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#sostegno scolastico
disabilicom · 2 years
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Genitori, terapisti e docenti scrivono alle istituzioni e ai politici illustrando le difficoltà della scuola per studenti e alunni con disabilità ad ogni inizio anno, tra nomine di sostegno mancanti e riduzioni d’orario
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gregor-samsung · 6 months
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" Hamas divenne un attore significativo sul campo anche grazie alla politica israeliana di appoggio alla costruzione di un’infrastruttura educativa islamica a Gaza, che intendeva bilanciare la presa del movimento laico Fatah sulla popolazione locale. Nel 2009 Avner Cohen, che aveva prestato servizio nella Striscia di Gaza nel periodo in cui, alla fine degli anni ’80, Hamas iniziò a prendere il potere, ed era responsabile degli affari religiosi nei Territori occupati, dichiarò al «Wall Street Journal»: «Hamas, con mio grande rammarico, è una creazione di Israele». Cohen spiega come Israele abbia aiutato l’organizzazione benefica al-Mujama al-Islamiya (il «Centro islamico»), fondato da Sheikh Ahmed Yassin nel 1979, a diventare un potente movimento politico, da cui emerse Hamas nel 1987. Sheikh Yassin, un religioso islamico disabile e semi-cieco, fondò Hamas e ne fu il leader spirituale fino al suo assassinio nel 2004. Originariamente venne avvicinato da Israele con un’offerta di aiuto e la promessa del benestare governativo all’espansione della sua organizzazione. Gli israeliani speravano che, attraverso la sua opera di beneficenza e le sue attività educative, questo leader carismatico avrebbe fatto da contrappeso al potere di Fatah nella Striscia di Gaza e altrove. È interessante notare che alla fine degli anni ’70 Israele, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna vedevano nei movimenti nazionali laici (di cui oggi lamentano l’assenza) il peggior nemico dell’Occidente.
Nel suo libro To Know the Hamas, il giornalista israeliano Shlomi Eldar racconta una storia affine sui forti legami tra Yassin e Israele. Con la benedizione e il sostegno di Israele il Centro islamico aprì un’università nel 1979, un sistema scolastico indipendente e una rete di circoli e moschee. Nel 2014 il «Washington Post» trasse conclusioni molto simili sulla stretta relazione tra Israele e il Centro islamico fino alla nascita di Hamas nel 1988. Nel 1993 Hamas divenne il principale oppositore degli accordi di Oslo. Mentre c’era ancora chi appoggiava Oslo la sua popolarità diminuì, ma non appena Israele cominciò a rinnegare quasi tutti gli impegni assunti durante i negoziati il supporto verso Hamas crebbe, dando nuova linfa vitale al movimento. La politica di insediamento di Israele e il suo uso eccessivo della forza contro la popolazione civile nei Territori giocarono sicuramente un ruolo importante. La popolarità di Hamas tra i palestinesi non dipendeva però unicamente dal successo o dal fallimento degli accordi di Oslo, ma anche dal fatto che l’organizzazione avesse effettivamente conquistato i cuori e le menti di molti musulmani (che sono la maggioranza nei Territori occupati) per via dell’incapacità dei movimenti laici nel trovare soluzioni all’occupazione. Come per altri gruppi politici islamici in tutto il mondo arabo, il fallimento dei movimenti laici nel creare posti di lavoro e nel garantire benessere economico e sicurezza sociale spinse molte persone a tornare alla religione, che offriva conforto e reti stabili di supporto e solidarietà. Nell’intero Medio Oriente, come nel mondo in generale, la modernizzazione e la secolarizzazione hanno giovato a pochi e hanno lasciato molti infelici, poveri e amareggiati. La religione sembrava una panacea, oltre che un’opzione politica. "
Ilan Pappé, Dieci miti su Israele, traduzione di Federica Stagni, postfazione di Chiara Cruciati, Tamu editore, 2022. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Ten Myths About Israel, New York: Verso, 2017]
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toscanoirriverente · 3 months
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Israele uguale nazismo? Cosa succede quando l’uso politico della storia si incontra con l’ignoranza della storia? L’uso politico della storia non è certo una novità. È sempre stato praticato. Si ricorre strumentalmente all’uno o all’altro esempio storico scegliendo l’interpretazione che si ritiene più conveniente al fine di dare sostegno, di fornire legittimità, alla posizione politica che si sta difendendo. A chi ne fa un uso politico, della storia in sé, di che cosa sia realmente accaduto in passato, non importa un bel nulla: si usa la storia come una clava, è solo un mezzo utile per fare propaganda, per conquistare proseliti, per sconfiggere le posizioni avversarie. Ma se la novità non sta certo nell’uso politico della storia, è nuovo il contesto in cui vi si fa ricorso. (...)
