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#Il re degli elfi
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Il re degli elfi di Leia Stone
Buon pomeriggio lettori, come ormai sapete all’inizio dell’anno io e mia sorella abbiamo deciso di partecipare ad una challenge di lettura e la mia scelta è ricaduta su questo meraviglioso romanzo.Cercando ho trovato subito,  o meglio quasi subito il libro che faceva per me. Il romanzo di cui vi parlerò oggi è Il re degli elfi scritto da Leia Stone. Titolo del libro: Il re degli elfi…
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tvserie-film · 10 months
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Title: The King of the Elves (1953) Author: Philip K. Dick Vote: 6/10 It's strange to read a story by Dick that talks about elves and orcs instead of robots and mutants. It is a personal opinion but the whole story seemed to me the allegory of a gas station attendant who kills his business rival but since it would have been too trivial it has been transformed into an epic battle between orcs and elves.
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soldan56 · 6 months
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- Zia Giorgia?
- Sì?
- È vero che tu governi il Paese?
- Io e altre persone, sì.
- È difficile?
- Molto. Certi giorni però è anche bello. Per esempio domani inauguro a Roma una mostra su Tolkien.
- Chi?
- Non conosci Tolkien? Ma, tesoro mio, è uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. L’autore del Signore degli Anelli, il mio romanzo preferito. Un libro che mi ha cambiato la vita.
- Perché?
- Perché ha influenzato la mia persona e definito quelli che oggi sono i miei ideali politici.
- E di che parla?
- È una grande storia. Un’epica fatta di onore, coraggio, fratellanza e cameratismo. Vedi, c’è questo piccolo gruppo di impavidi che deve sconfiggere un esercito molto più numeroso e attrezzato.
- Come i partigiani?
- Eh no! No cazzo! Non come i partigiani!
- …
- Scusa, io… scusami, non so che m’è preso. Mi spiego meglio: c’è questo manipolo di combattenti che muovendosi fra i boschi…
- Come i partigiani.
- No! Non sono come i partigiani! Sono diversi! Sono una compagnia, un pugno d’uomini, una… una…
- Brigata?
- Una squadra! Una squadraccia! La squadraccia dell’anello. Tosti, gagliardi, virili! Aragorno, Gimlio, Legolazzo!
- E che fanno?
- Fanno la marcia su Rohan.
- La che?
- Non importa. Ti basti sapere che questi sono uomini d’altri tempi, individui tutti d’un pezzo, come non se ne scrivono più. E insieme uniscono le forze per…
- Resistere?
- Assolutamente no! Semmai per difendere i confini della Terra di Mezzo. Pensa che nella squadraccia c’è un nano, un elfo, un umano, un…
- Che bello, sono inclusivi.
- Non sono inclusivi! Porca mignotta non possono essere inclusivi! Loro cercano l’omogeneità culturale. Via gli orchi, via i goblin, via pure gli elfi. Si tollerano i nani giusto perché ce li abbiamo in coalizione.
- Ma tu hai detto…
- Silenzio. C’è Aragorno, destinato a diventare re…
- Re?
- Reazionario. Il leader forte di cui la Terra di Mezzo ha disperato bisogno. E poi ci sono gli hobbit.
- Cosa sono gli hobbit?
- Sono i veri protagonisti della storia. Un popolo fiero e genuino che vive isolato dal mondo in una magica terra incontaminata chiamata Contea. E nella Contea trascorrono liete giornate in comunità bevendo e fumando erba rilassante.
- Come un centro sociale.
- Col cazzo! Un centro sociale! Come t’è venuto in mente?! È una comune hobbit!
- E che differenza c’è?
- Che questi stanno a piedi nudi e ballano e cazzo è un centro sociale.
- Te l’avevo detto.
- Ma non è neanche la Contea il punto. Il punto del libro è… è la guerra, il conflitto, le battaglie.
- Le battaglie contro chi?
- Contro Sauron e il suo malvagio regime. No, aspetta. Non regime, mi correggo: regno. Regno di Mordor che si trova dietro a un cancello di colore opposto al bianco…
- Cioè nero.
- Per cortesia, è solo un colore, non strumentalizziamolo. Si rischia di farlo diventare la solita coperta di Linus della sinistra. Insomma, questo Sauron ha creato una specie di stato autonomo dentro la Terra di Mezzo…
- Tipo la Repubblica di Salò?
