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#Recensione fumetti
thebutcher-5 · 9 months
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Kalya volume 2
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso in mano il mondo del cinema, andando a recensire un horror che nel 2022 fece scalpore, arrivando a essere uno dei migliori incassi del genere in quell’anno, Smile. La protagonista è Rose, una psichiatra che un giorno riceve una giovane paziente in uno stato di agitazione. La ragazza afferma di essere perseguitata da…
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stefanoavvisati69 · 2 months
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INJUSTICE: GODS AMONG US vol. 1 (Recensione)
LO PUOI LEGGERE SU: Injustice: Gods Among Us vol. 1 (Lion), Injustice: Gods Among Us – Anno Uno (Panini) AUTORI: Tom Taylor (storia), Jheremy Raapack, Mike S. Miller, David Yardin, Tom Derenick, Bruno Redondo (disegni) Continue reading INJUSTICE: GODS AMONG US vol. 1 (Recensione)
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riflussi · 8 months
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"Fumetti liberi dal male" - L. Califano
Ieri sono andata a un piccolo festival della letteratura e niente, ho comprato due cose perché, be', non potevo di certo lasciare tutto il mio stipendio in questo posto (anche se avrei voluto tantissimo). Ho deciso quindi di supportare un autore che ha autopubblicato il suo libro e un'artista che ha creato delle bellissime tote bag (io ancora non ho capito come si scrive tote/tot, bo).
Comunque, Fumetti liberi dal male è un po' una storia, un po' un'autobiografia, un po' una denuncia, un po' un manifesto queer femminista. Si legge velocemente, forse troppo, e nonostante ciò lascia il lettore con molti pensieri e porta a una riflessione profonda. Io, di certo, vorrò approfondire alcuni aspetti che sono stati toccati dalle "strisce" (dai riquadri direi). Inutile dire poi che i disegni sono adorabili, è uno stile che si addice perfettamente al tipo di racconto e non stancano (cosa che per me è fondamentale).
E niente, molto carino, sono contenta di averlo acquistato. Sono felice di andare ai festival e sono felice di aver incontrato persone bellissime.
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hermioneblk · 2 years
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Topolino 🐭 3472 💬 commento
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Commento generale
Un numero decisamente flop!
Dunque la prima storia è un primo episodio di una serie dunque leggerlo non serve a niente perché si interrompe. Perché poi ambientarlo in autunno? Vogliamo vedere colori estivi….
La seconda storia è un secondo episodio di un’altra serie che tra l’altro potrebbe sussistere da solo come unica storia, anzi se ne poteva fare anche a meno.
Ecco poi sbucare l’inviato della gazzetta dello sport che si intrufola su Topolino per parlare ovviamente di calcio! Un’intervista a un calciatore… Ma chi se ne frega?
Fortuna un paio di articoli intelligenti su persone degne di nota finalmente: Margherita Hack e Samantha Cristoforetti.
Poi c’è anche la storia che è stata inventata perché bisognava mettere un articolo sul riparatore di chitarre….
Infine una storia medievale…
Un numero mal riuscito o maglio in cui si ha il sentore che sia una totale mancanza di idee e originalità, basta con questo calcio! Topolino sta diventando ridicolo a forza di venerare questo sport!
