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#parenti serpenti
auxoubliettes · 5 months
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Parenti Serpenti, dir. Mario Monicelli (1992)
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diphilleya · 5 months
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Parenti serpenti · dir. Mario Monicelli (1992)
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Teatro time 🎭
"Parenti serpenti" 🐍
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zero0virgola0 · 4 months
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A Natale:
Mamma ho perso l'aereo is for boys
Parenti Serpenti is for men
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thecatcherinthemind · 4 months
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"In tutti questi anni non ti sei mai confidato con le tue sorelle, con tuo fratello. Ma come è successo Alfredino eh? Com'è che è venuta fuori questa tua diversità?"
"Cosa vuoi che ti dica? A un certo momento mi sono accorto che mi piaceva il cazzo"
- Parenti Serpenti (1992)
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I parenti sono quella cosa che se sei single hai qualcosa di strano, se ti metti con qualcuno criticano che hai scelto uno brutto, se cambi ragazzo sei poco seria, che non ti parlano da anni e si fanno sentire solo per dovere ma se ti molli si fanno i cazzi tuoi come nessuno mai, che ti fanno i commenti sul fisico quando evidentemente hanno gli specchi di legno in casa, che se subisci va tutto bene ma se rispondi sei maleducata, e poi loro non sono divi di hollywood, hanno le corna, i compagni cessi e i figli tossici.
-laragazzadagliocchitristi
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Sono stanca ma nessuno lo capisce. Solo io devo capire, accettare e comprendere tutto, ma c’è una cosa che non capiscono, io sono a limite.. Mi sento un po’ sola o in fondo so che lo preferisco, non riesco a essere più tranquilla. Sono nervosa e non sono capita, sono stanca di sentire che sono forte e che abbatto tutto perché tra poco quella che sta cadendo sono io. Sto cadendo piano piano immersa nei miei silenzi,tra caffè e sigaretta, tra i litigi giornalieri dei miei e i problemi che stanno dando i parenti che purtroppo abitano accanto a me… Sto impazzendo! Sono stanca dei continui dispetti per queste cazzo di persone che sono parenti ma che ci rendono la vita difficile!
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Nella prima foto io. Nella seconda la cugina Ilaria Mari "fotocopiatrice". Nella terza Sara Motta. Tempo fa' aprii il profilo magia.gotica su Instagram (ora è disattivato, ma si vedrà) e postai svariate foto mie, la cugina fece la fotocopia delle mie pose e le mise sul suo sito. Non ho sfogliato tutto il suo lavoro ma mi è bastato trovare il tatuaggio di un pipistrello. Per sfogliarlo tutto mi devo munire di digestivo. Accusata anche questa insieme a Sara Motta di stalking organizzato e violazione della privacy. Chissà se si ricorda anche lei delle pietre semipreziose che mi fece sparire tanti tanti anni fa', regalate dalla mia nonna materna e rubatemi sotto gli occhi con tanta sfacciataggine.. Ho chiesto a mia nonna di rivendicarle perché le possano andare di traverso insieme alla laminazione delle ciglia e ai tatuaggi. Tornando dalle ferie a Settembre la cara cugina, "punta" da una delle mie chiare frecciate messe sui social, ci telefonò mentre eravamo di ritorno e ne approfitto' per dire che lei quando era piccola era in grado di restare da sola e cavarsela (!), e nel salutarci si prodigo' in abbracci e abbraccioni (quello che scrivevo io sui miei instagram, si vede che di testa sua non ne ha).. strano perché io ricordo uno zio che viveva in casa loro, suo padre che già era artista/scrittore e lavorava in casa, sua madre lo stesso facendo la parrucchiera.. e se non c'erano loro c'erano zia Laura e zio Sergio. Mai veniva lasciata da sola. Mentre lei pretende che suo figlio "si svegli" quando ha come tutti i bambini dei timori a restare da solo.. la santa cara cugina che in coppia con me andava alla Upim a rubare i cosmetici. Ops! Io l'ho perso quel vizio. Per fortuna. Lei? Per fortuna che ero la sua cugina preferita!.. Si rubano le cose alle cuginette preferite? Le pietre non le ha mai restituite! E sarà vero che se ne andò via da Cesare Paciotti e non fu' più una dipendente perché se no rimaneva coinvolta in una brutta storia? Ma la cara cugina era a Margno anche lei nel 2018? Con il macchinone scuro? Quel piccolo paesino della Valsassina dove ho vissuto io.. dove mi ha seguita la terza della foto, Sara Motta, per fare stalking organizzato a me... meno male che non l'ho riconosciuta subito altrimenti rischiava tutti i denti.. Parenti, questi, che insieme ad altri quando chiesi espressamente una riunione di famiglia per chiarire, non vollero, e accamparono la scusa dei troppi impegni. Però il tempo per perseguitarmi e calunniarmi ecc.. lo hanno trovato. Mai hanno voluto spiegare e parlare e io ancora oggi osservo le conseguenze delle loro falsità e persecuzioni, anche dove vivo ora. E continuano a intralciarmi sui miei social, intrufolandosi e manipolando dati, siti, bacheche ecc.. Non ho finito con questi parenti. Ce ne sono di cose da raccontare per svergognarli in modo che imparino a guardarsi in casa loro invece di perseguitare me e di giudicarmi e di fare molto peggio.
