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#LA ACCADEMIA DEL PIACERE
cristinabcn · 2 years
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ESPAÑA: LA ACCADEMIA DEL PIACERE, FAHMI ALGHAI y NURIA RIAL Presentan "UDITE AMANTI" En el ESPACIO TURINA DE SEVILLA
ESPAÑA: LA ACCADEMIA DEL PIACERE, FAHMI ALGHAI y NURIA RIAL Presentan “UDITE AMANTI” En el ESPACIO TURINA DE SEVILLA
La viola da gamba de Fahmi Alqhai y Accademia del Piacere y la voz de la soprano tarraconense Nuria Rial se aúnan para visibilizar la obra de la veneciana Barbara Strozzi. Sevilla, domingo 16 de octubre de 2022.- La soprano catalana Nuria Rial y el violagambista Fahmi Alqhai colaboran, de forma muy exitosa, desde hace varios años. Ahora vuelven a unirse para mostrar la obra de una de las…
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patemi-pk · 1 year
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Aspettando Pk
Post in italiano, mi spiace per i lettori internazionali, ma mi trovo più comodo a parlare nel mio idioma natio per questa piccola digressione.
Davide Cesarello
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Ho ordinato su Panini.it il nuovo volume di Pk, assieme ad altre cose, perciò avrò modo di leggerlo dopo la data di uscita. Intanto, mi fa piacere che per le matite sia stato scelto stavolta Davide Cesarello.
Potrà apparire forse strano, ma faccio moderatamente il tifo per Cesarello da tempi non sospetti. Allievo della defunta Accademia Disney, ha collaborato con Disney Italia dalla seconda metà degli anni 90, fino agli anni 00. In quegli anni disegnò un pugno di storie, in due delle quali si cimentò anche da autore completo. Ben presto, però la sua carriera prese una strada che definirei più corporate, ovvero da copertinista per varie serie, come Minni & co., Mega 2000, X-Mickey (di cui si occupò anche di parte del processo creativo alle spalle), i Gialli di Topolino e iniziative editoriali come i Classici della Letteratura (la serie edita in collaborazione col Corriere della Sera ebbe in Italia come copertinista principalmente Fabio Pochet, ma in altri Paesi continuò con copertine di Cesarello).
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In pratica si potrebbe dire che sviluppò una carriera simile a Marco Ghiglione, ma, parlando da lettore, nelle poche cose disegnate da lui, vedevo una maggiore capacità narrativa e recitativa, che superava la capacità di mettere in posa dei personaggi per un'illustrazione statica.
Una storia in particolare, mi permise di mettere a fuoco il suo talento: Topolino e il diamante rosa, che ritrovai su un Topolino di quelli venduti nelle buste delle edicole.
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La cosa che mi colpì maggiormente, fu, nello stile, la volontà di eludere dal manierismo un po' provinciale che spesso insidia varie storie italiane, per mettere in scena un Topolino molto reale e allo stesso tempo fedele alla lezione d'oltreoceano. Questa commistione fra look corporate e taglio rampante dei personaggi, più che a Ghiglione, finiva per farmelo accostare a Sciarrone o Barbucci. Insomma, mi sembrava arrivare da quella scuola (o meglio, come avrei scoperto dopo, da quell'Accademia).
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Guizzi così me li potevo immaginare animati dagli studi di Burbank. Non era un qualcosa che sembrava troppo alieno da un Runaway Brain. Tutto questo portava a crederci un po' di più in quello che si leggeva. E la trama, poi, non era neanche banale, ma aveva delle sequenze, inquadrature, tagli, che la facevano risaltare. Anche la scelta di alcune vignette monocromatiche dava un appeal moderno, simile a quello che Monteduro aveva inaugurato su Pk (sui colori, però, suppongo indicazioni dell'autore, data la valenza narrativa degli stessi, ma non ho elementi per identificare autori).
Se ciò sembra poco, questa storia segna anche il suo esordio sul settimanale, come rivela lo stesso autore nella sua scheda su Topolino.it:
Di saper disegnare lo dimostrai molto presto, all’asilo delle suore di Sesto S. Giovanni, dove i classici omini stilizzati prendevano forme e dinamismi unici per un bimbo di quell’età. L’asilo fu in effetti una buona palestra, si passava molto tempo a fare “scarabocchi” che tra l’altro conservo ancora gelosamente (oltre che a giocare a Zorro e D'Artagnan, gli eroi dell’epoca). Ad ogni modo, fu subito chiaro che il disegno sarebbe stato una componente molto importante nella mia vita e irrinunciabile. Seguirono poi gli anni delle elementari, tra cartoni animati giapponesi, che copiavo senza fermo immagine (ahimè all’epoca non ce l'avevamo) e caricature di compagni e maestre, naturalmente a loro insaputa, con una vena sempre umoristica. Crescendo diventai un divoratore di fumetti e col tempo mi appassionai soprattutto allo stile umoristico, imparando a riconoscere gli autori e l loro segno grafico. Da adolescente non ebbi troppi problemi a scegliere la mia strada. Passai diversi anni a studiare grafica e illustrazione, finendo poi all’Accademia di Belle Arti di Brera dove mi diplomai in scenografia. Fu proprio a Brera che venni a sapere della scuola Disney e così convinto da una amica, mi presentai con un book di disegnetti molto naif alla selezione per entrare ai corsi tenuti dal grande Giovan Battista Carpi. Passò un lungo periodo di prove infinite ma alla fine riuscii ad entrare all’Accademia Disney, un luogo di incontro e scambio culturale che mi rimarrà sempre nel cuore. La prima storia uscii nell’ottobre 98: "Topolino e il diamante rosa”, scritta e disegnata da me e in seguito ne uscirono altre, mentre collaboravo saltuariamente anche con il dipartimento Licensing della Disney per la creazione di prodotti per il consumer product. Dopo qualche anno da freelance mi venne offerto di entrare alla Walt Disney Company come senior artist, dove ebbi modo di conoscere tantissimi artisti provenienti da tutto il mondo e crescere artisticamente, ispirato dal loro talento e i loro insegnamenti. Nonostante fossi ormai lontano dalla testata di Topolino ebbi modo comunque di ispirare la redazione con alcune serie di grande successo: X-Mickey e le Storie della Baia. Il fumetto come mezzo per raccontare storie continuava ad avere un certo fascino su di me. Nel 2018 tornai a fare il freelance, riallacciando i rapporti con la rivista di Topolino.
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Nonostante il Diamante Rosa fu a lungo l'unico ricordo connesso a Cesarello, il suo nome mi rimase impresso, tanto da essere stupito, nel tempo, di non trovare più un così fulgido talento speso fra le pagine del topo. Fui perciò molto felice di rivederlo, prima di nuovo sulle cover e dopo sulle storie, a collaborare col settimanale, dopo una decennale assenza (ultradecennale, se poniamo l'attenzione sulle storie lunghe più di una tavola).
Menzione obbligatoria di congratulazioni con la direzione Bertani per il fiuto nel recuperare autori.
Il nuovo Cesarello appare certamente più maturo di come fosse negli anni 90. Mantiene una regia interessante e una buona capacità di far recitare i personaggi. Con le nuove storie di Top de Tops riesce egregiamente a sostituire Massimo De Vita, riuscendo a porsi in continuità con lui, pur avendo infuso una riconoscibilità ai personaggi mutuato, evidentemente, dagli anni nel licensing.
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Se in passato sembrava pendere verso l'animazione in determinate scelte e lo stile corporate, qui pare tornare ad adattarsi al mezzo fumetto, pur mantenendo quella particolare affinità per il dinamismo. Insomma, appare in evoluzione, capace di rinnovarsi e di applicarsi a studiare per adattarsi a ciò che gli viene chiesto, dandone un'interpretazione comunque personale.
Ora ha ricevuto il pesante incarico di occuparsi di Pk, in un periodo in cui alla serie vengono affidate matite inedite. Sono molto curioso della prova che potrà dare in questo contesto.
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elmartillosinmetre · 13 days
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Mi crítica del concierto de Accademia del Piacere esta noche en el Alcázar.
