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#narrativa contemporanea
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-Il dottor Zivago, Boris Pasternak.
-Contengo moltitudini, Walt Whitman.
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gregor-samsung · 6 months
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«Voglio sperare che tu abbia imparato a odiare. Altrimenti questa esperienza non sarà servita a niente. Ti ho rinchiuso qua dentro perché tu assaporassi l'odio e la voglia di praticarlo. Non ti ho umiliato tanto per fare. Non mi piace umiliare. Lo sono stato, e so cosa vuol dire. Le peggiori tragedie diventano possibili quando l'amor proprio viene deriso. Soprattutto quando ci si accorge che non si hanno i mezzi della propria dignità, che si è impotenti. Credo che la migliore scuola di odio si trovi in questo punto preciso. S'impara davvero a odiare nel momento in cui si prende coscienza della propria impotenza. È un momento tragico, il più atroce e abominevole di tutti.» Mi scuote rabbiosamente per le spalle. «Ho voluto che capissi perché abbiamo preso le armi, dottor Jaafari, perché dei bambini si gettano sui carri armati quasi fossero bomboniere, perché i nostri cimiteri traboccano, perché voglio morire con le armi in pugno... perché tua moglie è andata a farsi esplodere dentro un ristorante. Non c'è cataclisma peggiore dell'umiliazione. È una disgrazia incommensurabile, dottore. Ti toglie la voglia di vivere. Finché non hai reso l'anima a Dio, hai una sola idea per la testa: come morire degnamente dopo aver vissuto "disperato, cieco e nudo"?»
Yasmina Khadra (pseudonimo di Mohammed Moulessehoul), L'attentatrice (traduzione di Marco Bellini), Mondadori (collana Piccola Biblioteca Oscar), 2007; pp. 198-199.
[ Edizione originale: L'Attentat, Éditions Julliard, Paris, 2005 ]
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garadinervi · 5 months
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Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, «Suhrkamp Taschenbuch» 2346, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main, 1994, p. 330
«Io: (forte) Cosa c'è nel mio Io di peggiore che in altri? Malina: Niente. Tutto. Perché tu puoi fare solo cose vane. Questo è l'imperdonabile. Io: (piano) Anche se è l'imperdonabile, mi voglio sempre sperperare, smarrire, perdere. Malina: Quello che vuoi non conta più. Nel tuo posto giusto non potrai volere più niente. Là sarai talmente te stessa che abbandonerai il tuo Io. Sarà il primo posto in cui il mondo verrà guarito da qualcuno.» – Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, Translated by Maria Grazia Manucci, «Narrativa contemporanea», Adelphi, Milano 1973, p. 272
Plus: Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, Translated by Philip Boehm, with an afterword by Mark Anderson, Holmes & Meier, New York, NY and London, 1999, p. 208
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oceanidae · 1 year
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Normal people - Sally Rooney.
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giulianafacchini · 2 months
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Ma è davvero un lavoro?
Io nella mia vita non ho mai avuto bisogno di soldi fino a cinquant’anni. Non mi sono proprio mai posta il problema di spendere o non spendere. Sono andata via da Roma e poi dall’Italia e poi sono arrivati i figli e ho semplicemente fatto. La madre, la moglie, la figlia e tutti i mestieri di mezzo. Appena avevo un buco leggevo o scrivevo. A cinquant’anni mi sono ritrovata sola in una città che…
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herederosdelkaos · 4 months
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'No te apresures en llegar a la torre de Londres porque la torre de Londres no es el Big Ben', relatos de Eugenia Gallardo
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No es fácil asesinar a la fantasía. Lo intentaron monjas construyendo internados de dos pisos. Lo pretendieron tías evangelizando sobrinas en las montañas cuchuma-tanas. Probaron hombres fornidos, de labios carnosos y manos suaves. Países de todo el planeta aprendieron a lanzar cantos de sirena para ensordecerla al menos ya que se negaba a morir. Por algún tiempo la adormeció la hipnosis. En otro momento se dejó engañar por un diván negro, un viejo preguntón y un libro de notas. Abrir post»
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sognareleggiesogna · 9 months
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RECENSIONE: Terra che dolora e che tace di Ritalaura Del Conte
Cari Sognatori, Marisabel ha letto il libro appassionante di narrativa romance scritto da   RitaLaura del Conte!! Genere: Narrativa Romance Data d’uscita: 18 Febbraio 2022 Link d’acquisto Ebook / Cartaceo Trama «Devo scoprire se è la verità» «Cosa?» «Che il vero amore non può morire» Ogni storia cela un segreto, Ginevra lo sa bene, sedici anni e un unico desiderio rendere felice la sua Meme.…
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Le braci, Sándor Márai
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gregor-samsung · 5 months
