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#paperino e qui quo qua
frc-ambaradan · 2 years
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Happy Father's Day my Anglosphere friends (ducks)!!! :D
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bruttomisandro · 3 months
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Qui Quo e Qua non sono più gli stessi da quando Paperino ci ha lasciati
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hermioneblk · 2 years
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Topolino 🐭 3484 🐭 commento
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⭐️ Un numero che non brilla, neanche nella copertina, Non sopporto le storie in costume, sono di una noia pazzesca.
Il continuo spezzettare le storie rende il numero incompleto, che compra Topolino non credo che si fa influenzare dal fatto che una storia non sia finita…
Le rubriche sono sempre più patetiche e andrebbero evitate, perché non sostituirle con semplici disegni? Ma non quelli inviati dai lettori, qualche disegno degli autori!
Patetico l’inserto dell’inviato della gazzetta dello sport che ci parla di una che fa Kite surf come ce se ne fregasse qualcosa. Buon per lei che ha vinto l’olimpico ma a noi che stiamo leggendo delle storie a fumetti che ce ne frega? Finiamo ce l’ha di osannare gli sportivi!
Poi un articolo per diventare il ranger della savana, non sanno proprio più come impegnare le pagine, metteteci un’altra storia. Sei pagine piene del nulla, ma chi vuole fare il ranger nella savana?
Come se non bastasse quella che fa kite surf Ci sono sei pagine su uno che va in bicicletta! Gli dobbiamo fare un applauso?
Inoltre due pagine per fare la pubblicità a Bolle il ballerino che è diventato una divinità per gli italiani.
Otto pagine sui pirati! Che noia! Trovo sempre questa combo: qualcuno cerca un articolo per riempire un po’ di pagine e qualcun altro scrive una storia che può abbinarsi all’articolo… Solo che così la storia viene menomata e l’articolo chi se lo legge? Mai letti manco da piccola.
Veniamo alle storie che è quasi peggio!
1 Minaccia dallo spazio, ep. 3
Non ho letto i precedenti episodi dato che mi piace prendere i topolini a caso e leggermeli senza ordine come è giusto che sia ma già dal riassunto sento odore di copiature: Amelia ha accelerato il tempo soggettivo facendo lavorare alcuni per settimane mentre all’esterno sono passate poche ore. Ecco qua che si tratta di Inception, copioni totali.
Tutta la trama base è copiata da Armageddon: qualcosa sta per entrare in collisione con la terra e bisogna andare a farlo esplodere prima che arriva! Ta da!
Convertire immondizia in carburante? Ritorno al futuro due.
Sentire di gente che si va a trasferire su Marte è raccapricciante anche su Topolino, per carità!
Pastrocchio totale questo storia, tra l’altro non è neanche finita, però sembra che sono finite le idee.
2 Newton Pitagorico e il rigeneratore soporifero
Subito rimanda a Topolino 3477, ma perché invece di questi tre rompi di qui quo e qua e quello spocchioso di Newton non consideriamo storie con Archimede e Paperino?
Sembra che qualcuno ha appena studiato un po’ di fisica: un convertitore di energia chimica tramite ossido riduzione. Forse chi ha scritto la trama stava studiando fisica? Noi però non stiamo leggendo un libro di scuola ma Topolino!
L’idea di base è sbagliata, Newton ha inventato qualcosa che carica la gente dandogli la sensazione di aver dormito otto ore, l’effetto è che tutti sono iperattivi. Non è vero, se uno dorme otto ore poi è più attivo anzi sei anche più addormentato. Bah.
3 Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro del nord Disegni interessanti anche quello di Anacleto da la spada nella roccia ma è quasi ridicolo sentire di paperi che fanno birdwatching.
Paperino e nipoti vanno in un arcipelago sperando che c’è un tesoro e il tesoro si rivela essere un mucchio di piume delle anatre che vengono utilizzate per fare le imbottiture. Ragazzi ricordatevi che le uccidono le anatre per fare le imbottiture quindi non creiamo false idee: le imbottiture con le piume sono un abominio e prevedono omicidi di multipli animali. Non fate credere ai lettori che i cuscini e tutte le altre cose con le piume vengono fatte raccogliendo da terra le piume!
