, e con un tono indifferente, ti risponderà che, per lei, non sei più abbastanza.
Non so dirti se quel giorno arriverà. Non so dirti se capiterà un mercoledì mattina, prima di un esame, o un venerdì sera, quando non suonerà alla tua porta.
Ma se arriverà, ti sentirai come se ti demolissero pezzo per pezzo. Un grido di dolore ti brucerà la gola, ti seccherà le labbra, e penserai di avere del fuoco nei polmoni. Le tue gambe diventeranno così molli che ti sentirai cadere. E la tua testa diventerà così pensante, e incomincerà a pulsare così forte, che crederai scoppierà da un momento all’altro.
E i giorni diventeranno settimane, fino a tramutarsi in mesi.
Il tempo passerà, ma il ricordo che avrai di lei no.
Non riuscirai a staccare dall’armadio di camera tua le vostre foto, nonostante lei non faccia più parte della tua vita.
Continuerai a conservare le lettere che ti aveva scritto, nonostante sai che non riuscirai più a rileggerle.
Manterrai su Spotify la playlist che vi eravate create, anche se sai perfettamente che non la canterete mai più assieme.
Quando guiderai per strada, ti ritroverai a cercare il suo volto in ogni macchina grigia.
E quando gli altri nomineranno il suo nome, tu ti volterai dall’altra parte, consapevole che, se ti guardassero negli occhi, vedrebbero tutte le crepe in cui ti ha spezzato, e tu che ancora non le hai sanate perché speri venga lei a farlo.
Passeranno gli anni, e incontrerai qualcun altro. Le sue labbra avranno un sapore diverso, e le sue mani ti stringeranno in altri punti. Tornerai a sorridere, e a sentirti come se nel mondo fosse rimasto ancora un po’ di amore per te.
Ma ci saranno notti, in cui sarai stesa nel letto, incapace di prendere sonno, e mentre fissi il soffitto, e ti risistemi i cuscini sotto la testa, penserai a lei. Alla persona che più amavi al mondo, che ti ha lasciata perché per lei non eri abbastanza. E automaticamente eri diventata non abbastanza anche per te stessa. Ripenserai al suo profumo, e al calore della sua pelle. Ripenserai alla fossetta che si scavava nella sua guancia quando abbozzava un sorriso, e alle lacrime che ti ha asciugato quando nessuno notava che stavi male.
Ripenserai a lei, ma non a tutto il male che ti ha fatto.
Ripenserai a lei, e a tutto l’amore che ti ha dato. Ripenserai al modo in cui ti ha fatto sentire, e ti ritroverai a pingere, perché in quel momento, e solo in quel momento, ti renderai conto di aver perso per sempre il tocco delle sue mani, e il timbro della sua voce, e tutto il mondo che avevi costruito con lei si dissolverà nella nebbia.
E desidererai solo di rivivere quei momenti un’ultima volta.»
-Alessia Alpi, pensieri delle 21:14.
(Volevoimparareavolare on Tumblr)
930 notes
·
View notes