Tumgik
#ha sempre fame ecco perché è così
harshugs · 1 year
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being fat also means non dire mai di avere fame per paura di ciò che potrebbero pensare gli altri
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libero-de-mente · 4 months
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Donne, uomini e libri
Credo che la situazione sentimentale di molte persone sia lo specchio dell'attuale società.
Si cerca tutto e subito, leggerezza e piacere senza impegno. Avere quello che si vuole solo quando necessita.
Le App insegnano. Hai fame *click*, hai voglia di un week end fuori porta *click*, vuoi andare al cinema *click*, vuoi ascoltare una canzone *click* e in fine vuoi degli incontri con partner senza impegno? Anche qui *click* *click*.
Secondo me le persone meriterebbero più importanza. Spesso si giudica con troppa fretta, in maniera approssimativa.
Io reputo le persone come dei libri, non ci si deve fermare alla copertina e neanche della prefazione. Ci sono vari libri come i romanzi per esempio che vanno da quelli sentimentali a quelli d'avventura, da quelli noir a quelli filosofici oppure anche libertini. Credo che nelle persone, come se fossero libri, ci siano più generi che vanno scoperti leggendoli e sfogliandoli.
Le donne.
Sono da leggere, fino all'ultimo capitolo. E se dopo un primo appuntamento ci rimane qualche dubbio, cosa che a noi uomini spesso capita, restando con quell'espressione di chi ha letto Nietzsche o Kant senza averci capito nulla, basta impegnarsi e ricominciare a leggerle.
Perché in quanto libri, le donne, non saranno mai uguali alla prima lettura, ma magicamente appariranno altri capitoli come se inavvertitamente nella fretta fossero stati saltati.
In un momento che stiamo vivendo di scarso impegno intellettuale, dove a molti risulta difficile leggere post oltre le dieci righe sui social, come si può pensare di impegnarsi per leggere una vita, fatta di esperienze ed emozioni, racchiuse in una persona solo con un rapido giudizio?
Faccio un esempio, si ha la possibilità di scegliere un libro. Uno solo, non di più. Se ci si accontenta di impegnarsi poco si sceglierà un libro pieno di illustrazioni. Guardare è meno impegnativo che leggere.
Chi avrà fatto questa scelta si perderà la possibilità, invece, di scegliere un libro pieno di pensieri, parole, racconti e consigli. Quanti inconsciamente non s'immaginano minimamente a cosa hanno rinunciato. Quello che si sono persi.
Gli uomini.
Non sono da giudicare dalla copertina.
Immaginiamo una donna in una libreria, davanti a sé ha dei libri in esposizione. Vede un libro sconosciuto in libreria. Lei è attratta dalla copertina di uno di essi. Non conosce l'autore.
Così sbircia l'occhiello, ma essendo curiosa passa al frontespizio... uhm, non si è ancora decisa. Sfogliando ecco che le appare l'esergo, "caspita che citazione" sussurra mentre il libro è sempre più saldo nelle sue mani.
A seguire sfogliando trova una dedica, che la fa sciogliere un po'... ed ecco che arriva al punto chiave. Come dopo alcuni appuntamenti interlocutori con un uomo, gira la pagina e trova la prefazione. Finalmente scopre il suo contenuto, l'ambientazione, i personaggi e un sunto della trama del libro.
A questo punto ha solo due opzioni: richiudere il libro e riposizionarlo sullo scaffale, oppure ammirarlo un attimo e con un sorriso avviarsi alla cassa con esso.
Donne e uomini.
Solo leggendo i libri, come metafora delle persone, alla fine della lettura si può essere perdutamente innamorati di quel libro. Come invece si può, alla fine della lettura, rimanerne delusi, nonostante quella prefazione che sembrava promettere bene.
Prendere a caso un libro da uno scaffale solo dalla copertina, senza valutarlo né guardarlo più di tanto, trovandosi poi tra le mani un libro che ci faccia innamorare, può accadere solo con un colpo di fortuna.
Bisogna sapersi leggere, senza fretta o pregiudizi. Solo alla fine trarre le conclusioni.
Ognuno di noi è un libro. Buona lettura a tutti.
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yomersapiens · 5 months
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Ratti auguri di buon Rattale!
A Vienna si calcola esistano una cosa come tre milioni di ratti che vivono nel sottosuolo della città. C'è un tour che ti fa esplorare le complesse linee fognarie dove ti raccontano di tutti questi ratti che girano. Tre milioni di ratti sono quasi due ratti a testa per ogni abitante della città. Quindi, in un mondo perfetto, questo Natale in casa saremmo in quattro: io, Ernesto e due ratti. I due ratti durerebbero poco. Uno Ernesto se lo mangerebbe in un secondo. L'altro lo difenderei a spada tratta e diventerebbe il mio alleato eterno e lo chiamerei Ratteo, così, per avere un essere vivente a cui tramandare quello che ho imparato durante la mia esistenza.
Ho deciso di passare il Natale lontano dall'Italia perché negli ultimi mesi sono stato troppo in giro e mi stavo dimenticando di uno dei valori principali su cui è fondata la mia stabilità: la solitudine. Ho fatto in modo di andare a cena da mio fratello molto molto presto, per essere in grado di finire prestissimo e tornare a casa quando il resto delle famiglie si stanno sedendo a tavola. È stupenda Vienna quando in giro non c'è anima viva. O per meglio dire, quando in giro ci siamo solo noi immigrati, senza famiglia, senza nessuno. No ok io ho un gatto e un ratto a cui sto insegnando tutto di me e che spero un giorno prenda il mio posto nella società. Lo vestirei con i miei stessi abiti. Forse gli farei pure gli stessi tatuaggi.
Vienna di per sé non è mai troppo affollata, c'è da dire. Ma vederla ancora più deserta del solito è rinvigorente. La solitudine che tanto mi manca è ovunque. Il bus si muoveva sinuoso tra le strade senza l'ombra di una macchina in movimento. I semafori lampeggiavano sincronizzati con le luci degli alberi negli appartamenti di chi non vedeva l'ora di festeggiare. Tante lingue diverse. Del tedesco neanche una lontana eco. Prima di rientrare sono passato dal supermercato turco, loro sono sempre aperti. Ecco un altro pilastro della mia stabilità. Due ragazzini prima di me stavano comprando quella che penso fosse la loro cena natalizia. Una confezione di pane da toast, del formaggio già tagliato a fette, del prosciutto, qualche sacco di patatine e una marea di coca zero. Quanto li ho invidiati. Non dovevano essere di qua, intendo abitanti della zona. Avevano l'aspetto dei turisti. Erano giovani, vestiti male, capelli orrendi, con pochissimi soldi ma stavano avendo la serata che vorrei tanto aver avuto io con te. In una città di cui non sappiamo niente, in un momento in cui tutti si ricongiungono con i familiari, noi, andare via da tutto e avere tutto quello che ci serve tra i filamenti del formaggio sciolto del toast. Unica differenza, lo si farebbe senza prosciutto, che lo diamo a Ernesto e Ratteo.
Quando ottieni quello che hai sempre voluto è il momento in cui ti rendi conto di quanto era bello semplicemente desiderare, senza le responsabilità che derivano dall'ottenere. La felicità è un atto di responsabilità e va difesa. Devi lavorare ancora più di prima per mantenerla. Consuma un sacco. Ha sempre fame. Ci mette un attimo ad ammalarsi e deperire e mutare e non appena diventa anche solo di un gradiente meno luminosa ecco che pensi di averla persa. Sono successe tante cose in questo anno terribile che mi hanno reso felice e solo dire la parola "felice" mi fa sentire sporco perché quella voce che costantemente urla in testa "tu non meriti di essere felice!!!" non è che ha smesso di urlare eh, continua a farlo, ma vedendo che un pochino io sono sereno ha fatto il broncio, incrociato le braccia, sbattuto forte i piedi per terra e si è andata a mettere in un angolo del cranio a escogitare un piano per farmela pagare.