4 Paperino e i pirati di Tangheria, ep. 1 Papero magno e Palladino Paperino? Per favore no di nuovo in costume, i soliti personaggi che fanno finta di essere altri storici nel passato, sempre la solita storia. La Quackia? Che diavolo sarebbe? Ma non ce la fate a inventarvi una trama normale? Paperino dorme, Paperone vuole i soldi e Ciccio mangia: la solita storia ma perché metterla facendo finta che sono personaggi storici che non fanno altro che confondere le idee a studia? Prevedibile e piatto e inoltre assurdo: una piratessa? Ahaha!
5 Paperino e i pirati di Tangheria, ep. 2 Ma perchè dividere la storia in due parti quando si trova nello stesso numero? Per la pubblicità in mezzo?
Ma come Paperone è papero magno e Rockerduck rimane lui?
Oddio ci sono anche termini dal libro di storia: la fondazione del principato!
La pirata femmina disse a Paperino: il tuo esempio mi ha fatto capire che altruismo e bontà pagano molto più di ferocia e vendetta? Non voglio essere una piratessa voglio cambiare vita Oddio, prima facendo un pirata femmina sembrava che volevano fare i femministi ora sono diventati improvvisamente maschilisti! La conclusione è ridicola: i pirati sia alleano con la regina per combattere i pirati diventando ex pirati!
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mariposasky · 6 years
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In questa bellissima storia “Zio Paperone e l’ultima avventura” suddivisa in più capitoli, vengono sottolineati i legami di famiglia e la loro importanza. Per me è una delle più belle storie che ho letto. Ottimo lavoro di Francesco Artibani e Alessandro Perina.
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Paperino si preoccupa prima per suo zio e poi di nascondere lo spettacolo poco piacevole agli occhi dei suoi nipotini.
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Paperino è preoccupato per suo zio non vedendolo più reagire come al solito alle difficoltà. Non sa cosa fare per lui.
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Paperino si precipita ad aiutarlo
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Paperino si precipita a proteggere i nipotini
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Paperino ribadisce a Paperone l’importanza della famiglia, e che grazie a questo riesce a riottenere il suo denaro.
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Nelle ultime pagine del fumetto Paperone ha infine compreso quanto sia importante per lui la famiglia e gli affetti (peccato che continui a dimenticarselo), e per questo si considera per davvero il papero più ricco del mondo.
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queersette · 6 years
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Ducktales is so Good I will forgive the English names
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levysoft · 3 years
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Come si chiamano Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino, negli altri paesi europei
Il blog Mapologies ha pubblicato una mappa in cui vengono indicati i nomi dei personaggi dei fumetti Disney Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino, nei vari paesi europei (più alcuni paesi mediorientali). I nomi originali in inglese sono Huey, Dewey e Louie, abbreviazioni di Hubert, Deuteronomy e Louis. La mappa è divisa in colori a seconda del metodo con cui sono stati dati i nomi: in italiano, per esempio, è stata usata l’onomatopea a partire dal verso della papera, così come nei Paesi Bassi.
(via Come si chiamano Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino, negli altri paesi europei | Flashes - Il Post)
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loscatolone · 4 years
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•la 313•
La mitica macchina di Paperino, è una piccola utilitaria di colore rosso e blu, targata 313 a due posti; il bagagliaio, nonostante le ridotte dimensioni, viene impiegato per trasportare anche Qui, Quo e Qua, i tre nipoti di Paperino.
Perennemente acciaccata e con il tappo del radiatore fumante: nonostante guasti e incidenti la 313 resta ancora oggi l’auto di Paperino, al punto da convincere il proprietario a rifiutare qualsiasi offerta per la sua auto, addirittura viene dotata da Archimede pitagorico di gadget e armi trasformandola nella "313-X" , l'auto usata da Paperino nei panni di Paperinik.
