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der-papero · 3 hours
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Sono nel posto più bello di qualsiasi Universo ❤️
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der-papero · 15 hours
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Sugli argomenti che porti non ho molto da dire, anche perché è il tuo settore di competenza, e ti credo ancor prima che inizi a scrivere :)
Anzi, ti rilancio a favore, con un articolo del Fatto scritto, da quello che ho capito, da un medico:
Però, ancora una volta, sarà la mia testarda voglia di ridurre ogni problema a poche variabili per azzardare una ipotesi di soluzione, è che io faccio fatica a capire come il test, dal punto di vista proprio dell'idea che c'è dietro, sia la soluzione al problema. E pur volendo ammettere un suo senso dal punto di vista di una qualsiasi utilità, non riesco a dedurre una sua giustificazione logica:
se è di tipo generale e non specialistico, come può un test di selezione di questo tipo filtrare quelli che potrebbero essere potenziali studenti validi, con quali metriche?
se è di tipo specialistico, quindi tecnicamente con un senso, che differenza c'è tra il test di ingresso e gli esami base di ogni corso di laurea?
In soldoni, faccio proprio fatica a capirne il perché, ma quello proprio semplice semplice, come se dovessi spiegarlo ad un bimbo. Se proprio proprio devo trovare un movente, a me sa di "pezzotto" per cercare di tamponare una carenza strutturale, come quella che evidenzi, ed è riportata anche nell'articolo, scoraggiando le persone col dire loro "raga', posti/risorse/mezzi/personale non ce ne sono, vi facciamo passare subito la voglia e amen". Pur capendone la necessità, faccio proprio fatica a metterla davanti ad un diritto. Il diritto che vorrei garantire io non risolve i problemi, ne genera altri, come quelli che indichi, esattamente come il test, però è un principio che non riesco a sostituire con una necessità. Poi, se mi viene venduta così, amen, me la faccio anche piacere, però vorrei (e non parlo di te, ma punto il dito verso l'autore dell'articolo, che si schiera per i test ovunque) che ci fosse più onestà intellettuale.
Ti faccio un altro esempio, stavolta col paese che sai già che odio, la Germania :D preciso che me l'hanno raccontato diversi genitori, quindi spero che non mi abbiano detto sciocchezze, ma assumendo sia tutto vero, embè qui sono proprio delle bestie, ovvero durante il tuo percorso scolastico base altre persone decidono per te se sei idonea all'Università, qualsiasi Università, e se decidono per il NO, non ci sono cazzi, non ci sono test, non ci sono possibilità, l'unica che hai è fare le valigie e andartene a studiare all'estero. Ecco, per me questo è proprio un abominio (perché non sono sorpreso?), se avessi un figlio col cazzo che lo sottoporrei a questa roba, gli pagherei gli studi altrove e gli darei le sue carte (se poi si capisce che non è cosa ne riparliamo), però ecco il fatto che io ho i soldi per farlo e un povero cristo no mi fa girare abbastanza i gioielli. Ma non voglio andare fuori dal seminato, era per farti un altro esempio usandone uno ancora più estremo, superfluo credo, penso fosse già tutto chiaro dal mio reblog precedente.
PS tragicomico: adesso la Germania sta pregando i professionisti di qualsiasi altro paese estero, e questo vale anche per medici ed infermieri, per andare a lavorare da loro, visto che l'Uni tedesca non produce abbastanza cervelli. La vita ha troppo senso dell'ironia per accettare il loro perverso piacere per la pianificazione.
Grazie mille per il confronto!! :)
Piccola lamentela*: per me è stata già una stronzata cambiare il test d'ingresso di medicina qualche anno fa, con questa storia dei due o più tentativi, il punteggio migliore, il calcolo del peso delle domande in base alla loro presunta difficoltà ("coefficiente di equalizzazione della prova") e via dicendo, le ultime novità mi sembrano pura follia, tragicomica assurdità. Non riesco a immaginare come un sistema del genere possa funzionare, funzionare bene e portare anche a dei benefici. Mi preoccupa molto e finora non ho sentito una singola persona facente parte di questo mondo (studenti, specializzandi o medici già specializzati) favorevole. Vorrei davvero sentire delle solide motivazioni a favore che non siano slogan politici, ma non riesco a trovarne. Che rabbia, che senso di impotenza.
