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#femminilità
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-Oliva Denaro, Viola Ardone
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eroswoman · 6 months
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Quando sai di essere “Eccezione”, devi pretendere ECCEZIONE!
-Eroswoman 🌹
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ladamaglam · 3 months
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La Dama si rivela....
E' una Donna che ha costruito il suo impero fra aziende, società e accordi commerciali, una Donna che ha costruito la sua sicurezza diventando una businesswoman, collezionando successi tramite i quali ha nascosto le sue ferite, le sue fragilià...
La Dama ha imparato a sapere cosa vuole per la propria vita e sa come ottenerlo
La Dama ha imparato a vivere il suo corpo come un altare, vive in pienezza le sue forme, le cura e le esalta
La Dama ha imparato a far scorrere le dita sulla sua pelle assaporandone il piacere...
La Dama è una Donna venuta alla luce
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io-pentesilea · 3 months
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Attraverso tutti gli scalini dell'umanità tu vai con me dalla sensualità più sfrenata alla più spirituale spiritualità, e solo in te io vidi vera superbia e vera femminile umiltà.
-Friedrich Schlegel
Buonanotte.
Barbara
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kseenefrega · 2 months
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“Femminilità. Il bene più prezioso di una donna. Il campo magnetico nel quale l’uomo viene attratto.”
- Marlene Dietrich -
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maurosempre · 5 months
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È la femminilità assoluta, tutti abbiamo qualcosa di androgino, qualcosa del maschio e della femmina, ma lei si è strappata via anche l’ultima traccia dell’elemento maschile e si è costruita quelle curve splendide, è tutta donna, è adorabile.
(Isabel Allende)
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gregor-samsung · 5 months
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«Il mio ragazzo tedesco, quello che avrei dovuto sposare e invece rifiutai perché ero una sciocca: passavamo sempre la domenica insieme. Prendevamo l'autobus fin quassù, dove siamo sedute adesso, o forse un po' più su. Prati verdi, ruscelli, alberi. Ci sedevamo sul bordo di un ponticello e guardavamo l'acqua scorrere, oppure cercavamo un prato senza mucche e mangiavamo le cose che ci eravamo portati. Che cosa mangiavamo? Io prendevo della carne da casa, perché allora la mamma non era ancora morta e potevo fare quello che volevo, e la infilavo tra due fette di pane. Ma le cose che portava lui mi piacevano di più, perché i suoi genitori erano pasticceri. Lo sai che a quei tempi quasi tutti i pasticceri erano tedeschi? Be', i suoi genitori sapevano appena leggere e scrivere, ma lui era davvero intelligente, uno studioso. Fece carriera, alla fine, sono stata davvero stupida a rifiutarlo, avrei potuto avere una casa tutta mia, col giardino. Invece non l'ho sposato, no. Non so perché. Naturalmente, mio padre non avrebbe approvato il matrimonio con uno straniero, ma d'altra parte non ha approvato nemmeno il matrimonio con un inglese, non diceva mai sì a una nostra scelta, quindi non avrebbe fatto nessuna differenza. No, non voglio pensarci, adesso, ho già passato abbastanza tempo a pensarci quand'ero giovane, Che stupida, mi dicevo, quando ho cominciato a capire com'erano fatti gli uomini. Vedi, allora non lo sapevo. Hans era così gentile, un vero signore, mi trattava come una regina. Mi prendeva in braccio per superare gli steccati, con gesti così delicati e gentili, poi stendevamo una piccola tovaglia bianca sul prato e tiravamo fuori quegli stupendi panini bianchi e i dolci della pasticceria. Io dicevo sempre, No, io devo mangiare la mia roba e tu la tua, ma poi finivamo col dare la mia agli uccelli.»
Doris Lessing, Il diario di Jane Somers, (traduzione dall'inglese di Marisa Caramella), Feltrinelli, 1986¹ [ Libro elettronico ].
[ Edizione originale: The Diary of a Good Neighbour, Alfred A. Knopf Publisher, 1983 ]
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miciagalattica · 1 month
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L'eterno femminile ci attira in alto ....
Goethe
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ross-nekochan · 4 months
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È un discorso che ho già fatto milioni di volte eppure ogni volta sto lì ad analizzare me e la situazione.