Ho lavorato tanto in questi anni e neanche me ne sono reso conto. Tutte le volte che venivo qua a scrivere mi stavo preparando per fare qualcosa che non avrei mai pensato potesse accadere. Non ho la forza ahimè, per raccontare la mia storia a tutti, ancora, cosa che dovrei fare dato che devo andare in giro e promuovere la mia carriera di autore e spiegare pure tutte le altre attività che svolgo e cercare di sembrare interessante e intelligente e sagace e invece sono solo a pezzi e la socialità mi esaurisce.
Questo Natale lo sto passando come John McClane. Decisamente lurido e unto, senza scarpe, con un gran mal di testa, chiuso nel condotto di areazione mentre scappo da tutti. Mi farei portare di tanto in tanto qualche biscottino da Ratteo ma poi come cacchio riesco a strisciare fuori da qua dentro. La mia pancia ha raggiunto livelli che mai avrei pensato potesse raggiungere e il bello è che non mi interessa minimamente. Solo quando mi allaccio le scarpe dai, lì un po' intralcia. Non mi interessa perché sono entrato nei quaranta e finalmente "ho dato". Posso dirlo con fierezza. Ho dato. Ora tocca a qualcun altro darsi da fare ed essere bello e atletico e magro e muscoloso e pieno di talento io, ho dato. C'ho provato. Ha funzionato per un frangente e poi ha smesso e ho passato anni a cercare di rimanere come nei miei ricordi finché non mi sono reso conto che ero rimasto fermo. Bloccato. E non nel sistema di areazione come questa notte.
Ernesto non è più abituato a guardarmi scrivere, in effetti sono passati parecchi mesi. Non riuscivo più ad avvicinarmi a una tastiera se non per piccoli frangenti di tempo. Per rispondere a delle mail o per digitare nel motore di ricerca la categoria con la quale mi piacerebbe masturbarmi. Ernesto mi ha attaccato un piede, segnale che non accetta io sia distratto e che non lo stia degnando delle attenzioni che ritiene di meritare e meno male che non mi stavo adoperando per masturbarmi altrimenti sai che dolore se mi avesse addentato altro. Tipo il piccolo Ratteo che ho tra le gambe e che, nonostante la pancia sia cresciuta, resta sempre delle stesse dimensioni contenute.
Lo psicologo l'altro giorno mi ha chiesto cosa vorrei fare se scoprissi che in sei mesi tutto sarebbe finito. Gli ho chiesto cosa intendesse con tutto. Ha risposto tutto. Tu, il mondo. L'umanità: tutto. Anche la mia famiglia? Sì, anche la tua famiglia. No aspetta ma quindi anche mio nipote? Sì, anche tuo nipote. Cercherei di salvare la mia famiglia. Ha detto che non potrei farci nulla. Allora ho detto che andrei per strada e urlerei a tutti che il mondo sta per finire e che mancano solamente sei mesi anche se poi sembrerei uno di quei pazzi che urlano che siamo fottuti con un cartello scritto male e un cappello di stagnola e che quando li becchi mica gli dai retta, pensi che siano pazzi e torni a casa e te ne dimentichi mentre cerchi qualcosa di nuovo con qui masturbarti. Mi ha detto che non posso dirlo a nessuno, che sono l'unico ad essere informato e devo tenermelo per me. Allora ho pensato davvero a cosa avrei voluto fare, ma c'era un'altra domanda da porgli. Dovrei continuare a prendere farmaci oppure sarei senza la mia malattia? Ci ha riflettuto un attimo e poi mi ha fatto un grande dono. Saresti senza. Allora ho elencato tutti i posti che vorrei vedere e le cose che vorrei fare e il Giappone e nuotare con le balene e i cibi che vorrei mangiare e le droghe che vorrei provare per poi finire dicendo che un mese lo vorrei passare abbracciato a mio nipote, che non capirebbe e anzi, probabilmente mi caccerebbe via dicendo "zio Pattejo coza fuoiii" però a me andrebbe bene lo stesso. Voi cosa fareste, se rimanessero solo sei mesi?
Mi mancava la solitudine e sentirmi solo e parlare da solo e scrivere in questa condizione di silenzio totale. Nel palazzo di fronte non c'è nessuna luce accesa. Forse sono tutti usciti per cena o forse sono tutti rientrati nei loro paesi di appartenenza. Se ancora sono a Vienna è per questo motivo, da nessuna altra parte del pianeta riesci a sentirti così solo come qua. Per questo poi ti affidano due ratti.
Ernesto si è appallottolato sul divano. Ratteo si è addormentato sulla mia spalla. Spengo le luci, apro i regali che mi sono fatto e aspetto sia domani. È un Natale bellissimo ma sarà ancora più bello quando potremo farci dei toast insieme e raccontarci cosa ci ha insegnato il silenzio.
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ISTRUZIONI PER COSTRUIRE UN ANIMALE FINTO NELLA TESTA DELLA GENTE: IL LUPO
1) Continuare a dire che è stato reintrodotto. Quindi, così come qualcuno l'ha messo, si può togliere. Hanno reintrodotto lupi diversi, ibridi, extracomunitari.
2) Utilizzare sempre verbi e perifrasi estreme: al semplice "mangia" preferire un "divora", "dilania", "riduce a brandelli". Il lupo non si muove, "si aggira" e "scende dai monti spinto dai morsi della fame". E' sempre affamato, descriverlo come uno stomaco vagante.
3) Creare panico. Vanno benissimo frasi tipo: "la situazione è fuori controllo"; "non siamo più tranquilli"; "la situazione è sfuggita di mano"; "prima o poi ci scappa il morto"; "finiti i cani, cominceranno con i bambini"
4) Suggerire una reazione senza giustificarla del tutto. Come: "prima o poi qualcuno si farà giustizia da solo"; "gli abitanti sono stanchi di avere paura".
5) Continuare a dire che ce ne sono troppi. Che si vedono tutti i giorni, che il loro numero è abnorme, che sono ovunque.
6) Farli sembrare molto più grandi. Per esempio suggerire un peso: va benissimo 50 chili.
7) Continuare a scrivere che sono vicini in modo da dare l'idea di un vero e proprio assedio: lupi in città, nelle case, nei cortili, vicino alle scuole, ai centri sportivi, agli ospedali.
8) Continuare a insistere che sono ibridi. E quindi più pericolosi perché non hanno paura dell'uomo. Il lupo ibrido dà l'idea del diverso, di qualcosa da togliere. Quindi, da ora, qualsiasi lupo è ibrido.
9) Ribaltare in negativo molte cose che potrebbero essere positive. Per esempio; il lupo divora cinghiali e caprioli.
10) Dargli colpe che non ha, tanto la gente è stupida e crede a tutto. Per esempio: il lupo divora le patate e distrugge i campi seminati. Provoca incidenti; ecco, questo senz'altro.
11) Non prendere mai posizioni dirette ma utilizzare "dicono", "è opinione diffusa", "gli abitanti si lamentano". Questo serve anche a illudere che ciò che si scrive sia condiviso da una comunità o da più persone.
12) Intervistare sempre quelli che confermano tutte le cose scritte finora, Dare anche voce però agli esperti veri, ogni tanto (molto poco), Questo serve per ribattere alle accuse di essere di parte.
13) Creare finti incidenti a cui tanto la gente crederà. Per esempio un agricoltore assalito dal lupo che si è salvato lanciandogli mazzette e giratubi (scrivere che si era certi che fosse un lupo perché ululava), un altro che è sopravvissuto grazie al badile e un allevatore a cui il lupo... non so, facciamo che gli ha scucito i pantaloni.
15) Descrivere il lupo come un limite: per gli allevatori, i cercatori di funghi, gli escursionisti, i proprietari di cani.
16) Recuperare tutte le credenze antiche. Sono già lì, dentro nella testa, basta solo un cenno.
Come lettura consiglio i principi della propaganda nazista di Goebbles; ci sono le stesse cose. Tra gli altri: "una menzogna ripetuta sul giornale diventa realtà".
