Tumgik
#Niente si dimentica
apropositodime · 1 year
Text
Tumblr media
Rosaria Schifani
#letiziabattaglia
13 notes · View notes
elipsi · 7 months
Text
now i have to complain a bit about inconsequential shit
#allora. nella nuova residenza mi sono fatta questo gruppetto di amiche (che erano già amiche tra di loro da tanto) e mi trovo anche bene#con un paio non ho tantissima confidenza ma vabbè#una di queste quando a ottobre si era laureata mi aveva invitato all' ultimo alla sua festa di laurea#aveva fatto tipo il gruppo whatsapp con tutti gli invitati due settimane prima mettendo tutte quelle delle gruppetto tranne me#e sinceramente chissene è la sua festa invita chi vuole#ok. due o tre giorni prima mette anche me senza dirmi niente#io ci sono pure andata e ed è stata una bella serata anche perché lei adesso se ne va per la magistrale e non la vedrò più#e quindi ci siamo commossi un po' tutti#durante io le faccio ''ma dai almeno per la mia laurea ci ritroviamo'' e lei tutta commossa che dice ''ah quindi vuoi invitare pure me?''#perché vabbè sa anche lei che non siamo vicinissime#quindi adesso che è ora della mia laurea io le mando un messaggio per chiederle se riesce a venire#e lei lo legge e non mi risponde per tre giorni di fila 😐#ieri sera me ne sono un po' lamentata con le altre del gruppetto che mi hanno detto che fa sempre così si dimentica di rispondere#e stamattina ho visto che mi ha risposto con un tripudio di emoji carine#e adesso mi sta venendo il dubbio che le altre le abbiano detto qualcosa?#e in tutto questo. se non vuole venire per qualsiasi motivo me lo può dire in faccia#così evito pagare 13€ in più al bar per la sua presenza#invece di fare sti giochini di merda.#thoughts? mi sto facendo film mentali?
6 notes · View notes
stregamorganablog · 9 months
Text
Tumblr media
“Non si dimentica niente, le cose cambiano solo posto ma rimane tutto dentro".
Sigmund Freud
Buongiorno ♉
110 notes · View notes
Text
Tumblr media
Non si dimentica niente.
Le cose cambiano solo posto,
ma rimane tutto dentro….🌹
S. Freud
88 notes · View notes
Text
Tumblr media
Lei è strana.
Un miscuglio di paure, di incertezza e dolcezza, ironica per non sentire i suoi pensieri.
Si prende in giro e ride di se dei suoi difetti, delle sue cicatrici, delle sue mancanze.
Sa di non essere nulla di speciale anche se qualcuno glielo dice.
Non è bella e non è sexy.
Lei è quella che cade dai tacchi.
Che inciampa nella gonna mentre si spoglia.
Che se piange si dimentica di avere il mascara e si passa la mano sugli occhi.
Lei è quella che mangia con le mani, che si sporca di gelato, che se la invitano a pranzo ama le cose semplici.
Lei è quella del mare d'inverno.
É quella dei sorrisi storti per dire ok va bene così.
Quella che piange per un film.
Quella che ama la lentezza ma vive in velocità.
Quella che si stringe le ginocchia al petto quando si sente sola.
Quella che se ne sta in silenzio a guardare la notte.
Quella che preferisce la penombra al sole accecante, ma ama la chiarezza.
Lei è così.
Un pò strana.
Un pò tutto.
Un pò niente.
Lei è così.
È lei.....
📖🌹
𝒜𝓃𝓃𝒶 𝒯𝒶ℊ𝓁𝒾𝒶𝒻ℯ𝓇𝓇ℴ
15 notes · View notes
ninfaribelle · 5 months
Text
Tumblr media
Questa sera tornerai a casa.
Aprirai del vino buono.
Come un coccola leggera
scenderà a scaldarti il cuore.
Penserai che in fin dei conti
non ti manca proprio niente
per essere felice.
Forse un po’ di coraggio in più, ogni tanto.
Ma intanto, goditi il cielo che ti sei guadagnata.
Tu lo sai, quanto ti è costato.
Quel silenzio che hai addomesticato.
Che oggi ti è amico.
Ma un giorno ti ha ucciso.
Perché hai scelto
dove tanti si tiravano indietro
tu hai scelto, di non pretendere amore.