1. Gastone lo sfortunato, ep. 1
Storia interessante, Amelia invece di dare il tormento a Paperone per rubargli la sua monetina decide di rubare la fortuna di Gastone… E fin qui ci siamo, la ruba e lei diventa fortunata lui sfortunato tanto che si rivolge a Paperino e insieme capiscono quello che è successo e decidono di andare ad affrontarla… Fine della storia! Ci si rivede da tra sette giorni… Ma perché? Perché smorzare così l’entusiasmo creato da una storia e dire ci vediamo tra sette giorni? Innanzitutto c’è anche qualcosa che non quadra perché è un ambiente autunnale? Questo numero è uscito l’8 giugno! Inizia con foglie d’autunno e tutto il resto, disegni favolosi tonalità interessanti ma fuori stagione, questo è il numero di giugno ci si aspetta qualcosa di più estivo… fuori tema! Poi questa abitudine di interrompere le storie e dire ci vediamo tra sette giorni ha veramente stufato, tra l’altro era stata anche piuttosto annacquata… Un sacco di chiacchiere inutili… Peccato era iniziata con il piede giusto ma non è neanche finita. Tanti saluti…
2. Topolino e il ritorno dell’uomo falena, ep. 2
La seconda storia comincia già male perché è un secondo episodio e a chi piace leggere un numero ogni tanto pur avendo l’abbonamento da parecchio fastidio. Comunque il primo episodio anche se non l’ho letto non serve a niente perché se ne può fare a meno, questa storia sussiste anche solo con il secondo episodio, è più che sufficiente con queste pagine… Anzi
3. Pippospot – Il nuovo nome
Ecco un episodio di una serie in cui Pippo deve fare gli spot pubblicitari… Dunque carenza di idee di base perché se può essere carino per una storia poi continua ad essere sempre la solita trama trita e ritrita.
4. Qui, Quo e…qua ci serve un liutaio
Qui e Quo devono giocare al calcio virtuale… Ci mancava un po’ di calcio.. già i tre nipotini sono indigesti e insopportabili poi quando fanno i moderni che due giocano a calcio e uno fa il musicista fanno anche più… ridere! Ridicoli. Lasciamo perdere, allora questi due che hanno la passione per il calcio (ma guarda caso!) giocando al calcio virtuale rompono la chitarra di Qua …
Viene fuori una storiella che sembra quasi una barzelletta che sarebbe anche carina se non ci fossero queste movenza da teenager di Qui, Quo e Qua, basta!
Come se non bastasse dopo averla letta si trova un articolo un articolo su uno che ripara le chitarre… quindi è solo una storia stata costruita per introdurre un articolo di cui nessuno ha bisogno! Se la devono finire di fare così perché muore la fantasia e l’arte.
5. Paperino e il torneo del re
Infine una storia medioevale, un torneo con i paperi che hanno le stesse relazioni che ci sono nelle storie normali dunque lo zio Archimede anche quella palloso di Brigitta … Le rivisitazioni storiche e di altre tipo non le gradisco mai perché non hanno il minimo senso dato che stravolgono la realtà lasciando gli stessi personaggi: a che pro? Già le storie medievali sono noiose
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elelandia · 2 months
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Tra suoni e vignette : Sangue Loro e Lo Sconosciuto.
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isolaideale · 4 months
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ilpelatosultubo · 7 months
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ilditoelaluna · 1 year
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Memorie a 8 Bit - Sergio Algozzino
Più che una recensione questo è un invito: ho avuto il piacere di assistere ad una presentazione di un’altra graphic novel di Sergio Algozzino, ma la mia attenzione si è rivolta a questa pièce madelainiana colorata. Dunque, quella che sto per scrivere è un’esortazione a perdersi in qualche cosa di apparentemente leggero da leggere.
Il motivo per il quale ho voluto portarmi a casa questo libro a fumetti è un mosaico di tante ragioni: professionalmente direi che è per via di tutto ciò che ho scritto e studiato sul sentimento della nostalgia come forza da capitalizzare, a livello di gusto è perché mi piace troppo il fumetto e la forma mentis che si apre quando nel leggi uno, mentre a livello personale l’ho scelto perché sono bloccata nell’aggrapparmi e ai miei ricordi pop, cercando di tenerli insieme perché la vita non mi piace e quindi trovo sollievo nelle biografie che partono da un oggetto per raccontarti una storia, soprattutto le storie degli altri.
Ed è proprio questo che le mani di Algozzino fanno, poiché i suoi disegni diretti ed emotivi prendono la linea comica per parlarti di un suo ricordo, anche quando questo viene “screditato” dalle memorie degli altri. Tra la lettura delle vicende autobiografiche dell’artista ti viene da pensare un po’ alla tua, sicuramente diversa ma allo stesso tempo collegabili, un po’ come se tutti avessimo vissuto la stessa vita, un po’ come risultato della materia intrinseca a certi oggetti degli ultimi 35 anni, un po’ come se venissimo tutti dagli stessi pixel, gli stessi 8 bit. Il messaggio è forte e chiaro: non prendiamoci sul serio, guardiamo al passato con il giusto piacere e non diamo per scontato il presente, così da poter avere un rapporto migliorato con i ricordi, anche quelli futuri. Tutto ciò senza sembrare paternalistico, perché un po’ si capisce che è stesso l’autore ad avere difficoltà con le sue memorie e i suoi magoni.
