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#la pavoni
eldritch-brews · 6 months
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My coffee station.
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emvisual · 11 months
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La Pavoni "La Cornuta" una maquina para hacer espressos. Gio Ponti, 1947. Extremadamente rara, se presume que sólo existen dos ejemplares
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gothcoffee · 2 years
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La Pavoni 'Modello Concorso' aka 'Diamante' | Gio Ponti for La Pavoni
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neropece · 1 month
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“the chinese dress” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Le strade lastricate di ciottoli grezzi e le facciate logore dei palazzi antichi costituivano lo sfondo mutevole per la sua passeggiata senza meta. Lei, una figura solitaria in un abito cinese bianco ornato da eleganti pavoni colorati, si muoveva con una grazia discreta, i suoi lunghi capelli lisci e neri scivolavano lungo la schiena come un fiume d'ebano.
Nessuno poteva dire chi fosse o da dove venisse. La città, con la sua atmosfera intrisa di storia e di segreti, sembrava accoglierla con un sussurro sommesso di benvenuto. Era come se fosse destinata a vagare tra le strade tortuose, un'estranea ammaliante in un mondo di sogni e illusioni.
I suoi passi erano misurati, una danza silenziosa tra i vicoli tortuosi e le piazze affollate. Non c'era fretta nei suoi movimenti, solo una calma contemplativa mentre assorbiva l'atmosfera della città che viveva e respirava intorno a lei.
Attraversò antichi vicoli lastricati, dove le pietre portavano i segni indelebili del tempo. Il profumo del pane appena sfornato si mescolava con l'odore pungente del caffè, che si alzava dalle piccole caffetterie nascoste tra gli edifici storici. La vita quotidiana pulsava nelle strade, una sinfonia di voci, odori e movimenti che creava un tappeto vivente sotto i suoi piedi.
La donna bruna si fermò di fronte a una chiesa antica, le sue guglie si stagliavano contro il cielo color turchese. Un sorriso sottile sfiorò le sue labbra mentre osservava i dettagli scolpiti nella pietra, testimoni silenziosi di secoli di storia e devozione umana.
Continuò il suo cammino, incrociando sguardi fugaci con gli abitanti della città. Ogni sguardo raccontava una storia, un frammento di vita vissuta, di speranza e di dolore. C'erano occhi luminosi pieni di gioia e occhi stanchi segnati dalla fatica, ma tutti parlavano lo stesso linguaggio universale dell'umanità.
La luce del pomeriggio si attenuava gradualmente mentre la donna bruna si avvicinava al fiume che attraversava la città. Le acque scure riflettevano timidamente i raggi del sole, creando un gioco di luci e ombre sulle sue sponde. Si sedette sul parapetto di pietra, lasciando che il suono rilassante del flusso d'acqua cullasse la sua mente.
Chissà cosa avesse portato quella donna bruna nelle strade di quella città? Forse era alla ricerca di qualcosa o forse semplicemente seguiva il flusso della vita, senza sapere cosa il destino avesse in serbo per lei. Ma in quel momento, sotto il cielo che si tingeva di arancione e rosso, accanto al fiume che scorreva placido, era semplicemente una presenza, un'anima in viaggio nel labirinto delle esperienze umane.
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brostateexam · 1 year
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La Cucina Italiana awarded their Best Pasta Sauce prize to one chef’s Sugo Marinetti, or Marinetti sauce. Said sauce stood out not only for its unique combination of chopped pistachios and artichokes sauteed in butter, but also for its ironic title: the firebrand poet Filippo Marinetti, for whom the pasta sauce was named, was at that very moment fighting to banish pasta from Italy.
La Cucina Italiana, a magazine founded by wealthy, fascist editor Umberto Notari and his wife Delia Pavoni Notari, had helped launch Marinetti’s war on pasta just over a year earlier. In their December 1930 issue, Marinetti published the Manifesto of Futurist Cooking, where he declared pasta to be “an absurd Italian gastronomic religion” and called for its abolition.
The essay was one of many fascist-leaning Futurist manifestos published in the early 20th century that called for the destruction of the old in favor of the new in fields such as poetry, painting, and cinema. Along with his proponents, Marinetti, who founded the Futurist movement in 1909, blamed tradition for Italy’s declining world stature. Futurists embraced technology, war, and masculinity, while decrying museums, libraries, and many other long-held Italian treasures—pasta among them.