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sudokulife · 11 months
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Giovedì 20 luglio ore 11:53 *
Stamattina fa parecchio caldo.. ventilatore a palla e via..Sono sdraiato da ore sul divano senza far nulla, col gatto, a pensare, a cercare di mettere in ordine il macello di pensieri che ci sono qui dentro
Che sto di m si vede lontano un miglio perché potrebbe pure crollare il palazzo ma io da qui per oranon mi muovo, non riesco a fare nulla se non a scrivere qui.. non riesco a non pensare a certe cose magari giocando alla play o svagandomi con qualche serie, la TV o magari giocare al computer. Quando è così per me bisogna solo aspettare che passi..
È che mi da fastidio far star male una certa persona perché in tutto questo comunque è l’unica che si salva, che mi ha salvato è l’unica e basta perché chissà come ma in qualche modo ha visto in me quella persona che invece io non vedo da tempo e non so come ringraziarla per questo perché solo con la sua presenza ha reso tutto migliore compreso me stesso e io vorrei solo fare lo stesso mentre ora ci ripenso costantemente perché l’errore è stato mio,
Cosi imparo, lei fa solo del bene e mi sta vicino da quando ci conosciamo, mi supporta e soprattutto sopporta sempre mentre io nonostante voglia far lo stesso a volte mi ritrovo a fare il coglione così solo perché non ci penso subito a causa del triglione di difetti che mi ritrovo😪 mi dispiace e voglio cambiare la situazione mia e generale per tornare a stare bene, a stare anche meglio di sempre
Pensiero mio attuale :”Semplicemente bisogna solo che io nonostante l’aiuto che vorrei dare (e ricambiare)pensi prima a ciò che impulsivamente mi viene da dire (e magari evitare di parlare a volte o meglio rassicurare e bo ) perche la mia opinione spesso e volentieri è errata o non richiesta e nonostante io la dica solo per aiutare viene fuori il contrario poi ed è visto come presa di posizione anche se non lo è per nulla, quindi ..basta che io conti almeno tre secondi tra me e me prima di rispondere (ogni volta ) così capisco il da farsi e si evita anzi spesso ci si aiuta e si sta più sereni o almeno ci si prova entrambi sentendosi meglio “
12.15 Stavo pensando magari di disegnare o cucinarmi qualcosa per impiegare il tempo anche se invano perché quando sei incazzato con te stesso certe cose passano in secondo piano e la fame praticamente regredisce al punto zero ma fortunatamente ho una gatta (sì ora ho una gatta cucciola che ho preso un mesetto fa o poco più vicino a casa di mio padre ma la storia magari la racconterò in un altro post) e devo alzarmi per forza a darle da mangiare e magari adesso che ci penso a prendere le pastiglie per le mie gambe subito dopo… Poi chissà mentre faccio cose tornerò a devastarmi con i pensieri e rimproverarmi di cominciare a fare come pensato già da subito e per le volte che verranno magari mentre faccio cose in casa che serve sempre😂 anche se gli unici pensieri che mi vengono in questo momento sono insulti a me stesso per il coglione che sono stato obbligandomi a smettere con limpilsivita di merda. può essere pure che scrivere qui non aiuti (non credo) ma almeno mi sfogo.
14.32 Magari cucino qualcosa da mettere via poi o vado a fare un giro e a leggere qualcosa.. anzi ora che ci penso inizio a farlo qui a casa cercando di tranquillizzarmi magari dopo i lavori che ci sono da fare ecco (poi magari faccio tutte altre cose ma almeno mi svago un po’ mentre imparo a fare meno l’impulsivo del ca).. scusate ma mi snto veramente male ogni minuto che passa di più perché mi sono reso conto da subito, so che è colpa mia e non l’avrei mai voluto.. detto ciò spero si risolva tutto al più presto
15.03 Magari scriverò dopo o sera 🤷🏻‍♂️ o magari chissà quando boo, a presto a buon tutto a tutti
Ore 15:15* Pardon per il tempo perso ma nonostante siano passate ore sto cercando ancora di mettere a posto tutto ciò che ho scritto perché da che mondo è mondo ci sa che io non li so fare i discorsi e vabbè avrò altri pregi forse😂
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susieporta · 1 year
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Messaggio da Alejandro Jodorowsky;
L'élite sapeva del salto quantico, ecco perche’ hanno rilasciato questa cosa.
Noi possiamo essere liberi e loro non possono impedirlo.
Noi siamo potenti nell’amore e sottovalutiamo noi stessi, motivo per cui hanno fretta di varare ufficialmente un nuovo ordine mondiale previsto per il 14/05/2020.
Il Salto Quantico e’ già stato prodotto. Le élite oscure sono molto spaventate, sapevano che la collettivita’ umana stava raggiungendo una vibrazione molto alta ma non erano consapevoli di quante anime risvegliate ci siano effettivamente ora.
Non si nascondono più, i loro attacchi sono diretti e frontali, ci sono ancora alcuni che non sono in grado di vederlo ma ciò non significa che non siano reali.
Gli attacchi aumenteranno: tenteranno con ogni mezzo di non consentire il risveglio delle persone, e che coloro i quali si sono risvegliati non possano comunicare ed aiutare gli altri, e che chi e’ avanti sia visto come un pazzo o criminale.
Qualunque cosa facciano, poco
Importa, il salto quantico è già avvenuto, è inarrestabile, l'umanità sta ormai contemplando gli animali come propri simili, sta rispettando la Madre Terra, capisce ormai che non c'è piu’ separazione.
Le anime che si incarnano vengono qui come insegnanti, non per sperimentare, esse si incarnano per amore.
E’ possibile che avremo l’ opportunita’ di assistere al cambiamento totale oppure ad una porzione di esso, la transizione potrebbe durare una settimana o 300 anni, ma è inarrestabile.
Qualunque cosa accada durante la transizione, ricorda che ti sei offerto di essere qui e ora, sei il motore del cambiamento, qualunque cosa accada, in qualunque modo accada, qualunque cosa tu veda, tu hai una responsabilità.
Una cosa ti viene chiesta, una cosa sola, non essere cibo.
Questo è tutto ciò che devi fare, è così semplice, non essere cibo.
L'essere umano tra le altre cose, è uno dei generatori più potenti che esistano, siamo vortici, a seconda della polarità con la quale ti allinei, crei una frequenza o l'altra.
Queste entità si nutrono della frequenza negativa, le stiamo alimentando da millenni.
Il risveglio dell'umanità ha inclinato il vortice collettivo verso il polo positivo, ecco perché attaccano con tale accanimento: muoiono di fame.
Lo sapevi già sicuramente o forse è la prima volta che questo messaggio ti arriva, non importa, chissà se ti risuona, non credere a nulla. Collega la tua anima e vedi, se la tua anima ti dice che è vera, non sprecare un altro secondo della tua vita a servire da cibo.
Elimina le basse passioni della tua vita, odio, amarezza, invidia, paura, vizi, cibo che proviene dalla sofferenza di un altro essere, menzogne, ambizione, egoismo, tristezza, diffidenza, tutto ciò genera energia densa, nutrimento per gli oscuri
Sii consapevole delle tue emozioni e se in un'occasione ti senti così, cambia la tua energia ipso facto, metti musica che ti eleva e canta, balla, respira, accendi un incenso, bacia i tuoi gatti, il tuo cane o la tua famiglia di animali, fai una passeggiata nella natura o al parco, medita, fai esercizio fisico, fai la cosa giusta ma cambia immediatamente questa energia perché stai servendo da cibo.
Siate sempre consapevoli, è tutto ciò che vi viene chiesto, non date da mangiare alle orde oscure.
Nutri la tua anima con tutto ciò che ti aiuta ad elevarti, se ti abitui a vivere sulla frequenza dell'amore, la tua realtà cambierà senza sforzo, sei inarrestabile, sei un essere potente.
Non subire, libera la mente dalla matrice, focalizza la tua attenzione su ciò che vuoi ma soprattutto divertiti, sii felice, sorridi, canta, balla, ama.
Sono la porta aperta che nessuno puo’ chiudere.
Sono salute perfetta in questo corpo perfetto che Dio ha creato per la mia anima.