- C’hai dodici anni! Dove cazzo hai imparato cos’è la Repubblica di Salò?
- A scuola.
- Devo assolutamente parlare con Valditara… Insieme a Sauron, che per quanto ne sappiamo potrebbe pure venir fuori da certi ambienti contestatori e sovversivi, ci sono i suoi cavalieri del colore non rilevante. Si chiamano Nazghul.
- Sembra nazisti.
- E invece no. E se volesse dire studenti? Se volesse dire zecche buoniste a cavallo di mostri alati? Mo conosci pure la lingua di Tolkien! Arrogante! Comunque non vorrei che adesso passasse l'idea sbagliatissima che i neri son tutti i cattivi e gli altri tutti buoni. Per dire, Saruman è bianco ma è anche cattivo.
- Okay. Chi è Saruman?
- Un tizio che parla da un balcone.
- E quando non parla dal balcone?
- Bonifica.
- Zia…
- …
- Perché fai così?
- Così come?
- Ti affanni nel tentativo disperato di accostare questo libro alla destra radicale?
- Be’, non ne abbiamo tanti.
- D’accordo, ma evidentemente questo non funziona.
- A noi piace questo.
- Perché proprio questo?
- Perché se riusciamo a trovare un modo per farci associare ad Aragorn e Frodo, in questa Storia vinciamo noi.
Non è successo niente
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starryswimmer · 1 year
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Racconto one-shot scritto come regalo per la mia amica @wish.draws come suo Secret Santa.
Eledhwen, personaggio giocato da Wish nella nostra campagna di dnd, torna a trovare la sua vecchia amica di avventura Tia dopo un anno dalla battaglia finale della loro avventura.
Drollselmeyer, zio adottivo di Tia e miglior giocattolaio del regno, ha organizzato una festa per l'anniversario della sconfitta di Baphomet, acerrimo nemico dei protagonisti, e la ricostruzione del villaggio degli elfi della luna.
Eledhwen, nel mentre, ha sposato il re del Nithel, Ivan.
Alla fine della festa, Tia, ora regina degli elfi della luna, avrà un favore da chiedere ai due sovrani del regno.
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duerigheatempoperso · 2 years
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Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.
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alemicheli76 · 21 days
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Il blog consiglia "Trallhum" di Emmanuele Venturi, Giovane Holden. Da non perdere!
Un giovane uomo cresciuto degli elfi diviene un esperto guerriero girovago, e si fa strada in un mondo di insidie e avventure, tra creature mostruose, pericoli terribili e alleati magici, verso il compito a cui il destino lo chiama. Una storia originale e avvincente, che nel segno della tradizione del ciclo di re Artù, mescola toni epici, sfondo realistico e suggestioni oniriche. Ero certo che…
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chez-mimich · 3 months
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I CONCERTI DEL SABATO
Ho un po’ colpevolmente trascurato una serie di concerti di musica classica che il Conservatorio Cantelli di Novara offre, per di più gratuitamente, alla città. Frequentandoli, non assiduamente, ma con una certa abitudine, ne ho potuto apprezzare il valore e soprattutto “l’utilità” (sì, proprio come sa chi mi segue, perché io sono tra coloro che considerano la cultura “utile” e non un mezzo per fare soldi). Questa utilità, al Conservatorio, è legata anzitutto alla genialità (oltre che dalla innata simpatia) del Prof. Alessandro Zignani che prima di ogni concerto (ricordo che i concerti si tengono alle 17:00 di ogni sabato nell’Auditorium “Olivieri” del Conservatorio di Novara), tiene un “laboratorio” della durata di mezz’ora circa, dove con grande senso empatico e una indubbia e approfondita conoscenza della materia, illustra i concerti al pubblico. Il programma dei concerti, molto vasto e ben assortito, ha visto il primo appuntamento lo scorso novembre e si protrarrà fino al 18 maggio prossimo, sette mesi di concerti da camera che spaziano dalla musica barocca fino alla musica contemporanea. Il programma di sabato scorso, per esempio, verteva sulle composizioni cameristiche di quattro compositori contemporanei, Anthony Caillet (1983), Jeanine Rueff (1922-1999), Eduardo Boccalari (1859-1921), Paul Arma (1905-1987), Andrea Pongiluppi (2000), Andrea Marena (1960), quest’ultimo presente in sala anche per esporre al folto pubblico