Tumgik
#con i nuovi vicini
rei-the-head-shaker · 8 months
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13.09.2023
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a-tarassia · 4 months
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Arrivato a quel grado di civiltà e di potenza in cui, credendosi sicuro di non esser più aggredito dai vicini, un popolo comincia a godere i benefici della pace e del lusso che le ricchezze procurano, le virtù militari svaniscono, l’eccesso di civiltà crea nuovi bisogni, si sviluppa l’egoismo. Non avendo altro ideale che il godimento precoce di beni rapidamente acquistati, i cittadini abbandonano la gestione degli affari pubblici allo Stato e perdono presto tutte le qualità che avevano costituito la loro grandezza. Allora vicini barbari o semi barbari, con bisogni minimi ma con un ideale potentissimo, invadono il popolo troppo civile, poi formano una nuova civiltà con gli avanzi di quella che hanno abbattuta.
- Gustave Le Bon
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gregor-samsung · 1 month
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“ Ricordo che incontrai Moro alla vigilia del suo rapimento. Era sera e, poche ore prima, un importante esponente del Partito comunista mi aveva pregato di comunicare a Moro e a Zaccagnini che il suo partito aveva molte difficoltà a votare il governo Andreotti. Cercai Zaccagnini e non lo trovai, con rammarico perché era con fiducia che mi rivolgevo a lui. Fummo sempre molto vicini, umanamente e politicamente, e lo saremmo stati ancor di più in quei terribili giorni del 1978. Sentivo la trasparenza, la linearità, l’onestà con le quali giocò tutte le carte che poteva avere in mano per salvare l’amico, fino a impegnarsi affinché Moro, una volta liberato, uscisse dalla politica, se questo poteva servire a tenerlo in vita. Infine trovai Moro e gli riferii il messaggio, e la sua replica fu: «Pochi si rendono conto che siamo sull’orlo di un abisso». Visto con il senno di poi, sembra che il suo fosse un giusto timore e un funesto presagio.
Che cosa ricordo ancora di quei terribili giorni? Troppo e troppo poco. Non posso dimenticare il clima pesante, il senso di claustrofobia: le stanze dove ci si riuniva sembravano sempre anguste, non che fossimo più di prima, ma l’angoscia, l’impotenza le occupavano tutte. Angoscia, impotenza, e non solo per quella minaccia che incombeva sul paese, non solo per il dolore per la morte degli uomini della scorta, vittime innocenti, ma perché la tragedia che aveva fatto irruzione nel Palazzo, e pretendeva toni alti, non poteva non confrontarsi con la prosaica quotidianità. E della quotidianità restavano, nel nostro partito, e trasversalmente, seppure in maniera minore, con gli altri partiti, legami politici antichi, consolidate amicizie, che continuavano a intrecciarsi con vecchie incomprensioni, dispute mai sedate, nervosismi senza fine. E al centro di questo «gioco» perverso c’era sempre lui, Aldo Moro, il capo del partito, l’uomo carismatico, che scriveva, che ancora una volta, come era nella sua personalità, continuava a pretendere attenzione. E la cui assenza, più passavano i giorni, più diventava una inquietante presenza, occupava la scena: Moro era il nostro convitato di pietra. I tempi del dramma volevano che il passato fosse azzerato, e che ci confrontassimo con ciò che stava accadendo con occhi nuovi. Ma come pretendere che ciò si realizzasse? Alcuni ne furono capaci. Alcuni. I meno politici. I più umani. Ma le risposte da dare ai brigatisti non dovevano essere risposte politiche? Noi, dopo quei giorni, non saremmo più stati quelli di prima. Dopo l’affare Moro si è aperta una ferita nella nostra intelligenza e nella nostra umanità. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 89-91.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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donaruz · 30 days
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Via della croce
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"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato."
Ben più della morte che oggi ti vuole,
t'uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode per te trucidati.
Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi;
trent'anni hanno atteso col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano.
Si muovono curve le vedove in testa,
per loro non è un pomeriggio di festa;
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:
fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave già prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,
di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnò al Padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore.
Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.
La semineranno per mare e per terra
tra boschi e città la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.
Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.
Han volti distesi, già inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.
Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.
Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.
Sono pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.
Non hanno negli occhi scintille di pena.
Non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.
Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morir sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.
De Andre
Via della Croce
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lostaff · 1 year
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Stiamo lanciando Tumblr Live sul web negli Stati Uniti (solo in inglese per ora)!
Abbiamo rimosso l'impostazione dell'account "Consenti alle persone di trovare i tuoi blog tramite questo indirizzo [e-mail]" e la possibilità di essere seguiti tramite l'indirizzo e-mail del tuo account nella pagina Segui (se avevi abilitato tale impostazione, che era per impostazione predefinita).
Sul web ora mostriamo una cifra decimale per precisione nei risultati dei sondaggi.
