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#copiosis
copiosis · 2 years
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Here's Why We Must Do Better Than Rule Of Law
Here's Why We Must Do Better Than Rule Of Law. The Rule of Law corrupts so easily. The opioid crisis proves why we must do better. A better world can't happen without changing the way we run worlds.
Photo by Sasun Bughdaryan on Unsplash America’s biggest drug war has nothing to do with Mexican cartels or illicit drugs sold on inner-city ghetto street corners. Instead some of America’s biggest companies, including CVS, Walgreens, Walmart and Johnson & Johnson are directly decimating cities across America causing the opioid crisis. The tool making this decades-long destruction possible? The…
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der-papero · 9 months
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Due giorni fa mia madre ha ricevuto poco più di 3.000 euro.
No, non ha vinto la lotteria. Erano stipendi per il suo lavoro di operaia, in fabbrica. Stipendi mai versati. Stipendi di 20 anni fa, nessuna rivalutazione, nessun interesse maturato, un risultato sul quale ha dovuto spendere soldi per averli, lei come tanti altri operai (quei 3.000 sono l'elemosina rimasta, dopo che lo Stato, gli sciacalli e i legali hanno fatto la loro parte per evitare che questi soldi non arrivassero mai), stipendi per i quali l'ho vista scendere in piazza più e più volte, ad alcune manifestazioni ho partecipato anche io, ad una il gruppo di operai subì una carica delle forze dell'ordine (scritto volutamente in piccolo, perché per quelle merde protestare per ricevere il dovuto compenso non era degno di un paese civile, quindi caricare le vittime era il minimo) e tornò a casa in lacrime, non riuscendo a credere che un padre di famiglia avesse potuto alzare le mani su un altro padre di famiglia, solo perché non in grado di distinguere tra il dovuto e il giusto. E immaginate che mia madre fu anche un caso fortunato, visto che le mancavano pochi anni per andare in pensione, e con vari aiuti da parenti e con altri lavoretti in nero riuscì a "saltare il fosso", molti altri operai non furono così fortunati, si ritrovarono presto senza lavoro e dopo poco tempo senza alcun ammortizzatore sociale.
Mia madre mi ha sempre insegnato a non credere mai al padrone, mai, in nessuna circostanza, a non cedere mai alle lusinghe, alle pacche sulle spalle, ai "sei davvero bravo", a non pensare mai, nemmeno per un secondo, che a qualcuno interessi della sorte di coloro che si trovano "al gradino sotto", e per quanto io l'abbia vissuto con i suoi occhi, anche con la violenza, per capirlo davvero ci son dovuto passare in prima persona, viverlo sulla pelle, e il senso di questo post è provare a trasmetterle queste parole, perché il lavoro dà dignità purché sia dignitoso, e vi confesso che, dopo tanti anni, dopo aver lavorato ovunque, da privilegiato, solo oggi inizio ad intravedere un po' di quella dignità che aveva anche lei negli anni '70, prima che l'Italia diventasse il paese della vergogna, e per quanto io viva in un paese più tutelante e in un'azienda coi controcazzi, vivo sempre con l'idea che un giorno possa cadere tutto e il padrone di turno fuggirà con la sua lauta buonuscita, dimenticandosi di tutti quelli ai quali, fino al giorno prima, elargiva copiosi complimenti, "siete i pilastri di questa compagnia".
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me-soltanto-me · 1 month
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No, non mi inganna il tuo cuore.
Ho scrutato la sua dolcezza
fin nel profondo.
Della sua sincerità ho bevuto copiosi calici.
Ora,
ogni tuo sentimento che da esso scaturisce,
è, per me,
acqua pura e limpida,
con la quale disseto ogni mio desiderio di conoscenza del tuo essere.
E. D'Agata
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No, don't deceive me your heart.
I scrutinized his sweetness
Deep down.
Of his sincerity I drank copious glasses.
Now,
Every feeling of yours that comes from it,
It is, for me,
Pure and clear water,
With which I quench my every desire for knowledge of your being.
