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#atomica filme
attomicnotblonde · 7 months
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Por que Atomic Blonde é um marco para as mulheres no cinema de ação?
Atomic Blonde é um filme que se destaca por ser um marco para as mulheres no cinema de ação. Com uma protagonista feminina forte e empoderada, interpretada por Charlize Theron, o filme desafia os estereótipos de gênero que costumam estar presentes nesse gênero cinematográfico. A personagem de Charlize Theron, Lorraine Broughton, é uma espiã britânica que possui habilidades de luta impressionantes e não tem medo de enfrentar seus inimigos. Ela é retratada como uma mulher independente, astuta e corajosa, que não precisa de um homem para salvá-la.
Além disso, o filme apresenta cenas de ação espetaculares com coreografias elaboradas, mostrando que as mulheres também podem ser protagonistas nesse tipo de filme. A representação positiva de uma mulher como protagonista de um filme de ação é extremamente importante, pois inspira outras mulheres a se sentirem fortes e empoderadas. Atomic Blonde quebra barreiras e prova que as mulheres também podem brilhar no cinema de ação, abrindo portas para mais oportunidades e representatividade feminina nesse gênero tão dominado pelos homens.
E no vídeo abaixo eu trago uma análise completa sobre o filme, vale a pena conferir!
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isolaideale · 2 months
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s-memorando · 7 months
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"Oppenheimer": il film
Ieri sera ho ripreso la buona abitudine che avevo interrotto prima dell’estate, non per colpa mia, e che mi fa gradire di abitare in questo paese: il cinema. Se a Sesto Fiorentino dovevo prendere la macchina per vedere un bel film, qui mi basta fare qualche passo e sono al Circolo dove c’è un bellissimo cinema con una programmazione più che ragguardevole.Ieri sera proiettavano “Oppenheimer” il…
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afantini · 1 year
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MALORDA - Fugata tattica
MALORDA – Fugata tattica
Diretto, montato e interpretato da AFAN Alessandro Fantini Musiche ed effetti speciali di AFAN Alessandro Fantini MALORDA la webserie:
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ross-nekochan · 6 months
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Giappone, grande paese all'avanguardia in cui:
- per paura che ad Halloween succedesse come a Seoul (dove per la troppa gente, molte persone sono morte soffocate dalla calca) quest'anno avevano deciso: PROIBITO OGNI FESTEGGIAMENTO DI HALLOWEEN a Shibuya (risultato? La gente se n'è sbattuta il cazzo e ha festeggiato lo stesso).
- muore un bambino di 8 mesi in macchina? PROIBITO LASCIARE DA SOLO QUALSIASI BAMBINO FINO A 8 ANNI (per inciso: la gente fatica e i bambini qui vanno da soli a scuola dalla 1 elementare + stanno spesso fuori a giocare come qualsiasi bambino della loro età). Risultato? Petizione di genitori contro sta cacata.
- Film Oppenheimer sulla bomba atomica? Assolutamente non si può vedere in Giappone perché non sia mai i 90enni si pigliano collera per la bomba che hanno vissuto + non sia mai che i giapponesi si fanno una cultura storica e si fanno una cazzo di opinione (che non hanno quasi mai) su un fatto che li riguarda così tanto.
Vietare is the new solution a tutto, amici, non lo sapevate? Imparate da questo paese che (cito i reels su IG) "vive nel 2050!"!