Ad ogni costo.
Solo per bisogno.
Solo per non essere sola.
Quando non era il momento.
Quando non te la sentivi.
Quella forza che non pensavi di avere.
Che oggi parla per te.
Che oggi ti difende dagli sguardi invidiosi.
E chi ti passa vicino
lo sente che la bellezza
nei tuoi occhi
ha vinto.
E non c’è spazio.
Non c’è più spazio vicino a te.
Per chi non sa scegliere.
Non sa rischiare.
Non sa sognare.
Per chi non sa che la notte
ascolta solo, chi la sa ascoltare.
Non c’è più spazio vicino a te
per chi non sa affrontare la vita.
Per chi resta nell’incertezza dell’ombra
e dimentica il bisogno
di riprendere a brillare.
(Andrew Faber - Ph. Io)
25 notes · View notes
cutulisci · 10 months
Text
Le dichiarazioni d’amore più belle della letteratura:
1. «Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.»
Dino Buzzati - La boutique del mistero
2. «Non sono sicuro di averti dentro di me, né di essere dentro di te, e neppure di possederti. E in ogni caso, non è al possesso che aspiro. Credo invece che siamo entrambi dentro un altro essere, che abbiamo creato e che si chiama Noi.»
Robert James Waller - I ponti di Madison County
3. «Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. A volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. Allora m’immagino di fare le due cose insieme, e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola.»
Cesare Pavese a Bianca Garufi
4. «E senza di te io sono lontana 
non so dire da cosa ma lontana, scomoda un poco perduta, come malata, un po’ sporco il mondo lontano da te, più nemico, che punge, che graffia, sta fuori misura.»
Mariangela Gualtieri - Il mondo che graffia, se non sei accanto a me
5. «Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare.»
Lev Tolstoj - Anna Karenina
6. «Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.»
Jane Austen - Orgoglio e pregiudizio
7. «Se tu ti ricordi di me, allora non importa se tutto il mondo mi dimentica.»
Haruki Murakami - Kafka sulla spiaggia
8. «Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.»
Gabriele D’Annunzio
9. «Ti amo, cara Connie, di questa parola so tutto il peso – l’orrore e la meraviglia – eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.»
Cesare Pavese a Constance Dowling
10. «Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti.»
Franz Kafka - Lettere a Milena
11. «Sei entrata per caso in una vita di cui non andavo fiero, e da quel giorno qualcosa ha cominciato a cambiare. Prima di te, fuori di te, non aderivo a nulla. Quella forza per cui ogni tanto mi prendevi in giro è sempre stata solo una forza solitaria, una forza di rifiuto. Con te ho accettato più cose. Ho imparato a vivere, in un certo senso. Per questo forse il mio amore è sempre stato pervaso da una gratitudine immensa.»
Albert Camus a Maria Casarès
12. «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.»
Eugenio Montale
- https://x.com/poesiaitalia/status/1692772938200539376?s=46&t=34dYe_n2Br4FRHOah3j69Q -
30 notes · View notes
Text
Provate ad abitare in un corpo di cui non avete il controllo, che dalla mattina alla sera vi piega in due, che da una settimana all'altra cambia forma, immagine, dimensione, diventando estraneo a te stesso, bruciando tutto ciò che ha attorno, e ripete questi cicli continuamente nel tempo.
Provate ad abitare in un corpo che decide per voi se potete uscire la sera, se potete assaggiare il primo piatto al pranzo di Natale, se potete andare in vacanza in quel posto che amate tanto.
Provate ad abitare in un corpo costantemente sottoposto a giudizi, perché altro non sono. "Sei anoressica!", "Non mangi niente!", "Ma quanto mangi?", "Ehh beata te che hai quel metabolismo", "Hai messo qualche chiletto?", e pensare che dietro non ci sono scelte estetiche, ma una malattia che non vi fa assorbire alcun nutriente, o che vi gonfia da matti quando si assumono molti dei farmaci utilizzati.
Provate ad abitare in un corpo che viene costantemente osservato, studiato, sottoposto a cure dolorose, a volte devastanti. Un corpo desiderato come strumento, come una cavia, come se la tua mente fosse costantemente esclusa e contasse solo quella pancia e quella malattia a cui di te, non importa nulla.
