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#sterilità
francolisi · 6 days
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FERTILITÉ ET HYPNOSE ? Hypnose DCS unique au monde
🌿💫 Si vous recherchez une approche naturelle et complémentaire pour relever les défis liés à la fertilité, l'hypnose réelle et professionnelle pourrait être une ressource précieuse sur votre chemin vers la grossesse.
La recherche scientifique suggère que l’hypnose peut aider à réduire le stress, à améliorer le bien-être émotionnel et à favoriser la fertilité de manière douce et efficace. 🌸✨
Voici les déclarations officielles de 3 personnalités célèbres qui ont publiquement partagé les bienfaits de l’hypnose pour améliorer la fertilité :
1️⃣ Beyoncé : "L'hypnose a été une partie importante de mon parcours vers la maternité. Elle m'a aidée à me détendre, à réduire le stress et à créer un espace intérieur propice à la conception."
2️⃣ Chrissy Teigen : "L'hypnose a été une ressource précieuse dans mon parcours de fertilité. Elle m'a permis de me connecter avec mon énergie vitale et de relever les défis de manière plus équilibrée et positive."
3️⃣ Hugh Jackman : "L'hypnose a eu un impact significatif sur ma fertilité. Elle m'a aidée à maintenir un état d'esprit optimiste et à soutenir ma santé mentale tout au long de mon parcours vers la parentalité."
Si vous recherchez également un accompagnement intégratif pour améliorer la fertilité et réaliser votre rêve de devenir parent, considérez l’hypnose comme une ressource possible.
Consultez un hypnothérapeute expert et commencez votre voyage vers une conception plus harmonieuse et consciente. 🌟🤰
Si vous n'avez pas envie de vous promener dans les chapelles, téléchargez cet audio DCS unique au monde :
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crazy-so-na-sega · 2 months
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“La banale dottrina di Malthus, che consiste nell’esaltazione della sterilità come progresso, e che oggi viene predicata in tutti i paesi bianchi, prova soltanto che questi intellettuali non hanno razza, per non parlare dell’opinione che consegue direttamente da questa dottrina, cioè  che le crisi economiche possono essere combattute attraverso lo spopolamento. E' vero il contrario. »
- Oswald Spengler, Scritti storici e filosofici
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mermaidemilystuff · 3 months
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Questa mattina ho avuto con capa una riunione con la preside al liceo che ho frequentato. Mentre aspettavamo capa mi chiede "ti emoziona tornare qui, eh? Anche a me un po'."
Emoziona è una parola forte, più che altro ho dei simil flashback del Vietnam. Il bullismo, l'isolamento, l'essere etichettata, aspettare la ricreazione per avere qualcuno con cui parlare, passare ogni giorno cinque ore con 20 persone che mi disprezzano, aver passato tra i periodi più bui e non aver avuto un minimo di supporto in quel luogo, anzi. L'ingiustizia di un voto finale dopo anni e anni di impegno nonostante quello che mi è successo nel mezzo. Senza contare la sterilità di questo posto quando ci stavo io, adesso si respira un'aria completamente diversa.
Ahah eh sì.
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ross-nekochan · 5 months
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Ieri notte ho pianto un po'. Dovrebbe essere una bella notizia, dato che non lo faccio mai per colpa del mio cervello che mi obbliga a reprimere tutte le emozioni perché devo per forza essere forte e basta. Sarà forse stato il ciclo, che anche stavolta mi è arrivato dopo 40gg, forse (ancora) per colpa dello stress del lavoro.
Ultimamente mi sento sola e dimenticata dal mondo e a volte penso che morire qui sarebbe perfetto per sparire nel nulla facilmente. Tanto chi mi verrebbe a cercare? Nessuno. Basterebbe fare in modo che nessuno trovi il mio corpo e lasciare che marcisca così che nessuno possa essere avvisato e sparirei senza lasciare traccia.
