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#ebrei
adrianomaini · 3 months
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L’esperienza personale come fonte per un romanzo in terza persona: Moravia e Morante
Come Tempo di uccidere, anche La Storia di Elsa Morante e La ciociara di Alberto Moravia devono molto all’esperienza diretta dei loro autori. Si tratta di due casi assunti come esemplificativi di una categoria ben più ampia – comprendente senz’altro testi anche più rappresentativi; su tutti, quelli di Primo Levi, da porre in realtà su un livello diverso perché implicanti un’idea molto forte di…
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pettirosso1959 · 7 months
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FREEZE CORLEONE,
IL PROTOTIPO DEL NUOVO RAGAZZO EUROPEO: GENITORI DIVORZIATI CHE NON SI PARLANO, MULTIETNICO, MULTICULTURALE E CANTANTE TRAP.
Mentre in Italia si discute della pesca di Esselunga e se non sia un desiderio legittimo vedere i propri genitori tornare insieme c'è chi sta AVANTI e per trovarlo basta valicare le alpi
Ma per conoscerlo dobbiamo fare un bel passo INDIETRO, diciamo ai primissimi anni 90.
Siamo in Sicilia, esattamente a Palermo e la protagonista di questa storia è una ventenne centrosocialara. Erano i primi tempi della globalizzazione e tra le altre cose un po' tutti conoscono nuovi costumi e nuove culture che a sinistra vengono assunte come salvifiche e come necessarie per cambiare la società italiana in meglio: "immigrati non lasciateci soli con gli italiani" insomma, quella roba lì.
La ragazza palermitana, coerentemente col suo pensiero, ospita a casa un immigrato del Senegal con cui ovviamente fa subito un figlio che nei suoi pensieri è femminista, meticcio, di sinistra e laico.
Diciamo che non va proprio così ma questo lo vedremo dopo.
Quello che lei vede subito è il suo amato scappare dalla camera da letto per tornare nel suo paese, dove lo aspettano le sue otto mogli. D altronde è quella la sua cultura e forse la ventenne siciliana non lo sapeva cosi trovandosi da sola emigra a Parigi dove nasce il piccolo Lorenzo con la promessa che un giorno il padre sarebbe tornato mettendogli quindi il suo cognome, Dhakate.
Il padre effettivamente torna ma 11 anni dopo. Nella versione senegalese dell' islam la madre deve crescere il bambino fino a quando non c è il primo segno di pubertà. Arrivato quel momento la responsabilità dell' educazione è del padre che lo prenderà sotto la sua ala protettrice e gli insegnerà la parola del Profeta.
Lorenzo viene iscritto in un college in Canada, dove vive il ramo maschile della sua famiglia, ma sembra poco interessato allo studio dato che inizia subito la carriera che più gli interessa: lo spacciatore, in particolare di Lean ( una droga sintetica sciroppata a metà strada tra popper e cocaina inventata dai chimici inglesi per Churchill di cui era ghiotto).
A 20 anni però l'imprevisto: gli salta il carico della vita perché arrivano centinaia di litri di prodotto falso dall' Alaska.
Dopo la crepa presa non si perde d animo e si trasferisce in Francia, dato che è cittadino transalpino grazie allo ius soli, e li inizia a fare musica trap in versione "Cloud drill" , la nuova tendenza molto più ambiente filosofica proveniente da Londra. Diventa subito discretamente famoso grazie alla sua crew, i 667 ( "un numero in più di SoroSSatana con cui non scendiamo a patti") nel suo sobborgo, LES Liles, dove approfondisce la sua cultura politica e religiosa e diviene simpatizzante dell' ideologia nazionalsocialista e praticante dell' islam radicale, la versione wahabita.
E li diventa FREEZE CORLEONE, il nuovo astro nascente della trap francese e tutti scommettono sul suo futuro.
Ed a ragione perché il suo momento col destino lo vive l'undici settembre, data scelta diciamo non a caso, nel 2020, all uscita del suo primo disco, "La Menache fantome" con etichetta la major Universal.
