Tumgik
#anticlericali
Photo
Tumblr media
Lo studio del #folklore italiano spesso è stato condizionato da ricercatori che erano preti. Certi toni #funebri erano presentati solo in #canzoni #anticlericali , in realtà nel #repertorio #popolare troviamo anche questo tipo di canzoni. https://www.instagram.com/p/Cm9aOc0rfMY/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
colonna-durruti · 2 months
Text
Anticlericali
Oggi 7 marzo la Chiesa festeggia S. Cirillo (370 - 444), assassino di Ipazia, per mezzo di 500 monaci da lui aizzati. Lo storico contemporaneo Socrate ci dice che il vescovo Cirillo la fece ammazzare per far accettare la beatificazione del monaco teppista Ammonio, che il prefetto di Alessandria, Oreste, fece giustiziare. La filosofa e scienziata Ipazia, sosteneva nella Alessandria cristianizzata, la cultura greco romana, mentre ebrei e cristiani lottavano tra loro per predominare sugli ultimi pagani tollerati, distruggendone i libri e i templi o convertendoli come propri edifici di culto. Ipazia aveva molto ascendente su Oreste; fu mandata una squadra di monaci teppisti detti «parabolani» capeggiati dal lector Pietro (ἀναγνώστης: dunque non un analfabeta) che costituivano, per Cirillo, una specie di «guardia del corpo»: Ipazia fu catturata per la strada, denudata, lapidata, fatta a pezzi e bruciata. Cirillo fu santificato per coprire il massacro e dare un'aura mistica all'assassinio. Gli storici cristiani tentano di screditare il racconto di Socrate attraverso una grossolana falsificazione, quella di essere nato un secolo dopo. Per papa Ratzinger Cirillo fu un “instancabile e fermo” testimone di Gesù Cristo, “Verbo di Dio incarnato” e il 3 ottobre 2007 dedicò alla “grande figura” di uno dei Padri della Chiesa un'intera udienza generale.
22 notes · View notes
abr · 7 months
Text
Le parole sono importanti (cit.)
Terzo Installment
La frase detta così è da sinistri, cioè non vuol dire nulla: valori “assoluti” di per se le parole come gli atti non hanno. Importante delle parole è comprenderne e condividerne il SIGNIFICATO (da signum fero: porto un segnale, un emblema). Qui si va a cercare radici e significati autentici, non quelli cangianti della narrativa corrente manipolati dalla neoligua imposta alle masse.
DESTRA-SINISTRA
Cos' la destra/cos'è la sinistra? si domandava il grande Gaber. Rispondeva contrapponendo preferenze, tic e comportamenti di tutti i giorni (vasca vs. doccia, culatello vs. mortadella), differenze così normali da risultare banali, cangianti ma radicate, personali, POLARIZZANTI. Personalmente trovo si tratti di una ottima risposta a domanda profondamente sbagliata.
Destra-Sinistra, si tratta di un modello dello spettro delle posizioni politiche: una semplificazione della realtà, nomina nuda tenemus. Come sempre, ocio ai modelli, sia scientifici o no come questo: succede che li confondi con la realtà.
Il modello si radica ai tempi della rivoluzione francese: nella Assemblea Nazionale Legislativa del 1791, i nobili monarchici costituzionalisti si riunivano alla destra del presidente, alla sua sinistra i borghesi Giacobini (in mezzo stava la cd. Palude).
Notare come nel Parlamento attivo più antico, quello inglese, i seggi non siano disposti linearmente ma contrapposti in due sezioni distinte. Il pragmatismo del modello è esplicito: o governi o sei all'opposizione. Invece Destra-Sinistra, teoricamente un segmento continuo dove collocare posizioni diversificate, fatalmente incentiva la polarizzazione tra alternative: è il nome stesso. Tant'è, ci sono cascate anche persone serie come Norberto Bobbio. La fede nei modelli al posto della realtà è il motivo per cui gli intellettuali sono pericolosi quanto gli ignoranti.
Oggi molti individui e gruppi non si riconoscono più in uno spettro semplicistico Destra-Sinistra: é superato, dicono. Però cambiano solo l'asse ovvero gli estremi; la tendenza alla dicotomia e alla polarizzazione rimane, fatalmente tornando allo schema Destra-Sinistra a loro insaputa.
Ricordiamo tutti la retroguardia clericali-anticlericali; poi ci fu il tempo dei NeoCon "esportatori di democrazia" interventisti vs. isolazionisti e quello, tramontate o stelle un giorno l'Ucraina vincerà, del pacifismo senza se e ma, "colombe" vs. "falchi". Oggi ci si divide manco lungo assi, direttamente sugli estremi:
libertà: chi difende la libertà individuale da ogni interferenza, chi invece definisce "libertà positive" diritti per certe categorie che sono obblighi per altri (es.: no libertà di parola);
partecipazione: democrazia vs. aristocrazia, solo gli istruiti "non deplorabili", solo la scienza, no chi va "formalmente deprogrammato" (cit. Hillary Clinton questa settimana);
multiculturalismo vs Identità (eppure i primi sono quelli che la Diversità è patrimonio da preservare).
Occhio infine al rigurgito (cfr. Ultima Generazione) dei mai defunti luddisti decrescisti: quelli che distinguono ciò che è bene per l'ambiente vs. sviluppo, forza distruttiva nei confronti della Terra.
C'è pure di peggio: quelli che fascismo- antifascismo, i più laidi arretrati reazionari non scusabili di tutti, lo sanno pure loro. E' polarizzazione viscida strumentale o adolescenziale decerebrata, in ogni caso ricorda l'antiebraismo in quanto a livore cieco disumano.
La polarizzazione indotta dal modello è il vero tarlo che sta divorando dall'interno la civiltà - che è solo Occidentale, spiaze. Ciò nella inattività impotente della Palude conformista centrista in via di estinzione, la quale prima di tutti riforgiò il modello senza cambiarlo, mutandolo in Moderati vs. Estremisti tutti, fonte del conformismo trasformista.
Mitigazione del danno
Dagli oroscopi ai cambiamenti climatici, il problema è sempre scambiar modelli per la realtà. Il danno può solo essere mitigato, non estirpato, verificando costantemente i modelli con quel che succede nella realtà (metodo scientifico sperimentale).
Un primo improvement, per portare i politologi almeno al livello dei Terrapiattisti è passare a modelli bidimensionali. Il primo a due assi é del 1964: aggiunge all'asse destra-sinistra un asse verticale autoritarismo vs. democrazia, già aiuta. Poi arriva il classico del libertario David Nolan, base di successive evoluzioni tipo Political Compass: sull'asse x "libertà economica": libero mercato, meno stato e spesa pubblica, privatizzazioni; sull'asse y le "libertà personali": i "vecchi" diritti civili, droghe, aborto, eutanasia, da completare oggi con quelli "nuovi" che fanno incazzare i Woke e i WEF: privacy, novax, no tracciamenti, proprietà, mobilità individuale, autodifesa.