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scavengedluxury · 1 year
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La Pavoni coffee machine, 1962. From the Budapest Municipal Photography Company archive.
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fashionbooksmilano · 4 days
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Rara Avis
Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane
a cura di Sofia Gnoli 
testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach
Marsilio Arte, Venezia 2024, 129 pagine, 17x24cm, ISBN 9791254632086
euro 24,00
email if you want to buy [email protected]
Di magia e metamorfosi parlano gli abiti e gli accessori protagonisti della mostra Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane, dedicata all’arcana corrispondenza che lega la moda al mondo ornitologico. In occasione dell’esposizione visitabile dal 24 aprile al 21 luglio 2024 alle Uccelliere Farnesiane sul Palatino, Marsilio Arte pubblica il catalogo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane a cura di Sofia Gnoli, studiosa di moda e curatrice della mostra. Grazie alle ricche illustrazioni e ai testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach, il volume accompagna il lettore alla scoperta di una vera e propria ornitologia della couture, in un creativo e fantasioso dialogo tra mondo umano e mondo animale.
Inquietanti o benevoli, comunque metaforici, gli uccelli fanno parte del lessico delle apparenze sin dall’antichità. Pappagalli, aquile, struzzi e pavoni hanno periodicamente incantato cavalieri e regine, principesse e muse del gusto. Attraverso le stupefacenti creazioni di celebri e innovativi designer, da Dior a Gucci, da Jean-Paul Gaultier a Thierry Mugler, da Chanel a Schiaparelli, come una contemporanea Wunderkammer Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane racconta un percorso suggestivo che si snoda tra abiti-uccello visionari ed eccentrici e accessori piumati.
Apre il volume il contributo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane della curatrice Gnoli, in cui un excursus storico sul rapporto tra moda e mondo ornitologico fa da spunto per un approfondito racconto della mostra e del percorso espositivo. La storica dell’arte Natsumi Nonaka in Le Uccelliere Farnesiane sul Palatino a Roma analizza questi due padiglioni gemelli che sorgono sul colle romano, ripercorrendone la storia e gli utilizzi. Livree da sogno. L’abito come luogo di metamorfosi è il saggio del filosofo Emanuele Coccia, una riflessione storico-antropologica sul rapporto tra moda, metamorfosi e mondo ornitologico. Karen Van Godtsenhoven firma Donne alate, moda e femminismo, testo in cui l’autrice indaga sull’immagine metaforica della donna-uccello come riflesso del fluttuante status del femminile nella società per le sue associazioni con purezza, sessualità, vizio, fragilità, morte, rinascita e immortalità. Segue il contributo Leggera come una piuma: la moda tra desiderio e disgusto dello studioso Peter McNeil, in cui viene affrontata la funzione sociale e culturale delle piume nel promuovere idee sull’abbigliamento e sul corpo umano. Volare alto. Verso un’industria più etica e responsabile è il testo di Simona Segre-Reinach che descrive la il progresso e le conquiste raggiunte nel campo della protezione degli animali impiegati nella moda, dagli uccelli a quelli da pelliccia. Completa il catalogo l’elenco delle opere in mostra.
10/05/24
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why-the-heck-not · 5 months
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hey a random queston bc been googling and am getting desperate; does anyone know what the name of that white plastic part is?? (It’s from a pressurized portafilter from an espresso machine (la pavoni edl eurobar) and I need to replace it but no clue how to find one bc dont know the name)
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(also, that’s not my picture, it’s just the only pic I found that had that part online)
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schizografia · 7 months
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Ho intenzione di diventare l’Autorità Mondiale sui Pavoni, e spero che una volta o l’altra mi offrano una cattedra alla Facoltà di Pollamologia.
Flannery O’Connor, Sola a presidiare la fortezza
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Siamo molto cortesi l’uno con l’altro,
diciamo che è bello incontrarsi dopo anni.
Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell’acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.
Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli già da tanto sono volati via dai nostri capelli.
Ci fermiamo a metà della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi.
