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#Anticorpi Monoclonali
megachirottera · 1 year
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Quali sono le cause della malattia di Alzheimer?
Le cause e i trattamenti della demenza sono fondamentali da comprendere per l’era in cui viviamo. Source: 13 NOV 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine Continue reading Untitled
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POLVERE DI STELLE - In un giorno e una notte mi conduci alla fine
18 gennaio 2023 Polvere di stelle coprono speranze accumulate come foglie che cadono nell’autunno della vita, che solo poche ore prima sembrava primavera. Sto bene, mi sento proprio bene, avevi detto, tanto da arrivare a passo quasi svelto in un angolo non troppo lontano ma distante per te e per la tua malattia. Vuoi guidare ma ho paura non sapendo che troppe poche ore mancavano alla fine. Il…
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medicomunicare · 2 years
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Farmacologia e biomedicina contro il cancro cerebrale: così il sistema immunitario si riprogramma a dovere
Farmacologia e biomedicina contro il cancro cerebrale: così il sistema immunitario si riprogramma a dovere
Uno studio di Ludwig Cancer Research ha identificato una combinazione di tre farmaci esistenti che estende significativamente la sopravvivenza nei modelli murini di glioblastoma multiforme (GBM), un cancro al cervello. I ricercatori riferiscono come i farmaci utilizzati nella combinazione, un antidepressivo, un anticorpo che blocca il checkpoint immunitario e un analogo murino di un anticorpo…
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teredo-navalis · 5 months
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Pregate per me, oggi non sono per niente nelle grazie del demone della cacca
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samdelpapa · 1 year
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La vera terapia anti Covid-19 è gli anticorpi monoclonali dei guariti volontari oppure le terapie intesive (che devono essere sofisticate) anche il tempo gioca un ruolo importante..e n...
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mezzopieno-news · 2 years
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INFARTO, UNA TERAPIA RIDUCE LA MORTALITÀ PER RICADUTA
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Un nuovo approccio terapeutico per i pazienti cardiopatici riduce le probabilità di morte post-infarto del 20%.
Nello studio presentato a Torino in occasione del congresso Re-Change in Cardiology 2022 sono stati mostrati i risultati della somministrazione di farmaci ipolipemizzanti, che riducono l’Ldl (il colesterolo cattivo), adottati come terapia subito dopo l’evento acuto. Questo approccio è stato in grado di portare rapidamente i valori del colesterolo sotto il limite indicato dalle Linee guida internazionali, abbattendo notevolmente il rischio di ricaduta. Questa nuova terapia utilizzata a Torino nelle cardiologie dell’Ospedale di Rivoli e dell’Ospedale Mauriziano, sulla base del documento della Società italiana di Cardiologia interventistica (Gise), ha verificato i risultati su 621 pazienti che presentavano una patologia cardiovascolare grave post infarto. L’introduzione dei nuovi anticorpi monoclonali PCSK9i e la possibilità di prescrizione di questi in fase acuta, ha dimostrato di poter ridurre il rischio di morte cardiovascolare, ictus e di un nuovo infarto, di un quinto.
La scoperta di questa nuova terapia è stata ottenuta grazie ad una soluzione escogitata per affrontare il periodo pandemico, per offrire ai pazienti una terapia medica ottimizzata quando la gestione dei follow-up a breve termine risultava molto complessa e a volte logisticamente impossibile.