Provate ad abitare in un corpo che vi fa disperare spesso, che vi strema quando le terapie non fanno effetto, che vi fa raggomitolare a letto tra i dolori, che vi conduce con frequenza nel solito ospedale tra le solite pareti bianche.
E non importa quanti anni tu abbia, non importa lo stile di vita sano mantenuto fino a quel momento, non importa l'urgenza di finire la scuola, o andare al lavoro, o occuparsi dei proprio bambini.
Non importa chi tu sia, lui viene prima.
E ora provate a raccontarlo, a chiedere attenzione e cura, a ricercare amore ed empatia.. Senza avere nulla da mostrare.
Perché questo corpo le cicatrici e i tagli li nasconde e protegge dentro di sé.
Sotto strati di pelle custodisce la storia più grande.
E così, spesso, una caviglia slogata riceve maggiore rispetto.
E così, spesso, chi hai intorno si dimentica che la tua battaglia non ha il pulsante "pausa", né "fine".
E così, spesso, ci ritroviamo davanti allo specchio e ci sembra che questo involucro non ci rappresenti.
Ma non è così, non è così..
Oggi è la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie croniche intestinali, il Morbo di Crohn e la Colite ulcerosa, anche dette Malattie Invisibili.
Il mio invito è quello di andare oltre le apparenze, di aiutarci a rendere la nostra malattia Visibile.
Di darci coraggio, anche se, spesso, non potete vedere i segni della nostra battaglia.
S. Parisi
"Non sai quanto sei forte, finché essere forte è l'unica scelta che hai." 🌸
Buon World IBD Day a tutti 💜
#makingtheinvisiblevisible #WorldIBDDay #AmiciOnlus #invisiblebodydisabilities
Tumblr media
11 notes · View notes
smokingago · 19 days
Text
Lei è strana.
Un miscuglio di paure, di incertezza e dolcezza, ironica per non sentire i suoi pensieri.
Si prende in giro e ride di se dei suoi difetti, delle sue cicatrici, delle sue mancanze.
Sa di non essere nulla di speciale anche se qualcuno glielo dice.
Non è bella e non è sexy.
Lei è quella che cade dai tacchi.
Che inciampa nella gonna mentre si spoglia.
Che se piange si dimentica di avere il mascara e si passa la mano sugli occhi.
Lei è quella che mangia con le mani, che si sporca di gelato, che se la invitano a pranzo ama le cose semplici.
Lei è quella del mare d'inverno.
É quella dei sorrisi storti per dire ok va bene così.
Quella che piange per un film.
Quella che ama la lentezza ma vive in velocità.
Quella che si stringe le ginocchia al petto quando si sente sola.
Quella che se ne sta in silenzio a guardare la notte.
Quella che preferisce la penombra al sole accecante, ma ama la chiarezza.
Lei è così.
Un po’ strana.
Un po’ tutto.
Un po’ niente.
Lei è così.
È lei.
Anna Tagliaferro
Tumblr media
7 notes · View notes
canesenzafissadimora · 4 months
Text
Non è vero che dimentico le persone.
Io le metto solamente in un angolo di vita che non guarderò mai più.
Le metto in quell'angolo semplicemente perché porterò con me solo l'esperienza che incontrarle mi ha lasciato.
Io non dimentico le persone, anzi... me le ricordo benissimo, tutte!
Ed è proprio perché non dimentico che alcune proseguono con me e altre restano in quell'angolo che è il "passato"!
Niente si dimentica e niente si cancella, ma c'è una regola che io amo rispettare per prima ed è quella di scegliere chi diventa "passato", chi merita di essere "presente" e chi sarà onorato di appartenere al "futuro"!
Tumblr media
(Silvia Nelli)
18 notes · View notes
occhietti · 1 year
Text
Tumblr media
- E allora vai
- Avrò paura?
- Sì.
- Poca o tanta?
- Tantissima
- A destra o a sinistra?
- Se puoi non schierarti mai, resta al centro. Del tuo cuore.
- E se arriva il lupo?
- Il lupo arriva, ma anche il gatto, il cane, l'orso, le acciughe, il vento, il sole, la neve. Amore mio, arriverà tutto, non posso ometterti niente.
- E se mi perdo?
- Che ti perdi non è un forse, ma una certezza; quindi quando ti perdi chiedi informazioni.
