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#operai
aitan · 6 months
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Troppi operai in Paradiso.
Sicurezza sui posti di lavoro!
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Ieri sono state stroncate le vite di una operaia tessile di 26 anni incastrata e schiacciata all'altezza del capo in una ditta di surgelati a Pieve di Soligo e di un operaio di 56 anni colpito da una pala al petrolchimico di Ravenna.
Ogni mese si contano una ottantina di morti sul lavoro.
Questo lo scrivevo nei primi mesi di quest'anno sciagurato in cui si favoleggia di aumenti dell'occupazione e miglioramenti delle condizioni lavorative.
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gregor-samsung · 11 months
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“ 7 giugno 1947, da «Il solco» di Cagliari, settimanale dei combattenti del Partito sardo d’azione: «Joyce Lussu e Silvia Croce nei pozzi di carbone. La Signora Joyce Lussu è stata graditissima ospite di Carbonia insieme alla Signorina Silvia Croce, figlia del grande filosofo della libertà. Le visitatrici eccezionali sono scese nei pozzi accolte con affetto deferente dagli operai che, infine, hanno voluto sentire la parola della Signora Lussu, che dalla Sezione del Partito Sardo ha tenuto un applauditissimo discorso. La grande folla dei minatori ha lungamente acclamato al nostro Partito e alla sua strenua lotta in difesa del popolo sardo».
È a Carbonia che Joyce ha visto la situazione più disastrosa. Nella città costruita dai fascisti è rimasta qualche settimana («I minatori in tutto il mondo hanno la credenza che la gente con la gonna porti male, per cui preti e donne non devono scendere nelle miniere. Però, per me facevano un’eccezione. Mi portavano in questi ascensori scricchiolanti fino a trecento metri di profondità, perché volevo vedere»). Si porta dietro la figlia di Rosselli e la più piccola di Croce. Amelia Rosselli «non ce l’ha fatta a restare», racconta Joyce, mentre a Silvia Croce ha detto: «Vieni a vedere, tu che sei stata in un palazzo principesco, in mezzo ai libri». E lei non si sottrae, gira per gli stazzi e scende nei pozzi facendo buona compagnia a Joyce. I medici che le dicono di aver scritto sui referti che i bambini erano morti per qualche malattia quando invece la causa dei decessi era la fame, le donne che spaccano il granito con martelli rudimentali accovacciate sull’orlo delle strade, l’analfabetismo che affligge la maggior parte della popolazione colpiscono profondamente Joyce che non immaginava di trovare nel suo paese condizioni peggiori di quelle che aveva osservato in Africa tanti anni prima. Ma c’è anche la speranza e l’impegno a cambiare le cose, sempre. “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; pp. 170-171.
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ilfalcoperegrinus · 2 years
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IL SUCCESSO DELLA MISSIONE SOFFRE
IL SUCCESSO DELLA MISSIONE SOFFRE, un commento al vangelo della XIV domenica del Tempo Ordinario, disponibile anche in audio-commento e con testo tradotto in lingua spagnola, entrando nella sezione "Commenti al vangelo" del menu principale
XIV DOMENICA DEL T.O. anno C (2022) Is 66,10-14; Gal 6,14-18; Lc 10,1-20 https://predicatelosuitetti.files.wordpress.com/2022/07/xiv-domenica-del-t.o.-anno-c-2022.mp3  Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché…
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bigarella · 1 month
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A Bologna la 7a Brigata GAP era già da tempo attiva
Come già evidenziato, il gappismo emiliano-romagnolo rappresenta un unicum all’interno del panorama nazionale. Per capire come mai proprio in questa zona fu possibile questa vastissima diffusione del gappismo, verranno prese in esame le azioni e lo sviluppo delle brigate Gap di Modena e Bologna, con maggior attenzione riguardo alla 65a Gap Walter Tabacchi di Modena e la 7a Gap Gianni di…
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adrianomaini · 1 month
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A Bologna la 7a Brigata GAP era già da tempo attiva