Sono il cerchio magico di protezione che mi rende invincibile rifiutando l’ ingresso di qualsiasi pericolo ed interferenza
Sono perfezione in questo mondo
Alejandro Jodorowsky
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Battaglie invisibili
C'è sempre una parte di me intoccata, ha bisogno di tanto contatto eppure essa non è mai sfiorata. Si sente così, eppure invero essa viene toccata a volte, ma allora per quale motivo si sente così sola?
Essa ha fame, ha voglia costantemente di ottenere ciò che vuole, è autoritaria e severa, ma soprattutto è pretenziosa.
Ecco perché non si sazia mai, ecco perché anche se a volte viene accolta essa si sente comunque sola.
Ci sono tante parti di me che fanno guerre tra loro che io non conosco e a cui non potrò mai assistere, affrontate nel mare senza luce dell'inconscio. Continue battaglie per stabilire quale di loro debba emergere sulla superficie di ciò che è conscio, per essere viste e interpretate dal mio io che niente sa e tutto sa.
Oh quanto sangue viene versato, mentre io sereno, gioco al misterioso gioco della vita, specchio di me, specchio di te, gioco di morte e gioco di rinascita, aggrovigliamento di corpi, di passione e di eros, di pace e di guerra, di verità immerse in pozze di falsità e di falsità all'interno di preziosi laghi aurei.
Quanta guerra ci portiamo appresso, una guerra mortale, che non ci abbandonerà fino alla nostra morte.
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gregor-samsung · 2 years
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“ [I]l capitano Pollock ha fatto chiamare a raccolta la compagnia davanti al granaio della fattoria, che era costruito un po’ più in là, verso il bosco, e solo adesso aveva incominciato a bruciare, e si vedevano dalle finestre le lingue di fiamma che attaccavano già le travi del tetto; e lì era già pieno di prigionieri che parlavano tutti insieme fra loro in una lingua strana, che i ragazzi che li sorvegliavano non capivano niente e li guardavano storto, e li tenevano a bada col moschetto carico, e nel cortile una quantità di feriti sparpagliati qua e là, che tendevano le braccia e gridavano qualcosa, e io m’immagino che volevano solo dell’acqua, che è quello che chiedono tutti i feriti, anche quelli che magari hanno un buco nella pancia, e mandar giù dell’acqua è il modo più sicuro per spedirli all’altro mondo, ma tutti i feriti comunque chiedono sempre acqua, e perciò credo che anche quelli lì stavano chiedendo da bere, ma anche loro parlavano tutti quanti straniero e non ci si capiva niente; e Joe McLaughlin si grattò la testa e disse, be’, guarda un po’ quanti crucchi, e Ted Bitterrot disse che secondo lui non erano crucchi per niente, ma venivano da qualche altro posto ancora più lontano, e poi arrivò il tenente Gordon che aveva appena parlato con i loro ufficiali e disse, be’, ragazzi, lo sapete da dove vengono questi yankees? Sono polacchi, disse, il 58° New York; ecco che razza di feccia ci mandano contro, disse, poveracci sbarcati lassù senza un soldo in tasca, che neanche parlano inglese, e là il governo offre cento dollari di premio a chi si arruola, e quelli si arruolano per non crepare di fame nelle fogne di New York, e neanche sanno perché li mandano a combattere, ed è con questi mercenari che credono di arrivare a Richmond; ma finché ci sono dei veri Americani con un fucile in mano da questa parte del Rappahannock, a difendere le loro case e le donne del Sud da questi stranieri, non credo che ci arriveranno mai, eh, ragazzi? Così disse il tenente Gordon, e Joe McLaughlin sputò e disse, polacchi, eh? Be’, non lo so che razza di gente sono, ma per me è meglio che tornano di corsa nella loro Polacchia, che qui non è aria per loro. E poi non disse più niente, ma questa cosa continuava a girargli in testa e non lo lasciava tranquillo, che era uno che di idee non ne aveva tante, Joe McLaughlin, ma quelle che gli si ficcavano nella zucca, non se le levava più, e ci pensava e ripensava tutto il tempo; e tre o quattro giorni dopo, quando la nostra squadra andò a sorvegliare i prigionieri e i negri che seppellivano i morti, io e lui ci trovammo proprio lì, al margine del bosco dietro il granaio, che intanto aveva finito di bruciare e restavano solo le travi carbonizzate, e lui si piantò a gambe larghe davanti a una tomba appena riempita, dove avevano sepolto uno di quei polacchi, e disse, be’, vecchio, ecco qua, hai fatto un viaggio così lungo per venir qua a rubarci la nostra terra, ed ecco quel che hai guadagnato, sei piedi di terra in tutto, e ti basta e ti avanza; non hai mica fatto un buon affare, era meglio se te ne restavi laggiù; e poi sputò il suo tabacco, non proprio sulla terra smossa, ma appena un po’ più in là, e ne strappò un altro morso dalla treccia e ricominciò a masticare, e credo che da allora in poi non ci pensò più. “
Alessandro Barbero, Alabama, Sellerio (Collana La memoria n° 1195), Palermo, 2021¹; pp. 189-191.
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infinitolaranja · 2 months
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Un angelo mi ha detto che dovevo sorridere sempre perché ero bella e un sorriso apre le porte... e Quello era godersi il sole Quest'angelo aveva fame e non aveva nessuno che lo aiutasse, ma non si arrese e continuò a combattere Non so quale sia la tua battaglia Ma so che non è necessario conoscere qualcuno per poterlo aiutare. Questo angelo mi ha dato delle belle lezioni e ho imparato ad essere grato e a sorridere. Beh per me è più facile, non soffro la fame e qui c'è sempre il sole, non è così difficile sorridere Ecco adesso penso che sia primavera, spero che questo angelo non abbia fame, dico: (non avendo niente da mangiare) e che possa continuare a sorridere e a dare buone parole a uno come me. Mi sono sentita ingrata quando ho capito che non era difficile sorridere senza avere fame Dopo di lui non sono più la stessa, nonostante tutti i problemi ricordo sempre: Sorridi, sei bella e c'è sempre il sole.
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menti-senti · 4 months
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Mio padre mi diceva che per fare felice una donna
Non ci vuole molto
Ma ci vuole molto
Cioè, si spiegava meglio
Non ci vuole molto impegno, mi diceva
Ma ci vuole molta passione
Non ci vogliono molti soldi
Ma ci vuole un sacco di creatività
Per vedere se la donna che hai accanto sta bene
Tu portala a passeggiare, mi diceva
Portala nei vicoli della città
Portala a guardare le cose piccole
Come le vecchiette che annaffiano dai balconi
Che poi le passeggiate
Aiutano pure ad innamorarsi di più, mi diceva
Perché quando si cammina
I pensieri stupidi scorrono via
Rimane solo il giorno
Rimane solo il presente, la bellezza di questo momento
Rimanete solo voi due
Poi portala a fare un aperitivo, mi diceva
Quella sarà la prova del nove
Fate un bell'aperitivo insieme
Riposatevi dalla passeggiata
Bevete, mangiate, ridete
Diamine, falla ridere
E se dopo l'aperitivo ti dice
Oh, io ho ancora fame, andiamo a cena?
Ecco, se ti dice così
Allora significa che quella persona
Sta davvero bene con te
È felice, mi diceva
Perché una donna
Quando sta bene
Ha sempre fame.