La politica vista come punti su un piano elimina le domande chiuse (o di qua o di là) e stempera la tendenza alla polarizzazione; inoltre ciò aiuta a comprendere filosofie politiche ben evolutesi nei tempi recenti, in particolare anarchismo e dottrina libertaria; si dà anche conto, per contiguità, dell'apparente conundrum "opposti estremismi" (già Franco Freda si definiva "Nazi-maoista") e della prossimità tra anarco-capitalisti con la V di Vendetta, libertari e conservatori. Etc.etc.
Fermiamoci qui. Le parole sono importanti, le etichette e dove si mettono, anche.
11 notes · View notes
Text
La fede non è "una madre, che se qualcuno la offende ti devi sentire in 'diritto' di schiaffeggiare" (come sostiene Bergoglio); c'è ancora troppa violenza nella predicazione cattolica e ciò non ha nulla a che vedere con l'Amore per gli altri.
Non voglio odiare perché molti fedeli e gli sciamani della chiesa usano la 'scusa di dio' per opprimere e molestare; non voglio denigrare chi non abbia "gesù nel cuore" perché una fede mi impone di farlo. Io voglio amare e il cattolicesimo non lo permette; la Razionalità si.
Io non voglio andare in ospedale e trovarmi morti crocifissi appesi al muro, in un momento in cui ho bisogno di Serenità, di guarire e sentire che vale la pena vivere; non lo voglio per me e neanche per chi è attorno - e puntualmente li stacco e li chiudo in armadietto.
Io non voglio che suore e preti abbiamo accesso in quei luoghi, come gli ospedali, dove le persone fragili sono più propense, nella loro fragilità fisica e mentale, ad allungare a tali avvoltoi che girano lì apposta, soldi o testamenti a loro intestati. Questo schifo deve finire.
Un conto è la fede (credere in qualcosa che ti dà serenità); altro è essere circondati da una associazione a delinquere (la chiesa di Roma), che tenta di estorcere beni e denaro ai credenti e non credenti in ogni forma 'legalizzata'. Questo non è affatto Civile e tollerabile.
L'odio Necessario e Sano verso il cattolicesimo e il suo clero non nasce dal nulla, non è Irrazionale (come omofobia e misoginia); viene dal fare una Matura disamina, a 360 gradi, su una società cattolica che vive di espedienti, di truffe, di circonvenzione di incapaci.
Uno sciamano della chiesa cattolica non lavora, ma vive del denaro sottratto al welfare italiano; questo ignobile comportamento instilla nella gente comune l'idea che si possa vivere 'serenamente' truffando, rubando, commettendo Reati. E ciò accade.
Negli stessi sciamani della chiesa cattolica vige la contraddizione al 'comandamento' di non rubare e questa mancanza di autorevolezza è una 'manna' per chi, autorizzato da tale Inciviltà, vuole vivere truffando gli altri; in Italia la Disonestà è infatti diffusa come un cancro.
Con la morte degli anziani, di coloro che più hanno risentito e diffuso il bigottismo cattolico, il cattolicesimo andrà in totale crisi: verrà a mancare anche il sostegno politico di chi voleva che la moralità cattolica resistesse, e con essa rimanesse il 'diritto' di ledere.
Puoi lottare pure per cercare che le campane cristiane disturbino ancora: che la moralità Incivile cattolica resista; ma il futuro è già segnato: non c'è un ricambio generazionale; ai giovani, che sono pure pochi, non interessano le pretese degli sciamani della chiesa cattolica.
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo d'un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma. Il Progresso non si può fermare.
Ratzinger chiese un'alleanza con l'islam per combattere la 'deriva atea'; Ratzinger, coi suoi scandali di pedofilia, chiese ad altra religione pedofila un aiuto... Questo ci dice che pur di non scomparire (loro e i capitalisti che mangiano con la 'fede'), sono disposti a tutto.
Nessun ateo ha mai ucciso; nessun ateo ha mai organizzato genocidi; nessun ateo ha mai mosso guerre e costruito ghetti per uccidere chi 'crede'. Non esistono dittature o filosofie atee che abbiano torto un capello a qualcuno o facciano apologie per opprimere i credenti.
Un dittatore può anche definirsi ateo, ma la sua fede, in Realtà, è la 'politica': l'ideologia organizzata con cui opprime i suoi sottoposti e il 'dio' che lo muove è la sete di potere. Essere Atei significa muoversi con Etica e non c'è Etica in chi moralizza, in chi opprime.
Etica e morale non sono la stessa cosa: la morale sono norme dettate dalla superstizione (religione, pregiudizio, creduloneria); l'Etica è il comportamento umano dettato da Cognizione di causa ed effetto, basato su dati e prove, NON su dogmi, su pretesti (come la moralità).
La Storia non è quella disciplina noiosa che devi per forza studiare a scuola: è il Principio su cui sviluppare una Coscienza. Senza Storia, senza capirla, si procede a singhiozzo, fra moralità e ubbidienza, riproponendo errori religiosi, in loop.
Capire il cristianesimo è capire come si muovono un po' tutte le sette religiose e una volta capito, puoi fare una Scelta consapevole: amare il Progresso Sociale, perché è l'unico in grado di offrire Qualità Totale alla Vita, smettendo di straparlare di 'radici cristiane'.
L'Italia non è la Palestina; l'Italia non è una regione collocata in un'area deprimente, desertica, dove è nata e sviluppata la cinica superstizione ebraica. L'Italia ha una Storia di culti greci e romani, e norme Civili che erano già superiori eticamente allora, quanto oggi.
Quella delle 'radici cristiane' europee, italiane, è una menzogna; prima che la superstizione cristiana ammorbasse Italia e resto d'Europa, eravamo al massimo apice, per quel tempo, per Cultura e Progresso. Il cristianesimo ha gravemente distrutto buona parte di quel progresso.
Il cristianesimo distrusse i progressi in campo medico fatti da Ippocrate; incenerì la promiscuità e l'omosessualità consentita in una Civiltà Romana che non li perseguitava; l'errore enorme di rendere ufficiale una religione aggressiva, costò la caduta di un Impero.
Progressivamente, col cristianesimo, l'Europa si riduce alle immagini descritte nel 'Il nome della Rosa'; la Scienza viene perseguitata; gli eretici uccisi in massa; spariscono lingue, villaggi, popolazione intere sotto il martello dell'inquisizione. Questo è il cristianesimo.