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Fonte: Biblioteca Virtuale per la Salute
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newsnoshonline · 1 month
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La FDA autorizza un nuovo farmaco Covid per proteggere le persone ad alto rischio La FDA approva Pemgarda, farmaco Covid per gruppi ad alto rischio La Food and Drug Administration ha recentemente autorizzato l’uso di emergenza di Pemgarda, un farmaco a base di anticorpi monoclonali, per persone immunocompromesse di età superiore a 12 anni. Il Dott. Michael Mina e il Dott. Ziyad Al-Aly sottolineano l’importanza di proteggere queste categorie di persone, spesso trascurate durante la pandemia. Disponibilità e modalità di somministrazione di Pemgarda Secondo David Hering, CEO di Invivyd, Pemgarda sarà presto disponibile e coperto da Medicare e assicurazioni private. Il farmaco viene somministrato tramite infusione in strutture sanitarie e il trattamento dura circa
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Maculopatia: in arrivo una nuova cura
La maculopatia nel 2024 sarà trattabile con una nuova cura. Il convegno Floretina ICOOR 2023 ha fato il punto della situazione su una serie di trattamenti, farmacologici e non, che saranno a disposizione dei pazienti italiani che soffrono di diversi disturbi della retina. Maculopatia secca e umida La degenerazione maculare senile, comunemente nota come maculopatia, colpisce la macula, la parte centrale della retina. Si può manifestare in due forma: una non essudativa, cioè secca, e l'altra essudativa, quindi umida. Con la maculopatia secca si accumulano scorie cellulari sotto la retina, nella forma umida oltre all'accumulo di scorie si assiste anche a una formazione anomala di vasi sanguigni sempre sotto la retina. La forma secca è quella più diffusa, rappresenta circa il 90% dei casi. La forma umida fino a qualche tempo fa non era curabile mentre oggi abbiamo a disposizione dei farmaci che permettono di rallentare il suo decorso. Inizialmente la maculopatia non presenta sintomi. Ciò che deve spingere a un controllo urgente è il riscontro di uno sfuocamento della lettura, la comparsa di una zona scura al centro del campo visivo e la distorsione di linee dritte. Il 2% degli italiani soffre di maculopatia La maculopatia è una malattia molto diffusa a partire dai 55 anni e la sua incidenza aumenta con l'avanzare dell'età. Rappresenta la principale causa di ipovisione e disabilità visiva dopo i 50 anni nel mondo occidentale. Il suo trattamento è reso difficile sia dalla mancanza di sintomi iniziali sia dalla scarsa abitudine di sottoporsi a controlli periodici nella fascia d'età in cui inizia a manifestarsi. Fumo, ipertensione, obesità sono, oltre alla familiarità, importanti fattori di rischio. Quale cura per la maculopatia? Nel 2024 sono in arrivo, dicevamo, nuove cure per queste forme di maculopatia. In primis, l'EMA dovrebbe approvare, a seguito dell'ok dell'FDA di qualche mese fa, di 2 nuovi farmaci, il Pegcetacoplan e l'Izervay. I due farmaci saranno particolarmente indicati per il trattamento della maculopatia secca. Per il trattamento della maculopatia umida, invece, sono in arrivo anticorpi monoclonali come il faricimab, già disponibile da qualche mese e che in breve sarà anche rimborsabile dal servizio sanitario nazionale. Parliamo di un anticorpo bispecifico, detto anche a "doppio bersaglio" poiché agisce come anti VEG e colpisce l'angipoietina-2, corresponsabile della formazione di nuovi vasi. Ranibizumab è un altro anticorpo monoclonale che sarà disponibile in Italia dal 2024; sarà utilizzato sia per la maculopatia senile umida sia per l'edema maculare diabetico. Questo anticorpo viene inserito in un serbatoio ricaricabile impiantato nella parete dell'occhio e che rilascia ogni giorno piccole quantità di farmaco. Alcune patologie retiniche rare, ma la cui diffusione sta aumentando, potranno invece essere trattate con la terapia genica che, al momento, rappresenta quella più avanzata. Tale terapia potrà essere utilizzata per il trattamento della distrofia retinica ereditaria, l'Amaurosi congenita di Leber (LCA), e in un prossimo futuro anche per altre varianti di retinite pigmentosa, la sindrome di Usher, e la malattia di Stargardt. Tutte malattie per le quali è stato individuato il gene difettoso che impedisce un corretto funzionamento delle cellule retiniche. La terapia genica consente di sostituire il gene difettoso con uno sano ed eliminare l'origine della malattia. Tra i progressi della medicina non poteva mancare l'impiego dell'intelligenza artificiale. Secondo i trial in corso, l'IA sarà utilizzata per la diagnosi di patologie retiniche quali la retinopatia diabetica grazie all'uso dell'algoritmo Dairet (Diabetes Artificial Intelligence for RETinopathy). Studi recenti hanno dimostrato un'elevata efficacia dell'algoritmo nel rilevare i casi lievi e moderati di retinopatia. In copertina foto di congerdesign da Pixabay Read the full article
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scienza-magia · 9 months
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Anticorpi monoclonali E7 pluripotenti contro il Covid
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Covid, scoperti nuovi anticorpi a prova di varianti attuali (e future): ecco come funzionano e chi li ha. I più potenti sono: E7, F1 e F5, che hanno mostrato «una capacità ultra forte» di sconfiggere 18 diversi tipi di sarbecovirus Sono stati scoperti sei anticorpi "a prova di qualsiasi variante" del coronavirus. L'anticorpo E7, in particolare, è in grado di neutralizzare ogni ceppo di virus che provoca il Covid, anche le più recenti sottovarianti di Omicron. Questi risultati fanno sperare che un vaccino universale contro il coronavirus sia quindi realizzabile. Covid e anticorpi: cosa dicono le ultime scoperte I ricercatori hanno scoperto sei nuovi anticorpi nel sangue di pazienti sopravvissuti al primo antenato del Covid-19, il virus della SARS del 2002, che hanno poi ricevuto una vaccinazione contro il coronavirus in anni più recenti.
