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#libri che passione
tremaghi · 1 month
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Danzando in un girotondo di emozioni
Ci sono tanti modi per scegliere un libro, per genere o per autore. Dopo un lungo periodo in cui ho letto tutto ciò che mi capitava tra le mani, tanta era la fame di lettura e dopo questa scorpacciata ho deciso di scegliere accuratamente i miei libri anche se spesso ascolto i suggerimenti del mio istinto. Devono essere coinvolgenti, lasciarmi quel segno tangibile che alla fine mi rende un pò…
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libero-de-mente · 9 months
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BIBLIOTECA MELENSA
Le letture del 16 agosto, il giorno dopo, le pagine sono a quattro veli all'occorrenza.
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Buona Epifaniaaa cari affezionati e tumblerini 🧹🍬📖
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xamala · 6 months
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Il denaro è come il sesso: parlarne è volgare ma piace a tutti.
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elenaragazzoniautrice · 5 months
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"Fu bellissimo il giorno in cui i miei genitori mi dissero che avremmo preso un micino. Il mio sogno stava per diventare realtà. Dopo tanto sperare e insistere stava per diventare vero."
"Io, Nanà e Muschy"
di Elena Ragazzoni
😻 Sinossi:
L’autrice racconta della propria infanzia e di come l’arrivo di due gatte, prima Nanà e poi Muschy, le hanno cambiato completamente la vita. La bambina non solo trova delle compagne di gioco, ma si ritrova a crescere con loro. Elena impara cos’è l’amore, la responsabilità e cosa comporta: si possono fare delle scelte che si rivelano sbagliate anche se si credevano giuste, un po’ come i genitori pensano di fare sempre il meglio per i propri figli. Tra le tante lezioni di vita anche la più dura, come affrontare il senso di colpa e il dolore.
Più info e l'estratto di 17 pagine a questo link 🔗 https://bit.ly/47c4c6B
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gloria-ma · 1 year
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Sull'abbandono dei libri
Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi Pietro Citati Mi ritrovo stanca. Parte di solito tutto da lì, mi ritrovo stanca di leggere quella storia, le parole si attorcigliano sulla pagina, tutto mi sembra inutile: inutile le paure dei personaggi, inutile le informazioni che…
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ilmondodishioren · 2 years
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Un giorno al salone
Un giorno al salone
Lo ammetto, in tutta la mia vita e nonostante sono nata a Torino, quella di ieri è stata la mia prima volta al Salone del libro e ne sono rimasta folgorata. Ho potuto apprezzare le cose più semplici e d’intrattenimento e quelle più serie e importanti legate alla mia attività editoriale. Ho visto diverse case editrici, autori, giovani emergenti che ti fermavano in stile spacciatori di strada…
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tqngled · 5 months
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Domande.
Come ti chiami
Percentuale batteria del telefono?
Ti piace leggere?
Ti piace scrivere?
Cosa che tutti amano fare ma a te non piace?
Cosa tutti odiano fare ma tu ami?
Hai amicizie a distanza?
Hai tanti amici?
Hai mai letto libri in inglese?
Guardi mai film in inglese?
Pratichi qualche sport?
Se no, che sport ti piacerebbe?
A casa hai il calendario dell'avvento?
Ami fare le foto?
Ami farti le foto?
Hai tanti amici, o sei più una persona solitaria?
Ti piace cucinare?
Sei ordinat* o meno?
Che cellulare hai?
Hai mai scritto una lettera?
Pregi e difetti del posto in cui vivi?
Vivi lì da tutta la vita?
Che lavoro fai?
Ti piace il tuo lavoro?
Se non ti piace, quale vorresti fare?
Frequenti l'università?
Se studi all'università cosa studi?
Hai conoscenti all'estero?
Hai mai pensato di lasciare il tuo paese/città?
Cosa ne pensi della frase "gli amici sono una seconda famiglia?"
Che rapporto hai con la tua famiglia?
Guardi mai film in streaming?
Ti reputi una persona tecnologica?
Preferisci thè o caffè
Preferisci dolce o salato?
Preferisci fare allenamenti a casa o in palestra?
Stagione preferita?
Cosa diresti a te stess* di 10 anni fa?
Vai spesso in discoteca?