[gio evan]
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enkeynetwork · 4 months
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francyfan-bukowsky · 5 months
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Voi non lo sapete che cos’è l’amore ha detto Bukowski
Io ho 51 anni guardatemi
sono innamorato di questa pollastrella sono cotto ma anche lei si è fissata
e insomma va bene così è così che deve andare
gli entro nel sangue e non ce la fanno a sbattermi fuori
Le provano tutte per liberarsi di me
però alla fine tornano tutte indietro
Sono tornate tutte fuorché quella che avevo piantato
Ci ho pianto per quella
però in quei giorni piangevo facile
Non datemi da bere roba forte
se no divento cattivo
Posso starmene qui a bere birra
con voi hippies tutta la notte
potrei berne dieci litri di questa birra
e niente come fosse acqua
Ma se tocchiamo la roba forte
mi metto a buttar la gente fuori dalle finestre
butto fuori tutti dalla finestra I’ho già fatto
Ma voi non lo sapete che cos’è l’amore
Non lo sapete perché
non siete mai stati innamorati è chiaro
Ma voi non lo sapete che cos’è l’amore
ve lo dico io che cos’è
ma voi non mi ascoltate
Non ce n’è uno di voi in questa stanza
che potrebbe riconoscere l’amore neanche se si alzasse
e ve lo mettesse nel culo
L’ho sempre pensato che le letture di poesia significano svendersi
Guardatemi ho 51 anni e sono stato in giro
lo so che è svendersi
ma mi dico Bukowski
meglio svendersi che morire di fame –
Insomma eccovi qui e tutto va storto
Sara' il mio ego ma non leggo più molto
C’è troppo silenzio troppi alberi
Mi piace la città quello è il posto per me
metto su la mia musica classica ogni mattina
e mi siedo davanti alla macchina da scrivere
accendo un sigaro e fumo così guardate
e dico Bukowski sei un uomo fortunato
Bukowski l’hai sfangata
e sei un uomo fortunato
e il fumo azzurro galleggia sopra il tavolo
e io guardo fuori dalla finestra su Delongpre Avenue
e vedo la gente che va su e giù per il marciapiede
e tiro dal sigaro così
e poi appoggio il sigaro sul portacenere così
e faccio un respiro profondo
e attacco a scrivere
Bukowski questa sì che è vita dico
va bene esser poveri va bene avere le emorroidi
va bene essere innamorati
Ma voi non lo sapete che roba è
Voi non lo sapete che cosa vuol dire essere innamorati
Se la poteste vedere capireste quello che voglio dire
Ma che cosa ne sapete voi
Lasciate che vi dica una cosa
ho incontrato uomini in galera che avevano più stile
della gente che bazzica i college
e va alle letture di poesia
Sono delle sanguisughe che vengono a vedere
se i calzini del poeta sono sporchi
o se gli puzzano le ascelle
Credetemi io non li deluderò quelli lì
Ma voglio che vi ricordiate questo
c’è solo un poeta in questa stanza stasera
solo un poeta in questa città stasera
forse solo un poeta vero in questa nazione stasera
e quello sono io
Che ne sapete voi della vita
Che ne sapete voi di qualsiasi cosa
Ora ho 51 anni e sono innamorato
Questa pollastrella lei mi dice
Bukowski
e io dico Che c’è e lei dice
Penso che sei un sacco di merda
e io dico baby tu sì che mi capisci
E’ l’unica al mondo
uomo o donna
che me lo può dire
Ma voi non lo sapete che cos’è l’amore
Tutte quante sono tornate da me alla fine
ognuna di loro è tornata
fuorché quella di cui vi ho detto
quella che avevo piantato
Siamo stati insieme sette anni
Bevevamo un sacco
Vedo un paio di dattilografi in questa stanza ma
non vedo poeti
Non mi sorprende
Bisogna essere stati innamorati per scrivere poesie
e voi non lo sapete che cos’è essere innamorati
ecco il vostro guaio
Okay dunque facciamola finita
dopo però nessuno stia vicino
a una finestra aperta
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Charles Buk🖤wski
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daimonclub · 6 months
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Aforismi divertenti sul Natale
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Aforismi divertenti sul Natale Aforismi divertenti sul Natale, citazioni umoristiche, battute divertenti, consigli allegri e spensierati sul Natale e le feste Natalizie. Come diceva il caro vecchio amico Mark Twain, il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la risata. Ed ecco quindi che in questo periodo natalizio estremamente pandemico, dove l'età avanza, i soldi scarseggiano, e i morti continuano ad aumentare, ho deciso di pubblicare una nuova selezione, aggiornata ai tristi e cupi tempi correnti, ovvero quelli del Coronavirus per intenderci, di aforismi umoristici e battute divertenti sul Natale. Anche se sono del tutto consapevole che ridere in questo periodo può essere una cosa non del tutto agevole, voglio comunque avere fiducia ed essere ottimista, in fondo le tre cose che aiutano a sopportare le avversità, come ci ricorda il vecchio Kant, sono per l'appunto: la speranza, il sonno e le risate; ed è proprio per questo che voglio portare una ventata di allegria e spensieratezza a tutti quelli che leggeranno questa simpatica raccolta, dove ci sono ovviamente anche delle battute non troppo calde, perché in fondo a Natale fa sempre un po' freddo, visto che siamo a Dicembrrrrr... Carl William Brown Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento) Carl William Brown Nella sua poesia "A Natale", Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po' che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli nefandezze di questo mondo! Carl William Brown A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown L'anno scorso per Natale mia zia mi ha regalato un paio di ciabatte a forma di cane. Per poterle indossare ho dovuto ammazzare il gatto! Leonardo Manera Prima del coronavirus a Natale facevo un colpo di tosse per coprire un peto, ora farò un peto per coprire un colpo di tosse. Il Becchino Questo Natale è praticamente eguale a quello dell'anno passato: NaTALE E QUALE. Renato Reggiani E' la vigilia di Natale. Stamattina in negozio una tipa mi ha chiesto a che ora è la messa di mezzanotte... Sarotta Dopo le feste di Natale mia moglie mi mette sempre a dieta, ma quest'anno non ho voglia di farla, e per protesta ho iniziato lo sciopero della fame! Bilbo Baggins Prima ero solo grasso. Ora che sono anche famoso tutti mi cercano. Anche il sindaco della mia citta' cerca di coinvolgermi in tutte le iniziative. Quest'anno ho preso parte al presepe vivente. Facevo la Palestina. Daniele Raco
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Aforismi umoristici e battute sul Natale Il Teatro stabile di Bolzano ha chiesto alla Marini se quest'anno se la sentiva di fare il "Natale in casa Cupiello", e lei ha risposto che il Natale lo passa a casa di Cecchi Gori. Gene Gnocchi E' Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Letteratura sintetica. Oggi: tema natalizio. Titolo: "Sono andato con la mia ragazza a vedere un presepe". Svolgimento: Due cuori, una capanna. Andrea Balestrero Ai tempi del Coronavirus c'è così tanta crisi che quest'anno nella grotta di Natale spunterà l'insegna "Compro oro, incenso e mirra". Covid 19 Quest'anno a Natale sono andati di moda i regali del futuro: tanti bigliettini con su scritto: Te lo farò, Te lo farò, te lo farò... Giovanna Donini E' talmente avaro che il giorno di Natale augura a tutti "Buon 25 dicembre!". Ennio Cavalli Le canzoni di Natale sono come i rapporti sessuali: alla terza non ce la fai più. Flavio Oreglio Nessuno ha rispetto per me. A Natale ho regalato al mio bambino una pistola BB. E lui mi ha regalato una maglietta con disegnato sul retro un bersaglio. Rodney Dangerfield L'hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen in "Anything else" D'accordo che Natale è una festa intima... ma piantatela di regalarmi mutande! Boris Abito ATTENZIONE: occhio al presepe... non fatelo sapere a Monti... altrimenti piazza l'ICI sulle casette dei pastori... la tassa sulla spazzatura per la mangiatoia... la tassa sugli animali domestici e se c'è un fiumiciattolo o un laghetto con la barchetta... scatta anche la tassa sui beni di lusso... Claudio Regoli Non faro' mai più l'albero di Natale... a Natale. Di palle ne ha a bizzeffe tutto l'anno. Milena Petrelli Io l'Ici per casa mia non la devo pagare. Ho fatto il presepe ed è quindi diventata luogo di culto. Francesco Coloccini Natale 2011: dopo la manovra di Monti da Gesù Bambino arriveranno i Re Mogi. Micro Satira I tacchini hanno molti problemi, ma non quello di dove passare il Natale. DrZap Quest'anno non ho voglia di fare l'albero. Ho paura che qualcuno mi rompa i cotillons. Lopezzone Fai passare un bellissimo Natale ai tuoi amici: resta in casa fino al 6 gennaio. Dcpm governativo 2020 Condensando 'ste feste finiscono tutte in "oni"...veglioni, panettoni, torroni, cenoni, doni, capitoni, du'cojoni... Ciaci Kinder A Natale bisogna essere più buoni. Se ti fregano il posto per la macchina, ricorda che è Natale. Non rigargli la fiancata con la chiave, scrivigli sopra Buone Feste. Anonimo Capisci che stai invecchiando quando per le feste di Natale aspetti la tredicesima e non Babbo Natale. Anonimo