Sul web, ora è sempre possibile segnalare le conversazioni come spam (anche dopo aver risposto). Troverai un pulsante "Segna come spam" nel menu dei tre puntini nella finestra di messaggistica, che non scompare mai.
Sul web, quando si utilizza Tumblr tramite il browser di un telefono cellulare, il pulsante "Cambia tavolozza" nel riquadro di navigazione si trova ora nel sottomenu Impostazioni.
Abbiamo rimosso l'effetto coriandoli nel piccolo pop-up che appare sul web dopo aver pubblicato un post. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso feedback su questo.
Sul web mobile, il riquadro di navigazione a scomparsa ora evidenzia la pagina in cui ti trovi attualmente.
🛠 Correzioni
Abbiamo corretto un bug con il nostro motore di raccomandazione dei blog che causava la raccomandazione degli stessi blog anche se li vedevi più e più volte già da un po'. Sono tornati i nuovi consigli sul blog!
Risolto un bug nell'editor di post sul web che impediva il caricamento dei file se erano troppo vicini al limite di dimensione del file, anche se tecnicamente non superavano i nostri limiti.
Risolto un bug nell'editor di post sul web che poteva causare il tentativo di salvataggio automatico delle bozze nel blog sbagliato, se si cambia blog durante la scrittura del post.
Abbiamo risolto un problema sul web che impediva il caricamento della pagina delle impostazioni del blog.
Abbiamo corretto un bug che rendeva invisibili le opzioni del sondaggio nella visualizzazione blog quando si utilizzavano determinate tavolozze di colori.
Risolto un problema sul Web per cui le icone di navigazione non riconoscevano quando si visualizzava la posta in arrivo.
Sul web mobile, la navigazione senza pubblicità non ha più due voci diverse nel cassetto di navigazione. Ora ce n'è solo una, nel sottomenu Impostazioni.
Risolto un problema per cui i nomi dei blog con segni di spunta venivano visualizzati in modo strano negli incorporamenti dei post.
🚧 In corso
Il problema di cui sopra nell'app iOS che impedisce all'opzione di condivisione su Tumblr in altre app di trasferire l'elemento che si desidera condividere verrà risolto nella prossima versione dell'app iOS (28.3).
🌱 In arrivo
Al momento stiamo sperimentando un nuovo pulsante di configurazione della scheda Dashboard nella barra delle schede nelle app iOS e Android, nonché nella parte superiore del feed della dashboard sul web. Ciò sposterebbe la configurazione della scheda da Tumblr Labs a questa nuova visualizzazione di configurazione e consentirebbe anche di riordinare le schede della dashboard.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile! 
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un'occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
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susieporta · 3 months
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La Giustizia.
"Riscrivere e rigenerare i codici di accudimento"
Che Febbraio fosse uno spartiacque tra il Prima e il Dopo, già lo sapevamo.
Ma che fosse così chirurgico nel proiettare le scene del nostro Passato rivisitate in chiave "moderna", questo ci ha sorpresi.
Il nostalgico film muto in bianco e nero, con la pellicola oramai consumata e danneggiata, viene ora riproposto in versione restaurata a colori.
Questo passaggio ci permette di osservare con maggior chiarezza le tinte e i dettagli di quell'antico racconto dell'infanzia, spesso travisato o confuso a livello di memoria, di ricordo, di interpretazione. Ma sempre molto vivo e presente a livello emozionale.
Non è la solita ricaduta nella disfunzione del Passato.
Non è la consueta scena innescata dall'automatismo.
E' la rivisitazione in chiave moderna della Pellicola originale.
E' la possibilità simbolica di sostituire i personaggi. Di rappresentarli "funzionali". Di renderli adempienti ai loro ruoli naturali di accudimento e di protezione, di amore e di fermezza.
La "buona Madre e il buon Padre" interiorizzati, stanno ristrutturando il nostro sistema ferito, offrendo al bambino che siamo stati, ciò che ci è mancato.
E' un passaggio memorabile.
Per tutto il genere umano.
"Riscrivere e rigenerare i codici di accudimento" è un'opportunità mai sperimentata prima, in nessuna epoca.
Partendo dalla riconnessione con i bisogni primari, via via si liberano delle nuove forze, delle nuove energie, dei nuovi obiettivi, delle nuove opportunità di amore.
I nostri nuovi "genitori interiori" stanno generando progresso, autonomia, integrità, presenza, radicamento.
Senza ali, non si vola.
Senza amore, non si fiorisce.
Senza nutrimento e contatto, non si cresce.
Febbraio ci accompagna verso la fine di uno schema sofferto, cristallizzato, che apparentemente sembrava inscalfibile: il disamore.
Lo fa così. Con naturalezza. Una spinta dietro l'altra.
Radicando ulteriormente il tanto rincorso "diritto all'Esistenza".
Il Corpo comprende che deve collaborare. La Mente, confusa, lo lascia fare.
I codici del Passato proiettano l'ultimo film. L'ultima scena.
La osserviamo con profonda commozione.