- A chi?
- Ecco, a chi. Se dovesse succedere prima di aver imparato a riconoscere tutte le erbe spontanee, i fiori e gli alberi, aspetta, non chiedere a nessuno, chè poi può succedere che scambi ciliegie per bacche velenose.
Aspetta, impara i prati i boschi e soprattutto i venti, poi, se ancora sarai perduta, saprai da sola a chi rivolgerti.
- Morirò?
- Sì
- Aiuto!
- Rinascerai tante volte, la morte si dimentica, prima o poi.
- Eh, prima o poi, ma il tempo è contato
- No, il tempo è contatto, è toccare tutto, provarci almeno, tutte le parti.
- Mi risolverò?
- Non sei un rebus, sei un puzzle senza pezzi mancanti. Imparerai a metterli insieme, dal verso e con lo sguardo giusto.
- Promettimelo.
- Di più, te lo giuro.
- Incontrerò l'amore?
- Te lo auguro, ma attenta a chi ti vuole spogliare, fermati piuttosto da chi ti vuole sfogliare… Perché l'amore, per me, assomiglia molto a qualcuno che ti tiene la fronte mentre tu, vomiti i giorni più duri.
- Allora vado?
- Allora vai.
- Francesca Pachetti, da La Raccontadina. Racconti a passo di vanga.
46 notes · View notes
immensoamore · 2 months
Text
Custodiscimi fra le cose preziose,fra ciò che non si dimentica. Nascondimi fra le cose troppo intime per poter essere raccontate, fra i segreti che rimangono nel fondo del cuore, pesanti eppure bellissimi,ricordami, comunque vadano le cose, perché vorrei restare, restare per sempre fra i pensieri e i battiti del cuore, fra le immagini che il cervello non sa filtrare e che compaiono senza un perché, fra i sorrisi immotivati degli attimi distratti, in cui tutti ti chiederanno a cosa pensi e tu risponderai il solito "niente", sollevando le spalle,ed invece starai pensando a me.
Salvami, fra le cose a cui non si può rinunciare, conserva gli attimi, i sospiri, conserva soprattutto le carezze ed i silenzi, tutto ciò che non ho detto e ogni parola che ci siamo donati.
Non lasciarmi andare, mai per davvero.
15 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LA VIOLENZA DELLA TRADIZIONE
Non è mai semplice, per il nostro tempo, comprendere l’opera d’arte che risale nei secoli, la sua origine, la sua ragione, la sua finalità. Si dimentica che l’artista solo tra Ottocento e Novecento ha realizzato la propria libertà d’espressione e soprattutto di scelta dell’oggetto rappresentato. E si tralascia anche la sottile distanza che ha sempre connotato il contenuto, frequentemente richiesto e riproposto, dallo stile della composizione: il medesimo “oggetto” muta attraverso pochi cenni delle figure, la scena, lo sfondo, la luce, i colori. Così, l’oblio della memoria consuma anche il vero significato della tradizione: non pedissequa ripetizione dell’immutabile ma sempre il riflesso di un’interpretazione. L’interpretazione configura il tradimento: la stessa etimologia del tardo latino lascia scivolare la “consegna” in un passaggio che altera di per sè la cosa rimessa. Si tratta di un tradimento necessario, pena la fine stessa dell’espressione d’arte. Ma un tradimento che poggia le sue radici su un’interpretazione che precede: ermeneutica di un’ermeneutica. Non importa che sia un testo letterario o un testo pittorico: lo sguardo abbraccia sempre un’immagine. L’origine scompare. Così, al “Parnaso” (1495 - 1497, Louvre, Parigi) di Andrea Mantegna (1431 - 1506) che trasuda esibita regalità, si contrappone il “Festino degli dei” (1514, National Gallery of Art, Washington) di Giovanni Bellini (1429 - 1516) dal quale emerge il riflesso sorprendente di una nascosta “ricreazione” delle figure divine: appartate, finalmente lontane dagli occhi mortali, abbandonano la loro funzione regale, la partecipazione alle vicende umane fino a raccogliersi nella modestia dei gesti. Pochi anni dividono questi due dipinti. Eppure, lo spazio temporale non giustifica l’abisso della dissonanza. Tra i due, il “Parnaso” (1510 - 1511) della Stanza della Segnatura (Musei Vaticani), l’affresco realizzato da Raffello (1483 - 1520) che mostra dei e mortali uniti nella celebrazione della poesia. Ecco l’anello di congiunzione. Ma è di nuovo un tradimento. Ancora la violenza dell’interpretazione. Il trascendimento della tradizione è, infine, il segno di un passaggio d’epoca. Che fa violenza al passato. A similitudine del processo naturale di nascita e di morte. Nulla permane. Niente è mai assoluto. Nella vita come nell’arte.