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Come riporta il Daily Mail, il più potente, l'E7, è in grado di neutralizzare le varianti di SARS-CoV-2 emerse di recente, come l'Omicron XBB.1.16, che ha causato un'impennata di oltre il 14% di nuovi casi negli Stati Uniti nell'ultimo mese. Ma i casi sono ancora al minimo storico rispetto agli anni precedenti, da quando il virus ha preso piede nel mondo nel 2020. Il team internazionale di scienziati, guidato dalla Duke-NUS Medical School di Singapore, ha scoperto che l'E7 blocca il processo di mutamento di forma che il virus richiede per infettare le cellule e causare la malattia. I nuovi risultati giungono nel contesto di un'impennata dei casi di Covid negli Stati Uniti, compreso un aumento del 10% dei ricoveri, che sono passati da 6.444 casi nella prima settimana di luglio a 7.109 casi solo una settimana dopo.  Ondata di fine estate Tuttavia, gli esperti dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) fanno notare che l'"ondata di fine estate" del 2023 rimane molto più bassa rispetto alle passate epidemie di Covid durante le ondate delle ultime tre estati. I numeri sono infatti molto diversi rispetto a prima e quindi non ci accorgiamo di questa ondata. Ma le infezioni da Covid ci sono ancora. La ricerca sui nuovi anticorpi è stata pubblica su Science Advances. Al progetto hanno collaborato ricercatori medici di Singapore, Australia e Stati Uniti, che hanno identificato sei anticorpi in grado di neutralizzare efficacemente diverse varianti di Covid-19. Super anticorpi efficaci contro le varianti Covid: come sono stati scoperti Tuttavia, i sei nuovi anticorpi monoclonali sono stati scoperti all'interno del sistema immunitario di pazienti che erano già sopravvissuti alla SARS originale prima di ricevere, più di recente, il vaccino a base di mRNA di Pfizer-BioNTech contro il Covid-19.  Il risultato è stato un mix più potente di immunità naturale e guidata dal vaccino, in grado di attaccare in modo coerente gli aspetti comuni di tutti i sarbecovirus, non solo quelli unici di Covid. Dallo studio emerge che i tre migliori anticorpi, denominati E7, F1 e F5, che hanno mostrato «una capacità ultrapotente» di sconfiggere 18 diversi tipi di sarbecovirus, sono stati ottenuti a concentrazioni molto basse, comprese tra 10,44 e 120,30 nanogrammi per millilitro. Per fare un paragone, alcuni trattamenti contro Covid a base di anticorpi monoclonali, come REGEN-COV e remdesivir, possono richiedere potenze di migliaia di nanogrammi per millilitro per essere efficaci contro i nuovi ceppi di Covid. L'anticorpo più potente è E7 Il più potente dei nuovi anticorpi, l'E7, si lega contemporaneamente a due proteine spike del coronavirus sulla superficie del virus, impedendone l'uso quasi come una mazza sul volante di un'auto quando il virus tenta di invadere una cellula. L'E7 si è rivelato efficace in laboratorio anche contro le più recenti evoluzioni del coronavirus, come l'Omicron XBB.1.16. «La potenza neutralizzante e l'ampiezza dell'anticorpo E7 hanno superato qualsiasi altro anticorpo contro il coronavirus legato alla SARS che abbiamo incontrato», ha detto Chia Wan Ni, un ex studente post-dottorato. Chia e i suoi colleghi sperano di ampliare la loro ricerca sull'E7 e su questi altri anticorpi monoclonali, nel tentativo di svilupparli nuovamente come trattamenti terapeutici contro i ceppi di coronavirus attuali e futuri. La ricerca è stata condotta in collaborazione con l'Università Nazionale di Singapore, l'Università di Melbourne in Australia e il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Washington. Read the full article
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telodogratis · 1 year
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Colesterolo: nuovo farmaco orale ne riduce il 70%
Colesterolo: nuovo farmaco orale ne riduce il 70%
Read More In arrivo altre soluzioni per coloro che non rispondono alla terapia dell’ipercolesterolemia, ovvero la prescrizione della statina che riduce i livelli di colesterolo nel sangue. Con la statina molti pazienti non riescono a raggiungere i risultati sperati o sono intolleranti, quindi sono stati inventati degli inibitori di proteina PCSK9. Si tratta di anticorpi monoclonali…
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enkeynetwork · 2 years
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megachirottera · 1 year
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Un approccio ragionevole alla gestione della pandemia
Come molti di voi, sono fermamente convinto che la risposta alla pandemia COVID-19 sia stata gestita in modo terribilmente scorretto e che sia stata probabilmente peggiore di non aver fatto nulla. Source: 2022, Jun 23; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
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lamilanomagazine · 2 years
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Aumenta la spesa farmaceutica nazionale totale