alcune specifiche tecniche del suo “Quartetto per clarinetti”. Gli interpreti solitamente sono allievi o ex allievi del “Cantelli” dei quali certamente si sentirà ancora parlare. Il sabato precedente, era stata la volta del dramma giocoso “Le convenienze ed inconvenienze teatrali” di Gaetano Donizetti (tanto per dare l’idea della versatilità del programma), mentre il in occasione della Giornata della Memoria, era stata proposta una originalissima drammaturgia teatrale dal titolo “Il Re degli Elfi” su musiche di Franz Schubert e Gustav Mahler con soprano (Valeria Romanazzi), pianoforte (Daniele Ambrosi) e voce recitante (Alessandro Nava) il cui autore è proprio Alessandro Zignani. Insomma, un appuntamento del sabato pomeriggio che vale assolutamente la pena di segnare in agenda per varietà e qualità e molto attrattivo anche per un pubblico meno specialistico, proprio grazie a questa formula del laboratorio. Il pubblico, per così dire “senilmente qualificato”, sembra gradire molto gli appuntamenti, gli altri (leggi giovani), naturalmente, sempre illustri assenti…
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lettieriletti · 3 months
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Tales of Wedding Rings 7
Per sconfiggere il Re dell’Abisso, Sato torna nel paese degli elfi insieme alle sue cinque spose. Lì scopre la verità sul precedente Re degli Anelli e si trova rinchiuso nei sotterranei della Grande Biblioteca insieme alle principesse. La condizione per poter uscire è… fare XXX?!
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enkeynetwork · 4 months
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ilgoblinverde · 1 year
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2 b - IL SOGNO DELLA FONTE ELFICA
Nell’esplorazione delle rovine della Fortezza Elfica, Thoradin trova la morte a causa di una trappola magica Palla di Fuoco.
Decisi a salvargli la vita i compagni lo mettono nella sala della Fonte Elfica la cui acqua sembra avere doti curative miracolose. Durante il riposo Allanon e Thoradin si ritrovano nello stesso sogno. Su una collina sorge la Fortezza Elfica nel pieno del suo splendore. Ai piedi un cerchio di torce intorno a un corpo su un altare e una folla di elfi tutti intorno come in preghiera. Scendendo dalla collina nessuno degli elfi nota Allanon o Thoradin che paiono invisibili ai loro occhi. Il cadavere sull’altare è quello di Thoradin.
D’improvviso il colpo di ali di drago spegne le torce e mette in fuga gli elfi. Un imponente Drago Blu scende nella valle. In groppa un cavaliere esile, ricoperto da una lucida armatura nera bordata d’oro. Una folta chioma di capelli rossi esce dall’elmo. Cavaliere e drago sono a caccia di qualcosa o qualcuno, e sembrano percepire la presenza di Allanon e Thordain ma senza poterli vedere. Poi qualcosa spaventa drago e cavalierie che riprendono il volo. Subitamente arriva una giovane donna elfica d'impareggiabile bellezza ed eleganza: Isandria. Isandria è la custode della fonte. Gentile e aggraziata, ricolma di pura bellezza. Ma per tornare al loro mondo Thoradin e Allanon dovranno avere il permesso della sorella di Isandria, Sharissa. Guidati alla casa di Sharissa, Thoradin e Allanon incontrano strane apparizioni, elementi del loro passato tra cui anche la madre vedova di Allanon (incinta dello stesso Allanon) e il fratello e la sorella maggiori. Vengono aggredinti da un gruppo di uomini che hanno l'ordine di "terminare il lavoro e ammazzare ciò che resta della famiglia". Allanon e Thoradin eliminano gli uomini non senza grossi pericoli. Giunti alla tana sotterranea di Sharissa si rendono conto che è la sorella gemella di Isandira ma ne rappresenta la faccia opposta: alla bellezza pura e gentile si contrappone una figura provocante e volgare, dai modi rudi. Al corpo conturbante e sensuale si contrappongono un paio di occhi freddi e crudeli.
Incontrano nelle segrete della casa le povere anime sedotte e schiavizzate alla volontà di Sharissa: condottieri, pirati e financo un re, tutti in cualche modo schiavi di Sharissa.
Allanon e Thoradin riescono comunque a raggiungere il fondo della fonte dove possono scegliere di esaudire un desiderio. Allanon vede nella fonte la sua spada persa nelle profondità delle Colline Nebbiose. Ma lascia che sia Thoradin a esprimere il suo desiderio e riacquistare la vita terrena.