Ti hanno mai ricoverato in ospedale?
Descrivi il tuo stile d'abbigliamento abituale.
Colore preferito?
Di che colore è la tua camera da letto?
Descrivi la tua camera da letto
Parli ancora con le stesse persone che hai conosciuto 5 anni fa?
Perché hai deciso di aprire un blog di Tumblr?
Da quanto tempo hai Tumblr?
Come sei venut* a conoscenza di questo social?
Ti reputi una persona molto social?
Sei fidanzat*
Se non sei fidanzat* quali caratteristiche la tua persona del cuore dovrebbe assolutamente avere?
Film Disney preferito?
Preferisci comprare online o in negozio?
Quale regalo di Natale vorresti ricevere?
Sei molto unit* alla tua famiglia?
Vivi nella regione in cui sei nat*
Cosa ami di più delle festività natalizie?
Cosa odi di più delle festività natalizie?
Cibo che tutti amano, ma tu odi?
Cibo che tutti odiano ma tu ami?
Vorresti dei figli?
Se si, che nomi daresti a loro?
Hai animali?
Se si, come si chiamano?
Se non possiedi animali, li vorresti?
Numero fortunato?
Hai qualche brutto vizio?
Cosa ami di te stess*
Cosa odi di te stess*
Programma preferito?
Serie TV preferita?
Hai un paese/nazione nel cuore?
Intraprenderesti mai un viaggio da sol*?
Un gioco che hai sempre voluto da piccol* e che poi è finalmente arrivato?
C'è una lingua straniera che vorresti assolutamente imparare?
Ascolti molto i consigli degli altri?
Ti piacciono i giochi da tavolo?
Come trascorri la giornata di natale?
Vivi da sol*
Sito che visiti più spesso durante la giornata.
Che effetto ha su di te il giudizio altrui?
Hai degli hobby?
Esci tutti i sabati sera?
Ultimo posto in cui sei andat* in vacanza?
Ultima volta che sei andat* al cinema? Che film hai visto?
Pesce o carne?
Segui una dieta particolare?
Senti di avere difetti particolari?
Fai amicizia subito con le persone?
Ti piacciono le leggende?
Paese che hai sempre voluto vedere?
Hai i buchi alle orecchie?
Hai tatuaggi?
Se si, hai in programma di farne altri?
Canzone preferita?
Consiglia 4 canzoni
Consiglia 4 film
Consiglia 4 serie TV
Dove pensi incontrerai l'amore della tua vita?
Sei sposat*
Sei mai stat* in campeggio?
Film che tutti amano ma tu non capisci perché?
Film che tutti odiano e ma tu non capisci perché?
Hai mai fatto un falò?
Festeggerai Capodanno?
Hai dei buoni propositi per il nuovo anno?
Hai mai inviato un SMS alla persona sbagliata?
Sei brav* a dare consigli?
Sai dipingere?
Qualcosa che hai sempre voluto fare, ma che non hai mai fatto per paura?
La tua più grande paura?
La tua più grande passione?
Porti gli occhiali o le lenti a contatto?
Porti l'apparecchio ai denti?
Descrivi la tua casa dei sogni
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube?
Oggetto che ti ricorda la tua infanzia?
Cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ultimo messaggio inviato?
Ultimo messaggio ricevuto?
Cosa stai facendo adesso?
Cosa stai aspettando adesso?
Ti piace il sushi?
Un piatto tipico della tua regione?
Che ore sono adesso?
Vivi in una regione dove c'è il mare?
La tua colazione tipo?
Ti piace stare in pigiama a casa?
Usi pantofole o calzini a casa?
Hai un animo infantile?
Ti senti soddisfatt* di ciò che hai ottenuto dalla vita fino a ora?
Che cosa cambieresti della tua vita ora?
Che cosa diresti al te adolescente?
@tqngled (Mar 12.12.23 h 01:00)
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tremaghi · 1 month
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Il film della vita non dà repliche, è solo una prima visione (Celestino Ostini)
Ci sono delle persone che apparentemente entrano nella tua vita per caso e pensi che ci restino giusto il tempo per svolgere il proprio compito. A volte non è così e dopo qualche anno ritrovi per caso quella persona e la scopri completamente diversa da come l’avevi conosciuta.É il caso di Celestino, sindacalista che aveva seguito mio marito in una vertenza che si era risolta positivamente grazie…
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perché ami tanto leggere?