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montag28 · 5 years
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"Tu quoque!", disse Julio il ventriloquo
...o come quando quei qualunquisti di Qui Quo e Qua disquisirono fra loro con fare equivoco da quacqueri e misero a soqquadro il quartiere scialacquando l'acqua dell'acquaio e squartando le ghiandaie delle querce a quattro a quattro, dividendo poi equamente il bottino in tre quote equivalenti. Non fecero in tempo a dire "squagliamoci di qui!" (con qual certo disappunto di Qui) che si beccarono un quintale di querele, furono quindi arrestati e condotti in questura e tradotti in cella ove, quatti quatti, schernirono quasi fosse un questuante (o un quaraquaquà) l'affatto squisito questore equino che li inquisì, squalificandoli in quanto concreti squilibrati irrequieti. Allorquando sfuggirono non si sa bene come - chissà, forse inquinando le prove - a una condanna a quindici anni (e centocinquantaquattromila paperdollari di pena pecuniaria) con un inaspettato quid di quieta acquiescenza. Tornati al loro quadrilocale, al quint'ultimo di quarantacinque squilli d'allarme acquisirono si trattasse di una sveglia e squadrarono il quadrante del quotato orologio al quarzo che zio Paperino aveva acquistato per loro in quel di Quito al termine di un viaggio intorno all'Equatore (con volo Qantas e Qashqai a nolo). Videro l'ora e quantificarono allora che mancasse un quarto alle quattro: riqualificarono per cui il loro quotidiano spirito di squadra e quantunque, poco prima di acquattarsi dietro le quinte come veri palmipedi d'acquitrino, questionarono sulla qualità d'una Qwerty qatariota con la quale scrivere "Qua qualcosa non quadra!" a caratteri cubitali e porre fine alla querelle. Salvo infine sconquassarsi dalle risate, quantomeno Qui e Quo, che non saranno stati Quasimodo e Torquato Tasso, ma si sentirono - non dico come avessero principiato un nuovo Don Quijote, ma almeno partorito una pasquinata o più squisitamente, quasi potessero qualificarsi come aquile d'alta quota dello humor o come la quintessenza dei calembour o i capiscuola della grammatique, manco fosse uscito dall'uovo - alla cocque - un nuovo Queneau con un pingue quoziente intellettivo da intellettuale quadrilingue e intuizioni alla Vidocq. Insomma, si compiacquero come dei veri leoni acquatici da tastiera - o volendo osare una prosopopea più squinternata e un concetto meno moderno... degli squali da quaderno! Loro fratello Qua intanto c'era rimasto secco, stava più di là che di qua, era pallido, scuoteva la testa, si sentiva squallido, il paperello più squassato del reame, aveva lo sguardo da triglia, o forse il becco da quaglia, o le piume con le squame.
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cia-no · 6 years
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Mi manca qualcuno con cui fare quei discorsi e dubbi filosofici sulla vita all'apparenza stupidi ma esistenzialmente complessi dove ti intendi con l'altro soprattutto perché entrambi sapete che è un discorso sensato solo perché lo si crea in due e in due soli lo si capisce
Tipo "perché "separato" si scrive tutto insieme quando "tutto insieme" si scrive separato?"
E soprattutto "come cavolo può avere dei nipoti Paperino se non ha né fratelli né sorelle? Chi sono i genitori di Qui Quo Qua? E la madre del figlio di Pippo?"
Ah e mi manca anche parlare di musica fika, porco cane nessuno conosce gli Alt-j o Myss Keta qui a Bologna?
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personal-reporter · 3 years
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Qui Quo e Qua, i nipotini di Paperino
Qui Quo e Qua, i nipotini di Paperino
“Lo sai che da bambino io sognavo di essere uno dei tre nipotini di Paperino? I miei compagni avrebbero voluto essere Batman, Superman, io no… a me piaceva la famiglia di Paperino: il salotto di casa sua con quella vecchia poltrona sfondata e la sua automobile a forma di pagnotta dietro cui portava i suoi nipotini”. (Le ultime lune di Furio Bordon) Il 17 ottobre è la data di nascita di Qui, Quo…
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pionchan-blog-blog · 3 years
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Episodio qui qui qua
Episodio qui qui qua
Cerco un episodio specifico di Paperino con qui quo e qua. L’avevo visto su domenica Disney (penso nel 2000-2001)Si tratta di un episodio in cui dovevano risolvere un mistero. C’era un pesce gigante che stava in una boccia grande quanto lui (in cui stava stretto). Il suo padrone prese tutta l’acqua del Fiume per potergli creare una vasca più adatta. Ricordo che i tre paperi dovevano andare a fare…
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hermioneblk · 2 years
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Topolino 🐭 3472 💬 commento
⭐️
Commento generale
Un numero decisamente flop!
Dunque la prima storia è un primo episodio di una serie dunque leggerlo non serve a niente perché si interrompe. Perché poi ambientarlo in autunno? Vogliamo vedere colori estivi….