Le ricerche condotte dagli specialisti della comunicazione danno al riguardo indicazioni chiare: una grande quantità di persone che vive immersa nel presente ha perduto la capacità di capire che il presente è influenzato dal passato. A queste persone sfugge la profondità storica di qualunque evento di cui sia testimone. E poiché il passato non conta nulla, non è considerato un mezzo per comprendere il presente, non ha nemmeno senso dotarsi di un minimo di conoscenze storiche. Un tempo l’uso politico della storia, la storia usata come clava, incontrava un limite, ovvero esistevano degli anticorpi. Una parte almeno dei ceti istruiti era dotata di sufficienti nozioni storiche,e disponeva di sufficiente senso storico, da non farsi imbrogliare. Adesso non è più così, gli anticorpi sono svaniti o si sono assai indeboliti. A qualcuno è stato detto che un tempo (il quando, nonché il contesto, ovviamente, sono irrilevanti) è esistita una cosa denominata nazismo e di cui null’altro importa sapere se non che si trattava del male assoluto. Inoltre, quel qualcuno ha sviluppato nel tempo un odio viscerale nei confronti di Israele, Stato percepito come più potente dei suoi vicini e colpevole di essere appoggiato dall’Occidente. L’accostamento diventa automatico: Israele uguale nazismo. Non c’è alcun bisogno di sapere qualcosa né della storia del nazismo né di quella di Israele per stabilire l’associazione. E poiché ignoranza della storia significa anche ignoranza di cosa sia e di quanto abbia storicamente pesato l’antisemitismo, non sorprende che una quantità così elevata di studenti universitari, da Harvard alle università europee, non abbia problemi a fare un simile accostamento. (...)
Per aiutare a comprendere quanto sta accadendo in Medio Oriente occorrerebbe spiegare che si tratta di una vicenda complessa che inizia nel 1948 con la nascita dello Stato di Israele e il conseguente «rifiuto arabo». Nessuna comprensione di quanto è accaduto e accade è possibile se non si parte da lì. Gli stessi errori di Israele (le colonie in Cisgiordania, l’illusione di potere difendere all’infinito lo status quo, ossia i precarissimi rapporti fra due popoli reciprocamente ostili) non si spiegano se non ricostruendo quel quadro generale. Ma, appunto, ciò presuppone che l’interlocutore sia disposto a riconoscere il peso e l’importanza della storia per comprendere il presente. Il che però è impedito o quanto meno reso assai difficoltoso dal clima e dalle tendenze dominanti. La sopra citata ricerca del Cattaneo lascia aperto uno spiraglio. Risulta che gli atteggiamenti negativi verso gli ebrei sono più accentuati fra gli studenti con alle spalle un basso rendimento scolastico. In altri termini, anche nell’epoca dei social, la scuola può fare, almeno in parte, la differenza. Se essa tornasse al rigore di un tempo forse si potrebbero ricostituire gli anticorpi necessari per contenere la diffusione delle credenze più aberranti. L’incontro fra uso politico della storia e ignoranza della storia genera mostri. Ciò, di sicuro, non fa bene alla democrazia.
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klimt7 · 1 year
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Hygge
Hygge è un sostantivo danese  e norvegese impiegato per definire un sentimento, un'atmosfera sociale, un'azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Esprime un concetto analogo a quello della parola svedese mys e della parola tedesca Gemütlichkeit.
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Il concetto di hygge non ha come fine la ricerca di una felicità momentanea, bensì di una felicità quotidiana, che contribuisce a generare un senso di appagamento di lungo periodo equiparabile al nostro concetto di "benessere, essere in armonia con il proprio tempo e il proprio ambiente. Ricerca di una pace e di un equilibrio da condividere socialmente"
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Secondo un sondaggio dell'Unione europea, i cittadini danesi sono i più felici del mondo, visto che passano più tempo con la famiglia e con gli amici e si sentono più rilassati degli altri.
Per essere hyggelig (aggettivo derivato da hygge) bisogna concentrarsi sulle cose semplici che fanno stare bene, ricreando un ambiente accogliente dove godere a pieno dei piaceri quotidiani che la vita offre.
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Attività tipicamente hyggelige (plurale di hyggelig) sono per esempio: esprimersi liberamente, allontanarsi dagli impegni della vita quotidiana, condividere il cibo preparando torte, biscotti, pane per ospiti e vicini. Ma anche accendere candele, cucinare, chiacchierare tranquillamente davanti ad un camino acceso.
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Tre condizioni hanno favorito la nascita e la diffusione dell'hygge.
Il clima particolarmente ostile dei Paesi nordici, con estati di breve durata e ricche di luce che contrastano con gli inverni lunghi e bui, ha fatto crescere nei danesi la necessità di ricercare calore e comodità per lo più nelle proprie abitazioni, concedendosi del tempo da trascorrere con la famiglia, gli amici e per sé stessi.
Dopo la dichiarazione di indipendenza, la Danimarca si ritrova ad essere una distesa pianeggiante, ed il popolo, una piccola comunità. Una comunità coesa e determinata "Ciò che è perso all’esterno, verrà conquistato all’interno", in questo modo è cresciuto il senso di aggregazione e di comunità che sono i principi fondamentali dell’hygge e del popolo danese.
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Una società basata sull'uguaglianza, tra le più egualitarie, con un servizio sanitario, scolastico e fiscale.
In Danimarca le tasse sono molto alte proprio perchè è diffusa la consapevolezza che in tal modo sarà possibile prendersi cura degli individui più fragili, come i bambini, gli anziani, i malati. Le tasse sono lo strumento concreto di una comunità per dar riparo e conforto ad ogni tipo di fragilità che può incontrare un individuo nel corso della propria vita.
Le imposte e un sistema fiscale equo e unanimamente accettato e condiviso, divengono così il mezzo per creare una "rete di supporto, di sostegno e d'accoglienza". Un modo per far sentire alla comunità e al singolo che anche lo Stato si prende cura del "tuo benessere personale".