Non so cosa fare. Né adesso né in futuro. Sebbene lavorare mi ammazzi lo spirito, in teoria non avrei di che lamentarmi: il leader è gentile, il lavoro non è difficile e ingestibile, posso vestirmi come voglio. Eppure mi sembra tutto vuoto. Guardo i dipendenti della multinazionale dove lavoro... saranno ricchi sfondati, eppure sicuramente anche loro avranno da lamentarsi, quindi ha veramente senso fare carriera? Che poi, anche se volessi, in che cosa potrei farmi una carriera? Una parte di me sta seriamente pensando di continuare in questa strada, specializzarmi in qualcosa di tecnico e diventare un'arrivista come tutti gli altri, solo per i soldi. Dall'altra... riuscirei a perseverare in questa decisione, io che non so nemmeno sicura se voglio davvero quello che ho deciso di mangiare a colazione? In questa società non posso servire a niente perché non ho studiato ingegneria, business, finanza, giurisprudenza. Mentre piangevo pensavo a mia madre, la persona che più odio e amo sulla faccia della terra e che una volta mi ha detto:"Perché vorresti dire che i tuoi esami sono più difficili di quelli di tuo fratello?!". Solo perché ho studiato umanistica e non ci sono numeri. Chi studia le materie STEM spesso viene additato e si sente uno sfigato. E invece i veri sfigati siamo noi, perché tanto è tutto facile. Quante volte l'ho sentita dire che mio fratello "ha fatto i sacrifici" - mai sentita una cosa del genere per me, nonostante è dalla triennale quando avevo 20 anni, che mi sveglio alle 6:30 per prendere il bus per raggiungere Napoli, mentre mio fratello andava comodamente in auto senza manco cambiare provincia; mai sentita per me nonostante abbia deciso di andare a studiare fuori, ma quello l'ho deciso io e quindi non vale come sacrificio. In più, ho ricevuto più soldi per vivere fuori - come se qualcuno avesse impedito pure a lui di farlo. Ha fatto tanti di quei sacrifici da non aver mai avuto bisogno di cucinare da solo, lavarsi la biancheria e spazzare a terra. Ora vive già con uno stipendio da pascià, un sacco di ferie, senza pagare quasi niente e lavorando da casa, con l'unico sacrificio di aver studiato 5 anni per laurearsi - come se avesse studiato solo lui. Vabbè ma si sa, ingegneria è più difficile...
Io continuo a fare sacrifici persino oggi, senza che mi venga riconosciuto da nessuno, sola come un cane e senza che io riesca a vedere la fine di tutto questo, mai. E se lo vai a dire a qualcuno, sai che rispondono? Lo hai deciso tu di trasferirti quindi non ti lamentare. Non posso nemmeno pensare: se mi sacrifico tot anni, dopo potrò finalmente riposare e godere dei frutti del mio sacrificio... perché questo supplizio potrebbe non avere mai fine. Solo perché non ho nessuna skill di valore da poter vendere nel mercato del lavoro.
Non mi posso lamentare del lavoro che faccio adesso eppure la sua vuotezza e sterilità mi porterebbe a volerlo cambiare. Ma per cosa? Esistono altre cose per me, laureata di merda senza skills importanti, che sono più stimolanti o quanto meno più remunerative? Forse no e quindi forse piuttosto che fare l'arrivista, sarebbe meglio abbassare la testa e continuare a fare la schiava del sistema.
Un sacco di volte mi sono lamentata del fatto che mi sveglio presto col mio coinquilino italiano e lui ha risposto:"Almeno tu lavori in ufficio, non ti lamentare. Io lavoravo in officina senza aria condizionata d'estate e senza riscaldamento d'inverno". Siamo arrivati a questo, alla guerra tra poveri. Mi devo sentire in colpa pure se non ho lo smartworking.
Tra l'altro sto notando di una cosa comune nella nostra generazione. Infatti lui, come l'altro coinquilino, dopo tot anni di lavoro e di soldi accumulati hanno deciso di venire qui per imparare la lingua e fare una sorta di investimento su se stessi. La mia amica pure, laureata in arte contemporanea, dopo un paio di anni di lavoro in un negozio di abbigliamento, dice che vuole perseguire la sua passione per il disegno e seguire un corso ad hoc.
Se penso a me, nemmeno questa cosa potrei farla. Che corso farei? Quale stravolgimento della vita potrei fare? Nessuno. Non ho altri interessi al di fuori della conoscenza in generale e nessun corso specifico che possa aiutarmi a migliorare la mia situazione o il mio status.