Wislawa Szymborska, Un incontro inatteso, da “Sale”, 1962
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stregh · 3 months
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7 Febbraio 1944, Lunedì
Moriva a Fiesole, uccisa durante i bombardamenti, il soprano e attrice cinematografica LINA CAVALIERI
Offrendo ancora bambina ai passanti le violette per un baiocco e un sorriso gratis. Spesso "passa ponte" e, di nascosto dei genitori, a 13 anni, già donna e con i riccioli neri fluenti, s' intrufola al Baraccone delle Meravigliea piazza Pepe, rifacendo il verso alla sciantosa. Così la scopre un maestro di canto, che convince i genitori a farle educare la voce. Basta poco e debutta in abitino di cretonne alla Torre di Belisario a Porta Pinciana; solo un piattino passando tra il pubblicoa fine spettacolo per la "chetta", la questua. Ma è brava e bella, e allora la invitano al Grande Orfeo,e da lì al Salone Margherita. Niente più piattino, ma un contratto e un boa di struzzo. E diventa la diva del pubblico borghese del caféchantant di Roma, esaltata pure da Trilussa: «Fior d' orchidea,/ il bacio dato sulla bocca tua/ lo paragono al bacio d' una dea». Che la qualifica un personaggio di Roma. Ma eccola richiesta a Napoli e Milano; la sua bellezza e il suo modo di cantare seducente nel giro di dieci anni la portano a Parigi per le Folies-Bergères, a Londra per l' Empire, a Vienna per l' English Garden. Arriva a competere con la Bella Otero, ma finisce per essere lei la più bella del mondo, secondo la qualifica che le assegna D' Annunzio nel 1899 nella dedica di una copia del Piacere, definendola «massima testimonianza di Venere in Terra». Ormai ha migliorato tanto la sua voce da trasformarsi in cantate lirica, debuttando nel 1900 nella Bohème al San Carlo di Napoli. Sulla scena è splendido vederla più che udirla, fra portamento sensuale e sontuose acconciature. Famoso per audacia resta il bacio a Enrico Caruso sul palcoscenico del Metropolitan Opera di New York, al termine del duetto della Fedora. Da allora Lina negli Stati Uniti è "The kissing primadonna". E si diverte a sposarsi. Quattro matrimoni per quattro divorzi. Nel 1899 con il principe russo Aleksandr Bariatinsky; nel 1908 per soli 8 giorni con il milionario americano Robert Winthrop Chanler; nel 1913 con il tenore francese Lucien Muratore; nel 1927 con il pilota automobilistico Giuseppe Campari. E tanti altri amori, dall' industriale Davide Campari che la segue in tournée per pubblicizzare il suo aperitivo, al re del Kazan che la sposerebbe se abbandonasse le scene, ai cantanti Mattia Battistini e Tito Schipa, a Guglielmo Marconi. Fino al suo impresario Arnaldo Pavoni, con il quale passa gli ultimi anni tra la villa della Cappuccina a Rieti e quella di Fiesole. Il 7 Febbraio 1944, durante un attacco aereo su Firenze, una bomba distrugge la villa, seppellendola sotto le macerie con Pavoni e la cameriera. Gina Lollobrigida la rievocherà nel film "La donna più bella del mondo" del 1955. Era nata a Viterbo il 24 dicembre 1875.
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poesiablog60 · 8 months
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Siamo molto cortesi l'uno con l'altro,
diciamo che e' bello incontrarsi dopo anni.
Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell'acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.
Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli gia' da tanto sono volati via dai nostri capelli.
Ci fermiamo a metà della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi.
Wislawa Szymborska
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mezzopieno-news · 2 months
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VEDERE IL MONDO COME GLI ANIMALI: ORA SI PUÒ
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Non esistono due specie di animali che vedono il mondo con gli stessi colori. Molti animali tra cui api, uccelli e persino mammiferi come le renne possono, per esempio, percepire la luce ultravioletta. Gli occhi umani invece hanno recettori sensibili al rosso che molti animali non possono vedere.