Nasce così uno dei sistemi statuali tra i migliori al mondo. In una società del genere, in cui i bisogni primari vengono soddisfatti, c'è più tempo e propensione a dedicarsi all'esplorazione sociale, creativa e personale.
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Gli elementi di hygge.
1) Luce
La luce è un elemento fondamentale per chi vive nei paesi scandinavi, per via del clima che in inverno costringe a godere della luce artificiale anche in pieno giorno.
La luce è un elemento essenziale per creare un'atmosfera hyggelig, come fondamentale è anche la scelta del tipo di illuminazione, che deve essere calda, nelle sfumature del giallo e dell'arancio, è preferibile tenere accese delle lampade a pavimento, rispetto ai lampadari a soffitto, poiché aiutano a creare un'atmosfera più intima e raccolta. Anche la luce soffusa ricreata dalle candele e dalle fiamme del camino sono in pieno stile hygge.
Osservare la fiamma della candela equivale a un vero e proprio esercizio di meditazione, che arresta il flusso dei pensieri e conduce a uno stato di calma.
L'85% dei danesi afferma che per creare un'atmosfera hyggelig bisogna usare le candele; il 28 % dei danesi le accende ogni giorno, il 23% 4-6 volte alla settimana, il 23% 1-3 volte alla settimana, mentre solo il 4% non accende mai candele. Inoltre, il 31% dei danesi accende più di cinque candele in contemporanea.
Il 4 maggio, giornata in cui ricorre l'anniversario della resa della Danimarca in seguito all'occupazione delle forze tedesche, viene celebrata la festa della luce, durante la quale vengono accese 30.000 candele in tutto il paese.
2) Stare insieme
Passare il tempo con gli amici e con la famiglia in un'atmosfera simpatica e rilassante, in cui tutti sono uguali e nessuno ha bisogno di essere al centro dell'attenzione, descrive un altro punto fondamentale di una situazione di hygge: lo stare insieme.
Quando ci si riunisce è fondamentale creare un'atmosfera informale: gli ospiti devono sentirsi a proprio agio, accolti in un'atmosfera conviviale in cui tutti si sentono liberi di esprimersi e di essere sé stessi. In questo modo è possibile instaurare rapporti autentici che generano senso di appartenenza.
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3) Cibo e bevande
Lo stare insieme si associa al mangiare e al bere e alla convivialità. Secondo le regole di hygge, non si deve rinunciare alle cose buone da mangiare, anche se sono poco sane. Allora, tra i prodotti più consumati ci sono: carne, caffè, dolci, cioccolato. Molto hygge è anche il cucinare insieme tra amici e l'odore delle torte fatta in casa. Tra le bevande adatte a tale atmosfera ci sono il tè, la cioccolata, o il vin brulé (gløgg), ma quella considerata più hygge è il caffè.
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Esistono anche dieci cose che fanno la casa più hyggeligt:
- Hyggekrog - è un posto della casa, di solito nel salotto, dove si può sedere tra i cuscini con una coperta;
- caminetto;
- candele;
- oggetti in legno;
- piante;
- libri;
- oggetti in ceramica;
- rivestimenti di diversa fattura;
- arredamento vintage;
- cuscini e coperte
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Le dieci parole chiave:
Atmosfera - abbassare le luci, accendere una candela, luce calda
Presenza - essere qui e ora, spegnere i telefoni.
Piacere - concedersi caffè, cioccolato, biscotti, torta.
Eguaglianza - il "noi" deve vincere sul "me".
Gratitudine - accogliere quel che c'è.
Armonia - non c'è competizione.
Tregua - non drammatizzare; si parlerà di politica un altro giorno.
Spirito di solidarietà - condividere racconti e ricordi.
Comfort - mettiti a tuo agio, prendi una pausa, rilassarsi è tutto.
Rifugio - un posto di pace e sicurezza.
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piusolbiate · 7 months
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SERVIZI SOCIALI Luglio-Settembre 2023
Solbiate Olona - Ufficio Servizi Sociali - Determine Luglio-Settembre 2023 - SOSTEGNO EDUCATIVO SCOLASTICO A FAVORE DI N. 2 MINORI AFFIDATI ALL'ENTE                         - RICONOSCIMENTO ECONOMICO A FAVORE DI  NUCLEO FAMILIARE CON DISAGIO SOCIO FAMILIARE ED ECONOMICO      
- EROGAZIONE DI CONTRIBUTO ECONOMICO A FAVORE DI PROFUGO PER BISOGNI PRIMARI                        
- IMPEGNO DI SPESA AD INTEGRAZIONE DELLA RETTA DI RICOVERO DI D.S.G. PAZIENTE ADULTO CON DISABILITA'                 
- IMPEGNO DI SPESA PER SERVIZIO DI REFEZIONE A DOMICILIO A SOGGETTI IN CARICO AL SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE                                   - INTERVENTO EDUCATIVO IN FAVORE DI N.1 MINORE                          - IMPEGNO DI SPESA AD INTEGRAZIONE DELLA RETTA DI RICOVERO PAZIENTE ANZIANA CON DISABILITA'                        
- IMPEGNO DI SPESA SETTORE POLITICHE SOCIALI PER PRESTAZIONI SVOLTE DALL'AGENZIA PER L'ABITARE ANNO 2023
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miniatdetective · 11 months
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Fermata a Snohomish ツ
La città di Snohomish si trova alla confluenza del fiume Pilchuck con il fiume Snohomish. 