È incredibile come le fasi siano sempre le stesse: situazione di stasi - qualcuno mi dice qualcosa o mi mette una pulce nell'orecchio - la percezione della relazione tra me e gli altri maschi cambia (e finisco col credermi mezza Miss Italia a volte) - mi inebrio di quell'idea - alla fine quella che ci sta sotto divento io (più dell'idea che della persona in sé, però).
Non solo: è da anni che ormai scherzo sul fatto che sembro e mi comporto da maschiaccio. Lo dico apertamente, ci scherzo continuamente eppure... quando me lo dicono gli altri è sempre un po' una coltellata. "Posso essere solo l'amica simpatica, quella a cui puoi dire e parlare di tutto, ma mai quella che può piacere a qualcuno".
Il fatto è che nelle donne come me convivono sempre 2 anime: quella forte e quella bisognosa. Quella forte non vuole darla vinta a nessuno, che non ha bisogno di nessuno ed è l'anima che è più facile mostrare; quella bisognosa vorrebbe un petto su cui piangere ogni tanto e qualcuno che raccolga i cocchi e li incolli minuziosamente quando vanno in pezzi.
Perché nell'immaginario quella persona debba essere del sesso opposto è prevalentemente una costruzione sociale e culturale, eppure nessuno può scappare (non entro nel dettaglio perché è una questione di cui ho già parlato - creando fin troppo dibattito indesiderato).
E se da una parte potrebbe essere un privilegio poter parlare ai maschi a tu per tu di argomenti di cui parlerebbero solo con altri maschi, lo stesso essere considerata "membro del gruppo" può rendermi a volte triste.
La stessa cosa accade con lo scherzo: le battute a sfondo sessuale le si fanno più spesso con me che con altre ragazze o spesso mi si dicono scherzando cose che non riesco a capire se sono messaggi da (poter) decifrare oppure è uno scherzo fine a sé e io mi sto facendo troppe pippe mentali.
Poi mi guardo allo specchio o guardo come sono quando compaio in un video e... ma a chi posso mai piacere con sta faccia e con sto corpo.
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eroswoman · 2 years
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Imparerai a sparare,
imparerai a lottare,
ma non ci sarà mai arma migliore della tua femminilità.
-Cit.
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ladamaglam · 3 months
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a volte la donna viene travolta dagli eventi
si dimentica di sé
si dimentica di quanto è meritevole di piacere
è proprio in quei momenti che deve tirare fuori la grinta
e pretendere per sé il piacere fisico e mentale che meriita
mi riprendo il piacere
mi dedico il lusso di farmi ammirare
mi dedico il godimento di stuzzicare la mente del mio cavaliere per prepararlo all'incontro
mi dedico la preparazione mentale e fisica per poter arrivare pronta e libera mentalmente al momento in cui la mia pelle sentirà il calore di quella di un cavaliere che si sia meritato tutta me
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iridediluce · 2 months
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Angelina Mango - La noia
  Cumbia: la danza sciamanica dalle antichissime origini africane la cui prima prova documentata  risale al 1840. Gli africani ridotti in schiavitù eseguirono una danza alla festa di Nostra Signora della Candelora (la Vergine della Candelora) dove un uomo e una donna eseguirono una dolce danza di corteggiamento. Una signora portava una candela per illuminare i gradini e tenere a rispettabile…
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i-mmaginando · 2 years
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Mi resi conto che aveva in parte mentito sulla sua femminilità genetica
Oramai ero li... mi sembrava brutto non approffittarne
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seminando-rebeldia · 8 months
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gregor-samsung · 11 hours
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“ Una sera, nel ristorante dell’albergo dove alloggiavano le nazionali svizzera e canadese, Erika è uscita sul balcone per fumare una sigaretta e lo ha studiato a lungo attraverso la finestra. Non partecipava alla conversazione ma sembrava a suo agio, beveva la birra a piccoli sorsi e sorrideva a tutti. Uno che era seduto vicino a Jai si è alzato; Erika ha buttato via la sigaretta a metà ed è corsa a sedersi al suo posto. Si è presentata, Jai la conosceva già. Lui le ha chiesto se stava stretta sulla panca (no, stava bene, grazie) e se voleva una birra (la voleva). Quando è tornato con la birra ha voluto sapere se era davvero importante farsi seguire da una come lei, da uno psicologo: semplice curiosità, tanto lui non se lo poteva permettere. Allora Erika ha pensato una cosa che lí per lí ha tenuto per sé, che gli ha detto solo piú tardi, quando, conoscendolo meglio, si sarebbe rivelata verissima: ha pensato che Jai non aveva nessun bisogno di psicologi.