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lamilanomagazine · 7 months
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"Bari Community Hub" da stasera a San Pio e Libertà, due giorni di eventi dedicati ai giovani e alla musica
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"Bari Community Hub" da stasera a San Pio e Libertà, due giorni di eventi dedicati ai giovani e alla musica. Al centro della manifestazione i due community hub comunali, l’Accademia del Cinema dei ragazzi e SPAZIO13, che hanno previsto attività laboratoriali dedicate alla radio e alla street culture, talk con ospiti nazionali della scena rap e urban e momenti dedicati alla musica e all’arte di strada, con il supporto organizzativo del Comune di Bari e di Alcantara Srl. Gli spazi scelti come palcoscenico degli eventi in programma sono il Ponte Adriatico, al quartiere Libertà, e l’Accademia del Cinema dei Ragazzi, a San Pio. I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati oggi, a Palazzo di Città, dall’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, dai responsabili di SPAZIO13, Roberta Clemente, e dell’Accademia del Cinema Ragazzi, Ruggiero Cristallo, e dal rapper e produttore discografico Frankie Hi Nrg, ospite di punta dell’evento. All’incontro è intervenuto anche il sindaco Antonio Decaro. “Mi fa molto piacere essere qui per salutare e ringraziare Frankie Hi-Nrg che ha accettato il nostro invito - ha esordito il sindaco Antonio Decaro -. Possiamo dire che questa grande festa, da un punto di vista simbolico, rappresenta tutto ciò che abbiamo realizzato in quasi dieci anni di amministrazione, attraverso l’animazione di spazi pubblici, un tempo vuoti, rivitalizzati grazie a una forte partecipazione dal basso. Proprio le diverse esperienze e le energie giovanili hanno consentito di trasformare diversi spazi abbandonati in luoghi vissuti, che abbiamo finalmente restituito alla cittadinanza. È stato un cammino complesso, portato avanti tra modifiche al regolamento comunale per la gestione di beni e aree comunali e il reperimento di fondi europei, utilizzati non solo per riqualificarli ma per dar vita anche a sperimentazioni innovative basate sull’attività di reti sociali. Lo abbiamo fatto attraverso interventi di innovazione sociale soprattutto nelle aree più periferiche, dove il contesto richiede un maggiore sforzo da parte di tutti, e credo che i risultati oggi siano più che evidenti”. “Dal 2014, anno in cui ci siamo insediati - ha sottolineato Paola Romano - abbiamo messo al centro della nostra azione amministrativa i giovani della città, con le loro esigenze sociali, di studio e con le loro aspettative culturali e di crescita. In questa strategia di emersione, il ruolo dei community hub, specie nei quartieri periferici, riveste un ruolo centrale, perché rappresentano dei presidi preziosi di prossimità dove le ragazze e i ragazzi possono sperimentare forme nuove di condivisione culturale, elaborare progetti insieme e liberare competenze e talenti. Siamo grati alla Regione Puglia per averci sostenuto con il progetto Community Hub, perché ci ha dato l’opportunità di rafforzare la nostra presenza al Libertà e a San Pio, quartieri dai caratteri diversi, ma accumunati da una medesima voglia di riscatto, testimoniata dalla musica e dall’arte degli ospiti, Frankie Hi-Nrg in primis, che in questi giorni accoglieremo a Bari”. “Prima di conoscere personalmente questa realtà, pensavo si trattasse di un progetto di buona volontà - ha osservato Frankie Hi-Nrg -. E invece a San Pio c’è una vera e propria accademia che si occupa del cinema in tutte le varie fasi di realizzazione e produzione. Tutto funziona bene, secondo un’organizzazione semplice e a misura di ragazzo: ho assistito a una modalità di lavoro plasticamente realista in cui i ragazzi entrano in stretto contatto con la realtà del cinema. Al talk di ieri, inoltre, hanno partecipato tante ragazze, cosa che mi ha fatto molto piacere, perché nell’ambiente cinematografico come in quello musicale, ancora oggi, la presenza femminile è scarsa. Questo mi ha fatto comprendere di essere in un territorio capace di esprimere qualità che spesso non ci si aspetta né da questi luoghi, né da una generazione. A San Pio ho trovato ragazzi molto giovani e pieni di energia propulsiva, cosa che non può che far bene a tutti, qui come dappertutto”. “Questo evento mette in luce le tante attività svolte soprattutto dalle associazioni in seno alla struttura, che hanno bisogno di manifestare la propria azione sul territorio - ha dichiarato Ruggiero Cristallo -. Abbiamo cominciato ieri con un momento molto intenso grazie all’intervento di Frankie Hi-Nrg a confronto con 50 ragazzi in una grande riflessione sul cambiamento e, in generale, sulla necessità di conoscere se stessi e ascoltarsi. In questo contesto credo che, in un luogo come San Pio, la possibilità che si avvicinino altre realtà sia fondamentale, perché è un quartiere che di per sé sta crescendo negli ultimi anni e questa mutazione va accompagnata e rafforzata per raggiungere la soddisfazione delle tante necessità espresse dal territorio. Quindi stasera, attraverso un evento aperto a tutta la città, diffonderemo i risultati di un progetto complessivo di crescita in corso attraverso la proiezione del corto realizzato dai ragazzini di San Pio, che per la sua bellezza intendiamo candidare al David di Donatello, una sorta di resoconto dell’esperienza dei ragazzi più grandi con il birrificio sociale, ma anche del lavoro svolto da Pigment Workroom all’interno del community hub con la serigrafia e, per finire, attraverso il live dei ragazzi di Suburban Rock che introdurranno il concerto dei Bari Jungle Brothers e poi di Frankie Hi-Nrg”. “In questi giorni terminiamo un percorso che ci ha accompagnato durante tutto l’anno e che ha visto il nostro community hub al centro di grandi trasformazioni e attività di formazione - ha aggiunto Roberta Clemente -. Tutto questo lungo percorso si svilupperà con una serie di eventi che cominciano oggi allo skatepark del ponte Adriatico, proseguono domani sera con un talk al PalaMartino sull’espressione artistica e l’impegno sociale del quartiere a cura di Murubutu e Claver Gold per conludersi il 29 mattina nell’area del mercato interna alla ex Manifattura dei Tabacchi con l’inaugurazione di una mostra di sette opere d’arte realizzate da artisti e collettivi baresi con la collaborazione degli studenti del liceo De Nittis-Pascali. La sera del 29, invece, sempre nella ex Manifattura dei Tabacchi, chiudiamo con un talk e il djset di Misspia: sarà una grande festa che chiuderà un anno per noi molto ricco, caratterizzato da una grandissima attivazione e partecipazione giovanile”. “Siamo fortemente soddisfatti che il progetto BARI COMMUNITY HUB sia giunto a conclusione delle sue attività, così come siamo davvero entusiasti dei risultati raggiunti - è il commento dell’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, che non è potuta intervenire alla conferenza stampa -. Il progetto nasce nell’ambito della strategia regionale PUGLIASOCIALEIN, finalizzata alla promozione dell’innovazione sociale e allo sviluppo dell’economia sociale pugliese. L’intento è quello di favorire da un lato soluzioni che siano esempio dal punto di vista del potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature a supporto dell’innovazione sociale, dall’altro il miglioramento delle condizioni di accessibilità ai servizi innovativi da parte di cittadine e cittadini, con particolare attenzione alle ragazze e ai ragazzi, e delle attività economiche a contenuto sociale. Il tutto è frutto di un lavoro sinergico e condiviso negli obiettivi rispetto alle caratteristiche dei diversi territori e delle loro rispettive peculiarità”. Il progetto BARI COMMUNITY HUB, ammesso a finanziamento per un valore di € 2.173.908,63 (fondi FESR per € 1.498.908,63 e FSE per € 675.000), mira a riqualificare e rafforzare i due community hub, SPAZIO13 (oggi interessato da lavori di riqualificazione) e l’Accademia del Cinema dei Ragazzi, attraverso interventi di ammodernamento degli ambienti e delle dotazioni tecnologiche e un rilancio complessivo dei servizi, al fine di ampliarne e qualificarne la fruizione e migliorarne le performance e l’apertura ai quartieri di riferimento. Per questo, il Comune di Bari ha selezionato, attraverso un processo di co-progettazione, una rete di realtà locali interessate ad animare i due cantieri e attivare le comunità giovanili con attraverso iniziative di formazione, attivismo urbano, auto-recupero di spazi e interventi di street art. Nasce con questi presupposti la grande festa che vede la programmazione di diverse attività culturali e artistiche nell’Accademia del Cinema dei Ragazzi e la creazione di un community village al Libertà, tra il ponte Adriatico e il PalaMartino. Qui saranno ospitate le principali realtà associative del territorio e dell’artigianato urbano - T.ES.L.A., DA MIC DOJO, Radio Frequenza Libera, Microsolco (RKO), Sk8ong, Sketchmania, Accademia d’Arme Stratos, Ala, Compagnie d’Arme Stratos, Artefatto, Amemi Origami - e l’organizzazione di un workshop di skateboarding rivolto a principianti, ragazzi e adulti, un workshop di breakdance per bambini e adulti, un workshop di sketch-mania con un’immersione nel mondo dei graffiti e l’innovativo contest di freestyle rap DA MIC DOJO. A raccontare ai giovani del quartiere la loro esperienza di attivismo sociale e urbano, attraverso l’arte e la musica, due personalità di rilievo del panorama rap italiano, Murubutu e Claver Gold, in un talk al Palamartino. Nel quartiere San Pio, invece, già nei giorni scorsi sono state avviate diverse iniziative, tra cui flashmob, esibizioni musicali, giocoleria, animazione e giochi per bambini e famiglie, con la presenza di street band, animatori/facilitatori e artisti di strada. La conclusione delle attività è in programma questa sera con un ospite d’eccezione, Frankie Hi-Nrg (ieri al centro di un talk con i ragazzi), che sarà protagonista di un djset, e il live di Reverendo e Torto, storici musicisti e rapper baresi, tra i fondatori del gruppo Bari Jungle Brothers. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Di seguito il programma delle due rassegne: - venerdì 24 novembre, alle 20.00, all’Accademia del Cinema Ragazzi: Enziteto State - of Mind, djset a cura di Frankie hi-nrg mc e live dei Bari Jungle Brothers; - venerdì 24 novembre, dalle 17.00 alle 21.00, allo Skatepark Ponte Adriatico: villaggio associazioni, workshop di skating e breaking a cura di ASD Sk8ong. Free Sketch Zone e Sketch Contest, a cura di SketchMania; - sabato 25 novembre, dalle 17.00 alle 21.00, allo Skatepark Ponte Adriatico: Villaggio associazioni, workshop di skating e breaking a cura di ASD Sk8ong. Free Sketch Zone e Sketch Contest, a cura di SketchMania; - sabato 25 novembre, dalle 18.00 alle 21.30, al Pala Martino: Da Mic Dojo; - sabato 25 novembre, dalle 21.300, al Pala Martino: Inclusione in Versi - rap, espressione artistica e impegno sociale per il Quartiere", talk su inclusione sociale con Murubutu e Claver Gold. Modera Carlo Chicco, Fondatore e Direttore dell’emittente radio RKO. A seguire showcase di Murubutu e Claver Gold.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pu-ni · 8 months
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Sono tornata in accademia. Sono felice. Solo di quel minimo di speranza che il prof di fotografia mi dà.