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I primi coloni dell'area furono gli Sdohobsh, pescatori, cacciatori e raccoglitori nativi americani che erano una suddivisione della tribù dei nativi americani di lingua Snohomish Lushootseed. 
Nel 1855, i membri della tribù Snohomish erano presenti a Mukilteo per firmare il Trattato di Point Elliott. 
Lo scopo del trattato era risolvere le controversie sulla terra in cui nativi e coloni erano immediatamente adiacenti l'uno all'altro e risolvere altre questioni con i nativi americani. Il trattato prevedeva l'istituzione di quattro riserve. Quando i coloni bianchi iniziarono ad arrivare alla confluenza dei fiumi Snohomish e Pilchuck alla fine del 1850, la maggior parte dei nativi americani si era trasferita nella riserva di Tulalip vicino a Marysville.
I primi coloni bianchi in quella che oggi è la città di Snohomish includevano Heil Barnes e Edson Cady: il loro obiettivo era stabilire un insediamento alla foce del fiume Pilchuck, dove sfocia nel fiume Snohomish. 
Cady rivendicò la sua terra e chiese un permesso postale per Cadyville. Nel frattempo, Barnes rivendicava Emory C. Ferguson proprio accanto a quella di Cady; nel 1859, fece spedire un cottage in barca da Steilacoom alla terra rivendicata e lo rimontò per l'uso di Ferguson. Quel cottage è ancora in piedi. Ferguson arrivò un anno dopo, nel marzo/aprile 1860, e stabilì un mercantile a Cadyville.
Con l'arrivo di più coloni nella regione, la contea di Snohomish fu fondata il 14 gennaio 1861. Il primo capoluogo della contea fu Mukilteo, ma nel luglio 1861 fu trasferito a Cadyville dopo un voto popolare.
Woodbury Sinclair acquistò la quota di Cady nel 1864 con l'intenzione di aprire un negozio a sostegno della fiorente industria del legname della zona. Quando sua moglie, Mary Low Sinclair, arrivò a Cadyville il 1 maggio 1865, divenne la prima donna bianca residente permanente di Cadyville. 
Nel 1871, Ferguson avanzò la sua affermazione dando un numero alle strade che correvano da est a ovest e una lettera ai viali nord-sud; un anno dopo, Mary e Woodbury Sinclair firmarono il reclamo che avevano acquistato da Cady, e diedero un nome ai viali dopo gli alberi.
Cadyville divenne nota come Snohomish nel 1871, quando il plat di Snohomish City Western Part si unì alla rivendicazione orientale di Ferguson con la rivendicazione occidentale di Sinclair a Union Avenue. Ferguson è spesso chiamato il padre di Snohomish mentre Mary Low Sinclair è ricordata come la madre delle scuole di Snohomish.
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Originariamente, Snohomish fu fondata per sostenere la comunità agricola circostante, ma presto divenne anche una città di disboscamento a causa delle fitte foreste di Douglas Firs della zona. 
I fratelli Alanson, Elhanan e Hyrcanus Blackman migrarono a Snohomish dal Maine e stabilirono il loro primo campo di disboscamento nel 1875 su quello che allora era chiamato Stillaguamish Lake, ora è noto come Blackmans Lake. 
Hyrcanus divenne il primo sindaco della città dopo un'elezione speciale nel giugno 1890 per incorporare la nuova città (tuttavia, cinque mesi dopo, durante le elezioni generali di novembre, Ferguson fu eletto primo sindaco a tempo pieno di Snohomish). La prima segheria di Snohomish iniziò le sue operazioni sul fiume Pilchuck nel 1876. Nel 1878, i Blackman aprirono la loro segheria che si trovava sul fiume Snohomish. 
Nel 1884, 700 persone chiamarono Snohomish casa: c'erano un tribunale, un edificio scolastico, sei saloon e una chiesa in città. 
La stazione ferroviaria di Snohomish fu costruita nel 1888. Il primo treno ad arrivare in città fu un treno Seattle, Lake Shore & Eastern Railway. L'illuminazione elettrica seguì l'arrivo del primo treno nel 1889. Nel 1893, fu completata la Great Northern Railway da St. Paul a Seattle, inclusa una fermata a Snohomish.
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Nel 1897, il capoluogo della contea si trasferì a Everett dopo un'elezione contestata.
Intorno alla fine del secolo, l'economia di Snohomish si è diversificata per includere l'industria conserviera, poiché il suolo e il clima dell'area sono ideali per la coltivazione di frutta.
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Una Carnegie Library fu costruita nel 1910 sul sito di una scuola con una sola stanza in Cedar Avenue. Il Carnegie Building esiste ancora, anche se non ospita più la biblioteca; è l'edificio pubblico più antico della città.
Nel 1911, molti degli edifici di First Street furono distrutti da un incendio che si estese lungo le Avenue B e C; furono in gran parte sostituiti da edifici in mattoni e muratura.
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Uno dei maggiori datori di lavoro, all'inizio di Snohomish, era la Bickford Ford in First Street, fondata da Lawrence Bickford nel 1934. La concessionaria è ancora aperta e a conduzione familiare, sebbene si sia trasferita dal distretto storico di Snohomish a Bickford Avenue all'estremità settentrionale della città. 