" Determinato ed ambizioso come un giovane Adolf negli anni 30"
" La musica dei bianchi fa schifo ma noi ne@ri arriviamo sui carrarmati tedeschi e conquistiamo Parigi"
" Fratello Bin L. guidaci a New York in modalità avion"
" Vado in campo e smarco gli ebrei sulla Maserati come fa Marco Verratti"
" Israele come Babilonia, nel nome del Profeta"
Le sue canzoni diventano subito inni nelle banlieue, in particolare la sua dove detta legge ( qui vigono solo tre valori: l'Islam, il verbo di Adolf. H. e la Lean dichiarerà nella sua prima Intervista), la Universal si rende conto di aver fatto un autogol e rescinde il contratto per giusta causa. "Ma ormai è tardi" direbbe qualcuno.
Difatti Lorenzo sta già a due dischi di platino dopo solo un mese e questo fa arrabbiare non poco il ministro degli interni, il falco macroniano Gerardo Dermanin.
Quest' ultimo quindi posta su Twitter una canzone di Corleone affermando che "questa immondizia antisemita non ha diritto di cittadinanza in Francia" ricevendo svariate critiche dai giovani di seconda generazione che gli fanno presente che se Charlie Hebdo può fare certe vignette allora anche Corleone può cantare le sue canzoni in cui inneggia ai campi di concentramento, all invasione tedesca dell' Europa e all undici settembre.
Non fa una piega se non fosse che proprio Lorenzo risponde al twit affermando "che se ne frega tutti i giorni della Shoah".
Così scatta immediatamente il mandato di arresto per lui che però riesce a fuggire in Senegal dove compra proprio un carrarmato con cui giura di invadere la Francia dove torna dopo otto mesi, decaduta la pratica di arresto, e realizza insieme al suo amico Julienne Schwarzer il singolo più venduto e famoso della storia della Trap francese "Mannschaft".
Arriva a 5 dischi di platino nel frattempo e con la sua crew detta legge nei locali di mezza Europa vestiti con le tute del Psg e del City( le squadre più forti in Europa a proprietà ovviamente araba wahabita) anche se Lorenzo in particolare esibisce sempre quella della Roma di cui è tifoso, in primis nella sua foto più famosa dove usa 1kg di hashish come guancialino a destra e a sinistra.
Chissà che ne pensa la madre che voleva un bimbo aperto, di sinistra e multiculturale e si ritrova come figlio il trapper più famoso in Francia di simpatie nazionalsocialiste, islamista, misogino e maschilista.
Una pesca dell' Esselunga sciroppata alla Lean per tutti, barista.
[Dario Berardi]
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fragilityisavirtue · 2 months
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isabeth98 · 6 months
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𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚍𝚒𝚌𝚎𝚟𝚘, 𝚕'𝚊𝚝𝚝𝚞𝚊𝚕𝚎 𝚙𝚘𝚙𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚜𝚛𝚊𝚎𝚕𝚒𝚊𝚗𝚘, 𝚗𝚘𝚗 𝚎̀ 𝚕𝚘 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝙼𝚘𝚜𝚎́ 𝚙𝚘𝚛𝚝𝚘̀ 𝚟𝚒𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝙴𝚐𝚒𝚝𝚝𝚘. 𝙰𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚊 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘...
💎I SIONISTI NON SONO EBREI (1a parte)
I Kazhari Aschenaziti sono i creatori del Sionisto anti-ebraico. Dicono di essere ebrei ma non lo sono (Apocalisse 2:9; 3:9). Il loro credo religioso si basa sul Talmud infarcito di orrori e non sulla Bibbia. Aschenaz o Ashkanaz identificava la Germania, mentre nella "tavola dei popoli" (Genesi 10:3) e in un passo di Geremia (51:27) è il nome della popolazione discendente da Iafet, stanziata a N della Siria in un territorio che coincide pressapoco con l'attuale UCRAINA.