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soldan56 · 2 years
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Vorrei rassicurare Giorgia Meloni: facilmente la vittoria sarà sua, eppure questo sposterà poco o nulla. Perché la sua idea di comunità, signora Meloni, è più che passata: fa ridere. La dipingono come un mostro, un pericolo pubblico, io invece la trovo più che altro buffa. Una caricatura di quel che potrebbe essere una capobanda ripulita, un poco più lucida del resto dei suoi affiliati, un poco più abile nel nascondere il baratro di umanità che l’ha condotta a essere la paladina di un manipolo di zombie Una che ha studiato e si è formata col solo evidente scopo di farne uno strumento di divisione ed esercizio del potere, di odio di quelle possibilità altre che la cultura dovrebbe aiutare ad amare Una che, col suo essere pronta a tutto, è destinata a perdere credibilità in un baleno (e i segni già stanno affiorando copiosi). Il governo sarà forse suo, signora Meloni, ma noi resteremo qui, aspetteremo che passi questo nuovo obnubilamento dei nostri concittadini, aspetteremo che lei venga riassorbita dai margini oscenamente nostalgici a cui appartiene. Per qualche tempo avrà forse l’impressione di aver portato a termine il piano a cui, devota, lavora da trent’anni, ma noi resteremo qui, con le nostre devianze, storti, sterili, ibridi, anomali, clandestini, nomadi, confusi ma vivi. Vivi e non morti. Questo vorrei dirle signora Meloni: è troppo tardi per giustiziare il futuro. È troppo tardi per riassoggettarci ai copioni di sempre. Lei e le sue sciabolate alla dignità umana sarete un piccolo, piccolo momento di arresto all’interno di un processo ormai impossibile da bloccare, questo noi deviati le garantiamo con l’affronto che le nostre vite per voi rappresentano. Siamo troppi e ormai troppo liberi. L’incantesimo nero non funziona più. Ridiamo di lei, signora carrarmato, ma non ci fraintenda: pur continuando a ritenerla delirante e caricaturale – bastino in questo senso le sue trasfigurazioni demoniache quando tocca le questioni di genere ovvero l’identità personale ALTRUI – all’occorrenza noi saremo pronti a resistere. Senza prenderla sul serio (impossibile nel 2022), continuando a ridere delle sue stoltezze ideologiche fuori tempo massimo , noi difenderemo il futuro. In tanti in queste ore ce lo stiamo ripromettendo: saremo forti e pazienti, e la sua fine sarà la nostra festa. L’odio – su cui poggia la sua fortuna – è garanzia formidabile di disgrazia, signora: si goda questa parentesi, con la quale il nostro Paese sarà di nuovo coperto di infamia agli occhi del mondo. Noi appassionati del nuovo siamo abituati a scrutare più in là, guardiamo già oltre.
@jonathanbazzi
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precisazioni · 9 months
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getir italia sta fallendo e noi ne abbiamo approfittato per fare copiosi ordini di cibo iper scontato all'80%: con pochi spicci abbiamo preso montagne di cibo di marca; quanta borghesia ad aver le peperlizia! la de cecco, la molisana! le marmellate zuegg! la panna chef! i loacker! era tantissimo tempo, e sicuramente la prima volta nei miei otto anni di vita fuori casa, che ho comprato non la solita sottomarca. sono soddisfatto del colpaccio ma la cosa mi mette anche una non indifferente tristezza; la gente non si rende conto quanto è fortunata
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ypsilonzeta1 · 9 months
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Invece tu,
tu sei una chiesa;
ma l'altare ha solo fiori e non ha pizzi,
ma il buio in fondo non è tenebra,
la penombra è più fresca,
hai banchi copiosi per accogliere
la pietra delle carezze più nuda
e ferma.
Echeggi di vespri e di lodi,
ma dal pulpito mi ascolti e taci;
e dai vetri colorati dei tuoi occhi,
forse filtri del verde,
come una volta a San Vincenzo,
e comunque sempre sole.
