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#patriarcato
falcemartello · 5 months
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Da romano chiedo scusa per Caligola.
Da italiano chiedo scusa per Fazio.
Da bipede chiedo scusa per Jack lo squartatore.
Da mammifero chiedo scusa per i gatti neri.
Da abitante della terra chiedo scusa per le zanzare.
Da mucchio di atomi chiedo scusa per lo Stronzio.
Matteo Brandi
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wartina · 5 months
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noneun · 5 months
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Deve per forza esistere una logica parallela, a me totalmente inaccessibile, che spieghi agevolmente e in maniera inequivocabile come una foto di quattro donne possa dimostrare l’assenza di cultura patriarcale. Avrei pensato che quattro donne, madre una dell’altra, dimostrassero invece solamente il naturale processo biologico di riproduzione che si perpetua da una generazione all'altra, tramite gravidanze portate avanti solo da donne. Una continuità di individui di sesso femminile fisiologicamente inevitabile. La presenza di madri, figlie, nonne e nipoti in una famiglia o in una foto, infatti, mi sembra semplicemente una testimonianza del ciclo vitale umano (e non solo umano): un fenomeno che trascende le costruzioni culturali e sociali.
Ma probabilmente viviamo in un Paese dove la semplice esistenza di madri, figlie, nonne e nipoti in una foto equivale a un manifesto contro il patriarcato, una prova schiacciante contro l'esistenza di ogni forma di disuguaglianza di genere. Un Paese dove qualunque posizione su un argomento complesso come la cultura patriarcale può essere sostenuta tramite un "parlo come padre", un "sono una donna, sono una madre, sono cristiana" oppure semplicemente pubblicando una qualsiasi foto di famiglia.
Stupido io a pensare che, semmai, sia un indizio dell'esatto contrario.
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Arrestato Filippo Turetta in Germania eppure quanti sono ancora semplicemente dormienti e a piede libero. Servono misure di risoluzione immediate per quella che è ormai un’emergenza sociale. Non è inasprire le pene ma educare e fronteggiare un modus vivendi tanto arcaico quanto malato. Vi allego questo post scritto da un uomo, non so chi sia l’autore ma fa riflettere. Se trovate la fonte per favore informatemi che pubblico il suo nome. Grazie.
Un abbraccio a tutte le famiglie coinvolte.
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gregor-samsung · 1 month
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" La donna non ha contrapposto alle costruzioni dell'uomo se non la sua dimensione esistenziale: non ha avuto condottieri, pensatori, scienziati, ma ha avuto energia, pensiero, coraggio, dedizione, attenzione, senso, follia. La traccia di tutto ciò è sparita perché non era destinata a restare, ma la nostra forza è nel non avere nessuna mitizzazione dei fatti: agire non è una specializzazione di casta, ma lo diventa mediante il potere a cui l’agire viene indirizzato. L’umanità maschile si è impadronita di questo meccanismo la cui giustificazione è stata la cultura. Smentire la cultura significa smentire la valutazione dei fatti in base al potere.
La maternità è il momento in cui, ripercorrendo le tappe iniziali della vita in simbiosi emotiva col figlio, la donna si disaccultura. Essa vede il mondo come un prodotto estraneo alle esigenze primarie dell'esistenza che lei rivive. La maternità è il suo “viaggio”. La coscienza della donna si volge spontaneamente all'indietro, alle origini della vita e si interroga. Il pensiero maschile ha ratificato il meccanismo che fa apparire necessari la guerra, il condottiero, l’eroismo, la sfida tra le generazioni. L’inconscio maschile è un ricettacolo di sangue e di paura. Poiché riconosciamo che il mondo è percorso da questi fantasmi di morte e vediamo nella pietà un ruolo imposto alla donna, abbandoniamo l’uomo perché tocchi il fondo della sua solitudine. "
Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel.
(Libro elettronico; 1ª edizione: casa editrice "Rivolta Femminile", 1970)
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toscanoirriverente · 5 months
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spettriedemoni · 11 days
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Meglio essere la moglie di uno stupratore o una moglie cornuta?
A quanto pare queste sue hanno optato per la seconda opzione.
Lo schifo vero.
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avalonishere · 5 months
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maledettalogica · 5 months
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scogito · 5 months
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Nuova versione.
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mercantedispezie · 5 months
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"Auguri e figli maschi" non é piú un augurio maschilista ma una triste speranza, una accettazione di sconfitta. La rassegnazione di un fallimento.
"Auguri e figli maschi", perchè una figlia femmina dovrà vivere in un mondo di terrore e violenza, di soprusi e di catene.
Siete la cosa che piú desideriamo, e che piú temiamo.