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Isandria
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Sharissa
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grifo80 · 2 years
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Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra, Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende. Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli. Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende. Tranquilli, per evitare rischi, me li mangio tutti! 😄 😁😋 #glianellidelpotere #anelliditotano (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/Cj8ePaHLvwZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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luartemisfowl · 2 years
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Perchè il re degli elfi odiava le storie di Holly Black- Review party
Perchè il re degli elfi odiava le storie di Holly Black- Review party
Salve a tutt* e benvenuti alla mia tappa dedicata a “Perché il re degli elfi odiava le storie” di Holly Black. Un grazie enorme a Ambra per aver organizzato l’evento e creato le bellissime grafiche e alla Mondadori per la copia in anteprima. Le mie opinioni non sono state influenzate in alcun modo. Holly Blackpubblicato da Mondadori Prima di essere un principe crudele o un re malvagio, Cardan è…
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In quel torno di tempo, gli orafi di Ost-in-Edhil sorpassarono quant'altro avessero mai fatto prima; e venne loro l'idea di fabbricare Anelli di Potere. Ma era Sauron a guidarne le fatiche, perfettamente consapevole di ciò che quelli facevano, essendo suo desiderio di impastoiare gli Elfi e di tenerli sotto controllo.
Ora, gli Elfi fabbricarono molti anelli; ma in segreto Sauron costruì un Unico Anello con cui dominare tutti gli altri, il cui potere era legato a questo con assoluta soggezione e destinato a durare solo quanto quello dell'anello di Sauron. Buona parte della forza e della volontà dell'Avversario fluì in esso, e ciò perché il potere degli anelli elfici era assai grande, sicché l'anello che doveva governarli non poteva che essere un oggetto di potenza senza pari; Sauron Io forgiò nella Montagna di Fuoco della Terra d'Ombra. E, a patto che avesse su di sé l'Unico Anello, era al corrente di tutto ciò che si faceva per mezzo degli anelli minori, e poteva vedere e governare gli stessi pensieri di coloro che li portavano su di sé.
Ma non era facile mettere gli Elfi nel sacco. Non appena Sauron si infilò al dito l'Unico Anello, essi ne furono consapevoli; d'altro canto, lo conoscevano e si rendevano conto che voleva essere il loro padrone e il dominatore di tutto quanto forgiassero. Sicché, irati e impauriti, si sfilarono gli anelli. Sauron però, accortosi che il suo tentativo era stato smascherato e che gli Elfi non si lasciavano ingannare, montò in collera; e mosse loro guerra aperta, esigendo che tutti gli anelli gli fossero consegnati, dal momento che gli Elfi fabbri non avrebbero potuto giungere a costruirli senza la sua sapienza e il suo consiglio. Ma gli Elfi gli sfuggirono e salvarono tre dei loro anelli, che andarono a nascondere.
Ordunque, questi erano i Tre che erano stati costruiti per ultimi, quelli che possedevano i massimi poteri.
Narya, Nenya e Vilya, tali i loro nomi, cioè Anelli di Fuoco, d'Acqua e d'Aria, ornati di rubino, diamante e zaffiro; e Sauron desiderava impadronirsene più che di tutti gli altri anelli elfici, perché coloro che ne fossero in possesso erano in grado di tener lontano le offese del tempo e di ritardare la stanchezza del mondo. Non riuscì tuttavia a scoprirli, perché erano stati rimessi nelle mani del Saggio, il quale li nascose, né mai tornò a usarli apertamente finché Sauron ebbe l'Anello di Dominio. Sicché, i Tre rimasero immacolati, poiché a forgiarli era stato il solo Celebrimbor, né mai la mano di Sauron li aveva toccati; pure, erano anche assoggettati all'Unico. Da allora, più la guerra non cessò tra Sauron e gli Elfi;
[…]
Sauron però mise le mani su tutti gli altri Anelli di Potere, distribuendoli agli altri popoli della Terra-di-mezzo, così sperando di ridurre sotto la propria signoria tutti coloro che desideravano poteri segreti trascendenti le caratteristiche della loro razza.
