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#Scultori
sofysta · 5 days
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[ A saperle certe cose.....]
Non basta un pomeriggio per conoscere un'opera ed il significato che si cela dietro
Camille Claudel e la sua storia con Auguste Rodin
Camille nacque in un piccolo paese nel cuore delle brughiere del Nord della Francia. Di famiglia agiata, passò un’infanzia serena, giocando e rincorrendosi nei prati di campagna con il fratello minore Paul, a cui si sentì sempre molto legata. Il suo talento artistico scoppiò anche troppo presto: già a sei anni si diceva che fosse in grado di plasmare figure d’argilla incredibili per la sua età. Il padre di Camille accolse con favore il suo desiderio di intraprendere la carriera artistica, e trasferì la famiglia a Parigi, cosicché tanto la figlia quanto il figlio potessero studiare presso i migliori istituti. Di ben diversa opinione era la madre: irrimediabilmente legata agli stereotipi borghesi e conservativi non poteva accettare – e infatti non accettò mai – che una donna diventasse pittrice. O, peggio ancora, che si dedicasse alla scultura. Irrigidita dalle sue idee, cercò sempre di ostacolare la prosecuzione della carriera artistica della figlia, disapprovandone puntualmente i progressi.
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L'età Matura ~ Orsay Museum ~ Paris [ Lei stessa, Camille in ginocchio prega Rodin di non anar via- lui senza voltarsi, va dalla vecchia moglie.]
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A Parigi, Claudel cominciò a frequentare le lezioni di scultura all’Accademia Colarossi, che di recente aveva cominciato ad ammettere anche le donne. Il suo insegnante, Monsieur Alfred Boucher, riconobbe subito il suo talento, andando spesso a trovarla nell’atelier che condivideva con altre due artiste. Lei, dal canto suo, si impegnava con tutta se stessa per migliorare e rincorrere il fervore culturale di fine Ottocento.
Nel 1883, però, al suo maestro fu assegnato un nuovo incarico a Roma. Prima di partire, questi affidò la sua allieva più promettente nelle mani di un suo collega – Auguste Rodin – ai tempi ancora non particolarmente celebre e noto.
Rodin la prese con sé, prima come discepola, e poi, vista l’indiscussa bravura, come vera assistente nel suo studio.
Fin da subito, la giovane apprendista colpì l’occhio di Rodin, che le chiese di posare per lui come modella. E l’attrazione per quella sua musa-allieva proseguì, trasformandosi in vera passione amorosa tra i due. La giovane lo amava, malgrado egli avesse ventiquattro anni più di lei, e fosse inoltre sposato. Vi rivedeva il padre (con cui aveva da sempre mantenuto un forte legame) e vi trovava anche una sorta di occasione di rivalsa dalla madre. Finalmente, qualcuno apprezzava il suo lato artistico, lo accettava, e persino ne era innamorato.
Ma non era tutto un genuino sentimento affettivo, quello di Rodin. Claudel non era solo giovane e bella: era anche incredibilmente brava. A tal punto che il maestro, rendeosene conto, non mancò di sfruttare le sue doti – talvolta inarrivabili persino per lui – nelle sue sculture. Capitava infatti che le chiedesse di completare un’opera, e proprio nelle parti più complesse. Mani, volti: elementi che recano traccia di una sensibilità artistica diversa da quella di Rodin. Molto più profonda… femminile.
Per un certo periodo, le cose andarono bene. Tra i due vi era un’intesa completa: amore, ma anche avidità di imparare dell’una, e ricerca di successo mediante la sua musa dell’altro. Facendo da assistente allo scultore, la donna riusciva a guadagnarsi da vivere, tanto che lasciò la famiglia e divenne indipendente. Ma la situazione non era fatta per durare a lungo.
Sorella del celebre scrittore francese Paul Claudel, Camille figura tra quei nomi femminili della storia dell’arte vittime di un’epoca incapace di accettarne il talento. Dopo un brevissimo esordio promettente, la sua carriera fu brutalmente stroncata da coloro che avrebbero dovuto amarla e sostenerla. Sua madre prima – che fu invece sempre contraria alla sua passione scultorea – e il suo maestro poi. Maestro che la sedusse e la amò, ma la sfruttò anche, fino a esaurirne la linfa artistica e vitale.  
È una storia, quella di Camille Claudel e del grande Auguste Rodin, rimasta per anni sepolta nell’oblio. Finché, per caso, uno studioso di letteratura interessato ad approfondire la vita del fratello Paul scoprì l’esistenza tragica e appassionata di questa sua sorella scultrice.  
Era il 1893: anno a partire dal quale la vita di Camille Claudel cominciò a scivolare verso un destino sempre più miserevole. Inizialmente, riprendersi e rimettersi al lavoro sembrava impossibile. Tanto più che, a poco a poco, cresceva in lei un’ossessione maniacale: credeva con sempre più convinzione che Rodin le avesse assorbito – prosciugandolo – non solo l’amore, ma anche il suo talento artistico. 