I banchieri che controllano la finanza e le banche (Rothschild, Rockefeller, Warburg, Morgan, Dupont, Goldman, Sachs, Lehman, Sassoon, Kuhn, Loeb, Shiff, ecc.) sono aschenaziti; così come sono aschenaziti i loro burattini (Mark Zuckerberg, Bill Gates, Jeff Bezos, Elkann, Soros, ecc.). Gli aschenaziti sono discendenti di Iafet e non di Sem come i veri Ebrei (Genesi 10:3) - erano adoratori di Moloc e si infiltrarono all'interno dell'ebraismo modificandolo e creando il sionismo.
I SIONISTI NON SONO EBREI (2a parte)
I Cazari (ebraico sing. Kuzar כוזרי) sono una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale in cui confluirono elementi slavi, iranici e i resti dei Goti di Crimea. Nel VII secolo fondano il Khanato di Khazaria nelle regioni più sud-orientali dell'Europa, vicino al Mar Caspio ed al Caucaso. Oltre alla regione oggi chiamata Kazakistan il khanato comprende anche parti dell'Ucraina, l'Azerbaigian, il sud della Russia e la penisola di Crimea. Intorno al periodo di fondazione del khanato molti Cazari si convertirono al giudaismo. Il nome 'Cazari' che essi stessi si sono dati proviene da un verbo in lingua turca che significa "vagabondare". L'ipotesi che il giudaismo fosse la religione prevalente dei Cazari è dovuta allo studioso Arthur Koestler, il quale propose che i cosiddetti Ashkenaziti fossero in realtà i discendenti dei Cazari che abbandonarono le loro terre a causa delle devastazioni Mongole, rifugiandosi nell'Europa orientale, per lo più nei territori dell'attuale Polonia, Ungheria e Ucraina; cioè i territori più toccati dallo sterminio nazista. Questi, non appartenendo ad alcuna delle 12 tribù di Israele, sono definiti nel libro di Koestler La tredicesima tribù.
Gli ebrei aschenaziti (o ashkenaziti), detti anche ashkenazim, sono i discendenti, di lingua e cultura Yiddish, delle comunità ebraiche stanziatesi nel medioevo nella valle del Reno. Ashkenaz era infatti il nome, in ebraico medievale, della regione franco-tedesca del Reno; e aschenazita significa appunto "germanico". Nel IX secolo l'immigrazione in Germania di numerosi ebrei ashkenaziti dall'Italia Meridionale, dà origine a una parte consistente delle numerosissime comunità ashkenazite renane.
Da sempre sono dediti al culto luciferino sotto varie forme (Bafometto, Moloch, Baal, ecc.) che richiede sacrifici di bambini.
Essi sono i primi antisemiti.
Sono i primi antisemiti. I primi anti.Ebrei, infiltratisi nell'ebraismo.
A. Hitler era per metà aschenazita essendo un figlio illegittimo di un Rothschild, così come erano aschenaziti Lenin, Stalin, Marx.
Sembra paradossale, ma il popolo ebraico sono le prime vere vittime del sionismo che viene spacciato per ebraico ma non lo è. La stessa bandiera con la così detta "Stella di Davide", la stella a 6 punte, è un simbolo nazista ed esoterico (2 triangoli sovrapposti e 1 rovesciato) e legata ai culti luciferini degli aschenaziti. Non ha nulla a che vedere né con il re Davide, né con la Bibbia, né con la storia del vero popolo ebraico.
I SIONISTI NON SONO EBREI (3a parte)
Molti conosceranno la storia del transatlantico St. Louis che il 13 maggio del 1939 salpò da Amburgo, in Germania, con a bordo 937 passeggeri, quasi tutti ebrei tedeschi in fuga dalle persecuzioni naziste, a cui Stati Uniti, Canada e Cuba rifiutarono l'attracco costringendo la nave a fare ritorno in Germania dove quegli ebrei trovarono la morte. Come mai questi Stati rifiutarono l'asilo? Perché chi muoveva le fila erano i finti ebrei aschenaziti che vogliono distruggere completamente i veri ebrei e appropriarsi dell'ebraismo.