Snohomish apprezza e celebra la sua storia attraverso vari gruppi dedicati alla conservazione del suo patrimonio e del suo carattere unico. Negli anni '60 c'è stata una spinta per preservare il carattere storico di Snohomish e per incoraggiare la vitalità commerciale dell'Historic Business District. La Snohomish Historical Society è stata fondata nel 1969 e ha sede presso il Blackman House Museum, la vecchia casa di Hyrcanus Blackman. Il legname locale, il primo lavorato dai Blackman, fu utilizzato per costruire la casa nel 1878.  
Nel 1973, Snohomish è stata la prima città della contea ad approvare un'ordinanza che istituisce un distretto storico, che è elencato nel registro nazionale dei luoghi storici. Il quartiere storico è un'area di 26 isolati lungo il fiume Snohomish, contenente un mix di usi commerciali e residenziali. Il Design Review Board della città di Snohomish, un organo consultivo, è stato creato nel 1979 per garantire che lo sviluppo nel distretto storico sia coerente con gli standard storici stabiliti. 
Historic Downtown Snohomish, fondata nel 2004, è un'organizzazione senza scopo di lucro di volontari e aziende che lavorano per promuovere, preservare e migliorare il quartiere degli affari del centro storico della città.
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lamilanomagazine · 19 hours
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Milano, efficientamento energetico per un futuro più green: dalla Regione 72 milioni di euro per le scuole
Milano, efficientamento energetico per un futuro più green: dalla Regione 72 milioni di euro. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche, ha approvato una delibera mirata a garantire un futuro più green per scuole della Lombardia. Obiettivo della manifestazione di interesse contenuta nel provvedimento, l'efficientamento energetico e l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili del patrimonio edilizio scolastico di proprietà delle Province lombarde e della Città metropolitana di Milano. La proposta, per le scuole di proprietà delle Province lombarde e di Città metropolitana di Milano, si inserisce nelle linee di finanziamento PR FESR 2021-2027. "L'iniziativa - spiega l'assessore a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche della Regione Lombardia - è destinata a interventi per il risparmio energetico delle scuole secondarie di secondo grado. In particolare, interessa azioni riguardanti sia la riqualificazione degli involucri edilizi per l'incremento dell'efficienza energetica sia la generazione di energia da fonti rinnovabili". "Mettiamo a disposizione di questa iniziativa di efficientamento energetico delle scuole pubbliche - continua l'assessore alle Risorse energetiche - complessivamente 72 milioni di euro". La cifra è così ripartita: 45 milioni sull'Azione 2.1.1 'Sostegno a interventi di ristrutturazione e riqualificazione per l'efficientamento energetico di strutture e impianti pubblici' e i restanti 27 sull'azione 2.2.1 'Incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili'. Tra gli interventi finanziabili si elencano, a titolo d'esempio, la coibentazione delle superfici esterne, il rifacimento delle coperture, la sostituzione dei serramenti, gli interventi che contribuiscono alla sostenibilità ambientale e resilienza dell'edificio e delle sue pertinenze con particolare riferimento ai cambiamenti climatici (soluzioni progettuali bioarchitettoniche e bioclimatiche, de-impermeabilizzazione di aree pertinenziali, schermature naturali), l'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, sistemi a pompe di calore, l'utilizzo e la gestione degli impianti ai fini dell'ottimizzazione dei consumi energetici. Il contributo a fondo perduto viene concesso fino al 100% dei costi ammissibili sostenuti, per un investimento superiore a 200.000 euro. Le proposte progettuali devono essere caratterizzate da interventi di efficientamento energetico dell'involucro o opere di ristrutturazione importante almeno di secondo livello. Le proposte dovranno prevedere anche interventi finalizzati alla generazione e alla gestione dell'energia da fonti rinnovabili.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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aaquilas-blog · 15 days
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Insegnare Tutto a Tutti: Le Multiformi Competenze dei Maestri di Scuola Primaria
📚 Molta gente ha una conoscenza distorta, superficiale o incompleta sulle competenze che vengono richieste a un Docente di Scuola Primaria 🏫 🎓 (Per quello che mi riguarda personalmente ho ulteriori competenze avendo acquisito un Diploma di Specializzazione Polivalente sul Sostegno e un altro di Counselor Scolastico). 🤓 Adesso, preparandomi al mio prossimo esame universitario, mi sono imbattuta…
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18 marzo 2024
IL SOSTEGNO SCOLASTICO DELLA PARROCCHIA DI PINO TORINESE AI BAMBINI E RAGAZZI DELLA ECOLE SAINTE MARIE DI JANGANY
Messaggio di ringraziamento da Jangany
Carissimo parroco don Mimmo e carissimi tutti della comunità di Pino Torinese,
ancora ricordo il giorno in cui sono stato con voi in occasione della mia visita in Italia: era il 19 novembre 2023. Mi sono sentito molto accolto ed è stata un’occasione nuova per me, di amicizia e di conoscenza. Il padre Tonino, che bene conoscete ho visto anche nelle scuole, non ha potuto venire per il difficile viaggio da fare, e sono venuto io, nuovo responsabile della Missione di Jangany.
Siamo lontani geograficamente ma vicini nell’amicizia e negli aiuti concreti che da tanti anni riceviamo da voi, in momenti di difficoltà come la carestia e soprattutto per l’aiuto scolastico. La scuola è stata per noi occasione di far crescere le persone, umanamente e spiritualmente.