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arcobalengo · 7 months
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La storia del Comitato Terapie Precoci meriterebbe di essere raccontata in uno di quei grandi film alla Steven Spielberg, dove persone comuni vengono scosse da una consapevolezza improvvisa e qualcosa le spinge a trasformare le loro esistenze, fino a quel momento perfettamente normali, in vite rivoluzionarie. (Altro che il film sull'inventore della bomba atomica). Comincia con i bollettini dei morti, le lugubri conferenze stampa che blindano le persone in casa, le immagini di Bergamo, i camion militari che trasportano le bare di gente morta per una malattia gravissima e sconosciuta. Fin da subito, però, alcuni medici si accorgono dell'assurdità di affrontare una patologia che viene definita mortale con l'attesa, in fondo lo sanno anche i bambini che ogni malattia prima si cura e meglio è. Allora visitano come hanno sempre fatto, provano con dei farmaci di uso comune, ignorano il clima di terrore. Nelle loro teste risuonano i principi a cui hanno prestato giuramento il giorno in cui sono diventati medici. Un avvocato, noto per delle cause calcistiche di rilievo nazionale, si propone di organizzarli, li raccoglie insieme, elabora un meccanismo per smistare le richieste attraverso un gruppo Facebook. Intanto viene formalizzato un protocollo, lo discutono con luminari di tutto il mondo, lo sottopongono a degli studi. L'influenza è più pesante di quelle stagionali, ma la cura funziona, i medici e i volontari ricevono continue conferme di guarigione, anche da persone di 80, 90 anni. Da decine diventano centinaia, da centinia migliaia. Salvare vite fa scorrere l'adrenalina, medici e volontari lavorano di notte, rinunciano al proprio tempo libero. Ma in televisione continua il bollettino dei morti e gli annunci delle istutuzioni, che dovrebbero evitare il panico, sembrano sempre più una strategia di manipolazione psicologica per generare allarme: "rinunciamo all'autunno per salvare il Natale, rinunciamo al Natale per salvare la Pasqua..." I medici vogliono spiegare al ministro che il modo di curare esiste, ma il ministro si rifiuta di incontrarli. Allora il noto avvocato passa alle manifere forti: ricorre al TAR per abolire il protocollo Tachipirina e vigile attesa, il TAR gli dà ragione, ma il consiglio di Stato impugna la sentenza. Ormai è chiaro che quel protocollo non è solo un errore. E' qualcosa di indicibile, che fa paura solo pensare. Per smuovere le istituzioni vengono organizzate due manifestazioni: una a Roma e una Milano. Le piazze si riempiono, partecipano decine di migliaia di persone. Dalle piazze sale spontaneo un grido rivolto al governo: "criminali". I media ignorano, oppure minimizzano. Un sito di fact checking, diretto da un noto giornalista televisivo, arriva a dire che si tratta della "solita manifestazione". Eppure mai, nella storia repubblicana, si era vista una piazza con migliaia di medici che, invece di aumenti di stupendio o diritti sindacali, chiedono di poter curare le persone efficacemente. Il ministero continua ad ignorare le richieste di confronto, anche quando una terza manifestazione viene organizzata proprio davanti al suo portone. Quando inizia la vaccinazione è impossibile allontanare il sospetto che negare le cure serviva proprio a giustificare la violenta campagna di inoculazioni. Ma questo non si può dire perché si rischia di essere etichettati come complottisti.
Purtroppo l'unica cosa che manca a questa storia è un lieto fine. Le dichiarazioni del presidente di AIFA, che a Porta a Porta lo scorso maggio ha candidamente ammesso che "non serviva certo tachipirina e vigile attesa bensì gli antinfiammatori", lascia un sapore ancora più amaro, molto lontano dal bisogno di giustizia che prova chi ha vissuto questa storia.
Sono stato onorato di aver partecipato alla loro festa, dopo mesi e anni di battaglie e di fatica. Non mi aspetto certo che qualche produttore rinunci alla sua commedia della rimpatriata tra cinquantenni per fare un film su di loro, ma per tutti noi, spero che abbiano il loro lieto fine.
Adalberto Gianuario.
