#Paris Orso

[noneun]

“Il Trentino può ospitare un massimo di 50 orsi. Gli altri vanno rimossi”

—Il presidente della Provincia di Trento.

“Il rilascio di 10 esemplari provenienti dalla Slovenia per ripopolare i boschi trentini tra il 1999 e il 2002, erano stati preceduti da un dettagliato studio di fattibilità, curato dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica, che aveva accertato l’idoneità ambientale di un territorio sufficientemente ampio ad ospitare una popolazione vitale di plantigradi (40-60 orsi), che costituiva l’obiettivo finale del progetto. L’areale doveva andare ben oltre i confini del Trentino, interessando le regioni e i Paesi confinanti. Ebbene, la maggior parte del centinaio di esemplari attualmente presente in Trentino si sposta all’interno di un’area ampia circa 1.500 chilometri quadrati (pari a un quarto dell’intero territorio provinciale) e fortemente antropizzata.” (comunicato della provincia di Trento)

Sono passate poche ore dalla tragica morte di Andrea Papi e già la politica sa perfettamente cosa bisogna fare per gestire la situazione degli orsi in Trentino. Ma se così fosse, non si poteva iniziare prima con questo meraviglioso piano risolutorio?

Sorgono però varie domande: se i 10 orsi introdotti nei primi anni 2000 sono diventati 100 in soli 20 anni, quanti pensano diventeranno i 50 superstiti, anche in molto meno tempo? Uccideranno o deporteranno (dove?) tutti gli esemplari eccedenti i 50 ogni anno? E quando morirà un'altra persona, anche solo con 50 esemplari in giro, dimezzeranno ulteriormente la quota o faranno finta di niente? E quanti problemi creerà l'aumento improvviso delle loro prede che si troveranno metà degli orsi di ieri? Si tratta di mammiferi, sia piccoli come i topi che grandi come i cervi.

La tentazione dell'Uomo è sempre stata quella di gestire la Natura, spesso per tentate di rimediare ai danni che noi stessi abbiamo provocato. E sempre senza successo. Perché se oggi la popolazione è meno abituata alla presenza degli orsi e non sa come comportarsi in loro presenza (ad esempio fuggendo di corsa appena ne avvistano uno o portando cani senza guinzaglio nei boschi) è perché ne abbiamo uccisi così tanti in passato che sulle nostre Alpi erano totalmente estinti. Per questo sono stati reintrodotti dalla vicina Slovenia.

Gli orsi si comporteranno sempre da orsi e, a meno di ucciderli di nuovo tutti quanti, probabilmente sarà impossibile evitare di nuovo tragedie come questa. Che però appare totalmente inaccettabile perché non stiamo mica parlando aggressioni da parte di cani, i quali uccidono varie persone l'anno. Per quale motivo un orso dovrebbe avere meno diritto di vivere di un cane? Chi siamo noi per fare questa scelta?

Significativa l'espressione del comunicato stampa della provincia di Trento che usa la parola "ospitare" quando parla della presenza degli orsi. Il pianeta non è nostro, non stiamo ospitando nessuno. Lo stiamo solo condividendo. E la convivenza con le altre specie sarebbe possibile se avessimo più rispetto e conoscenza degli ecosistemi.

E invece oggi si continua a parlare del diritto di andare ovunque nei boschi, di continuare con le solite attività che si sono sempre fatte, invece di iniziare una campagna per spiegare alla popolazione l'importanza di minimizzare i rischi. Non è facile in un Paese già enormemente antropizzato, dove gli ecosistemi sono continuamente sotto stress anche solo a causa della loro fortissima frammentazione.

Ma se non ci proviamo sarà sempre più facile dare la colpa alle altre specie delle idiozie che commettiamo noi.