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" Chiudo il libro, lo poso di lato, spengo la lampada e mi addormento finché, prima dell’alba, il rumore sordo di un’esplosione mi sveglia, seguita qualche istante dopo da una seconda, poi da un’altra e un’altra ancora. Non sto sognando. Faccio ben attenzione, sono proprio rumori di esplosioni e la loro intensità mi fa intuire la distanza tra me e il luogo da cui provengono i colpi. Sono abbastanza lontani, oltre il Muro. Da Gaza o forse Rafah. Il rumore dei bombardamenti varia molto in base alla vicinanza o alla lontananza dal luogo dell’esplosione. Il boato di questo bombardamento non è particolarmente intenso e il rumore non dà troppo fastidio, è piuttosto un suono sordo, profondo e pesante, come quello di un martello che batte su un enorme tamburo. Le bombe che provocano quel boato non scuotono l’alloggio in cui mi trovo, anche se le sue pareti sono di un sottile legno chiaro, non mandano i vetri in frantumi, anche se le finestre sono chiuse. Quando mi alzo dal letto e le apro, la stanza non è invasa da una densa nuvola di polvere soffice al tatto. Invece, al suo interno, si insinua l’aria dolce e fresca dell’alba. Continuo ad ascoltare, le mie orecchie si abituano al suono ripetitivo dei bombardamenti che suscitano in me una strana sensazione di vicinanza con Gaza, oltre a un desiderio di sentire quelle esplosioni da più vicino, di percepire le particelle di polvere degli edifici demoliti dai bombardamenti. L’assenza di tutto ciò mi fa comprendere quanto sia lontana da quello che mi è familiare e, soprattutto, quanto sia impossibile farvi ritorno. Prima di farmi sopraffare dall’ansia e dal terrore, torno a letto e mi addormento di nuovo. "
Adania Shibli, Un dettaglio minore, traduzione di Monica Ruocco, La nave di Teseo (collana Oceani, n° 118), 2021¹; pp. 117-118.
[Edizione originale: تفصيل ثانوي (Dettaglio secondario), Dār al-Ādāb editore, Beirut, 2017]
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garadinervi · 5 months
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Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, «Suhrkamp Taschenbuch» 2346, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main, 1994, pp. 8-9
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«Solo sulla data ho dovuto riflettere a lungo, perché è quasi impossibile per me dire 'oggi', sebbene ogni giorno si dica, anzi, si debba dire 'oggi', ma se qualcuno mi comunica quel che si propone di fare oggi – per non dire domani – non assumo, come di solito dicono, uno sguardo assente, ma uno molto attento, per l'imbarazzo, tanto è privo di speranza il mio rapporto con l''oggi', perché questo Oggi lo posso passare solo con una tremenda angoscia e una fretta pazzesca, e scrivere, o solo dire, in questa tremenda angoscia, ciò che succede, perché si dovrebbe distruggere subito quello che viene scritto sull'Oggi, come si strappano, si spiegazzano, non si finiscono, non si spediscono le lettere vere, perché sono di oggi e perché non arriveranno più in nessun Oggi… Solo io temo sia l''oggi', che è per me troppo eccitante, troppo enorme, troppo commovente, e in questa eccitazione patologica sarà per me 'oggi' fino all'ultimo momento.» – Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, Translated by Maria Grazia Manucci, «Narrativa contemporanea», Adelphi, Milano 1973, pp. 12-13
Plus: Ingeborg Bachmann, (1971), Malina, Translated by Philip Boehm, with an afterword by Mark Anderson, Holmes & Meier, New York, NY and London, 1999, p. 2
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oceanidae · 1 year
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Yōko Tawada - "Memorias de una osa polar" (2011)
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barbieinloveblog · 10 months
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giulianafacchini · 2 months
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Un buon romanzo è sempre politico
Ieri sera Gramellini (In altre parole, La7) ha detto qualcosa che aspettavo da tempo. Gramellini, con la dovuta educazione, ha preso la distanza dagli sdraiati, giovani inetti, spesso additati come tali per consuetudine, perché fa audience e anche un po’ per tradizione. Gli sdraiati di M. Serra è un romanzo che non ho apprezzato e di cui non ho apprezzato neanche la ri-presentazione nel…
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enrico66m · 3 months
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Prendi due paghi tre - Video 21 from Enrico Mattioli on Vimeo.
Le tragiche avventure del commesso Leopoldo Canapone – Una satira sul consumismo – Ordina a [email protected] - Scarica da stradebianchelibri.com/mattioli-enrico---prendi-due-paghi-tre.html La recensione: laltrariva.net/prendi-due-paghi-tre/
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herederosdelkaos · 4 months
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"ÁngelDiabla", un relato de Adrián "fino" Sosa - Ella me paso el porro
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Quería verme, despedirse. Dejarme para siempre. Se terminaban los jueguitos, las idas y vueltas, los deseos en manos de borracheras y porros. Las manos dejarían de escribirnos la piel. Todo sin decirlo, claro, nos conocíamos demasiado. Por la ventana se colaba algo de luz que se transformaba en azul al atravesar la cortina liviana y vaporosa. El olor de Alicia le ganaba a la casa ocupada. Abrir post»
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