#annamalai swami | Explore Tumblr Posts and Blogs

vesora · 4 months

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original post by bumlehri on instagram

Q: I am convinced that I am, but I am not convinced of what I am. Intellectually I know I am the Self but I don’t experience this. I have to make a lot of effort.

Annamalai Swami: To experience the Self you have to dive deep into the consciousness ‘I am’.

Q: You mean I should keep the mind there?

Annamalai Swami: Yes. When you see the rope as a rope there is no snake. You also know that there was never a snake. When you cease to imagine that you are a mere body and a mind, reality shines of its own accord. If you stabilize in this state you can see that the mind didn’t go anywhere; you understand that it never really existed. ‘Keeping the mind in its source’ is just another way of saying: ‘Understanding that it never existed.’

Q: But how is one to awaken from perpetual body-consciousness? For consciousness to manifest one must have a body.

Annamalai Swami: If there is constant meditation that consciousness is your own reality in which all phenomena are appearing and disappearing, that meditation is the activity of the sattvic (pure, clean) mind. It is this activity which erases and dissolves the tamas (e.g. inertia or dullness, inactivity) and rajas (selfish desires e.g. sexual lust) which cover the reality.

The human body is the only vehicle in which it is very convenient to realize the unmanifest Self. With the body and the mind we can investigate and discover the Reality that remains unaffected by the body and the mind.

We should regard the body in the same way we regard a car. …

Q: No matter how quiet I get or how still my mind is, I never get to see the world as an indivisible whole. Even when my mind is completely still, if I open my eyes I still see a world of separate objects.

Annamalai Swami: When the one who sees vanishes, the world of multiplicity goes with it. You don’t see the unity and indivisibility, you are it. You can never see the Self or Brahman, you can only be it.

The Guru may tell his disciples a thousand times, ‘You are the Self, you are not what you imagine yourself to be’, but none of them ever believes him. They all keep asking the Guru for methods and routes to reach the place where they already are.

Q: Why don’t we give up our false ideas as soon as we are told that they are false?

Annamalai Swami: We have identified with our false ideas for many previous lifetimes. The habit is very strong. But not so strong that it cannot be dissolved through constant meditation.

Q: The seeker has many ideas: ‘I am a jiva (personality), I am bound and have to do sadhana ("methodical discipline to attain desired knowledge or goal) to attain liberation’. Should we forget all these ideas?

Annamalai Swami: Yes, forget them all! ‘I am the Self, I am all’. Hold onto this awareness. All other paths are roundabouts.

Q: Bhagavan said that repeating, ‘I am the Self’ or ‘I am not this body’ is an aid to enquiry but does not constitute the enquiry itself.

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Annamalai Swami: The meditation, ‘I am not the body or the mind, I am the immanent Self’ is a great aid for as long as one is not able to do self-enquiry properly or constantly. Bhagavan said, ‘Keeping the mind in the Heart is self-enquiry’. If you cannot do this by asking ‘Who am I?’ or by taking the I-thought back to its source, then meditation on the awareness ‘I am the all-pervasive Self’ is a great aid.

-ˋˏ’✄┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈

Bhagavan often said that we should read and study the Ribhu Gita regularly.

In the Ribhu Gita it is said: ‘That bhavana (mental attitude) ‘I am not the body, I am not the mind, I am Brahman, I am everything,’ is to be repeated again and again until this becomes the natural state.’ Bhagavan sat with us every day while we chanted extracts from the Ribhu Gita which affirm the reality of the Self. It is true that he said that these repetitions are only an aid to self-enquiry, but they are a very powerful aid.

By practicing this way the mind becomes more and more attuned with the reality. When the mind has become purified by this practice, it is easier to take it back to its source and keep it there. When one is able to abide in the Self directly, one doesn’t need aids like this. But if this is not possible these practices can definitely help one.

- Living by the Words of Bhagawan.

