Tumgik
#a proposito di me
apropositodime · 2 days
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Mamma quando mi vedi persa, mandami un segnale.
È vero anche che io mi perdo spesso.
Mamma, io non so in cosa credo. Ma credo di sentirti spesso nell'aria.
Mi piacerebbe tornare lì, al momento di quello scatto, anche solo per un'ora.
Mamma tu eri proprio bella.
Dentro ancora di più.
Un giorno ci rivedremo 😊❤️
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bludichartres · 1 month
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[cit.]
La vita, vedete, non è mai tutta buona o tutta cattiva come si dice.
Une vie. G. de Maupassant
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stephpanda · 8 months
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Ma il tuo colore preferito?
Blu!
Volendo fare la puntigliosa: ciano
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weirdjanuary · 8 months
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🇮🇹 La colazione è uno dei miei momenti preferiti della giornata, per me è un vero proprio rito quotidiano, specialmente durante la stagione autunnale/invernale! (Quando sono costretta a rinunciarvi a causa di qualche visita medica o altro, tendo a essere un pò irritabile xD) Una tazza di caffelatte con biscotti/cereali oppure solo caffè con fette biscottate e marmellata. Per i biscotti prediligo quelli integrali, o i Bucaneve, o quelli col cioccolato, mentre per la marmellata la mia scelta cade su quella scura (quindi frutti di bosco o mirtilli principalmente, a volte la trovo anche di more o lamponi). A volte, in sostituzione dei biscotti/cereali, accompagno la tazza di caffelatte a un fetta di crostata o ciambellone fatti in casa :D --- 🇬🇧 Breakfast is one of my favorite moments of the day, for me it's a real daily ritual, especially during the autumn/winter season! (When I'm forced to give it up due to some medical appointment or other, I tend to be a little irritable xD) A cup of caffelatte with biscuits/cereals or just coffee with biscuits and jam. For biscuits I prefer wholemeal ones, or Bucaneve, or those with chocolate, while for jam my choice falls on the dark one (therefore mainly berries or blueberries, sometimes I also find blackberry or raspberry jam). Sometimes, instead of biscuits/cereals, I accompany the cup of caffelatte with a slice of homemade tart or "ciambellone" :D
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dolce-tenebra-toscana · 7 months
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Happy late halloween lovelies 💜💚💜
Hope you all stayed safe and got all the sweet treats you wanted ✌️
First time posting myself here lol, is kinda weird...
But i love the goth vibe i chose for the night, enjoying some body euphoria as well 🥳
Love you all 💜💜💜
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buscandoelparaiso · 5 months
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la differenza di caratterizzazione della ship etero rayan-viola vs .....quell'altra roba
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lesbicastagna · 2 years
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the rush of being academically recognized is in the top 5 best emotions to be felt
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im-vins-again · 2 years
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*commetto errori nella mia vita
Misaki: umano fai schifo.
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unwinthehart · 2 months
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If you never cried while watching a Rocky (or Creed) movie we cannot be friends sorry
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apropositodime · 21 days
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Tra luci e ombre
Splendi.
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bludichartres · 2 months
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accomodati
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Chartres il labirinto
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stephpanda · 8 months
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Un tuo pregio ed un tuo difetto
Mmm...
Difetto: Essere lunatica
Pregio: Essere buona (che poi sotto certi punti di vista può essere anche un difetto, ma va be)
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weirdjanuary · 9 months
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🇮🇹 Per me agosto rappresenta il momento ideale per fare il “punto della situazione” e prepararsi all’autunno/inverno che verrà. Personalmente, amo il periodo che va da settembre a dicembre e, inoltre, considero settembre come un nuovo inizio. Ciò mi stimola maggiormente a raccogliere un pò le idee e se possibile effettuare anche qualche cambiamento. Nel primo caso, inizio a buttare giù liste di progetti autunnali/invernali. Non solo per quanto riguarda i miei hobby ma anche, per esempio, spunti di post per il blog. Nel secondo caso invece, posso decidere per un nuovo taglio di capelli per esempio, oppure ri-organizzare un pò la mia camera da letto. (Mi piace che la camera da letto funga non solo da rifugio ma anche da ispirazione, cioè che mi faccia venire voglia di lavorare, leggere, ecc. Specifico che vivo con mia madre e mio fratello.) Va da sè che per pensare al nuovo devo archiviare il vecchio quindi in queste settimane cerco anche di chiudere quelle cose lasciate in sospeso (ad esempio quei lavori terminati per metà) e a fare un pò di pulizia tenendo solo ciò di cui avrò effettivamente bisogno. --- 🇬🇧 For me, August represents the ideal time to take “stock of the situation” and prepare for the coming autumn/winter. Personally, I love the period from September to December and, moreover, I consider September as a new beginning. This stimulates me more to collect some ideas and if possible also make some changes. If the former, I start jotting down fall/winter project lists. Not only with regards to my hobbies but also, for example, ideas for blog posts. In the second case, however, I can decide for a new haircut for example, or re-organize my bedroom a bit. (I like that the bedroom acts not only as a refuge but also as an inspiration, i.e. that it makes me want to work, read, etc. I specify that I live with my mother and brother.) It goes without saying that to think about the new I have to archive the old one so in these weeks I'm also trying to close those things left open (for example those jobs that are half finished) and to do some cleaning keeping only what I will actually need.