La seconda storia è un secondo episodio di un’altra serie che tra l’altro potrebbe sussistere da solo come unica storia, anzi se ne poteva fare anche a meno.
Ecco poi sbucare l’inviato della gazzetta dello sport che si intrufola su Topolino per parlare ovviamente di calcio! Un’intervista a un calciatore… Ma chi se ne frega?
Fortuna un paio di articoli intelligenti su persone degne di nota finalmente: Margherita Hack e Samantha Cristoforetti.
Poi c’è anche la storia che è stata inventata perché bisognava mettere un articolo sul riparatore di chitarre….
Infine una storia medievale…
Un numero mal riuscito o maglio in cui si ha il sentore che sia una totale mancanza di idee e originalità, basta con questo calcio! Topolino sta diventando ridicolo a forza di venerare questo sport!
1. Gastone lo sfortunato, ep. 1
Storia interessante, Amelia invece di dare il tormento a Paperone per rubargli la sua monetina decide di rubare la fortuna di Gastone… E fin qui ci siamo, la ruba e lei diventa fortunata lui sfortunato tanto che si rivolge a Paperino e insieme capiscono quello che è successo e decidono di andare ad affrontarla… Fine della storia! Ci si rivede da tra sette giorni… Ma perché? Perché smorzare così l’entusiasmo creato da una storia e dire ci vediamo tra sette giorni? Innanzitutto c’è anche qualcosa che non quadra perché è un ambiente autunnale? Questo numero è uscito l’8 giugno! Inizia con foglie d’autunno e tutto il resto, disegni favolosi tonalità interessanti ma fuori stagione, questo è il numero di giugno ci si aspetta qualcosa di più estivo… fuori tema! Poi questa abitudine di interrompere le storie e dire ci vediamo tra sette giorni ha veramente stufato, tra l’altro era stata anche piuttosto annacquata… Un sacco di chiacchiere inutili… Peccato era iniziata con il piede giusto ma non è neanche finita. Tanti saluti…
2. Topolino e il ritorno dell’uomo falena, ep. 2
La seconda storia comincia già male perché è un secondo episodio e a chi piace leggere un numero ogni tanto pur avendo l’abbonamento da parecchio fastidio. Comunque il primo episodio anche se non l’ho letto non serve a niente perché se ne può fare a meno, questa storia sussiste anche solo con il secondo episodio, è più che sufficiente con queste pagine… Anzi
3. Pippospot – Il nuovo nome
Ecco un episodio di una serie in cui Pippo deve fare gli spot pubblicitari… Dunque carenza di idee di base perché se può essere carino per una storia poi continua ad essere sempre la solita trama trita e ritrita.
4. Qui, Quo e…qua ci serve un liutaio
Qui e Quo devono giocare al calcio virtuale… Ci mancava un po’ di calcio.. già i tre nipotini sono indigesti e insopportabili poi quando fanno i moderni che due giocano a calcio e uno fa il musicista fanno anche più… ridere! Ridicoli. Lasciamo perdere, allora questi due che hanno la passione per il calcio (ma guarda caso!) giocando al calcio virtuale rompono la chitarra di Qua …
Viene fuori una storiella che sembra quasi una barzelletta che sarebbe anche carina se non ci fossero queste movenza da teenager di Qui, Quo e Qua, basta!
Come se non bastasse dopo averla letta si trova un articolo un articolo su uno che ripara le chitarre… quindi è solo una storia stata costruita per introdurre un articolo di cui nessuno ha bisogno! Se la devono finire di fare così perché muore la fantasia e l’arte.
5. Paperino e il torneo del re
Infine una storia medioevale, un torneo con i paperi che hanno le stesse relazioni che ci sono nelle storie normali dunque lo zio Archimede anche quella palloso di Brigitta … Le rivisitazioni storiche e di altre tipo non le gradisco mai perché non hanno il minimo senso dato che stravolgono la realtà lasciando gli stessi personaggi: a che pro? Già le storie medievali sono noiose
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mariposasky · 6 years
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Paperinik Vs Darkwing Duck (Con aiuto del maestro Lucio Leoni)
Dunque... senza nulla togliere a Darkwing Duck... io scelgo e sceglierò sempre Paperinik. Che siano le vecchie storie o le nuove (o quelle che verranno) non posso fare a meno di adorare il personaggio. Anche ci sono storie dal punteggio basso, anche se ci sono molte discordanze tra una storia e l'altra, anche se alcuni nemici sembrono usciti dal supermercato sotto casa... Paperinik è Paperinik.