Sono vuota, persa, sola... vedo solo il buio davanti a me.
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gregor-samsung · 10 months
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“ Quando una popolana napoletana non ha figli, essa non si addolora segretamente della sua sterilità, non fa una cura mirabile per guarirne, come le sposine aristocratiche, non alleva un cagnolino o una gattina o un pappagallo, come le sposette della borghesia. Una mattina di domenica ella, si avvia, con suo marito, all'Annunziata, dove sono riunite le trovatelle, e fra le bimbe e i bimbi, allora svezzati o grandicelli, ella ne sceglie uno con cui ha più simpatizzato, e, fatta la dichiarazione al governatore della pia opera, porta con sè, trionfante, la piccola figlia della Madonna. Questa creaturina, non sua, ella l'ama come se l'avesse messa al mondo; ella soffre di vederla soffrire, per malattia o per miseria, come se fossero viscere sue; nella piccola umanità infantile napoletana, i più battuti sono certamente i figli legittimi; di battere una figlia di Maria, ognuno ha un certo ritegno; una certa pietà gentilissima fa esclamare alla madre adottiva: puverella, non aggio core de la vattere, è figlia della Madonna. Se questa creatura fiorisce in salute e in bellezza, la madre ne va gloriosa come di opera sua, cerca di mandarla a scuola o almeno da una sarta per imparare a cucire, poiché certamente, per la sua bellezza, la bimba è figlia di un principe; in nessun caso di miseria o infermità, la madre adottiva riporta, come potrebbe, la figliuola all'Annunziata. E l'affezione, scambievole, è profonda, come se realmente fosse filiale; e a una certa età il ricordo dell'Annunziata scompare, e questa madre fittizia acquista realmente una figliuola. Ma vi è di più: una madre ha cinque figli. Il più piccolo ammala gravemente, ella si vota alla Madonna, perché suo figlio guarisca; ella adotterà una creatura trovatella. Il figlio muore; ma la pia madre, portando il fazzoletto nero che è tutto il suo lutto, compie il voto, lagrimando. Così, a poco a poco, la creatura viva e bella consola la madre della creatura morta, e vi resta in lei solo una dolcezza di ricordo e vi fiorisce una gratitudine grande per la figlia della Madonna. Talvolta, il figlio guarisce: il primo giorno in cui può uscire, la madre se lo toglie in collo e lo porta alla chiesa dell'Annunziata, gli fa baciare l'altare, poi vanno dentro a scegliere la sorellina o il fratellino. E fra i cinque o sei figli legittimi, la povera trovatella non sente mai di essere un'intrusa, non è mai minacciata di essere cacciata, mangia come gli altri mangiano, lavora come gli altri lavorano, i fratelli la sorvegliano perché non s'innamori di qualche scapestrato, ella si marita e piange dirottamente, quando parte dalla casa e vi ritorna sempre, come a rifugio e a conforto. “
Matilde Serao, Il ventre di Napoli. (Corsivi dell’autrice)
[Edizione originale: fratelli Treves, Milano, 1884]
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simonvictormoody · 10 months
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Avvertenze: scritto da ubriaco e senza correzioni
10 Riflessi
Ho iniziato a scrivere dopo la seconda birra con whiskey ammaliato dal riflesso delle luci al neon e delle stronzate dette dalla gente che mi circonda, che rievoca vecchi eventi passati come la maturità del liceo oramai superata da 10 anni. Preferire non aver mai parlato con questi tizi qualche anno fa, per fortuna mia se ne sono andati, magari per il barista no. Ma chi cazzo se ne frega del resto? Da solo senza puttana si sopravvive così. Oramai le poesie non servono per scopare, sono troppo difficili per la maggior parte delle menti femminili. Amano il banale e il momentaneo. L’effimero. La merda che viviamo. Non si spingono oltre al perché del mondo, e quando le conosco questo genere di donne che potrebbero interessarmi si decidono di scopare uomini mediocri senza cervello. Ma lo accetto, devo farlo per la debolezza dell’essere umano. Quanto vorrei godere ora di un orgasmo sia fisico che mentale come scrissi in qualche pensiero prima.
