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#cappella sistina
tragediambulante · 4 months
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Details from the Last Judgement, Michelangelo Buonarroti, 1536-41
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Cappella Sistina
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absolute-1nsanity · 1 year
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Sistine Chapel
Rome, Italy
By Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni
1481 A.D
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michelangelob · 6 days
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Cappella Sistina: gli Ultimi atti della vita di Mosè del Signorelli e di Bartolomeo della Gatta
Oggi vi voglio parlare di uno dei grandi affreschi che decorano il secondo registro della Cappella Sistina. Fu realizzato per volere di papa Sisto IV da Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta nel 1482 e ha come soggetto gli Ultimi atti della vita di Mosé. Ora dovete sapere che nessuno dei due pittori, della Gatta e Signorelli, faceva parte di quel gruppo di artisti che il papa volle ad…
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti 
L'APPARIZIONE DEL SACRO
L'arte contemporanea possiede una facoltà: da una tabula rasa lascia emergere linguaggi inediti. Vasilij Kandinskij (1866 - 1944) si persuase della necessità di conferire all'espressione pittorica la capacità di toccare corde nascoste: colori e segni come suoni e pause. Un flusso cadenzato, come una composizione musicale. Tutto nasce da un semplice "punto", che è silenzio e parola allo stesso tempo. Così, compiendo un viaggio a ritroso, l'artista russo credette di trovare una silenziosa, primitiva traccia nella storia del pensiero: l'ordine geometrico che Platone definì il fondamento del sapere filosofico. L'idea astratta è una geometria, concepibile nel mistero del processo mentale, "kósmos", razionalità che si afferma superando l'indefinito, il "cháos". È un'esigenza di verità. "Episteme", certezza.  Il realismo figurativo gli apparve insufficiente, persino banale. Trasfigurazione di un reale fin lì sconosciuto. In questa scia, affermò: 
«L’impatto dell’angolo acuto di un triangolo contro un cerchio ha un effetto non meno poderoso del dito di Dio che tocca l’indice di Adamo in Michelangelo».
L'immagine della "Sistina" che trasferisce l'immediatezza del significato, che transita dalla forma al concetto, fonda l'intuizione e la offre confusa all'espressione del concetto. "Contatto" (1924, collezione privata), richiama il senso del divenire come atto creativo. Il passaggio è inverso: dal concetto alla forma. Da un inizio imperscrutabile a un oggetto visibile. Sempre Kandinskij concluse:
«La linea geometrica è un ente invisibile. Essa è la traccia lasciata dal punto in movimento, quindi un suo prodotto. Essa è sorta dal movimento ‐ e precisamente attraverso l’annientamento della quiete suprema in sé conchiusa nel punto. Qui ha luogo il salto dalla staticità al dinamismo».
Il significato rimane collocato in uno spazio intimo, un "punto" di partenza che tende a rivelare leggi sconosciute per mezzo di un linguaggio privo di ambiguità, incontrovertibile, esatto. Si tratta di qualcosa che appartiene all'universale dell'uomo. Cui ciascuno può attingere. Per la prima volta, il "sacro" è spirito che si fa immagine. Spirito razionale. Forse è questo il confine.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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gregdotorg · 1 month
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In 2018 Maurizio Cattelan made Untitled, a 1:6-scale replica—in fresco on panel—of the Sistine Chapel. He included it in a show he curated for Gucci during Shanghai Fashion Week, around the idea that "The copy is the original."
A hand-painted reproduction in watercolor by Qi Han of an from Gucci's facebook [above] is included in Cattelan: The 11th Commandment (2024), the fourth in a series of publications Three Star Books has created with the artist since 2007. Each features facsimiles of hand-lettered and hand-painted watercolor pages. A deluxe edition also includes an original watercolor which, alas, for The 11th Commandment, is not this one.