Poi sennò degli ultimi minuti. L'ora di pranzo. Dove vedo gli unici che mi danno gioia e serenità. Sempre lì al bar. Non cerco di stare troppo con loro perché poi c ho l'ansia di non vederli più in sto modo. Però mi fa piacere sorridano quando mi vedono.
Che mancanza mi lacrima il cuore.
Vorrei solo poterli vedere ogni giorno.
Oggi la giornata la dedico a quelli del bar 🥹❤️
Ora pranzo e dopo capace dormo
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sonyclasica · 9 months
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KAMMERORCHESTER BASEL Y NURIA RIAL
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COLONNA, PERTI, POLLAROLO, TORELLI: CONCERTOS AND CANATAS
Este Dream Team de la música barroca presenta un álbum de maravillosas piezas italianas poco frecuentes, muchas de las cuales son grabaciones en primicia mundial. A la venta el 22 de septiembre.
Consíguelo AQUÍ
Con su álbum de 2017 Bolonia 1666, la Kammerorchester de Basilea, bajo la dirección de Julia Schröder, embarcó al oyente en un viaje musical al que posiblemente fuera el centro musical más importante de Italia en el siglo XVII y le descubrió obras excepcionales. Fundada en 1666, la Accademia Filarmonica di Bologna, una de las academias de música más antiguas de Italia, influyó en la vida musical de la época mucho más allá de las fronteras de Italia.
Resulta aún más sorprendente que, a excepción de algunos compositores como Giuseppe Torelli o Giacomo Antonio Perti, la mayoría de ellos hayan caído en el olvido. Para esta segunda grabación centrada en la escuela boloñesa, la orquesta se centra más en la música vocal de la época. Les acompaña la fantástica soprano catalana Nuria Rial. Las piezas vocales están todas conectadas por su contenido, ya que los textos utilizan repetidamente imágenes y metáforas "aéreas": pensamientos ansiosos de un amante atormentado que no encuentra la paz, como movido por el viento (el aria "Pensieri vaganti" de Colonna), o de ángeles que descienden del cielo para salvar a la gente (en la cantata "Vieni pur con i tuoi vezzi" de Perti), o del aura que se respira en los lugares sagrados (el motete "Aurae sacrae amati ardores" de Pollarolo). Las piezas para soprano solista se yuxtaponen a fragmentos de los Concerti grossi op. 8 de Giuseppe Torelli, nacido en Venecia pero residente en Bolonia desde 1684, donde hizo carrera como compositor. 
Nuria Rial estudió canto y piano en su Cataluña natal y fue miembro de la clase de Kurt Widmer en la Academia de Música de Basilea. Ha actuado en los principales festivales de música de Europa y colabora con directores como Ivan Fischer, Sir John Eliot Gardiner, Paul Goodwin, Trevor Pinnock, Howard Griffiths, Gustav Leonhardt, René Jacobs, Thomas Hengelbrock, Laurence Cummings, Neville Marriner y Teodor Currentzis, así como con notables conjuntos, como Concerto Köln, The English Concert, Kammerorchester Basel, Collegium 1704, Il Giardino Armonico, Les Musiciens du Louvre, Elbipolis Barockorchester, Le Cetra Basel, L'Arpeggiata y Festival Lucerne Strings. Participó en importantes producciones operísticas en muchos de los teatros de ópera más prestigiosos de Europa. Nuria Rial, apasionada de la música de cámara, colabora con conjuntos como "il pomo d'oro", "Café Zimmermann" o el "Nash Ensemble". En sus programas de recital canta repertorio francés y español, pero también canciones alemanas. Sus grabaciones para Deutsche Harmonia Mundi son muy elogiadas en todo el mundo y han recibido varios premios. Su grabación de música barroca española, "Muera Cupido", con Accademia del Piacere fue nominada para los Premios Opus Klassik 2020. Para más información sobre la artista: www.nuriarial.com 
La Kammerorchster Basel es una de las principales orquestas de cámara y actúa regularmente en los festivales y salas de conciertos más importantes, como la Elbphilharmonie de Hamburgo, el Théâtre des Champs-Élysées de París o el Theater an der Wien. Fundada en 1984, la orquesta presenta su amplio repertorio de música barroca en interpretaciones históricas, música clásica en interpretaciones históricamente documentadas y música contemporánea en unas 80 actuaciones al año. Para más información sobre el artista: www.kammerorchesterbasel.ch
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ayto-fuenlabrada · 1 year
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Navidad, Templo y Música. Metamorfosis con la Accademia del Piaccere: Fahmi Alqhai y Dani Morón
📍 Iglesia de San Esteban
📅 Domingo 18 de diciembre a las 20:00 horas
#FuenlabradaBrilla
Acceso libr e hasta completar afor o
Espectáculo gratuito
El espectáculo Metamorfosis es un paso adelante en la ya madura colaboración entre dos artistas a la vanguardia del flamenco y sus límites artísticos: Fahmi Alqhai y Dani de Morón.
La participación de Dani de Morón en espectáculos anteriores de la Accademia del Piacere como Romances y, sobre todo, Gugurumbé ha creado una línea de colaboración en la que el flamenco se enriquece con influencias artísticas de la música barroca, de importancia germinal ya en términos históricos, y del jazz, estilo con el que el guitarrista moronero tiene viejos lazos y que ha integrado en su lenguaje personal, y con el que Alqhai ha mantenido también contactos.