Donne bellissime accompagnate da uomini discutibili, mediocri nel vestire e nel parlare. Li sento. Potrei batterli con una citazione colta, ma se queste donne preferiscono uscire con loro o dare corda vuol dire che non sono quella figa intellettuale che cerco. E pensare che tutto questo sta nascendo mentre leggevo Bukowski e ho visto una lampadina al neon riflessa sullo schermo del mio telefono. Purtroppo non mi sono portato dietro il libro altrimenti avrei preferito il profumo della carta alla sterilità dell’elettricità. Sterilità, parliamone… non ho mai visto una donna negarsi ad un vibratore. Diciamo che quando fa comodo la modernità piace, assai. Forse dovrei provare anche io?
La birra con il whiskey, la seconda, non l’ho finita ma mi sento già “partito” nel mondo della lettura e della scrittura che sembra che non abbia voglia di finirla. Mi mancavano queste serate dove la mente vaga così velocemente che le dita difficilmente stanno dietro. Bevo
Alcol
Umilio ogni giorno la mia esistenza
Umilio il mio essere
Sottomesso alla vita.
Sottomesso alla realtà.
Vivo la morte ogni giorno.
Vomito nel lavandino e scommetto sulle partite.
Perdo. Vinco.
Godo l’attimo.
Il negroni, l’amaro e la puttana mi accompagnano nella serata.
Cadono bicchieri.
Si rompono vetri come le nostre convinzioni.
Siamo ubriachi di vita,
Siamo ubriachi di morte.
Siamo ubriachi e veri.
Voglio morire con il cazzo dritto dentro una prostitua di basso profilo.
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scogito · 3 months
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La Cina crea il primo bambino AI al mondo che mostra emozioni umane
"Sviluppato dall'Istituto di Pechino per l'intelligenza artificiale generale (BIGAI), Tong Tong o l'avatar virtuale dell'IA di Little Girl è stato recentemente presentato per la prima volta a Pechino.
BIGAI vede Tong Tong come un passo da gigante verso il raggiungimento di un agente di intelligenza artificiale generale (AGI) in cui una macchina possa pensare e ragionare come un essere umano."
(fonte video: alfaomegachannel, Telegram)
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Visti i problemi di sterilità, ovarici e di nascite di bambini già malati, che aumenteranno in futuro, ecco la soluzione.
Lo scrivevo tempo fa che si andranno a comprare bambini al supermercato.
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TRA IL DIRE E IL FARE...
«Penso che tutte le autorità alla guida del mondo sarebbero d’accordo che quello di cui abbiamo bisogno è una protezione maggiore della natura, più rispetto per il pianeta, più amore tra le persone, ecc. La nostra tecnologia è troppo inumana. Sui giornali si legge che dovremmo tornare a una vita più austera, rivalutare le relazioni umane, la fantasia creativa personale e godere di più libertà individuale. Avere tale genere di fantasie in rapporto ai desideri non è una grande conquista. Chiunque le ha. Anche il vecchio sistema le ha, non sono solo i giovani con la loro carica di idealismo. Anche le persone di ottant’anni possono avere simili aspettative. Gli anziani sono pieni di sagge fantasie in rapporto ai desideri, ma non sanno come realizzarle. […]
In genere, l’Anima in un uomo e il femminile in una donna svolgono la funzione di calare le cose dentro la realtà. Che un uomo non abbia moglie, significa, a livello simbolico, che per quanto abbia fantasie meravigliose, quando va a realizzarle, è perso. Il femminile è ciò che rimette le cose al mondo, spinge alla realizzazione, proprio come l’uomo genera ma è dalla donna che nasce il bambino, è lei che lo porta nella vita. Così, se l’Anima di un uomo è morta, se egli non è in relazione con la propria femminilità interiore, potrebbe anche essere il più grande idealista del creato e avere meravigliosi piani per riformare la situazione mondiale ma, al momento di metterli in pratica, non saprà che fare. […]
Se un uomo ha sviluppato la propria Anima, vede le opportunità per mettere in pratica gli ideali in cui crede poiché ad essi è relazionato in modo personale. Non vede solo comitati, commissioni, ecc.; vede anche le persone. Ci si può rendere conto delle cose solo attraverso gli individui, non attraverso quel che si dice nelle istituzioni e negli articoli di giornale. Ciò comporta lo sviluppo del principio femminile; con ciò l’uomo potrà disporre di fantasia operativa imparando a commisurare il possibile alla realtà e evolvendosi nelle relazioni personali. Si potrà avere il miglior sistema mondiale possibile, ma se le persone non sono in relazione, se c’è, per esempio, uno straordinario team di scienziati ma tutti si odiano l’uno con l’altro, non produrranno mai niente. Se l’Anima è carente, prevarrà sempre sterilità.»