Viviamo in una realtà in cui i sentimenti sono stati stirati e appiattiti. Non siamo più in grado di commuoverci per un quadro. Di perderci nella bellezza racchiusa in una poesia. E talvolta la mia sensibilità mi sembra ingombrante, come un giaccone di troppe taglie in più della mia. Mi rende goffa, impacciata, terribilmente strana agli occhi degli altri.
E allora io fuggo nei libri, fra l’inchiostro e la carta, lì, sepolta nel fruscio leggero delle pagine, mi permetto di essere vulnerabile, senza temere di essere ferita. Trafitta senza ricevere nemmeno una parola gentile. O uno sguardo pieno di vergogna per la crudeltà con cui sono stata trattata.
Leggo per ricordarmi che esiste ancora un posto nel mondo in cui possiamo scioglierci nelle nostre debolezze senza essere distrutti ma, al contrario, ricomposti.
E mi ritrovo a danzare fra i frammenti di Saffo, quando ancora le parole avevano un peso, e le emozioni incastonate al loro interno vibravano con un’intensità tale che bisognava inciderle nella pietra, affinché potessero eternarsi nei secoli a venire, e perdurare incorrotti in quelli passati.
Mi ritrovo nel buon Patroclo, che per Achille scese in battaglia indossando la sua armatura, anche se non sapeva combattere.
E i polsi mi tremano, quando leggo di quella passione che portò Paolo a baciare Francesca, e nonostante fosse peccato nemmeno le forze degli inferi seppero scindere ciò che li univa.
E non é forse, il mio silenzio, medesimo a quello di Leopardi, che sempre si limitò, solo, ad amare silvia dalla sommità della sua finestra, componendo in segreto per lei, su lei?
Oh, e quanto bramo qualcuno che mi dedichi le parole che Montale scrisse per la moglie Drusilla!
E quasi disperata, affannata, cerco di scorgere almeno un lontano e flebile bagliore dell’affetto che Theo nutrì per suo fratello Vincent Van Gogh. Incorruttibile, sincero, vero, anche e soprattutto quando tutti gli altri lo considerarono solo un povero pazzo da internare… lui non mise mai in dubbio la bontà del suo animo.
E leggo perché adesso, quando guardo un tramonto, mi vengono in mente tutti quelli che guardava il Piccolo Principe, e questo fa sentire me meno sola.
E quando il mio cuore si é spezzato, coi singhiozzi che mi risalivano alla gola e gli occhi che si scioglievano nel bollore delle lacrime, sorreggendomi al muro mentre le ginocchia non riuscivano più a reggermi, non ho forse avuto anche io i fiori intrecciati nei capelli come Ofelia, quando si é uccisa perché convinta che Amleto non la ricambiasse? Il mio stomaco non si contorse forse come quello di Didone, quando si lasciò cadere sulla spada di Enea, perché la morte le sembrava così dolce e invitante, rispetto al dolore angosciante di una lunga esistenza priva di lui, tormentata dai fantasmi dei suoi ricordi, e della consapevolezza schiacciante, opprimente, che lui non scelse lei?
E quando qualcosa ci fa sentire così bene, non é forse giusto combattere con tutto ciò che abbiamo, come Romeo e Giulietta combatterono contro le loro famiglie; il loro stesso nome e il loro stesso sangue… pur di stare assieme?
L’amore puro, senza schemi e senza leggi, irrazionale… così come molti giudicarono l’azione di Darcy quando chiese la mano ad Elizabeth, nonostante lei appartenesse ad un ceto sociale inferiore?!
E quando vogliamo andare alle feste solo per vedere lui, o lei, non ci stiamo forse comportando come Gatsby, che organizzò feste su feste solo per poter vedere Daisy, almeno una volta?
O quando ci siamo guardati allo specchio e non siamo stati in grado di riconoscere il nostro riflesso, dopo tutto quello che abbiamo fatto… come se fossimo impazziti, perso letteralmente il senno come accadde a Orlando per angelica quando scoprì che lei preferì un umile fante a lui, prode paladino?