Si isolò dal mondo, dagli altri artisti suoi conoscenti, rinchiudendosi nel suo atelier e lasciandolo solo di notte, per vagare disperata in città. A sostenerla, anche economicamente, rimase solo il padre. La madre (seguita dal fratello Paul) rimase insensibile al suo sconforto, pensando solo ai timori che una simile storia potesse macchiare il buon nome borghese della famiglia.  
Se già questa situazione era precaria, peggiorò ulteriormente nel 1913, alla morte del signor Claudel. Fu allora che la moglie prese l’iniziativa e convinse i dottori a internare la figlia prima in una casa di cura e poi in un manicomio vero e proprio. E lì, sola e abbandonata da tutti, passò gli ultimi trent’anni della sua vita, malgrado i medici stessi – ritenendola una paziente non pericolosa – avessero più volte suggerito alla madre di riprendersela a casa con sé. 
Una tragica sorte che si concluse nel 1943, quando morì di stenti e fu poi sepolta in una fossa comune
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kecobe · 2 years
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Fisherman in Three Boats Catching a Sea Monster Adamo Scultori (Italian; fl. 1547–1587) after Giulio Romano (Italian; ca. 1499–1546) ca. 1547–87 Engraving The British Museum, London | The Trustees of the British Museum
After a drawing by Giulio Romano, now in the Musée du Louvre, Paris , related to a tondo in the Sala dei Venti, Palazzo del Te
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greciaroma · 1 month
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Gli amori di Zeus
Le amanti mortali di Zeus, non meno delle sue mogli immortali, sono state fonte di ispirazione per poeti, pittori e scultori, per molti secoli. Per intrattenere tutte queste sue relazioni clandestine, il re degli dèi faceva spesso ricorso a travestimenti, se non vere e proprie metamorfosi e raggiri di ogni tipo. Questi sotterfugi erano necessari per diversi motivi: in primo luogo voleva sfuggire alla gelosia di sua moglie, Era o Hera; poi, in qualità di signore dell'Olimpo, doveva mantenere la massima discrezione, poiché il suo rango, divino oltre che regale, non gli permetteva di esporre la sua persona troppo direttamente; in ultimo, gli dèi non potevano rivelarsi palesemente nel loro divino aspetto ai mortali, poiché questi ultimi non potevano reggere la vista di tanto splendore e potevano rimanerne folgorati nel senso letterale del termine. Le più note amanti mortali di Zeus sono: Antiope, Leda, Europa, Callisto, Alcmene, Semele, Io e Danae... https://www.greciaroma.com/amori-zeus
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acrosstheuniverse02 · 4 months
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Tom Fruin, scultore statunitense (1974) - NY, The Watertower
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Robert Banat [*]
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Matt Pugliese [*]
da: https://cupetinte.blogspot.com/
https://www.alumni.ucsb.edu/coastlines/summer-2019/icon-grows-in-brooklyn
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michelangelob · 1 year
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La Scultura del giorno: la Schiava Greca di Hiram Powers
La scultura del giorno di cui vi racconto oggi è la Schiava Greca di Hiram Powers. Un’opera straordinaria e al contempo drammatica per la vergognosa storia che ci racconta. Powers diede forma alla giovane ragazza cristiana greca usando il marmo di Carrara. Scelse di raffigurare il soggetto dopo la cattura da parte dei turchi durante la Guerra d’Indipendenza greca che ebbe luogo dal 1821 fino al…
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nataliacases · 1 year
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I'm giving a sculpture workshop in Madrid tomorrow and I'm super excited about it!
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dimensionesogno · 2 years
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LA NUOVA NOVELLA
In principio era il Tutto, l’armonia del Tutto, la fusione dell’Olon zoon, l’ordinato Kaos. E venne Archimede.   Di poi fu il Segno, l’Armonia del Segno, la fusione dei Sema, l’ordinato Cosmo. E venne Pitagora.   Dopo fu il Verbo, l’Armonia della Parola, la fusione dei Logoi, l’ordinata Terra. E venne Esiodo.   Armonia è nel Tutto, nel Segno, nel Verbo. La mitica figlia di Afrodite e di…
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lady-stormwind · 9 months
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A starry night
Stars in maple wood, by Zeni Scultori, made in Trentino, Italy
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sofysta · 6 months
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Guernica
" Un dipinto è la somma delle sue distruzioni" P.Picasso
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Questo dipinto in olio su tela (larga 783 centimetri e alta 351 è una delle opere più famose al mondo, dipinte dal pittore spagnolo) non è solo arte fine a sé stessa.
Guernica è una denuncia contro la violenza cieca del bombardamento e di tutte le guerre, che colpiscono allo stesso modo donne, uomini, bambini e animali, distruggendo ogni forma di vita.
Il fiore è simbolo di speranza in mezzo alla tragedia che si consuma.. Particolare con il fiore e la spada spezzata. La lampada elettrica, la cui presenza è del tutto incongrua in uno spazio aperto, ha la forma di un occhio: l'occhio di Dio che dall'alto giudica la miseria dell'umanità.