Come già evidenziato, il gappismo emiliano-romagnolo rappresenta un unicum all’interno del panorama nazionale. Per capire come mai proprio in questa zona fu possibile questa vastissima diffusione del gappismo, verranno prese in esame le azioni e lo sviluppo delle brigate Gap di Modena e Bologna, con maggior attenzione riguardo alla 65a Gap Walter Tabacchi di Modena e la 7a Gap Gianni di…
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bagnabraghe · 1 month
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A Bologna la 7a Brigata GAP era già da tempo attiva
Come già evidenziato, il gappismo emiliano-romagnolo rappresenta un unicum all’interno del panorama nazionale. Per capire come mai proprio in questa zona fu possibile questa vastissima diffusione del gappismo, verranno prese in esame le azioni e lo sviluppo delle brigate Gap di Modena e Bologna, con maggior attenzione riguardo alla 65a Gap Walter Tabacchi di Modena e la 7a Gap Gianni di…
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collasgarba · 1 month
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A Bologna la 7a Brigata GAP era già da tempo attiva
Come già evidenziato, il gappismo emiliano-romagnolo rappresenta un unicum all’interno del panorama nazionale. Per capire come mai proprio in questa zona fu possibile questa vastissima diffusione del gappismo, verranno prese in esame le azioni e lo sviluppo delle brigate Gap di Modena e Bologna, con maggior attenzione riguardo alla 65a Gap Walter Tabacchi di Modena e la 7a Gap Gianni di…
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scienza-magia · 5 months
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Lavoro per Ingegneri, operai, meccanici presso cantieri Webuild
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Si assumono operatori di cantiere, ingegneri, meccanici, responsabili. Webuild (ex Salini-Impregilo), multinazionale italiana specializzata nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse, cerca personale da inserire nei prossimi giorni/mesi presso cantieri sul territorio nazionale.
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I profili ricercati sono: amministrativo di commessa (Taormina), operatori di cantiere (Catania, Novi Ligure, Nord e Sud Italia), operatori meccanici (Catania), meccanici tradizionali (Novi Ligure), geologo (Bressanone), ingegnere (Avellino), ingegnere qualità (Taormina), planner (Messina e Verona), responsabile al sistema gestione ambientale (Bressanone) e responsabile controllo qualità (Trento). Requisiti in base al ruolo: diploma o laurea in economia, ingegneria civile, ingegneria edile, geologia o scienze geologiche; esperienza (anche minima) nella mansione specifica; buona/ottima conoscenza della lingua inglese; disponibilità full-time. Tra le condizioni offerte: percorso formativo gratuito per gli operai, contratto a tempo determinato o indeterminato, retribuzione in linea con la professionalità, vitto e alloggio per i fuori sede nel cantiere di destinazione. La selezione è gestita dall'agenzia per il lavoro Adecco. Per maggiori dettagli e invio candidature clicca qui. Read the full article
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cuoredolce67 · 11 months
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giuseppegileno · 1 year
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#foto #comune #operai #jack #rose #resistere #titanic (presso Montesilvano Marina, Abruzzi, Italy) https://www.instagram.com/p/CmJbA-fKZte/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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gregor-samsung · 2 years
