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#monocromia
superestimador · 5 months
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As poucas cores do céu vão te lembrar o que importa, nas rugas do teu rosto a beleza da alma, bem mais do que se vê é ter nas mãos um jeito de seguir em paz e logo mais toda melancolia se vestir de glória...
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bangtanitalianchannel · 2 months
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[TRAD ITA] 240217 TWEET DI CALVIN KLEIN:
"Principale in monocromia. Jung Kook indossa la Maglietta Monologo Premium."
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Xina)
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ressoavas · 7 months
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Três músicas que você ama? /textinhos
Lucas Mamede - Conto os dias
Armandinho - Outra vida
Lorena Chaves - Monocromia
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sinchisi · 2 years
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Quadricromia vs monocromia.
#me
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jazzluca · 1 year
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CHEETOR ( Voyager ) Studio Series 98 *RISE OF THE BEASTS*
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Tra le tante eventuali sorprese saltate a causa dello slittamento del nuovo film dal vivo dei Transformers, Rise of the Beasts, per via dell'accavallamento fra la normale linea di giocattoli e le uscite previste per quest'anno degli Studio Series dedicati ai personaggi del lungometraggio, una mi sa che era l'aspetto di CHEETOR, ben diverso da come si presenta nel giocattolo Deluxe che è stato comunque rivelato lo stesso prima della sua uscita.
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Quest'ultimo infatti si dovrebbe basare su un design preliminare che vedeva il buon Ghepard ispirato pesantemente al suo primissimo look Beast Wars, rivisto recentemente in Kingdom, e la cosa onestamente non sarebbe neanche stata troppo male, ed il giocattolo stesso è bellino, nonostante l'ovvia ridondanza col succitato revival per War for Cybertron.
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Ed invece poi spunta questo Voyager con un look ROBOTICO  decisamente inedito, ma che richiama un po' a mio avviso quello del Beast Machines, in quanto alto ed imponente e sopratutto senza la testa della bestia sul petto. Ma volendo le tracce di pelo maculato su petto, bicipiti e cosce richiamano il Transmetal, o idem il fatto di non avere avanzi dell'alt mode dietro la schiena magari possono ricordare il TM2...
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Insomma, parrebbe una sintesi degli aspetti precedenti del nostro felino robotico preferito, salvo la novità della testa con un accenno di orecchie ed una mascherina sulla bocca che lo fa somigliare al Marvelliano Black Panther! La colorazione inoltre nella sua ricerca di "realismo" non è male, con un marrone chiaro tendente all'ora lontano dal giallo iconico, ma abbastanza lontanto dal solito argento scuro che dei dettagli più meccanici in modo da spezzare l'eventuale monocromia che di solito attanaglia certi "Movieformer".
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A rovinare magari un po' cotanta bellezza ci pensano un paio di avanzi della bestia, come il sedere appeso dietro le gambe, con la coda sù lungo la schiena e gli artigli delle zampe anteriori sulle mani, salvo che magari invece sono fedeli all'effettivo design in CGI che vedremo al cinema, anche se un indizio viene dall'artbox della scatola, che rincuora sulla movie accuracy, a parte solo gli artigli che invece sono solo due per mano.
Artigli che come forma ricordano quelli che invece si ritrova come piedi, davvero buffi perchè decisamente corti frontalmente ma per fortuna non minano la stabilità del robot dato che dietro come talloni si ritrova gli  effettivi piedi delle zampe posteriori della bestia.
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Altra innovazione gradita sono le armi, rappresentate da due lance dal design della punta l'una diversa dall'altra che possono unirsi in una unica lunga, e come scelta è pure interessante dato che richiama le armi primitive di certe tribù indigene che vivono nelle giungle, come il luogo dove si nascondono proprio i Maximal del film. Le due parti di lancia possono poi sistemarsi a riposo appese dietro la schiena.
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Infine come posabilità siamo al top, con annessa rotazione di bacino e pugni oltre alle solite pose standard dei Generations degli ultimi anni, mentre come altezza è al livello di un Voyager medio alto: fermo restando che dai trailer visti sinora si è palesato come i Maximal non abbiano stazze realistiche rispetto agli animali che imitano nel loro alt mode, resta da capire come mai Cheetor sia particolarmente alto e non a livellod i "deluxe", nel film, ma tornando al giocattolo, come Voyager però è leggerino a livello di massa, nella sua essenzialità di robot senza particolari avanzi o dalla TRASFORMAZIONE poco arzigogolata, quindi forse bastava renderlo come un Deluxe alto, a sto punto...