Per soggiogare popolazioni cresciute con gli ideali socratici, la figura di 'gesù' viene ritoccata da zelota sanguinario, sterminatore di soldati romani col suo gruppo, a mite uomo che parla con le stesse parole di Socrate (chi ha studiato filosofia si accorge della distorsione)
Il 'gesù' che oggi la gente invoca nelle sue preghiere è Socrate, non quello originale, che manda all'inferno chi non lo segue: è lui l'Uomo ucciso dallo Stato. Lui il 'dio', chiamato in ogni angolo del Mediterraneo per insegnare a discepoli a Ragionare ed essere miti.
La più bella ricostruzione della figura di Socrate la fece Max Eastman, nel suo "Socrate, Cardine della Civiltà' e sei hai avuto una educazione cattolica ti accorgi che il 'gesù' di cui si parla oggi è Socrate; un Socrate senza la ragione come argomento, ma Socrate negli eventi.
Chi legge i vangeli, si accorge che le parole di quel 'gesù' trasudano odio verso la cultura ellenistica e la Libertà degli individui; ma la figura proposta dagli sciamani, decantata a messa, è diversa. Perché Socrate era diverso da 'gesù': era colto e non odiava.
Non è una colpa il fatto che gli ebrei, nelle loro tristi guerre fratricide fra gruppi nomadi, spesso dominati da altri popoli, abbiano costruito una fede molesta - e cristianesimo, islam, poiché costole dell'ebraismo, ricalcano quella linea violenta di 'sangue e potere'.
Diventa una colpa voler continuare su una violenza e inciviltà dettata da eventi che si sono svolti oltre duemila anni fa; diventa una colpa seguire fantasie, miti che avevano un senso oltre duemila anni fa, ma non oggi. Oggi sappiamo cosa è la mitologia e a che serviva.
Non abbiamo bisogno di moralità che tengano unito un gruppo per guerreggiare, incrementare il numero figliando, condannando l'omosessualità; oggi sappiamo che la Pace è un Bene; che collaborare è meglio che opprimere, quanto lo sapevano già ad Atene e Roma millenni fa.
L'Italia è un Paese omofobo, misogino, maschilista, xenofobo, razzista; questa Inciviltà è direttamente collegata all'educazione cattolica, poiché essa fa apologia di tali Disvalori, producendo politicamente usi, costumi, norme che fomentano, volontariamente, attrito sociale.
Le persone mentalmente equilibrate NON 'sgranano rosari', NON vanno a santuari a caccia di vedere anche loro 'apparizioni di madonne' e NON parlano a divinità inesistenti, ma, infastidite da povertà e Reati, si interfacciano con le persone bisognose, non con le statue di coccio.
Non ci sono 'mondi nuovi' nei romanzi distopici; la distopia è un espediente letterario che serve a farti analizzare il presente che già vivi; il presente che ti opprime già con la dittatura della moralità (politica o religiosa che sia); la distopia racconta il Presente.
Se 'fermandosi la campana', facendola tacere, si fermerà l'Occidente, ben venga; e lo diceva Huxley stesso che sarebbe stato bene, visto che condannava gli imperialismi; era un umanista, Pacifista, anche se nel contempo, come Conan Doyle, si dedicava per hobby a temi paranormali.
I romanzi distopici non sono saghe di dietrologia e complottismo; li usano spesso, citati, i complottisti, ma lo fanno perché analfabeti funzionali o persone molto furbe, che vogliono guadagnare un sacco di soldi spacciando teorie-spazzatura, proprio come fanno le sette religiose
È corretto temere l'islam, ma non si può usare il cattolicesimo come 'scaccia chiodo', perché l'effetto che ottieni è di far ritornare il cattolicesimo ai livelli di com'era prima dell'Illuminismo: prima che l'ateismo smorzasse la violenza cattolica, moderandola.
Dobbiamo chiedere che tutte le religioni presenti sul suolo italiano rispettino i Diritti Umani (se vogliono esistere ancora o coesistere fra loro); una questione che la chiesa cattolica ancora non vuole fare, continuando con la sua apologia della misoginia e dell'omofobia.
Non si muore più per mano diretta del clero cattolico, di una Inquisizione, ma si muore ancora per mano dei fedeli di quella setta: i numerosi femminicidi, le persecuzioni contro omosessuali o 'diversi', che portano a omicidi e suicidi in Italia ne sono la dimostrazione.
Che sia islam o in partito di destra o una chiesa di Roma che fanno, tutti, apologia della misoginia e dell'omofobia, il risultato non cambia: essi sono i mandanti diretti da combattere di un discreto numero di femmicidi, di omicidi e suicidi perpetuati a nome di una ideologia.
Nello scritto omofobo di Elena Donazzan, reso pubblico sul suo social, in cui si lanciò contro Cloe Bianco, vediamo chi è il mandante e chi è il killer che si prestò a uccidere Cloe Bianco; eppure sono tutti a piede libero. Cloe, invece, è morta, dimenticata e senza Giustizia.
Nella lunga serie di femminicidi, di omicidi commessi 'poiché donne' appare chiaro il mandante: è colui che predica la virtù di una (ma)donna 'di coccio', priva di iniziativa, priva di Libertà; priva d'ogni tipo di personalità. Eppure sono tutti a piede libero gli sciamani.
Nemmeno un 'maschio' italiano cattolico è libero in Italia; colui che tratti bene la compagna viene bullizzato, schernito, poiché considerato debole; un 'debole' che non si adegua alle regole del patriarcato cattolico - che le donne le vuole zitte e serve, mica Persone libere.
Non c'è nulla di cui esser felici nell'avere un presidente del consiglio donna, perché lo è solo nell'aspetto esteriore. Per il resto, recita la parte del più gretto uomo dai disvalori patriarcali, e a fermarlo c'è la prospettiva d'un Paese pieno di vecchi, col piede in fossa.
I conservatori sono presenti in tutte le epoche e in tutti i tipi di civiltà (anche quelle più evolute): è una connotazione tipica di alcuni esseri umani voler prevaricare secondo dogmi, pregiudizi, superstizioni, perché da soli non sono in grado di provvedere a se stessi.
È stato triste vedere l'omofobo, misogino anziano difronte, malato, farsi accompagnare tutto felice per andare a votare un presidente omofobo, misogino; ma il rovescio è che ben presto 'la campana suonerà per loro'. E con quei vecchi morirà l'ultimo strato gretto, senza ricambio.
L'unico motivo valido per tenere ancora le campane cristiane attive sta in quel lento scandire dei funerali, in cui si annuncia la felice morte della gerontocrazia per consunzione - e il Progresso avanza, Inesorabile; non per presa di Coscienza, ma perché i conservatori muoiono.