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occhidibimbo · 2 years
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Ciao! Mi chiamo Sara Gitto, sono toscana d'adozione ma ho vissuto in molte città diverse, attualmente sono di base a Bologna e ho tre grandi passioni: i libri, il cibo e lo swing! Quando hai capito che l’illustrazione era la tua professione? Bella domanda! In realtà credo che l'illustrazione sia solo una parte del mio percorso professionale. Mi ci sono avvicinata negli ultimi anni dell'università, studiando Scienze della Formazione e lavorando con i bambini mi sono appassionata agli albi illustrati e ho deciso di provare anch'io... Da lì in poi corsi di illustrazione, master in Illustrazione per l'editoria, Accademia di Belle Arti e tante nottate in bianco passate a disegnare e a chiedermi se davvero fosse quella la mia strada. Poi finalmente sono arrivate le prime commissioni e collaborazioni che oltre a darmi la carica per andare avanti mi hanno aperto le porte sul meraviglioso mondo dell'editoria per bambini, che non è fatto solo di illustratori ma anche di autori, editori e librai... e tante tante persone che contribuiscono alla realizzazione di un bel libro! Il tuo linguaggio visivo è molto particolare, quali sono le tecniche e gli strumenti che usi quando disegni? Il disegno per me è un modo per staccare la mente dalle corse quotidiane e prendermi un po' di tempo per me... è un gioco, una passione, un divertimento. Principalmente mi piace creare delle texture con i colori acrilici, che poi ritaglio e uso come una sorta di collage oppure scansiono e uso in digitale per comporre le immagini. Non sono un'amante del computer, mi piace di più sporcarmi le mani e trasformare la mia scrivania in un campo di battaglia, anche se – vista la confusione – ogni tanto mi sbaglio e bagno i pennelli nella tazza del tè! Cosa pensi del tuo futuro da illustratrice? Il lavoro dell'illustratore non è così semplice come può sembrare... non basta essere bravi, ci vuole tanta passione ma anche professionalità, metodo e organizzazione. Senza contare che non è tra i lavori meglio retribuiti, se non sei proprio un fenomeno! Io sto portando avanti il discorso dell'illustrazione soprattutto per passione, ma a questo ho affiancato nel tempo anche altre esperienze: la scrittura, per esempio, un po' di grafica e del lavoro redazionale. Sono tutte competenze che si completano a vicenda nella realizzazione di un libro. Ho pubblicato recentemente il mio primo libro da “autrice completa” (scritto e illustrato) e l'esperienza mi è piaciuta molto! Non mi dispiacerebbe ritentare l'esperimento! Il viaggio di Milo, Sara Gitto, Pacini Editore, Pisa, 2016 Nel tuo lavoro hai avuto modo di stringere collaborazioni particolari? Il bello di questo lavoro è che incontri tante persone dalle quali imparare, se sei all'inizio, e con cui condividere questa passione. Il master mi ha permesso di confrontarmi con illustratori internazionali e numerosi professionisti del settore. Ho collaborato per un periodo con la redazione di Andersen, (rivista di letteratura e illustrazione per l'infanzia) che mi ha insegnato davvero tanto sul mondo dell'editoria per ragazzi e forse mi ha illuminato un po' la via da seguire. Un'altra collaborazione interessante è nata qui a Bologna poco tempo fa dall'incontro con I Baobabbi. Una sorta di agenzia di comunicazione basata sullo storytelling. Scriviamo storie personalizzate, diamo consulenze editoriali, facciamo laboratori di storytelling per bambini e progetti di comunicazione.   Perché illustrazione per bambini? Un libro illustrato è un piccolo tesoro nelle mani di un bambino, educa all'osservazione e alla bellezza oltre che al piacere della lettura. La mia idea di illustrazione si basa sul gioco e sul piacere, cosa che sento molto affine nei bambini. Forse disegnando recupero un po' quella dimensione di me bambina che passava i pomeriggi di pioggia chiusa in casa a disegnare con piacere... Quali sono i tuoi punti di riferimento nel mondo dell’illustrazione? A chi ti ispiri? Il mio primo “maestro” è stato Gek Tessaro, autore e illustratore incredibile.
Lui è sicuramente la persona che mi ha stimolato di più all'inizio di questo percorso insieme ad altre due donne meravigliose: Vittoria Facchini e Octavia Monaco. Se invece spulcio tra i miei libri, gli illustratori più presenti sono Beatrice Alemagna, Anne Herbauts, Leo Lionni, Erich Carle, Wolf Erlbruch... ma anche Chris Haughton, Oliver jeffers, Jon Klassen... Ognuno di loro mi insegna qualcosa di diverso, chi l'ironia, chi la poesia, chi il gioco... Secondo te, in che modo un buon libro illustrato può aiutare un bambino o una famiglia? Un libro illustrato ha il potere di creare momenti di condivisione semplici e sani, leggere ad alta voce è bello per chi legge e per chi ascolta, guardare insieme le immagini e commentarle stimola l'apertura e la condivisione oltre che educare grandi e piccoli all'osservazione e alla bellezza. Un libro è uno strumento di scoperta del mondo, ti fa viaggiare e sognare, ti fa crescere. A qualsiasi età. La giusta ricetta per una illustrazione efficace. Ci possono essere illustrazioni molto diverse ma comunque efficaci, dipende sempre da cosa vuoi comunicare e a chi. Ovviamente ci sono dei metri stilistici per valutare una buona illustrazione, ma non ci si può basare solo su tecnica e composizione; per essere efficace deve saper raccontare, senza essere una semplice ripetizione del testo, deve incuriosire e far sognare... In questi anni, chi ti ha supportato e creduto nel lavoro che fai? All'inizio non è stato facile, ci ho messo un po' a convincere la mia famiglia che stavo facendo sul serio, che era questa la strada che volevo intraprendere... una volta partita però ho ricevuto tutto il supporto di cui avevo bisogno, dai miei genitori, mia sorella, gli amici e gli insegnanti. Il consiglio più utile che hai ricevuto. “Ever tried, ever failed. No matter. Try again, fail again, fail better.” (Samuel Beckett) Che consiglio daresti a chi vuole iniziare quest’avventura? Di partire con lo zaino vuoto, in modo da riempirlo il più possibile lungo il viaggio.
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circusfans-italia · 2 years
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CUCUFESTIVAL A ROANA DAL 25 AGOSTO 22
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CUCUFESTIVAL A ROANA DAL 25 AGOSTO 22 Riceviamo il seguente Comunicato Stampa e con piacere lo diffondiamo: TORNA A RUANA “CUCUFESTIVAL” manifestazione internazionale dedicata al Teatro di Strada giunta alla XII edizione Da giovedì 25 a domenica 28 agosto, le piazze e le vie di Roana, Mezzaselva, Cesuna, Canove, Treschè Conca, Camporovere, si trasformeranno in palcoscenico per ospitare artisti provenienti da tutto il mondo che incanteranno cittadini e turisti con spettacoli di mimo, teatro, acrobatica, clownerie, giocoleria e musica.
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LA MANIFESTAZIONE Torna anche quest’anno nel comune di Roana e nelle sue suggestive frazioni il “CUCUFESTIVAL”, manifestazione internazionale dedicata al teatro di strada, promossa e coordinata dal Comune di Roana e organizzata dall’Associazione Culturale Arci Carichi Sospesi con la collaborazione delle Proloco delle sei frazioni che compongono questo straordinario territorio situato sull’altopiano di Asiago (Vicenza), abitato fin dal Medioevo da popoli di etnia cimbra.
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Da giovedì 25 a domenica 28 agosto, le piazze e le vie di Roana, Mezzaselva, Cesuna, Canove, Tresche Conca, e Camporovere, si trasformeranno in palcoscenico per ospitare artisti provenienti da tutto il mondo che incanteranno cittadini e turisti con spettacoli di mimo, teatro, acrobatica, clownerie, giocoleria e musica.
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CUCUFESTIVAL «Come Amministrazione Comunale non possiamo che essere entusiasti di promuovere il “CUCUFESTIVAL” – dichiara Giulia Mosele, Assessore al Turismo del Comune di Roana-. Un evento di punta dell’estate roanese, giunto quest’anno all’importante traguardo della XII Edizione, capace di richiamare nel nostro territorio oltre diecimila spettatori l’anno. Quest’anno abbiamo voluto concentrare gli appuntamenti principali nelle piazze delle frazioni che compongono il nostro comune, in modo da poter dare un nuovo respiro anche a tutte quelle attività economiche che in questi due anni sono state penalizzate dalla pandemia. Per ragioni analoghe, abbiamo voluto che anche quest’anno la manifestazione si svolgesse verso la fine di agosto, un periodo ai limiti della nostra stagione turistica abituale, per incentivare chi è già ospite da noi a rimanere qualche giorno in più e invitare a scoprire le bellezze del territorio che ci circonda nella diversa luce dell’approssimarsi dell’autunno. Siamo certi che i nostri ospiti e i cittadini stessi rimarranno incantati dagli spettacoli e dagli artisti che si esibiranno da noi».
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«Un evento come il “CucuFestival” si inserisce perfettamente all’interno della programmazione turistico-culturale che il Comune di Roana ha voluto organizzare per attrarre sull’Altopiano, tutte le fasce di pubblico. - sottolinea il Consigliere comunale Cesare Azzolini - “Hoga Zait”, il festival della cultura cimbra, ci ha permesso di attrarre un target composto prevalentemente da famiglie e da appartenenti alle altre minoranze linguistiche cimbre e anche quest'anno è stato un grande successo. “Ori dello sport”, il nuovo evento ideato dalla nostra amministrazione che si svolge i primi giorni di agosto, porterà un pubblico più adulto interessato alle attività sportive e a conoscere gli atleti che, in questa prima edizione, saranno più di trenta. Il Festival Internazionale di Teatro di strada attirerà a Roana e nelle frazioni nuovamente adulti e bambini per ammirare le esibizioni dai professionisti internazionali dello spettacolo. Atteso, infine, per ottobre è “Vèrben”, pensato per valorizzare i colori dell’Altopiano, l’enogastronomia e i prodotti dell’agricoltura».
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LA PROPOSTA ARTISTICA Di grande livello anche quest’anno la proposta artistica. Dall’Ucraina arriveranno sull’altopiano i Dekru, pluripremiato quartetto di mimi, che si esibirà in “Anime Leggere”, un viaggio pieno di risate nella commedia della vita, tra poesia e satira sociale, scritto e diretto dalla regista Liubov Cherepakhina, insegnante della rinomata Accademia di Varietà e Arti Circensi di Kiev. Dalla Spagna, i Cia Es, con lo spettacolo “Tei Tei”, faranno scoprire al pubblico come un nastro bianco possa diventare strumento di scoperta di un percorso da abitare e trasformare attraverso l'immaginario dell'astrazione.