Marie-Louise Von Franz
La gatta. Una fiaba sulla rendenzione del femminile. (pag. 88)
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ℹ️ L’Anima, per Jung, è la donna presente nell’uomo. E’ quell’intima compagna in omaggio a cui l’uomo compie le sue gesta e realizza il suo destino. E’ il “principio di individuazione” complementare e opposto a quello di conformità sociale. L’Anima nel corso della storia è stata oggetto di diffidenze e persecuzioni sempre maggiori, proiettata su donne un po’ troppo originali che nel medioevo divennero oggetto della caccia alle streghe. Con l’oppressione del femminile, messo in ombra e cacciato nell’inconscio, l’uomo priva se stesso della sua vitalità, del senso della sua esistenza, deperisce e si incattivisce, e la realtà assume i tratti di un paesaggio arido e sterile.
Con la caccia alle streghe anche il gatto, simbolo di indipendenza e di “vita notturna”, finì per patire persecuzioni e crudeltà. La principessa protagonista della storia, trasformata in gatta da una maledizione scagliatale da una Madonna di palazzo (istituzionalizzata), dovrà essere redenta da un principe che ha la missione di trovare un tessuto di lino prezioso: simbolo di quella fine trama del destino intessuta dall’inconscio.
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🖌 Marc Burckhardt, The dream
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francolisi · 7 days
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FERTILITÀ E IPNOSI? Ipnosi DCS unica al mondo
🌿💫 Se stai cercando un approccio naturale e complementare per affrontare le sfide legate alla fertilità, l'ipnosi vera e professionale potrebbe essere una risorsa preziosa nel tuo percorso verso la gravidanza.
Le ricerche scientifiche suggeriscono che l'ipnosi può aiutare a ridurre lo stress, migliorare il benessere emotivo e favorire la fertilità in modo delicato e efficace. 🌸✨
Ecco le dichiarazioni ufficiali di 3 personaggi famosi che hanno pubblicamente condiviso i benefici dell'ipnosi nel migliorare la fertilità:
1️⃣ Beyoncé: "L'ipnosi è stata una parte importante del mio viaggio verso la maternità. Mi ha aiutato a rilassarmi, a ridurre lo stress e a creare uno spazio interiore favorevole alla concezione."
2️⃣ Chrissy Teigen: "L'ipnosi è stata una risorsa preziosa nel mio percorso di fertilità. Mi ha permesso di connettermi con la mia energia vitale e di affrontare le sfide in un modo più equilibrato e positivo."
3️⃣ Hugh Jackman: "L'ipnosi ha avuto un impatto significativo sulla mia fertilità. Mi ha aiutato a mantenere una mentalità ottimistica e a sostenere la mia salute mentale durante il percorso verso la paternità."
Se anche tu stai cercando un supporto integrativo per migliorare la fertilità e realizzare il tuo sogno di diventare genitore, considera l'ipnosi come una possibile risorsa.
Consulta un ipnoterapeuta esperto e inizia il tuo viaggio verso una concezione più armoniosa e consapevole. 🌟🤰
Se non hai voglia di girare cappelle, scarica questo audio DCS unico al mondo:
TU PUOI AVERE UN FIGLIO
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annalisalanci · 2 years
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La Wicca. Il manuale della strega buona
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Coven wiccan.
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Altare wiccan
Introduzione
In questo periodo la stregoneria <<è di moda>>, e spesso si vedono cose aberranti fatte passare per culti pagani.
Questo libro si rivolge soprattutto alle donne, ma anche a quegli uomini che non disdegnano il loro lato femminile e sono aperti ad accogliere i misteri della Dea.