Sette anelli diede ai Nani; nove invece agli Uomini, i quali, in questa come in altre faccende, si mostrarono i più pronti alla sua volontà. E tutti gli anelli su cui aveva potestà, Sauron li pervertì, tanto più facilmente poiché aveva avuto parte nella loro fabbricazione ed essi erano maledetti, sì da tradire, alla fine, chiunque ne usasse. I Nani invero si rivelarono tenaci e difficili da domare; mal sopportavano il dominio di altri, e i pensieri dei loro cuori sono difficili da sondare, né possono essere stravolti in ombre. Si servivano degli anelli soltanto per ottenere ricchezze; ma l'ira e un'irrefrenabile brama d'oro s'accesero nei loro cuori, donde derivò male bastante da andare a profitto di Sauron. Si dice che il fondamento di ciascuno dei Sette Tesori dei Re dei Nani di ere passate fosse un anello d'oro; ma già molto tempo fa, tutti quei peculii sono stati saccheggiati, i Draghi li hanno divorati e, dei Sette Anelli, alcuni sono stati consumati dal fuoco, altri recuperati da Sauron.
Gli Uomini si rivelarono più disposti a lasciarsi irretire. Coloro che dei Nove Anelli si servirono, in vita loro divennero potenti: re, stregoni, guerrieri come ve n'erano un tempo. Si conquistarono gloria e grandi ricchezze, che però si volsero a loro danno. Avevano, a quanto sembrava, vita imperitura, pure la vita divenne loro intollerabile. Potevano aggirarsi, volendolo, invisibili agli occhi di tutti in questo mondo sotto il sole, e vedere cose in mondi invisibili ai mortali; ma troppo spesso non scorgevano altro che fantasmi e finzioni di Sauron. E uno a uno, prima o poi, secondo la loro forza innata e il bene o il male iniziali delle loro volontà, caddero sotto il giogo dell'anello di cui erano muniti e sotto il dominio dell'Unico, che era di Sauron. E divennero per sempre invisibili se non a colui che portava l'Anello di Dominio ed entrarono nel reame delle ombre. Erano essi i Nazgùl, i Fantasmi dell'Anello, i più temibili servi dell'Avversario; tenebra li accompagnava, ed essi urlavano con la voce della morte.
Cit. " Il Silmarillion"
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lunamagicablu · 3 years
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"E lei non avrebbe trattenuto le sue membra quando il suo cuore era andato nel bosco, perché è sempre il modo delle streghe con due cose qualsiasi prendersi cura della più misteriosa delle due."
— Lord Dunsany , libro La figlia del re della terra degli elfi
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"And she wouldn't have held her limbs when her heart went into the woods, because it's always the witches' way with any two things to take care of the more mysterious of the two."
- Lord Dunsany, book The daughter of the king of the land of the elves
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kon-igi · 4 years
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Qual è la sua previsione di Covid in Europa da qui a uno, due mesi?
I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned 'wilith. Lo avverto nell'aria... Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda. 
Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Grandi Anelli. Tre furono dati agli Elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai Re dei Nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E nove, nove anelli furono dati alla razza degli uomini, che più di qualunque cosa desiderano il potere. Perché in questi anelli erano sigillate la forza e la volontà di governare tutte le razze. 
Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro anello. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello Sovrano per controllare tutti gli altri. E in quest'anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità, e la sua volontà di dominare ogni forma di vita. Un anello per domarli tutti. Uno a uno, i paesi liberi della Terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'Anello, ma alcuni opposero resistenza. 
Un'ultima alleanza di Uomini ed Elfi marciò contro le armate di Mordor. E sui pendii del monte Fato combatté per la libertà della Terra di Mezzo.
La vittoria era vicina. Ma il potere dell'Anello non poteva essere sopraffatto. Fu in questo momento, quando ogni speranza era svanita, che Isildur, figlio del re, afferrò la spada di suo padre. 
Sauron, il nemico dei popoli liberi della Terra di Mezzo, venne sconfitto. 
L'Anello passò a Isildur, che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre. Ma il cuore degli uomini si corrompe facilmente. E l'Anello del Potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte. E alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. 
La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito. E per 2.500 anni dell'Anello si perse ogni conoscenza. Finché, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore.
L'Anello pervenne alla creatura Gollum, che lo portò nei profondi cunicoli delle Montagne Nebbiose. E lì l'Anello lo consumò.
