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#neorealismo
gregor-samsung · 2 months
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“ Si volevano bene: adesso lei non aveva più nessuno, e parlavano della fine della guerra, di quando si sarebbero sposati. Poi una volta Tom disse che era meglio sposarsi subito, in brigata si poteva fare, il Comandante era come un ufficiale di stato civile. Si sposarono una sera che un aereo inondava la valle di bengala. Pareva che volesse illuminare la cerimonia. Ma tutti dovettero mettersi a terra e stare immobili in quella luce; era pericoloso farsi vedere in tanti, potevano prenderli per tedeschi. Poi l'aereo se ne andò, rimase il buio, più buio dopo tanto bianco. - Forza! - disse Clinto. - Sta' in gamba, Rina, che tu non sposi un altro. - Attenti! - comandò Gim. In mezzo al quadrato dei partigiani disarmati, sull'attenti, c'erano Tom e la Rina, muti e commossi come in chiesa. Ma era una notte scura, non si vedevano che macchie nere, e una macchia più chiara, il vestito di lei. Il Comandante disse, con la sua voce quieta: - Voi tutti siete testimoni che quest'uomo che noi chiamiamo Tom vuole sposare questa donna che noi chiamiamo Rina. Tom, la vuoi sposare? - Si, - rispose Tom. La voce riprese: - Voi tutti siete testimoni che la Rina vuole sposare Tom. Rina, lo vuoi sposare? - E anche lei rispose: - Si. - Allora, - disse il Comandante, - in nome del governo libero che qui io rappresento, vi dichiaro uniti in matrimonio. Buona fortuna, ragazzi. - Riposo, - comandò Gim. E si udì lo scalpiccio dei piedi che si muovevano. - Bello, - commentò il Cino. - Ma potevate sposarvi di giorno. Siamo testimoni, e non abbiamo visto niente. Versavano il vino levando in alto il bicchiere per distinguere quando era pieno. Ridevano e dicevano delle frasi, qualcuna un po' ardita. Clinto domandò: - E l'Agnese? Non c'è? Non si vede la vestaglia dell'Agnese! - Sono qui, rispose lei. Era una grossa cosa bruna, confusa coll'ombra. Per fare onore agli sposi, s'era tolta la vestaglia e aveva indossato il suo logoro vecchio vestito di casa. “
Renata Viganò, L'Agnese va a morire, Einaudi (collana Nuovi Coralli, n° 23), 1976⁴; pp. 88-89. [Prima edizione: Einaudi, 1949]
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Finirà Pina, finirà.
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prendsgardeatoi · 3 months
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La Nuit/La notte (Michelangelo Antonioni, 1961)
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taisantanna · 6 months
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danataiko · 2 months
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risottoneromh · 10 months
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L'eclisse (dir. Michelangelo Antonioni, 1962)
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fashionbooksmilano · 2 years
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Roma 1948-1959
Arte, cronaca e cultura dal neorealismo alla dolce vita
a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, Claudia Terenzo
Skira, Milano 2002, 480 pagine, 17 x 25 cm., 300 ill. b/n e col, ISBN  978-8884913302
euro 40,00
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Catalogo mostra Roma, Palazzo delle Esposizioni, 30 gennaio - 8 luglio 2002
La società : storia e cronaca  Arti visive  Architettura, design e decorazione Teatro e cinema  Musica e letteratura  RAI, sport e moda
Arte, cronaca e cultura a Roma negli anni 1948-1959, quel fervido decennio che va dalla ricostruzione degli anni del dopoguerra alla vigilia del boom economico. Il volume ripercorre un decennio che vede l'arte come innovazione, e Roma, in particolare, come vitalissimo luogo di incontri e di scontri culturali, a livello internazionale.
30/10/22
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musicaintesta · 2 years
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Ingrid Bergman
Stromboli (Terra di Dio)
di Roberto Rossellini
1950
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byronthesecond · 2 years
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Ladri di biciclette
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Umberto D. stasera è stato quasi catartico
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theageofthemovies · 4 months
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CACCIA TRAGICA - (Giuseppe De Santis, 1947)
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The best film by De Santis is a social melodrama, a conflict between landowners and the farmers of a nascent agricultural cooperative who struggle to organize themselves to survive misery. A dry, tense, violent and passionate film that speaks of the failures produced by the war ad the moral and social degradation of an entire people where, however, love and hope are (perhaps) still possible.
Four of the best Italian actor of the 1940s: Carla Del Poggio, Vivi Gioi, Andrea Checchi and Massimo Girotti, are the protagonists of a great movie I put among the best of the whole Italian cinema of the afterwar.
r.m.
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R.M.
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bagnabraghe · 7 months
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La violenza del mondo secondo Martin Scorsese
Martin Scorsese al Festival internazionale del cinema di Berlino (2008). Fonte: Wikipedia Esponente della New Hollywood, Scorsese è considerato uno dei più importanti registi della storia del cinema. Abbiamo accennato al fatto che egli tende a rappresentare un mondo crudo e violento; lo fa perché quello è il modo in cui è fatto il mondo secondo lui: la realtà in cui viviamo è così. Questo modo…
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adrianomaini · 7 months
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La violenza del mondo secondo Martin Scorsese
Martin Scorsese al Festival internazionale del cinema di Berlino (2008). Fonte: Wikipedia Esponente della New Hollywood, Scorsese è considerato uno dei più importanti registi della storia del cinema. Abbiamo accennato al fatto che egli tende a rappresentare un mondo crudo e violento; lo fa perché quello è il modo in cui è fatto il mondo secondo lui: la realtà in cui viviamo è così. Questo modo…
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movietitlescollection · 7 months
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assurdismi · 11 months
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Resilienza
Continueremo a darci pacche sulle spalle finché saremo vivi, dicendo: "eh, però... visto? EH? Pareva che dovessimo morire E INVECE..."
"Zitto e passa il cosciotto di ratto."
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moltoberlino · 1 year
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“Berlin Ecke Schönhauser” è un film del 1957 ambientato a Berlino Est e prodotto dalla DEFA (la casa di produzione cinematografica della DDR). La pellicola è nell’elenco dei 100 film più importante del cinema tedesco. Il titolo fa riferimento alla famosa strada che percorre il quartiere di Prenzlauer Berg. L’angolo della lunga arteria con l’odierna Danziger Straße (sotto il cavalcavia della linea di metropolitana U2) è il luogo di ritrovo e svago di un gruppo di adolescenti inquieti e irrequieti con situazioni familiari difficili e scarse prospettive per il futuro. Il film rischiò di essere bandito nella DDR per via di una rappresentazione tutt’altro che positiva della società nella parte di città controllata dai sovietici. Tuttavia, venne visto da oltre 1 milione e mezzo di berlinesi dell’est, mentre nella Repubblica Federale Tedesca fu decisamente osteggiato a causa di alcune scene e situazioni ambientate in un campo accoglienza per rifugiati politici e fuggitivi dell’est.  
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