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illsadboy · 2 years
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Che strana che è la vita, chi mi ha insegnato a parlare ora sono le persone con cui non parlo più.
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I soliti odiosi zii che chiamano all'orario di cena mia nonna. Talmente fastidiosi che per fargli chiudere la telefonata urlo *A TAVOLAAAAAAAA* così che potessero sentirmi visto che era in vivavoce.
Ha funzionato e mi sono sfogato.
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cinemaquiles · 2 years
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BARRACOS DE FAMÍLIA! FILMES COM REUNIÕES FAMILIARES (QUE ACABAM EM ALTAS CONFUSÕES)
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reginadeinisseni · 1 year
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Simone Cristicchi - Ti regalero' una rosa
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chouncazzodicasino · 4 months
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Ieri pomeriggio è venuto papà in negozio, a sorpresa. Così. Non che ci sia nulla di strano, ma un po' mi fa sorridere questa cosa. Io e mio padre non abitiamo vicinissimi, lui abita in centro a Roma, io fuori in un paese. È venuto e abbiamo passato il pomeriggio insieme a chiacchierare mentre lavoravo. L'altro ieri mi ha chiamata per chiedermi un consiglio su alcune delicate dinamiche familiari, questa estate siamo stati molto l'uno di supporto all'altro per queste dinamiche micidiali (non si capisce per quale motivo si dice parenti serpenti e non parenti pezzi di merda). Insomma, nell'ultimo periodo sento che i miei consigli sono per lui importanti e di supporto, sento che ha bisogno di sentire la mia campana e questa cosa mi stupisce piacevolmente ancora un po'.
Negli ultimi anni papà si è smussato. Non voglio dire cambiato perché non sarebbe il vocabolo giusto. Si è calmato? Forse. Si è rasserenato? Eh, dai, forse sì. Sì è rassegnato? In alcuni casi sì. Ma sono tutte accezione positive del termine e io sono una vera sega a parlare quindi meglio di così non riesco a spiegarlo. Penso spesso a quando è cominciata questa sua variazione da "orso" a "orsetto" e non so bene a cosa attribuirla. Un misto di pensione/nonnitudine/vecchiaia e di certo la malattia di nonna. Veder passare una donna da totalmente indipendente, dinamica, con una vita così piena e attiva che se solo ci penso io oggi mi viene il fiatone, ad una nonnina con la testa che fugge e si stacca, che ha bisogno di un aiuto pratico per quasi tutto, nel giro di pochi mesi, è stato devastante. Lacerante. Sono convinta che questo lo abbia molto scosso. Come scuote e percuote me, anche solo a scriverlo, con le lacrime agli occhi. Perché mia nonna è il mastodontico perno di questa grande famiglia chiassosa, stronza e dispersa nel mondo, che nonostante tutto amo. Comunque...
Io e mio padre siamo sempre stati connessi. Culo e Camicia. Quando ci chiamavano così io immaginavo un culetto pallido con dei bottoncini attaccati alla pelle (che ero io) e una camicia azzurro chiara che si abbottonava perfettamente su quei bottoncini (che era papà). Eravamo uguali. Fumantini. Forti. Spigolosi. Tuonavamo. Ma anche molto divertenti e buffi. Poi lui se n'è andato di casa e mi ha lacerato il cuore. "La persona che odio e amo di più al mondo", solo così riuscivo a pensare a lui nella mia mente in quel periodo, in quei merdosissimi anni che la mia mente vuole ricordare solo a sprazzi. In quel periodo ho eruttato come un vulcano violento, contro il mondo, ma soprattutto contro di lui. Poi col tempo, ci siamo ritrovati, ritrovati veramente, dentro, perché fuori non ci siamo mai persi. So che il mio giudizio su di lui in quel periodo ha pesato come un macigno, ma è giusto che sia così. Oggi siamo sempre molto simili, ma siamo entrambi cambiati. Io, come lui, mi sono smussata.