#nd #nonduality #advaita vedanta #nondualism #self realization #moksha #Annamalai Swami #self enquiry

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mountain-sage · 1 month

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#spirituality #meditation #annamalai swami

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x-heesy · 19 days

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4 𝚖𝚢 𝙻𝚞𝚅 @len0r 🖤

𝙼𝚎𝚗𝚝𝚊𝚕 𝚙𝚛𝚘𝚋𝚕𝚎𝚖𝚜 𝚏𝚎𝚎𝚍 𝚘𝚗 𝚝𝚑𝚎 𝚊𝚝𝚝𝚎𝚗𝚝𝚒𝚘𝚗 𝚝𝚑𝚊𝚝 𝚢𝚘𝚞 𝚐𝚒𝚟𝚎 𝚝𝚑𝚎𝚖. 𝚃𝚑𝚎 𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚠𝚘𝚛𝚛𝚢 𝚊𝚋𝚘𝚞𝚝 𝚝𝚑𝚎𝚖, 𝚝𝚑𝚎 𝚜𝚝𝚛𝚘𝚗𝚐𝚎𝚛 𝚝𝚑𝚎𝚢 𝚋𝚎𝚌𝚘𝚖𝚎. 𝙸𝚏 𝚢𝚘𝚞 𝚒𝚐𝚗𝚘𝚛𝚎 𝚝𝚑𝚎𝚖, 𝚝𝚑𝚎𝚢 𝚕𝚘𝚜𝚎 𝚝𝚑𝚎𝚒𝚛 𝚙𝚘𝚠𝚎𝚛 𝚊𝚗𝚍 𝚏𝚒𝚗𝚊𝚕𝚕𝚢 𝚟𝚊𝚗𝚒𝚜𝚑. -𝙰𝚗𝚗𝚊𝚖𝚊𝚕𝚊𝚒 𝚂𝚠𝚊𝚖𝚒

„𝚆𝚑𝚎𝚛𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚝𝚑𝚎𝚛𝚎 𝚒𝚜 𝚊 𝚕𝚘𝚝 𝚘𝚏 𝙻𝚒𝚐𝚑𝚝, 𝚝𝚑𝚎𝚛𝚎 𝚒𝚜 𝚊𝚕𝚜𝚘 𝚂𝚑𝚊𝚍𝚘𝚠“ -𝚝𝚑𝚎 𝚂𝚝𝚘𝚛𝚢 𝚘𝚏 𝚖𝚢 𝙻𝚒𝚏𝚎

𝙼𝚘𝚛𝚎 𝚠𝚒𝚜𝚍👀𝚖

𝙵𝚞𝚌𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝙿𝚊𝚒𝚗 𝙰𝚠𝚊𝚢 𝚋𝚢 𝙿𝚎𝚊𝚌𝚑𝚎𝚜 🍑 🎧

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aspiritualwarriors · 2 years

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The thought 'I am meditating' is an ego thought. If real meditation is taking place, this thought cannot arise.

— Annamalai Swami

#annamalai swami #meditation

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sophiaepsiche · 2 years

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La mente è solo un’ombra

Annamalai Swami

La mente è solo un’ombra. I tentativi di tenerla e controllarla sono vani. Sono solo ombre che seguono ombre. Non puoi controllare o eliminare un’ombra inseguendola o mettendoci sopra una mano ombra, questi sono giochi da bambini. Non cacciare i tuoi pensieri ombra e la tua mente ombra con tecniche di controllo mentale, perché queste tecniche sono sempre ombre, invece torna alla fonte della mente ombra e resta lì, quando resti lì sarai felice e il desiderio di inseguire i pensieri ombra non ci sarà più. La tua mente è un’ombra senza sostanza che ti seguirà ovunque tu vada. I tentativi di eliminarla o controllarla non possono aver successo se c’è ancora la convinzione che la mente sia reale e che ci sia qualcosa da poter controllare attraverso attività fisiche o mentali. Quando accade la realizzazione di sé, la mente non c’è più, tuttavia non si giunge alla realizzazione di sé liberandosi della mente. Accade quando capisci e sai che la mente non è mai esistita.