Leggo, perché anche io spero di trovare qualcuno che scelga di lottare per me, come Renzo lottò per Lucia. Che mi aspetti, come Penelope attese Ulisse, senza mai cedere alle lusinghe dei Proci. Che mi riconosca, a dispetto del tempo e dello spazio, come il vecchio Argo riconobbe Ulisse, nonostante fossero trascorsi vent’anni e lui fosse travestito. Che metta da parte l’orgoglio per l’amore nei miei confronti, come fece il Re Priamo quando andò al cospetto di Achille per richiedere il corpo del figlio Ettore, affinché potesse seppellirlo con tutti gli onori, donando finalmente pace al vagare errante e tormentato della sua anima.
Forse, amo così tanto leggere perché mi permette sempre di ritrovarmi nei sentimenti e nelle emozioni di qualcun altro. Senza mai farmi sentire sbagliata, o eccessiva, per quello che provo.
Non mi sono mai sentita sola ogni volta che ho aperto un libro.
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«Non abbastanza.» Questo è il mantra orripilante con cui tante volte ci martoriamo il cervello e le ovaie, neanche avessimo dei peccati da scontare: non abbastanza. È già brutto sentircelo ripetere dalla suocera interiore che alberga malignamente dentro di noi, figuriamoci se ci arriva detto a voce alta dal bel tenebroso della situazione.
Cit. "L'amore si impara leggendo"
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francescacammisa1 · 21 days
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I ricordi li costruiamo noi. Prendiamo dalla nostra vita eventi importanti, col tempo li spogliamo di alcuni orpelli e li arricchiamo di altri che ci fanno comodo, dettagli che aiutano a sottolineare un determinato sentimento che vogliamo enfatizzare. Se il ricordo è bello, è probabile che lo descriveremo riportando sensazioni che in quel momento magari non abbiamo neanche provato: sono suggestioni successive, che rafforzano l'amore, la gioia, la passione. Il ricordo negativo, al contrario, viene rivalutato. Rimane l'evento avverso, ma stranamente non appare cosí ostile come lo è stato all'epoca. Una storia d'amore tossica e imbevuta di liti furiose verrà ricordata come quella di una coppia che non andava troppo d'accordo, e il relativo malessere verrà accantonato in nome di un revisionismo che alleggerisce il dramma. Il dolore di un lutto percorre il sistema linfatico del nostro corpo per sempre, ma pensare a chi si è perso dopo che la vita ha ripreso il sopravvento genera solo un triste sorriso di commozione.
Tutto passa e viene riscritto dalla nostra mente, che ripulisce di inutili elementi l'essenza della memoria.
Paolo Genovese - Il rumore delle cose nuove
Antonio Mora Artist
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im-asiatica · 2 months
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Ah, L’Amore! Tanto amato e tanto odiato. Ho 16 anni, sinceramente non so cosa significa essere amati, ma so cosa vuol dire amare. Per me l’amore è qualcuno che quando è in giro ti compra qualcosa dicendo “ho pensato a te“. L’Amore è mio padre che nonostante le difficoltà fa di tutto per me e la mia famiglia. L’amore è la lettura un miliardo di storie che ti coinvolgono in una avventura unica e irripetibile. L’amore è guardare le stelle e pensare che ne esiste una per ognuno di noi abbastanza lontana per impedire ai nostri dolori di offuscarla. L’amore sono i protagonisti dei miei libri preferiti, che nonostante tutto trovano sempre un modo per amarsi. Ma soprattutto per me l’amore sono io, che nonostante le delusioni continue non smetto mai di amare, perché dopo tutto continuo ad avere un grande bene per le mie vecchie relazioni. Se dovessi dire cosa rappresenta l’amore senza dubbio risponderei così.
Per esperienza passata posso dire che l’amore è libertà, senza oppressione, ma sempre con un pizzico di gelosia.Non esiste amore,se ti vieta la gioia, la vita e la libertà. Sono dell’idea che l’amore ossessiona, invade la mente e il cuore ; ognuno di noi cerca un amore passionale che ci stravolge l’anima, e senza ossessione a parer mio non si può amare al 100%, mi spiego meglio: Amare significa lasciare la persona per cui proviamo questi sentimenti libera, tuttavia se noi non abbiamo un pizzico di ossessione, questa persona non può invadere ogni cellula del nostro corpo. Amare vuol dire impazzire all’idea di perdere chi amiamo, non dormire la notte dopo un litigio, provare nonostante tutto a risolvere.