Lo scenario trasmette, dolore, ansia e disperazione, è rappresentato fantasticamente dal pianeta dell'Urlo in cui vive il drago, trasposizione del cavallo, che rappresenta l'incombenza della paura. Nella storia il protagonista deve superare tale emozione tramutandola in forza, mediante il coraggio.
GUEERNICA (pronunciato "ghernìca") è la capitale religiosa e storica dei paesi baschi spagnoli ed era il luogo di incontro dell'Assemblea di Biscaglia, che si riuniva sotto una quercia, la Gernikako Arbola, che fu un simbolo delle tradizionali libertà del popolo basco.
La colomba è normalmente simbolo di pace ma in questo caso, essendo priva di un'ala, vuole indicare che la pace è infranta. Il fiore è simbolo di speranza in mezzo alla tragedia che si consuma.
Quest'opera va letta da destra verso sinistra poiché il lato destro era vicino all'entrata del luogo per cui era stata progettata.
Inizialmente Picasso per il Guernica voleva usare i colori ma lo farà in bianco e nero perché l'assenza di colore simboleggia l'assenza di vita.
Il cavallo sulla sinistra richiama la pace svanita poiché straziata e sembra cadere a terra: il toro invece indica la brutalità della violenza portata dalle guerre (e dalla corrida), mentre il cavallo è il simbolo della Spagna, che nell'opera appare trafitto da una lancia (come la Spagna).
Partendo da sinistra compaiono: una donna col figlio morto tra le braccia, l'imponente testa di un toro, un guerriero caduto a terra mentre brandisce una spada spezzata, un cavallo che nitrisce di sofferenza, una lampada accesa, tre donne sulla destra; una di esse alza le braccia al cielo in segno di disperazione.
Ideato e creato in soli 33 giorni dopo il bombardamento del paese basco di Guernica nell'aprile del 1937 ed esposto all'Expo di Parigi nello stesso anno, il celebre dipinto a olio di Picasso oggi è esposto stabilmente al Museo Reina Sofia di Madrid.
Il 26 aprile 1937 gli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco contro il governo repubblicano di Spagna, radono al suolo con un bombardamento la cittadina basca di Guernica. Il bombardamento a tappeto dura tre interminabili ore ed i morti furono 1.654, i feriti quasi novecento.
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kecobe · 2 years
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Two Putti Riding Sea Monsters Adamo Scultori (Italian; fl. 1547–1587) after Giulio Romano (Italian; ca. 1499–1546) ca. 1547–87 Engraving The British Museum, London | The Trustees of the British Museum
After a design by Romano, and related to a series of paintings in the Camera delle Aquile in the Palazzo del Te (Mantua, Italy), and ultimately based on a classical model
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ornamentodeux · 1 month
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Adventures of a Fledgling Print Maker Part 4.
At the end of last week’s post, I had finished etching my image into my zinc plate and had cleaned off all the stop-out fluid. It was time to print! You have to use a heavyweight (250 lb) watercolor paper for printing. But the paper is too stiff and heavy to use as is, so you have to soak it to make it pliable, and blot off the excess water. You also have to ink up your plate, which is a messy…
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abwwia · 3 months
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Diana Scultori Ghisi, The Torture of Atilius Regulus, 1570, via Artsy
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acrosstheuniverse02 · 23 days
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[*] Willi Kissmer
da: https://arthur.io/art/willi-kissmer/
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michelangelob · 2 years
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Bartolini: è online l'archivio completo del celebre scultore
Bartolini: è online l’archivio completo del celebre scultore
È online tutto l’archivio storico dello scultore Lorenzo Bartolini contenente 12.800 carte manoscritte e oltre a 870 pagine di materiale a stampa, consultabile gratuitamente. In concomitanza con la riapertura della Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze completamente rinnovata che conserva la maggior parte dei gessi originali di Bartolini, è stata effettuata la digitalizzazione di…
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assowebtv · 2 years
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PONTE SAN PIETRO: "UN FIUME D'ARTE: PITTORI E SCULTORI ALL'OPERA"
PONTE SAN PIETRO: “UN FIUME D’ARTE: PITTORI E SCULTORI ALL’OPERA”
Domenica 18 settembre 2022, con il contributo della Città di Ponte San Pietro e la collaborazione di Parodi Arredobagno, Carminati Pneumatici, Artchivio Museo e Licini Giardini, si organizza “UN FIUME D’ARTE: PITTORI E SCULTORI ALL’OPERA”. L’evento si svolgerà presso il Centro Storico del Paese. In caso di maltempo, il tutto sarà rimandato al giorno 25 settembre!
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falcemartello · 6 months
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Riportiamo il post di un belga rimasto anonimo che sul nostro Paese ha scritto:
"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte.
È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse.
Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa.
E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta.
È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra.
L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei... solo il tempo di rialzarsi.”
(Enrico Farabollini)
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