È il riconoscimento di ciò che è vero e reale e l’abbandono di idee errate sulla realtà, sulla sostanzialità di quest’ombra effimera che chiami mente. Ecco perché Bhagavan e tanti altri maestri hanno sempre proposto l’analogia del serpente e della corda. Se scambi una corda in terra per un serpente, il serpente esiste solo come idea nella tua mente. Quell’idea può causarti tante preoccupazioni e ansie, potresti perdere molta energia mentale per escogitare come evitare il serpente o ucciderlo, ma il fatto è che non c’è alcun serpente se non nella tua immaginazione. Quando vedi la corda, la base su cui la tua errata idea di un serpente è sovrimposta, l’idea che sia un serpente e che è reale svanisce subito. Non è un vero serpente che è scomparso, l’unica cosa scomparsa è l’idea sbagliata. Il sostrato su cui l’idea sbagliata mentale viene sovrimposta è il sé. Quando vedi la mente, il sé, che è il sostrato sottostante, non si vede, rimane nascosto dietro una falsa ma persistente idea, in caso contrario, quando il sé è visto, non c’è mente. Allora non temere la mente, è una tigre finta, non è vera. Ciò che non è reale non può nuocerti. Paura e ansia possono giungere se credi che ci sia una tigre vera nelle vicinanze. Qualcuno può imitare il verso di una tigre per scherzo, per spaventarti, ma quando li scopri tutte le tue paure vanno via perché all’improvviso capisci che non c’è mai stata una tigre all’infuori della tua immaginazione.

Chiedi se qualcuno può avere un’esperienza del sé, la realtà sottostante, che poi va via. Una lanterna accesa può spegnersi se il vento è forte, se la vuoi vedere ancora devi riaccenderla, ma il sé non è così, non è una fiamma che può essere spenta dal soffiare del vento dei pensieri e dei desideri. È sempre lucente, sempre brillante, sempre lì. Se non ne sei consapevole vuol dire che hai messo una tenda o un velo davanti ad esso che blocca la tua vista. Il sé non si nasconde dietro a una tenda, sei tu che metti la tenda lì, credendo in idee che non sono vere. Se la tenda si apre e poi si chiude ancora, vuol dire che credi ancora a nozioni sbagliate. Se le hai sradicate completamente, non riappariranno. Se queste idee coprono ancora il sé, hai ancora bisogno di pratica costante. Il sé non ha bisogno di stabilizzarsi. È pieno e completo di per sé, la mente può essere stabilizzata o destabilizzata, non il sé. Con la forza della pratica, con il sadhana, questo velo sarà rimosso completamente e non ci saranno altri intralci.

Puoi anche andare in cima ad Arunachala, ma se non sei vigile, se non presti attenzione puoi cadere. Devi avere un’enorme impegno per realizzare il sé. È facile fermarsi sul cammino e ricadere nell’ignoranza, si può ricadere in ogni momento. Devi fare uno sforzo molto determinato per rimanere sulla cima non appena la raggiungi. Ma, alla fine, verrà un tempo in cui sei pienamente stabilito nel tuo sé. Quando accade non puoi più cadere, sei giunto alla meta, non sono richiesti sforzi ulteriori, ma finché non arriva quel momento, è necessario il costante sadhana.

Gli jnani non sono davvero consci del corpo, se lo sono lo sentono come lo spazio. Quando camminavo sulla montagna con Bhagavan, disse: ‘non sento affatto il peso del corpo, sento come se camminassi senza peso attraverso il cielo’. A volte ho la stessa sensazione quando cammino.