2 notes · View notes
Text
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo di un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma.
Il Progresso non si può fermare.
Una menzogna, anche se creduta da milioni di persone, resta una menzogna; il fatto che molti vengano suggestionati, in molte parti del mondo, a diventare schiavi di diversi cleri religiosi, non è la prova che esista 'dio', ma prova che ci siano molti creduloni e molti truffatori.
Tumblr media
0 notes
Text
Per chi suona la campana.
Il suono delle campane non è necessario: abbiamo orologi e telefoni per sapere che ore sono da molto tempo: rappresenta solo disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico. I cristiani, in tutti questi millenni, devono ancora imparare cosa sia il Rispetto per gli altri.
Simbolicamente, il campanile serve a richiamare i 'fedeli'; non siamo tutti 'fedeli', non siamo tutti 'cristiani' e la fede non è un elemento indispensabile all'esistenza: quindi i 'cristiani' devono imparare a inviarsi via telefono, tra di loro, i 'messaggi di fede', senza disturbare terzi, in alcun modo.
Il cristianesimo non è un'educazione, ma una maleducazione - e non si smentisce mai il 'fedele' col suo comportamento maleducato: nessuno vieta ad alcuno di professare la propria religione, ma il Rispetto per chi non ne vuole saperne del cristianesimo, delle sue attività, ci deve essere - campane comprese, da spegnere.
Nella quotidiana Inciviltà cattolica in cui la politica italiana ci costringe a vivere, c'è per un buon rovescio della medaglia da cogliere.
È stato triste vedere l'omofobo, misogino, cattolico anziano che abita difronte - malato, quasi infermo - farsi accompagnare dai figli, tutto felice, per andare a votare un presidente, un partito di destra omofobi, misogini, razzisti; ma il rovescio è che, ben presto, in un Paese sovrappopolato da ultra sessantacinquenni conservatori, la campana suonerà per loro - e con quei vecchi morirà l'ultimo strato gretto della nostra società, senza ricambio.
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo di un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma. Il Progresso non si può fermare.
Con la morte degli anziani, di coloro che più hanno risentito e diffuso il bigottismo cattolico, il cattolicesimo andrà in totale crisi: verrà a mancare anche il sostegno politico ai partiti di destra: di chi voleva che la moralità cattolica resistesse, e con essa rimanesse il 'diritto' di ledere.
Puoi lottare pure per cercare che le campane cristiane disturbino ancora: che la moralità Incivile cattolica resista; ma il futuro è già segnato: non c'è un ricambio generazionale; ai giovani italiani, che sono pure pochi, non interessano le pretese degli sciamani della chiesa cattolica.
Non c'è nulla di cui essere contenti nell'avere un presidente del consiglio donna, perché lo è solo nell'aspetto esteriore, per il resto, recita la parte del più gretto uomo dai disvalori patriarcali, e a fermarlo c'è la prospettiva d'un Paese pieno di conservatori, col piede nella fossa.
L'unico motivo valido per tenere ancora le campane cristiane attive sta in quel lento scandire dei funerali, in cui si annuncia la felice, attesa, morte della gerontocrazia per consunzione - e il Progresso avanza, Inesorabile; non per presa di Coscienza, ma perché i conservatori muoiono.
Sarebbe auspicabile poter assistere ad un Progresso Sociale, in Italia, avvenuto per presa di Coscienza anche dei più anziani; ma nell'evidente impossibilità che ciò avvenga, i funerali degli anziani patriarchi diventano il miglior momento vissuto in un Paese, da festeggiare.
0 notes
Text
Tumblr media
San José Sanchez Del Rio Adolescente, martire
Sahuayo, Messico, 28 marzo 1913 - 10 febbraio 1928
José Sánchez del Río, nato a Sahuayo in Messico da una famiglia solidamente cristiana, emigrò ancora piccolo a Guadalajara, dove ricevette la Prima Comunione e si distinse per la sua devozione mariana. A seguito della promulgazione delle leggi anticlericali da parte del presidente Plutarco Elías Calles, si formò l’esercito popolare dei “cristeros”, cui si unirono anche i due fratelli di José, ma a lui, tredicenne, fu impedito. Visitando la tomba dell’avvocato Anacleto González Flores, chiese a Dio di poter morire in difesa della fede come lui. Diventato quindi portabandiera dell’esercito cristero, venne catturato e messo in carcere, poi rinchiuso nel battistero della chiesa di San Giacomo apostolo a Sahuayo, la sua parrocchia. Rifiutò le proposte di liberazione, determinato a dare la sua vita fino in fondo. Torturato quasi a morte, fu ucciso nel cimitero di Sahuayo il 10 febbraio 1928, a quattordici anni. È stato beatificato il 20 novembre 2005, sotto il pontificato di Benedetto XVI, insieme ad altri dodici martiri messicani, compreso anche il già citato Anacleto González Flores. È stato quindi canonizzato domenica 16 ottobre 2016 da papa Francesco, insieme ad altri sei Beati. I suoi resti mortali sono venerati dal 1996 sotto un altare laterale della chiesa di San Giacomo a Sahuayo.
1 note · View note
massimomelani58 · 2 years
Text
Storia della Massoneria e dei suoi adepti. II^ Parte
0 notes
nipresa · 3 years
Quote
Nel 1889, l'erezione del monumento a Giordano Bruno in Campo de' Fiori avvenne in un contesto di violenta lotta politica in cui si confrontarono le posizioni più oltranziste delle fazioni anticlericali e clericali. L'opera fu realizzata dallo scultore Ettore Ferrari, che più tardi divenne gran maestro del Grande Oriente d'Italia. Fra i promotori non mancarono toni di sfida al Pontefice, che minacciava di lasciare Roma per rifugiarsi in Austria, e il monumento divenne uno dei simboli dell'anticlericalismo.
Anticlericalismo - Wikipedia
In un mondo più giusto, sarebbe stato scortato in pompa magna al Brennero
18 notes · View notes
toscanoirriverente · 3 years
Text
Chi è Emma Bonino?
Fu Marco Pannella, suo mentore, a dirle la cosa più cattiva, a demolire il suo protagonismo autocelebrativo. Emma Bonino, infatti, aveva appena annunciato che lei «aveva un tumore» ma che avrebbe eroicamente continuato le sue battaglie eccetera; e allora Marco, al Corriere Della Sera, disse così: «Io di tumori ne ho due», e il resto della frase (frase pannelliana, riportarla tutta brucerebbe l'articolo) stava a dire: ho due tumori e non rompo i coglioni, perché ci vuole coraggio. Poi d'accordo, i due erano in dissidio politico.