23 notes · View notes
Text
Tumblr media
Deus sive Natura
(il Dio secondo Spinoza)
“Smetti di pregare e di batterti il petto!
Quello che voglio che tu faccia è uscire nel mondo per goderti la vita.
Voglio che ti diverta, che canti, che ti diverta e goda di tutto ciò che ho fatto per te.
Smetti di andare in quei templi cupi, bui e freddi che ti sei costruito e che dici che sono la mia casa!
La mia casa è la montagna, è nei boschi, nei fiumi, nei laghi, nelle spiagge. È lì che vivo ed è lì che esprimo il mio amore per te.
Smetti di incolparmi per la tua miserabile vita; non ti ho mai detto che ci fosse niente di sbagliato in te o che eri un peccatore, o che la tua sessualità era una cosa cattiva!
Il sesso è un dono che ti ho fatto e con cui puoi esprimere il tuo amore, la tua estasi, la tua gioia. Quindi non incolparmi per tutto ciò per cui sei stato portato a credere.
Smetti di leggere supposte scritture che non hanno nulla a che fare con me.
Se non riesci a leggermi all'alba, in un paesaggio, negli occhi dei tuoi amici, negli occhi di tuo figlio ...
Non mi troverai in nessun libro!
Fidati di me e smetti di chiedermelo. Mi dirai forse, come fare il mio lavoro?
Smetti di aver paura di me. Non ti giudico, non ti critico, non mi arrabbio, non ti disturbo, non ti punisco. Sono puro amore
Smetti di chiedermi perdono, non c'è niente da perdonare. Se ti ho creato ... ti ho riempito di passioni, limitazioni, piaceri, sentimenti, bisogni, incongruenze ... del libero arbitrio. Come posso biasimarti se rispondi a qualcosa che ti ho messo? Come posso punirti per essere come sei, se sono io quello che ti ha fatto? Pensi che potrei creare un posto per bruciare tutti i miei figli che si comportano male, per il resto dell'eternità?
Che tipo di Dio può farlo?
Dimentica qualsiasi tipo di comandamento, qualsiasi tipo di legge; quelli sono trucchi per manipolarti, per controllarti, che creano solo colpa in te.
Rispetta i tuoi coetanei e non fare ciò che non vuoi per te stesso. Tutto ciò che chiedo è che presti attenzione alla tua vita, che la tua attenzione sia la tua guida.
Mia amata, amato, questa vita non è una prova, né una scala, né un passo nel cammino, né un saggio da mostrare, né un preludio al paradiso. Questa vita è l'unica cosa qui e ora, e l'unica cosa di cui hai bisogno.
Ti ho reso assolutamente libero, non ci sono premi o punizioni, né peccati o virtù, nessuno porta un distintivo, nessuno porta un registro dei buoni e dei cattivi.
Sei assolutamente libero di creare un paradiso o un inferno nella tua vita.
Non potrei dirti se c'è qualcosa dopo questa vita, ma posso darti qualche consiglio. Vivi come se non ci fosse. Come se questa fosse la tua unica possibilità di godere, di amare, di esistere.
Quindi, se non c'è nulla, allora ti sarà piaciuta l'opportunità che ti ho dato. E se sì, assicurati che non ti chiederò se ti sei comportato bene o male, invece ti chiederò: “Ti è piaciuto? Ti sei divertito Cosa ti è piaciuto di più? Che cosa hai imparato?”
Smetti di credere in me; Credere è opinare, indovinare, immaginare. Non voglio che tu creda in me, voglio che tu mi senta. Voglio che tu mi senta quando baci la tua amata, quando vesti la tua piccola figlia, quando accarezzi il tuo cane, quando fai il bagno in mare.
Smetti di lodarmi, che tipo di Dio egoista pensi che io sia?