Sono con questa mia lettera a ringraziarvi per le offerte che abbiamo ricevuto di 7.130€, corrispondenti ai nostri circa 35.000.000 Ariary. Con questi soldi ben 234 bambini e ragazzi potranno frequentare la scuola Sainte Marie per un anno intero. Ce ne sono 1.000 quest’anno ma di questi dobbiamo pensare che 700 sono poveri e non riuscirebbero a pagare la retta scolastica con cui dobbiamo pagare gli insegnanti e i materiali scolastici.
Grazie dal profondo del cuore a nome mio personale, di padre Tonino, di suor Annick responsabile della scuola e di tutta la nostra comunità cristiana
Si avvicinano i giorni della Pasqua, non mancheremo di essere insieme con voi e di ricordarvi nella preghiera. I miei più sinceri auguri a tutti voi.
18 marzo 2024. Padre Jean Marcel Fahamaro
Très cher révérend Don Mimmo et chers membres de la communauté de Pino Torinese,
je me souviens encore du jour où j'étais avec vous lors de ma visite en Italie : c'était le 19 novembre 2023. Je me suis senti très bien accueilli et c'était pour moi une nouvelle occasion d'amitié et de connaissance. Le Père Tonino, que vous connaissez bien et que j'ai vu aussi dans les écoles, n'a pas pu venir à cause du voyage difficile qu'il devait faire, et c'est moi, le nouveau chef de la mission de Jangany, qui suis venu.
Nous sommes éloignés géographiquement mais proches par l'amitié et par l'aide concrète que nous recevons de vous depuis tant d'années, dans les moments difficiles comme la famine et surtout pour l'aide scolaire. L'école a été pour nous l'occasion de faire grandir les gens, humainement et spirituellement.
Par cette lettre, je tiens à vous remercier pour les dons que nous avons reçus, d'un montant de 7 130 €, correspondant à environ 35 000 000 Ariary. Avec cet argent, 234 enfants et jeunes pourront fréquenter l'école Sainte Marie pendant une année entière. Ils sont 1 000 cette année, mais il faut penser que 700 d'entre eux sont pauvres et ne pourraient pas payer les frais de scolarité avec lesquels nous devons payer les enseignants et le matériel scolaire.
Je vous remercie du fond du cœur en mon nom, en celui du Père Tonino, de Sœur Annick, responsable de l'école, et de toute notre communauté chrétienne.
À l'approche de Pâques, nous ne manquerons pas d'être avec vous et de nous souvenir de vous dans la prière. Je vous adresse à tous mes vœux les plus sincères.
Le 18 mars 2024. Père Jean Marcel Fahamaro
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inclusivita · 1 month
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L'AGENDA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO
Pronta per l’anno scolastico 2024/25 la 2° edizione dell’AGENDA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO di ogni ordine e grado (infanzia, primaria e secondaria), con espansioni on line, utile per documentare l’intero operato, nonché per raccogliere osservazioni, verifiche e valutazioni. In questa pagina i dettagli.
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tecnowiz · 2 months
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Come riconoscere e difendersi dalle aggressioni digitali
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Come riconoscere e difendersi dalle aggressioni digitali? Nell'era digitale in cui viviamo, l'accesso costante ai dispositivi tecnologici ha portato con sé nuove forme di aggressioni, specialmente tra i più giovani. Le aggressioni digitali possono assumere diverse forme, tra cui cyberbullismo, stalking online e altro ancora.
Come riconoscere e difendersi dalle aggressioni digitali? Impara a identificare i segnali di cyberbullismo e scopri le strategie per difenderti dagli aggressori online
È fondamentale saper riconoscere questi comportamenti dannosi per poter intervenire il prima possibile in modo da evitare che possano degenerare a provocare conseguenze deleterie. In questo articolo, esploreremo come individuare e affrontare le aggressioni digitali, offrendo consigli pratici e strategie di difesa.
Cos'è un’aggressione digitale?
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Le aggressioni digitali si verificano quando una persona utilizza i mezzi digitali per danneggiare, molestare o minacciare gli altri. Queste azioni possono avere gravi conseguenze emotive e psicologiche sulle vittime. Un’aggressione digitale può manifestarsi in vari modi, ad esempio con messaggi minacciosi, divulgazione di informazioni private, diffusione di notizie false e altro ancora.
Quali sono i segnali di un’aggressione digitale?
È importante essere consapevoli dei segnali che ci arrivano da parte di una vittima. Spesso sono non molto evidenti perché la vittima cerca in tutti i modi nascondere il proprio stato d’animo. Alcuni di questi segnali includono: - Cambiamenti nel comportamento: Se una persona diventa improvvisamente ansioso oppure diventa riluttante nell'utilizzare i social media o altri mezzi digitali, potrebbe essere un segno di aggressione online. - Riduzione dell'autostima: Le vittime di aggressioni digitali possono manifestare una diminuzione dell'autostima o una maggiore ansia riguardo alla propria immagine online (di questa specifica conseguenza ne parleremo in un prossimo articolo). - Isolamento sociale: Gli adolescenti (ma non solo loro) che subiscono un’aggressione online possono ritirarsi dal contatto sociale o cercare di evitare situazioni in cui potrebbero essere esposti a ulteriori attacchi.
Come difendersi dalle aggressioni digitali?