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2stelle · 9 months
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ideeperscrittori · 4 months
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A PROPOSITO DI CHIARA FERRAGNI
Nuova indagine su Chiara Ferragni e in me convivono sensazioni contrastanti di fronte al dibattito sui social network.
Mi torna in mente il film Barbie. È difficile non notare che il film, nel momento in cui critica con intelligenza il patriarcato e mette in luce la tossicità di una società fondata sul machismo, è pur sempre un furbissimo prodotto commerciale che monetizza persino le lotte ("Lotta contro il patriarcato comprando tutti i gadget di Barbie. Avete notato che è uscito il nuovo zainetto?").
Sotto molti aspetti è l'ennesima vittoria del capitalismo.
Però il film ha fatto arrabbiare molte persone che avevano una gigantesca coda di paglia. Queste persone si sono infuriate per motivi sbagliati: non certo per una critica anticapitalista, ma proprio perché erano rappresentanti di quella cultura machista tossica che il film giustamente ha messo alla berlina. E c'erano anche i rossobruni spaventati dall'emancipazione femminile, che disprezzavano pubblicamente il film e tiravano in ballo l'anticapitalismo in modo strumentale per criticare ciò che realmente li infastidiva: la satira contro il patriarcato.
La loro rabbia mi rendeva felice, lo ammetto. Ma mi metteva tristezza l'idea di un capitalismo capace di trasformare le lotte in operazioni commerciali.
Era questo il guazzabuglio dei miei sentimenti quando pensavo al film.
Cosa c'entra Chiara Ferragni? C'entra. Anche Chiara Ferragni si è intestata la causa dell'emancipazione delle donne e della comunità LGBTQIA+. Anche lei queste battaglie le ha monetizzate.
È icona di un capitalismo che riesce a trasformare l'attivismo ostentato in un'occasione di profitto mentre vende prodotti e gadget, mentre si prende tutta la scena e oscura la lotta dal basso.
Ma è pur vero che per anni Chiara Ferragni è stata attaccata ferocemente da machisti, redpillati, seguaci di Pillon e reazionari di ogni risma (a cominciare dal Codacons). Ed è stata attaccata per i motivi sbagliati.
Questi critici ora stanno godendo per i guai di Chiara Ferragni e non parleranno d'altro per giorni, così magari ci dimenticheremo dei deputati che giocano con le pistole a Capodanno.
Il godimento di questa gente mi rende triste, anche se non sopporto i Ferragnez e sono disgustato dalla beneficenza dall'alto che sostituisce la solidarietà e la vera lotta.