(*Un giorno magari scriverò qualcosa un po' più strutturato per spiegare perché secondo me la direzione che si sta prendendo per cercare di risolvere il problema della carenza di personale sanitario non va bene per niente, e anzi, rischia di fare danni. Magari, non lo so, oggi no)
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der-papero · 17 hours
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E comunque quello che è appena successo sul mio Tumblo è colpa mia, la Mami mi dice sempre
nun te saje tene' 'nu cazz 'mmocc
che detta così lo so che suona malissimo, ma quando la Mami parla dovete essere in grado di andare oltre le parole e coglierne la metafora più profonda, è una sorta di Bersani del casertano.
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der-papero · 17 hours
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Oh merda, mi hanno trovato!
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Ragazzi, è stato bello, se vedemo in un'altra vita. Forse farò il bibitaro a Copacabana, o l'elettrauto a Fregene. Se passate, mi raccomando, uno sciù al cioccolato, sono ghiotto.
Date un bacio ai pupi, per chi li ha.
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der-papero · 20 hours
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A casa di Mami è sempre Pasqua ❤️
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der-papero · 1 day
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La Hyundai i10 di Mami è una 5 posti è la mia Audi A5 è una 4 posti.
Je nun ce pozz pensa', je esc pazz.
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der-papero · 2 days
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Ma ringrazia che non ti denuncio al Paperante della Privacy!
(che, fatto dall'aereo, sarebbe pure una figata)
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È di nuovo stagione di paperini. Ho scattato un centinaio di fotografie in una manciata di minuti, ringraziate che non le posto tutte
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der-papero · 2 days
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Nooooo collegato al gateway di casa da un Airbus, non ci credo.
Porca miseria che non posso prendere il Mac, ma al ritorno minimo minimo un traceroute.
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der-papero · 2 days
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AZZO MA FUNZIONA, ED È PURE AGGRATIS!!!
Il mio primo post fatto dalle nuvole, questo sì che è vero CLOUD ☁️☁️☁️
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Vedo già un futuro dove tutti faranno i meeting di lavoro in volo, e sarà un troiaio.
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der-papero · 2 days
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Vedo già un futuro dove tutti faranno i meeting di lavoro in volo, e sarà un troiaio.
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der-papero · 2 days
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Il bello di un volo Francoforte-Napoli.
Lufthansa: all passengers flying to Naples, gate changes from A56 to A14 Io: MA VAFANCUL! Tizio affianco: MA CHE SFACCIMM! Tizio dietro: UAAAA LUFTA' CHE CAZZ!
e così, ad libitum, passeggiando fino al nuovo gate.
Al nuovo gate A14, che inizialmente era assegnato ad un volo per Venezia, al quale è stato poi assegnato l'A56.
Veneto: ma il nuovo gate se' A56 adesso? Io: ESATT, VA VA, FATTELL A PER!!!
Dubito abbia capito.
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der-papero · 2 days
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Io odio Sheldon Cooper che in una puntata di BBT disse che gli asciugatori rapidi per mani nei bagni pubblici sono un generatore di ogni tipo di batterio mortale e mo' ogni volta mi viene una cazzo di paranoia perché, oh, lo ha detto Sheldon Cooper, che oltre ad essere un genio era pure un germofobico paranoico, quindi boh, magari una mezza verità c'è.
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der-papero · 2 days
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Ti scrivo la mia motivazione a favore :)
Preciso, io sono sempre stato contrario al numero chiuso, ma da sempre, e per sempre intendo decenni, sin da quando mi sono iscritto all'Uni nel '94 (ma credo anche da prima).
Lo trovo un pessimo modo di filtrare quello che per me è un diritto di accesso allo studio cha va dato A TUTTI. La selezione deve essere fatta dopo, e deve essere severissima, feroce, senza sconti, proprio per evitare, come tu hai detto, cercare di risolvere il problema della carenza di personale sanitario regalando lauree e certificazioni a gente che non sa nemmeno le tabelline, ma quello va fatto durante il corso di studi, prendendo persone a pedate (didatticamente parlando).