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Battute e frasi divertenti sul Natale Presto riscopriremo i valori più alti del Santo Natale, ovvero il colesterolo e i trigliceridi. Anonimo Secondo una recente statistica, la frase più letta durante le feste di Natale è: "Batterie non incluse". Mauroemme "Tu cosa fai per Natale?". "Ingrasso". Daniele Villa Oggi ho fatto l'albero di Natale. Con la crisi che c'è cerco di guadagnare qualcosa anche vestendomi da abete. Massimo Bozza Se un genovese ha un'amante, la lascia prima di Natale, cosi' non deve farle il regalo. Emilio Razzetti Natale e' alle porte. Vedrò di scappare dalla finestra. Anonimo Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l'asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Gesù, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l'ici sulla grotta è una spesa in più e i loro genitori con la riduzione della pensione non possono più aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu. Mi sembra finito!!! Simona Renaudo C’è così tanta crisi in questo periodo pandemico natalizio che di sicuro i mercatini apriranno in forte flessione. Carl William Brown Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi e a quelli che hanno una famiglia del cacchio che hanno una famiglia del cacchio. Progetto Mayhem L'unica cosa in bianco che vorrei per Natale è un assegno. Il Lupo Stitico Ogni anno a Natale gli italiani tirano fuori le palle, le appendono all'albero e, finite le feste, le mettono via. Anonimo Si dice che a Natale bisogna essere tutti più buoni, ma siccome è ancora presto, andate tutti a quel paese fino alla Vigilia!!! Covid 19 Moglie e marito a tavola: "Certo, certo, cara, che mi piacciono gli avanzi di Natale... ma non in Aprile!!". Anonimo La notte di Natale alla messa di mezzanotte, in Brianza, il parroco si rivolge ai fedeli e comunica: "Oggi è nato il Salvatore". In fondo alla chiesa un tizio esclama: "Casso, un alter terun!!". Anonimo Santo Stefano: Il santo degli avanzi di Natale. Mura A Natale un italiano su tre farà debiti per il cenone. Gli altri due li faranno per la cena. Don Eugenio Iodice Odio il Natale! Soffro di Santa klaus-trofobia... Ciaci Kinder A Palermo per fare un buon Natale bisogna essere in 12 o piu' di 13. Un anno a casa eravamo in 13, e siccome porta sfiga, mio padre si e' alzato... e ne ha ammazzato uno. Francesco Rizzuto Caro Bambino Gesù, in quest'anno pandemico del 2020 ti sei portato via la mia cantante preferita: Juliette Gréco; il mio attore preferito: Sean Connery; il mio calciatore preferito: Diego Maradona; il mio istrione teatrale preferito Gigi Proietti; il mio filosofo preferito Giulio Giorello (si fa per dire ovviamente), ascoltami ora, volevo suggerirti che il mio politico preferito è ... (inserite il politico che secondo voi meriterebbe di lasciarci al più presto) e che l'anno non è ancora finito! Ancora tanti auguri e cerca di fare del tuo meglio. Carl William Brown A Natale in genere ci si incontra con le persone più care. Io che sono uno parsimonioso invece mi incontro con le persone più economiche. Anonimo
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Babbo Natale ai tempi del Coronavirus Per Natale, una sperduta tribù del Congo ha ricevuto dall'O.N.U. dei generi commestibili in dono, ma gli indigeni hanno protestato, perché avrebbero voluto anche qualche nuora. E magari pure due o tre nipoti di quelli teneri! Bilbo Baggins L'ultimo Natale ero così al verde che per non deludere mio figlio ho dovuto dirgli che gli avevo comprato il pupazzo dell'uomo invisibile. Paolo Burini Roma, rubato il Bambinello dal presepe dei Fori Imperiali. Si è sparsa la voce che suo Padre è uno molto in alto. Lia Celi Spedite presto i vostri pacchi in modo che le poste facciano in tempo a perderli per Natale. Carson "Papà papà... cosa mi regali quest'anno a Natale?". "Uhm... vediamo... cosa ti ho regalato l'anno scorso?". "Un palloncino". "Bene, allora questo Natale te lo gonfio". Mauroemme La mia famiglia era molto povera: nel nostro presepe, invece che le pecorelle, i pastori pascolavano gli scarafaggi. El Pube de Oro Sia che lo amino o oppure no, tutte le persone alla vista del grande Albero di Natale non riescono a trattenere lo stupore e soprattutto, non riescono a trattenere il desiderio di pronunciare quella frase che, dettata dal cuore, li accomuna anche se per pochi attimi... "Che Palle!". Dr. ICE La vigilia di Natale volevo portare dei fiori a mia moglie, ma la fioraia aveva già venduto tutto. Il cliente che mi aveva preceduto aveva appena finito di deflorarla! Bilbo Baggins Quindici milioni per strada durante le feste di Natale. Ed io non ci ho trovato neanche un euro! Bilbo Baggins A fuoco la casa del Grande Fratello. Schettino: "Volevo solo accendere l'albero di Natale". Ale Baldi Giuseppe vaga con Maria alla ricerca di un alloggio. Bussa all'ennesima porta e chiede al padrone dell'albergo: "Avete un posto per me e la mia sposa?". "No". "Ma la mia donna è incinta". "E io che c'entro?". E Giuseppe: "E perché io?!". Lucio Salis E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Per Natale alla mia nipotina regalerò la Barbie depressa. Sì, la Barbieturici. Furio Ombri "L'inferno sono gli altri", un aforisma che Jean-Paul Sartre formulò all'approssimarsi del Natale. FrandIben Questo Natale, stupiscila: offrile due Negroni. Anonimo E' vero che a Natale tutti diventano più buoni? La risposta la troverete nel vostro albero di Natale: tutte palle! Walter Di Gemma Cosa dicono i Pellerosse a Natale? Augh...uri! Samuele Sicchio Cosa si dicono per Natale due dormiglioni? Au...ghiri... Anonimo Nella penombra della stanza, riscaldata solamente dal camino, lei si inginocchiò e cominciò a fare ciò che più le piaceva. Lo toccava, lo spostava di continuo stando attenta alle palle. Tuttavia la punta rossa non stava su e lei era insoddisfatta delle dimensioni. Ancora qualche minuto ma non ci fu nulla da fare, nonostante usasse entrambe le mani. Lui la guardò allora impietosito: "Cara, ma perché quest'anno non compriamo un nuovo albero di Natale?". Brancaleone Che brutti regali ho avuto per Natale. D'accordo che basta il pensiero, ma la gente dovrebbe cercare di pensare di più! Bilbo Baggins In un laboratorio di genetica: "Stiamo innestando il DNA degli abeti con quello delle lucciole per ottenere gli alberi di Natale con le lucine incorporate". "Ottima idea! Come procede l'esperimento?". "Insomma... finora abbiamo ottenuto solo lucciole di legno". Bruno D'Alfonso Natale a 4 zampe piú che il titolo del film di Natale di Boldi sembra l'immagine del Paese. Ivan Zazzaroni San Giuseppe, assieme a Maria, incinta di Gesu', cerca un albergo, ma sono tutti pieni. Per forza non trovi un albergo libero: sei sotto Natale! Paolo Rossi Natale: Giorno speciale consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo piu' melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce
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Natale è alle porte, scapperò dalla finestra Se quest'anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per Natale, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verrò a prenderli da solo. Henny Youngman Colmo per un viaggiatore: andare a fare le vacanze all'isola di Pasqua per Natale. Anonimo Bill Gates è così ricco che quando Babbo Natale va a casa sua gli porta via i regali. Jay Leno Da bambino era dura. A Natale mi regalavano delle batterie, con la scritta "giocattolo non incluso". Rodney Dangerfield Poesia di Natale. Il piccolo Gesù si alzò dalla mangiatoia e, vedendo tutte quelle pecore, disse: "Tanto non dormo". Flavio Oreglio Prima di Natale in edicola vendevano i presepi da collezione. Con la prima uscita c'era la Madonna, 5 euro. Con la seconda uscita c'era San Giuseppe, 10 euro. Allora mi sono detto: Se continuano cosi', il bambinello costera' come Ronaldo! Ottovolante Un cane guardando un albero di Natale acceso: "Finalmente hanno messo la luce in bagno". Romano Bertola A Natale mia madre faceva sempre il tacchino. Un'imitazione orrenda! Mario Zucca Porca miseria, non sono neanche a metà dei regali di Natale e ho già finito i proiettili! Il Bastardo C'è così tanta crisi che, a Natale, Maria e Giuseppe, non sapendo come mantenere il nascituro, hanno deciso di abortire. Alberto Betti Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere un bambino". Erma Bombeck Hai mai notato che la vita sembra seguire degli schemi? Ho fatto caso, ad esempio, che ogni anno, di questo periodo, sento musiche natalizie. Tom Sims "Presto avremo un bambino". "Scherzi?". "No, avrò proprio un bambino: me l'ha detto il dottore... sarà il mio regalo per Natale!". "Ma a me bastava una cravatta!". Woody Allen Il tacchino va bene per il Natale, ma il Natale non va bene per il tacchino. Achille Campanile Ma cosa mi frega di passare un buon Natale? Il problema sono gli altri 364 giorni. Francesco De Collibus "Dio ci invita all'umiltà e alla semplicità" ha detto l'uomo che officiando la messa di Natale vestiva paramenti dorati. Massimo Meoni L’ultima volta che ho sentito lo spirito natalizio se ne stavano occupando i ghostbusters. Waxen "Mamma, mamma, perché gia' ad ottobre facciamo l'albero di Natale?". "Ma come te lo devo dire che hai un cancro!". Anonimo Dottore, la mia gallina a Pasqua non ha fatto le uova di cioccolato. "E' naturale!". "E' naturale un corno! E allora perché a Natale ha fatto il panettone?". Anonimo Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Carl William Brown Era cosi' povero che a Natale invece di regalare al suo bambino uno yo-yo regalava solo yo. Martin Kauffman Cosa fanno sotto l'albero di Natale il Re di Spagna e la Regina d'Inghilterra? I regali! Anonimo Mio padre era un gran bastardo. A Natale ci portava in un bosco e ci diceva: "Bambini, i regali sono sotto l'albero. Indovinate voi quale". Mario Zucca Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo. Katherine Whitehorn Sapessi come odio le feste! Ogni anno vorrei dormire dalla vigilia di Natale a Capodanno! Billy Crystal Tutto e' relativo: ad esempio, il Natale senza tacchino e' una cosa triste, ma non per il tacchino. Peter Willforth "Mamma, mamma, posso avere una bici per Natale?". "Ma non dire sciocchezze! Hai già la tua sedia a rotelle. Anonimo Ad Alberto Tomba volevano regalare un libro a Natale, ma lui ha risposto: "No grazie, ne ho già uno". Enzo Iacchetti Lui è un brav'uomo. Pensa che ogni Natale va giù al canile, salva un gatto e un topo e li regala a una famiglia affamata. Bart Simpson Se per Natale vuoi venire a casa mia - gli scrisse la fidanzata lontana - io sono contentissima... cosi' puoi innaffiarmi le piante mentre io sono in Mexico. Sauro Ciantini Natale. Città senza nome. Le strade brillano di mille luci colorate ignare di me, aggrappato ad un gelido cornicione... La vita è strana, poche ore fa ero ai grandi magazzini davanti a Babbo Natale che avrebbe regalato un trenino al bambino che avrebbe saputo dirgli tutti i nomi delle sue renne. Dopo "Tarquinio il superbo" mi hanno accompagnato all'uscita... Ma io me ne frego... Read the full article
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random-conspiracy · 7 months
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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
Io non so ben ridir com'i' v'intrai, tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, là dove terminava quella valle che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta.
E come quei che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa e guata,
così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai persona viva.
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta;
e non mi si partia dinanzi al volto, anzi 'mpediva tanto il mio cammino, ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.
Temp'era dal principio del mattino, e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle ch'eran con lui quando l'amor divino
mosse di prima quelle cose belle; sì ch'a bene sperar m'era cagione di quella fiera a la gaetta pelle
l'ora del tempo e la dolce stagione; ma non sì che paura non mi desse la vista che m'apparve d'un leone.
Questi parea che contra me venisse con la test'alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l'aere ne tremesse.
Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fé già viver grame,
questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza de l'altezza.
E qual è quei che volontieri acquista, e giugne 'l tempo che perder lo face, che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista;
tal mi fece la bestia sanza pace, che, venendomi 'ncontro, a poco a poco mi ripigneva là dove 'l sol tace.
Mentre ch'i' rovinava in basso loco, dinanzi a li occhi mi si fu offerto chi per lungo silenzio parea fioco.
Quando vidi costui nel gran diserto, «Miserere di me», gridai a lui, «qual che tu sii, od ombra od omo certo!».
Rispuosemi: «Non omo, omo già fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patria ambedui.
Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.
Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d'Anchise che venne di Troia, poi che 'l superbo Ilión fu combusto.
Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?».
«Or se' tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume?», rispuos'io lui con vergognosa fronte.
«O de li altri poeti onore e lume vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore che m'ha fatto cercar lo tuo volume.
Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore.
Vedi la bestia per cu' io mi volsi: aiutami da lei, famoso saggio, ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi».
«A te convien tenere altro viaggio», rispuose poi che lagrimar mi vide, «se vuo' campar d'esto loco selvaggio:
ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, e dopo 'l pasto ha più fame che pria.
Molti son li animali a cui s'ammoglia, e più saranno ancora, infin che 'l veltro verrà, che la farà morir con doglia.
Questi non ciberà terra né peltro, ma sapienza, amore e virtute, e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
Di quella umile Italia fia salute per cui morì la vergine Cammilla, Eurialo e Turno e Niso di ferute.
Questi la caccerà per ogne villa, fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno, là onde 'nvidia prima dipartilla.
Ond'io per lo tuo me' penso e discerno che tu mi segui, e io sarò tua guida, e trarrotti di qui per loco etterno,
ove udirai le disperate strida, vedrai li antichi spiriti dolenti, ch'a la seconda morte ciascun grida;
e vederai color che son contenti nel foco, perché speran di venire quando che sia a le beate genti.
A le quai poi se tu vorrai salire, anima fia a ciò più di me degna: con lei ti lascerò nel mio partire;
ché quello imperador che là sù regna, perch'i' fu' ribellante a la sua legge, non vuol che 'n sua città per me si vegna.
In tutte parti impera e quivi regge; quivi è la sua città e l'alto seggio: oh felice colui cu' ivi elegge!».
E io a lui: «Poeta, io ti richeggio per quello Dio che tu non conoscesti, acciò ch'io fugga questo male e peggio,
che tu mi meni là dov'or dicesti, sì ch'io veggia la porta di san Pietro e color cui tu fai cotanto mesti».
Allor si mosse, e io li tenni dietro.
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beppebort · 10 months
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Brutta faccenda quando si vuole asservire il vangelo a degli scopi umani e a idee di buon senso che servono solo a salvare noi stessi. Quando questo succede avviene che le guide di una comunità diventano cieche pretendendo di guidare coloro che ammettono di essere ciechi bisognosi di una guida, non ottenendo nulla di buono.