#orso #trentino #abbattimento #ecosistemi #comportamento

[gregor-samsung]

“ Ai tempi del singolarismo il nome può essere ancora religioso e/o identitario, anche fortemente identitario, come nelle comunità ebraiche oggi in Europa in cui si danno ai figli maschi prevalentemente nomi identitari quali Ariel, Gad, Dan o Ephraim, fenomeno peraltro in forte crescita anche nelle comunità arabo-musulmane. Nel caso delle comunità turche, africane, asiatiche ma anche polacche e portoghesi, la scelta del nome per i figli marca il grado di desiderio di assimilazione dei genitori: se si adottano nomi europei – francesi, italiani – ciò vuol dire che li si considera dei facilitatori, passe-partout per la scuola e la vita sociale in genere. Interessante in Europa la crescita dei nomi di origine anglosassone e americano-hollywoodiana, dove si sprecano i Kevin, Dylan e Brandon, come pure i Jason, Steven, Johnny, Jonathan che erano poi i nomi dei capi piú in vista dei gilets jaunes francesi. I loro genitori, avendoli cosí chiamati, rivelano di essere probabilmente people from somewhere, stanziali, provenienti da categorie sociali deluse, rancorose e a reddito basso; persone lasciate indietro dalla globalizzazione, residenti nelle periferie urbane e nelle zone ex industrializzate, al contrario delle élite o people from anywhere, cosmopolite, dotate di redditi alti e di buona istruzione, composte da abitanti delle aree metropolitane e delle città universitarie, ottimisti, istruiti e mobili sul globo. Lo nota il politologo francese Jérôme Fourquet, che presenta una brillante analisi della società francese contemporanea appoggiando le sue considerazioni anche su quella branca dell’onomastica – studio dei nomi di persona e di luogo – che è propriamente l’antroponimia o esame dei nomi propri di persona; essa permette infatti di aprire una breccia nell’analisi profonda dei comportamenti e delle mentalità delle persone proprio perché il nome è un forte marcatore culturale [J. FOURQUET, L’Archipel francais. Naissance d’une nation multiple et divisée, Seuil, Paris 2019].

Il declino del nome Marie per le bambine (dal 20 per cento degli inizi del Novecento all’attuale 1 per cento) aggiorna per esempio sulla mutazione culturale che ha portato la Francia da nazione roccaforte del cattolicesimo a paese in cui l’abbandono di tale religione è di cosí vasta portata che si suppone che le persone che ancora frequentano la chiesa spariranno nel giro di una generazione. Al declino di Marie corrisponde, in alcune zone, la marcata ascesa di Jason, tale da permettere, alla luce delle considerazioni precedenti, una sovrapposizione tra la cartina della diffusione di tale nome (cui si aggiungono Kevin e Dylan) e quella del voto a favore del Front, poi Rassemblement National, di Marine Le Pen. Si contano ai nostri giorni in Francia 13 000 nomi diversi registrati ogni anno allo stato civile (sempre in Francia è stata riconosciuta nel 1993 la totale libertà nell’attribuzione dei nomi dei figli). La straordinaria diversificazione dei nomi è segnale speculare sia delle caratteristiche negative del cosiddetto individualismo esasperato, quindi narcisismo di massa, iolatria, promozione del sé ecc., sia di quelle piú specifiche del singolarismo, quindi il bisogno di distinzione senza limiti per sentirsi confermati quali esseri unici, speciali, straordinari. L’esplosione della varietà dei nomi, la loro straordinaria diversificazione, è manifestazione non soltanto di narcisismo di massa ma anche di volontà di singolarizzazione da parte dei genitori. Si tratta di una prassi che non è esercitata soltanto dal terzo cosmopolita e globalizzato della società, ma che si estende anche – dal momento che è praticabile senza sforzo e impegno alcuno – anche al terzo cosiddetto «basso», che condivide con la fascia alta in Italia, ad esempio, nomi quali Melusina, Morgana, Asia o Ginevra per le bambine, Oceano, Falco, Leone, Orso per i maschietti. Il nome insomma deve in qualche modo marcare le distanze da coloro dai quali si intende distinguersi e insieme affermare le somiglianze con coloro con i quali ci si identifica o ai quali ci si vorrebbe avvicinare a basso costo. Nella montata galoppante dell’individualismo e del singolarismo interviene anche, aggiungiamo qui brevemente, la diffusione del tatuaggio, questa volta nella direzione contraria: dalle classi basse dove il tatuaggio era inciso sul corpo del marinaio e del galeotto, alle classi medio-alte nella loro ricerca di segnali di distinzione e unicità. “

Francesca Rigotti, L’era del singolo, Einaudi (collana Vele), 2021. [Libro elettronico]

