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#messico
sofysta · 17 days
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gregor-samsung · 5 months
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" L’impegno in difesa di paesi inermi corrispondeva all’immagine degli Stati Uniti propagandata dai manuali di storia delle scuole superiori, ma non all’operato reale dell’America nel mondo. Gli Stati Uniti avevano provocato una guerra con il Messico e si erano annessi metà del paese. Avevano finto di aiutare Cuba a liberarsi dalla Spagna, poi si erano insediati sull’isola con una base militare, investimenti economici e un diritto di intervento riconosciuto. Si erano impadroniti delle Hawaii, di Puerto Rico, di Guam e avevano combattuto una guerra feroce per sottomettere i filippini. Avevano “aperto” il Giappone al loro commercio con l’intimidazione e le cannoniere. Avevano proclamato la politica della “porta aperta” verso la Cina, per poterla sfruttare come stavano facendo le altre potenze imperiali; insieme ad altre nazioni avevano inviato truppe a Pechino per affermare la supremazia occidentale nel paese, e ve le avevano tenute per più di trent’anni. Pur esigendo la porta aperta in Cina, gli Stati Uniti avevano ribadito con fermezza (con la dottrina Monroe* e molti interventi militari) che in America Latina la porta era chiusa: ovviamente chiusa per tutti salvo che per gli stessi Stati Uniti.
Avevano organizzato una rivoluzione contro la Colombia e creato lo stato “indipendente” di Panamá per costruire e controllare il canale. Avevano inviato cinquemila marines in Nicaragua nel 1926 per contrastare una rivoluzione, ed erano rimasti nel paese con una forza militare per sette anni. Nel 1916 erano intervenuti nella Repubblica Dominicana per la quarta volta, mantenendovi poi le truppe per otto anni. Erano entrati ad Haiti per la seconda volta nel 1915, lasciandovi i soldati per diciannove anni. Tra il 1900 e il 1933 gli Stati Uniti erano intervenuti a Cuba quattro volte, in Nicaragua due, a Panamá sei, in Guatemala una volta, in Honduras sette. Nel 1924 la finanza di metà dei venti stati dell’America Latina era diretta almeno in parte dagli Stati Uniti. Nel 1935 più della metà delle esportazioni di acciaio e di cotone degli Stati Uniti era diretta al mercato latinoamericano. Alla vigilia della conclusione della Prima guerra mondiale, nel 1918, una forza americana di settemila uomini sbarcò a Vladivostok nel quadro di un intervento alleato in Russia e vi rimase fino all’inizio del 1920. Altri cinquemila soldati furono sbarcati ad Arcangelo, un altro porto russo, sempre come parte di un corpo di spedizione alleato, e si fermarono per quasi un anno. Il dipartimento di Stato riferì al Congresso: «Tutte queste operazioni mirano a controbilanciare gli effetti della rivoluzione bolscevica in Russia». In breve, se l’entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale mirava a difendere (come credettero molti americani, di fronte alle invasioni naziste) il principio del non intervento negli affari di altri paesi, il passato della nazione gettava dubbi sulla sua capacità di sostenere quel principio. "
*Proclamata il 2 dicembre 1823 (Nota del trascrittore).
Howard Zinn, Storia del popolo americano. Dal 1492 ad oggi, traduzione di Erica Mannucci, Il Saggiatore, 2018 [Libro elettronico]
[Edizione originale: A People's History of the United States, Harper & Row Publishing, 1980]
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oswaldo94 · 3 months
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Una tarde en el jardín de San Marcos.
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libriaco · 6 months
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Creador fatigado traspasa universos de medio uso, con o sin habitantes. ~ Creatore stanco cede universi seminuovi, con o senza abitanti.
A. Chimal, 83 novelas, 2011. Liberamente scaricabile da QUI.
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maotse · 2 years
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Treno zapatista, Cuernavaca, 1911
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aitan · 2 years
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Questa è una
libreria
di quartiere.
Per favore,
arrivateci
a piedi.
Librerías Ecucal - México
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pazzoincasamatta · 2 months
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From the Halls of Montezuma
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stealthisnick · 3 months
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pedrop61 · 11 months
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Combattenti del cartello messicano Gulfo con lanciagranate svedesi M136 che facevano parte di un pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina.
Il gioco del nascondino tra il governo messicano, i cartelli della droga e gli Stati Uniti si fa sempre più interessante.
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ilblogdellestorie · 11 months
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Una vista del vulcano Popocatepetl in eruzione nello stato di Puebla, Messico
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sadness26sworld · 7 months
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• Frida Kahlo •
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fashionbooksmilano · 1 year
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Nomad
Porta i tuoi viaggi dentro casa
Sibella Court
L’ippocampo, Milano 2012, 256 pagine, Rilegato, 22,8 x 27 cm, ISBN  978-8867220083
euro 60,00
email if you want to buy [email protected]
In "Nomad", Sibella Court, autrice di "Etcetera" e "Guida della stilista a NYC", ci spiega come portare i nostri viaggi fin dentro casa nei modi più sorprendenti. Celebre giramondo e cacciatrice di tesori, Sibella Court ha viaggiato in ogni parte del pianeta e ha tratto ispirazione da qualsiasi cosa, dai cartelli stradali fino alle scope di casa, inventando un nuovo stile di interior design. L'approccio di Sibella Court non è quello di rifare il look di una casa da cima a fondo, ma di aggiungere e togliere, di riadattare e riciclare, in modo da creare degli interni che siano il riflesso della propria personalità, delle proprie esperienze e del proprio stile di vita. "Nomad" si articola in cinque proposte, corrispondenti ad altrettanti viaggi: Giappone, Italia (costa amalfitana), Siria, India e Messico.
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03/02/22
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oswaldo94 · 3 months
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Templo Expiatorio del Sagrado Corazón de Jesús en la ciudad de León en Guanajuato, México.
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libriaco · 6 months
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Codardo e scontento
Anche nel girone dei codardi si lamentano tutti, ma a bassa voce.
À la Alberto Chimal.
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matto77 · 1 year
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Messico
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aitan · 3 months
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Casi un alebrije.
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