Premessa. Quando io mi iscrissi ad Ingegneria, l'Università non applicava logiche basate sul numero di iscritti (questo era almeno vero alla Federico II), un professore aveva la sua cattedra anche se al suo corso c'era un solo allievo (il corso di Analisi Funzionale faceva testo a riguardo), quindi i professori non avevano alcuna reputazione presso gli studenti da tutelare, potevano essere bastardi quanto pareva a loro, potevano bocciare tutti, senza distinzione, a volte solo perché rodeva il culo, e nessuno poteva fargli presente la cosa o farci nulla.
il Prof. Fusco (che Dio lo abbia sempre in gloria), un matematico, nemmeno un ingegnere, alla lamentela della eccessiva severità del suo corso di Analisi I (ne faceva fuori più lui che la previdenza sociale, e non era nemmeno uno dei più severi), rispose "ci sono due motivi, uno di tipo accademico, uno più orientato al lavoro, il primo è dovuto al fatto che non possiamo tollerare che la gente non capace vada avanti, dovete capirlo subito che non è cosa per voi, anche nel modo peggiore, e il secondo è per non invadere il mercato del lavoro di incompetenti, meno siete, più siete bravi, più non avrete difficoltà ad inserirvi". Il 18 non esisteva, andavi a casa, c'è gente che lo stesso esame lo ha dato decine di volte (Campi Elettromagnetici aveva il primato per numero medio di ripetizioni tra gli studenti), e il 24 sembrava un 30. C'era un solo obiettivo, quello che oggi si chiama Specialistica, non c'erano crediti, né step intermedi. Studi, ti fai il mazzo, ti laurei, punto, semplice almeno a dirlo.
Ora, questa è la teoria, se vogliamo questo sistema creava un potere troppo sbilanciato dal lato dei docenti, e qualche coglione comunque scappava ad una maglia così stretta, ma a mio parere funzionava: al primo anno ho perso la metà della mia classe, al secondo un'altra bella zappata, per arrivare al terzo che potevamo stare tutti in un'aula grande quanto quella di una scuola elementare, e non so poi quanti di questi ce l'abbiano davvero fatta. Ma tutti, tutti, hanno avuto una possibilità da giocare, e se la sono giocata con tutti ad armi pari, facendo calcoli, risolvendo equazioni, non a dimostrare quanta roba avesse scritto Leopardi, che potrà servire per tante cose, ma di sicuro non per lavorare come ingegnere.
Vogliamo filtrare i medici all'ingresso? Bene, giù legnate senza pietà a Chimica, Fisica, Biologia, e non so quali siano le altre materie base del tuo corso di studi, ma ci siamo capiti, diamo a tutti una chance e poi vediamo chi sono quelli che lo vogliono fare davvero o quelli che stanno rubando le tue opportunità per spenderle una chiavica.
Se poi il punto è che questo Governo (sorry, mi tocca fare politica) toglie il numero chiuso e al tempo stesso tiene una impostazione accademica facilona e da un tanto al chilo (sicuro come la morte, tanto è università pubblica, sappiamo benissimo come la destra è abituata a gestire la cosa), allora hai ragione ad essere preoccupata, ma, ancora una volta, il problema non è il numero chiuso, è altrove, e questo problema non lo risolvi filtrando gli accessi.
Piccola lamentela*: per me è stata già una stronzata cambiare il test d'ingresso di medicina qualche anno fa, con questa storia dei due o più tentativi, il punteggio migliore, il calcolo del peso delle domande in base alla loro presunta difficoltà ("coefficiente di equalizzazione della prova") e via dicendo, le ultime novità mi sembrano pura follia, tragicomica assurdità. Non riesco a immaginare come un sistema del genere possa funzionare, funzionare bene e portare anche a dei benefici. Mi preoccupa molto e finora non ho sentito una singola persona facente parte di questo mondo (studenti, specializzandi o medici già specializzati) favorevole. Vorrei davvero sentire delle solide motivazioni a favore che non siano slogan politici, ma non riesco a trovarne. Che rabbia, che senso di impotenza.