#Francesca Rigotti #L’era del singolo #filosofe #libri #filosofia #intellettuali italiani #citazioni #letture #leggere #singolarismo #dibattito culturale #nomi propri #società #sociologia #corpo #filosofia contemporanea #saggio filosofico #singolarizzazione #egemonia culturale #classi sociali #socialità #omologazione #società occidentali #felicità #distinzione #globalizzazione #categorie sociali #individualismo #narcisismo di massa #iolatria

[sweetest-dayz]

Check out this listing I just added to my Poshmark closet: Sandro Paris Tan Khaki 100% Cotton Paperbag Waist Orso Pants Trousers Size 36 XS.

[latribune]

[oelnet]

Mort de Gaspard Ulliel : ces objets bouleversants déposés par son fils Orso et Gaëlle Pietri sur sa tombe - Closer France

Mort de Gaspard Ulliel : ces objets bouleversants déposés par son fils Orso et Gaëlle Pietri sur sa tombe  Closer France “Tu m’as suivie” : Gaëlle Pietri et sa rencontre avec Gaspard Ulliel, soirée folle et subterfuge de l’acteur à Paris  Pure People Mort de Gaspard Ulliel : Gaëlle Pietri, son ex-compagne, raconte les outrances des fans devant la tombe du comédien  LaDepeche.fr Gaëlle Pietri,…

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[updateparishilton]

March 15, 2008 —   Paris Hilton leaving Orso restaurant in West Hollywood.

#paris hilton #candid #2008 #flashback

[alitheferg]

Found via 'The Fox is Black' love the aesthetic and decor 😍

#inspiration #decor #interiors

[decadeslaterpnfrewrite]

Meet The Kids Pt.2

This one will be for background kids, the ortega-orso children, and others (the less fleshed-out ones haha. Orville is Rodney’s son from canon, and Daniel is a fankid of Kevin Destructicon’s.)

Paris Orso - 39, OWCA Agent. Peter’s pre-skip son, Lives by himself. Tries to visit when he can, but primarily does overseas missions. He/him, acts like a cool uncle, Senior Agent.

Melany Ortega-Orso - 22, OWCA Agent. Child of Peter and Miggs, lives with girlfriend (Angel), kinda butch, Junior Agent. she/her.

Elizabeth Ortega-Orso - 20, OWCA Inator Engineer. Child of Peter and Miggs, lives alone, originally wanted to be a villain.

Oliver Ortega-Orso - 18, Figure Skater. Child of Peter and Miggs, lives with hockey player boyfriend (N.P), has a cat and 2 birds, Olivia’s twin. he/they. 

Olivia Ortega-Orso - 18, in college for Astrology. Child of Peter and Miggs, lives alone with her snake, Oliver’s twin. she/her

Ace Ortega-Orso - 11, Aspiring Magician. Child of Peter and Miggs, always wears gloves, has ice magic, Aurora’s twin. he/him.

Aurora Ortega-Orso - 11, Aspiring Doctor. Child of Peter and Miggs, always wears gloves, has ice magic, Ace’s twin. she/her

Carlos Ortega-Orso - 8, Aspiring Punk. Child of Peter and Miggs, loves dogs, Rose’s twin, he/him.

Rose Ortega-Orso - 8, Aspiring Ballet Dancer. Youngest child of Peter and Miggs, loves flowers, extremely fem, Carlos’ twin. she/her

Cason Doofenshmirtz - 12, Aspiring Zookeeper. Eldest child of Norm, adopted.

Holly Doofenshmirtz - 8, Aspiring Artist. Youngest child of Norm, built by Perry and Heinz.

Lyla Von Roddenstein - 9, Studying French/French Culture. Eldest child of Orville and Daniel. (Rodney’s granddaughter) she/her

Lilly Destruction - 9, Aspiring Cosplayer. Youngest child of Orville and Daniel, loves peter pan. (Kevin Destructicon’s granddaughter) she/her

Hope Von Roddenstein - 10, Aspiring Athlete (Dodgeball), best in her class at PE, eldest child of Chloe.

Cassidy Von Roddenstein - 10, Aspiring Cheerleader, plans to cheer for her sister, middle child of Chloe.