[L'Ideota]
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arreton · 11 days
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La patente è arrivata in un momento in cui io consideravo morta e sepolta la possibilità di prendere una macchina, di guidare: sebbene avessi sognato più volte di guidare (ovviamente male, perché per me sono sempre esistiti solo freno e acceleratore e nello specifico solo acceleratore e forza frenante del motore, maldetta frizione!) non mi interessava più, anzi mi dicevo che sarebbe stato bello riuscire a spostarsi coi mezzi pubblici, treni autobus, camminare a piedi. Vivevo in un paese campano che rimarrà forse il mio unico rimpianto del sud italia perché era ben strutturato: a piedi raggiungevo e facevo tutto, avevo il centro storico, il centro commerciale, farmacie a volontà, dottoressa vicino casa, un sacco di supermercati, un partito comunista, manifestazioni in piazza: tutto raggiungibile a piedi. Rimpianto perché in quanto sud non puoi campare e la gente è molesta per natura e dunque sono dovuta scappare anche da lì. Della patente, insomma, a me non me ne fregava niente, non ci pensavo affatto. Mentalmente ero ancora abbastanza inguaiata, andava meglio ma non andava bene: ero tesa come una corda di violino, il mio corpo era un fascio di nervi e questo si ripercuoteva sulla guida: l'istruttrice fece una grandissima fatica, sudava appresso a me che ero grondante di sudore terrorizzato. Iniziare a guidare è stato un trauma: ero terrorizzata dal fatto che quell'abitacolo, quell'aggeggio enorme non solo era "comandato" da me, ma mi toglieva letteralmente il terreno sotto i piedi (a questo proposito aggiungo che io ho avuto problemi anche col tapis roulant perché appunto c'era questa passerella che si muoveva in maniera "autonoma" ed io avevo paura di non riuscire a controllarla. Cosa c'entra con la guida di un auto? Beh, è la stessa identica cosa dato che ho paura di perdere il controllo). Poi io ho bisogno di capire quello che sto facendo, devo farmi uno schema in testa, non riesco a buttarmi e capire dopo, io devo sapere prima. Beh, io non riuscivo a capire cosa stavo facendo e dunque non riuscivo a rilassarmi. Comunque, alla fine sono riuscita a prendere questa benedetta patente. L'ho presa per grazia divina perché appunto l'esame fu terribile ed infatti io non ero nemmeno felice di quella patente perché non era "meritata", cioè io non riuscivo ancora a guidare, ero insicurissima ed immaginavo violentemente ancora un incidente ad ogni minimo incrocio (non riuscivo nemmeno a stare dritta nella mia carreggiata). Infatti presa la patente non ho più guidato.
La macchina invece è arrivata in un momento in cui non doveva arrivare e cioè circa un mese fa: senza lavoro, a soldi prestati (come d'altronde anche la patente), lontana da tutti, in un posto che nemmeno conosco perché chi cazzo c'è mai stata in provincia di bergamo. Sapevo che mi sarei dovuta prendere una macchina prima o poi, perché qua è tutto scomodo come in sicilia, ma avevo progettato di acquistarla in un altro momento. Reiniziare a guidare è stato semplice e soprattutto divertente: è cambiata la testa, le medicine sono servite a qualcosa. Ho fatto qualche guida assieme ad una istruttrice della zona e mi sono divertita un sacco, la sua guida è stata preziosa e lei una persona veramente gentile (oltre che strana, come tutte le persone della zona: io a tutta questa educazione non ci sono abituata e soprattutto non sono abituata a chi dice "Un quarto alle 9") ed esaltata, ovviamente pure lei di discendenza siciliana ma ormai lo so che la sicilia me la ritroverò ovunque: d'altronde i pomodori che ho comprato venivano proprio dalla città dove sono nata. Io adesso comunque guido: la macchina mi odia perché la faccio singhiozzare sempre e perché non cambio adeguatamente le marce, per non parlare di tutte le volte che la faccio spegnere o che resto appesa in una salita perché non so bilanciare bene frizione e acceleratore; la frizione mi deride perché sa che ho un odio e una repulsione spontanei nei suoi confronti; la gente quando mi guida dietro si mette a ridere quando proprio non mi bestemmia ma qua nessuno mi ha mai suonato, al massimo mi sorpassano. A volte penso che guidare è una gran bella cosa, che spero di avere i soldi prima o poi per farmi un bel pieno, pagarmi i pedaggi e andare che ne so a milano o robe simili. Penso che dovrei approfittarne del fatto di potermi spostare tranquillamente, per poter andare in posti dove ho sempre voluto andare, mi dico: wow, ma qua ho tutto così vicino! Persino voi tumbleri siete così vicini, se ci penso! A tutta questa libertà di movimento è difficile abituarsi, per una che ha sempre vissuto entro i confini di un'isola e della miseria. Certo, se arrivasse un lavoro sarebbe pure cosa gradita (mi correggo: se arrivasse un'entrata mensile, che poi si debba passare per il lavoro è solo una triste parentesi disumanizzante) ma poi penso che male che vada ho un tetto sotto il quale poter dormire: la mia auto.
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