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conformi · 2 years
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Michelangelo Buonarroti, The Fall and Expulsion from Garden of Eden | Cappella Sistina, Vatican City, 1508-1512 VS Angiolo Mazzoni, Colonia Rosa Maltoni Mussolini, Calambrone | Pisa, Italy, 1925-1931 ph. Dan Dubowitz
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Cappella Sistina
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gaiacamomilla · 4 months
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Taking pictures was forbidden, so..
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sullisuu · 1 year
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poor fucking michelangelo imagine painting the sistine chapel and hating every second of it
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bennyblues · 2 years
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Ariana Grande’s 2018 met gala dress inspired by the Cappella Sistina and, in particular, by Michelangelo’s fresco named Giudizio Universale (The Last Judgement).
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Michelangelo’s Last Judgment, Cappella Sistina
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michelangelob · 6 months
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31 ottobre: i festeggiamenti per l'inaugurazione della volta della Sistina
Hodie primum capela nostra, pingi finita, aperta est. Il 31 ottobre del 1512, Papa Giulio II, abbigliato con gli abiti più preziosi che avesse a disposizione nel suo ricchissimo guardaroba, svelò al mondo gli affreschi della volta della Cappella Sistina che avevo appena ultimato. Quattro anni a mangiar colore e a respirare gli umori dell’intonaco appena steso. Quattro anni di litigi feroci col…
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti
IL RINASCIMENTO PAGANO
Il momento più esaltante della storia dell’arte, quello per il quale opere di straordinario impatto visivo sono da secoli al centro dell’interesse di milioni di cultori e ammiratori, il “Rinascimento”, è l’espressione di un disagio e di una drammatica congerie di dottrine filosofico-religiose ed estetiche.
La loro declinazione nel riflesso delle opere d’arte segue una linea che tende a semplificare e riadattare: la rappresentazione delle divinità ripercorre la tradizione antica, come del resto è sempre avvenuto nell’iconografia cristiana, potenziando l’irrinunciabile visione antropomorfa fino a condurla alla visione impossibile del Dio creatore, raffigurato con le fattezze di un profeta o di un Zeus, declinandone la figura nell’armonia delle membra senza risparmiare pensino le terga.
La lunga rielaborazione del passato pre-cristiano, del mondo pagano, nel suo mutarsi in immagini, riassorbe modelli che saltano i confini del non rappresentabile – la mano di Dio che compare nell’affresco di Assisi con Giotto che racconta la rinuncia del Santo ai beni terreni; il Dio della Trinità di Masaccio in Santa Maria Novella a Firenze – proponendone una versione che possiede i tratti retorici e magniloquenti delle forme ideali umane, esse stesse manifestazione del divino.
Si tratta di un modello ineguagliato di plastica unità che pone nella stessa figura l’implacabilità di un potere sconfinato e la condizione morale della salvezza, tema centrale della riforma e della secessione protestante che cambiò le sorti dell’Europa.
Eppure, gli affreschi di Michelangelo nella Sistina, sono la manifestazione più estrema della fragilità di una visione cristiana ritenuta salda e incontrovertibile: segnano un clamoroso passo indietro nella ricerca delle ragioni di fede, immagini che riducono il “sacro” a presenza immanente e rinunciano a spiegarne la matrice, come fece Dante nell’ultimo verso del “Paradiso”: «L'amor che move il sole e l'altre stelle» (Paradiso, XXXIII, v. 145).
Non c’era amore nelle divinità pagane ma solo l’invincibile forza della loro sacralità.
Non c’è amore nelle figure della Sistina, ma solo la creazione concessa e l’empietà punita.
L’arte più ammirata è il frutto amaro di una visione agonizzante, confusa, febbrile.
Con le sue straordinarie doti, Michelangelo, più d’ogni altro, toglie il velo al “Rinascimento” nel suo tragico, profondo, delirante annientamento.
- Michelangelo Buonarroti (1475 - 1564): "Creazione degli astri e delle piante", 1511, particolare, volta della Cappella Sistina, Vaticano - In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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