Un gruppo di scienziati dell’Università della California Davis ha inventato un sistema che consente di vedere come guardano il mondo gli animali. Lo hanno fatto creando una fotocamera che registra contemporaneamente la luce ultravioletta e quella visibile. La soluzione si è rivelata essere un divisore di fascio. Questo speciale apparecchio ottico riflette la luce ultravioletta come se fosse uno specchio ma lascia passare la luce visibile. Le diverse lunghezze d’onda percepite dalle differenti specie animali possono così essere sostituite da quelle visibili dall’occhio umano.
Con questa tecnica si possono, per esempio, guardare le danze di corteggiamento dei pavoni e vedere come le loro piume appaiono abbaglianti agli occhi delle pavone. Si possono comprendere dettagliatamente come le manifestazioni allarmanti dei bruchi appaiono ai loro uccelli predatori, come spaventosi lampi di colori oppure capire le strategie di mimetismo degli animali che si muovono sul suolo della foresta per mostrare o nascondere i loro colori. I ricercatori hanno reso disponibili gratuitamente online tutti i progetti e i codici. “Il nostro obiettivo è che altri ricercatori costruiscano le proprie fotocamere e le utilizzino per rispondere alle proprie domande su come le altre specie vedono il mondo. Ci sono tante possibilità.”
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Fonte: Plos biology; foto di Merlin Lightpainting
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noneun · 10 months
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E tu, hai mai letto Kundera?
—Stefano Bollani
"Pavoni di grandezza inusitata si stagliano nel cielo di Bangkok. È la fine del mondo…"
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signiorbenedickofpadua · 10 months
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🎶✨Put 5 songs you actually listen to and tag 10 of your favourite followers to do the same 🎶✨
Thanks for the tag @kcsandmanfan!
Francesca - Hozier Idk, this one just grabbed hold of me. I'm on the edge of my seat waiting for the next full album.
When He Sees Me - From the Waitress OBC recording Honestly, this whole musical has been on repeat the last couple of months. If I feel stuck and really have to get off my arse and DO stuff and be EFFICIENT, then putting on Waitress is often enough to kickstart the process. Highly recommend if you need to get shit done. When He Sees Me is my fav song from the album, it's funny and it suits my voice for singing along
Svenska 2 - Laleh This one's in Swedish. It's about growing up in Sweden as an immigrant and how you can make it even if you're not the best in school etc. Very catchy <3
Song for Zula - Phosphorescent Full of emotion. Gives me big Dream of the Endless feels.
La Jeune Fille en Feu (Bande originale du film) - Para One, Arthur Simonini Also known as THAT song from Portrait of a Woman on Fire. Fucking amazing. The effect of all the voices gradually joining together in that discordant way, and you're not even sure you're hearing anything until you realise that yeah, you do - and then BAM there's the actual chord and the clapping starts and the singing and aaah. The rhythms, the harmonies, the high notes floating over the chanting.... Fuck, man. I hope I might get to sing it with a choir some day. Goosebumps!
I'll tag (only 5 people, sorry): @pellaaearien, @delta-pavonis, @moorishflower, @linzod, and @scifrey
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abdulaziz2023 · 1 year
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خمسينات القرن الماضي 1950s
أحد أيقونات التصميم الإيطالي في منتصف القرن. وبالتأكيد واحدة من أجمل آلات قهوة الإسبريسو.
في عام 1956 ، أعلن جيو بونتي، رئيس تحرير مجلة التصميم والهندسة المعمارية الإيطالية دوموس، عن مسابقة دولية لتصميم ماكينات القهوة.
الفائزون هم برونو موناري وإنزو ماري، وربما لم يكن ذلك مفاجئًا لأن تصميمهم تأثر بهندسة بونتي نفسه. في ذلك الوقت، كان موناري وماري لا يزالان شابين وغير معروفين. لكن كل شيء تغير بعد انتصارهم.
أطلق المصممون على آلة قهوة الإسبريسو الخاصة بهم اسم "Brilliant" بسبب الشكل متعدد الأوجه للعناصر، والتي يمكن ترتيبها بألوان وأحجام مختلفة. تم بيع آلة القهوة بواسطة La Pavoni تحت الاسم التجاري "Modello Concorso" حتى أوائل الستينات 1960s. الجهاز الأزرق هو إعادة تصنيع حديثة.
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