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Questo Cheetor cinematografico, infatti, si converte nella maniera più intuitiva e semplice per una bestia, ovvero con le gambe che diventano le zampe posteriori e le braccia quelle anteriori, ma almeno con qualche passaggio in più, come i pannelli degli stinchi che slittano dietro le cosce mentre ruotano i piedi di 180°, mentre le spalle si proiettano sopra / avanti, non prima di aver aperto il pannello della schiena per tirar fuori la testa del felino ed aperto quello del petto per poi nascondere quella del robot.
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Il GHEPARDO robotico ha appunto un look quasi tecnorganico alla Beast Machine, anche se pare più meccanico avendo solo poche parti con le chiazze maculate nel corpo, ovvero principalmente sulla testa e sula schiena, abbastanza visibili, così come ci sono altre parti che sono scolpite come se fossero di pelo organico.  Ci sono anche qui le parti in grigio scuro, ma forse avrebbe giovato alla bestia più dettagli delle macchie del felino, almeno paragonandolo alle immagini dell'artbox o a quella che si vede nel trailer del film.
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Le zampe avrebbero ampio raggio di movimento, ma sono un po' bloccate a livello di spalle ed anche, mentre la testa ruota ma non gira lateralmente, però può muovicchiarsi un po' su e già per via di due cerniere apposite che però onestamente non me la sento di forzare troppo! ^^' Ah, le fauci possono aprirsi, inoltre.
La coda infine si alza ed abbassa alla base, e le due lance possono agganciarsi sulla schiena come già era nel robot.
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Infine, una buona versione alternativa di Cheetor, valutandolo senza ancora aver visto le sue imprese sul grande schermo, ma che da una parte si eleva sia per il carisma storico del personaggio sia per le novità interessanti che lo fanno discostare dalle versioni precedenti del personaggio. Certo, magari un Voyager è pretestuoso per quel che alla fine deve fare il modellino, me magari potevamo cavarcela con un Deluxe pompato, ma vabbè, gli abbiamo dato il beneficio del dubbio iniziale.
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sintoser · 2 years
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Mais uma vez você chega pra ocupar um espaço gigante em mim
Você vem pra deixar o ar pesado e pra fazer as horas se arrastarem
A sombra que tu projeta ao meu lado é um buraco negro pronto pra me consumir
E essa tua presença me pesa a alma, me joga pra baixo
Você tem tudo que é preciso pra me deixar mal
E é aos poucos que tu vai me consumindo
Fazendo pesar meu peito e roubando o brilho dos meus olhos
Sugando minha alegria e ofuscando meu sorriso
Deixando marcas, revirando as sobras
Reabrindo as feridas e me roubando o ar
A tua presença me pesa a alma, me joga pra baixo
Faz preto e branco esse meu pranto estridente
E o resto de nada importa, em nada me encanta
Porque nessa nessa monocromia não há paisagens, somente um canto
E nesse canto eu me prendo e fico a inagir
Enquanto eu espero que você não se demore por aqui.
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avellanoir · 8 days
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Welcome Foreinger to Mr. Owlhowl world. His world took place in the Limb , known as The Purgatory between heaven and hell , many stories has been told there as the same in the Earth. But never in the Purgatory as the most mysterious realm , Only Dante has written down about this place from his own imagination , the same happened to our writer Mr.Owlhowl . How has started it his own Purgatory Universe in the book Seaside Ditpaches (in Wattpad) and the discord server also has more Lore Information for the reader understands better the regions , characters and ask questions to the creator , it helps a lot for the new one ( 5 years ago before he start that proyect) For now he is working on the new side-book called Society C ,take place in one of the importants regions : Monocromia the region of Desolation and many things. The lore is so long , the writer said it maybe has 3 books or more.
Info about the Creator / Writer
Young one and like so much Ruination book.
Doesnt Have and Oc , personaly he doesnt need one . He feels like a stool in the middle of an empty, white room with nothing.
His favorite mangakas : Sui Ishida and Naoki Urasawa
He got inspiration in Monster , Madoka Magika , Elfen Lied , Tokyo Ghoul and Evangelion ( 1995 ) witch are his favorites animes.
Blood red dark and black his favorite colors.
His main in lol is Caitlyn , but he has many options to chose.