Si entra piano in te;
sei una chiesa, ma non mi fai inginocchiare
e mi perdoni prima di confessarmi,
e accetti la mia povera offerta,
nel mio conio malandato;
e hai tre navate lunghe per condurmi
e tutte e tre portano dritte
alla croce del tuo cuore,
ma solo una al tuo amore.
Beatrice Zerbini
Da In comode rate. Poesie d’amore (ed Interno Poesia)
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torykaboom · 8 months
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14 giugno | Tutta la scuola
A partire da dopo la colazione di martedì 13 giugno sono comparsi in buona parte del castello oltre un centinaio di volantini che riproducono quella che è una pagina di un vecchio articolo di giornale del Profeta. I più accaniti lettori del quotidiano magico potranno riconoscere l’articolo a firma di Duncan MacNamara risalente all’aprile 2076 con una analisi critica sul tema del suo libro “Esistono davvero famiglie Purosangue?”.
I volantini sono apparsi copiosi a macchia di leopardo per mano di Rubinia MacFusty e la Prefetto Grifondoro Tory Wynn, intente ad appiccicarli con magiscotch e buona lena in qualsiasi luogo comune e bacheca in bella vista, a partire da quella nell’Ingresso.
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scogito · 1 year
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Le cose che le persone vogliono trovare di più nelle altre persone sono le coccole.
Non importa in quale forma: gentilezza, cordialità, ascolto, importanza, premure varie, prima di tutto devono soddisfare il bisogno di essere bambini coccolati.
Lo si vede nella rabbia, nello scontento, nei commenti che scorrono copiosi sotto gli articoli in rete. Quelli sulla salute, sul denaro e sulla spiritualità raccolgono l'apice di disperazione. Ci si rende presto conto che la massa oscilla tra i 5 e gli 11 anni, e non si occuperà di nient'altro se prima non soddisfa questa necessità. La quale è più forte di qualsiasi blatera sulla dignità e sulla libertà che porta avanti nel totale disinteresse.
Ha bisogno di un genitore e di costanti tutele e conferme. Al resto si lega cercando il gruppo più numeroso.
Il Sistema ha provveduto per decenni a creare un popolo di bisognosi con fragili identità e con la paura maledetta di non farcela da soli.
Tutto per avere a disposizione abbondante materiale di obbedienza al momento giusto.
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monsieur-egg · 10 months
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Raccontò, Il Mago, chiamato Nefni, d'essere stato un giorno rapito da un angelo che aveva viso d'uomo, corpo di scorpione e ali di colomba, e che, una volta rapito, quell'essere lo portò nella sua dimora. Situata questa nel cielo, aveva la forma di un tempio fatto di marmo e oro poggiato su di un'ampia e bianchissima nuvola, con tutt'intorno altre candide nuvole, molto più piccole di quelle su cui poggiava la casa del mostro; su di esse, infatti, su ognuna di loro, si ergeva un cipresso. Ad ogni lato del tempio crescevano spontaneamente achillea gialla, agrimonia, assenzio, artemisia; venivan fuori dal terreno fatto di nuvola e in mezzo vi passeggiavano scolopendre di colori mai visti prima, alcune piccole, altre grosse come serpenti, ma tutte accomunate da una natura sorprendentemente mansueta. All'interno del tempio vi era una maestosa piscina in mosaico riempita con olio d'oliva posta davanti ad un bell'altare in avorio, e, dietro a questo, piccole statue d'oro raffiguranti l'angelo. Sparsi un po' ovunque v'erano poi enormi cuscini di seta e tappeti pregiati, e candele bianche sospese per aria sorrette da minuscoli nembi, e altre decorazioni, e utensili, d'oro anche quest'ultimi, così come un paio di splendide cornucopie contenenti delle bizzarre radici di colore fucsia.
Nefni e l'angelo (il cui nome è rimasto sconosciuto) vissero in quel placido luogo per 10 lunghi anni. Circondati dal cielo immenso, svelandone i segreti. E vissero nutrendosi con vino mielato e bulbi oculari: il primo, prodotto dal corpo dell'angelo, da una particolare sacca vicino al suo stomaco per la precisione, ed espulso poi dalla sua bocca, e i secondi, prodotti dal corpo del Mago, che copiosi gli uscivano dalla testa, dal petto, dalle braccia, dalle mani.