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noneun · 8 months
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Quel nucleo finale di indeterminazione
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Bohr: Prima che possiamo afferrare qualcosa, la nostra vita è finita. Heisenberg: Prima che possiamo capire chi e che cosa siamo, siamo finiti e ridotti in polvere. Bohr: Sepolti da tutta la polvere che abbiamo sollevato. Margrethe: E prima o poi, verrà il tempo in cui tutti i nostri figli saranno ridotti in polvere; e tutti i figli dei nostri figli. Bohr: Quando non si prenderanno più decisioni, grandi o piccole che siano. Quando non vi sarà più indeterminazione, perché non vi sarà più conoscenza. Margrethe: E quando tutti i nostri occhi saranno chiusi, quando anche i fantasmi saranno scomparsi, che cosa rimarrà del nostro beneamato mondo? Del nostro devastato e disonorato e beneamato mondo? Heisenberg: Ma nel frattempo, in questa preziosissima frazione di tempo, qualcosa c'è. Gli alberi di Faelled Park. Gammertingen e Biberach e Mindelheim. I nostri figli e i figli dei nostri figli. Salvati, forse, da quell'unico breve istante a Copenaghen. Da un qualche evento che non sarà mai esattamente individuato o definito. Da quel nucleo finale di indeterminazione che sta nel cuore delle cose.
—Copenhagen, battute finali dell'opera teatrale di Micheal Frayn, che ricostruisce l'incontro fra il fisico danese Niels Bohr e quello tedesco Werner Heisenberger, avvenuto nel 1941 nella Danimarca occupata dall'esercito tedesco.
Se volete saperne di più sul programma nucleare della Germania nazista, sull'incontro del 1941 che pose fine all'amicizia fra Bohr e Heisenberg e sui dilemmi etici che agitarono le menti di due premi Nobel, fatevi un favore: guardate quest'opera teatrale (link in fondo).
L'argomento, di per sé interessante, lo è ancora di più perché se ne parla molto poco. Il recente film di Christopher Nolan "Oppenheimer" narra ovviamente della ricerca per la creazione della bomba atomica nel versante statunitense, con un singolo breve accenno a Heisenberg. Ma mi sono sempre chiesto cosa fosse successo nella Germania nazista, che cosa impedì di arrivare all'obiettivo, pur partendo in netto anticipo.
Questo spettacolo non solo getta luce su tale quesito, ma mostra un lato fortemente umano della Scienza, del quale troppo spesso dimentichiamo l'esistenza ma che ne influenza enormemente il progresso e la direzione del progresso.
Spettacolo teatrale regia Mauro Avogadro con Massimo Popolizio, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice: video su Rai Play
Copione tradotto in italiano da Maria Teresa Petruzzi e Filippo Ottoni: PDF.
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itisanage · 9 months
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Ci sono cose che andrebbero, quando fossero lette con attenzione, mandate a memoria. E ripetute. Una di queste, tra le tantissime, sta nel resoconto contenuto nella terribile biografia di Oppenheimer di Kai Bird e Martin Sherwin – Garzanti la sta riproponendo per l’occasione offerta dal film che Nolan ne ha tratto.
A Los Alamos si discutono i primi passi della costruzione della bomba atomica. C’è anche Enrico Fermi. Dice a Oppenheimer che ci sarebbe un altro modo di uccidere un gran numero di tedeschi, utilizzando i prodotti della fissione nucleare per avvelenare le derrate alimentari. Oppenheimer discute la proposta con Edward Teller, personaggio per molti aspetti deleterio della fisica applicata alla guerra. Ne parlano con il generale Groves che presiedeva per conto dell’esercito l’intero progetto.
Oppenheimer scrisse a Fermi: “penso che non sia possibile realizzare il piano, a meno che non si possa avvelenare cibo sufficiente a uccidere almeno mezzo milione di persone; infatti non vi è dubbio che il numero delle persone effettivamente colpite, a causa della loro distribuzione non uniforme, sarebbe molto minore”. In altre parole: abbandonarono il progetto perché non sembrava proprio la via migliore per assassinare una percentuale abbastanza significativa di popolazione nemica. Pensate quello che volete, ma in quella circostanza il passo che la ragione umana mosse verso la propria autoconfutazione era stato fatto.