(*Un giorno magari scriverò qualcosa un po' più strutturato per spiegare perché secondo me la direzione che si sta prendendo per cercare di risolvere il problema della carenza di personale sanitario non va bene per niente, e anzi, rischia di fare danni. Magari, non lo so, oggi no)
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der-papero · 2 days
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Quando andavo alle manifestazioni a Roma contro Berlusconi, con all'epoca PdS e poi DS, sfilando un giorno per non mi ricordo quale vialone romano vedemmo affacciarsi un signore, che urlava da una finestra ai piani alti
RAGAZZI, IL CAPO NON MI HA DATO IL PERMESSO, MA IO SONO CON VOI, LOTTIAMO INSIEME, SEMPRE!!!!
e tipo c'era uno dietro che voleva tirarlo via dalla finestra, e noi giù che applaudivamo e provavamo a dargli tutto il nostro supporto.
Ecco, qui in Germania oggi non è ovviamente festa, perché che devono festeggiare questi, il giorno che li hanno presi a calci in culo?, e mi sento come quel signore di tanti anni fa, che da lontano, affacciato ad una finestra, vi urla che sono al lavoro ma che sono testa e cuore con voi ❤️.
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der-papero · 3 days
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Ieri ci siamo visti per la prima volta, ti mentirei se ti dicessi che non ci speravo che fosse una cosa speciale, nonostante il manuale consigliasse di prenderla in modo diverso, e a modo suo speciale lo è stata. Forse non lo capisco io, perché non mi sono mai sentito in un determinato modo, non ho dovuto mai immaginare un mondo con l'idea di te dentro e, come tutte le cose che non si conoscono, non le capisci mai fino a che non le vivi.
E forse non me ne sarei comunque reso conto, ma poi tutto ad un tratto hai stretto le mie dita, ti sei fidata, anche solo per un istante, e io ho provato un qualcosa che non avevo mai provato prima. Al posto tuo avrei avuto terrore di me, e invece dovevi vederti, è stato talmente semplice che chi ci guardava penso si sia chiesto se è stato così da sempre per noi.
Nella tua vita non c'era il mio nome, come non c'era il tuo nella mia, magari questa cosa non cambierà, ci sono cose più grandi di te e me in gioco e non abbiamo nelle nostre mani i dadi per poter giocare la partita, ma ti sarò debitore per sempre per avermi mostrato una parte di me che, forse intuivo, ma che di sicuro non conoscevo. E forse un domani potrai leggerle queste parole, perché saranno tue di diritto, se io sarò stato quello che meriti di avere dalla vita.
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der-papero · 3 days
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Correva il 21 Novembre 2022 e io andavo a Stoccarda, alla Porsche Arena, a vedere i Cure.
Lunedì è stato il turno dei Keane.
Li cito entrambi perché, di tanti concerti dove sono andato, di tanti artisti uno più bello dell'altro, queste due band sono un caso speciale, per due motivi, uno conseguente all'altro. Se proprio dovessi pensare ad un'unica differenza è stata nel modo in cui li ho scoperti, i Cure furono merito di un mio amico dell'Uni, i Keane fu per merito dell'album Perfect Symmetry, capitato per caso manco mi ricordo come.
Il primo è che entrambi sono stati presenti in ogni momento della mia vita, non importa quale, con le loro canzoni, tante volte hanno potuto più dei genitori, degli amici, delle persone che mi vogliono bene. Il secondo è che, rispetto a qualsiasi altro artista, non li ho mai divisi con nessuno, sono sempre state canzoni solo mie, perché appartengono ad una sfera piccolissima, quasi atomica, dove nemmeno io entro quasi mai, perché lì c'è la persona che avrei sempre voluto essere e che forse non sono mai stato.
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der-papero · 4 days
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È chillu curnut 'e Lello ca' se venn 'e fras.
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Una cosa che non sopporto è quando si scrivono pensieri, frasi che non ci appartengono e si spacciano per propri.
Tanto alla fine si viene sgamati comunque.
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