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Confidarsi Parlare con un adulto di fiducia è sempre la prima cosa da fare. Per esempio, un genitore, un insegnante o un consulente scolastico. È altresì vero che queste figure non possono pretendere che i giovani si rivolgano a loro in modo automatico. Bloccare e segnalare: Gli adolescenti dovrebbero essere incoraggiati a bloccare e segnalare gli aggressori sui social media e altre piattaforme online. Questo può aiutare a interrompere il comportamento dannoso e proteggere la vittima da ulteriori attacchi. Coltivare consapevolezza digitale: Gli educatori e i genitori possono svolgere un ruolo fondamentale nell'insegnare agli adolescenti l'importanza della consapevolezza digitale. Questo include l'educazione sulle conseguenze delle loro azioni online e l'adozione di comportamenti responsabili e rispettosi nei confronti degli altri utenti.
Conclusione
Le aggressioni digitali rappresentano una seria minaccia per la salute mentale e il benessere delle vittime. È fondamentale educare gli utenti su come riconoscere e affrontare queste forme di abuso online, nonché fornire loro le risorse e il sostegno necessari per difendersi. Con la consapevolezza e le strategie adeguate, è possibile creare un ambiente online più sicuro e rispettoso per tutti.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come riconoscere e difendersi dalle aggressioni digitali. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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piusolbiate · 1 year
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SERVIZI SOCIALI MARZO-APRILE 2023
- RICHIESTA DI COMPARTECIPAZIONEIN FAVORE DI N.1 MINORE - IMPEGNO DI SPESA QUOTA INAIL RELATIVA AI PERCORSI DI TIROCINI RISOCIALIZZANTI E/O FORMATIVI  IN CARICO AL NIL - IMPEGNO DI SPESA PER STRUTTURA CENTRALE/UDP- RETE ANTIVIOLENZA/ICORE- SPORTELLO IMMIGRATI-QUOTA PROGETTO GIASONE/NIL-SEGRETARIATO SOCIALE - IMPEGNO DI SPESA PER SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI-ADULTI - IMPEGNO DI SPESA PER SERVIZIO DI SOSTEGNO EDUCATIVO SCOLASTICO - SERVIZIO A.D.M. E SPAZIO NEUTRO-TUTELA MINORI E SERVIZIO AFFIDI- ANNO 2023 - IMPEGNO DI SPESA FINALIZZATO AD EROGAZIONE DI CONTRIBUTO ECONOMICO A FAVORE DI PROFUGO UCRAINO PER BISOGNI PRIMARI - IMPEGNO DI SPESA PER EROGAZIONE CONTRIBUTO ALL'ASSOCIAZIONE "PANE DI S. MARTINO" PER LA DISTRIBUZIONE DI PACCHI ALIMENTARI A UTENTI IN STATO DI DISAGIO ECONOMICO - IMPEGNO DI SPESA FINALIZZATO AD ASSICURARE IL SERVIZIO PASTI PER IL  PERIODO DA GENNAIO A GIUGNO 2023 - RICHIESTA DI COMPARTECIPAZIONE PER INTERVENTO EDUCATIVO IN FAVORE DI N.1 MINORE AFFIDATO ALL'ENTE - INTERVENTO EDUCATIVO IN FAVORE DI DUE MINORI - IMPEGNO DI SPESA PER FABBISOGNI DI NUCLEO FAMILIARE AL CUI INTERNO SONO PRESENTI QUATTRO MINORI - INTEGRAZIONE IMPEGNO DI SPESA PER SOGGETTI CON DISABILITA' E/O FRAGILI PER INSERIMENTO PRESSO CENTRO DIURNO PER MINORI   - PERMANENZA DI SOGGETTO ADULTO DISABILE PRESSO STRUTTURE PROTETTE 
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Scuola, via al concorso per 3mila cattedre alle elementari: ecco dove si svolgeranno le prove
Il sogno del cossiddetto “ingresso in ruolo” che, nel burocratico lessico della scuola significa dire addio alla precarietà. Ad inseguirlo in Piemonte sono almeno 22mila. Secondo l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, per la precisione, 21.856 candidati che in questa prima fase concorreranno per un totale di 4.137 posti nelle materie ordinarie e di sostegno dalla scuola dell’infanzia alle…
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Inaugurato "Io vivo qui", il progetto per la scuola diffusa nel territorio Panicale sperimenta la "scuola diffusa nel territorio" con il progetto "Io Vivo qui: pensare con le mani", realizzato dalla Scuola primaria di Panical...
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agrpress-blog · 4 months
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Il 14 dicembre, presso la Sala Convegni Bernardino da Feltre a Roma, si è tenuto un evento di grande rilevanza nel panorama dell'istruzione italiana. L'iniziativa, organizzata da CISL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams, è stata denominata "Un'Agenda Scuola per il futuro del Paese". L'evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto tra i sindacati e l'economista ed ex Senatore Carlo Cottarelli. Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola, Elvira Serafini, segretaria generale SNALS - Confsal, e Rino Di Meglio, coordinatore nazionale GILDA insegnanti, hanno sottolineato l'importanza di tradurre le dichiarazioni sull'istruzione in scelte di investimento concrete, sfruttando le risorse disponibili dal PNRR, una volta terminata la pandemia. Gli obiettivi immediati puntano a definire un'agenda di obiettivi e impegni a lungo termine, mirando alla valorizzazione delle professionalità nel settore scolastico per garantire pari opportunità di studio in tutte le regioni italiane, anche in quelle più svantaggiate. L'evento ha visto la partecipazione di giornalisti e operatori della comunicazione in presenza, mentre gli organismi statutari nazionali dei sindacati co-organizzatori hanno partecipato in modalità online. Durante il confronto, Ivana Barbacci ha ribadito la necessità di coinvolgere il personale scolastico in ogni riforma, sottolineando l'importanza dell'innovazione autentica costruita con la partecipazione diretta degli insegnanti. Barbacci ha anche affrontato il tema delle "gabbie salariali", sostenendo l'unitarietà della professione e suggerendo una contrattazione di secondo livello coinvolgendo le istituzioni locali. Non è mancato l'approfondimento sul reclutamento, con un'analisi dei concorsi banditi di recente. Barbacci ha esortato a rendere più attrattiva la professione insegnante e ha chiesto maggiori opportunità di stabilizzazione per i precari. “A quanti operano nelle scuole dobbiamo gratitudine, rispetto, sostegno concreto – ha infine concluso il segretario Nazionale confederale della Cisl Ignazio Ganga chiudendo i lavori – con l’impegno di rafforzare garanzie contrattuali, legislative, costituzionali che riconoscano loro la centralità che meritano nelle dinamiche di coesione e sviluppo delle nostre comunità”.