Ma poi Pannella per quei tumori ci è morto, e resta politicamente immortale, la Bonino è viva ma politicamente è morta. Non esiste più. Non rappresenta più niente, le nuove e semi-nuove generazioni non sanno chi sia. Lei di questo non ha percezione, e sono cose che succedono a certi anziani pieni di sé, fa un po' pena, e speriamo che lei non legga questo articolo.
Lo scriviamo a margine della presunta notizia che Emma Bonino e Benedetto Della Vedova hanno lasciato +Europa, che non è un canale televisivo ma uno dei partitelli riformatisi dopo il Big Bang dello storico Partito Radicale. La Bonino ha ventilato l'ipotesi di dimettersi da senatrice (ventilato e basta) mentre Benedetto Della Vedova, per cui lo scrivente ha la massima stima, e che di +Europa era il segretario, ha abbandonato la poltrona anche perché è diventato sottosegretario agli Esteri del governo Draghi. Nota: al prossimo congressino del partito, la Bonino e Della Vedova sarebbero stati fatti fuori lo stesso.
LE LOTTE
Ora, nel proseguire una cosiddetta narrazione su Emma Bonino, si tratta di far convivere il rispetto per le sue battaglie civili (condivise perlomeno da una parte di italiani e di lettori) con la trasformazione di Emma Bonino anzitutto in una donna di potere (tendenza voltagabbana) inconsapevole di essere perlopiù una reliquia di se stessa e della sua arroganza.
Che fatichi a scendere dal proprio piedistallo è anche comprensibile. È stata una figura storica del femminismo italiano (quello vero) e più volte parlamentare, europarlamentare, Commissario europeo dal 1995 al 1999 (molto apprezzata) e ideatrice della Corte penale internazionale, delegata per l'Italia all'Onu, ministra del commercio internazionale, nel 2011 fu l'unica italiana inclusa da Newsweek tra le «150 donne che muovono il mondo», dopo Pannella è stata l'unica a veder ribattezzare una lista col suo nome («Lista Bonino») e a prendere anche dei voti.
Da principio fondò associazioni abortiste e praticò personalmente aborti quando ancora erano illegali, cosa per cui molti cattolici la odiano ancora. Marco Pannella la trasformò in parlamentare a soli 28 anni. Partecipò alla disgraziata campagna contro il capo dello Stato Giovanni Leone, chiedendogli scusa quando lui compì 90 anni.
Compartecipò a tremila iniziative per combattere la fame nel mondo, si fece arrestare dai comunisti polacchi per il suo sostegno a Solidarnosc, fece approvare mozioni contro le mine anti-uomo che mutilavano i civili, contribuì a istituire il Tribunale internazionale per i crimini nell'ex Jugoslavia, incontrò il Papa, il Dalai Lama, fu segretaria del Partito Radicale quando ancora esisteva, riuscì a farsi appoggiare dal governo Berlusconi per diventare commissario europeo, sconfinò in cento Paesi messi sotto embargo o colpiti da feroci dittature, contribuì a ridimensionare i disastri compiuti dal commissario europeo antidroga Pino Arlacchi, fece propaganda contro le mutilazioni genitali femminili (infibulazioni) e poi tornò alla politica romana, si candidò qua e là: la Bonino ne ha fatta una più del diavolo e di Marco Pannella, stratega di ogni cosa ma sempre un passo indietro.
Pannella non diventò mai un uomo di potere, lei sì. Pannella non scese mai a compromessi, lei sì. Anche così ottenne incarichi e divenne «Emma for President». Lei probabilmente non rinnegherebbe nulla, ma non le piacerebbe che ri-mostrassero le foto in cui praticava aborti con una pompa per bicicletta e aspirava il feto in un barattolo di marmellata.
Non le piacerebbe dover rispiegare come potè fare il ministro nel centrosinistra dopo esser stata eletta nel centrodestra. Come potè, cioè, essere eletta coi berlusconiani e prenderne i voti, lasciare il seggio per fare il commissario europeo sino a rientrare a Roma sulla sponda del centrosinistra, e passare a sostenere Romano Prodi che le offrì un ministero. E, anni dopo ancora, diventare una delle più convinte sostenitrici di Mario Monti e dell'ingresso della Turchia in Europa.
L'AUTO BLU
Marco Pannella, negli ultimi tempi (suoi), di lei disse il peggio: «Ho parlato coi medici del suo tumore, e posso dire che non ha motivo per essere allarmata Il suo problema è quello di far parte del jet set internazionale Io vado in giro a piedi o in taxi, non ho auto nera o blu». Sempre negli ultimi tempi (suoi), Pannella disse che «Io e lei non ci consultiamo, non ci sentiamo mai, con me non parla Sono intervenuto io per farla inserire nel governo Letta, in tutte le sue nomine c'entravo sempre io. Lei invece lavora molto, ma mai con noi».
Poi c'è un episodio che per qualche radicale è uno spartiacque: vedere Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo, questo dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante. Sino a poco tempo prima, ogni 20 settembre, Emma festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali. Poi eccola presenziare all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa Sede: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano.
Era ministro, certo, ma poteva mandare un sostituto. Ancora oggi, se andate sul sito dei Radicali, trovate tutto l'architrave della campagna storica contro i Patti Lateranensi e il Vaticano. I Radicali peraltro sono stati quelli che hanno portato al Parlamento Europeo il problema dell'Imu che il Vaticano non pagava.
Chi è Emma Bonino? È una signora che nel 1979 manifestò davanti all'ambasciata dell'Iran contro l'imposizione del chador alle donne iraniane: e che il 21 dicembre 2012 però era in Iran e indossava il velo per incontrare le autorità iraniane. È una signora che incontrò il Dalai Lama ma che restò zitta quando il governo Prodi, di cui faceva parte, nel 2006 rifiutò di incontrare il Dalai Lama per non contrariare gli amici cinesi. Chi è la Bonino? La risposta peggiore è quella attuale, del 2021, perché non fa che riformulare la domanda: Emma Bonino? Chi è?