His favorites own ocs are Frank , Lilieth and Corvelio as his first creations borned in 2013
Honorable mention : Ex- boreas and HelCashShein another creations borned in 2015
Simp of Thresh and AHRIana Granade.
Half spanish/holland
he speaks fluently English , Spanish and bit of Dutch.
Draw is his way to express his emotions etc..
Series Books ( work on it )
Seaside Ditpaches ( paused - 6/7 months ago)
Society C ( working little by little )
His drawing will be post here and the Au´s he has in mind.
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artesubjetividade · 5 months
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Nathalia Izidio
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Coisas e Nada
Sem título I, Sem título II - Fotografia digital simples, 2023
 Em ambas as fotos me propus a retratar de forma clássica algo sem significado, dessa forma trazendo uma relação de coisas-objetos que nada significam. Começando por procurar algo que mantivesse uma relação de fundo-nada e figura-coisa encontrei em minhas andanças essa parte de verdura caída ao chão, cercada por paredes e chão em tons verdes semelhantes ao objeto, essas coincidências do campo da pintura me despertaram interesse para transformá-la em fotografia. Aproveitando a posição da verdura fiz uso de um ângulo comum as pinturas de natureza morta além de reforçar a forma do objeto através da horizontalidade. Não pude refletir para muito além do que conheci posteriormente como uma fotografia pictórica.
A segunda fotografia foi baseada nos mesmos fundamentos, porém composta de outros elementos como a folha seca caída de uma árvore sobre o ralo de um tanque de lavar roupas, elementos desconexos que se unem pela monocromia.
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ocombatenterondonia · 5 months
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Ewbank, Erika Januza e Cleo, arrasam em looks para lançamento: ‘A Magia de Aruna’
Giovanna Ewbank, Erika Januza e Cleo Pires são as primeiras bruxas brasileiras da Disney. Na segunda-feira (20), elas marcaram presença na pré-estreia da série “A Magia de Aruna”, que entra na plataforma de streaming Disney + no dia 29 deste mês. Para o evento, o trio apostou na tendência da monocromia, mas cada uma estava com uma cor: vinho, branca e preta. Giovanna Ewbank escolheu um vestido…
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critionix · 5 months
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187 #2
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Editor: http://aminoapps.com/p/00hfj9
Embora não pareça, a criação do design envolveu muito esforço, pois foi um processo de desenvolvimento longo para concluí-lo. Inicialmente fiz a tipografia, ela foi redimensionada e revestida por uma textura porosa de asfalto, apliquei alguns efeitos do Ibis, como o biselamento, clonei, e fui em iluminação indireta juntamente com a cor rosa, escolhida para compor a paleta da capa. Em seguida, ajustei cuidadosamente a opacidade para obter o resultado desejado. Após concluir essa etapa, decidi adicionar o grupo sobre a fonte, então procurei por imagens adequadas e as projetei para que se harmonizassem perfeitamente naquele espaço, levando em consideração também o sombreamento. Em seguida, foquei na pista, ajustando sua cor e atmosfera para combinar com a edição. Embora tenha exigido algum tempo para posicionar corretamente, não foi uma tarefa difícil. Ao terminar, fui diretamente para as renders laterais e do fundo, fiz como qualquer designer faria, ajustei o tom de pele das imagens, buscando estabelecer uma harmonia monocromática que equilibrasse e corrigisse qualquer discrepância visual. Essa escolha cuidadosa contribuiu para um resultado final balanceado e harmonioso. A base dessa monocromia foi o rosa, cor estabelecida para estar em todos os recantos, mesmo que sutilmente. Nas duas renders maiores, acrescentei adereços em suas cabeças e rostos, como o óculos, com o intuito de proporcionar uma mudança estética. Na render superior esquerda, adicionei um efeito pixelado que, em minha opinião, foi o mais impressionante de todos. Apesar de não ser óbvio à primeira vista, esse efeito pixelado transmite exatamente a vibe dos pôsteres de k-pop, conferindo-lhes um toque divino. Por fim, concluí adicionando as imagens das garotas acima da pista, pois sua posição era perfeitamente adequada ao contexto do plano de fundo. Em seguida, projetei uma sombra sutil, porém evidente, na parte inferior, seguindo uma técnica comumente utilizada em edições de k-idols. Esses foram os passos finais. Fico à disposição para esclarecer qualquer dúvida que possa surgir.
Link: https://imgbb.com/SsbRFyH
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angelussterapias · 7 months
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Ricardina é um 5 de 50. 