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“ La Comune dovette, prima di tutto, pensare a difendersi. E fino ai suoi ultimi giorni, che vanno dal 21 al 28 maggio, essa non ebbe il tempo di pensare seriamente ad altro. Del resto, nonostante le condizioni cosi sfavorevoli, nonostante la brevità della sua esistenza, la Comune riuscì a adottare qualche misura che caratterizza sufficientemente il suo vero significato e i suoi scopi. Essa sostituì l'esercito permanente, strumento cieco delle classi dominanti, con l'armamento generale del popolo, proclamò la separazione della Chiesa dallo Stato, soppresse il bilancio dei culti (cioè lo stipendio statale ai preti), diede all'istruzione pubblica un carattere puramente laico, arrecando un grave colpo ai gendarmi in sottana nera. Nel campo puramente sociale, essa poté far poco; ma questo poco dimostra con sufficiente chiarezza il suo carattere di governo del popolo, di governo degli operai. Il lavoro notturno nelle panetterie fu proibito; il sistema delle multe, questo furto legalizzato a danno degli operai, fu abolito; infine, la Comune promulgò il famoso decreto in virtù del quale tutte le officine, fabbriche e opifici abbandonati o lasciati inattivi dai loro proprietari venivano rimessi a cooperative operaie per la ripresa della produzione. Per accentuare il suo carattere realmente democratico e proletario, la Comune decretò che lo stipendio di tutti i suoi funzionari e dei membri del governo non potesse sorpassare il salario normale degli operai e in nessun caso superare i 6.000 franchi all'anno (meno di 200 rubli al mese). Tutte queste misure dimostrano abbastanza chiaramente che la Comune costituiva un pericolo mortale per il vecchio mondo fondato sull'asservimento e sullo sfruttamento. Perciò, finché la bandiera rossa del proletariato sventolava sul Palazzo comunale di Parigi, la borghesia non poteva dormire sonni tranquilli. E quando, infine, le forze governative organizzate riuscirono ad avere il sopravvento sulle forze male organizzate della rivoluzione, i generali bonapartisti, sconfitti dai tedeschi, ma valorosi contro i compatrioti vinti, questi Rennenkampf e Moller-Zakomelski [generali zaristi; NdC] francesi compirono una carneficina quale Parigi non aveva mai visto. Circa 30.000 parigini furono massacrati dalla soldataglia scatenata, circa 45.000 furono arrestati; di questi ultimi molti furono uccisi in seguito; a migliaia furono gettati in carcere e deportati. In complesso, Parigi perdette circa 100.000 dei suoi figli, e fra essi i migliori operai di tutti i mestieri. La borghesia era soddisfatta. « Ora il socialismo è finito per molto tempo », diceva il suo capo, il mostriciattolo sanguinario Thiers, dopo il bagno di sangue che egli e i suoi generali avevano fatto subire al proletariato parigino. Ma i corvi borghesi gracchiavano a torto. Sei anni circa dopo lo schiacciamento della Comune, quando molti dei suoi combattenti gemevano ancora nella galera e nell'esilio, il movimento operaio rinasceva in Francia. La nuova generazione socialista, arricchita dall'esperienza dei suoi predecessori, e per nulla scoraggiata per la loro sconfitta, impugnava la bandiera caduta dalle mani dei combattenti della Comune e la portava avanti con mano ferma e coraggiosa al grido di « Evviva la rivoluzione sociale! Evviva la Comune! ». Due-quattro anni più tardi ii nuovo partito operaio e l'agitazione che esso scatenava nel paese obbligavano le classi dominanti a restituire la libertà ai comunardi rimasti nelle mani del governo. Il ricordo dei combattenti della Comune è venerato non solo dagli operai francesi, ma dal proletariato di tutti i paesi. Perché la Comune non combatté per una causa puramente locale o strettamente nazionale, ma per l'emancipazione di tutta l'umanità lavoratrice, di tutti i diseredati e di tutti gli offesi. Combattente avanzata della rivoluzione sociale, la Comune si è guadagnata le simpatie dovunque il proletariato soffre e combatte. Il quadro della sua vita e della sua morte, la visione del governo operaio che prese e conservò per oltre due mesi la capitale del mondo, lo spettacolo della lotta eroica del proletariato e delle sue sofferenze dopo la sconfitta, tutto questo ha rinvigorito il morale di milioni di operai, ha risvegliato le loro speranze, ha conquistato le loro simpatie al socialismo. Il rombo dei cannoni di Parigi ha svegliato dal sonno profondo gli strati sociali più arretrati del proletariato e ha dato ovunque nuovo impulso allo sviluppo della propaganda rivoluzionaria socialista. Ecco perché l'opera della Comune non è morta; essa rivive in ciascuno di noi. La causa della Comune è la causa della rivoluzione socialista, la causa dell'integrale emancipazione politica ed economica dei lavoratori, è la causa del proletariato mondiale. In questo senso essa è immortale.  “