Innanzitutto, dietro la maschera c'è un personaggio ancora più amato: Paperino, personaggio simpaticissimo nonostante perda spesso la pazienza e la sfortuna lo perseguiti. Proprio per questo, ha ancora più motivazione la nascita di Paperinik, perché troppe storie finivano con un Paperino perdente.
Mi ricordo quando da piccola girando in una piccola biblioteca, per puro caso trovai un librone (sì, delle dimensioni di un atlante) dove raccontava il riscatto di Paperino di fronte alle malefatte dei suoi parenti. Me ne innamorai all'istante. Poco mi importava il peso nel portarlo a casa (ancora adesso mi chiedo l'utilità a fare volumi così ingombranti) o il disagio nel girare le grandi pagine... Paperinik mi ha fatto amare ancora di più Paperino.
C'è da dire che nelle prime storie Paperinik ci andava pesante con i parenti, ma con il tempo e il susseguirsi di sceneggiatori, il personaggio migliorava e si evolveva.
Certo, tutt'altra storia sarebbe stata se Paperinik fosse nato negli Stati Uniti, dove c'è un po' più libertà nelle storie. Qui in Ialia infatti, ha avuto alcune "limitazioni" che hanno reso le storie adatte anche per i più piccini. Forse è un bene da una parte, perché è bello che un bambino possa appassionarsi alle sue storie, ma dall'altra parte non sempre si poteva dare più profondità (come già citato nel video) al personaggio.
E' anche vero che un bravo disegnatore/sceneggiatore riesce a tirare il meglio di sé, se viene messo alla prova con dei paletti. E c'è da dire che si meritano un applauso i disegnatori italiani, perché nonostante si tratti di un "fumetto" (un genere che ancora oggi viene sminuito) danno anima e corpo per realizzare belle storie (sbavo di fronte ai colori e ai disegni). Ciononostante, non posso fare a meno di pensare, che senza quei paletti Paperinik avrebbe raggiunto dei livelli spettacolari.
Ora, io non posso tanto giudicare Darkwing Duck, perché anche se la sua sigla mi rimaneva impressa, il suo fumetto non veniva venduto, come lo era Paperinik su Topolino. Quindi io sono cresciuta a base di Paperino, Paperinik e cereali a colazione XD E il mio giudizio quindi potrebbe essere influenzato dalla mia infanzia, però è anche vero che Paperinik non si è fermato a quelle storie del passato. Ha continuato a crescere e crescere e diventare quello che è oggi.
Con l'evoluzione del web è ora possibile far conoscere a più persone Paperinik. Vedo commenti entusiastici da chi legge per la prima volta le sue storie, e che potrebbe avere più fans con un po' più di diffusione delle sue migliori opere.
Non posso certo imporre alle persone che sono cresciute con Darwing Duck (perché non conoscevano ancora Paperinik) a preferire un altro supereroe.
Il fattore nostalgia ha un gran peso.
Però, ho il presentimento che se PK fosse nato negli Stati Uniti, magari ci sarebbero più persone che lo preferirebbero a DD.
Io poi, DD lo confondevo con Paperone per via delle basette XD E non andavo pazza per la figlia (ma anche Qui Quo e Qua non erano i miei preferiti... fino a qualche anno fa).
Per non dilungarmi troppo (perché ne avrei tante da dire in favore di PK), penso che Paperinik è un personaggio che continuerà a vivere e migliorarsi per tanti altri anni. Ma se anche così non fosse, resta uno dei migliori fumetti/personaggi italiani. E non lo si può mettere in dubbio.
