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#andrea pozzo
anouchan-jpg · 1 year
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Apotheosis of Saint Ignatius
A 300-year-old fresco by Andrea Pozzo.
The entire ceiling is flat.
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
IL BAROCCO INCOMPRESO
Come pochi altri, il Barocco è un movimento artistico grandioso in tutte le sue espressioni: nella pittura, nella scultura, nell'architettura, nella letteratura.
Grandioso perché attento alla scena, prorompente, curata in ogni dettaglio.
Grandioso nelle sue geometrie espansive, dinamiche, insofferenti alla rigidità.
Grandioso nell'immaginazione, nel talento creativo dell'illusione che apre lo spazio e genera profonde sensazioni.
Non ha nulla di frivolo o di artificiale il Barocco.
Semmai è alla ricerca, nella leggerezza delle linee, delle tracce di un sentimento infinito, intensamente "umanista", intimamente libertario.
Riuscendoci.
E incantando.
- Pietro da Cortona (1596 - 1669): "Trionfo della Divina Provvidenza", 1633-1639, Palazzo Barberini (Roma) - Andrea Pozzo (1642 - 1709) "Trionfo di Sant'Ignazio", 1685, Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola (Roma)
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collectionarchive · 9 months
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by Andrea Pozzo
source: collectionarchive.tumblr.com
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empirearchives · 9 months
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Napoleon’s cousin who fought against him was such a real one for this
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ic-napology · 1 year
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Does someone please have something about sources and better insight about Carlo Andrea Pozzo di Borgo?
I feel he's an underrated character, while he's the correspondant of Talleyrand and Fouché but in many Coalition countries, and he's even got this huge potential as an archi-nemesis character, but that's how far my knowledge about him goes.
Thanks! ✨️
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Skosztujcie i zobaczcie jak dobry jest Pan
Skosztujcie i zobaczcie jak dobry jest Pan
Czy i wy chcecie odejść? – Panie do kogóż pójdziemy? Nie opuścimy Kościoła, bo jest Chrystusowy. Opuścić Kościół to jak opuścić Chrystusa przecież. On jest w Kościele, bo Kościół jest Jego Mistycznym Ciałem, a każdy kościół jest Jego domem.Co jakiś czas obserwujemy spektakularne wydarzenia takie jak odstępstwa, wystąpienia itp. Jeśli ktoś nie ma talentu, to musi jakoś zaistnieć. No to występuje z…
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simena · 18 days
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Andrea Pozzo (detail)
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centuriespast · 2 years
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POZZO, Andrea Painting on the pendentive: Judith 1685 Fresco Sant'Ignazio, Rome
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bala5 · 1 year
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A 300-year-old fresco by Andrea Pozzo. “The whole ceiling is flat” .
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leonardocingolanii · 8 months
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The church of Sant'Ignazio di Loyola located in Rome in the Campo Marzio area, is one of the most beautiful churches that exist. Largely frescoed, it was opened to the public in 1650, I had the opportunity to visit it and to be entranced by so much beauty, a peculiarity that is not found everywhere is the fake dome, fake because it is an optical illusion. Andrea Pozzo the one who frescoed this church has also created this optical illusion that you can look at from a point indicated on the floor of the church, the dome looks really real in reality it is simply frescoed in an amazing way. If you come to Rome I absolutely recommend you to visit it, the entrance is free and you can also find a mirror in the center of the church to take pictures with an unrivaled background.
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powerofthestruggle · 9 months
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"The Apotheosis of St Ignatius" Andrea Pozzo 1688-94
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therunwayarchive · 11 months
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Anita Pozzo at Andrea Adamo, Fall 2022
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autdormiautlacta · 1 year
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youtube
I noticed a lack of complete posts about Fabrizio de André on this site, and since I couldn’t find my favourite lyrics I wrote this post to grace my blog with beauty.
This is a song about the loss of love during war.
Andrea si è perso, si è perso e non sa tornare Andrea si è perso, si è perso e non sa tornare Andrea aveva un amore: riccioli neri Andrea aveva, aveva un dolore: riccioli neri
C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera C'era scritto e la firma era d'oro, era firma di re Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia
Occhi di bosco, contadino del regno, profilo francese Occhi di bosco, soldato del regno, profilo francese E Andrea l'ha perso, ha perso l'amore, la perla più rara E Andrea ha in bocca, ha in bocca un dolore, la perla più scura
Andrea coglieva, raccoglieva violette ai bordi del pozzo Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo Il secchio gli disse, gli disse: "Signore, il pozzo è profondo" "Più fondo del fondo, degli occhi, della notte e del pianto" Lui disse: "Mi basta, mi basta che sia più profondo di me" Lui disse: "Mi basta, mi basta che sia più profondo di me"
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Libri per l’estate
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Non potevamo certo lasciarvi accaldati per l’afa estiva e assetati di libri da gustare in vacanza! Ecco dunque una puntata fresca fresca di questa ormai consolidata rubrica di consigli letterari.