14 notes · View notes
corallorosso · 3 years
Photo
Tumblr media
Otto per mille, si apre la battaglia contro ‘l’inoptato’ di Valerio Pocar Il cosiddetto 8xmille, stabilito dalla legge 20.5.1985 n. 222, rappresenta una quota della contribuzione che lo Stato impone, e si vorrebbe supporre che anche questa quota fosse destinata a spese per servizi di utilità collettiva. Non è così. In forza della norma citata – non per caso stabilita in esecuzione degli accordi tra Repubblica italiana e Santa Sede conseguenti alla revisione del Concordato clerico-fascista del 1929 – lo Stato concede ai contribuenti di destinare una quota delle imposte dovute per l’Irpef (appunto l’8 per mille) a una confessione religiosa, purché si tratti di una confessione con la quale lo Stato ha stipulato una “intesa”. Così accade che la confessione musulmana, la seconda per numerosità in questo Paese, non può essere destinataria della quota d’imposta, perché l’intesa non c’è. Attualmente, sono dodici le confessioni religiose ammesse al beneficio, prima fra tutte, ovviamente, la Chiesa cattolica. Con questa norma lo Stato rinuncia a una quota dell’imposta che ad esso è dovuta e che dovrebbe impiegare per servizi di “pubblica utilità”. Qui sorge una prima domanda: le spese di culto, perché di questo si tratta, sono da ritenersi di “pubblica utilità”? La risposta può essere solamente negativa, se si tratta di uno Stato laico (se lo Stato non è laico, il discorso è bell’e finito e abbiamo già capito tutto). Dunque, riassumendo, l’otto per mille è puramente e semplicemente una violazione del principio della laicità dello Stato, il quale non deve ostacolare ma neppure in alcun modo favorire una confessione religiosa, e si attua secondo criteri discriminatori. ... l’art. 47 statuisce che “in caso di scelte non espresse da parte del contribuente, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse”. Ciò significa che l’8 per mille del gettito Irpef viene comunque destinato per intero alle organizzazioni religiose ammesse (con le quali lo Stato concorre su un piede di parità) quante che siano le scelte effettivamente espresse. Assommando mediamente a poco più dei due quinti le scelte espresse dai contribuenti, la conseguenza è che la Chiesa cattolica, a favore della quale si esprime mediamente circa solo un terzo dei contribuenti, ha ricevuto annualmente quasi i quattro quinti del gettito, pari nel 2017 (ultimo dato disponibile) a circa 985 milioni di euro. Non per nulla, all’avvicinarsi della scadenza della dichiarazione dei redditi, i cittadini italiani sono sottoposti a una martellante pubblicità da parte della Chiesa cattolica, volta a presentare nella luce migliore l’uso benefico della somma ricevuta. ...Nel 2017, però, solo 275 milioni sono stati destinati a interventi caritativi, mentre 361 milioni alle esigenze del culto (far funzionare l’organizzazione ecclesiastica) e ben 350 al sostentamento del clero. La pubblicità ingannevole ha suscitato qualche reazione e, negli ultimissimi anni, la Chiesa ha corretto il tiro, reclamizzando tutto il “bene” che possono fare i sacerdoti e i religiosi che si avvantaggiano della contribuzione. Di passata, lo Stato, che nei primi anni riscuoteva più di un quinto delle scelte, è via via sceso a meno di un decimo. La drastica diminuzione si spiega sia col fatto che lo Stato non solo non si fa pubblicità, ma si guarda dal chiarire il meccanismo – truffaldino, vorremmo dire – di ripartizione, sicché molti contribuenti pensano che non esprimendo una scelta per un’organizzazione religiosa alla quale non sono interessati, il loro otto per mille resti allo Stato stesso, sia perché negli ultimi anni è invalso l’andazzo di utilizzare il gettito per fini assai diversi da quelli previsti dalla legge, che sarebbero il contrasto alla fame nel mondo, gli interventi a seguito di calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati, la conservazione dei beni storici e culturali, e non già finanziare la guerra in Iraq o sanare i buchi di bilancio. Il sistema di destinazione e di ripartizione dell’otto per mille è, all’evidenza, escogitato per favorire le organizzazioni religiose al di là della consistenza numerica dei loro adepti. Peggio ancora, espropria i laici, i non credenti, gli atei e gli agnostici e persino gli anticlericali di una quota delle imposte che versano, che hanno il diritto di vedere destinate agli scopi di pubblica utilità per i quali sono tenuti a versarle e invece, paradossalmente, finisce per finanziare organizzazioni religiose delle quali loro non importa affatto o addirittura considerano con fastidio. Beninteso, nessuno intende impedire ai credenti di finanziare la loro confessione religiosa, nella misura che ritengono adeguata, con contributi, beninteso, liberamente aggiuntivi rispetto all’imposizione fiscale e non, come accade con l’otto per mille, a carico dello Stato ossia di tutti i cittadini, siano essi credenti o non credenti. Non ci pare neanche il caso che lo Stato si renda esattore per conto delle organizzazioni religiose della contribuzione dei loro fedeli, come avviene, per esempio, in Germania. Per contribuire alla vita dell’organizzazione religiosa di riferimento basta conoscerne l’Iban o il Ccp. Critica liberale Quindicinale di sinistra liberale
8 notes · View notes
italian-malmostoso · 5 years
Link
«Nella prima udienza generale dopo le 'ferie' del pontefice e a due giorni dall'approvazione del decreto sicurezza bis, il Papa fa un nuovo appello alla solidarietà e all'accoglienza. Bergoglio, come di consuetudine, non si è allontanato dal Vaticano e ha trascorso il periodo di riposo estivo, nel mese di luglio, a Casa Santa Marta. In Aula Nervi per l'udienza c'erano oggi 6mila fedeli provenienti non solo dall'Italia ma da diversi Paesi del mondo. Tra questi, anche alcuni bambini profughi: "Con affetto saluto i bambini profughi ospiti della Cooperativa Auxilium"  ha voluto sottolineare il Pontefice. Auxilium, cooperativa impegnata nell'accoglienza dei migranti, tra l'altro ospita, nel suo centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, 50 dei migranti salvati in mare dalla Gregoretti. Il discorso di Francesco è stato improntato al richiamo all'accoglienza: la "Chiesa, che vede chi è in difficoltà, non chiude gli occhi, sa guardare l'umanità in faccia per creare relazioni significative, ponti di amicizia e di solidarietà al posto di barriere", ha detto il Papa sottolineando che questa è la Chiesa "senza frontiere", che "si sente madre di tutti", che "sa prendere per mano e accompagnare per sollevare".»
Non entro nel merito dell’intervento del Papa, che ha i suoi buoni motivi dottrinali per esternare sul tema, ma mi limito a sottolineare l’insensatezza e l’autolesionismo dei sostenitori dell’accoglienza indiscriminata, quando anticlericali e allegramente bestemmiatori, che così si alienano le simpatie dei credenti con le stesse convinzioni in materia di ingressi illegali. Furbacchioni che non sono altro, si perdono un alleato potente e facoltoso nella loro battaglia.