Attenzione: la raccolta è anche divertente! Io ora qui sono partita in quarta scrivendo di come sia bello ritrovarsi in qualcosa di così riconducibile e forse dolce amaro, ma concludi ogni capitolo con il sorriso per via delle condizioni comiche della sua infanzia e adolescenza, anche quando il tema è un po’ più nostalgico del previsto. E quando il tratto del disegno cambia e cambia il tempo della narrazione, è bello che sembri tutto più confuso e meno “fissato” delle altre vignette. Forse sbaglio, ma lo trovo fatto apposta, un po’ come per evidenziare che le questioni più vicine al presente sono meno risolte, meno digerite di quelle più lontane.
E a proposito di collegamenti, il libro accompagna il canale YouTube omonimo: dai, questa è proprio una chicca. Ed è pure gratis. Vai, su, cliccaci sopra!
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Letture Arcane - Febbraio '23
Due cose sono certe a febbraio: la festa degli innamorati e la sessione invernale, entrambe spine nel fianco. Ci poteva essere una sola carta adatta per questo mese, ed è un arcano maggiore, una delle mie preferite, signore e signori: La papessa Ci può essere qualcosa di più arcano della Papessa? Forse no. Nella traduzione inglese questa carta riporta il nome di Grande Sacerdotessa, che mi…
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aroundtable · 1 year
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Oggi andiamo off topic parlando della mia altra grande passione, il FUMETTO. Come già vi raccontati attraversando assieme, virtualmente, gli stand del Comicon una delle cose che amo di più delle fiere è l'area delle auto-produzioni e dei piccoli editori indipendenti. E' infatti tra quegli stand che si possono scoprire piccole grandi gemme e veder muovere i primi passi di grandi autori. Per questo ho colto la palla al balzo quando AF Creative mi ha chiesto di leggere le sue due prime pubblicazioni: Il Canto di Kali e Giochi di Potere. AF Creative è un nuovo editore indipendente che ha deciso di sfidare i grandi conglomerati editoriali per offrire la possibilità ai lettori di qualcosa di nuovo e inedito con la mission di mettere assieme le esperienze di autori di diverse generazioni.
Scopriamo assieme Il Canto di Kali e Giochi di Potere e AF Creative
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AroudtheTable #fumetto #fumettoitaliano
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downtobaker · 2 years
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Quarantine Prophets, futuro fragile
Quarantine Prophets, futuro fragile
da redazione Incontro con Fabio Guaglione per parlare di Quarantine Prophets, il nuovo progetto cross mediale di Panini Comics “Quarantine Prophets. Futuro fragile” di Luca Speranzoni è un’opera di fantascienza distopica appartenente a un progetto molto più ampio, che ha a che fare con un universo narrativo condiviso chiamato “Quarantine Prophets” e ideato dal regista visionario Fabio…
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thebutcher-5 · 2 years
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Superman: Su nel cielo
Superman: Su nel cielo
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo finalmente giunti a uno dei periodi più importanti per la Disney e e le sue opere animate, il Rinascimento Disney, com’è stato ribattezzato in seguito, e lo abbiamo introdotto con il film che ha dato vita a tutto ciò, La Sirenetta. La storia narra della principessa Ariel, una sirena affascinata dal mondo in superficie che…
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stefanoavvisati69 · 4 months
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BATMAN: UNA BRUTTA GIORNATA - MISTER FREEZE (Recensione)
LO PUOI LEGGERE SU: Batman: Una brutta giornata – Mister Freeze ( brossurato, Panini ) AUTORI: Gerry Duggan (storia), Matteo Scalera (disegni) Continue reading Untitled
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hermioneblk · 2 years
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💬 Bakuman 1 💬 commento 📚
💬 Bakuman 1 💬
by Tsugumi Ohba, Takeshi Obata
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I disegni sono favolosi Saiko mi ricorda molto Light ma per quanto riguarda la storia questa non mi colpisce per niente anzi… Sembra dettata dalla mancanza di idee come se uno che sta scrivendo un libro scrivesse un libro su qualcuno che sta scrivendo un libro… Ridondante?