𝙶𝚎𝚜𝚞̀ 𝚎𝚛𝚊 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚘 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚊 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚊; 𝙸 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚒 𝚊𝚙𝚘𝚜𝚝𝚘𝚕𝚒 𝚎𝚛𝚊𝚗𝚘 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚒 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚒.
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aitan · 6 months
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Sono anni, molti anni, che dico che sento scorrere nelle mie vene la questione (e il conflitto) arabo-israeliano.
Ma credo di non aver mai espresso la mia opinione meglio di come ho fatto in questo post di 9 anni fa.
A Gaza la sproporzione tra i contendenti è tale da non poter essere ignorata. È come se un mio alunno mi bucasse le ruote della macchina e io mettessi a ferro e a fuoco la sua casa, con dentro la nonna, il nonno, i genitori e i fratelli più piccoli.
Una tragedia che si trasforma in una faida governata dalla legge del taglione. Fino all'eliminazione dell'ultimo essere umano vivo nel teatro di guerra.
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gregor-samsung · 1 year
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“ Agli occhi del marxista la lotta di classe non è in nessun modo il combattimento tra il Bene e il Male: è un conflitto di interessi tra gruppi umani. Ciò che induce il rivoluzionario ad adottare il punto di vista del proletariato è anzitutto il fatto che questa classe è la sua, poi il fatto che è la classe oppressa, che è la classe di gran lunga più numerosa e la sua sorte, per conseguenza, tende a confondersi con quella dell'umanità, infine che le conseguenze della sua vittoria necessariamente comporteranno la soppressione delle classi. Lo scopo del rivoluzionario è quello di cambiare l'organizzazione della società. E per ottenerlo occorre senza dubbio distruggere il vecchio regime, ma questo non basterebbe: prima di tutto conviene costruire un ordine nuovo. Se per assurdo la classe privilegiata volesse concorrere alla costruzione socialista e si avessero prove manifeste della sua buona fede, non ci sarebbe alcuna ragione valida per respingerla. E se è assai improbabile che essa offra di buon grado il suo concorso ai socialisti, è perché la sua stessa situazione di classe privilegiata glielo impedisce, non certo per chissà quale demone interiore che la spingerebbe suo malgrado ad agire male. In tutti i casi, delle frazioni di questa classe, se se ne staccano, possono sempre essere aggregate alla classe oppressa e queste frazioni saranno giudicate dai loro atti, non dalla loro essenza. «Me ne infischio della vostra essenza eterna», mi diceva un giorno Politzer. Per il manicheista antisemita invece l'accento è posto sulla distruzione. Non si tratta di un conflitto di interessi, ma dei danni che una potenza malvagia causa alla società. Di conseguenza, il Bene consiste innanzitutto nel distruggere il Male. Sotto l'acredine dell'antisemita si nasconde l'ottimistica convinzione che l'armonia, una volta soppresso il Male, si ristabilirà da sola. Il suo compito è dunque esclusivamente negativo. Non si tratta di costruire una società, ma solamente di purificare quella che esiste. Per ottenere questo scopo, il concorso degli ebrei di buona volontà sarebbe inutile ed anzi nefasto e d'altra parte un ebreo non potrebbe essere di buona volontà. Cavaliere del Bene, l'antisemita è sacro, l'ebreo è pure lui sacro a suo modo: sacro come gli intoccabili, come gli indigeni colpiti da un tabù. Così la lotta viene condotta su un piano religioso e la fine del combattimento non può essere altro che una distruzione sacra. I vantaggi di