Accogliendo le immagini più dolorose con immenso senso di riconoscenza.
Sta finalmente emergendo la Verità di chi siamo.
La Gratitudine è immensa.
Per il regista. Per gli attori del film. Per i luoghi del Passato. Per essersi tutti prodigati e prestati a farci vivere l'esperienza della privazione, così da innescare il riconoscimento di chi veramente siamo, della nostra Essenza.
Manca poco.
Siamo quasi pronti.
Quando tutto sembra non cambiare mai, ecco che la Trasformazione ci esplode tra le mani.
Buon mercoledì. Febbraio è breve. Ma intenso.
Lasciamoci accompagnare. Ci porterà lontano dal Passato. E mai così vicini al nostro Destino.
Mirtilla Esmeralda
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weirdesplinder · 3 months
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E se Jane Austen fosse un vampiro?
Ho notato che i post che dedico a Jane Austen hanno sempre molto successo, è un argomento che evidentemente vi interessa, perciò ecco un nuovo post  a lei dedicato, o meglio dedicato ad alcune serie che la vedono protagonista in veste di vampiro però.
-Serie Immortal Jane Austen di Janet Mullany
Inedita in italiano
1. Jane and the Damned  
Link: https://amzn.to/3w0zIXf         
Trama:  Nel 1797, quando l'aspirante scrittrice Jane Austen diventa uno dei Dannati, i vampiri belli, alla moda e sexy dell'Inghilterra georgiana, la sua famiglia insiste affinché prenda le acque di Bath, l'unica cura conosciuta. Ma la città diventa un bagno di sangue quando i francesi invadono e i Dannati sono gli unici che possono rovesciare i francesi e salvare l’Inghilterra. Jane ora considera la sua trasformazione in vampiro come un dono. Rifiuta la cura e scopre un mondo di libertà, amore e avventura come vampiro. Ma essendo immortale, perde la capacità di scrivere e deve recidere i legami con la sua amata sorella Cassandra e il resto della sua famiglia. All'ombra della ghigliottina, Jane dovrà decidere se la vita eterna e l'amore sono un prezzo troppo alto da pagare per la perdita di ciò che significa di più per lei come mortale.
2. Jane Austen, Blood Persuasion, a novel
Trama: È il 1810 e i Dannati sono stati banditi dalla buona società di città e si sono rifugiati in campagna. I vecchi amici non morti di Jane Austen sono diventati quindi i suoi nuovi vicini, scatenando l'inferno nel suo tranquillo villaggio giusto in tempo per interrompere il lavoro di Jane su quello che sarà il suo capolavoro. All'improvviso la nipote di Jane flirta pericolosamente con i vampiri, e un'amica zitella, un tempo rispettabile, ha scoperto le gioie proibite del rapporto intimo con i Dannati (e prende in prestito le preziose calze di seta di Jane). Scrivere è semplicemente impossibile ora, con creature assassine che si aggirano per le viuzze un tempo pacifiche del villaggio. E con il ritorno delle sue caratteristiche di vampiro, una guerra civile che incombe tra le fazioni dei Dannati e un ex amante che intende trascorrere l'eternità incolpandola per il suo cuore spezzato, Jane si trova ad affrontare un anno davvero molto impegnativo.
- Jane bites back, di Michael Thomas Ford
Inedito in italiano
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Trama: Duecento anni dopo la sua morte, Jane Austen è ancora circondata dalla letteratura che ama, ma ora è perché è la proprietaria di Flyleaf Books in una sonnolenta città universitaria nello stato di New York. Ogni giorno guarda i suoi romanzi volare via dagli scaffali, insieme a dozzine di sequel, spin-off e adattamenti non autorizzati. Jane può anche essere un vampiro non morto, ma i suoi libri hanno acquisito una vita propria. A peggiorare le cose, il manoscritto che ha terminato poco prima di essere trasformata in vampiro è stato rifiutato dagli editori ben 116 volte. Jane desidera far sapere al mondo chi è, ma quando un improvviso scherzo del destino la riporta sotto i riflettori, deve nascondere la sua vera identità e respingere un uomo oscuro del suo passato mentre si destreggia tra due corteggiatori moderni. Riuscirà l'inimitabile Jane Austen a mantenere la calma in questa commedia di buone maniere, o mostrerà a tutti cosa può fare una donna con uno spirito acuto e una serie di zanne ancora più affilate?
 -Vampire Darcy's Desire: A Pride and Prejudice Adaptation, di Regina Jeffers
Inedito in italiano
Link: https://amzn.to/3vV5wN3
Trama: Immaginate la trama di Orgoglio e pregiudizio ma con qualche sostanziale variante come il fatto che Darcy per colpa di una maledizione di famiglia sia un dhampir metà umano metà vampiro. Immmaginate poi che Wickham sia un vero vampiro di duecento anni che odia Darcy per colpa di ciò che gli fece un suo antenato, e immaginate che anche l’antenata di Elizabeth fosse una sua conoscenza.