Purtroppo Death Note è insuperabile, il lato negativo di chi riesce a creare un’opera d’arte del genere è che non riuscirà mai più non solo a superarsi ma neanche ad eguagliarsi a meno che non vada avanti all’infinito con la stessa storia… e a questo punto penso che sarebbe stato meglio.
Death Note aveva un’idea grandiosa e personaggi eccellenti una logica mozzafiato e anche una certa dose di criminalità che lo rendeva molto più intrigante e per adulti. Qui siamo alle prese con due ragazzini delle medie che tra l’altro ci mettono anche l’amore in mezzo… Cominciamo male, malissimo e temo che io mi fermo qui. Delusione totale, certo non mi aspettavo qualcosa all’altezza di Death Note ma qui siamo agli antipodi. Non c’è niente che mi genera una certa curiosità per la sorte dei due personaggi, devono fare un manga e allora? Nel frattempo sono innamorati di due ragazze… tra l’altro ci viene ripetutamente detto che le donne nella società hanno come unico compito sposarsi e se poi non hanno successo non fa niente. Molti commenti hanno puntualizzato infatti anche questa misoginia che effettivamente non è neanche latente ma mi era sfuggita per quanto ero rimasta sconvolta da questa trama frustrante.
Sono stata ad aspettare un colpo di scena per tutte le pagine invece non c’è stato altro che questa voglia di creare un manga ma per me non è sufficiente soprattutto perché come trama è stata poverissima, la storia dello zio Saiko era abbastanza elaborata ma per quanto il collegamento con il presente era creativo non basta, i personaggi non sono interessanti, anzi sono indigesti, tutti quanti tranne Saiko. Da una parte me lo aspettavo che non sarebbe successo niente di sconvolgente perché su Death Note successe tutto subito, il quaderno è caduto dall’alto all’inizio e chi legge rimane folgorato invece qui… Il nulla. Forse la parte più traumatica è stata la storia d’amore, quella proprio è insopportabile e di una banalità inaccettabile… ha tutta l’aria di essere un riempitivo, la storia di creare un manga non basta e allora ci mettiamo anche una storia d’amore. Mi può star bene che sono due studenti che vogliono fare i manga ma che ci mettono pure due ragazze da conquistare proprio no… Non ci siamo per niente, non solo noia ma soprattutto delusione, da questi due autori mi aspettavo molto di più, moltissimo e dunque una stella è data soprattutto in funzione del potenziale che hanno dimostrato di avere e che sembra hanno perso. La storia non è bruttissima ma penso che la maggior parte della gente la legge solo perché è attirata dai due autori. Forse era meglio che continuavano con Death Note. Io mi fermo qua, non vale sicuramente l’investimento di 60 €. Già …Facciamo un po’ di conti: un numero costa 2,99 €… Per fortuna che si tratta di un ebook ma sono in tutto 20 numeri quindi a conti fatti verrebbero quasi 60 €… Mi dispiace ma non lo faccio, mi fermo qui.
Una stella è data al formato digitale perché finalmente i manga così possono essere letti senza difficoltà altrimenti si andava sempre ad avere alcune vignette talmente tanto piccole che serviva la lente d’ingrandimento. Decisamente questo è il modo migliore per leggerli, ma serve una bella trama dunque niente contenuto ma bel contenitore… Che fregatura!
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elelandia · 6 months
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Il potere delle storie: Loop e Il Progetto Giovani.
“Loop: indietro non si torna” mi è arrivato come inatteso regalo di compleanno da parte di Eva, e ammetto che da sola forse non avrei mai dato attenzione a questo titolo e non per colpa sua. Faccio sempre difficoltà (come tutti, penso) ad approcciarmi alla malattia: la nostra società la nasconde, relegandola dietro le “battaglie vinte o perse” con una retorica bellica che onestamente trovo…
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isolaideale · 2 years
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