L'Anello diede a Gollum un'innaturale, lunga vita. Per 500 anni avvelenò la sua mente. E nell'oscurità della caverna di Gollum, attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nella foresta del mondo. Correvano voci di un'ombra a Est, sussurri di una paura senza nome. E l'Anello del Potere percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Gollum. Ma accadde qualcosa che l'Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse.
Un Hobbit. Bilbo Baggins, della Contea.
Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.
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Perdonami... da vecchio quale sono mi sono perso nei ricordi.
Dicevamo, la previsione di Covid in Europa da qui a uno, due mesi.
Dunque, se il 15 di Settembre riaprono le scuole, già verso il 20 cominceranno le chiusure isteriche a macchia di leopardo con gran scuotimento di scudi e strapparsi di chiome. A fine mese cominceranno ad aggiustare il tiro perché le industrie rallenteranno a causa dei genitori che si assenteranno i giorni pari per andare a prendere i figlioli e quelli dispari per accudirli. Saranno quindi riviste le regole di distanziamento e di protezioni, coi tamponi fatti non più a tutta la classe ma solo a chi presenterà febbre e tosse.
Tutto sembra procedere nel verso giusto senonché a Ottobre inizierà la campagna per il vaccino antinfluenzale e a scuotere gli scudi e a strapparsi le chiome saranno gli antivax.
Verso Novembre cominceranno le prime infezioni stagionali, sia batteriche che virali, e quindi la gente avrà automaticamente il Covid, bloccando per saturazione qualsiasi servizio che abbia dentro le sillabe OSP- O SAN- e poiché quasi nessuno avrà fatto il vaccino antinfluenzale, i sanitari dovranno fare tamponi come se fosse esplosa una fabbrica di cotton fioc perché la sintomatologia influenzale e quella da Covid-19 sono uguali identiche.
A Dicembre i telegiornali avranno il tono da ‘Gesù Bambino quest’anno non nasce’ e la gente indosserà le mascherine anche per dormire, questo nonostante i numeri di ricoveri sia solo leggermente sopra la media e i decessi stabili sui 10-20 al giorno.
L’anno finirà con il rogo di tutti quelli che hanno manifestato l’intento di festeggiare il capodanno in compagnia nonostante la fine del mondo.
Gennaio, Febbraio e Marzo 2021 saranno mesi confusi e fusi assieme, coi telegiornali che avranno un tono da ‘Gesù non risorge e resta morto ad aspettarci’ e che cercheranno morti dove non ci sono e positivi dove è ovvio che ci siano... cioè OVUNQUE.
Poi ad Aprile-Maggio arriva IL VACCINO ANTISARS-COV2 e la gente ritrova le forze per scendere in piazza a manifestare contro lo strapotere di Bigpharma che ci avrà messo dentro i feti morti dei bambini di Bibbiano uccisi con l’elettroshock e il mercurio dai cinegri comunisti musulmani sionisti.
A Giugno finiscono le scuole, tutti al mare e fottesega.
Bene... con questo auruspicio a lungo termine spero di aver risposto alla tua domanda.
Namárie... merin sa haryalye alasse
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lucinacuccio · 3 years
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Io sono l'Idago (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1045930585-io-sono-l%27idago?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=LucinaCuccio&wp_originator=OOfPMn3y6WQvRFYHFH6sRLiTQoG6Bsc2nOytN%2FEbhKzvQmWC13K50BCcN%2BSM5et%2B50HZjX%2F7HE%2B1ny8xhDzMUEklg0Qy1S9G7s2emuAPR1nX1iBay%2FarH3WTOqZMFbkp Fra le creature dei Regni Magici, l'Idago era una delle più terribili. Feroce e crudele come la morte, era riuscito ad arrivare al comando di tutti gli elfi, le streghe e i fantasmi della terra. Solo a nominare il suo nome, le foglie degli alberi cadevano e i laghi si prosciugavano. I fiumi si gelavano come investiti da una glaciale tormenta di neve. Ogni essere che lo incontrava rimaneva immobile, paralizzato dalla paura dei suoi occhi di ghiaccio, mentre coloro che si fermavano a guardarlo un solo istante di più, impazzivano e perdevano la memoria poiché lo sguardo dell'Idago stregava i sensi e comandava la volontà. Era un re senza castello ma con milioni di sudditi, vivi e morti. Nessun uomo era mai riuscito a vederlo. Solo i fantasmi, le streghe e gli esseri magici potevano vederlo e ne erano terrificati.
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