Oddio, se non si è matti non si fa la libera, poco ma sicuro; ma la follia di Jai cominciava al cancelletto di partenza e terminava sul traguardo. Passato il minuto e mezzo della gara era un ragazzo sereno, anzi piú che sereno, luminoso: emanava, secondo Erika, una luce che rendeva tutto limpido intorno a lui, e rasserenava chi ne era illuminato. Gli altri, gli europei e gli americani del circo bianco, erano ragazzoni grossi come armadi, dalla parlata elementare e sboccata, che prima della gara si caricavano ascoltando heavy metal dalle cuffiette. Jai parlava a voce bassa, viaggiava con una piccola biblioteca di romanzi in inglese, faceva domande semplici e rispondeva con parole semplici e vere, e spesso anche belle, sorprendenti. Già quella prima sera, mi ha detto Erika, Jai l’aveva messa subito a suo agio, lei che, unica donna in un mondo di maschi, era abituata a tenersi sulle difensive. Gli altri hanno cominciato a prenderli in giro: ma perché con tanti bei ragazzi svizzeri Erika si occupava esclusivamente dell’indiano? E a loro cosa mancava? Il cervello, ha risposto Erika. Stasera, ha detto, finalmente ne aveva trovato uno che non le parlava solo di scioline e macchine sportive. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 116-117.
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sognosacro · 9 months
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L'essere femminile è fatto per ricevere, accogliere. Una volta stabile questo, esso si apre come una fontana e nutre in abbondanza. Altrimenti sarebbe malsano, sofferenza.
Perció uomini, esseri maschili, nutrite le vostre donne come regine. Donate voi stessi pienamente.
Non chiedete loro niente. Siete voi a dover dare i vostri frutti, che avete seminato e coltivato con amore.
Loro lo accoglieranno e con amore se ne prenderanno cura.
Sapranno versare il loro amore, nel momento in cui il vostro cuore sarà capace di darlo.
Il nostro amore infinito sgorga dall'interno, se le svuotate chiedendo, pretendendo non resterà piú niente. Soprattutto a loro.
Non si fideranno piú dell uomo, saranno infelici e voi approfitterete di questa debolezza e chiederete ancora di piú e se loro non ve lo possono piú dare perché non c'è, voi lo chiederete a qualcun altro.
Ma se tutti facessero cosí, morireste di fame.
Cari uomini, pensateci prima di voler qualcosa da qualcuno.
Pensate realmente a cosa state facendo.
Se solo siete abituati ad arrangiarvi e a dare piuttosto che a prendere vi accorgerete che molte cose si apriranno al meglio.
Loro non vi devono niente e questo moto innaturale è contro le leggi della vita.
Potreste mostrare un pó di rispetto e con dare non intendo rose e gioielli. Nessun umano si nutre con petali e metallo.
Dare è inteso come aprirsi alle proprie vulerbilità e accettarle come tali, saperle condividere e aprezzare con lei.
Ascoltare con amore e interesse sincero.
Trattare con degna nota il vostro sè, cosí anche la donna.
Perché sappiamo che l'idea media che si ha di una donna è quella che pulisce casa e cucina, fa la madre e si fa in 10 per tutti, ma è proprio questo che deve finire.
A nessuno piace distruggersi per amore degli altri.
Ovviamente sono daccordo che certe donne devono imparare l'amor proprio, ma chi ha mai detto che la donna è questo? La donna è molto di piú di una credenza abituale dettata dagli stereotipi.
Ritrovare il proprio lato femminile, creativo, empatico, accogliente, vi aiuterà ad avvicinarvi a loro e a comprendere quelle cose che disprezzate, temete, non capite, è uguale, sempre stato fa che siete distanti e le donne non sono solo dei gioielli o delle amanti dello shopping.
Potete capire quale potere inestimabile risiede in esse, appunto conoscendo prima in voi stessi quella parte rinnegata, sottomessa e maltrattata da ormai generazioni, millenni, fa parte della storia e della cultura, ma, concepiamo il fatto che, una donna felice nella storia io non l ho vista fin ora.
Quindi cari uomini fate i vostri conti e risarcite i vostri debiti.
Grazie.
Cordialmente
Una donna
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