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Ogni angolo, ogni mura, ogni lampione, ogni semaforo, ogni individuo, diventano possibili supporti e fondamento per creare i momenti unici. Una vita, un quadro, dei limiti, alcuni scelti, altri imposti, saranno al centro della performance di acrobatica e musica della compagnia francese La Double acCroche, che con “A Travers…” ci condurranno, in un percorso tra le righe, alla ricerca di uno spazio di libertà. Il duo italo-argentino della Compagnia ZeC, con il work in progress “Seguime”, ci faranno viaggiare alla ricerca di più semplicità, più ascolto del mondo che ci circonda, e più discernimento per contemplare la bellezza della natura.
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Ricca anche la presenza di artisti provenienti dall’Italia. Selvaggia Mezzapesa con “Cuore Matto” porterà il pubblico a vivere le diverse fasi dell'amore tra acrobazie e destrezze in aria. Saranno gli “Equilibri” il filo conduttore dello spettacolo di Acqualta Teatro: l’indissolubile vincolo tra uomo e Natura, delicato e precario legame che ci tiene stretti. Occorre un equilibrio perfetto, un dare e un avere, un equilibrio fatto di rispetto e armonia. Discipline e attrezzi di giocoleria dimenticati nel tempo saranno al centro di “Evergreen” del torinese Alì Akbar Rahati Nover, campione mondiale di flowerstick, classico attrezzo di giocoleria importato dalla Cina circa 200 anni fa. Una performance esilarante e con vago sentore di menta, dato che “essere al verde non è mai stato così divertente”. Non potrà mancare infine il clown di Giulio Lanzafame della Compagnia OnArts che in “Yes Land” unisce l’acrobatica, la giocoleria, la corda molle, l’equilibrismo e la manipolazione di semplici oggetti: una sedia, una bottiglietta d’acqua, delle arance e un giornale.
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INGRESSO LIBERO E GRATUITO Per informazioni Ufficio IAT Roana tel.0424-694361 [email protected] www.comune.roana.vi.it Ufficio Stampa “CUCUFESTIVAL” Giuseppe Bettiol Visita le nostre sezioni
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thebeautycove · 2 years
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TRUDON - APHÉLIE - Eau de Parfum - My scented orbit. Wandering the sidereal green planet… through new winning olfactory stimuli. . Entrare nell’orbita olfattiva di Aphélie, fragranza dell’universo Trudon, è come penetrare una dimensione fuori dal tempo, dove la natura prevale e ristabilisce le priorità di convivenza, affrancate dai desideri fittizi degli umani. La fragranza ha una vocazione siderale, è verde, di un verde boreale e nel nome custodisce l’accezione dell’afelio, il punto in cui l’orbita ellittica della Terra si trova alla massima distanza dal Sole (accade il prossimo 4 luglio!) e permette, in base alla sua inclinazione, l’alternanza di stagioni ed eventi astronomici cruciali come solstizi ed equinozi.   Ohh il fascino remoto dell’astronomia! Aphélie è l’essenza di una natura in fermento, tra i suoi accordi arborei filtra una luce rigeneratrice, i suoi umori primordiali vegetativi non sono un semplice compendio di elementi botanici ma la struttura portante di un processo di svolta, maturazione e rinnovamento. Nella freschezza incolta delle note erbacee citrine di edera verde si insinua la vibrante soavità della rosa, come linfa smeraldo che genera energia scorrono i muschi innalzati dalla vivacità aromatica di ribes nero. Nuovi orizzonti silvestri, nuove volte celesti, nuovi templi di piacere si palesano infine nella morbida delizia di tonka e sandalo. È unica, viva. Persuasiva in ogni sfumatura.
Creata da Antoine Lie. Eau de Parfum 100 ml. Nelle boutique Campomarzio70 anche online Ad Aphélie di Trudon creata da Antoine Lie è stato recentemente riconosciuto il prestigioso Premio Accademia del Profumo 2022 quale Miglior Profumo Artistico Marca Indipendente. ©thebeautycove   @igbeautycove
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vaginosibatterica · 3 years
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Ci sono due immagini ne Il soccombente (Thomas Bernhard) che mi sono rimaste attaccate. A guardarle bene entrambe esprimono lo stesso sentimento infantile in cui a volte indugio: gesti di ripudio e dispetto rivolti non si sa bene contro chi, dato che chi ne resta ferito sembra essere solo quello che ha sputato al cielo.
Il libro parla di tre amici conosciutisi al conservatorio, dove subito uno tra loro emerge chiaramente come superiore, un genio della musica. È palese che eguagliare o addirittura superare il livello ed il talento di G è impossibile, ed allora gli altri rinunciano: finiscono con l'abbandonare lo studio e le ambizioni di carriera nonostante amino moltissimo suonare, nonostante su quella passione abbiano basato l'intera loro personalità.
La voce narrante, quella dell'unico dei tre compagni rimasto ancora in vita, ci confida d'essersi disfatta in fretta del costosissimo pianoforte acquistato durante il primo anno di Accademia. Tale piano aveva sostituito l'Ehrbar di famiglia usato fino ad allora, e comprarlo era stato una sorta di simbolico affrancaggio da ciò che era per l'uomo tradizione e sicurezza, emancipazione dalla scelta più adatta. Dopo l'epifania l'agognato Steinway viene appositamente regalato alla figlia poco capace e dall'orecchio cattivo di un borghesuccio di campagna, che non ha alcuna possibilità reale d'applicarcisi con profitto. Il protagonista l'ha scelta apposta, perché prova un piacere segreto sapendo mortificato così lo strumento.
Wertheimer compie un gesto non molto dissimile: quando la sorella che aveva disprezzato al punto da considerarla un leggio-voltapagine e nulla più lascia la casa in cui avevano abitato insieme e si sposa, viaggia di gran lena fino alla sua nuova abitazione (va in un'altra nazione!) e si impicca a qualche metro di distanza dal cancello.
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elmartillosinmetre · 8 months
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Mi crítica del concierto de Accademia del Piacere esta noche en el Espacio Turina.
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lamilanomagazine · 1 year
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Napoli: Giochi senza barriere, la manifestazione inclusiva sulla disabilità alla Mostra d’Oltremare
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Napoli: Giochi senza barriere, la manifestazione inclusiva sulla disabilità alla Mostra d’Oltremare. Si tiene per l’intera giornata di sabato 3 giugno, dalle ore 9:00, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, sul lato di Via Terracina, la manifestazione “Giochi Senza Barriere”, un evento inclusivo sulla disabilità dedicato a tutti i bambini e i ragazzi, ideato ed organizzato dall’Associazione “Tutti a Scuola”. "È un'iniziativa molto importante che ha una lunga tradizione e che sosteniamo con piacere - ha detto il Sindaco Gaetano Manfredi - stiamo cercando di dare un approccio integrato al tema della disabilità perché i ragazzi che hanno più bisogno di aiuto necessitano di maggiori attenzioni in tutte le cose che si fanno, dallo sport alla cultura all'accesso, a quelle che sono le infrastrutture, all'uso dei servizi. Quindi credo che questo cambio di paradigma sia molto importante perché in questa maniera riusciremo a costruire una città accogliente, una città che dà un'opportunità a tutti e che veda quindi al centro la persona anche quella che ha dei bisogni particolari. È un approccio molto importante che sta portando avanti l'assessore Trapanese e che noi cercheremo di sostenere sempre più con investimenti in questo settore". "Sono felice ed onorato di poter promuovere la XVI edizione di Giochi Senza Barriere, frutto della instancabile volontà di Toni Nocchetti, che da anni ci offre un momento ludico, allegro e di riflessione sui temi a me più cari quali la disabilità, l’inclusione, i diritti delle persone più fragili – ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese presentando l’evento - C’è bisogno che momenti come questo, in cui le barriere vengono annullate con la partecipazione inclusiva, siano la normalità, la quotidianità, il nostro vivere in una comunità accogliente, consapevole dove le diversità siano per tutti risorse e non barriere’. ‘Giochi senza barriere è una festa che costruisce ponti sfidando i muri – ha sottolineato il presidente dell’Associazione “Tutti a Scuola” Toni Nocchetti - Non è solo una festa ma anche una manifestazione che ci obbliga a guardare negli occhi tutte le persone con disabilità". L’evento, interamente gratuito, sarà caratterizzato da momenti musicali, di spettacolo, di sport e di animazione, laboratori in collaborazione con il mondo dell’associazionismo che si occupa di fragilità e disabilità. Sul palco, che sarà animato da Mario Porfito, Alfonso Ardito e Bruno Savino, si alterneranno artisti nazionali e nostrani: Clementino, Andrea Sannino, Leo Gassman, Sal Da Vinci, Mr. Hyde, Jocelyn, Radio Rai Kids Spettacolo, Il giardino dei Semplici, Star Funky “Disney Experience”, La Scuderia dei Rappers, Gruppo Musicale Città di Marigliano. La giornata sarà caratterizzata dall’allegria degli artisti di strada, dall’area gonfiabili, dal teatro dal vivo (Il Teatro di Ole e Ilvia, la Compagnia Le Scimmie del Piccolo Teatro Sanità con spettacoli di attori e burattini, il Giocoteatro di Libera Manifattura Teatrale, e la Compagnia dei Saltimbanchi). Gli ampi spazi della Mostra d’Oltremare ospiteranno quindi un vero e proprio villaggio dello sport con attività di calcetto, calcio in carrozzina, Napoli Baskin, karate, tiro con l’arco, sitting volley, Play for All e scherma. Durante la giornata sarà possibile, grazie all’ A.O.R.N. “A. Cardarelli”, usufruire di consulenze mediche gratuite. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Accademia Aeronautica, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e A.O.R.N. “A. Cardarelli” e ASL NA 1 Centro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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...sembra proprio una brutta giornata. (dietro le serre, 15 giugno 2076, II°anno)
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C | Può sembrare una bella giornata e per alcuni aspetti lo è, splende il sole ad esempio. Non sembra però esserlo per una certa figura che poco dopo aver concluso gli esami del giorno si è allontanata da sola e velocemente da tutto e tutti e ora si trova seduta per terra, il viso nascosto contro le gambe e le braccia sottili a circondare le ginocchia. Lacrime silenziose, per la maggior parte, scorrono copiose sul viso di Chloe, invisibili visto il viso affondato tra le pieghe del mantello tassorosso della divisa.