Sono annoiato dal fatto che mi lodino, sono stanco di essere ringraziato. Ti senti grato? Dimostralo prendendoti cura di te, della tua salute, delle tue relazioni, del mondo. Ti senti osservato? sopraffatto? ... Esprimi la tua gioia! Questo è il modo di lodarmi.
Smetti di complicare le cose e di ripetere come un pappagallo ciò che ti è stato insegnato su di me.
L'unica cosa certa è che sei qui, che sei vivo, che questo mondo è pieno di meraviglie.
Perché hai bisogno di ancor più miracoli? Perché così tante spiegazioni?
Non cercarmi fuori, non mi troverai. Cercami dentro ...è lì che sono, battendo in te.”
Baruch Spinoza
9 notes · View notes
susieporta · 6 months
Text
HO IL CUORE CHIUSO?
Essere scollegati dal qui è ora porta come conseguenza l’essere scollegati dal cuore.
Ma anche dal corpo. Come ben sappiamo il piacere passa anche nel corpo sotto forma di sensazione.
Quindi se c’è una frattura tra corpo e mente, non senti l’amore, anche se qualcuno lo condivide con te.
Tengo a precisare che essere scollegati dalla gioia e dalla vitalità, non vuol dire che tu non le abbia, ma semplicemente che non riesci a sentirle.
Non riesci né a dare né a ricevere.
È come se chiudessi le persiane e dicessi che non c’è luce dando la colpa al sole.
Il cuore è chiuso e con un cuore chiuso, l’amore non entra e non esce.
E, ovviamente, non sentendo niente uno cosa fa?
Semplice, chiede agli altri di amarlo.
Ma dimentica un fatto importante:
Un cuore chiuso non è nemmeno in grado di percepire l'amore che gli viene donato.
Questo è il paradosso.
Infatti, se il tuo cuore è chiuso, potrebbe venire anche il padre eterno e condividere tutto il suo amore con te, potrebbe colmare tutte le tue aspettative, potrebbe darti tutte le attenzioni che desideri, e tu?
Tu non lo sentiresti comunque…
Non riusciresti a riconoscerlo quell’amore, perché non sai cos’è, non l’hai mai sperimentato.
E continueresti a chiedere, continueresti a soffermarti su ciò che non hai ricevuto, continueresti ad avere dubbi che ti ami davvero.
ma se non proviamo realmente amore né per noi stessi nè per gli altri, cosa proviamo allora?
Proviamo solo emozioni. Appunto.
Ecco perché bramiamo emozioni travolgenti e attenzioni assidue…
Ecco perché abbiamo così bisogno di stimoli emotivi e sensoriali intensi.
Per sentire qualcosa. Perché non siamo in amore.
Più non senti la tua anima, più chiederai agli altri di provocarti emozioni per farti sentire vivo.
Questo è il fatto.
Quando il cuore è chiuso e siamo tagliati fuori dall'amore, non rimane che da viverci quelle forti emozioni che subentrano quando ci accorgiamo che qualcuno sia interessato a noi.
Questo bisogno cronico di eccitazione, di farti travolgere dalla passione o semplicemente di sentirti al sicuro con qualcuno che si prende cura di te, con qualcuno che c’è è direttamente proporzionale a quanto il tuo cuore è chiuso e non riesci a percepire amore in te stesso e per te stesso.
Osserva che, in una coppia, quando uno si lamenta che l’altro non gli dà abbastanza attenzioni, non lo fa stare bene, gli sta dicendo: “Tu non mi generi abbastanza emozioni, abbastanza piacere”.
Sta cercando solo quello, sta cercando qualcuno che gli provochi emozioni.
Solo chi è "sordo" ti chiede di "urlare" perché non sente niente.
Dunque, se hai bisogno che qualcuno ti faccia stare bene in una relazione significa che non c’è amore.
Vivi attraverso quella persona, vivi in reazione. Nelle reazioni meccaniche emotive.
Stai usando una persona per stare bene ed essere felice.
E questo significa… sì, che tu stai male.
Mi chiedo cosa porti, esattamente, nella relazione in questo caso.
Cosa condividiamo se chiediamo e basta?
Andiamo in cerca di un collegamento esterno con le altre persone, essendo scollegati dentro.