La stregoneria è un cammino lungo e difficile, solitario e meditativo, che richiede impegno, rispetto e amore, ma è ricco di soddisfazioni e gioia.
La stregoneria è sì un viaggio iniziatico, ma per ogni persona questo viaggio ha connotati diversi, pause, mete, soste, percorsi alternativi. Ogni persona ha il suo destino, la sua vita, e io posso solamente fornire indicazioni per il cammino, ma il cammino stesso spetta a te. Essere una strega significa essere a contatto con la Natura, vivere in lei e di lei, rispettare i suoi ritmi e le sue leggi. Questa è la vera stregoneria, non quella che si vede nei film o si legge nei libri. Essere una strega significa lavorare per il bene del nostro pianeta e di tutta l'umanità.
Chi sono le streghe?
Nell'immaginario collettivo quando si parla di streghe, tutti pensano a megere brutte e vecchie con il naso gobbo, come la strega di Biancaneve, pericolose donne perdute che mangiavano i bambini, che rubavano i piccoli nelle culle per poi cuocerli nel calderone e farci un unguento con il quale volare al Sabba, fatali donne sessualmente attraenti come la Circe di Ulisse o altre maghe dell'antichità, misteriose crature della notte che si trasformavano in gatte e altri animali, che adoravano il demonio sotto forma di caprone, pericolosi esseri che vivevano ai limiti fra il visibile e l'invisibile e lanciavano maledizioni sul bestiame, facevano tempestare e causavano aborti e sterilità, sataniste dai morbosi gusti sessuali che si univano carnalmente con i diavoli contro natura, fanciulle perdute che facevano le prostitute per condurre sulla via del peccato uomini retti, o vampire che succhiavano il sangue dei bambini e degli innocenti.
Le streghe sono sempre esistite nelle paure dell'uomo perché rappresentano il lato oscuro dell'anima, quello che Jung chiama Ombra.
Qualcuno ha voluto vedere il lato positivo delle cosiddette <<schiave di Diana>> e le ha considerate sciamane, curatrici, sacerdotesse dell'antichissimo culto della Grande Madre Terra, donna-medicina, erboriste, illuminate, sagge. Ed è proprio questo che siamo, ma molto altro ancora.
Il termine italiano, strega deriva dal latino strix, che sta a indicare un uccello notturno, che con il tempo finì per indentificare la strega.
E' il potere di creare e distruggere che appartiene alla Grande Dea, e che ha sempre terrorizzato gli uomini. Già le religioni latina e greca inventarono leggende e miti per creare figure spaventose agli occhi del popolo, come per esempio Circe, Medea, Medusa.
La parola inglese witch, che significa strega nell'accezione moderna, deriva invece da wicca, poi mutato in wicca, che significa saggia. Nella mitologia anglosassone o comunque nordica le streghe riescono a mantenere un ruolo se non proprio positivo, almeno non totalmente negativo.
Nelle mitologie nordiche la presenza di una fata/strega è obbligatoria nei castelli dei re, nei villaggi, fra i capi: i druidi, il corrispondente maschile delle sacerdotesse della Dea Madre Terra, sono descritti come sapienti e sacerdoti, capaci di curare le malattie del corpo, lenire i dolori dell'anima, consigliare e sanare qualsiasi malanno. Quindi le streghe nordiche non sono prevalentemente incantatrici ma sciamane e medichesse, temute e rispettate per i loro incomprensibili poteri.
Le streghe, avversate dalla Chiesa e dal potere politico laico, continuarono nella clandestinità la loro opera di aiuto alle persone e al mondo: soprattutto per quanto riguarda l'aspetto medico e psicologico, offrirono, nei periodi bui, qualche lampo di libertà e di speranza a chi non ne aveva, soprattutto alle persone del popolo, oppresse dai potenti, che potevano rivolgersi a loro per farsi curare e aiutare. Depositarie delle arti magiche ed erboristiche, sagge dalle parole importanti e di potere, o incantatrici, le streghe hanno mantenuto viva la fede nella potenza, grandiosità e bontà della Natura, dato una speranza, un sogno, un aiuto materiale, ma soprattutto spirituale.