Mi piace questa nuova fase della nostra vita dove oltre a figlia che può essere portata in braccio fuori dai rovi come un cerbiatto delicato, sono anche la figlia che hai bisogno di sentire per un parere, quella che parlando, in un continuo brainstorming incasinato e mal parlato, ti fa riflettere e ti apre finestrelle nella mente che tenevi chiuse senza volerlo.
Se penso a questa nuova nostra fase la prima immagine che mi viene in mente è il giorno di ferragosto di quest'anno. Dopo il classico pranzo sotto le montagne, con le tante famiglie della nostra gigante famiglia, tante risate e tanto buon cibo abbiamo portato nonna a riposare e io ho cominciato a pensare ai miei zii, a cosa si stanno perdendo vedendola poco o niente, a come sono lontani, come cerchiamo di includerli e ci scanzano, la scanzano. Ho raggiunto papà, su una panca vista ghiacciaio, e ho cominciato a parlarne con lui, piangendo. Non per me, sticazzi di me, ma per nonna. Ho rotto i miei argini. Ho pianto per tanto tempo, vomitando bile su questa situazione che ci fa stare una merda, urlando e singhiozzando, quando senti la pelle bollente dalla rabbia e gli occhi rossi, con mio padre che mi ascoltava, mi parlava, mi consolava, mi stringeva la mano, guardava le montagne e piangeva. Un triste e rassegnato consolarsi a vicenda.
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abr · 1 month
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I soliti scontati noiosi parenti serpenti in casa Pd
Se si fan questo tra loro, figuratevi cosa sian pronti a inventarsi per i non parenti.
" Il «caso Bari» (...) si era trasformata per Decaro in un atout politico: sindaco popolarissimo, con percentuali altissime di consenso e descritto dagli stessi pm che conducono le indagini penali come gran nemico dei boss locali, aveva capito al volo che il ruolo del perseguitato politico gli giovava.
All'esterno, proiettandolo sulla scena nazionale, portato in processione antimafia da Don Ciotti e acclamato sabato dalla folla barese radunata in suo supporto dalla Cgil. E all'interno, blindando la sua candidatura da capolista nel Sud alle Europee e il suo ruolo di potenziale contraltare nel Pd a Elly Schlein. Il voto del 9 giugno, nei piani dei suoi supporter dem (come il governatore campano De Luca, il sindaco di Reggio Falcomatà, il lucano De Filippo, l'abruzzese D'Alfonso) poteva diventare una sorta di primaria virtuale (...): se Decaro - come assai probabile - la battesse nelle preferenze, la segretaria ne uscirebbe indebolita. (...)
Ma Emiliano (volutamente, per qualcuno; o inavvertitamente, nell'ansia di dimostrare di essere solo lui il vero padrone di Puglia, secondo i più) gli ha rovinato la festa, sollevando un polverone con quell'imbarazzante esternazione sull'incontro con la sorella del boss, fatta dal palco di Bari (...). Grazie a lui ora Decaro è costretto a giocare in difesa, mentre alcuni suoi sostenitori picchiano duro contro Emiliano: «Parole scomposte, stile sopra le righe, fa danni», accusa Nichi Vendola. «Decaro è un bravissimo amministratore e persona perbene. Non posso dire lo stesso di Emiliano», infierisce".
via https://www.ilgiornale.it/news/politica/linciampo-sindaco-nella-scalata-nazareno-2301341.html
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gelatinatremolante · 4 months
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Sentendomi benedetto da questo pellegrinaggio a Sulmona: la città dei confetti ma soprattutto la città dove è stato girato Parenti Serpenti.
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Ci sono persone che non sanno niente di te, non si fanno mai vedere né sentire, ti hanno tra le amicizie di fb e non commentano ne mettono mai like a ciò che pubblichi, magari quando ti incontrano dicono pure cazzate da sotterrarsi, però se muori poi sono i primi a venire al tuo funerale, e quando ti succede qualcosa sono i primi ad interessarsi per spettegolare e fare gossip.. ma che cosa volete sapere, che la verità non la saprete mai, che a furia di farvi i cazzi degli altri non sapete nemmeno quello che vi succede in casa sotto gli occhi, quello che fanno i vostri figli..
-laragazzadagliocchitristi
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