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Aumenta la spesa farmaceutica nazionale totale.   Nel 2021 la spesa farmaceutica nazionale totale, pubblica e privata, è stata pari a 32,2 miliardi di euro. È quanto riporta il Rapporto Nazionale 2021 “L’uso dei Farmaci in Italia”, pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’AIFA. Attraverso la disponibilità di diversi flussi informativi, quali il flusso OsMed, per l’analisi dei consumi in regime di assistenza convenzionata, ed il flusso della Tracciabilità del Farmaco, per l’analisi dei consumi di farmaci acquistati dalle strutture sanitarie, è stato possibile ricomporre l’assistenza farmaceutica in ambito territoriale e ospedaliero, sia pubblica, a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che privata, a carico del cittadino. In apertura alla presentazione, il Direttore Generale AIFA Nicola Magrini ha sottolineato l’utilità del Rapporto OsMed per il SSN: “Il Rapporto OsMed è uno strumento ufficiale di stima e verifica di una serie di strumenti amministrativi, come pay-back, fondi di ripiano e tetti di spesa di prodotto, informa le decisioni delle Commissioni AIFA, consente di monitorare l’effetto delle azioni regolatorie e l’andamento della spesa e dei consumi dei farmaci in Italia, anche a confronto con gli altri Paesi europei. È inoltre un punto di riferimento per le Regioni e fonte d’informazione primaria per chi si occupa di comunicazione sanitaria”. Francesco Trotta, dirigente Settore HTA ed Economia del Farmaco, ha sottolineato i messaggi chiave del Rapporto: “La spesa farmaceutica complessiva nel 2021 è di 32,2 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2020), di cui il 69,2% è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale, con la spesa privata che cresce più di quella pubblica. La spesa per ciascun assistito è di 543,8 euro (di cui 376,3 euro a carico del SSN). La maggior parte dei consumi è assorbita dal territorio (87%), dove si trattano in prevalenza patologie croniche, a fronte di una spesa minore (41%). Viceversa, il consumo di farmaci è minore in ospedale (13%), dove si trattano patologie acute o complesse, per una spesa maggiore (59%)”. Roberto Da Cas (Istituto Superiore di Sanità) ha analizzato invece l’andamento dei consumi e della spesa per le principali categorie terapeutiche: “Gli oncologici sono la prima categoria di spesa, raddoppiando in 8 anni da 2,1 a 4 miliardi di euro, seguiti dagli antipertensivi, dagli immunosoppressori, dagli antidiabetici e dai farmaci per asma e BPCO, con una certa stabilità sia in termini di spesa che di consumi rispetto agli anni precedenti. Oltre 17 milioni di italiani utilizzano antibiotici, quasi 12 milioni fanno uso di farmaci antipertensivi. Seguono per prevalenza d’uso i farmaci per l’ulcera e il reflusso gastroesofageo (11,8 milioni di italiani), quelli per il diabete (3,7 milioni di italiani) e gli antidepressivi (4 milioni).” A causa dell’inattesa emergenza sanitaria, si osserva, inoltre, un forte aumento di spesa relativamente a vaccini, farmaci antivirali e anticorpi monoclonali (mAb) per il COVID-19. Sono intervenuti alla presentazione Elisabetta Poluzzi (Università di Bologna), Raffaele Donini (Regione Emilia Romagna), Antonio Gaudioso (Ministero della Salute), Angela Adduce (Ragioneria Generale dello Stato), Marco di Marco (AGENAS) e Murray Aitken (IQVIA). La discussione è stata moderata da Giuseppe Traversa e Agnese Cangini (AIFA).   https://www.youtube.com/watch?v=cE7zyNw5ebw... Read the full article
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medicomunicare · 2 years
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Le nuove terapie del carcinoma surrenalico, un tumore raro con altrettante rare opzioni farmacologiche
Le nuove terapie del carcinoma surrenalico, un tumore raro con altrettante rare opzioni farmacologiche
Il carcinoma adrenocorticale (ACC) è una rara neoplasia endocrina con opzioni di trattamento limitate. L’unica terapia fino a 30 anni fa era il mitotane, composto derivato dall’insetticida DDT e ritenuto in grado di uccidere selettivamente le cellule surrenaliche. Negli anni sono stati introdotti anche la doxorubicina, il cisplatino e l’etoposide con risultati discreti sulla sopravvivenza. Più…
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teredo-navalis · 2 years
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Comunque io dico porco dio perché devo soffrire di emicrania che mi fotte pure l'umore prima dopo e durante, letteralmente non posso mai sapere da cosa cazzo dipenda il mio umore pppppp evaaaaa voglio gli anticorpi monoclonali
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stireazileiuk · 2 years
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Cancerul rectal, eliminat în totalitate de un tratament cu anticorpi monoclonali. Specialiştii sunt încântaţi de rezultate
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