- Mr. Darcy, vampiro, di Amanda Grange  
Edito da Tea
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Trama:  Bè il titolo dice già tutto, no? L'autrice ha deciso di aggiungere  al  fanstico mondo di Jane Austen un pizzico di paranormale. Mr. Darcy,  Vampyre inizia dove Orgoglio e pregiudizio finiva e introduce un'oscura  maledizione di famiglia…….Pericolo, oscurità e amore immortale, i punti  forti di questo libro. Da leggere solo se siete particolarmente amanti  della Austen e del gusto gotico, se amate il paranormal lasciate stare  perchè qui di paranormal in realtà c’è ben poco.
- Altra autrice che ha dedicato una serie di libri a Jane Austen è Carrie Bebris. Ogni  romanzo della serie è la rivisitazione in chiave lievemente, e ripeto  lievemente, parnormal di una delle opere della Austen, quella dedicata  ad Orgoglio e pregiudizio è:
Orgoglio e preveggenza
Edito Tea
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Trama:  È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso  di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.“ Ed è una  verità cui non si sottrae Mr. Frederick Parrish, ricco e affascinante  gentiluomo americano, che sta per convolare a nozze con Caroline  Bingley. Un'atmosfera di festa avvolge i fidanzati e il matrimonio pare  suggellare la promessa di una vita serena e felice. Ma presto la gioia  s'incrina e la coppia è turbata da una serie di strani episodi: fenomeni  di sonnambulismo, cavalli imbizzarriti senza una ragione, uno  spaventoso incendio e misteriosi incidenti. Qualcuno sta perseguitando i  Parrish, ma la pericolosità della situazione pare sfuggire a tutti. A  tutti tranne a Elizabeth e Darcy, amici della giovane donna e anch'essi  sposi novelli, che mettono da parte i progetti per la luna di miele per  aiutare Caroline.
- La Harpercollins Italia, ha reso  disponibili in ebook tre dei quattro racconti che quattro autrici  famose hanno creato per  omaggiare Jane Austen,  tre storie ispirate ai  suoi romanzi, ma con un pizzico di paranormal. In lingua originale i 4 racconti sono stati raccolti in una antologia intitolata Bespelling Jane Austen. Mentre da noi in Italia tre dei racconti sopracitati, quelli di Mary Balogh, Susan Krinard e Colleen Gleason, sono disponibili singolarmente in versione ebook:
Titolo: Incantevole Persuasione
di Mary Balogh
https://amzn.to/2VXv2iU
Avevano  cercato di farle dimenticare quel pomeriggio quando, bambina, Jane  aveva dichiarato di essere stata, in una vita precedente, la giovane  figlia del curato. Ma il ricordo era rimasto lì, pronto ad affiorare e  ora finalmente, grazie a quel giovane e avvenente capitano, tutto  riemerge in superficie.Ci conosciamo da una o dieci vite. Da sempre, a  dire il vero… sono le parole che lui ha pronunciato, rivelandole una  verità inconcepibile, eppure inconfutabile. Perché il Capitano Mitford  altri non è che il suo amato perduto. Ma in tutte le vite passate la  loro storia d'amore è finita tragicamente. Sono destinati a non veder  coronato il loro amore, o forse esiste una speranza che, un giorno, il  sentimento trionfi sul crudele destino?
Titolo: Il castello di Northanger
di Susan Krinard
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Caroline  Merrill nutre una passione davvero smodata per i libri e in particolare  per le novelle popolate di vampiri, castelli e buie notti di luna.  Caroline ha anche una sfrenata fantasia, che la porta ad ambientare  storie in ogni luogo che visita e a fare di ogni persona che colpisce la  sua curiosità la protagonista di un racconto. Non ha idea di quanto  possa essere pericolosa questa sua innocente passione, almeno finché non  inizia a sospettare che l'affascinante Mr. Blanchard sia uno di quei  succhiasangue che popolano le storie che tanto ama.
Titolo: Vampiri, orgoglio e pregiudizio
di Coleen Gleason
https://amzn.to/3yON4lE
Non  c'è niente di peggio di un uomo arrogante e presuntuoso!, considera  Lizzie Bennet subito dopo aver conosciuto Mr. Darcy. E poi… che razza di  nome è Fitzwilliam? E da dove esce quel suo modo di parlare affettato,  tutto fatto di Miss Elizabeth, lunghi silenzi e parole ricercate, quasi  lui fosse un damerino nel bel mezzo di un salone da ballo del 1800  invece che un giovane a una festa aziendale nel Ventunesimo secolo. In  effetti, però, quando si ritrovano vestiti entrambi in abiti Regency  durante la festa di Halloween, lui sembra proprio calato nel suo  elemento. E sembrano adatti alla notte delle streghe anche quegli occhi  dalla sfumatura rossiccia e quei denti aguzzi ben mascherati dalle  labbra sensuali, che lasciano immaginare storie oscure di zombie,  vampiri e…
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greenbor · 6 months
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G L I A LB E R I
L’unione con la luce
Ogni albero è in grado di produrre da solo il proprio nutrimento. Le radici assorbono l’acqua e i sali minerali. L’energia luminosa viene catturata dalle foglie, grazie a uno speciale pigmento chiamato clorofilla. L’anidride carbonica, presente nell’aria, e l’acqua vengono convertite in zuccheri e ossigeno. Il primo si deposita nelle pareti della pianta, il secondo viene espulso nell’atmosfera. Grazie a questa reazione viene prodotta la sostanza organica indispensabile per la vita di molti esseri viventi e le diverse forme di vita possono respirare ossigeno.