Le vibrazioni di uno jnani restano per sempre quando lasciano il corpo, tutti lasciano vibrazioni nel posto in cui sono stati e hanno vissuto. Uno jnani lascia una vibrazione buona, persone cattive ne lasciano una cattiva. Non sto parlando di un fenomeno fisico materiale che possono sentire tutti. La vibrazione che lascia uno jnani è sottile. Le trasmissioni radio possono essere ascoltate soltanto se si ha una radio sintonizzata nella giusta frequenza. Ti sintonizzi con le vibrazioni di uno jnani se hai una mente quieta e ferma. Questa è la lunghezza d’onda della loro trasmissione. Se non sei sintonizzato per ricevere questa frequenza, non puoi aspettarti di fare esperienza o beneficiare delle vibrazioni che uno jnani può aver lasciato in un posto.

Tutto ciò che percepiamo è maya, un sogno irreale, ma non si dovrebbe pensare che, dato che è irreale, si possa fare come ci pare. Ci sono conseguenze ‘sogno’ per le cattive azioni commesse nel sogno, e se ancora prendi il sogno come realtà, soffrirai le conseguenze del tuo comportamento errato. Non fare del male e non nutrire odio. Nutri equanimità verso tutto.

L’auto-indagine dev’essere fatta continuamente. Non funziona se la consideri un’attività part-time. Se fai qualcosa che non cattura il tuo interesse o la tua attenzione e dici: ‘anziché questo, farò un po’ d’auto-indagine’ non funzionerà mai. Puoi fare due passi avanti durante la pratica e cinque indietro quando smetti di praticare e torni ai tuoi impegni mondani. Devi dedicare la tua intera vita a stabilirti nella realtà. La tua determinazione a farcela dev’essere molto forte e ferma e dovrebbe manifestarsi in un impegno continuo, non part-time. Per molte vite sei stato immerso nell’ignoranza, ti ci sei abituato. Tutti i tuoi condizionamenti profondamente radicati, tutti i tuoi schemi di comportamento, rinforzano l’ignoranza e rafforzano la presa che ha su di te. Questa ignoranza è così forte, così profondamente incastrata in tutta la tua struttura psicologica, che serve uno sforzo imponente, per un lungo periodo di tempo, per liberarsene. Le abitudini e i condizionamenti che la sostengono devono essere sfidati ancora e ancora.

L’ignoranza è ignoranza del sé e per rimuoverla è richiesta auto-consapevolezza. Quando giungi ad una consapevolezza del sé, l’ignoranza svanisce. Se non perdi contatto col sé, l’ignoranza non può mai emergere. Se c’è buio, lo rimuovi portando luce. Il buio non è qualcosa di vero e sostanziale che devi smaltire e buttare, è solo assenza di luce. Nulla più. Quando la luce viene accesa in una stanza buia, il buio improvvisamente non c’è più. Non è svanito gradualmente o andato via pezzo a pezzo. Cessa semplicemente di esistere se la stanza viene riempita di luce. Questa è solo un’analogia, perché il sé non è come altre luci. Non è un oggetto che puoi vedere o non vedere. È lì a brillare sempre, è la tua realtà. Se ti rifiuti di ammettere la sua esistenza, se ti rifiuti di credere che è lì, ti metti in un buio immaginario. Non sono vere tenebre, è il tuo stesso rifiuto ostinato di riconoscere che sei la luce stessa. Questa ignoranza auto inflitta è il buio che dev’essere bandito grazie alla luce dell’auto-consapevolezza. Dobbiamo ripetutamente volgerci al sé interiore finché diventiamo uno con lui. Bhagavan parlava di volgerci dentro, verso il sé. Questo è tutto ciò che è necessario. Se siamo volti in fuori, ci attacchiamo agli oggetti e perdiamo consapevolezza del sé che splende dentro di noi, ma quando, con la pratica costante, guadagniamo la forza di mantenere l’attenzione sul sé interiore, diventiamo uno con lui e le tenebre dell’ignoranza su di noi vanno via. Poi, anche se continuiamo a vivere in questo falso e irreale corpo, dimoriamo in un oceano di beatitudine che non può mai sbiadirsi o diminuire. Non avverrà in poco tempo, perché i pensieri sbagliati e ignoranti durano da vite, hanno reso impossibile, alla maggior parte di noi, di focalizzarsi con attenzione e regolarità sul sé interiore. Se vai via da casa e cammini lontano, e continui così per molte vite, probabilmente sarai davvero molto lontano da casa, quando finalmente deciderai che ne hai avuto abbastanza e che vuoi tornare dove sei partito. Non farti scoraggiare dalla lunghezza del viaggio e non mollare il tuo impegno di tornare a casa. Girati di 180 gradi verso la fonte del tuo viaggio esteriore e continua a ritornare indietro verso il luogo da dove sei partito. Ignora il dolore e la frustrazione dell’apparente non arrivare mai, continua il tuo ritorno verso la fonte e non permettere a nulla di distrarti sul cammino. Sii come il fiume nel suo viaggio di ritorno al mare. Non si ferma, non prende deviazioni, non decide di scorrere in salita per un po’. Non si distrae, torna lentamente e fermamente verso il luogo in cui la sua acqua ha avuto origine e quando il fiume si dissolve nell’oceano, non è più un fiume. Rimane solo oceano.