Zoe Von Roddenstein - 10, Aspiring Musician, loves to play accoustic guitar, youngest child of Chloe.

Amo Dakota - 15, Time Traveller. Loves to make mischief and be a troublemaker, youngest child of Dakota and Cavendish.

Baron Cavendish - 17, Aspiring Historian. Goody-two-shoes, eldest child of Dakota and Cavendish.

#Paris Orso #Melany Ortega-Orso #Elizabeth Ortega-Orso #Oliver Ortega-Orso #Olivia Ortega-Orso #Aurora Ortega-Orso #Ace Ortega-Orso #Carlos Ortega-Orso #Rose Ortega-Orso #Cason Doofenshmirtz #Holly Doofenshmirtz #Lyla Von Roddenstein #Lilly Destruction #Hope Von Roddenstein #Cassidy Von Roddenstein #Zoe Von Roddenstein #Amo Dakota #Baron Cavendish #fankids #ship kids #shipkids #phineas and ferb #pnf #p&f #meet the kids #meet the characters #ask blog #Decades Later Rewrite #Decades Later #AU

[ross-nekochan]

La peluria prende di nuovo possesso di me.

Ed è subito inverno.

#curioso come nonostante la voglia di vivere pari a zero mi escano ste cagate #peluria #modalità orso attivata #vaffanculo cerette e depilazioni varie #un giorno avrò le palle per non farla ma più #non la capirò mai sta cosa #depilazione #peli

[matgal]

Last trip to France mood • #selfie #nerd #geek #bearded #summer #fondationlouisvuitton #paris #beardedman #bodypositivity #disneyfan #bodypositive #scruffy #bearcub #beardedguy #scruff #bear#photooftheday #scruffybear #bearslicious #orso #oso #bear #hairy #bearsofinstagram #bearmodel#gaybear#eurobearhunter#plusmenrevolution#bearinstagram#theweekoninstagram (presso Fondation Louis Vuitton Paris) https://www.instagram.com/p/CDzOdQ2JC92/?igshid=1xa4fw7w9p6rp

#selfie #nerd #geek #bearded #summer #fondationlouisvuitton #paris #beardedman #bodypositivity #disneyfan #bodypositive #scruffy #bearcub #beardedguy #scruff #bear #photooftheday #scruffybear #bearslicious #orso #oso #hairy #bearsofinstagram #bearmodel #gaybear #eurobearhunter #plusmenrevolution #bearinstagram #theweekoninstagram

[marzipanladyart]

Hello there (❁´◡`❁)

I’m Marzi (Aquarius, ‘95). From Poland.

My art is drawn traditionally and colored in digital (Procreate). Most of my focus goes to my original characters but I draw fanarts sometimes.

I do not allow to repost my art, reblog instead! Don’t use it without permission and credits.

Tags & links:

You can support me on SubscribeStar (for nsfw art!) and kofi!

Original stories:

The Golden Cages - my oldest and the most complex story, set in a fantasy world romance mixed with a family drama, main characters are Orso, Uccello and Fata;

This Melancholy We Share - set in Paris, in ‘60s, sad romance with a silver lining, main characters are Erwan Clément and Lauren Beaufort (and their dog - also Erwan);

The Sweet Sad Story - semi-fantasy world where magic is forbidden, lots of archeologists and mafia scores, main characters are Likier, Pivo, Amarena and Kadarka;

Fandoms (there is more but I draw the most for these):

Kingdom Hearts - LauriEven | MarVex is the only ship I care about (I do not ship them with anyone else btw);

FFXIV - my bun bun is named Lilac ‘Lili’ Nell and they are a healer; Wolmeric and Hythades; I play on the Crystal server, Brynhildr, and I would be happy to hang out with others, so feel free to come and say hi!; also Basildere and Georjeaux - Old Sharlayan npcs turned into ocs;

FFVII - BIG Hojo fan;

Overwatch - Moicy (and Yeehan)

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Welcome and enjoy!

#PINNED #long post but i wanted everything in one place lol

[kisslovegoodbye]

Gaspard Ulliel (24 November 1984 – 19 January 2022)

Back in 2007, Gaspard Ulliel played Hannibal Lecter in the film Hannibal Rising, an adaptation of the novel written by Thomas Harris. 