Dovete sapere che molti incantevoli luoghi si trovano lassù, in alto nel cielo; luoghi il cui accesso è riservato solo agli angeli, e a meno che questi non lo vogliano nessun altro vi può metter piede in alcun modo.
...
Era una bella giornata di sole: il caldo non dava fastidio, l'aria profumava di fiori, il cielo aveva l'aspetto di un'immensa tela azzurra chiazzata di bianco che esaltava meravigliosamente i colori del mondo sotto di lei. Un giovane del monastero in giro per boschi a cercar delle erbe vide ad un certo punto, in una radura, lontano da lui ma non troppo, degli alberi cadere dal cielo. E insieme agli alberi vide poi cadere macerie, e tra le macerie notò un vistoso luccichìo. La curiosità del giovane superò la paura, ed egli si avvicinò dunque a quel cumulo di resti, sperando che quell'insolita pioggia non riprendesse da un momento all'altro. E tra quei resti vide oro, tanto oro, tantissimo, e volle assolutamente impossessarsene. Ma da trasportare era pesante, e mezzi non ne aveva, e avrebbe perciò dovuto chiamare qualcuno, e a quel punto l'oro sarebbe stato di certo desiderato non più da lui solo, e già immaginava scoppiar litigi o peggio dato che di dividere tutta quella ricchezza non se ne parlava proprio, quindi cosa fare, cosa fare, cosa fare, e nel mentre che pensava, una creatura esangue, con volto d'uomo, corpo di scorpione, e ali di colomba, precipitò sopra di lui uccidendolo.
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copiosis · 5 months
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Tyranny Of The Social Justice Warrior
Social Justice Warriors, of which I was one, suffer under self-created tyranny. Giving that up, we can discover everything Copiosis offers, right now.
Photo by Kalea Morgan on Unsplash The world is going better than we think. That’s my conclusion after a decade of running Copiosis. The paradox of that first sentence is the world’s also going to hell. Whether you see the world improving or going to hell depends 100 percent on your perspective. Life is a paradox that way. The world is a paradox too. So is our experience of it. For as much…
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celestialmazer · 4 days
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Mappa Mundi: Fra Mauro
This 2.5m² mappa mundi was created by Venetian monk and cartographer Fra Mauro around the 1450s. Compiled according to various existing maps and traveller accounts it was the most detailed and accurate map generated at that time, full of annotations, and it broke from tradition as it put accuracy ahead of religious or traditional geographical depictions.
Information about the solar system, elements, Garden of Eden and overall globe features of earth such as the poles and equator are depicted in the four corners.
The map can be seen hung in Venice but can also be explored in interactive digital form on the Museo Galileo website, complete with translations, videos and context.
https://mostre.museogalileo.it/framauro/en
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General overview on Wikipedia
Video: The greatest map of the medieval world | BBC Global
youtube
"On the second floor of the Library of Saint Marks in Venice, Italy, a map of the world occupies an entire room. The Mappa Mundi, completed by Italian monk and cartographer Fra Mauro in 1459 AD, is the compendium of all the geographical knowledge of the time and is arguably the greatest medieval map of the world."