A liberdade é absolutamente essencial para ela. Não pode viver na rotina e precisa de espaços abertos e de novas experiências.
Elas são versáteis, inteligentes e criativas, por isso podem fazer qualquer coisa que desejem. Detestam a monotonia e a monocromia. São capazes de grande concentração, mas apenas quando o assunto lhes interessa. Precisam de variedade e anseiam por obter conhecimentos, mas não aprofundam nenhum verdadeiramente. 
A sua sabedoria vem da sua capacidade de integração de conhecimentos.
Impulsivas, vivem de energia nervosa e precisam de controlar as suas explosões, pois tendem a ser impacientes com as pessoas que reagem mais lentamente.
Não gostam do trabalho manual árduo, são mais dedicadas para trabalhos mentais que requeiram agilidade.
Precisam de aprender a fazer as mudanças de modo progressivo, não brusco. De outro modo, poderão tornar-se instáveis e dedicarem-se a várias coisas ao mesmo tempo, numa busca ansiosa de algo indefinível.
Precisam de controlar a sua tendência para se ligarem a um plano demasiado físico da existência, e cuidado com os vícios.
Por serem muito comunicativas e boas conversadoras, poderão cair na arte do dolce far niente, desperdiçando e desconsiderando os seus múltiplos talentos.
Negativando a sua energia, o 5 poderá ser desleal, infiel, egoísta, irresponsável e instável.
Positivando a sua energia, poderá ser uma sábia.
Partilhem com ela
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closetlifes-blog · 8 months
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Algumas das celebridades que vêm inspirando na moda...
Nós sabemos que Moda vai muito além de um simples look, é uma das maneiras de se comunicar, de mostrar personalidade, e claro que entre o mundo todo nós temos celebridades que sabem fazer isso perfeitamente e ainda por cima inspirar muitas pessoas. Decidi então falar resumidamente sobre o estilo de algumas, que ultimamente andam inspirando muitos por aí da geração Z: 
Nossa icônica Zendaya, marcada por interpretar muitas personagens cheias de personalidade e agora sendo uma influência na moda atual, demonstrando um ótimo gosto pelo seu estilo, onde usa e abusa da alfaiataria e seus simbólicos blazers valorizando seus ombros, com um toque de sensualidade onde gosta de peças e alguns recortes que destacam sua barriga deixando-a à mostra. 
Não pude deixar de citar o estilo de Hailey Bieber onde demonstra muita elegância mesmo vestindo peças despojadas como jeans boyfriend, top cropped, Air-Jordans e casacos longos, dando toques de requinte combinando muitos acessórios, seus outfits são a definição de Conforto e Elegância unidos. 
Além de ser atriz, estudante, modelo e ativista, Yara Shahidi tem sido uma grande influência na moda, com seu guarda-roupa eclético, que viaja entre jeans boca de sino, camisetas brancas e saias longas de tafetá, não tem medo das tendências e ama saltos, sejam finos ou de plataforma anos 70, ela representa muita personalidade e metamorfose em seus looks, já teve suas fases preppy, com meias ¾ e mocassins e, hoje ama apostar em tops, blazers e macacões estampados. 
Nossa querida Bruna Marquezine varia muito em seu estilo, envolvendo sobretudos de couro, tricôs abertos, vestidinhos encurtados, peças de alfaiataria entre outras que fazem a diferença em seus looks, gosta de apostar na monocromia, sendo discreta e elegante. Possuindo um grande currículo fashion que engloba um desfile para Dolce & Gabbana e o papel de protagonista de campanhas internacionais para Intimissimi, Puma e C&A, além de ser a celebridade queridinha de grifes nacionais como Arezzo e Colcci.
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carolpizetta · 8 months
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Ilustração pessoal feita inicialmente com guache e finalizada no Procreate como uma forma de aprimorar minhas habilidades com o aplicativo. O encanto dessa folhagem monocromática reside na simplicidade elegante das cores. O azul traz��delicadeza enquanto os limões amarelos saltam à vista, trazendo uma pitada de energia cítrica à composição.
Através desse projeto pude mergulhar nas nuances do azul, explorando suas diversas tonalidades e abraçando a estética da monocromia que tanto me encanta. Essa ilustração é um convite a saborear o belo e a se conectar com a natureza, mesmo em sua forma mais simples. Espero que tenha gostado!