Gaspard’s other credits include Brotherhood of the Wolf, Summer Things, A Very Long Engagement, Paris, je t’aime, Saint Laurent, The Last Day, and It’s Only the End of the World...

More recently, Gaspard completed work as Anton Mogart/Midnight Man in the first season of Marvel’s “Moon Knight” series, appearing in six episodes of the upcoming series.

Gaspard Ulliel is survived by his 6 year-old son Orso and his girlfriend Gaelle Petri.

I'm sending all my love to his family and friends.

Rest in Power!

#rip #gaspard ulliel #rip gaspard ulliel #movies #star #actor #hannibal lecter #thomas harris #brotherhood #summer things #saint laurent #anton mogart #moon knight #restinpower #orso #gaelle petri #it's only the end of the world #marvel

[corallorosso]

Niente, ho aspettato fiducioso, ma il telefono non ha squillato. La meloni non mi ha invitato nemmeno quest’anno alla sua Atreju. Eppure ci sono andati tutti, siamo rimasti fuori solo io e il Poro Schifoso. E' stato frustrante. Ci speravo, mi sarebbe piaciuto declinare l’invito con un sottile sperculo. E avevo già la motivazione giusta: “grazie, giorgia, ma verrò quando prenderai chiaramente le distanze dal fascismo e da quelli dentro il tuo partito che sembrano vomitati dalle fogne e che stanno ancora dentro quella putrida dottrina fino al collo”. Pazienza, aspetterò il prossimo anno, però mi sarebbe piaciuto che anche qualcuno di quelli invitati avesse risposto in questo modo, invece di andare a farsi la solita passerella pubblicitaria del cazzo. Non parlo di quelli di cui non mi importa una sega, tipo letta, dal quale ormai mi aspetto di tutto e di peggio. Parlo di altri. Parlo di Conte per esempio, uno che si era guadagnato la mia stima, e non era semplice, e adesso la sta irrimediabilmente perdendo. Per lui la cosa è senz’altro irrilevante, ma a me dispiace. E non mi interessa nemmeno di sapere cosa abbia detto. Per me non doveva andarci e basta. E poi è lo stesso Conte che qualche giorno prima, a ‘L’aria che tira’, alla domanda sull’ipotesi berlusconi al Quirinale, non ha risposto, come suggerito anche da Andrea, “NEANCHE MORTO!” che sarebbe stata la risposta esatta, ma ha farfugliato di quel soggetto come di uno che ha fatto anche molte cose buone nelle istituzioni, sfoderando un democristianismo senza pari. Inaccettabile. Molte persone come me, non proprio giovanissime ma non abbastanza rincoglionite da non apprezzare la propria vita e volerci fare ancora un giro, anche se hanno perso tutto quello che c’era da perdere, conservano una speranza, un lumicino sempre più flebile al quale tuttavia non sanno rinunciare. E mai come in questo momento storico ci siamo sentiti così soli, privati di qualsiasi rappresentanza, senza più la minima illusione di un cambiamento. Perché mai come in questo momento partiti e politici sono stati così assenti e lontani, come se i nostri bisogni non avessero più motivo di essere, come se di quelle legittime aspettative non fregasse più un cazzo a nessuno. E temo proprio che sia così, troppo intenti come sono a occupare i posti a tavola. A noi non importa più nemmeno vincere, l’abbiamo capito tutti come va il mondo, però ci importa di crederci, in quel cazzo di mondo migliore, e di lottare per questo. Altrimenti vivere serve solo a trasformare il cibo in merda. E ci importa di non essere soli. Ma a chi dovrebbe stare dalla nostra parte servirebbe il coraggio, per fare certe scelte. E quello non lo insegnano in nessuna Università, nemmeno alla Sapienza. Quello non si impara. Orso Grigio

[artesplorando]

Emmanuel FRÉMIET, Pan with Bear Cubs 1867 Marble, 82 x 182 cm Musée d'Orsay, Paris Questo lavoro è stato esposto al Salon del 1867. Rappresenta Pan con due piccoli di orso.