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carlottaragazzalove · 2 years
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INCREDIBILMENTE REALISTICO, E SICCOME SONO APPASSIONATA DEI NON EFFETTI SPECIALI, QUESTO FILM TRANNE LA GENTE CHE VIENE COLPITA DALL'ESPLOSIONE ATOMICA, PER IL RESTO E TUTTO VERO, LE RAMPE DI LANCIO; GLI AEREI.
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multiverseofseries · 18 days
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Radioactive (2019): un bio-pic altalenante
Radioactive, film dove Rosamund Pike veste i panni della celebre scienziata di origini polacche, vincitrice per due volte del premio Nobel, diretta da Marjane Satrapi.
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Maria Salomea Sklodowska si trasferisce a Parigi, dalla Polonia, nel 1981 per poter studiare; nel suo Paese natale infatti alle donne era proibito di continuare nelle scuole superiori. Proprio dopo essersi iscritta alla Sorbona, dove comincia a perorare i suoi progetti sullo studio degli elementi, dimostrandosi portentosa nei campi della fisica e della chimica, ha modo di conoscere Pierre Curie, un collega e amico che ben presto diventerà suo marito.
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Radioactive: Rosamund Pike in un momento del film
L’amore tra loro non darà soltanto vita a una splendida famiglia ma anche ad alcune importanti scoperte che hanno rivoluzionato il settore. I loro studi sulla radioattività hanno permesso passi in avanti incredibili in moltissimi campi, non soltanto medici, ma il successo e la felicità della coppia rischia di essere incrinato da un destino crudele, con Maria che si ritroverà a lottare da sola in un ambiente tipicamente patriarcale, diventando un simbolo per i diritti delle donne e la parità dei sessi anche nell'ambito scientifico.
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Radioactive: un'immagine di Rosamund Pike
Soltanto tre anni prima era uscito nelle sale un altro film dedicato alla vita di Marie Curie, donna simbolo della sua epoca le cui invenzioni si riversano come non mai nel mondo contemporaneo, avendo segnato un fondamentale cambio di passo in molti dei nostri utilizzi quotidiani e non solo. Intitolato semplicemente Marie Curie (2016), il film ci offriva un ritratto intimo e personale di una figura ricca di fascino e sfumature, con l'attrice polacca Karolina Gruszka ben calata in quel ruolo più scomodo del previsto. A seguirne le orme in questa successiva produzione britannica, targata 2019, è Rosamund Pike, anch'essa adagiatasi con una certa intensità e una buona dose di mestiere nei panni di questa geniale scienziata che ha dovuto fare i conti con le idiosincrasie del suo tempo, mina vagante in una realtà allora di soli uomini.
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Radioactive: una scena del film
L'impressione fin dai primi minuti è quella di assistere ad una narrazione fin troppo frammentaria, che ci catapulta sin da subito in una delle fasi clou della protagonista, prossima all'incontro con colui che diventerà il suo partner non soltanto nella vita privata ma anche a livello professionale. Ecco così che Maria / Marie viene continuamente trascinata in questo flusso di eventi che si susseguono, senza mai trovare una vera e propria stabilità di fondo che garantisca all'insieme un'adeguata coerenza. Tutto accade velocemente e inoltre la scelta di alternare alcuni spezzoni dove viene mostrato come le scoperte della coppia abbiano influito, nel bene e nel male, sul futuro dell'umanità acuisce questo senso di inorganicità generale. Dalla bomba atomica a Hiroshima al disastro di Chernobyl, o ancora la radioterapia quale contraltare - mostrando i pro e i contro - il racconto si apre a dettagli non sempre necessari, tradendo l'anima da puro biopic per trasformarsi in qualcosa di inutilmente didascalico.