questa posizione sono molteplici: per prima cosa, essa favorisce la pigrizia dello spirito. Abbiamo visto che l'antisemita non capisce niente della società moderna, sarebbe incapace di concepire un piano costruttivo; la sua azione non può collocarsi al livello della tecnica, ma si mantiene sul terreno della passione. Ad una impresa di largo respiro egli preferisce un'esplosione di rabbia analoga all'amok dei malesi. La sua attività intellettuale si rifugia nell'interpretazione: cerca negli avvenimenti storici il segno della presenza d'una potenza malvagia. Da ciò quelle invenzioni puerili e complicate che lo rendono simile ai grandi paranoici. Ma d'altra parte l'antisemitismo convoglia le spinte rivoluzionarie verso la distruzione di determinati uomini, non delle istituzioni; una folla antisemita crederà d'aver fatto abbastanza quando avrà massacrato alcuni ebrei e bruciato qualche sinagoga. Rappresenta dunque una valvola di sicurezza per le classi possidenti che incoraggiandolo sostituiscono ad un odio pericoloso contro il regime un odio benigno contro dei privati. “
Jean-Paul Sartre, L'antisemitismo. Riflessioni sulla questione ebraica, introduzione di Filippo Gentili, traduzione di Ignazio Weiss, Mondadori (collana Oscar / Saggi), 1990. [Libro elettronico]
[ 1ª Edizione originale: Reflexions sur la question juive, Gallimard, novembre 1946 ]
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collasgarba · 6 months
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Anche in Italia le spoliazioni di beni di famiglie ebree furono massicce
I territori più ferocemente colpiti dalle spoliazioni di beni della popolazione ebraica furono i Paesi dell’Europa dell’est, la Polonia su tutti, dove si trovavano le comunità più numerose <468. Cittadini polacchi ed ebrei furono sterminati o deportati, mentre le loro proprietà confiscate. I nazisti si impossessarono, così, di molte opere d’arte delle collezioni polacche. Tra queste la collezione…
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Armata Rossa: sì o no in base all'evenienza. L'annuale cancellazione della memoria storica.
Da quasi un anno i telegiornali del gruppo Mediaset, e purtroppo non solo, utilizzano sistematicamente l’appellativo “Armata Rossa” per riferirsi alle azioni dell’esercito russo, o almeno, a quello che gli imputano.L’Armata Rossa era l’esercito dell’Unione Sovietica, un paese che non esiste più da 32 anni, diverso per composizione, dimensioni, economia e politica rispetto a quello che è l’attuale…
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ilfascinodelvago · 1 year
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Una giovane madre ebrea cammina sulla spiaggia con suo figlio. All'improvviso si alza un onda e trascina il bambino in mare. La madre disperata: -Dio, Dio, cosa hai fatto al mio unico figlio? In quel momento un'altra onda solleva il bambino dall'acqua e lo ributta sulla spiaggia. La madre lo abbraccia lo bacia gli carezza la testa poi alza di nuovo gli occhi al cielo e grida: - Dio ... aveva un cappello!
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Ognuno è l’ebreo di qualcuno.
Primo Levi
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ilmondodielektra · 1 year
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Ciao, mi chiamo Elisa Delpari sono una ragazza italiana di 34 anni che un giorno ha deciso di cimentarsi nel mondo della scrittura, mettendo nero su bianco "1944: The rebellion", un romanzo dove una teen-ager compirà un viaggio nel tempo ritrovandosi nella mente di una partigiana italiana, vivendo così un'incredibile avventura con questo gruppo di giovani combattenti e scoprendo anche un segreto sulla sua famiglia.