#arte #artesplorando #storia dell'arte #artesplorazioni #divulgazione #esplorazione

[brightbeautifulthings]

The Court of Miracles by Kester Grant

"'Our mother the City is not a merciful mother,' she says as she gathers my hair in one hand. 'To be a girl in this city is to be weak. It is to call evil things down upon you. And the City is not kind to weak things. She sends Death the Endless to winnow the frail from the strong. You know this.'"

Year Read: 2020

Rating: 5/5

About: Il était une fois, there was a girl whose sister traded her own life so that she might live. Their Mother was the city of Paris, and their father, Thénardier, was the Master of Beasts and a beast himself. Lacking allies, the girl joined the Guild of Thieves, and she vowed to someday save her sister, even if it meant dismantling The Court of Miracles from the inside. But when the Tiger, Lord of the Guild of Flesh, sets his sights on her second sister, Ettie, Nina will have to unite the other guilds against him to save them both. The Court of Miracles is a Les Misérables retelling set in an alternate Paris, where The Miracle Court rules over the Wretched and to break the Law may ignite a war among the nine guilds. Trigger warnings: Everything. It's a seriously dark book. Death, child death, slavery, prostitution, cannibalism, poisoning, fires, severe injury, severe illness, guns, violence, drugging, abduction, starvation, and unreserved gushing from the reviewer. I received a free e-ARC through NetGalley from the publishers at Random House Children's.

Thoughts: The description had me at "Les Misérables retelling", but The Court of Miracles is so much more than that. While I loved revisiting favorite characters like Éponine, Valjean, and Enjolras cast in new roles, the real magic of this book is the Miracle Court of Grant's creation. It's every bit as dark and twisted as guilds of thieves, assassins, and smugglers suggest, and then some. I loved getting to know the various guilds and their hierarchies, where familiar characters like Montparnasse is Master of Knives and little Gavroche is a Ghost in the Guild of Beggars. There are some incredible new characters like Orso, the frightening but oddly kind Dead Lord, and a truly heinous villain in the Tiger, Lord Kaplan. A lover of all things grim and creepy, I can't imagine a Les Mis retelling that's better suited to me, but it's certainly not going to work for everyone. If you're easily triggered, tread carefully, because I can't imagine an issue this book doesn't hit against in some way.

Éponine is one of my favorite characters of all time, and I love her incarnation as the lead character, Nina. The blurb for The Court of Miracles likens it to Six of Crows (not a bad comparison, actually), and never is this more apparent than in her character. She's sort of a mash-up of Inej Ghafa and Nina Zenik, with the Wraith's skills at sneaking and thieving and all of the Heartrender's sass and occasional recklessness. She's fearless but flawed, always playing every side to protect her sisters, even when she's the one who puts them in danger in the first place. Cosette (Ettie) is almost as annoying as the original, but she gets a reasonable coming of age arc over the course of the book. I originally thought Femi Vano, the Messenger, was going to play a larger role, but he's somewhat overshadowed by Montparnasse, the stoic assassin who's always lurking in the shadows, and I'm cool with that. Add him to my already long list of favorite assassin characters. I'll leave Valjean's character a surprise, but let's just say I love it, and while Les Amis are truncated (likely to cut down on the character count), Enjolras and Grantaire play important roles. (The only sad thing: Enjoltaire does not seem to be a ship in this series, but I have hope.)

The book is relatively fast-paced given the time span it covers. I would have been interested to see more of Nina's training as she becomes the Black Cat in the Guild of Thieves, but we time-jump a couple years from her initiation to the current plot. It keeps things moving though, and her plan to save Azelma is intricate and long-running, with no shortage of smaller heists or missions to gain allies in the other guilds. There are excerpts of "fairytales" told by the Dead Lord that flesh out the history of The Miracle Court and its rulers. There's plenty of action, world-building, and character development, and I was never bored a moment. I'm ecstatic this is the beginning of a trilogy because I wasn't ready to leave Nina's world behind, and there's so much more of it to uncover.

#book review #the court of miracles #kester grant #les miserables #ya fantasy #random house #random house children's #netgalley #5/5 #rating: 5/5 #2020

[updateparishilton]

March 15, 2008 —   Paris Hilton leaving Orso restaurant in West Hollywood.

#candid #paris hilton #2008 #flashback