Iniziamo con due classici.
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Processi verbali di Federico De Roberto: estremamente interessante l’esperimento di realismo verista di queste novelline (come le chiama l’autore nella sua concisa e lucidissima prefazione), che ricordano il Verga del ciclo dei vinti (folgorante in questo senso Il rosario), con il ricorso ai proverbi popolari (tanto va la secchia al pozzo, finché si rompe; carcere, malattia, necessità, si conosce l’amistà), con squarci di storia (il ’48 a Napoli e la rivolta di Bronte ne I vecchi), ma anche Pirandello e Guy de Maupassant, per non parlare di Lupetto, che sembra addirittura anticipare Raymond Carver. Esilarante e boccaccesco, un autentico gioiellino, il racconto di chiusura Il viaggio a San Vito.
Il denaro di Émile Zola: un’analisi acuta e quanto mai attuale del mondo degli affari e della Borsa. Imperi economici acquisiti e persi in un sol giorno, i re della finanza ossequiati e riveriti, i falliti derisi e respinti. In una sorta di eterno ritorno le azioni umane si riproducono ciclicamente senza lasciare l’insegnamento necessario a evitare il ripetersi degli errori. Così questo affresco della Borsa francese durante il Secondo impero ricorda le recenti bolle finanziarie che hanno causato la rovina di migliaia di piccoli risparmiatori e il crollo dei mutui fondiari. A manovrare i movimenti di una banca fantasma nata grazie alla complicità di diversi prestanome è il visionario Saccard, a cui il lettore (e con lui diverse figure femminili e un’infinita serie di dipendenti del gioco) si affeziona nonostante tutto e di cui segue le mosse con apprensione e ininterrotta curiosità per quasi 600 pagine che scorrono veloci come un fiume in piena, il fiume del denaro (l’argent del titolo) che passa per le mani di affaristi e speculatori, ma spesso solo in forma virtuale. La cosa più sorprendente è che lo spunto per la trama è tratto da un episodio realmente accaduto: la parabola del banchiere Paul Eugène Bontoux e della banca Union Générale fallita nel 1882. Se il denaro è il tema principale, questo romanzo appartiene pur sempre al ciclo dei Rougon-Macquart ed esplora le tare genetiche che, nella visione deterministica del naturalismo francese, minano la famiglia e ne spiegano i comportamenti. Victor, il figlio perverso e deforme del protagonista, ricorda ‘Coniglio mannaro’, uno degli ultimi discententi dell’indimenticabile famiglia Scacerni de Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. E non poteva mancare neppure il tema dell’antisemimitismo, caro all’autore del J’accuse. Insomma un piatto completo, per gli amanti della buona letteratura.
Non possiamo tralasciare l’ultimo Simenon pubblicato da Adelphi, Il dottor Bergelon: “Qualcosa si era guastato, senza che lui riuscisse a capire cosa”. La verità è che un fatto increscioso, una malaugurata deviazione dalla consueta routine ha avvelenato la pace interiore del protagonista al punto da fargli mettere in discussione l’intera sua esistenza. Affrontare Simenon è sempre come scendere negli abissi più profondi dell’animo umano.
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Per chi avesse la fortuna di non aver mai letto Manuel Vázquez Montalbán, sono stati appena ristampati Le terme e Il labirinto greco in cui l’investigatore Pepe Carvalho esprime al meglio le sue doti culinarie e il suo fiuto per le indagini, il tutto in uno stile degno del grande Chandler.
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Uno degli autori prediletti di Andrea G. Pinketts, Stuart Kaminsky, professore di storia e critica cinematografica alla Northwestern University di Evanstone, Illinois, farcisce con le proprie competenze letterarie e cinematografiche i suoi gialli hard boiled, per cui Bela Lugosi e William Faulkner diventano clienti del detective privato Toby Peters (“affettuosa parodia dell’investigatore della scuola dei duri”, da Hardboiled blues di Gian Franco Orsi) in due casi che si intrecciano in Never cross a Vampire. Gli amanti del noir potranno cogliere in queste pagine spunti per rivedere vecchi film o scoprirne di nuovi e introvabili. Così anche per Una pallottola per Errol Flynn, Il caso Howard Hughes e Follie di Hollywood, ma nei suoi gialli troviamo molte altre star, come Mae West, Gary Cooper, Clark Gable, Buster Keaton, Judy Garland e Raymond Chandler: pare proprio che il mondo del cinema sia una inesauribile fonte di ispirazione.