Ma prima di tutto, si deve essere collegati dentro, poi, ci si può collegare fuori.
Vorrei che ti fermassi a osservare come ti senti dopo che prosciughi la tua energia per ammaliare, eccitare e stupire continuamente; per riuscire ad apparire sempre più interessante agli occhi degli altri, perché poi quell’interesse va mantenuto.
Considera che con il cuore chiuso, uno si sente riconosciuto e confermato solo quando riesce a strappare dell'energia-attenzione a qualcuno, usando tutti i trucchi che conosce.
A muoverlo sono i suoi bisogni irrisolti che non gli concedono mai delle tregue, mai un attimo di riposo, loro pretendono di essere soddisfatti e subito.
Troppe volte la nostra vita non è che un lungo lamento, una continua gara tra ego che cercano di ottenere la maggior quantità di attenzione possibile, fino alla fine.
E che cosa non si farebbe, pur di non dover affrontare e risolvere una volta per tutte, la nostra paura della solitudine, soprattutto se combinata con un profondo senso d'inadeguatezza…
Ma comprendi che non sarà certamente l'attenzione altrui ad aprirci il cuore. Non È cosi che funziona.
Serve smettere di chiedere attenzione, riconoscimento e approvazione agli altri e iniziare a rivolgere quel po' di attenzione che abbiamo su noi stessi, al nostro interno, risvegliando così il cuore e tutto l'amore sepolto che si è sempre trovato lì...nel centro del cuore spirituale di ognuno di noi.
Il viaggio è dentro.
Poi fuori, una volta risvegliato il cuore.
Ricorda che tutte le emozioni in una condizione di "sonno" e di "frammentazione interiore", diventano veleno per l'anima.
Ti legano i polsi, quando l'amore ti farebbe crescere le ali.
ROBERTO POTOCNIAK
11 notes · View notes
yomersapiens · 1 year
Note
Quali sono le tue Red flag?
Ci ho pensato un po' perché non capisco se ti riferisci alle mie inteso come quelle che ho imparato essere parte di me e che compromettono i miei rapporti, o quelle degli altri e che dovrei riconoscere onde evitare di ricadere in errori passati. Facciamo che è la seconda e allora parto con la lista, perché a me piace sempre dilungarmi.
Se non prova sentimenti verso oggetti inanimati ecco quello è da evitare, tipo non cerca di salvare delle banane abbandonate nel reparto sbagliato del supermercato da qualcuno che se ne è sbarazzato perché ci ha ripensato ecco questo no, ma anche se non saluta per l'ultima volta dei pantaloni usati prima di buttarli via.
Se tipo si dimentica di dirmi che sta con un altro, quello è un segnale che non gradisco. Mi piace che mi vengano raccontate palle costruite bene non errori di distrazione.
Se non lascia il posto agli anziani sul bus o sul treno.
Se non condivide la cioccolata, ricordo questa ragazza a cui portai una barretta in regalo e lei ne mangiò un bel pezzo e poi la mise via in borsetta e io ero lì che la guardavo grondando saliva e questa niente, "beh me l'hai regalata perché devo offrirtela?".
Se se ne viene fuori con discorsi ascetici dell'amarsi senza dover dimostrare amore ecco, quella è una cosa enorme e scintillante.
Se nella lista delle priorità al primo posto c'è drogarsi anche non va bene, soprattutto se non offre, come la tizia della cioccolata, ma in generale è un bel "no grazie".
Se con troppa facilità utilizza il sesso per controllarmi ecco non ci siamo, ma perché io per tutte queste cose reagisco come con la cioccolata di prima, sono davvero un banale esempio di maschio etero bianco che ti serve davvero un niente per fargli fare ciò che vuoi, allora ho imparato che è meglio restare casti.
Stessa cosa ma al contrario, se controlla l'assenza del sesso proprio per farmi sentire in colpa per la facilità con cui mi lascio andare alle passioni carnali, uguale: meglio da solo.
Se fuma (cosa che non sopporto) e non si prende cura di dove riporre i mozziconi e li lancia in giro, che odio.
Uh se non ha almeno perso una cosa importante nella vita.
Se sorride troppo in foto, perché è chiaro che io non riuscirò mai a tenere alto l'umore a questi livelli e allora entrerei in un loop di ansia totale.