Quello che la maggior parte delle persone ignora è che lo fanno ancora, poiché le streghe non sono mai scomparse, si sono nascoste, si sono camuffate, ma dovunque nel mondo vi era una donna che aiutava a partorire, che consigliava l'uso di un'erba medicamentosa o portava una parola di conforto a chi era disperato, lì viveva il respiro della Dea, lì continuava la vera antica Religione della Natura.
Wicca, la moderna stregoneria
Ognuno è libero di vivere la propria vita, non esiste una verità assoluta e immutabile. Per qualcuno può essere la Wicca, per altri il Cristianesimo, il Buddhismo, l'Islam, o altre religioni rivelate, o ancora sette, gruppi come i Testimoni di Geova o gli Hare Krishna. Ognuno ha le proprie visioni del mondo, ognuno è libero di scegliere ciò che crede più adatto per se stesso, a patto che il suo credo non danneggi gli altri.
Ovviamente, ci sono distinzioni fondamentali tra la religione delle streghe e le altre, la prima riguarda la divinità.
In molte religioni monoteiste vi è un unico dio, maschio, che guida il mondo. La Wicca è diversa, è una religione politeista. Il divino viene visto in tutti gli esseri umani, le piante, gli animali, le pietre, nel cielo e nell'acqua, nel vento o nelle stelle. E in tutto ciò che possiamo vedere e toccare. Nessuno può definire con precisione cosa sia la Wicca, poiché essa ha una sola certezza: tutta la Natura è sacra, poiché è il corpo della Dea.
Nella Wicca non esistono testi sacri e ognuno la vive in modo diverso a seconda delle proprie emozioni e del rapporto che riesce a instaurare con la Dea; è evidente che il rapporto con la Natura che può avere una persona che vive in una metropoli sarà necessariamente diverso da chi ha la fortuna di passeggiare nei boschi incontaminati o pregare in riva all'oceano.
Il primo principio della Religione delle Figlie della Dea è quello dell'amore per la Natura e per la vita ed è espresso nel comandamento:
<<Se non danneggi nessuno, fai ciò che vuoi>>.
E' un sentimento che si crea tra un individuo che decide di intraprendere la strada della Wicca e altri esseri naturali, visibili e invisibili. Danneggiare gli altri può derivare non solo da azioni, ma anche da pensieri e parole, e quando si dice di non danneggiare nessuno, intendiamo prima di tutto noi stessi.
La persona che aderisce alla Wicca deve riconoscere le forze dell'universo e armonizzarsi con loro. La divinità suprema è la Natura, che chiamiamo comunemente la Dea.
La persona che aderisce alla Wicca adora e si pone in relazione con il divino della Natura in base all'archetipo della Grande Madre, come era al tempo del matriarcato, prima religione dell'umanità. L'armonia, suprema conquista di chi segue la Wicca, deve riconoscere le forze della Natura.
La persona che aderisce alla Wicca opera secondo la legge di causa ed effetto: ogni azione ha una reazione, e ogni effetto ha la sua causa. Tutte le cose accadono secondo questa legge, per cui se opereremo il bene ci tornerà il bene, mentre se danneggeremo qualcuno a nostra volta ne verremo danneggiati.
I poteri della Natura esistono anche in ogni persona, sebbene solitamente gli uomini non ne siano più coscienti e questi poteri sono solamente latenti, in attesa di essere risvegliati. I poteri e le abilità possono essere risvegliati e usati a scopi benefici, se non praticate le tecniche corrette. La Wicca insegna che l'universo è la manifestazione fisica della Dea, non può esserci niente nell'universo che non faccia parte della natura della Grande Madre. Da Lei derivano i nostri poteri. Essendo l'universo il corpo della Dea, possiede gli stessi attributi della Dea, quindi i suoi poteri, ai quali noi possiamo attingere.
Noi sappiamo che tutto nell'universo è in movimento continuo e ciclico, tutte le cose crescono e calano seguendo il moto della Luna e delle maree. Perciò la Wicca celebra, si armonizza e fa uso delle maree e delle lunazioni, del ciclo delle stagioni e del moto del sistema solare. Queste fasi si ritualizzano nelle Feste dell'Anno. Inoltre, la Sacerdotessa wicca lavora con le forze e le maree della Luna, per questo il suo corpo è lo strumento per attingere alle energie della Terra.