È avvenuto per il passato e avviene oggi: quando il vangelo è asservito ad una morale che il più delle volte è uno specchio di una morale di una società, il vangelo scompare e rimangono solo quei pochi versetti che giustificano un certo modo di affrontare la vita. Così l’essere missionari diventa solo un andare a portare ad altri popoli la visione occidentale della vita. Una visione troppo spesso razzista: a causa di ciò nel nome del vangelo abbiamo giustificato di tutto: genocidi, l’inferiorità delle razze non bianche, ci siamo chiesti se le altre razze fossero umane e avessero quindi un’anima, abbiamo battezzato con la spada interi continenti.
E i farisei si scandalizzavano di quello che Gesù diceva. Il comando dell’amare i genitori era saltato a piè pari: un figlio dava al tesoro del tempio quello che spettava ai genitori per vivere. In Mozambico la vita religiosa fa difficoltà a prendere piede, vi sono effettivamente delle difficoltà di inculturazione. Una di queste è il dramma di religiosi che aiutano le proprie famiglie che magari vivono nell’indigenza. L’aiuto tra familiari in Africa è cosa sacra e non è cosa negativa in sé. Se hai un genitore nell’indigenza non puoi aiutarlo perché tutto deve essere per la congregazione a cui appartieni: non è forse questa un’affermazione da guide cieche che conducono altri ciechi? Vorremmo demolire un’attenzione positiva verso i propri genitori in nome di un mantenimento, quando non diventa arricchimento, di una congregazione o della chiesa? Dove è il vangelo? Da una parte o dall’altra?
Gesù continua dicendo che è ciò che esce dalla bocca dell’uomo rende impuro l’uomo. I nostri missionari usano queste diversità culturali per svalutare i “neri” che non sono evangelici perché attenti ai propri familiari che magari muoiono di fame. In tal modo manchiamo di amore e carità, la relazione col fratello, cosa primaria per ogni evangelizzazione, viene meno. Ne scaturisce una sfiducia reciproca che scava fossati, manifestando sempre più il fatto che è impossibile la convivenza fra bianchi e neri! Guide cieche che guidano altri ciechi, ecco cosa siamo. E poi ci lamentiamo se cadiamo nel fosso che noi stessi abbiamo scavato. Siamo andati in Africa con la forza del denaro occidentale che ha sempre creato dipendenza e mai indipendenza di lavoro e di mantenimento. Abbiamo continuato a pagare noi, a basso costo, per secoli i “neri”, non aiutandoli mai a cercare una loro autonomia. Ora ci lamentiamo se i “preti neri” cercano i “preti bianchi” solo perché portano soldi. Abbiamo scavato un bel fosso con le nostre mani cadendoci poi dentro noi e tutta l’Africa, ed ora ci lamentiamo, incolpando i neri, perché ci troviamo in un cul de sac! Quando manca l’amore e la relazione vera, i risultati non possono che essere questi.
Mi viene da chiedermi quante persone, preti compresi, sono addetti alla burocrazia interna alla chiesa; quanto sono addetti all’economia con metodi che sono gli stessi di qualsiasi economista laico; quanti preti non hanno tempo di pregare e di prendere in mano la Parola di Dio perché affaccendati non nella carità ma nel ristrutturare chiese/musei? Troppe sono le chiese dove per entrare a pregare bisogna pagare. Non siamo chiamati a questo: i musei non toccano alla comunità cristiana. La cultura non è cosa nostra, non perché non dica nulla l’arte o non sia importante, ma quando noi trascuriamo il servizio della Parola perché troppo presi da tutte queste beghe, non possiamo lamentarci che vi siano pochi preti. Dobbiamo invece lamentarci del fatto che vi sono troppi preti che non fanno i preti, troppi cristiani che non fanno i cristiani. Guide cieche che conducono altri ciechi in un fosso. Questo avviene quando manca relazione con Dio Parola e col fratello che incontro ogni giorno.
Anche questo è un modo stolto di trattare la Parola: anziché vivere la condivisione, viviamo il congedo dell’altro perché non è bravo e perché non porta nulla alla comunità. Lo scopo della vita religiosa non è salvaguardare la propria congregazione, non è dare speranza che una congregazione possa sopravvivere e continuare, ma il dare speranza al mondo. Allora la vita religiosa e il cristianesimo con lei, acquistano senso e significato, allora la vita religiosa non avrà necessità di andare in prestito da altri per ritrovare un senso al proprio esistere. Lo avrà perché sarà guidata dalla continua ricerca di una relazione cristiana e sarà a servizio anziché farsi servire.
(Scuola Apostolica)
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occhidibimbo · 2 years
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Sapevate che fiabe e favole non sono la stessa cosa? È molto comune usare i due termini come sinonimi ma in realtà hanno significati leggermente differenti. In tutti e due i casi ci riferiamo a racconti fantastici, utili per sviluppare fantasia, creatività e sensibilità nel bambino. Inoltre, leggere fiabe e favole ai nostri figli, migliora la relazione rendendola più intima. Fiabe e favole: qual è la differenza? Ma torniamo ai significati dei due termini. Fiabe: i protagonisti sono persone umane, come principesse e principi a cui si affiancano personaggi fantastici come le fate. Nel racconto il protagonista supera delle difficoltà e il lieto fine è d’obbligo. Ciò rappresenta il percorso di crescita e maturità dell’essere umano. Non sempre però c’è una morale. Quelle scritte dai fratelli Greem sono fiabe. È il caso di Cappuccetto Rosso o Cenerentola. Favole: prendono in prestito il mondo animale che si umanizza. Ecco che rane, orsi, lupi e volpi, parlano interagendo tra di loro, rappresentando pregi e difetti dell’essere umano. A differenza delle fiabe hanno un insegnamento o morale, e non sempre c’è il lieto fine. È il caso dei grandi classici greci e romani di Esopo e di Fedro. 3 favole per bambini dai 3 ai 6 anni da non perdere Scegliere le favole più belle per bambini, non è un’impresa da poco. Il materiale a disposizione è tanto, e continuando a cercare ci si imbatte in molteplici piccole storielle spesso ignorate, ma carine, divertenti e significative. Nel proporvi la nostra lista, ci siamo voluti attenere ai grandi classici di Esopo perché meritano di essere conosciuti e perché sono adattissimi sia per i più piccoli che per i più grandicelli, spesso prestandosi a più livelli di lettura. La volpe e l’uva Una volpe molto affamata vagava per il bosco. I morsi della fame spinsero l’animale fino alla campagna coltivata dove c’erano pergolati di uva matura. La volpe saltava per acchiappare l’uva che però era troppo in alto. Saltava, saltava ma non riusciva a raggiungere il suo succulento pasto, fino a che stanca e arrabbiata andò via, esclamando che l’uva era troppo acerba. Allo stesso modo si comportano gli uomini, quando non riescono a raggiungere un obiettivo inventano una scusa. Un grande classico senza tempo e sempre attuale. Una lepre e una tartaruga Una lepre e una tartaruga continuavano a discutere su chi fosse più veloce, fino a che decisero di fare una gara. La lepre, molto sicura delle sue potenzialità, iniziò a correre fortissimo e seminò subito la tartaruga. Si sentiva così sicura di sè, che decise di fare un riposino prima di arrivare al traguardo. Peccato che la lepre non aveva calcolato, che la tartaruga con il suo passo costante e caparbio sarebbe arrivata per prima, superandola mentre stava dormendo, vincendo così la gara! La favola insegna che il duro lavoro ripaga sempre e molto di più che affidarsi solo ai propri talenti naturali. La gallina dalle uova d’oro Un signore possedeva una gallina che faceva delle uova d’oro. Un giorno decise di ucciderla perché credeva che così potesse avere tutte in una volta le uova d’oro della gallina. In realtà rimase deluso perché all’interno, era come tutte le altre, e finì per privarsi anche della piccola fortuna che le dava. La favola insegna che bisogna contentarsi di ciò che si ha, evitando di essere insaziabili. Queste sono solo 3 delle favole per bambini più belle, ma ricordate che ce ne sono molte altre che vale la pena conoscere e raccontare!
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