Sono dell’idea che ci siano centinaia di modi diversi per amare, ma come disse una mia vecchia conoscenza “Io ti amo, ma non nella mia concezione d’amore”, sarò onesta, questa frase mi ha tormentato le giornate, settimane e settimane a rimuginarci su, però alla fine ho capito che esistono due tipi di persone, chi ama e chi viene amato. Chi ama vive la relazione con passione, con dedizione assoluta e con romanticismo. Chi è amato, si limita ad essere idolatrato. Non dico che amare sia brutto, non fraintendetemi, ma la verità è che si soffre moltissimo.
Non possiamo amare se non siamo pronti a soffrire. L’amore è 50% anche dolore, non scordiamolo mai.
Però sono dell’idea che non ci sia cosa più bella di essere innamorati, con le farfalle nello stomaco e la testa tra le nuvole, ma se vogliamo amare dobbiamo essere pronti anche al lato doloroso dell’amore, cioè la sofferenza che ci porta la perdita della persona amata, perché ci vuole un coraggio immenso per amare ed essere pronti anche all’effetto collaterale.
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smokingago · 9 months
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I sentimenti si apprendono. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. Se guardiamo alla storia greca ci ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l’amore, Atena l’intelligenza, Apollo la bellezza, etc. C’era tutta la fenomenologia dei sentimenti umani. Noi invece li impariamo attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. Ma se la letteratura non viene “frequentata” e i libri non vengono letti, se la scuola disamora allora il sentimento non si forma. E se la cultura non interviene, i ragazzi rimangono a livello d’impulso o al massimo di emozione. Da qui la necessità di educare al sentimento, a partire dalle favole per bambini dove si impara cosa è bene e cosa è male, e poi, crescendo, con la scuola dove si apprende dalla letteratura tutta la gamma dei sentimenti, i loro nomi e i loro possibili percorsi. E solo grazie a questo corredo culturale si acquisisce quella sensibilità psichica capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la partecipazione dal l'indifferenza. Ma la famiglia e la scuola oggi educano al sentimento? Questa è la domanda da rivolgere non a Dio, ma alle nostre istituzioni educative. Umberto Galimberti, Intervista
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libriaco · 15 days
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Libri, che passione
Nonostante il mio aspetto di uomo tranquillo, ho sempre preferito la follia delle passioni alla saggezza dell'indifferenza. Ma poiché le mie passioni non sono di quelle che esplodono, devastano e uccidono, l'uomo comune non le vede. […] Noi siamo le nostre passioni. Io sono i miei libri.
A. France, [Le crime de Sylvestre Bonnard, membre de l'Institut. 1881 ], Il delitto di Sylvestre Bonnard, Milano, Fabbri, s.d., [Trad. P. Lazzaro]
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diceriadelluntore · 2 months
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Pagine Golose
In polipo: pipere, liquamine, lasere inferes - Apicio, De Re Coquinaria, 9.5.1
Traduzione: Per il polpo: pepe, liquamen, laser e servi
De Re Coquinaria di Apicio è il primo grande libro sul cibo della nostra cultura occidentale: è solo in parte riassumibile in un ricettario perchè assomiglia più ad un indiretto atlante del gusto dell'Impero Romano (il libro, su cui ci sono le consuete dispute filologiche, risale al I secolo D.C., al culmine della potenza Imperiale romana). Nella ricetta del polpo, Apicio consiglia quindi di condirlo con il pepe (spezia le cui quantità di commerci nel corso della Storia fanno venire le vertigini), il liquamen, che è una variante del famoso garum, e il laser: non era una diavoleria di una primitiva cucina molecolare, ma un ingrediente ottenuto dalla resina estratta dalla radice del silfio, una pianta che cresceva esclusivamente sulle coste prossime alla città di Cirene in Libia. In età romana, tanto era richiesto il laser che la continua e non regolata raccolta del silfio ne provocò l’estinzione. Plinio ci dice che l’ultima pianta venne regalata all’imperatore Nerone e si dovette ripiegare su una sostanza analoga, anche se non identica all’originale, ricavabile da una pianta simile al silfio: l’asafoetida o assa fetida. Il nome, diremmo, non promette nulla di buono e infatti la presenza di zolfo rende il prodotto particolarmente maleodorante, almeno prima della cottura. Il laser originario, come il succedaneo da assa fetida, avevano notevoli proprietà medicinali riconosciute da sempre.