Me acompanhe no Instagram: @carolpizetta
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jazzluca · 3 months
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BOMBSHELL ( Deluxe ) Generations LEGACY EVOLUTION *G1*
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Prima di quel che si pensasse, con BOMBSHELL abbiamo completato già il terzetto degli Insecticon visti nei cartoni animati G1, dato che il nostro Prudox è uscito pochi mesi dopo Shrapnel e solo un annetto e mezzo dopo Kickback, sfatando la cadenza annuale con cui pareva dovessero venir proposti e sopratutto dopo quella Generations precedente, coi Legends spalmati con gran calma da GenT30 fino a Titans Return passando per Combiner Wars.
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E forse hanno avuto pure vita facile con questo Prudox Deluxe, dato che è un retool parziale del precedente Rantrox, avendo in comune con il cervo volante meccanico le braccia dai bicipiti in giù ed il resto del corpo del ROBOT dal bacino in giù!
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Non sarebbe il massimo questo copia incolla, anche perchè le gambe di Shrapnel erano assai fedeli nei dettagli rispetto al settei, ma poi vediamo che i due cerchi sulle cosce in Rantrox non ci sono e sono pensati apposta per quelle quelle di B.S., quindi a posto così.^^'
Ed a proposito di fedeltà al settei del cartone, per fortuna è stata tradita nella colorazione del torso, viola come nel giocattolo originale e non inspiegabilmente grigia come visto in tv ( anche perchè poi nella modalità insetto quella parte è viola anche nei cartoni! ^^' ); però però però, ringraziamo per il torso viola, oooook, ma poi storciamo il naso per le anche nere anzichè grigie e pugni e bicipiti grigi anzichè neri!
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Già in Shrapnel hanno fatto quelle stesse parti nere a spezzare la monocromia viola delle braccia, e qui ripetono coi tocchi di grigio sul nero, ed in più ci aggiungono le anche che in Rantrox almeno a lui restavano grigie come le cosce. Vabbè.
Così come per Kickback, anche Bombshell qui ha alla base del torso la cerniera che servirebbe ad aprire il portellone centrale in plastica trasparente dorata, quindi quello di Atrox non era un errore, o magari contavano davvero di usare quella particolarità e poi è stata abbandonata. ^^'
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Comunque, in generale non è affatto male questo robot, però fa un po' specie come non abbiano trovato una soluzione migliore per il cannone sulla testa, copiando banalmente la semplice cerniera alla base della nuca per poter sollevare la calotta, con l'effetto però di allungare troppo il capo del nostro, laddove la soluzione ottimale sarebbe stata quella del Bombshell Legend di CW, ovvero con il perno interno alla nuca con la calotta che ruota all'indietro. Forse questa soluzione sarebbe stata delicata ed a rischio rottura del meccanismo? Mah, almeno in cima alla schiena c'è un pannellino che alzato blocca l'apertura del "casco" di Bombshell alla posizione ideale.
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In quanto remold di Shrapnel ha le stesse articolazioni ( tutto tranne la rotazione dei pugni ) e quasi gli stessi fori per armi, tranne dietro la schiena o sulle spalle; le zampine su queste possono muoversi per permettere di alzare le braccia lateralmente al massimo, e sempre in argomento zampine, come già visto sempre per Rantrox, quelle sugli avambracci si staccano e si agganciano ai lati della pistola classica argentata aggiungendo così un paio di bocche da fuoco.
( Peccato che la pistola non abbia un foro posteriore in modo da agganciarsi al cannone sopra la testa! :D )
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La TRASFORMAZIONE è ovviamente semplice, con il casco che si abbassa sulla testa, i pugni che si ritraggono negli avambracci e le braccia che si spostano verso la schiena mentre il bacino ruota e le gambe si accorciano, qui "purtroppo" copiando da Shrapnel, ma tant'è!
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Al CERVO VOLANTE robotico che si palesa, che gli vuoi dire? Che è fedele all'inconografia G1, con i dettagli nel retro che citano gli adesivi del giocattolo originale, il corno più corto rispetto sempre al modello del 1985, ma che sembra comunque lungo per via della base / casco, e comunque sennò nel robot era esagerato.
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L'addome è un po' troppo grosso, e ancora bisogna incolpare l'accomunanza con lo stampo di Shrapnel, che lì era più giusto e fedele con queste misure, ma ancora, tant'è.