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Radioactive: Rosamund Pike in un'immagine del film
Non che Radioactive sia del tutto privo di meriti e soprattutto nella già citata performance di Rosamund Pike si intravedono le fiammate di una personalità fuori dagli schemi, capace di emergere in un contesto a lei potenzialmente ostile. Merito anche della regia soaventemente attenta di Marjane Satrapi, non sempre coadiuvata da montaggio e sceneggiatura, che illumina alcuni dei passaggi chiave di una storia vera degna di essere raccontata al grande pubblico. L'autrice di Persepolis (2014) torna dietro la macchina da presa cinque anni dopo la sottovalutata horror-comedy The Voices (2019) e a tratti mostra i lampi del suo cinema libero e primigenio, dall'approccio piacevolmente femminista. Peccato che nei cento minuti di visione non tutto funzioni e si viva per l'appunto a sprazzi, con l'adattamento dell'omonima graphic novel alla base di Lauren Redniss che, nel passaggio in live-action, ha sofferto di alcune scelte controproducenti, che hanno impedito di dar vita a uno sguardo a tutto tondo anche credibile oltre che divulgativo.
Marie Curie, vincitrice di due premi Nobel, non ha avuto una vita semplice e ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per affermarsi in un ambito scientifico ai tempi prerogativa esclusiva dell'universo maschile. In conclusione Radioactive, il bio-pic firmato da Marjane Satrapi - trasposizione di un'omonima graphic novel - è spesso troppo frammentario nella sua evoluzione narrativa, che impedisce di entrare pienamente in sintonia con la protagonista nonostante la sentita interpretazione di Rosamund Pike. Un film che vive di sussulti ma altrove si adagia su soluzioni poco omogenee, tra battaglie femministe e rivelazioni scientifiche che hanno cambiato, tra pro e contro, la storia dell'umanità.
Perché ci piace👍🏻
Un'ottima Rosamund Pike nei panni della protagonista.
Lo stile di Marjane Satrapi emerge a tratti con personalità…
Cosa non va👎🏻
…ma la messa in scena è vittima di una sceneggiatura e di scelte narrative imprecise.
Difficile entrare pienamente nella storia e nel relativo contesto storico.
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agrpress-blog · 2 months
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"Oppenheimer" di Christopher Nolan trionfa agli Oscar 2024: una notte di successi e riflessioni La 96esima edizione degli Academy Award... #ChristopherNolan #CillianMurphy #EmmaStone #iocapitano #MassimoCeccherini #Oppenheimer #oscar #RobertDowneyJr. https://agrpress.it/oppenheimer-di-christopher-nolan-trionfa-agli-oscar-2024-una-notte-di-successi-e-riflessioni/?feed_id=3760&_unique_id=65ef169a37eeb
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attomicnotblonde · 7 months
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Delphine Lasalle: A espiã lésbica do filme Atomic Blonde que você precisa conhecer
Delphine Lasalle é uma personagem do filme "Atomic Blonde" lançado em 2017. Interpretada por Sofia Boutella, Delphine é uma espiã francesa que se envolve romanticamente com a protagonista Lorraine Broughton, interpretada por Charlize Theron.
Delphine é introduzida como uma agente disfarçada que trabalha como tradutora em uma organização de inteligência. Com o decorrer da trama, ela e Lorraine desenvolvem uma relação íntima enquanto trabalham juntas para desvendar uma conspiração. A personagem é retratada como uma mulher forte, inteligente e corajosa, que enfrenta os desafios do trabalho no mundo das espionagens.
O enredo de "Atomic Blonde" é definido na decadente Berlim Oriental durante a Guerra Fria, repleto de ação, intriga e reviravoltas. O filme apresenta uma abordagem realista e crua do universo dos espiões, e Delphine desempenha um papel importante na história, tanto no aspecto romântico quanto na narrativa geral.
A representação de uma relação lésbica no filme foi aclamada como um importante avanço na representação LGBTQ+ no cinema de ação. A química entre Delphine e Lorraine foi elogiada e a relação entre as personagens é explorada com sensibilidade e respeito.