Non c’è felicità nella divisione. L’io individuale non prova felicità, contentezza, né pace, finché rimane un essere separato. L’essere separato viene dal sé, deve tornare lì e finire lì, solo allora ci sarà pace eterna. L’energia della mente viene dal sé. Nello stato di veglia la mente funziona come entità separata, nel sonno torna alla fonte. Ancora e ancora esce e poi torna indietro. Lo fa perché non sa la realtà di ciò che è. È il sé e solo il sé. Ma la sua ignoranza a riguardo la fa sentire triste. È questo senso di separazione che da vita ai desideri, alla sofferenza e all’infelicità. Tieni la mente nel sé, se riesci a farlo vivi in pace. Sia quando sei sveglio che quando dormi. Nel sonno profondo si abbandonano tutte le differenze, se tieni la mente nel sé durante la veglia non ci saranno differenze, distinzioni. Vedrai tutto come il tuo stesso sé.

Consiglio: se non capite la parola ‘sé’ sostituitela con ‘consapevolezza’

Tratto da ‘Annamalai Swami, Final talks’ - a cura di David Godman

Selezione brani, qui tradotti da me, di: Samaneri Jayasara. Per coloro che parlano inglese, consiglio l’ascolto della lettura sul suo canale, dove trovate anche il link per scaricare gli audio gratuitamente.

#annamalai swami #mente #autoindagine #sé #Sri Ramana Maharshi #Conosci Te Stesso #citazioni #atma vichara

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pgoodnight · 9 months

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Let the Mind Go Wherever it Wants to Go - Annamalai Swami

Questioner: I think that I am now beginning to grasp what the ‘I am’ is. It seems that this is something behind the body, behind the mind, and behind the awareness of the body. I think that we don’t automatically make a relationship with this ‘I am’ because we feel that we lack a conscious acquaintance with it. We are accustomed to direct our attention outwards rather than inwards. We think about…

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#Annamalai Swami #awareness #Consciousness #Meditation #Mind #self-inquiry #witnessing

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alreadyalwaysthis · 1 year

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JNANA IS INDESTRUCTIBLE

I have a sister who believes that the world is about to end in a nuclear holocaust. Many other people feel the same. Does Swami have any views on this? Annamalai Swami: I do not think that the world will be destroyed in the near future. But even if it is about to be destroyed it is not something that you should think about or worry about. Keep your attention in the present; keep it on the Self.…

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#Annamalai Swami

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radical-revolution · 12 days

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Meditation must be continuous.

The current of meditation must be present in all your activities.

-Annamalai Swami-

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kailasalondon · 2 years

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*I WANTED FOR ME TO CONTINUOUSLY UTTER THAT WORD - “ANNAMALAI ARUNACHALAM” AND FOR YOU ALL TO REPEAT “ANNAMALAI ARUNACHALAM NITHYANANDA SWAMI”!