(Now to see what some of my ancestors were thinking about some other ancestors 🤔🤭)
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Transcription (venetian dialect)
Scotia come apar è contigua cum anglia ma divisa da aqua e da monti da la parte meridional e la gente è liçiera e feroce e crudel contra i nimici e piutosto eleçeriano la morte cha la servitù, ma l'insula è fertillissima et de pascoli, fiumere, fontane et animali e de tute altre cosse e equal ad anglia
Translation
As it is shown, Scotia appears contiguous to Anglia, but in its southern part it is divided from it by water and mountains. The people are of easy morals and are fierce and cruel against their enemies; and they prefer death to servitude. The island is very fertile in pastures, rivers, springs and animals and all other things; and it is like Anglia
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Transcription (venetian dialect)
In questa insula de hibernia, la qual oltra modo è fertilissima, se dice esser una aqua ne la qual chi li mete legno quela parte che è ne la terra cum tempo deventa ferro e quela è circumdada da l'aqua deventa piera e quela è sopra aqua riman legno, e se questo se crede se pò ancor creder de lago de andaman, e queli che de queste cosse mirabile e de altre monstruose desiderano esser copiosi, leçano Julio Solin polistoro, Pomponio Mela, sancto Agustino, Alberto Magno, sancto Thomaso de Aquin nel libro contra i curiosi, item le Metaure d'Aristotile e Plinio de le meraveie del mondo e vederano che de mile cosse non ne ho dite una
Translation
In this island of Hibernia, which is most extraordinarily fertile, it is said that there is a water in which, if you immerse wood, after a while that part of the wood which is in the earth becomes iron, whilst that in the water becomes stone, and that above the water remains wood. And if one believes this thing, one can also believe in the lake of Andaman. Those who wish to have plentiful information on these wonderful and these monstrous things should read Julius Solinus's Polyhistor, Pomponius Mela, St. Augustine, Albertus Magnus and St. Thomas Aquinas in his book against the curious. Similarly, they can read Aristotle's Meteorology and Pliny on the wonders of the world, and they will see thousands of things of which I have not mentioned one
So, pretty much bang on lads! 👍😂
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pollicinor · 1 month
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I report dei big della consulenza (da Accenture a Ey) che ogni settimana planano copiosi nelle caselle di posta elettronica dei tech reporter descrivono anche a livello globale pochissime case history chiuse, moltissimi progetti pilota avviati e un confronto organizzativo quasi quotidiano. Diciamo che non c’è divisione di Hr che non sia pronta a ribaltare tutto, uffici e processi per fare posto ai chatbot dell’Ai generativa. Il punto è che però non ci sono manuali. Di più, tra i tantissimi che dicono di avere una ricetta, nessuno ci ha capito davvero qualcosa. Nessuna cioè sa come ci si prepara all’Ai.
Dall'articolo "Intelligenza artificiale generativa, la cultura aziendale che non c’è (ancora)" di Luca Tremolada
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micheleilgiardiniere · 2 months
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La forsythia va potata dopo la fioritura tagliando i rami appena sfioriti in modo da indurre un maggiore sviluppo di quelli nuovi, che fioriranno ancora più copiosi l’anno prossimo.
⬆️ Clicca qui sotto per saperne di più ⬇️
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silviascorcella · 5 months
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Sartorial Monk s/s 2019: “Kokoro”, viaggio sentimentale nell’essenza sartoriale
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La quiete è il preludio della collezione, una promessa di calma intrisa già nell’atmosfera disegnata dal nome, sì il nome, di quello che a definirlo solo un brand sarebbe un errore imperdonabile di riduzione del suo valore: Sartorial Monk, piuttosto, è un mondo che a sua volta dischiude nuovi mondi, come in un sistema perfetto di scatole cinesi. 
Incontri di universi estetici e sartoriali che creano innesti esatti, tanto nelle intenzioni quanto nella realizzazione delle creazioni. 
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Intenzioni e creazioni che nascono da Sabàto Russo, che di Sartorial Monk è l’anima vera, creativa e a suo modo spirituale: nascono dal suo percorso di una vita lungo la quale ha attraversato terre e culture vicine e lontane, ha vissuto esperienze che dalla pelle han depositato la loro ricchezza nell’intelletto sempre aperto e affamato di sapere, e nelle mani sempre pronte a tradurre una suggestione in forma di abiti.  
Oriente e occidente: le creazioni Sartorial Monk raccontano la ricerca instancabile rivolta alla quintessenza della semplicità, un’aspirazione che diventa quasi una preghiera, ed ha origine nella cultura nipponica da Sabàto tanto amata e vissuta, appaiata alla tradizione artigianale del saper fare sartoriale radicata nella sua identità italiana.