W | «...Chloe?»
C | Non avverte l’avvicinarsi di qualcuno finché non sente una parola che ormai gli risulta così familiare perché beh, è il nome che le è stato dato. La voce la conosce, almeno le sembra. Improvvisamente sente addosso ancora più emozioni, non sa più nemmeno cosa le sta succedendo, ora a tutto il casino che ha nella testa si aggiunge l’imbarazzo. Pensava nessuno la trovasse qui. Non alza subito il volto, prima libera un braccio e passa il volto su quello, ad asciugarlo, per quanto possibile. Solleva appena appena il capo quindi, senza però raggiungere lo sguardo del corvonero. 
«Will?»
W | Inquadra il viso di lei che si alza solo per un istante, e s’affretta a distogliere lo sguardo alla vista di quelle lacrime. Sul momento non dice nulla. Le si avvicina piuttosto rapidamente, lasciando scivolare a terra la tracolla, e piega le ginocchia per accucciarsi al suolo vicino a lei. Nello stesso istante, la mano destra estrae dalla rispettiva tasca della veste un fazzoletto di cotone, bianco ed immacolato, che le porge come se fosse l’unica cosa sensata da fare al mondo. 
«Ehi» 
C | Non sa bene come reagire, da un lato vorrebbe stare da sola e dall’altro la presenza di Will ha un qualcosa di confortante. [...]
«Grazie.» 
W | «Di nulla» - «Ehm... posso... vuoi... uh...» vagamente rosso in viso, ma terribilmente gentile, riesce infine a dire «...ti fa piacere se rimango un poco qui con te?» la voce che resta bassa e morbida, la mano che, dopo aver consegnato il fazzoletto, gli si ritira in grembo.
C | Annuisce. Sì. Decide di accettare Will, che un po’ conosce e che non sembra intenzionato a farle pesare questa situazione.
W | [...] Lo sguardo si punta alle proprie ginocchia, e lì rimane mentre lui resta per qualche secondo in silenzio. Poi sospira, mentre la mano sinistra si insinua nella rispettiva tasca della veste, a ripescare l’inconfondibile scatolina pentagonale di una cioccorana. Il braccio gli passa davanti al petto, facendo torcere il busto appena nella direzione di Chloe. E le porge il dolcetto.
«...sembra proprio una brutta giornata»
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C | La presenza altrui le porta una lieve sensazione di conforto. E’ evidente non sia se stessa, i sorrisi, l’entusiasmo e l’esuberanza sono spariti e hanno preso il loro posto confusione, tristezza, rabbia e tanta tanta paura. Un mix che per qualcuno di tredici anni compiuti da poco è davvero troppo. Annuisce a quel commento. «Sì.» Una mano viene timidamente allungata verso la cioccorana «Grazie»  mentre la mano accetta il dono, non sembra volerla mangiare. Non ha appetito, per niente, e non ha nemmeno pranzato.
W |  «...vuoi parlarne?» chiede, delicato, lo sguardo che percorre la sua figuretta senza però mai incrociare quello di lei.
C | Sposta la cioccorana da una mano all’altra, nel frattempo anche lei porta lo sguardo davanti a sé, sul prato verdissimo. «Non ci riesco… E’ difficile.» ammette in tono di sconfitta prima di sospirare e poggiare il mento sulle propria ginocchia «Complicato…» aggiunge, quasi arrabbiata con se stessa per non riuscire nemmeno a capire.
W |  «Forse... hai bisogno di piangere un altro po`» mentre la sinistra rimane a cingere la gamba, la destra viene poggiata sul prato, a palmo verso l’alto. Vicino alla sua, ma senza arrivare a toccarla. «E se vuoi provare... beh, non fa niente se non capisco, posso ascoltarti lo stesso.»
C | Stringe le labbra, non le va di piangere, non in questo momento, anche se potrebbe aiutare. Appoggia la cioccorana a terra, accanto a sé, dal lato opposto a Will, così da avere le mani libere mentre le porta verso l’erba del prato, con cui si mette a giocare per tenersi occupata mentre risponde con voce incerta, a tratti spezzata «Ecco… Io non voglio crescere.» riesce a dire in un primo momento, mentre trova un rametto con cui scarabocchia nella terra. «Non voglio diventare grande, come… come… mia sorella…» deglutisce «Lei dice che dovrei comportarmi come una femmina--» ora volta il capo nella direzione opposta a Will mentre ricaccia dentro lacrime che non vuol lasciare cadere «io non voglio.»
«Non voglio!»
W | «...come una femmina... in che senso?» prova a chiedere, palesemente confuso ma mettendoci tutta la buona volontà di cui è capace. «Insomma, ci... ci sono tanti tipi diversi di ehm... femmine» osserva, arrossendo lievemente.  «Insomma... » si tace, con un altro piccolo sospiro. «...sono tanto severi, i tuoi?»
C | «In… tutto…» - «Quello che faccio, come mi comporto, come mi vesto, i miei capelli...» - «Sì, lo so. Però… Insomma» ecco, come può spiegarlo quando non riesce nemmeno a spiegarlo a sé stessa «Non voglio /crescere/.» marca quella parola, che ha già detto poco fa, perché per lei in quella parola ci sono tante altre cose comprese. «Lei dice che sono solo un maschiaccio e che solo le bambine piccole sono maschiacci.» la voce è tornata insicura, ogni frase viene ricercata nella testa, mentre esprime in parole la sua esperienza «I miei?» sposta lo sguardo su Will per un secondo «Non lo so… Insomma, nessuna delle mie sorelle è mai stata come me…» - «A volte mi vorrebbero far indossare dei vestiti.» - «ma non mi piace indossarli.»
W |  «Maschiaccio?» ripete smorfiando appena le labbra «Ma che brutta parola.» - «Le convenzioni sociali sono davvero fastidiose, alle volte» - «...beh, sai, a volte bisogna per forza essere... eleganti» - «Ed è importante sapersi comportare nelle situazioni pubbliche. Però...» - «insomma, proprio tu che hai la McLeod in Casata non dovresti lasciarti abbattere da queste sciocchezze» - «Sei in gamba... credo che questo conti di più» forse un po` ingenuo, ma sincero, nell’aggiungere «...sai, quando mia nonna è entrata in accademia auror, molti erano convinti che fosse una professione non adatta ad una strega... e invece lei è stata la migliore del suo anno, ed al Dipartimento ha sbranato chiunque insinuasse il contrario. Ha sempre, sempre fatto il suo dovere. Però è sempre stata... sé stessa»
C | «Ma non capisco perché ci siano vestiti diversi, cioè, non mi dispiacerebbe vestirmi… elegante» per usare il termine che l’altro utilizza «se mi lasciassero indossare quello che fanno indossare a Sebastian.» il fratello di un anno più piccolo, grifondoro. [...] «Non ho niente contro le ragazze, è solo…» e qui la voce di fa bassa e tremolante «che non sono come loro...» non sa come dirlo ma quello che più la spaventa è la prospettiva che il mondo le sembra mettere di fronte: cambiamenti fisici che non vuole, aspettative annesse di ogni tipo, un futuro che sembra solo orribile.