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L'arma purtroppo non può nascondersi sotto il velivolo insettoide in quanto appunto non ci sono fori predisposti, quindi le tocca stare esposta sul retro superiore della bestia meccanica.
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Belli anche gli occhioni tutti gialli senza strisce nere ( anche se sarebbero state cartoon accurate! ) e… basta, direi, dato che la posabilità è praticamente solo per il corno e volendo le zampine anteriori! ^^'
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Infine, un altra bella e fedele trasposizione Generations del terzo Insecticon dei cartoni, magari un po' banale nella sua fedeltà, con appena il discorso delle armi combinabili, ma forse sono io che mi sono un po' stufato dei soliti personaggi riproposti e abbisognavo di qualcosa di più … magari potevano renderli combinabili, per dire, no? :D
-Bio ufficiale codice QR:
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personal-reporter · 10 months
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Una collezione inattesa alle Gallerie d’Italia a Milano
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Il dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni protagonisti del XX secolo sarà in scena alle Gallerie d’Italia di Milano fino al 22 ottobre con il percorso espositivo temporaneo Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, a cura di Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della Banca. Una selezione di oltre 70 opere, solitamente non esposte nella sede milanese, come le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo, è in un dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni degi artisti del XX secolo a confronto con importanti approfondimenti sulla pittura del secondo dopoguerra. A rappresentare la raccolta di sculture della Collezione Henraux, nel monumentale spazio di ingresso nel museo, è la grande opera in marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp, del 1966. Se le prime sale ospitano grandi artisti del Novecento come Arturo Martini con La Pisana, Marino Marini con la Pomona e Giacomo Manzù con il Grande Cardinale Seduto, raramente esposte insieme, riunite adesso come emblematiche delle radici della scultura italiana, la sala dedicata a Fausto Melotti presenta per la prima volta un ricco corpus fittile del maestro, protagonista anche della scultura ceramica, con 19 opere rappresentative dei suoi contenitori e vasi ceramici tra cui quattro importanti Korai. Tra i protagonisti di una delle sale spicca Lucio Fontana in  rimando al tema dello Spazialismo, con opere come il grande Concetto spaziale. Attese del 1965. Per dare continuità alla tradizione della scultura in ceramica sono stati riuniti per l’occasione alcuni piatti denominati Antica Savona, oltre all’importante nucleo delle tre Nature in bronzo e terracotta. L’azzeramento e la monocromia nell’arte contemporanea internazionale dei primissimi anni Sessanta hanno il loro cuore nella scultura Complex Form di Sol LeWitt, entrata da poco nelle collezioni Intesa Sanpaolo, con un confronto tra un maestro del minimalismo americano come Robert Ryman e i protagonisti della ricerca italiana come Piero Manzoni, Alberto Burri, Toti Scialoja e Enrico Castellani, quest’ultimo presente con Superficie bianca 35 del 1966.  Le ricerche legate all’astrazione e al segno della pittura alla fine degli anni Cinquanta hanno in dialogo Carla Accardi con l’opera Senza Titolo, Giulio Turcato e Antonio Sanfilippo con Superficie 45/C/6, oltre a Il flauto di canna di Corrado Cagli, che incarna la continuità del grande pittore aprendo le sperimentazioni degli anni Sessanta e introdce idealmente al nucleo di sculture di Pietro Consagra, come Bifrontale malachite, dedicate al tema della ricerca sulle Pietre e sui Marmi che l’artista conduce tra il 1970 e il 1980. Il percorso include opere di artisti che, partendo dall’astrazione classica, arrivano al secondo dopoguerra con una pittura minimale, come Bice Lazzari  con Misura 9. Inoltre il museo di Milano, insieme a quelli di Napoli, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca. La mostra si potrà visitare martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Read the full article
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inpress · 11 months
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Overland, un’installazione site-specific di Tommaso Chiappa dedicata al viaggio e alla scoperta
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Palermo - L'arte dove meno te l'aspetti. Si intitola "Overland" l'installazione site-specific dell'artista Tommaso Chiappa, allestita nei locali dello studio dentistico Biodent srl del dott. Angelo Inzerillo in via Puccini 70, che sarà inaugurata sabato 24 giugno alle ore 17.