Spero di avervi incuriosito con questo primo post di presentazione e se vi piace il genere, non vi resta che acquistarlo: https://amzn.to/3HFBYU9
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condamina · 1 year
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Anche nella Rsi la propaganda culturale si fuse con quella razziale
Anche nella Rsi la propaganda culturale si fuse con quella razziale
L’ultimo atto del fascismo e della sua propaganda culturale assunsero le sembianze tipiche di un’agonia. L’iconografia della Rsi era improntata al sangue, al lutto, e recava con sè simboli funerei, insegne di morte collocate sullo sfondo di una scenografia tetra. <108 Giovanni Dolfin, ad esempio, riportò assai bene il modo in cui Mussolini guardava al Garda e alla crepuscolare repubblica che vi…
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bigarella · 12 days
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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isabeth98 · 5 months
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Non capisco tutto questo astio contro Israele, addirittura lo definiscono "nazista" quando invece è stato vittima del nazismo, appoggiato dagli arabo-musulmani di Palestina, subendo un vero genocidio di ben 6 milioni di ebrei innocenti e moltissimi erano bambini! Lo stesso dicono di Putin, che invece combatte i nazisti! Davvero non lo capisco ma non lo accetto.
Attualmente, chi ha iniziato sono stati gli arabo-musulmani di Hamas con l'uccisione immotivata di 1300 giovani ebrei, bambini inclusi ed altri 200, molti bambini, li tengono in ostaggio.
Che doveva fare Israele, lasciare che massacrassero il suo popolo?
Circa gli invasori-occupanti, questi sono i cosiddetti "palestinesi" arabo-musulmani.
Nel 1948, le potenze vincitrici dell'ultima guerra divisero la Palestina in due parti: una per Israele (rimasti in poco più di 800.000) ed una per i "palestinesi". Bene, Israele accettò la sua parte e si dette da fare per costruire il suo Stato: coltivò i campi, costruì case, strade ecc., nei limiti della parte assegnatagli, non pretese l'intero territorio.
Ma i palestinesi, ricattati o sobillati dagli arabo-musulmani, gli mossero guerra in una coalizione composta da Egitto, Irak, Iran... Ma questi, pur essendo di molto superiori di numero e molto meglio armati, persero tutte le guerre. (Già questo dovrebbe dirvi qualcosa)... Come in tutte le guerre, i vincitori conquistamo territori.
Israele, dunque, non ha rubato niente, non ha invaso niente, ma ha coseguito il frutto delle sue vittorie. Se non gli avessero mosso guerra e si fossero dati da fare, come fecero gli ebrei, oggi avrebbero lo Stato Palestinese.
Quindi, non prendetevela con israele e neppure con i palestinesi, che sono buona gente, umile e semplice, ma con gli arabo-musulmani, che da sempre impediscono la pace in quella regione.
Poi, come si sa, i palestinesi sono cristiani ed è noto che i musulmani fanno stragi e genocidii di cristiani. Come mai non lo fanno con i cristiani di Palestina? Ve lo siete mai chiesto? A loro non interessa il popolo palestinese, ma lo usa per il loro unico scopo: distruggere lo Stato d'Israele! UTOPIA! Ci han sempre provato fin dai tempi antichi, quando qualcuno gridò: "Muoia Sansone con tutti i filistei"!
Tutto ciò che -forse- potrebbero ottenere è il grido: "Muoia Israele con tutto il Medioriente"!
E questo che si vuole?
La pace non si ottiene con atti terroristici, ma col dialogo e soprattutto, nel caso specifico, nel riconoscere lo STATO D'ISRAELE.
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aitan · 5 months
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Fin dal 9 ottobre le strutture ospedaliere di Gaza sono senza elettricità a causa della mancanza di carburante per i generatori dovuta all’assedio totale proclamato da Israele.
Il 13 ottobre, 23 ospedali hanno ricevuto ordini di evacuazione forzata.
Dai primi di novembre sono finiti sotto le bombe anche le ambulanze, mentre ormai gli ospedali di tutta la striscia sono sotto assedio in quanto l’esercito israeliano sostiene che vengono usati da Hamas per scopi militari.
Leggendo queste notizie mi vengono in mente tutta una sequela di film e aneddoti che raccontavano di perseguitati nascosti in ospedali, come quando, nel 1943, al Fatebenefratelli di Roma fu inventata un’epidemia per salvare un gruppo di ebrei rifugiati tra le corsie.
[...]
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adrianomaini · 12 days
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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