W | Sbuffa un poco, ascoltando il disagio di lei, in parte comprendendolo. «Sai... la tradizione.» [...] «...ma... intendi dire che... ti piacciono le ragazze?»
C | Sbuffa piano alla parola “tradizione” mentre porta le mani a muoversi tra i ciuffi d’erba morbidi. «Non ci ho mai pensato, a quello…» scuote il capo, a sé stessa. 
«No, ecco… Intendo dire… Che non sono una ragazza, non so se è possibile, ma… Anche se ci provo, non ci riesco.» 
e ora le lacrime sono ben visibili mentre riprendono a cadere 
«Io-I-Io ho qual-qualc-osa di sbagliato… No-n credo r-riusci-rò mai ad es-s-sere come le a-altr-e. N-n-non voglio es-ssere div-versa. V-vorrei essere n-normale.»
W | [...] Quel desiderio di normalità è qualcosa che capisce fin troppo bene. «Io faccio finta.» bisbiglia, piano. Lo sguardo inchiodato al suolo. «Non mi riesce ancora bene, ma sto imparando»
C | «E n-non ti uc-cide den-entro?»
W | «...ci sono alcune persone... con cui posso essere me e basta» pianissimo, da segreto qual è. «Pochi ma buoni»
«Fondamentali.»
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[...]
C |  «Will?» alza gli occhi su di lui, guardandolo con gli occhi azzurri ancora piuttosto rossi, la domanda la pone con sincerità, la voce quasi sicura «Tu pensi sia possibile non essere una ragazza anche se ti dicono che lo sei?»
W | «Non saprei» [...] 
«Dopo gli esami potresti provare a procurarti un po’ di giana. Forse potrebbe chiarirti le idee.»
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veronica-nardi · 4 years
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Arsenal Military Academy
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Ho iniziato questo drama perché mi è ispirato fin da subito e, devo dirlo, l'ho adorato fin dai primi episodi. Le serie storiche sono una delizia per me, quindi sono di parte. Ho quindi amato l'ambientazione storica, le scenografie e i costumi. Anche i personaggi sono stati adorabili, e la colonna sonora è stupenda.
Cina, 1911. Il governo arruola giovani ragazzi per addestrarli nella difesa del paese contro l'invasione dell'esercito imperiale giapponese. Xie Xiang desidera completare il sogno del fratello deceduto e pur essendo una ragazza riesce - per grazia divina - a entrare nell'Arsenal Military. Qui fa la conoscenza del ricco e arrogante Gu Yanzhen, e del ben più gentile Shen Junshan. Mentre entrambi si innamorano presto di lei (non l'avrei mai detto), nel resto del paese la guerra contro i giapponesi continua a farsi sempre più cruenta e sanguinosa, conflitto che divide i cinesi tra patriottismo e sottomissione.
Nonostante sia una trama seria, non sono mancati fin dall'inizio molteplici momenti divertenti e scenette esilaranti. Penso che la serie sia un ottimo mix tra serietà, guerra, momenti più leggeri, amore, rivalità, amicizia, complotti e scene d'azione.
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A livello generale, a parte alcune storyline più intrecciate, la trama non è nulla di complesso, tantè che sono riuscita a seguirla tutte le sere senza problemi. Infatti la cosa che ho amato di più, e su cui si basavano maggiormente le mie aspettative, sono stati i personaggi. Chi più chi meno li ho amati tutti.
Questa è una storia corale, quindi oltre i due protagonisti - Xie Xiang e Gu Yanzhen - ci sono tanti altri personaggi a cui viene dato spazio e importanza, e questa cosa mi è piaciuta un sacco.
Quasi tutti i personaggi - almeno quelli più importanti - sono caratterizzati molto bene e hanno tutti un ruolo ben preciso. Viene fatta giustizia un po' a tutti, nessuno viene lasciato in disparte.
Nella prima parte della serie il mio personaggio preferito è stata Qu Manting, la second lead della situazione e mia Queen. Una giovane donna in carriera, forte, determinata, intelligente e capricciosa, e allo stesso tempo sensibile, leale, desiderosa di amare e di essere amata.
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Ma una critica la devo fare: nella seconda parte del drama diventa più che altro inutile e ridicola. Il suo corteggiamento per conquistare Gu Yanzhen è all'inizio lodevole e coraggioso, ma la cosa comincia a risultare patetica quando Qu Manting continua come una disperata a cercare di conquistarlo nonostante il ragazzo le abbia detto chiaramente di essere innamorato di un'altra.
Ragazza mia, un po' di dignità.
E devo dire che non mi ha nemmeno fatto innamorare la soluzione amorosa che hanno trovato per lei. Me lo aspettavo dall'inizio che sarebbe finita così, ma avrei preferito vedere una costruzione più significativa dell'amore che Qu Manting comincia a provare per l'uomo che alla fine accetta di sposare.
Oltre a lei, sono molto contenta di dire che i personaggi femminili di questa serie sono tutti bellissimi. Donne forti, sensibili, intelligenti, umane, sfaccettate, con sogni e obiettivi.
Dopo la lead lagnosa di Hwarang, questa serie è stata una manna.
Per quanto riguarda il lead invece, che dire... sono innamorata. Come si può non amarlo? Ammetto che è un personaggio abbastanza stereotipato, mi ha ricordato tantissimo Daoming Si di Meteor Garden, ma è un tipo di personaggio che funziona sempre e che ci si ritrova sempre ad amare. Attaccabrighe, arrogante ed infantile, ma col cuore d'oro, coraggioso e assolutamente adorabile. Mi ha fatta ridere e mi ha fatta piangere.
La storia d'amore tra i due lead mi è piaciuta, ma più che la storia d'amore in sé, mi è piaciuto un sacco il loro rapporto alla "Tom e Jerry", e anche qui mi hanno ricordato molto Daoming Si e Shancai. Ho adorato i loro battibecchi, le loro scenette insieme, e devo dire che la loro chimica è bellissima. Ho scoperto che i due attori hanno già lavorato insieme in The Legends e si vede (tra l'altro è il prossimo drama che ho intenzione di vedere: la bellezza di 55 episodi, ma per Xu Kai questo ed altro).
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Ci sono momenti in cui la loro ship vola altissima più che altro per merito di lui: è lui che si innamora per primo e la protegge (lei è un'ingrata), è lui che ci prova con lei in tutti i modi più stupidi e adorabili possibili, è lui che si dichiara per ben due volte ed entrambe le volte sono meravigliose (SOPRATUTTO LA DICHIARAZIONE PUBBLICA È FORSE LA SCENA PIÙ ROMANTICA CHE ABBIA VISTO QUEST'ANNO).
Mentre lei impiega la bellezza di quaranta episodi (su quarantotto) per capire di amarlo, e tutto grazie all'amica che la costringe ad essere sincera coi suoi sentimenti. Amica santa subito.
A mio parere, come per la second lead, non c'era bisogno di farla tanto lunga. Quando in una storia è presente un second lead, si sa già come andrà a finire, quindi perché farci aspettare quaranta episodi per far capire alla protagonista quali sono i suoi veri sentimenti?
Ma senza spoilerare il finale, Gu Yanzhen e Xie Xiang mi hanno commossa fino alla fine.
Nonostante tutto, coppia promossa👍
Due parole proprio sulla lead: ho apprezzato molto il fatto che abbia dovuto farsi letteralmente il culo una volta entrata in accademia. E qui sono stati molto onesti e realistici: si vede proprio la fatica che lei fa rispetto agli altri per il fatto di essere una ragazza. Ma l'ho trovata un po' over power verso la fine: va bene che si è allenata duramente per due anni, ma in alcune scene mi è sembrata esagerata.
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Il second lead mi ha ricordato per un po' di tempo Lan Xichen di The Untamed. La cosa più interessante del personaggio di Shen Junshan è stato il suo rapporto con Oda Hiroshi, la villain della serie. È stato un po' un rapporto alla Lan Xichen e Jin Guangyao, con lui che la crede una brava ragazza che ha sofferto tanto e la difende sempre, e lei che recita spudorata davanti a lui e lo manipola.
Ma devo dire che Shen Junshan si è rivelato più sveglio di Lan Xichen, e sopratutto più fermo nel volersi mettere contro la cattiva. Laddove Lan Xichen era addirittura disposto a morire insieme al suo amico/amato Jin Guangyao, qui Junshan prende le distanze dalla ragazza e comincia a combattere contro di lei non potendo perdonare le sue cattive azioni.
Oda Hiroshi è stata una buona villain. Sono molto contenta di aver visto una villain femminile perché non ne vedo spesso, e mi ha davvero ricordato Jin Guangyao nel suo narcisismo e mancanza di empatia verso il prossimo, e anche se il genio del male di The Untamed è impossibile da eguagliare, Oda Hiroshi regge il confronto molto bene.