Negli ultimi anni l'artista palermitano si è distinto per aver portato la pittura fuori dai tradizionali contesti, nei luoghi di lavoro, fabbriche, business center, studi legali e sedi di ordini professionali, alberghi e ristoranti, cliniche e ospedali in tutta Italia. Con gli obiettivi di ampliare l'accessibilità e la fruizione delle opere a un pubblico più vario, connettere l'arte alla vita quotidiana delle persone, stimolare il dialogo tra l'arte e la società, impreziosire gli ambienti di lavoro con un tocco di creatività, arricchire l'esperienza sociale e migliorare la qualità del tempo trascorso in quei luoghi.
Overland propone un percorso di opere pittoriche inedite, ispirate al tema del viaggio e della scoperta, che si inseriscono nello studio dentistico dialogando con lo spazio circostante, dalla reception alla sala di attesa, dal corridoio, fino alle sale operatorie e agli altri ambienti di lavoro.
Overland è un viaggio avventuroso per le strade del mondo. Un'esplorazione attraverso luoghi cari all'artista - da Barcellona a New York, da Palermo a Milano – popolati da folle multicolore che riflettono il continuo cambiamento ed esprimono la dimensione sempre più multiculturale e multietnica delle nostre società. L'artista nelle sue opere racconta il rapporto quotidiano uomo-ambiente urbano e uomo-natura. Il luogo non è solo lo spazio che ci circonda ma è anche emozione, ricordo e memoria, scambio e interazione. L'installazione, pensata e creata negli ultimi anni, ha fatto i conti con la pandemia e con la guerra, ma anche con l'idea di rappresentare una società che prova ad andare avanti. Al tema della Natura Chiappa dedica la raffigurazione di un ficus monocromatico e di alcuni suggestivi paesaggi marini.
L'artista propone opere ad olio su tela con una pittura liquida, attenta al particolare e alla qualità della luce. Ultimamente Chiappa, che in precedenza ha lavorato con la monocromia, utilizza i colori puri, con sfumature nette e i contrasti forti con il bianco di titanio. Il bianco rappresenta l'assenza di colori ma al tempo stesso la sublimazione metafisica nella luce che avvolge la realtà.
Tommaso Chiappa (Palermo, 1983) si è formato artisticamente a Milano, compiendo i suoi studi all'Accademia di Brera e legando il proprio nome alla Galleria di Luciano Inga- Pin con alcune mostre che lo hanno fatto conoscere a un più vasto pubblico. Ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all'estero. Tra gli altri, la Clio Art Fair di New York (2017). Al suo percorso artistico la critica e storica dell'arte Vera Agosti ha dedicato il libro "Origine di Tommaso Chiappa (Prearo Editore). L'artista predilige per le mostre contesti insoliti e luoghi di lavoro, come fabbriche (Electrolux, Solaro), studi legali (La Scala, Milano; ospedali (IRCCS Maugeri, Pavia), sedi di ordini professionali (Villa Magnisi sede Ordine dei Medici), alberghi e ristoranti (Hotel Excelsior Hilton, Palermo; Antica Focacceria San Francesco, Milano e Palermo). Di recente ha curato la direzione artistica del progetto espositivo Genio italiano al Museo Onda Rossa di Caronno Pertusella (VA) dedicato a Leonardo da Vinci. Sempre nel 2020 ha ideato e curato l'installazione Restart city presso la sede di Ucimu – sistemi per produrre, Associazione Costruttori Italiani Macchine Utensili, Robot e Automazione – a Cinisello Balsamo (MI). Ha realizzato progetti di riqualificazione urbana a Bagheria (facciata dell'istituto professionale D'Acquisto, "Umano colors street", 2018 – facciata laterale "People and Peace" 2022), Termini Imerese (zona adiacente al Liceo artistico "Ugdulena" e murales "Energy Street Social" all'esterno e all'interno dell'azienda Genovese nella zona industriale, 2019) e Palermo (parcheggio sopraelevato "Multicultural-educarnival" del Centro Commerciale La Torre, 2020 e nello stesso parcheggio" Resilienza" 2022; People Air Basket riqualificazione facciata interna Scuola Elementare Lambruschini 2022).
Le opere esposte in permanenza nello studio dentistico Biodent srl del dottor Angelo Inzerillo  potranno essere ammirate negli orari di apertura dello Studio o su prenotazione, nel rispetto degli orari e delle modalità lavoro del personale.
Info e contatti
Tommaso Chiappa:
Cell: 3398697986
Sito: www.tommasochiappa.eu
Facebook  tommasochiappa artist
Instagram tommasochiappa_artist_
Per appuntamenti:
www.studiodentisticoinzerillo.it
Tel: 091 616 6050
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