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kingmabry · 7 months

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CONVERSATIONS WITH ANNAMALAI SWAMI

Q: I know that peace will eventually come but at the moment I need to make a great effort to get even a little taste of it.

AS: Ramakrishna Paramahamsa once told a story about a jnani who had done a lot of tapas in a jungle. One day he went out of the jungle and met a poor man who was carrying a bundle of firewood.

This woodcutter saw that the jnani was radiating peace and bliss. 'Swami,' he asked, 'it seems that you have so much happiness. There is no trace of worry at all on your face. You are obviously a great man. Please show me some way that I can become rich. I am very poor. I barely make a living by cutting this firewood and selling it in town As I have to struggle a lot to survive I often get very frustrated with this way of life.'

The jnani asked him, 'Where are you cutting this wood?' and the man replied, 'Just at the edge of the forest.’

The jnani told him,’ Tomorrow go further inside and see what you can find there.’

The next day the woodcutter went further into the jungle than usual and found some sandalwood trees. He cut these trees, sold them in the market and made a lot of money. But he was not satisfied with this money so he came back to the jnani and asked how he could make even more.

The jnani repeated his original advice: ‘Go further into the jungle.’

The next day the woodcutter went deep into the jungle and found a lot of brass vessels which someone had abandoned there.

He thought to himself,’ The further I go into this forest more riches I seem to find. I will leave this brass and go a little further.'

In the middle of the forest, he found some gold and became a wealthy man.

I am telling you this story to show that when we desire to get away from all the troubles that identifying with the body causes us, we can go inwards, towards the Self. Instead of toiling and suffering in the mind, which is the outer edge of consciousness, we should move towards the Self, the center of our being.

As we start to move inwards we experience the peace and bliss of the Self in a very diluted form. The deeper we go, the stronger the experience becomes. Eventually, a time will come when we don't want to leave this experience at all. Instead, there is a continuous urge to go deeper and deeper into the Self.

When you lose all desires and attachments, the pure gold of the Self will reveal itself to you. In that final state, you don't experience peace and bliss. You ARE that peace and bliss. In that state, you are the equal of Siva.

You are saying that you have to make a great effort to experience even a little peace. Don't worry about this. Your effort will pay off sooner or later. If you persevere the peace and bliss will come unasked. If you give up your attachment to all thoughts except for the thought of the Self, you will find yourself being pulled automatically into the peace of the Self. If you practice intensively and correctly, you will find that the experience of this peace is addictive. When this happens you will lose interest in everything except the Self.

- LWB, p. 358

#ramana #bhagavan ramana maharishi #arunachala #tiruvannamalai #sanathanadharma #annamalai swami

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mountain-sage · 3 months

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In every moment you only have one real choice: to be aware of the Self or to identify with the body and the mind.

Annamalai Swami

#spirituality #Annamalai Swami

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prasanththampi · 6 months

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ANNAMALAI UNIVERSITY MCOM ASSIGNMENT ANSWER SHEET PROVIDED 9924764558