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Non mi è invece piaciuto molto come sono stati rappresentati i giapponesi: sono solo gli invasori cattivi. La cosa mi ha ricordato molto Mr Sunshine, e la trovo una rappresentazione abbastanza superficiale e sbrigativa.
Per quanto riguarda il resto dei personaggi, ci sono alcune perle. Cito ad esempio l'istruttore Guo con la sua storia tragica, e la signora Huo, una donna combattiva e attiva nella trama che aspetta per tutta la vita l'uomo che ama. La sua taverna poi, situata in una "piccola Venezia", è stata una location davvero pittoresca.
È poi con grande onore e piacere che cito Li Wenzhong, l'antipatico del gruppo e personaggio a cui io non avrei dato due lire.
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Non me lo sarei mai aspettata, ma si è rivelato quello che ritengo il personaggio migliore della serie insieme forse all'istruttore Guo. Anche il lead compie un'evoluzione, ma con lui me lo aspettavo, mentre ero convinta che Wenzhong sarebbe per sempre rimasto il personaggio che mette i bastoni tra le ruote alla lead e che sta sulle palle allo spettatore. Nell'ultima decina di episodi circa, Wenzhong compie una trasformazione davvero bella e adorabile, riuscendo a farsi amare non poco.
I ragazzi dell'Arsenal Military sono tanti, ma quelli principali sono sette. Tra questi, ce sono due che sono stati approfonditi troppo poco, nel senso che a parte come si chiamano di loro non si sa praticamente nulla. #giustiziaperjijinezhuyanlin
La cosa bella di questi ragazzi - e in generale di tutti i personaggi di Arsenal - è quella che innanzitutto sono, appunto, dei ragazzi, quindi intraprendenti e pronti a infrangere le regole (il via vai notturno all'accademia nonostante il divieto di uscire è meraviglioso), ma sono anche coraggiosi e non ancora corrotti come gli adulti che vorrebbero comandarli a bacchetta. Sono un branco di disgraziati (detto in senso buono), ma vogliono proteggere il loro paese e la verità anche a costo delle loro stesse vite, e nonostante questo nessuno di loro è un eroe buonista, e questo è un dettaglio che ho amato.
Inutile dire che questi ragazzi mi hanno regalato l'ennesima bellissima bromance dell'anno.
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Viene spontaneo fare il paragone con gli Hwarang e... beh, non c'è molto da dire: questi ragazzi dell'Arsenal se li mangiano gli Hwarang. Il mio cuore si è riempito di orgoglio quando li ho visti maturare nel tempo, quando li ho visti prendere iniziative o nel vederli fare strategie, e vedere alla fine alcuni di loro diventare i nuovi istruttori dell'accademia è stato il momento più bello. #pride
Senza fare spoiler, il finale mi è piaciuto. Gli ultimi episodi mi hanno lasciata alquanto basita perché improvvisamente hanno cominciato a fare fuori i personaggi e tutto a un tratto la serie è diventata una strage (sopratutto una morte mi ha fatta piangere per venti minuti). Senza fare nomi di chi muore e chi sopravvive, il finale mi ha soddisfatta ed è stato una miriade di emozioni. Lacrime e sorrisi, gioia e tristezza, orgoglio e rabbia.
Penso che le lacrime e la tristezza siano nate anche dal fatto che stavo salutando una serie che mi ha fatta compagnia quotidianamente per oltre un mese. Dopo che per varie settimane guardi una serie tutti i giorni, al di là dei difetti, alla fine ti affezioni.
Arsenal mi mancherai 😭😭😭
E a proposito di difetti, menziono anche i combattimenti e gli inseguimenti: li ho trovati spesso ridicoli. Più che mettermi addosso suspence mi hanno fatta ridere, ma per capire la bellezza di quelle scene bisogna vederle XD, così come l'assurdità di certi momenti, creati palesemente apposta per far sorridere.
Però la serie si rialza egregiamente con una colonna sonora bellissima e struggente, una recitazione buona e convincente, un'atmosfera diversa dal solito perché più "americana", e dei costumi davvero splendidi, sopratutto quelli della second lead.
Serie assolutamente consigliata.
Punteggio: 8.4
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Non ho molto da dire per la parte spoiler, giusto un paio di appunti.
1) Vogliamo parlare del fatto che alcune serie asiatiche riescono a raccontare in modo assolutamente romantico e convincente delle storie d'amore anche senza la presenza di baci? Come Mr Sunshine, anche Arsenal riesce in questa impresa, e posso solo fargli i complimenti.
ANCHE SE IO UN BACIO TRA I DUE LEAD LO AVREI VISTO VOLENTIERI.
2) Il mio sogno era che Oda Hiroshi venisse uccisa da Junshan, e se non lui mi aspettavo che il lead o la lead avrebbero fatto il lavoro, e sono ancora sorpresa che alla fine sia stata fatta fuori da Zhu Yanlin, un personaggio secondario. Ma devo dire che la cosa mi piace. Di solito abbiamo sempre la resa dei conti finale tra il cattivo e il protagonista, con quest'ultimo che riesce a uccidere il suo rivale dopo un cruento scontro, quindi apprezzo questa soluzione diversa dal solito.
3) Tra i vari ragazzi dell'accademia, Ji Jin era il mio preferito, e sul finale ho davvero temuto di perderlo - in realtà ho temuto una vera e propria strage di massa visto l'andazzo che stava prendendo la serie. Però non perdono Arsenal per non aver dato a Ji Jin l'approfondimento che meritava e che tutti noi volevamo.
#jijinmeritavadimeglio
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sonyclasica · 1 year
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NURIA RIAL & LA FLORIDIANA
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BENEDETTO MARCELLO: SINFONIAS & CANTATAS
La soprano catalana Nuria Rial y el conjunto La Floridiana, bajo la dirección de Nicoleta Paraschivescu, presentan magníficas obras vocales e instrumentales de Benedetto Marcello, algunas en primicia mundial. Disponible el 16 de junio.
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Descendiente de una noble familia veneciana y demostrando un doble talento en los campos de la música y la literatura, Benedetto Marcello (1686-1739) es hoy más conocido por dos de sus obras: Il teatro alla moda (1720) y L'Estro poetico-armonico (1724-1726). El nuevo álbum de La Floridiana bajo la dirección de Nicoleta Paraschivescu presenta cinco excelentes Sinfonie à quattro y -con Nuria Rial como solista- cuatro de las cantatas de Marcello, tres de ellas en primicia mundial.
SOBRE LAS ARTISTAS
Nuria Rial estudió canto y piano en su Cataluña natal y fue miembro de la clase de Kurt Widmer en la Academia de Música de Basilea. Ha actuado en los principales festivales de música de Europa y colabora con directores como Ivan Fischer, Sir John Eliot Gardiner, Paul Goodwin, Trevor Pinnock, Howard Griffiths, Gustav Leonhardt, René Jacobs, Thomas Hengelbrock, Laurence Cummings, Neville Marriner y Teodor Currentzis, así como notables conjuntos, como Concerto Köln, The English Concert, Kammerorchester Basel, Collegium 1704, Il Giardino Armonico, Les Musiciens du Louvre, Elbipolis Barockorchester, Le Cetra Basel, L'Arpeggiata y Festival Lucerne Strings.
Participó en importantes producciones operísticas en muchos de los teatros de ópera más prestigiosos de Europa. Inspirada por la música de cámara, Nuria Rial busca colaboraciones con conjuntos como "il pomo d'oro", "Café Zimmermann" o el "Nash Ensemble". En sus programas de recital canta repertorio francés y español, pero también canciones alemanas. Sus grabaciones para Deutsche Harmonia Mundi son muy elogiadas en todo el mundo y han recibido varios premios. Su grabación de música barroca española, "Muera Cupido", con Accademia del Piacere fue nominada para los Premios Opus Klassik 2020.
La Floridiana
El conjunto LA FLORIDIANA interpreta principalmente obras desconocidas descubiertas en bibliotecas y colecciones privadas, con el objetivo de ampliar el repertorio común de la escena de la música antigua con nuevas obras. El enfoque artístico de LA FLORIDIANA es la rica herencia de la cultura musical napolitana y su fuerte influencia en la música del siglo XVIII. Para más información sobre el conjunto: LA FLORIDIANA
Nicoleta Parashivescu
Nicoleta Paraschivescu enseña órgano en la Academia de Música de Basilea (AMS) y es organista de la iglesia Theodorskirche de Basilea (órgano Kern, 1983). Dirige el conjunto La Floridiana, con el que ha grabado dos CD para el sello SONY (dhm) con grabaciones en primicia mundial de la alumna de Haydn Marianna Martines (1744-1812). "La Tempesta", el CD con obras tardías de Martines, fue nominado para el ICMA en 2016. Para más información sobre la artista: Nicoleta Paraschivescu.
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