Non vi meritiamo...
...non vi meritiamo...
...mi vergogno del mio genere. Mi dispiace...
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falcemartello · 5 months
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Donne contro uomini, giovani contro anziani, dipendenti pubblici contro autonomi, autoctoni contro alloctoni, destri contro sinistri, vaccinati contro non vaccinati.
La facilità con cui cadiamo nei conflitti sezionali (orizzontali) calati dall'alto è sconfortante. I conflitti orizzontali servono esclusivamente a impedire la nascita degli unici conflitti che gli attuali vincitori della lotta di classe temono: quelli verticali.
E' una vecchissima regola del sistema: divide et impera (i buoni contro i cattivi), ma ancora pochi hanno capito come contrastarla.
Gilberto Trombetta
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romyy999 · 5 months
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La verità è Giulia Cecchettin non sarà né la prima né l'ultima ad essere la vittima di una società totalmente sbagliata.
Possiamo fare i moralisti quanto vogliamo, ma finché non si attua un vero cambiamento radicale nel modo di pensare non si metterà mai un punto a questo schifo.
Finché non si farà davvero qualcosa di concreto per cambiare le cose, ci saranno tante altre donne con il suo stesso finale.
È arrivato il momento di aprire gli occhi e iniziare a cambiare le cose, le menti, il modo di porsi ed agire, è arrivato il momento di dire basta iniziando a scrivere un nuovo capitolo.
- romyy999
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A me risuonano ancora tutte in testa le frasi del narcisista manipolatore, perché anche se ne esci, anche se passano gli anni, sono cose che è difficile da mandar via, da digerire, sono cose che ti porti dietro per sempre. La cosa principale che non ci si riesce mai a perdonare e aver legittimato una persona a maltrattarti, ma loro sono bravi in questo. Si insinuano nella piaghe dell'animo, nelle debolezze e nelle carenze affettive. Nonostante non tutti gli uomini che ho incontrato fossero dei narcisisti manipolatori, tutti hanno dimostrato almeno un po' la cultura del patriarcato, e fa male dopo l'ennesima vittima innocente che sarebbe potuta essere mia amica, sorella, figlia, che sarei potuta essere io, vedere ancora certi comportamenti, sentire ancora certi ragionamenti.
-laragazzadagliocchitristi
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seminando-rebeldia · 8 months
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‼️
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gregor-samsung · 5 months
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«Il mio ragazzo tedesco, quello che avrei dovuto sposare e invece rifiutai perché ero una sciocca: passavamo sempre la domenica insieme. Prendevamo l'autobus fin quassù, dove siamo sedute adesso, o forse un po' più su. Prati verdi, ruscelli, alberi. Ci sedevamo sul bordo di un ponticello e guardavamo l'acqua scorrere, oppure cercavamo un prato senza mucche e mangiavamo le cose che ci eravamo portati. Che cosa mangiavamo? Io prendevo della carne da casa, perché allora la mamma non era ancora morta e potevo fare quello che volevo, e la infilavo tra due fette di pane. Ma le cose che portava lui mi piacevano di più, perché i suoi genitori erano pasticceri. Lo sai che a quei tempi quasi tutti i pasticceri erano tedeschi? Be', i suoi genitori sapevano appena leggere e scrivere, ma lui era davvero intelligente, uno studioso. Fece carriera, alla fine, sono stata davvero stupida a rifiutarlo, avrei potuto avere una casa tutta mia, col giardino. Invece non l'ho sposato, no. Non so perché. Naturalmente, mio padre non avrebbe approvato il matrimonio con uno straniero, ma d'altra parte non ha approvato nemmeno il matrimonio con un inglese, non diceva mai sì a una nostra scelta, quindi non avrebbe fatto nessuna differenza. No, non voglio pensarci, adesso, ho già passato abbastanza tempo a pensarci quand'ero giovane, Che stupida, mi dicevo, quando ho cominciato a capire com'erano fatti gli uomini. Vedi, allora non lo sapevo. Hans era così gentile, un vero signore, mi trattava come una regina. Mi prendeva in braccio per superare gli steccati, con gesti così delicati e gentili, poi stendevamo una piccola tovaglia bianca sul prato e tiravamo fuori quegli stupendi panini bianchi e i dolci della pasticceria. Io dicevo sempre, No, io devo mangiare la mia roba e tu la tua, ma poi finivamo col dare la mia agli uccelli.»
Doris Lessing, Il diario di Jane Somers, (traduzione dall'inglese di Marisa Caramella), Feltrinelli, 1986¹ [ Libro elettronico ].
[ Edizione originale: The Diary of a Good Neighbour, Alfred A. Knopf Publisher, 1983 ]
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