8 notes · View notes
giovanna-dark · 5 years
Text
Posto su FB la nota di Pasolini che ho condiviso qui dal blog di @in-the-uncertain-hour senza specificare che si tratta di una cosa di Pasolini e subito ricevo i commenti indignati dei progressisti liberal anticlericali di stocazzo “Je suis frocio” et al. poi quando aggiungo che è una nota di Pasolini tizio mi risponde che può tirare un sospiro di sollievo, pensava l’avessi scritta io e voleva togliermi dai contatti. 
Quanto è penosa la gente. 
8 notes · View notes
buonista · 5 years
Text
Comunità intenzionali
In un gioco tra amici, abbiamo immaginato di darci a vicenda un nome alternativo a quello reale. Quando è arrivato il mio turno, li ho ricevuti tutti religiosi e pacifici, con una larga prevalenza di Christian: per i miei amici, uno con la mia faccia, il mio fisico e il mio modo di fare dovrebbe chiamarsi Christian. Un nome per me sorprendente, viste le mie attitudini anticlericali, che forse sono diventate meno vistose rispetto a quando ero giovane: ma forse è sempre difficile accettare per la seconda volta un dome dato da altri, dopo quello che i tuoi genitori – e senza ancora nemmeno averti visto in faccia – ti diedero a priori.
Inoltre, riguardo a Christian, sapere che trasmetto questa immagine di bontà all'esterno mi ha messo un po' di inquietudine, perché temo di non esserne all'altezza. In compenso mi diverte pensare alla possibilità di guardarmi allo specchio e dire «che cazzo fai, Christian!».
Nel quartiere di Christiansavn a Copenhagen, c’è un posto chiamato Freetown Christiania dove oggi abitano un migliaio di persone. È una comune anarchica nata nel 1971, sull'onda delle utopie dell'epoca, e più precisamente si può definire una comunità intenzionale: ambiente nato con lo scopo di mantenere un’alta coesione sociale tra i loro componenti.
Di queste comunità intenzionali (pur non chiamandole così) parla anche un libro che sto leggendo in questi giorni: Il metodo Ikigai, di Héctor Garcìa e Francesc Miralles: I segreti della filosofia giapponese per una vita lunga e felice.
Gli autori (che citano altre ricerche di Dan Buetter, in Lezioni di lunga vita) hanno identificato cinque zone nel mondo che presentano casi di longevità eccezionale. In tre di questi casi si tratta di isole, e questo si può capire, perché stare su un'isola incentiva la coesione tra gli abitanti. La prima è infatti il nord di Okinawa, in Giappone, dove tra l'altro si trova il cosiddetto “villaggio dei centenari”.
Sulla speranza di vita influisce positivamente il concetto di moai: il gruppo di amici intimi, che condividono gli stessi interessi e si aiutano a vicenda.
I membri del moai devono versare una quota mensile. I soldi raccolti vengono usati per le attività del gruppo, a cui tutti i membri possono partecipare: per esempio le assemblee, le cene, il gioco degli scacchi giapponesi (shogi) e quello cinese antichissimo del go.
Se avanza denaro, viene distribuito a un membro a rotazione. E se un membro del gruppo è in difficoltà economiche, questo versamento si può anticipare per aiutarlo. È una forma primitiva di risparmio gestito, che favorisce la stabilità finanziaria e dunque anche quella emotiva.
Un esempio estremo e inquietante di comunità intenzionale è il film Un affare di famigliadel giapponese Hirokazu Koreeda, Palma d'Oro a Cannes 2018. Come dice il titolo, racconta vicende legate a una famiglia, e fino a qui niente di strano: senonché veniamo progressivamente a scoprire che quella “famiglia” è una famiglia di fatto ma non di nome, essendosi i suoi elementi incontrati in varie situazioni senza avere tra loro legami di sangue. Insomma si sono scelti e hanno più o meno consapevolmente accettato di fare parte di una famiglia inesistente. Anch'essa è in un certo senso una comunità intenzionale insomma.
Legato al concetto di comunità intenzionale è anche quello delle transition town, il movimento delle “città di transizione” che si propongono di rendere meno catastrofico l'impatto con la prossima fase del nostro pianeta: quella in cui verosimilmente gran parte delle città tradizionali verranno sconvolte dall'impatto del riscaldamento globale e l'esaurimento delle risorse petrolifere. Il movimento delle transition town è stato fondato dall'esperto di permacultura Rob Hopkinsa Kinsale (Irlanda) e Totnes (Inghilterra) tra il 2005 e il 2006. Nel suo saggio Energy Descent Action Plan, il fondatore esprime le sue proposte di tipo resiliente sui temi dell'energia, della salute, educazione, economia e agricoltura. Il primo scopo di una città di transizione è quello di raggiungere l'indipendenza energetica. In Italia, uno dei primi paesi riconosciuto dal network di Transition Town è stato Monteveglio in provincia di Bologna.
Ma torniamo a Christiania. Christiania prende il nome da Cristiano IV di Danimarca. Nato nel 1577 e morto nel 1648, è il monarca scandinavo che ha regnato più a lungo (59 anni). La casata era quella degli Oldenburg. All’epoca esisteva un unico regno di Danimarca-Norvegia, ed era una monarchia elettiva. All’età di 3 anni Cristiano era già stato scelto come successore da suo padre Federico Secondo. Quando questi morì, nel 1588, Cristiano ne aveva 11 ed era ancora troppo piccolo per regnare. Lo Stato fu dunque guidato da un consiglio di reggenti fino al raggiungimento della maggiore età del principe, che fu incoronato il 29 agosto 1596 all’età di 19 anni. Pochi giorni prima aveva firmato il documento chiamato haandfaesting, l’equivalente scandinavo della Magna Charta, che a ogni sovrano spettava sottoscrivere.
Nel 1606 fece visita a suo cognato James Sesto di Scozia, re di Inghilterra. Entrambi erano buoni bevitori e potevano bere grandi quantità di alcol senza ubriacarsi. Lo stesso non si poteva dire però per gli altri componenti della corte: lo spettacolo svoltosi per l’occasione (un ballo in maschera, forma di intrattenimento allora in voga) fu descritto come un clamoroso insuccesso perché i partecipanti caddero a terra da quanto erano ubriachi.
Oggi ci sono molti motivi per i quali Cristiano IV viene ricordato e tuttora ammirato dal popolo danese. Fu lui per esempio a mandare un gruppo di esploratori alla conquista della Groenlandia, e da lì in America. Lo scopo era trovare il famigerato passaggio a Nord-Ovest che avrebbe consentito di ottenere un accesso navigabile all’Oceano Pacifico.