Em resumo, Delphine Lasalle é uma espiã lésbica cativante no filme "Atomic Blonde". Sua presença na trama acrescenta complexidade e profundidade à narrativa, além de contribuir para uma maior diversidade e inclusão na representação cinematográfica.
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Oscar per il miglior film a Oppenheimer
L’Oscar per il miglior film alla 96/a edizione degli Academy Awards è andato a Oppenheimer di Christopher Nolan. La statuetta è stata vinta dai produttori Emma Thomas, Charles Roven e Christopher Nolan. Il film sullo scienziato della bomba atomica ha vinto 7 Oscar su 13 nominations.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
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lamilanomagazine · 2 months
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Bafta 2024: la notte atomica di "Oppenheimer", si porta a casa 7 premi
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Bafta 2024: la notte atomica di "Oppenheimer", si porta a casa 7 premi. Oppenheimer, l'ultimo film di Christopher Nolan biopic sul padre della bomba atomica, ha trionfato a Londra ai Bafta 2024, i massimi premi del cinema anglosassone e indicazione cruciale verso gli Oscar. Il gioiello di Nolan ha vinto sette statuette a cominciare dal miglior film, e poi nelle categorie miglior regista, miglior attore (Cillian Murphy) e miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.). Migliore attrice Emma Stone per "Povere Creature!" di Yorgos Lanthimos, Leone d'oro a Venezia. Grande successo anche per "The Zone of Interest" di Jonathan Glazer ha vinto tra l'altro come miglior film inglese e miglior film in lingua non inglese, mentre "20 giorni a Maryupol" è il miglior documentario e "Il ragazzo e l'airone" di Hayao Miyazaki per l'animazione. Tutti i premi: Miglior film – Oppenheimer di Christopher Nolan Miglior film britannico – La zona d’interesse di Jonathan Glazer Miglior esordio britannico – Savanah Leaf, Shirley O’Connor e Medb Riordan per Earth Mama Miglior film in lingua non inglese – La zona d’interesse di Jonathan Glazer Miglior documentario – 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov Miglior film d’animazione – Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki Miglior regia – Christopher Nolan per Oppenheimer Miglior sceneggiatura originale – Justine Triet e Arthur Harari per Anatomia di una caduta Miglior sceneggiatura non originale – Cord Jefferson per American Fiction Miglior attrice protagonista – Emma Stone per Povere Creature! Miglior attore protagonista – Cillian Murphy per Oppenheimer Miglior attrice non protagonista – Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita Miglior attore non protagonista – Robert Downey Jr. per Oppenheimer Miglior casting – Susan Shopmaker per The Holdovers – Lezioni di vita Miglior fotografia – Hoyte van Hoytema per Oppenheimer Migliori costumi – Holly Waddington per Povere Creature! Miglior scenografia – Shona Heath, James Price e Zsuzsa Mihalek per Povere Creature! Miglior montaggio – Jennifer Lame per Oppenheimer Miglior trucco e acconciatura – Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature! Miglior colonna sonora – Ludwig Göransson per Oppenheimer Miglior sonoro – Johnnie Burn e Tarn Willers per La zona d’interesse Migliori effetti speciali e visivi – Simon Hughes per Povere Creature! Miglior cortometraggio britannico d’animazione – Crab Day di Ross Stringer, Bartosz Stanislawek e Aleksandra Sykulak Miglior cortometraggio britannico live action – Jellyfih and Lobster di Yasmin Afifi e Elizabeth Rufai EE Rising Star (miglior esordiente) – Mia McKenna-Bruce... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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geekpopnews · 3 months
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Crítica | "Nosso Lar 2 - Os Mensageiros"
Nosso Lar 2 já é um sucesso do cinema nacional! A mensagem é emocionante, mas e o filme? Saiba tudo sobre a crítica. #nossolar2 #criticanossolar #cinemanacional