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Fedele all’idea che uno scrittore dovrebbe trattare di ciò che conosce, nel creare i personaggi Kaminsky non esita a inserire cenni autobiografici, come le radici russe per l’ispettore Rostnikov (Morte di un dissidente: “Le sue armi: una falce, un martello e una bottiglia di vodka”), e la fede ebraica per il poliziotto Abe Lieberman, che opera in una Chicago quanto mai violenta e movimentata (La follia di Lieberman), città d’origine dello scrittore. Infine il detective Lew Fonesca, trasferitosi da Chicago (Midnight Pass) nell’atmosfera assolata e apparentemente pacifica della Florida, specializzato nella ricerca di persone scomparse (Cattive intenzioni, Parole al vento). Notevoli le collaborazioni con il regista Don Siegel per Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo, e con Sergio Leone per i dialoghi di C’era una volta in America. Insomma uno scrittore prolifico (possiamo contare una sessantina di titoli) per amanti del cinema, della letteratura e di uno stile ironico e versatile.
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Un altro libro ambientato nella Hollywood degli anni d’oro: Perché corre Sammy?, di Budd Schulberg, Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Fronte del porto, sceneggiatore di Il paradiso dei barbari con un esordiente Peter Falk  e soggettista di Un volto nella folla di Elia Kazan e di Il colosso d’argilla con Humphrey Bogart.
“Quello che mi faceva infuriare era che Sammy era la persona più scaltra e più ottusa che avessi mai conosciuto. Era dotato di un’intelligenza che era in grado di impiegare unicamente a vantaggio di Sammy Glick. È un tipo di intelligenza che comporta una certa ottusità: una specie di sterminata zona d’ombra con un solo raggio di luce diritto davanti a se stessi”.
Ma chi è Sammy? Un arrivista, un arrampicatore sociale, con meno scrupoli che talento, di un cinismo disarmante, egoista e avido, anche le sue apparenti qualità sono solo difetti astutamente mascherati: “un piccolo fattorino ebreo sempre di corsa che diventa un potente produttore, sacrificando ogni cosa d’umano alla sua assetata ambizione”. Consigliato da Kurt Vonnegut (a sua volta scrittore ammirato da Umberto Eco), che addirittura lo paragona a Francis Scott Fitzgerald, è una lettura scorrevole e moderna che ci lascia agganciati al mistero di questo personaggio odioso e intraprendente fino all’ultima pagina. C’è, naturalmente, molto di autobiografico nelle opere di Schulberg: “Figlio del tycoon della Paramount, e lui stesso, per un certo tempo, prediletto di Hollywood... ma anche comunista inciampato nelle reti del Mccarthismo, spesso e volentieri elesse il mondo di Hollywood quale osservatorio ideale... I disincantati si concentra su come muore, in America, una leggenda. Uno scrittore grande e dimenticato, che ha avuto tutto, ed è stato travolto assieme a un mondo lussureggiante dalla crisi del ’29, si lascia umiliare e consumare nel corpo e nella dignità in un ultimo infimo lavoro da sceneggiatore di filmetti”. In questo caso l’episodio autobiografico si riferisce all’incontro di Schulberg con Scott Fitzgerald, chiamato dagli studios a collaborare alla revisione di una sua sceneggiatura.
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Il 22 giugno 2022 potrete assistere alla presentazione del romanzo di Manuela Cattaneo della Volta e Livio Sposito, Un cuore al buio: Kafka, che si terrà presso la biblioteca Valvassori Peroni. Il libro racconta la “storia e la vita delle cinque donne che hanno amato Franz Kafka”.
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Buone vacanze da tutto lo staff delle biblioteche di Milano!
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mypepemateosus · 1 year
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IGLESIA DE SAN IGNACIO, ROMA, ITALIA,
La bóveda barroca fresco la apoteosis de San Ignacio por el jesuita frater Andrea Pozzo (1685), Roma, Italia.
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steliosagapitos · 2 years
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      ~ “In Rome, the altar of Saint Aloysius [Luigi[ Gonzaga in the Church of Saint Ignatius in Campo Marzio, is a monumental architecture, a work of 1698 by Andrea Pozzo, with two pairs of twisted columns supporting a green marble tympanum in whose base there are the coats of arms of the Lancelots, patrons of the altar. The large central marble altarpiece - depicting the Glory of Saint Aloysius, celebrated as a saint on June 21st - is the work of Pierre Legros, from 1697-1699. The saint's relics are enclosed in a lapis lazuli urn, with a silver bas-relief, the work of the Genoese Angelo de Rossi. The sculptor Bernardino Ludovisi, on the other hand, is responsible for the Angels with lilies - in marble, from around 1748 - interspersed with the balustrade. Above - at the top of the tympanum - we find the allegories of Penance and Purity, also by Pierre Legros.” ~
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