S119 - M.Com., Cooperative Management First Semester (2023-24) 119E1110 Business Environment (5 x 5 = 25 Marks) 1. Define business environment. State its importance and advantages. 2. Explain the classification of business environment. State the suitable for new era. 3. Explain the factors influencing business environment. Which one is not avoidable. 4. State the role of Caste system in business. How it could affect the modern business. 5. Explain the role of government in regulating the society and the business. 119E1120 Advanced Financial Accounting (5 x 5 = 25 Marks) 1. Orange, apple and Banana were in partnership sharing profits and losses in the ratio of 3:2:1. They decided to dissolve the partnership and to distribute sale proceeds as and when realised. The partners’ capitals were: Orange Rs. 10,000, apple Rs. 9000 and Banana Rs. 5,000. Apple’s loan (Cr) amount to Rs.3,000. Sundry creditors amounted to Rs. 6,000. The assets were realised as follows: Stock. Rs Furniture. Rs Debtors. Rs Expenses. Rs July August September October 3000 2000 2500 3000 300 100 2000 1500 2000 1500 500 200 300 200 Draw up a statement the distribution of cash and the journal entry for closing finally the capital accounts of the partners. 2. Swami, Bapat and Gupta jointly undertake to erecta theatre building for Arid Inistries Ltd a price of Rs. 500000 to be paid as to Rs. 400000 in cash in instalments and Rs. 100000 in debentures of the company. They countribute swamy Rs.60000. Bapat Rs. 75000 and gupta Rs. 40000. These amount are deposited in a joint bank account. Swami gets the plans prepared and pays Rs.7000 architect’s fees. Bapat brings in to the venture a concrete mixture of the value of Rs.25000 and Gupta brings into the venture a motor truck of the value of Rs.20000. On completion of the venture, Swamy takes over unused materials to the value of Rs. 14000. Bapat takes back the concrete mixture at a valuation of Rs.12000 and Gupta takes back the motor track at Rs.8000. The plant is sold as scrap for Rs.6000. When the contract price was fully received. Swamy took over the debentures at a valuation of Rs.80000. Show joint venture a/c, joint bank a/c, and accounts of the ventures after the final distribution and the settlement of accounts. 3. From the following particulars ascertain the claim under a policy covering consequential loss. Accounts are prepared on 31st March. The net profit for the year ended 31st March, 1989 amounted to Rs. 65,000 after debiting constant (insured)expenses totalling Rs.75000, Sales for the year ended 31st March,1989 were Rs.1120000. Fire occurred on September 1, March 2989 and affected sales for four months. Sales for four months ending December 31 in 1988 and 1989 were respectively Rs.300000 and 40000. The policy was for Rs. 200000 the sales for the year ending on August 31, 1989 were Rs.1250000. 4. Bharat Trading Company has a Branch at Coimbatore. All purchases are made by the branch are invoiced at seeing price, which is 20% above cost. All sales by the branch are on credit terms. Branch expenses are paid by head office and all cash received by the branch is remitted to head office. All branch transactions are recorded in the head office books. The balance relating to the branch in the head office ledger office ledger on 1 April 1998 were as follows: Rs. Branch stock on 1-04-1998 (invoice price) 3,600 Branch Debtors on 1-4-98 2,575 Transactions during the year to 31-3-1999 Goods sent to Branch (invoice price) 32,460 Credit sales 30,000 Return from Branch to HO (invoice price) 642 Discount allowed to Debtors 575 Cash received from Debtors 31,000(PTO) Branch expenses paid by HO 3,000 Branch stock on 31-3-1999 4,818 Debtors at the end 1,000 Prepare necessary accounts in the books of HO under stock and debtor system. 5. A transport company purchased 3 tracks costing Rs. 50000 each on the hire purchase system. Payment was to be made Rs. 30000 down and the remainder in 3 equal annual instalments together interest at 9%. The company writes off depreciation at 20% on the diminishing balance method. It paid the instalment due at the end of the first year but could not pay the next. The vendors seized the trucks and after negotiations agreed to leave one truck with the purchase, adjusting the value of the other two tucks against the amount due. The trucks were valued on the basis of 30% depreciation annually. Show the necessary ledger account in the books of the hire purchase. 119E1130 Organizational Behaviour (5 x 5 = 25 Marks) 1. Narrate the behaviour model for organisational efficiency and state its challenges. 2. Explain the factors affecting organisational behaviour. How it would be manage? 3. State the elements of organisational structure and explain its importance. 4. Define organisational climate and what are the factors influencing organisational climate. 5. What do you meant by conflict and explains its process. 119E1140 Marketing Management (5 x 5 = 25 Marks) 1. Define Marketing. Explain the responsibilities of marketing management. 2. What do you mean by buyer behaviour. Explain the Theories of buyers behaviour. 3. Define sales forecasting. How MIS could support sales forecasting. 4. Explain the different types of marketing mix and state its significances. 5. Explain different stages in new product development. Would you recommend opt stage for new product development. ***************

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