Nella Natura non esiste la morte, vi è solamente la trasformazione. Il grande poeta cinese Lao Tzu sosteneva che quello che per un bruco è la fine del mondo, per gli altri è la nascita di una farfalla.
Nella Natura le creature esistono, mutano, sorgono a nuova forma. Il seme muore per divenire germoglio, il fiore muore per divenire frutto, il frutto muore per divenire seme e ricominciare il ciclo della vita che non si esaurisce mai.
In quest'ottica la Sacerdotessa wicca sa che non esiste la morte, solo il cambiamento da una condizione di esistenza a un'altra.
La morte non è seguita da nessuna punizione né ricompensa, ma dalla vita che si rinnova nelle forme decise dalla Dea.
z legato alle fasi della Luna, e quindi al misterioso mondo interno delle donne, fatto di ovulazione, fertilità, decadenza, mestruazione. Il momento di maggiore potere è nel periodo dell'ovulazione e in generale in Luna crescente, ovvero nel cosiddetto periodo fertile.
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crazy-so-na-sega · 2 months
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L'epidemia nichilista -igiene, superficiali culti del sole, sport, coltivazione del corpo, in breve: un'etica della sterilità indegna di considerazione.
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-Ernst Jünger
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Perché non torni a scrivere i tuoi fantastici racconti anziché perdere tempo con tutte queste domande poste da individui frustrati?
Grazie per gli apprezzamenti, ma permettimi di rassicurarti: una attività non esclude l'altra, ed il momento di sterilità creativa, che mi riconosco, non è dovuto alle domande che ricevo (molte di loro sono interessanti, poi, non trovi?) ed a cui rispondo, ma ad una condizione solo mia, di tanta, troppa, energia utilizzata per tenere a bada i miei demoni, per evitare che il Mondo (e le persone che ci vivono) mi faccia più schifo di quanto saprei tollerare e per silenziare una voce (interiore e misteriosa) che mi invita ad andarmene da tutto, a consegnarmi ad una sorta di moderno eremitaggio ed ad una vita minima, parca e priva di contatti sociali.
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errantepagina69 · 8 days
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Roberto Volpi (Il sesso spuntato)
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Che ritmi e stili di vita molto intensi, indaffarati, costellati se non di vere e proprie preoccupazioni almeno di obiettivi e traguardi da raggiungere pressoché giornalmente, o che tali sono anche semplicemente per la necessità di dover sbarcare il lunario, possano avere un certo peso nell'aumento della sterilità/infertilità della coppia, e in modo particolare in quella del soggetto maschile, non si può certo escludere, è anzi piuttosto probabile. Com'è probabile che livelli particolarmente accentuati di inquinamento ambientale, atmosferico in primo luogo, possano alla lunga riflettersi in una qualche contrazione biologica delle capacità procreative. Ma, tanto per fare un esempio, non è che a proposito di stili e ritmi di vita concitati e teoricamente stressanti, e pure di alti livelli di inquinamento, gli Stati Uniti abbiano molto da imparare, se così si può dire, dai Paesi europei, eppure i tassi di fecondità degli States continuano almeno a oscillare sopra, sia pure leggermente, la soglia di sostituzione: un livello che in Europa non ha l'eguale. Ora, un tale confronto, sia chiaro, in quanto influenzato da molti altri elementi di diversità è poco significativo come prova retta della scarsa influenza di questi fattori sui livelli di sterilità/infecondità. Ma almeno indirettamente ci suggerisce che fattori come stress e stili di vita particolarmente intensi, indaffarati, se hanno un'influenza sui livelli di sterilità/in fecondità, la qual cosa è pressoché certa, tuttavia non ne hanno una preponderante. Un più marcato fattore di diver- sità tra le due sponde dell'Atlantico lo si riscontra semmai nella stessa concezione dei figli, che è molto più sobria e naturale in America che non in Europa, ed è a sua volta più sobria e naturale in Europa che non in Italia, dov'è andata caricandosi, con l'andar del tempo, di molti aspetti di artificiosità, di sovrastruttura culturale, perfino cervellotica.
Prima uscita: 1 ottobre 2012 Editore: Lidau Pagine: 208
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