Il respiro degli alberi
Il respiro è vita, e ogni albero respira. Lo fa di continuo, sia di giorno che di notte. Grazie a questo processo le molecole di zucchero prodotte con la fotosintesi vengono trasformate in energia che consentirà la crescita e la riproduzione dell’intera pianta. Seppure nella respirazione viene consumato ossigeno e liberata anidride carbonica, la quantità di ossigeno prodotto dalla fotosintesi resta maggiore di quello consumato dalla respirazione.
La voce degli alberi
Gli alberi sono ricchi di misteri, uno di questi riguarda il modo di comunicare tra loro. Gli studi dimostrano che si “parlano” quando c’è un pericolo in arrivo, interagiscono con i vicini, sono sensibili al rumore e alla musica. Sembra che il loro modo di scambiarsi informazioni non avvenga solo tramite messaggi odorosi, sostanze chimiche volatili, variazioni di luminosità, ma anche grazie a onde sonore o minuscole vibrazioni.
Una crescita “senza fine”
Gli alberi sviluppano la chioma per tutta la loro vita, continuando a produrre nuove gemme e nuovi rami per centinaia - migliaia di anni. Il tronco cresce ogni anno in larghezza di qualche mm. Lo sviluppo avviene sempre verso l’esterno, sovrapponendo fra la corteccia e il legno già esistente un nuovo strato legnoso. Il tronco possiede diverse stratificazioni, che consentono, nella parte interna, il passaggio dell’acqua e dei sali minerali alle foglie e, nella parte esterna, il passaggio dei prodotti elaborati dalla fotosintesi. La parte centrale del tronco è costituita da una zona, spesso più scura, chiamata duramen, che ha funzione di sostegno, dove la pianta ha smesso di crescere e dove non avvengono più scambi linfatici. Annualmente si formano cerchi concentrici che permettono di risalire all’età della pianta e conoscere l’andamento meteorologico. Durante la primavera si formano cellule con lume maggiore, in quanto è richiesto un maggior apporto di acqua necessaria ad attivare i meccanismi vitali, durante l’estate e l’autunno si formano cellule con lume più stretto.
Il ciclo della vita
Un albero, anche se caduto a terra per la forza dei venti, continua a fare parte del ciclo della vita. Dentro di esso trovano spazio nuove vite, il legno “morto” diventa fonte di cibo e riparo. In esso si nasconde un microcosmo fatto di insetti, funghi e batteri. Come le foglie cadute nei mesi d’autunno, poco alla volta, anche il legno tornerà alla terra, donandole il “nutrimento” necessario. È il ciclo della vita che continua.
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florifer-ego · 8 months
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millemila giorni ed io ancora scopro lati nuovi di te i tuoi occhi contornati di cielo il cielo che mi dai ogni giorno la cura per le cose per le personela cura per me sottile ma ferma le paure i dubbi mai pronunciati ad alta voce i sogni una casa una piccola fattoria l'ombra del cappello che il sole disegna sul tuo naso mentre guidi le mancanze mai espresse i calli nuovi sulle mani il futuro la macchina l'immondizia lo swiffer le vitamine l'alcol insieme fino alla fine della bottiglia fino alla fine della giornata sei il mio tetto amore mio da quando ti guardo dall'interno delle tue mura senza più alcun giudizio ma con calma e tacita attenzione ti riscopro e scopro mille nuovi lati e altrettanti ne vorrei scoprire ti amo te lo sussurro te lo scrivo te lo dico a fior di labbra non te lo dico ma te lo urlo col pensiero quando siamo vicini ti amo e ho paura ho paura a dirtelo troppo ho paura a dirtelo poco ho paura di non smettere mai e sono triste e sono euforica e sono millemila giorni ma tu ancora mi sei nuovo e grazie per le scoperte per l'opportunità di scoprirti per l'opportunità di darti e dirti che ti amo come fossi nel mio sangue e penso adesso tu ci sia davvero mi sembra banale e da liceale imbambolata mentre lo scrivo ma sei il mio sangue mi scorri sei tetto cielo sabbia cemento piume lettere carne materia e ancora cielo e ti prego non smettere non smettere mai io questa città ormai la detesto e tu lo sai ma forse non sai che la mia città sei tu io mi sforzo e ci provo ma come faccio come faccio a mettere un piede fuori e poi l'altro e andarmene andarmene da te che sei la mia occasione e io non voglio non voglio mettere alcun piede fuori ma solo immeggermi tutta anche la testa in apnea i piedi fuori li mettiamo insieme io ti raccolgo raccolgo le paure che non mi dici i timori ed i brividi nella tua linea di cielo io ti raccolgo e tu mi tieni su mi sembra un'equazione perfetta e lo sappiamo entrambi senza dirci nulla e quindi resto e a fine giornata sono consumata dalla fatica di restare a galla dai dubbi dai punti interrogativi però poi ti guardo e posso dirti che ti amo e basta così mi basta così
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rei-the-head-shaker · 8 months
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14.09.2023
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ipierrealism · 8 months
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E anche oggi un'altra persona mi ha detto "ma come te ne vai da Torino, e la vita sociale non ti mancherà?"