Chegou a crítica do “Nosso Lar 2 – Os Mensageiros”. Numa estreia que desafiou expectativas, o filme conseguiu um feito notável ao arrebatar o público brasileiro. Segundo a Atomica Lab, divulgado pela CNN, mais de 160 mil ingressos foram vendidos desde sua estreia, em 25 de janeiro. Mesmo que seu orçamento de aproximadamente 7 milhões de reais seja modesto para os padrões da indústria,…
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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I termini più cercati su Google nel 2023: un anno di notizie, eventi e curiosità
Come ogni anno, Google ha pubblicato il suo report annuale sui termini più cercati. L'analisi, basata sui dati raccolti in Italia e nel mondo, fornisce una panoramica delle notizie, degli eventi e delle curiosità che hanno maggiormente catturato l'attenzione degli utenti. In Italia, i termini più cercati nel 2023 sono stati: - Hamas: la parola più cercata in assoluto, in seguito al conflitto tra Israele e Hamas che ha avuto luogo a maggio. - Implosione: la seconda parola più cercata, in seguito al crollo del palazzo di 12 piani a Milano avvenuto a gennaio. - Marco Mengoni: il cantante italiano più cercato, in seguito all'uscita del suo nuovo album "Materia (Terra)". Altri termini che hanno destato particolare interesse sono stati: - "C'è ancora domani": il film di fantascienza con protagonista Tom Cruise, che ha avuto un grande successo al botteghino. - "Oppenheimer": il film biografico su J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. - "Barbie": il film live action sulla famosa bambola, interpretato da Margot Robbie. Nel mondo, i termini più cercati nel 2023 sono stati: - "Ukraine war": la guerra in Ucraina è stata l'evento che ha maggiormente monopolizzato l'attenzione globale. - "Inflation": l'inflazione, in aumento in tutto il mondo, è stata una delle principali preoccupazioni degli utenti. - "Monkeypox": la diffusione del virus della vaiolo delle scimmie ha destato preoccupazione in tutto il mondo. Altri termini che hanno attirato l'attenzione degli utenti sono stati: - "James Webb Space Telescope": il telescopio spaziale James Webb ha inviato le sue prime immagini a colori dell'universo, suscitando grande interesse. - "COVID-19": la pandemia di COVID-19 ha continuato a essere un'importante preoccupazione per gli utenti, anche se la situazione è migliorata rispetto agli anni precedenti. - "Elon Musk": l'imprenditore sudafricano ha continuato a far parlare di sé per le sue iniziative, tra cui l'acquisto di Twitter e l'offerta per acquistare Twitter. Analisi dei risultati I risultati del report di Google forniscono interessanti spunti di riflessione. Innanzitutto, è evidente che la guerra in Ucraina è stata l'evento che ha maggiormente segnato il 2023. La crisi ha avuto un impatto significativo sulla vita di milioni di persone e ha portato a un aumento dell'attenzione per le questioni geopolitiche. Un altro tema che ha destato particolare interesse è stato l'inflazione. L'aumento dei prezzi ha pesato sulle tasche delle famiglie e ha portato a un aumento della preoccupazione per la situazione economica. Infine, è interessante notare che i termini "monkeypox" e "James Webb Space Telescope" hanno entrambi registrato un aumento delle ricerche nel corso dell'anno. La diffusione del virus della vaiolo delle scimmie ha suscitato preoccupazione in tutto il mondo, mentre le prime immagini a colori dell'universo inviate dal telescopio spaziale James Webb hanno suscitato grande interesse e stupore. Indicatore importante I termini più cercati su Google sono un indicatore importante delle notizie, degli eventi e delle curiosità che hanno maggiormente catturato l'attenzione degli utenti. L'analisi dei risultati del report di Google per il 2023 fornisce un'interessante panoramica di un anno che è stato segnato da eventi importanti e da grandi cambiamenti. Foto di Firmbee da Pixabay Read the full article
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