La quiete è il preludio della collezione, si diceva: la s/s 2019 nasce da una fonte d’ispirazione che, com’è uso inconfondibile di Sartorial Monk, è serbata nelle pieghe più squisitamente profonde della cultura, lontana dalla superficie delle tendenze massificate e frenetiche. 
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L’ispirazione è per l’appunto una sola parola, che diventa filosofia di vita, e si allaccia all’esperienza di un personaggio a suo modo stra-ordinario, ovvero che ha lasciato l’ordinario per dedicarsi all’esplorazione di ciò che vi è al di là. 
La parola in questione, nonché titolo della collezione, è “kokoro”: significa “lo sguardo che coglie il cuore delle cose”, è incastonata nel vocabolario della lingua giapponese e nella sua filosofia di vita, la stessa che Lafcadio Hearn, giornalista che nella seconda metà dell’Ottocento, figlio di padre irlandese e madre greca e vissuto a lungo negli Stati Uniti del sud, ha seguito un istinto votato alla scoperta del nuovo e diverso e ha scelto il Giappone ancora sconosciuto ai più.
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Un percorso esistenziale che si traduce anche in scritti copiosi: opere che restituiscono la fusione stessa di Lafcadio nella cultura nipponica, e dunque l’esaltazione di una dichiarazione di libertà di pensiero e d’azione che ha guidato, a suo modo, anche il percorso di Sabàto Russo e del suo Sartorial Monk.
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La quiete è dunque la condizione interiore per cogliere i valori intessuti nella collezione s/s 2019: l’essenzialità delle forme spoglie da qualsiasi decorativismo, e per questo valorizzate in ogni singolo dettaglio che le costruisce come i tagli in sbieco, i colletti così ridotti che quasi scompaiono, i lacci che si raccolgono sul fianco, la stratificazione leggera dei capi; la semplicità delle linee che accarezzano il corpo e accolgono l’aria intorno che ne gonfia i volumi dolci e inaspettati, dei colori naturali e dei materiali come lino, seta, la lana sottile, il dévoré e la  maglieria in viscosa; la fluidità dei tessuti sì, ma anche dei generi che spesso superano il distinguo tra maschile e femminile così che la blusa soffice, la veste lunga e lieve, la giacca appena sciancrata appaiata col pantalone dritto e arioso possano vestire qualsiasi corpo li scelga.
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La quiete certo, ma poi arriva anche la forza: di quelle rare stampe vivaci e fiorite, della pennellata di blu intenso dell’abito lungo, della pelle nuda che gode la bellezza dei tessuti e delle forme che si disegnano su di essa, e dei piedi rigorosamente scalzi per percorrere la propria strada nell’armonia assoluta.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
{ Photo Backstage via ©Sartorial Monk Facebook }
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copiosis · 5 months
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How People Make Miracles Happen When They're Free
We can do the impossible. We did it during COVID. Let's do it again. This time, let the impossible be creating a more humane civilization: The New World Order.
Photo by Hanna Zhyhar on Unsplash It’s amazing how many examples exist TODAY proving we can live in a better world. One where people are actually free, that is. By “free” we mean no longer having to earn a living. And no longer having to pay for what they need. Oh, and, being free to do whatever they want. Even if that means doing nothing. Because doing nothing, is doing something. The example…
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phedre-delunay · 10 months
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La schiena è il mio cancello del piacere che scendendo diventa porta spalancata.
E tu lo sai bene.
Lentamente appoggi ogni singola perla della lunghissima collana sulla pelle ardente, consapevole di mille pungenti brividi
che si espandono nel mio cervello e tra le cosce diventando immediato e urgente bisogno.
Indifferente ai miei fremiti segui il percorso lungo la colonna vertebrale fino a raggiungere l'intima cavità.
Ti fermi a pregustare il mio respiro sospeso, insoddisfatto e con un dito ti sinceri dei miei umori copiosi.
Il tempo sembra non scorrere mentre affondo nella mia smania a cui ormai lo so che non darai pace.
Scatti una foto, mi guardi e te ne vai via.
- Stronzo - mormoro.
Ma non riesco a non sorridere.
- Luana Valeri -
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