La vita sociale a torino:
- non esco la sera con amici da quando è finita l'emergenza covid perché gli amici si son trasferiti altrove o per cambiare lavoro, o per aver perso il lavoro, o per parenti morti/malati all'improvviso
- sono andato a diversi eventi da solo per farne di nuovi ma i torinesi vivono per la loro definizione di "falsi cortesi" e stanno tutti sulle loro in microgruppi già formati e indipendenti, ci parli una sera e la volta dopo nemmeno si ricordano chi sei (letteralmente successo più volte)
- son riuscito comunque a rimediare due appuntamenti potenzialmente sessuali/sentimentali negli ultimi tre anni ed una era una tipa che sosteneva di non aver mai tempo libero (aka aveva sicuramente un marito/fidanzato) e cercava di organizzare un altro appuntamento ogni 4settimane per poi cancellarlo all'ultimo e l'atra si è offesa perché per natale sono sceso dai miei per un paio di settimane (persona con cui ero uscito UNA volta e già si aspetta che viva per lei)
- eh ma tinder aiutahahah (non vi dico quanti pochi like metto, diciamo che per tinderstats metto un like a meno di una donna ogni 300 che vedo su quell'app, infatti non ha portato a nulla)
- letteralmente l'unica cosa che faccio oltre stare a casa è qualche passeggiata da solo nel we o andarmene al parco da solo a leggere qualcosa
- eh ma i vicinih: i miei vicini di casa o sono tizie che urlano come delle pazze, o ex carcerati, o persone con 30 anni più di me che a malapena hanno parvenza di voglia di vivere
- eh ma la movidah. Ah si, passare il tempo a sbronzarsi in un pub che ti fa pagare i cocktail sopra i 15 euro è chiaramente il sogno di tutti
Oh come mai farò senza tutta questa vita sociale?
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scogito · 2 years
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Bologna è la prima città italiana dove viene condotta la sperimentazione. La app registra in maniera anonima gli spostamenti quotidiani. Previsti anche premi.
Per incentivare la mobilità sostenibile, con la partecipazione di tutti i cittadini di Bologna maggiori di 16 anni.
Per migliorare la qualità dei servizi e progettarne di nuovi, più vicini al modo di muoversi delle persone, è necessario conoscerne le abitudini. Per questo la possibilità di condividerle, in modo del tutto anonimo, può consentire di avere una base di dati sulla quale progettare.
Terminata la prima fase dedicata alla raccolta dei dati, inizierà la fase di analisi che condurrà alla pubblicazione di un rapporto con i risultati del progetto Pollicino e all’organizzazione di un evento pubblico aperto a tutti i cittadini bolognesi, previsto per la fine del 2022.
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Venghino signori, prima era per la salute, adesso è per l'ambiente. Come bollini del supermercato, siate cittadini virtuosi.
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der-papero · 2 years
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Arrivati dei nuovi vicini. Il tipo si mette al telefono sul balcone, con un tono di voce importante, in linea con i parametri vocali al sud del Garigliano.
Pascaaaaa... a cas tutt'appost??? Ebbraaaav... comm 'e ritt?.... ma vafancul tu e nonn't!!!
Credo che mi aprirò una birra e passerò la serata a guardare le stelle.