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personal-reporter · 5 months
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Convegno a Stresa in Alto Piemonte: il Welfare aziendale a supporto dell’economia locale
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Si è svolto il 16 novembre 2023 all'Hotel Regina Palace di Stresa il convegno "Welfare e bilateralità: nuove strategie a supporto dell'economia locale". L'evento, ideato e organizzato dagli Enti Bilaterali Terziario e Turismo del Piemonte Nord (Novara, Verbano Cusio Ossola, Biella, Vercelli) in collaborazione con la Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, si è proposto di approfondire il ruolo del welfare aziendale nel sostenere l'economia locale, anche attraverso l’importante ruolo di raccordo tra imprese e lavoratori svolto dagli Enti Bilaterali. In apertura, nel suo saluto, il presidente della Camera di Commercio, Fabio Ravanelli, ha sottolineato come il capitale umano sia il bene primario di ogni azienda e come vada fatta crescere la cultura del benessere aziendale per creare ambienti di lavoro più inclusivi e produttivi. Moderati da Maurizio Grifoni, presidente di Confcommercio Alto Piemonte, hanno quindi preso il via gli interventi dei relatori. Di notevole spessore informativo la relazione del professor Francesco Natalini, giuslavorista, che ha approfondito gli aspetti normativi e giuridici del welfare contrattuale, argomento del quale si occupa da oltre vent’anni. Utili e interessanti le esperienze di welfare applicato raccontate da Lara Ponti della ditta Ponti di Ghemme e da Andrea Masciaga della Mirato di Landiona. Nella seconda parte del convegno sono intervenuti il presidente Luca Trinchitella in rappresentanza degli Enti Bilaterali Terziario e Turismo del Piemonte Nord e Mauro Casucci, vicepresidente dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato che hanno evidenziato quanto sia diventata sempre più rilevante negli anni l’attività svolta dagli Enti a sostegno di lavoratori e imprese e il lavoro di studio sulle dinamiche economiche sul territorio. A chiudere le relazioni la presentazione del progetto GOWelfare da parte di Matteo Romano, amministratore delegato dell’azienda Tantosvago, che ha ideato una app che permette di erogare ai dipendenti crediti welfare da spendere negli esercizi di vicinato, creando un ciclo virtuoso per dare una spinta all’economia locale. Un progetto innovativo sul quale stanno lavorando gli Enti Bilaterali Terziario e Turismo Novara e VCO per favorire l’economia circolare e che dovrebbe prendere il via entro l’anno. Tra gli interventi, si segnalano quelli di Laura Bernini di Confcommercio, Angelo Candido di Federalberghi, Maurizio Baldini di Faita, Cristiano Montagnini, segretario generale Fisascat Cisl Piemonte e di Umberto Radin, referente regionale Filcams CGIL Piemonte. Per le istituzioni sono intervenuti Matteo Marnati, Assessore regionale del Piemonte all'Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca, Rino Porini, vicepresidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola, Marina Chiarelli, assessore al commercio e vicesindaco di Novara e il dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero Maggia, Fiorenzo Ferrari. La sala gremita ha visto la partecipazione di oltre 150 persone e l'evento è stato trasmesso in diretta streaming tramite Vibra Video ottenendo una media di 1.500 partecipanti che hanno seguito da molte province italiane. Il convegno, valido anche ai fini dei crediti formativi per i Consulenti del Lavoro, ha rappresentato un'occasione importante per discutere di un tema di grande attualità e per riflettere sul ruolo che il welfare contrattuale e la bilateralità possono svolgere nel sostenere l'economia locale. I risultati più significativi dell'evento sono stati i seguenti: - Il welfare contrattuale può rappresentare una forma di welfare complementare a quello pubblico, che può fornire un importante contributo alla tutela dei lavoratori e alla promozione dell'occupazione. - Il welfare contrattuale può essere utilizzato per sostenere l'occupazione e la formazione dei lavoratori, per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, per promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro e per sostenere le attività di promozione culturale e sociale. - Il welfare contrattuale può rappresentare una leva importante per la competitività delle piccole imprese del territorio nelle quali spendere i crediti welfare. L'adesione di rappresentanti istituzionali e il successo di pubblico hanno testimoniato l'interesse crescente per questo tema e la necessità di continuare a discuterne e a promuovere iniziative concrete per il suo sviluppo. La registrazione dell’evento è disponibile tramite: Pagina Facebook Vibra Canale YouTube Vibra TV   Read the full article
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