Piccola curiosità leggendaria: i semi hanno una forma particolare, che assomiglia al geroglifico egizio utilizzato per indicare il concetto del cuore (ỉb):
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da cui alcuni speculano si sia arrivato all'immagine del cuoricino.
Questa storia l'ho ritrovata in un foglietto in un altro libro stupendo che parla di cibo, Buono da Mangiare di Marvin Harris, dove il famoso antropologo si chiede e cerca di spiegare, per esempio, perchè in certe zone si mangia la carne di maiale e in altre no. E c'è una lista di libri legati al cibo (alcuni non li posseggo nemmeno, probabilmente era anche una lista di desideri) che lascio qui, divisi nelle sue sezioni con annessa piccola spiegazione:
Claude Levi-Strauss, Il Crudo e il Cotto; Marvin Harris Buono Da Mangiare e Cannibali e Re; Massimo Montanari, Il Cibo come Cultura
Il cibo dei giallisti: Manuel Vázquez Montalbán, Ricette Immorali. Camilleri scelse Montalbano come cognome del suo indimenticabile commissario proprio in onore del suo amico scrittore catalano, ed entrambi condividono la passione, critica e viscerale, per il cibo, tra le ricette della tradizione siciliana o quella catalana di Pepe Carvalho. Ma la passione del cibo è presenta in tutta la giallistica europea, dalle colazioni che la signora Hudson fa a Sherlock Holmes e al Dottor Watson, oppure ai pranzetti dei bistrot del Commissario Maigret annaffiati di Calvados. Al contrario, raramente i personaggi degli hard boiled americani hanno un buon rapporto con il cibo, se non con l'alcool con cui si accompagnano, spesso, sin dalle prime ore del mattino.
Antony Bourdain, Kitchen Confidential
José Manuel Fajardo, Il Sapore Perfetto
Redcliffe N. Salaman, Storia Sociale Della Patata
Nel 1903 Salaman fu nominato direttore dell'Istituto patologico del London Hospital, ma nel 1904 si ammalò di tubercolosi e dovette smettere di esercitare la professione medica e trascorrere sei mesi in un sanatorio svizzero. Gli ci vollero più di due anni per riprendersi completamente dalla malattia. Acquistò una casa a Barley, nell'Hertfordshire e, poiché non poteva tornare a praticare la medicina, iniziò a sperimentare una nuova scienza emergente, la genetica sotto la guida del suo amico William Bateson. Dopo diversi esperimenti falliti con una serie di animali e dopo aver chiesto consiglio al suo giardiniere, Salaman iniziò a sperimentare con le patate. Iniziando per caso, notò dapprima le caratteristiche recessive e dominanti delle varietà che incrociava (come aveva notato Mendel con i piselli), poi attraverso vari incroci fu il primo a creare ibridi di patate, che notò essere resistenti a numerose malattie, tra cui la peronospora della patata, che fu la causa principale della grande carestia che colpì l'Irlanda tra il 1845 e il 1849, decimandone la popolazione. Lo studio di Salaman, che spazia dall’antropologia all’archeologia alla storia agraria, incrocia molteplici campi dell’esperienza storica: ricostruisce i caratteri originari dei sistemi agrari dei vari paesi, riporta in luce la profonda commistione degli interessi agrari con quelli politici, restituisce scorci della vita materiale dei ceti più poveri; riconduce infine l’analisi dei comportamenti alimentari alle forme dell’immaginario collettivo."Un monumento insuperato di erudizione e di simpatia umana” (Eric Hobsbawm).
Se vi va, si potrebbe allungare la lista con tutti i contributi sul rapporto cibo\libri che vi vengono in mente, così da creare una piccola biblioteca al riguardo! Aspetto le segnalazioni!
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