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ufficiosinistri · 11 months
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Trade Unions
Sul lato opposto della strada fuori dalla finestra del mio ufficio, ci sono, in sequenza da sinistra a destra, lo studio di un fotografo, una parrucchiera e un bar. Fanno tutti e tre parte del piano terra di un antico palazzo grigio e perennemente in ristrutturazione. Il primo ad iniziare la giornata lavorativa è il bar, ovviamente, che trovo già aperto quando arrivo alla mattina. Poco dopo, magari mentre bevo il primo caffè brodoso della giornata, vedo il fotografo mettere la sua moto nel parcheggio all’angolo della strada, accanto al bar. Chiude il manubrio con un pesante lock nero, si toglie il casco ed entra a far colazione al bar, prima di alzare la serranda del suo laboratorio. Esce senza salutare, come se fosse un’azione autonoma scissa dalla sua personalità.  La parrucchiera è l’ultima ad incominciare.  Non appena le giornate incominciano a riscaldarsi, a metà mattina, il titolare del bar mette una piccola panchina di legno fuori dalla vetrina del locale, tra lui e la parrucchiera, e arriva sempre un po’ di gente a fare capannello. Il lunedì, l’argomento principale è lo sport, mentre già da giovedì iniziano le lamentele per il tempo che farà nel weekend e le incombenze con mogli e nipoti. Tra una cliente e l’altra, la proprietaria del salone esce e partecipa, seppur per poco tempo, a queste conversazioni, che attirano alle volte anche sei o sette nuovi astanti. Il fotografo invece non esce mai, se non per far capolino dall’uscio del suo studio e ridere delle cose vengono dette. Sempre verso metà mattina, il barista esce ogni giorno con un vassoio e porta caffè e cappuccino sia a lui che alla parrucchiera, che di quando in quando ordina anche qualcosa per le sue clienti, soprattutto acqua o tè freddo, se fa caldo. Quando entra qualche cliente nel salone, sento dalla mia scrivania il rumore del campanello della porta.
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Rimanendo aperto anche durante l’ora di pranzo, facendo da piccola tavola fredda, il bar riceve consegne da parte dei corrieri anche per gli altri due negozi.  Di solito arrivano un paio di furgoni intorno all’una, a consegnare prodotti di bellezza e risme di plastica, quando la via è vuota e invasa dal sole, che sembra una strada di un villaggio del far west prima dell’inizio di un duello. Lasciano il rumoroso motore acceso, il barista esce, si fa lasciare il pacco sulla panca mentre firma la bolla d’accompagnamento e lo porta ai vicini non appena riaprono, intorno alle tre e mezza del pomeriggio. Lo fa sorridendo, ogni volta come se fosse la prima, allungandosi sugli usci e chiamando i due colleghi di attività col suo vocione dialettale da persona del Nord.
È un meccanismo perfetto, tenuto insieme dalla routine e, se vogliamo, dalla necessità di mantenere vivo il proprio lavoro. Siamo quotidianamente strattonati, contesi e sbatacchiati da necessità di guadagnare, malattie, impegni, visite mediche urgenti, divani, lavori in casa: da soli non ce la potremmo mai fare. Ogni giorno, tutto il giorno. Anche nel calcio è così, soprattutto nel tanto vituperato calcio moderno. In squadra, ormai, come se fosse una guida, ci vuole un tratto d’unione, una persona e un ruolo in grado di tessere le fila e dare costante sicurezza in caso di bisogno. Nel calcio di oggi, privo, ormai, di terzini puri, da 4-4-2 per intenderci, Robin Gosens è diventato questo tipo di calciatore. In difesa, sì, ma sempre presente anche quando bisogna dare una mano, servire chi sta davanti e chi, soprattutto, non ha la stessa continuità alle redini della squadra.  
Il calcio, come il lavoro, deve essere un diritto fruibile a tutti. Deve essere universale, non deve rifarsi ad utopie o fatalismi. Le concezioni olandesi prima e sacchiane poi del gioco del pallone si riflettono totalmente nelle teorie di squadra adottate da Gasperini dal 2017, anno in cui Robin Gosens arrivò all’Atalanta: non siamo una squadra milionaria ma possiamo farcela, almeno sotto l’aspetto del gioco. Basta lavorare. Gosens ha quindi dovuto, in quel cantiere sportivo ai piedi delle Alpi Retiche, sudarsi una maglia da titolare. Gli esterni a Bergamo non sono mai mancati, ma cercando quella maglia si è creato uno spazio su misura, efficace e duraturo.
È un ruolo, il suo, che nell’Atalanta è andato oltre il fare la classica “spola”. Gosens non è un “motorino” degli anni Novanta (vi ricordate Marco Sgrò e la noiosa dialettica sulla sua quasi servile instancabilità?) e non è nemmeno un “pendolino” degli anni duemila. Queste similitudini futuriste non si addicono ad un giocatore sensibile alla scienza tattica come lui. Empiricamente, il tedesco ha cercato sempre di partire da tentativi ed esperienze, per affinare il suo ruolo in campo. È un tedesco, uno abituato a pensare come porebbe pensare un illuminista europeo.
Questo si chiama lavorare.
Mi domando se le tre persone dalle quali siamo partiti, quando io non sono a lavoro, magari per i weekend, non cambino atteggiamenti nei confronti l’una dell’altra. Se per esempio il sabato mattina, con gli uffici della zona chiusi, i ragazzi delle scuole a casa ed i loro genitori indaffarati a fare spesa o a valutare le offerte negli autosaloni, non stentino a salutarsi. O se non programmino una consegna in un orario in cui il negozio è aperto, per non disturbare il vicino.
Nelle azioni di tutti giorni, che compiamo o che vediamo compiere, risiede il nostro far parte di un’umanità che non potrebbe mai resistere senza imparare da queste stesse azioni.