V. I. Lenin, La Comune di Parigi, a cura di Enzo Santarelli, Editori Riuniti (collana Le idee n° 59), 1971¹; pp. 60-62.
NOTA: Il brano è tratto dal discorso tenuto da Lenin per commemorare il quarantennale della Comune di Parigi; il testo di tale orazione fu prontamente pubblicato in Rabočaja gazeta [«Gazzetta dell’operaio»] (1911, n. 4-5) e comparve in Italia in Opere complete (1954-70) di V. I. Lenin, vol. 17, pp. 123-127.
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condamina · 2 years
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La repressione delle agitazioni fu cioè anche l’occasione o il pretesto per trasferire nel Reich manodopera qualificata e specializzata
La repressione delle agitazioni fu cioè anche l’occasione o il pretesto per trasferire nel Reich manodopera qualificata e specializzata
[…] richiamare l’auspicio che Bruno Mantelli aveva formulato nel 1992, in chiusura del suo saggio sui lavoratori italiani emigrati nel Terzo Reich tra 1938 e 1943 <9: che, cioè, si dedicasse un supplemento d’indagine alle vicende dei lavoratori deportati dopo l’8 settembre 1943, che ancora non erano state oggetto di un’analisi complessiva.Va rimarcato che tali vicende, seppur vicine per tanti…
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bigarella · 3 months
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L'utilizzo della forza non era prerogativa del solo Mario Scelba
In questo senso vanno studiati alcuni dei drammatici eventi che dal 29 ottobre 1949 al 21 marzo 1950 scuotono il paese, ovvero: dalla strage di Melissa (3 morti, 14 feriti), in Calabria ai morti di Lentella (2), passando per tre fatti di sangue contro contadini nel sud (per un totale di 5 morti e più di 20 feriti) e l’eccidio di Modena del 9 gennaio (6 morti e 51 feriti). <577 Occupazioni di…
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adrianomaini · 3 months
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L'utilizzo della forza non era prerogativa del solo Mario Scelba
In questo senso vanno studiati alcuni dei drammatici eventi che dal 29 ottobre 1949 al 21 marzo 1950 scuotono il paese, ovvero: dalla strage di Melissa (3 morti, 14 feriti), in Calabria ai morti di Lentella (2), passando per tre fatti di sangue contro contadini nel sud (per un totale di 5 morti e più di 20 feriti) e l’eccidio di Modena del 9 gennaio (6 morti e 51 feriti). <577 Occupazioni di…
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bagnabraghe · 3 months
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L'utilizzo della forza non era prerogativa del solo Mario Scelba
In questo senso vanno studiati alcuni dei drammatici eventi che dal 29 ottobre 1949 al 21 marzo 1950 scuotono il paese, ovvero: dalla strage di Melissa (3 morti, 14 feriti), in Calabria ai morti di Lentella (2), passando per tre fatti di sangue contro contadini nel sud (per un totale di 5 morti e più di 20 feriti) e l’eccidio di Modena del 9 gennaio (6 morti e 51 feriti). <577 Occupazioni di…
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collasgarba · 3 months
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L'utilizzo della forza non era prerogativa del solo Mario Scelba
In questo senso vanno studiati alcuni dei drammatici eventi che dal 29 ottobre 1949 al 21 marzo 1950 scuotono il paese, ovvero: dalla strage di Melissa (3 morti, 14 feriti), in Calabria ai morti di Lentella (2), passando per tre fatti di sangue contro contadini nel sud (per un totale di 5 morti e più di 20 feriti) e l’eccidio di Modena del 9 gennaio (6 morti e 51 feriti). <577 Occupazioni di…
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