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diegoimperatore · 4 years
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Topolino 3380 e relative variant cover. Una più bella dell’altra. . (Topolino 3380 con la cover metal gold con protagonisti Topolino e Paperino; con copertina verde con plastificazione morbida soft-touch con protagonisti Topolino e Zio Paperone e infine, variant cover azzurra con effetti olografici con Topolino, Qui, Quo e Qua ) ❤️🔝 . #Topolino3380 #TopolinoVariant #Topolino3380VariantCover #VariantCover #collezionefumetti #fumetti #fumettidisney #topolinolibretto #topolinomagazine #AndreaFreccero #comics #softtouch #waltdisney #mickeymouse #ziopaperone #quiquoqua #Topolino #paninicomics #fumettidivertenti https://www.instagram.com/p/CE7FkJWlDNS/?igshid=yr2scc98yi2t
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levysoft · 4 years
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Carl Barks, creatore – tra moltissimi altri spunti e personaggi – del mitico Manuale delle Giovani Marmotte nella storia “Paperino e l’E.S.S.B“. Un libricino piccolo-piccolo, nel quale però – non è dato sapere in che modo – era contenuto tutto ciò che fosse servito ai generalissimi Qui, Quo e Qua per risolvere situazioni di qualunque tipo e difficoltà. Traduzioni di antichi linguaggi ormai perduti, consigli per la sopravvivenza nei boschi, indizi per individuare le rovine del labirinto del Minotauro e mille altre notizie ancora, tutte racchiuse nella preziosa guida… quasi fosse – appunto – un tablet dal quale poter accedere a tutta la conoscenza disponibile.
La geniale idea di Barks venne ripresa in seguito da moltissimi autori, facendo oscillare il manuale da brillante spunto ironico a pedante deus-ex-machina, ma sempre ammantandolo di una sorta di “irraggiungibilità”, essendone preclusa la lettura a chiunque non fosse una Giovane Marmotta.
Ma nel 1969 le cose cambiarono: la Mondadori pubblicò – inizialmente in Italia e poi praticamente ovunque nel mondo – il Manuale delle Giovani Marmotte. Un successo globale clamoroso, numeri di vendita da far impallidire i best seller dell’epoca (e di oggi) e capostipite di una serie di manuali che costituirono uno dei fiori all’occhiello della casa editrice di Segrate.
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Il misterioso codice dei Dada Urka… riuscite a decifrare il messaggio?
Realizzato a cura di Mario Gentilini con la collaborazione di Giovan Battista Carpi e Elisa Penna (a me è sempre sembrata strana però l’assenza dai credit ufficiali dell’onnisciente Martina…) il Manuale si compone di 256 pagine, copertine comprese, piene di notizie e consigli: imparare l’alfabeto Morse, cenni di araldica, come conservare i dischi (in vinile, ovviamente) o leggere le carte topografiche, il comportamento da tenere nel caso si incontrasse una vipera, riconoscere le pitture di guerra dei pellerossa, riparare un filo elettrico… tutto!
Quando in terza elementare ci fecero fare un lavoretto a gruppi sui diversi alfabeti, io e il mio amico Massimiliano ci guadagnammo un fantastico 10 riproponendo su cartoncino l’enigmatico codice dei Dada Urka! E che dire della mappa delle stelle? Quante volte ho riciclato i suoi insegnamenti (quasi sempre inutilmente) in occasione di romantiche serate estive…
Ricevetti il Manuale come regalo a Natale 1976 (seguito l’anno dopo dal terzo manuale, mentre per il secondo avrei dovuto aspettare ancora un po’) e fui affascinato sia dall’enorme quantità di notizie contenute, sia dai disegni di Carpi, che non riconoscevo come tale, ma che sapevo essere quello che faceva anche le storie belle su Topolino.
So che negli ultimi anni per la Giunti è uscito nuovamente con la stessa veste editoriale, sarei curioso di sapere il ritorno di successo, pubblico e vendite, visto che immagino oggi i bambini siano decisamente diversi da quelli degli anni Settanta e che il fascino dell’orologio dei fiori o del modo per risparmiare il costo di un busta da lettera possano non essere accolti oggi come allora…
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loscatolone · 4 years
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•IL MANUALE DELLE GIOVANI MARMOTTE•
Pubblicato per la prima volta in Italia da Mondadori nel 1969, il manuale viene usato dai nipoti di Paperino: Qui, Quo e Qua, membri appunto del gruppo scout delle Giovani Marmotte.
È uno pseudo-libro del sapere, in quanto conterrebbe la risposta ad ogni domanda.
La "storia" dei paperi narra che sarebbe stato scritto nel 1832 da Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli.
L'opera si rivela essere frutto del riassunto del riassunto del riassunto delle opere più importanti contenute nelle Biblioteca di Alessandria, il compito di aggiornare il manuale passa segretamente di mano in mano a diversi personaggi fino ad arrivare, ai giorni nostri, a Pico de Paperis.
Oggi è stato rieditato da @giuntieditore, riproducendo le vecchie immagini e didascalie dell'epoca.
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