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lostaff · 1 year
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Stiamo lanciando Tumblr Live sul web negli Stati Uniti (solo in inglese per ora)!
Abbiamo rimosso l'impostazione dell'account "Consenti alle persone di trovare i tuoi blog tramite questo indirizzo [e-mail]" e la possibilità di essere seguiti tramite l'indirizzo e-mail del tuo account nella pagina Segui (se avevi abilitato tale impostazione, che era per impostazione predefinita).
Sul web ora mostriamo una cifra decimale di precisione nei risultati dei sondaggi.
Sul Web, ora è sempre possibile segnalare le conversazioni come spam (anche dopo aver risposto). Troverai un pulsante "Segna come spam" nel menu delle polpette nella finestra di messaggistica, che non scompare mai.
Sul Web, quando si utilizza Tumblr tramite il browser di un telefono cellulare, il pulsante "Cambia tavolozza" nel riquadro di navigazione si trova ora nel sottomenu Impostazioni.
Abbiamo rimosso l'effetto coriandoli nel piccolo pop-up che appare sul web dopo aver pubblicato un post. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso feedback su questo.
Sul Web mobile, il riquadro di navigazione a scomparsa ora evidenzia la pagina in cui ti trovi attualmente.
🛠 Risolto
Abbiamo corretto un bug con il nostro motore di raccomandazione dei blog che causava la raccomandazione degli stessi blog anche se li vedevi più e più volte da un po'. Sono tornati i nuovi consigli sul blog! Risolto un bug nell'editor di post sul Web che impediva il caricamento dei file se erano troppo vicini al limite di dimensione del file, anche se tecnicamente non superavano i nostri limiti. Risolto un bug nell'editor di post sul Web che poteva causare il tentativo di salvataggio automatico delle bozze nel blog sbagliato, se si cambia blog durante la scrittura del post. Abbiamo risolto un problema sul Web che impediva il caricamento della pagina delle impostazioni del blog. Abbiamo corretto un bug che rendeva invisibili le opzioni del sondaggio nella visualizzazione blog quando si utilizzavano determinate tavolozze di colori. Risolto un problema sul Web per cui le icone di navigazione non riconoscevano quando si visualizzava la posta in arrivo. Sul Web mobile, la navigazione senza pubblicità non ha più due voci diverse nel cassetto di navigazione. Ora ce n'è solo uno, nel sottomenu Impostazioni. Risolto un problema per cui i nomi dei blog con segni di spunta venivano visualizzati in modo strano negli incorporamenti dei post.
🚧 In corso
Il problema di cui sopra nell'app iOS che impedisce all'opzione di condivisione su Tumblr in altre app di trasferire l'elemento che si desidera condividere verrà risolto nella prossima versione dell'app iOS (28.3).
🌱 In arrivo
Al momento stiamo sperimentando un nuovo pulsante di configurazione della scheda Dashboard nella barra delle schede nelle app iOS e Android, nonché nella parte superiore del feed della dashboard sul Web. Ciò sposterebbe la configurazione della scheda da Tumblr Labs a questa nuova visualizzazione di configurazione e consentirebbe anche di riordinare le schede del dashboard.
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Famiglia Mason
Miky e Alice sono nati e cresciuti nel quartiere Bellavista, si sono conosciuti al liceo e si sono subito innamorati.
Una volta diplomati, nonostante non avessero ancora trovato un lavoro stabile, si trasferiscono in un piccolo appartamento e si sposano.
Alla nascita del loro terzo figlio: Steve, si rendono conto che l’appartamento è ormai troppo piccolo per loro cinque, e colgono l’occasione per licenziarsi dai loro lavori e trasferirsi nel piccolo quartiere di Ennis che sta sorgendo alla periferia della città, creato a misura di famiglie.
Con i loro risparmi riescono a comprarsi una casetta per loro dove poter finalmente iniziare la loro vita insieme, con nuovi vicini e una vita meno frenetica.
Miky da sempre vuole diventare Pianificatore urbano, con il trasferimento riesce ad entrare nel mondo dell’architettature e inizia a lavorare costantemente per poter seguire il suo sogno.
Alice ha fatto dei lavori saltuari, una volta trasferita a Ennis, decide di dedicarsi a Steve e alla casa.
Crystal, la figlia più grande è una ragazza molto ambiziosa, non prende molto bene il trasferimento nel nuovo quartiere lontano da quelli che considera i suoi amici, ma si rimbocca le maniche e inizia a lavorare sodo per ottenere il suo scopo: vuole andare all’Università di Stato e avere una vita di successo. Inizia a interessarsi al mondo della medicina e spera sia quella la strada da seguire.
Sam, il secondogenito di Miky e Alice, è un bambino molto intelligente, un po’ meno socievole rispetto alla sorelle, ama la scuola e ama studiare. Accoglie con entusiasmo l’idea di trasferirsi in un nuovo posto e poter conoscere qualche amico in più.
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