La spedizione guidata da Jens Munk arrivò nel 1619 con due navi nella zona che più avanti prenderà il nome di Churchill, nella baia di Hudson (Canada). La missione si concluse con la morte di quasi tutto l’equipaggio di 64 persone durante l’inverno. Furono solo tre i sopravvissuti che poterono ritornare in Danimarca.
Molti secoli prima di questa spedizione (e anche molto prima di Cristoforo Colombo) erano stati i guerrieri Vichinghi ad attraversare l'Atlantico partendo dalla Scandinavia, raggiungendo anche loro il Canada e stabilendo un insediamento a Newfoundland. Nel 2010, alcuni ricercatori hanno riprodotto una delle loro navi, per replicare questo viaggio leggendario.
A questo popolo è dedicata anche la serie Netflix dal titolo appunto The Vikings. Sicuramente è interessante anche se sono un po' stufo di queste storie medievali dove gli uomini sono tutti guerrieri e le donne solo carne da stupro. A volte penso che vorrei vedere una serie dedicata alla noiosa e pacifica vita di una famiglia di contadini.
«Cosa fa un uomo?» chiede il papà vichingo al bambino la notte prima della cerimonia di iniziazione. «Combatte», risponde il bambino. «E poi?» chiede ancora l'uomo. «Protegge la sua famiglia», risponde l'aspirante uomo. Un modello di comportamento che oggi non funziona più, anche se per molti è tranquillizzante.
Tornando a Cristiano IV, egli fu molto legato alla Norvegia, in cui passò più tempo che ogni altro sovrano danese. Dopo l’incendio durato tre giorni che distrusse Oslo nell’agosto del 1624, decise che la città non fosse ricostruita nella stessa area, ma si spostasse in un’altra, presso la fortezza di Akershus. Questa città totalmente nuova fu chiamata Christiania, un nome che ha mantenuto fino al 1925 quando ha ripreso quello originario di Oslo.
Ma adesso cambiamo argomento, e parliamo di una cittadina chiamata
1 note · View note
pietroalviti · 3 years
Text
20 settembre 1870, i bersaglieri a Porta Pia, la Chiesa finalmente liberata dal potere temporale
20 settembre 1870, i bersaglieri a Porta Pia, la Chiesa finalmente liberata dal potere temporale
151 anni fa i bersaglieri si impadronivano di Porta Pia, mentre Pio IX decideva di chiudersi nella città leonina. Quell’evento segnò la fine del potere temporale del Papa e il crollo dello Stato Pontificio, suscitando nella storia d’Italia risentimenti legati a nostalgie temporalistiche da un lato, e rivendicazioni anticlericali dall’altro, che non rappresentano soltanto un anacronistico retaggio…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
Taggata da @putesseessereallero ANNA IO HO PROBLEMI CON LE PAROLE CON TANTE LETTERE TUTTE UGUALI VICINE TE NON SAI CHE TORTURA E’ STO NOME.
Name: Flavio.
Nickname: Dubito abbia dei soprannomi veri e propri almeno che voi non consideriate tali “A ‘nfame”, “A lurido”, “Sto stronzo”, “Omo tuta” e affini.
Gender: Maschio™
Height: Non ho ancora ben capito quanto sia effettivamente alto in centimetri ma dovrei tirare il collo all’indietro per guardarlo negli occhi(ali) quindi immagino sia alto abbastanza.
Favourite Band: Se sei nato nel Lazio e canti tu sei già nella sua lista dei preferiti perché, coem recita il detto, “Band e buoi dei paesi tuoi”. E quindi voi mi direte «Ma ascolta anche i Thegiornalisti?». La riposta è: OVVIAMENTE. Ogni volta che vede la barba di Tommaso Paradiso gli sale il reflusso, però.
Fav solo artist: LO SAPPIAMO TUTTI CHE ASCOLTA VENDITTI E BAGLIONI, SUVVIA, MA STIAMO SCHERZANDO?? Quello proprio la base. E poi vale lo stesso discorso di cui sopra quindi, sì, intendo anche Tiziano Ferro, Mengoni, ma anche Calcutta, per dire. SECONDO ME FLAVIONE HA ANCHE VERSATO LA LACRIMUCCIA QUANDO ULTIMO HA VINTO SANREMO GIOVANI quindi, no, vi sto facendo capire come va la cosa.
Song stuck in their head: Qui rischio di dire le canzoni che IO ho infilate in testa ma mi verrebbe da dire che, almeno in questo periodo, potrebbe avere qualche problema con “Pesto” di Calcutta, “Questa stupida canzone d’amore” dei Thegiornalisti e...boh? Ultimamente passano sempre queste in radio.
Last movie they saw: “Io c’è”  (Te lo rubo male perché, mentre lo guardo, non riuscivo a non pensare che, a parte gli scherzi, Flavio probabilmente irl parla come Edoardo Leo. E poi Flavio che si va a vedere i film anticlericali è amore).
Things they hide in their browser’s history:
-”Come guardare le storie di instagram senza farlo sapere”
-”Sciopero atac”
-”Peso medio gatto”
-”La friendzone esiste?”
-”Quanti minuti sono 5 minuti per l’atac?”
Do I get ask:  ‘nche senso?
Why did I choose the URL: Secondo voi?
Average hours of sleep: Non credo abbia una media, credo abbia il “Oggi crollo e dormo 27 ore” e”Vabbè, dai famo nottata come i pischelli”.
Lucky number: 23. E sapete perché? Perché BUCIO DE CULO.
Instruments: Suona i coperchi. (Non c’ho mai pensato, in realtà)
Favourite piece of clothing: Gli piace vestirsi bene, davvero, soprattutto perché sa che se si veste bene è bello ma se è soprannominato “L’uomo tuta” penso ci sia un motivo.
Dream job: Uno in cui può semplicemente essere circondato da cosa belle. Non deve fare nient’altro che osservare cose belle. Un sogno.
Fav food: SE PASSA PER LA BOCCA E’ BONO ma credo abbia un qualche debole per i saltimbocca che se li fai bene sono una cosa meravigliosa. E i carciofi alla romana.
Nationality (from which region they are): Vorrei citare Caparezza dicendo “Io vengo dalla Luna” ma l’accoppiata pugliese/romano funziona solo a Sanremo. Mi disp.
Last book my muse read: Oddio, non saprei? Non seguo molto le ultime uscite e credo i grandi classici se li sia letti un po’ tutti. Ultimamente con il corriere escono i libri della Iperborea quindi potrebbe aver letto uno di quelli? Non saprei.
Top 3 things in my muse’s to do list:
- Capire come non lasciare una ruota in una buca ogni volta che si muove di casa
- Capire se il suo gatto sta progettando di ucciderlo.
- Capire se Antonio è incline o meno a farlo uscire dalla zona d’ombra.
8 notes · View notes