Se è troppo fotogenica, perché io vengo sempre di merda e mica mi sta bene che poi magari ci si fa una foto insieme e io sembro Shrek e lei un umano normale.
Se non ha almeno una dozzina di segreti che custodisce con cura senza rompere per i miei trecentomila.
Se ha un sacco di soldi, ecco quello proprio non va, cioè io ho bisogno di sofferenza e dolore e rivalsa e combattere il capitalismo insieme.
Se non è in grado di stare per i fatti propri, in solitudine, come protezione e cura verso se stessa.
Se tratta male i piccioni per strada.
Se sogna di andare a Eurodisney o Disneyland.
Ah se le piacciono i Minions.
Se tifa Juve o segue il calcio in generale perché a me il calcio fa cagare e non ne voglio sentire parlare mai e comunque Forza Napoli sempre.
Se non ha senso dell'umorismo e una volta sono uscito con una che ha detto "esco con te perché mi fai ridere dato che io non so cosa siano l'ironia e il sarcasmo" e io ho pensato vabbè chissenefrega con quelle tette mica è necessario e invece alla fine vai a scoprire che non serve a molto uscire con qualcuno con cui non puoi ridere ma ha una quarta abbondante.
Se ha difficoltà a esprimere quello che prova con parole semplici, non me la prendo se i discorsi non sono il tuo forte eh, ma ad esempio una volta mi sono frequentato con una viennese per alcuni mesi e io insomma ci stavo per cascare ma lei diceva sempre "non dire romanticherie che non le voglio sentire" e dovevo trattenermi finché un giorno disse "oggi abbiamo passato un bel pomeriggio" e quello fu la sua massima capacità di comunicare quello che provava, io speravo in un "ti trovo molto bello e mi piace stare con te" e invece no, quindi magari una via di mezzo non sarebbe male, o almeno dirmi prima che non si va da nessuna parte così io mica faccio quella cazzata dell'innamorarmi.
Se non ha mai avuto a che fare con la malattia, non voglio rovinare la sua vita fantastica arrivando io con il mio carico di visite in ospedale. Ma questa non è una red flag è solo forse, credo, invidia e amore verso il prossimo.
Se lascia cibo nel piatto quando cucino io.
Se non mangia dolci.
Se non beve caffè.
Se non ha nemmeno un vizio.
Se mi sostituisce con il padre perché cerca una figura paterna.
Se parla durante i film e guarda solo film doppiati in italiano (ok su questa posso trovare un compromesso).
Se viene a chiedermi data e ora e luogo di nascita e poi fa il quadro astrale, questa è da correre via a gambe levate.
Se non le piacciono le liste.
Se manda messaggi audio più lunghi di 40 secondi.
Se limona mio fratello per farmi ingelosire.
Se non si commuove quando le mando una foto di Ernesto (il mio gatto) in una posizione carina.
Se desidera essere intrattenuta e basta, perché io ho questo problema di voler sempre far ridere e intrattenere e alla fine vengo largamente sfruttato ma so che è colpa mia ahimé.
Se manda le emoji. Troppe emoji.
Se guarda Sanremo o altre cose trash.
Se non le piace la pizza napoletana e dice che le altre varianti (che non sono pizze bensì banali focacce) sono migliori.
Se rompe il cazzo con De André.
Se si annoia a leggere tutti sti punti.
Se non è stata almeno 6 mesi da sola.
Se non è stata almeno 6 mesi in terapia.
Boh penso di aver perso di vista la domanda iniziale arrivato a questo punto però credo sia chiaro che sono un grande rompicoglioni. È che invecchiando (unica cosa in cui sono davvero bravo) e accumulando un sacco di esperienze (altra cosa in cui eccello mio malgrado) ho creato dei segnali di pericolo che, seppur minimi, mi aiutano ad evitare di sprecare il poco tempo a disposizione. Non perché io stia morendo eh, non più del normale, tutti ogni secondo che passa ci avviciniamo al momento della nostra dipartita, ma perché il mio tempo a me piace passarlo largamente facendomi gli affari miei. Quindi per rispondere alla domanda inversa, quali sono le mie red flag inteso come mie proprie di me stesso, mi piace fin troppo farmi gli affari miei, il che è davvero brutto quando altri umani vogliono interagire.
54 notes · View notes